Hamas ha consegnato quattro corpi di ostaggi alla Croce Rossa. Lo si apprende da fonti israeliane. Lo Stato ebraico aveva annunciato in precedenza che avrebbe liberato centinaia di prigionieri palestinesi dopo la consegna dei corpi degli ostaggi senza una cerimonia "pubblica", un rilascio che andrà avanti durante tutta la notte. Ultimo saluto in Israele alla famiglia Bibas
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Hamas ha consegnato quattro corpi di ostaggi alla Croce Rossa. Lo si apprende da fonti israeliane. In precedenza Israele aveva comunicato ad Hamas che avrebbe rilasciato centinaia di prigionieri palestinesi, la cui liberazione era prevista per sabato, solo dopo la consegna dei corpi degli ostaggi senza una cerimonia "pubblica". I rilasci sono iniziati. I corpi saranno trasferiti in Israele per l'identificazione. Si prevede che Hamas consegni Tsahi Idan, Ohad Yahalomi, Itzik Elgarat e Shlomo Mantzur, scrive il Times of Israel.
Folla in strada, nel centro di Israele, per assistere al passaggio del corteo funebre di Shiri, Ariel e Kfir Bibas, presi in ostaggio il 7 ottobre 2023 e uccisi durante la prigionia a Gaza. La residenza del Presidente israeliano è stata illuminata di arancione in memoria di Shiri, Ariel e Kfir Bibas e il Parlamento israeliano ha osservato un minuto di silenzio in diverse commissioni della Knesset prima dell'inizio del funerale.
Approfondimenti:
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- Tregua Israele-Hamas: ecco chi sono gli ostaggi liberati finora
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- Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini
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Convoglio con prigionieri palestinesi è a Beitunia
Un convoglio della Croce Rossa, accompagnato dalle forze israeliane, ha trasportato un gruppo di prigionieri palestinesi liberati e' entrato nella citta' di Beitunia, in Cisgiordania, vicino a Ramallah. Lo riporta Al Jazeera Arabic
Hamas ha consegnato i corpi di 4 ostaggi alla Croce Rossa
Un funzionario della sicurezza israeliano ha detto che Hamas ha consegnato alla Croce Rossa i corpi di 4 ostaggi israeliani. Lo scrive il Times of Israel. Nel frattempo - scrivono media arabi - il personale della Icrc a Gaza è pronto ad accogliere centinaia di detenuti palestinesi che verranno liberati durante la notte a Gaza. Si tratta di circa 400 persone, la maggior parte arrestate dopo il 7 ottobre
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Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso
Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. GUARDA IL FILMATO
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO
Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"
In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO
La situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti
Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato nella puntata dell'11 febbraio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO
Hamas: "Croce rossa verso Kerem Shalom per ricevere detenuti palestinesi"
L'ufficio dei 'Prigionieri' di Hamas ha annunciato che un team della Croce rossa è arrivato al valico di Kerem Shalom, nel sud di Israele, per ricevere i 602 detenuti palestinesi che saranno rilasciati in cambio dei corpi di quattro ostaggi israeliani. Lo riferisce Haaretz.
Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania
"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO
Idf: "Operativo Hezbollah ucciso responsabile contrabbando armi"
Le Idf hanno identificato in Maher Ali Nasser Al-Din il "terrorista" di Hezbollah ucciso oggi in un raid nell'area di al-Qasir, in Libano. In una nota, le Forze di difesa israeliane hanno riferito che "il terrorista ha violato gli accordi tra Israele e Libano perché coinvolto in trasferimenti di armi ed è stato colpito mentre ne stava pianificando di altri".
Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. DI CHI SI TRATTA
L'Egitto respinge la proposta di governare su Gaza
L'Egitto ha respinto la proposta di un leader dell'opposizione israeliana di assumere l'amministrazione di Gaza, definendo l'idea "inaccettabile" e contraria alla posizione egiziana e araba di lunga data sulla causa palestinese. "Qualsiasi idea o proposta che aggiri le costanti della posizione egiziana e araba (su Gaza)... è respinta e inaccettabile", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Tamim Khalaf all'agenzia di stampa statale MENA, dopo che ieri Yair Lapid aveva lanciato l'idea.
Trump: Hamas malvagio, Israele deve decidere su cessate il fuoco
Israele: prigionieri liberi dopo arrivo corpi ostaggi
Il servizio carcerario israeliano ha dichiarato che libererà i prigionieri di sicurezza palestinesi la cui liberazione è prevista per questa sera solo dopo che i corpi dei quattro ostaggi restituiti da Hamas saranno arrivati in Israele, lo scrive il Times of Israel. Le guardie carcerarie hanno in programma di trasportare i detenuti nella prigione di Ofer in Cisgiordania e nella prigione di Ketziot nel Negev, dove saranno identificati dai rappresentanti della Croce Rossa, afferma un portavoce dell'agenzia. Saranno poi rilasciati rispettivamente in Cisgiordania o nella Striscia di Gaza. Una fonte che ha parlato con l'emittente Israel Hayom sostiene che i detenuti non saranno rilasciati finché Israele non avrà identificato gli ostaggi uccisi, il che potrebbe richiedere molte ore dopo il loro ritorno. Hamas ha affermato che i prigionieri saranno rilasciati contemporaneamente ai corpi degli ostaggi.
Egitto replica a Lapid: "Governare Gaza per 8 anni? Inaccettabile"
"Inaccettabile". L'Egitto respinge la proposta del leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, secondo il quale il Cairo dovrebbe prendere in carico l'amministrazione della Striscia di Gaza.
"Qualsiasi idea o proposta che aggiri le costanti della posizione egiziana e araba" su Gaza "viene respinta ed è inaccettabile", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Cairo, Tamim Khalaf, citato dai media ufficiali egiziani dopo che ieri Lapid ha proposto che l'Egitto governi l'enclave palestinese per otto anni una volta terminata la guerra, in cambio della cancellazione del suo debito estero
Aiea: Iran aumenta scorte uranio arricchito, preoccupante
L'Iran ha aumentato "in modo molto preoccupante" le sue riserve di uranio arricchito al 60%, una soglia vicina al 90% necessaria per fabbricare un'arma nucleare. Lo riferisce un rapporto confidenziale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) consultato oggi dall'Afp. Il totale ammontava a 274,8 kg all'8 febbraio (rispetto ai 182,3 kg di tre mesi prima), il che segna una chiara accelerazione del ritmo di produzione.
Hamas: "I corpi sono di Yahalomi, Idan, Elgarat e Mantzur"
Abu Obeida, portavoce militare delle Brigate al-Qassam, ala armata di Hamas, ha dichiarato che stasera saranno restituiti i corpi degli ostaggi israeliani Ohad Yahalomi, Tsahi Idan, Itzik e Shlomo Mantzur, confermando quanto già riferito in precedenza dai media israeliani, mentre i nomi non hanno ancora ricevuto conferma ufficiale da parte delle autorità ebraiche. Yahalomi, 49 anni al momento del rapimento, è stato preso in ostaggio nel Kibbutz Nir Oz dopo aver ingaggiato una sparatoria con uomini armati nella sua casa ed essere stato colpito alla gamba. Dopo essere stato ferito, i miliziani hanno fatto uscire di corsa la moglie Batsheva e i loro tre figli dalla casa e li hanno fatti salire su due motorini: Batsheva, la figlia Yael di 10 anni e un'altra bambina di quasi due anni su un mezzo, mentre il figlio Eitan di 12 anni e un altro ostaggio, un lavoratore straniero, su un altro. Batsheva e le sue due figlie sono riuscite a fuggire prima del rapimento, mentre Eitan è stato preso in ostaggio ed è stato rilasciato il 27 novembre 2023 come parte del primo accordo di cessate il fuoco. Idan, anche lui 49enne nel giorno del massacro, è stato rapito da Hamas nella sua casa nel Kibbutz Nahal Oz, dopo che la figlia maggiore, Maayan, 18 anni, è stata uccisa dagli spari passati attraverso la porta della stanza di sicurezza dove la famiglia, di cinque persone, si era rifugiata al momento dell'attacco. I miliziani hanno preso in ostaggio Idan Tsahi separandolo dal resto della sua famiglia che hanno lasciato andare. In quei tragici momenti, la figlia più piccola, Yael, ha chiesto ai terroristi di non ucciderlo. "I terroristi si sono girati e hanno detto: 'Tornerà, tornerà'", ha raccontato la moglie Gali. "Hanno promesso a Yael che sarebbe tornato". Elgarat, 69enne al momento dell'attacco, si trovava nella sua casa del Kibbutz Nir Oz la mattina del 7 ottobre. I miliziani hanno sparato attraverso la porta della sua stanza di sicurezza, ferendolo e prendendolo in ostaggio. In quei momenti concitati era al telefono con il fratello Danny che ha potuto sentire le urla di sottofondo e Itzik dirgli: "Danny, questa è la fine, questa è la fine". Due ore più tardi, Danny Elgarat ha visto che il telefono di suo fratello si trovava a Gaza. Itzik Elgarat ha la cittadinanza danese e due figli che vivono nel Paese europeo. Mantzur è stato ucciso e il suo corpo portato a Gaza dai terroristi di Hamas che hanno fatto irruzione nella sua casa del kibbutz Kissufim il 7 ottobre, ha riferito l'Idf. Aveva 85 anni. Mazal, la moglie di Mantzur, è riuscita miracolosamente a scappare. Originario dell'Iraq, Mantzur ha vissuto a Kissufim per la maggior parte della sua vita, gestendo il pollaio del kibbutz per molti anni.
Israele conferma: "Stasera corpi 4 ostaggi da Hamas senza cerimonia"
L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che stasera Israele riceverà i corpi di quattro ostaggi provenienti da Gaza, senza alcuna cerimonia come quelle precedentemente organizzate da Hamas.
"In conformità con le richieste israeliane, è stato raggiunto un accordo con i mediatori: i nostri quattro ostaggi caduti saranno restituiti stasera come parte della fase A (dell'accordo di cessate il fuoco), secondo una procedura concordata e senza cerimonie da parte di Hamas", ha affermato l'ufficio di Netanyahu in una nota.
Papa, il leader palestinese Abbas: "Preghiamo per pronta guarigione"
Il leader palestinese, Mahmoud Abbas, scrive al Papa, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli di Roma. L'agenzia palestinese Wafa dà notizia di un telegramma di Abbas che scrive al Santo Padre "per informazioni sulle sue condizioni di salute, mentre continuiamo a pregare, così come fanno i vostri cari in tutto il mondo, per la benedizione divina di un recupero rapido e completo, di lunga vita in modo che il suo messaggio possa continuare a essere, come sempre, faro di speranza, tolleranza e amore fra i popoli".
Idf: "Attacco contro importante membro di Hezbollah in Libano"
L'esercito israeliano ha riferito di aver condotto un attacco contro un membro "importante" di Hezbollah in Libano. "Poco fa, l'esercito ha effettuato un attacco mirato e basato su informazioni di intelligence contro un terrorista di Hezbollah dell'Unità 4400 nella regione di Qasr in Libano", ha affermato l'Idf in una nota.
Fadlun: "Con Israele, orribile appello in giorno funerale Bibas"
"Le parole di Yarden Bibas sono le parole più sconvolgenti e struggenti che io abbia ascoltato da molti anni. Questo è un uomo, un padre, un marito ebreo! Questa è la famiglia ebraica, fondata sull'amore, resa perfetta dai figli. Oggi io pregherei di avere rispetto per il dolore e la rabbia di Israele. Per Shiri, per Kfir, per Ariel e anche per il nostro amato Yarden, avvolto nell'abbraccio della nostra meravigliosa Comunità che è e sarà sempre al fianco, senza se e senza ma, di Israele. Perché noi Siamo Israele. Yarden ha ricordato le ultime parole scambiate con Shiri. Le ha chiesto se dovesse combattere o arrendersi. Lei ha risposto: "Combatti!". Ecco, è dissonante e orribile che proprio oggi sui giornali siano comparsi appelli e denunce contro la "bonifica etnica" a Gaza, infangando proprio mentre si celebravano i funerali di Shiri e dei piccoli Bibas - e mentre anche la nostra Comunità si raccoglieva nel cortile della Scuola, commossa e col cuore spezzato al suono dello Shofar - la legittima guerra di Israele contro il Male Assoluto di Hamas, oltraggiando il sangue versato dai giovani israeliani per difendere non solo Israele, ma i valori dell'Occidente e quelli più profondi che ci rendono umani". Lo scrive, sui suoi canali social, Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, in merito all'appello pubblicato sui quotidiani del 'Laboratorio Ebraico Antirazzista e Mai Indifferenti' e di 'Voci ebraiche per la pace', contro il piano ipotizzato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e contro le violenze "del governo e dei coloni israeliani" nella Striscia e in Cisgiordania. "La Cer è con Israele - ha precisato Fadlun -, che sta combattendo la più dura guerra di sopravvivenza dalla sua fondazione".
Esponente Olp: "La 'Trump Gaza'? Una pagliacciata, faccia quel che vuole altrove"
"Un espediente da pagliacci e nulla di più". Un esponente dell'Olp, Wassel Abu Yousuf, commenta così con la Cnn il video diffuso sull'account Truth del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che vede protagonista la Striscia di Gaza, con la sua popolazione, martoriata da mesi di operazioni militari israeliane, scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele e che il tycoon vorrebbe trasformare nella 'Riviera' del Medio Oriente, allontanando i palestinesi dalla loro terra.
"Non ci saranno resort né una riviera del Medio Oriente né nulla di tutto questo", replica Abu Yousuf, che siede nel comitato esecutivo dell'Olp e sembra essere il primo dirigente palestinese a consegnare una reazione al video surreale, creato con l'intelligenza artificiale. "Quello che Trump vuole fare andrebbe fatto altrove, ma non alle spalle dei palestinesi - aggiunge - Questa è la terra dei nostri avi e dei nostri genitori ed è stato versato molto sangue per difenderla".
Media: "Scambio dei corpi ostaggi e dei prigionieri alle 22" (2)
L'ala armata di Hamas ha dichiarato che consegnerà i corpi di quattro ostaggi israeliani "stasera". "Nell'ambito dell'accordo, le Brigate Ezzedin Al-Qassam hanno deciso di consegnare i corpi di quattro ostaggi stanotte", ha affermato il gruppo, fornendo i nomi dei prigionieri. Le autorità israeliane devono ancora confermare i nomi.
Idf: "Colpite postazioni di lancio a Gaza"
Le Idf hanno colpito diverse postazioni di lancio nella zona di Khan Yunis, nel sud di Gaza, dalle quali è stato lanciato un razzo poi caduto all'interno della Striscia.
Media: "Scambio dei corpi ostaggi e dei prigionieri alle 22"
La restituzione dei corpi degli ostaggi israeliani e il rilascio dei prigionieri palestinesi avverranno simultaneamente alle ore 23 israeliane, le 22 italiane. Lo scrive Al Jazeera citando fonti.
Media: "Preparativi per ampia partecipazione a summit su Gaza"
"Sono in corso i preparativi per garantire un'ampia partecipazione e un fronte arabo unito al vertice straordinario della Lega Araba, in programma il 4 marzo" al Cairo: lo scrive il sito del principale quotidiano egiziano, Al-Ahram. "Il vertice della Lega Araba offrirà una piattaforma per il lancio di un piano globale e articolato in più fasi per la ripresa e la ricostruzione di Gaza. Il piano, che l'Egitto prevede di finalizzare entro questa settimana, dovrebbe concentrarsi sulla ripresa immediata, il ripristino delle infrastrutture, gli aiuti umanitari e la rivitalizzazione dell'economia", scrive fra l'altro il sito ricordando che, "secondo una nuova valutazione delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e della Banca Mondiale, gli sforzi di ricostruzione a Gaza richiederanno oltre 50 miliardi di dollari". Al-Ahram premette che il vertice, il quale affronterà le "nuove e pericolose evoluzioni della causa palestinese", cercherà di promuovere un'alternativa ai piani del presidente statunitense Donald Trump per Gaza, attraverso una strategia coordinata a livello regionale che dia priorità alla ricostruzione della Striscia all'interno dei suoi attuali confini, mantenendo i palestinesi nella loro terra, alleviando la crisi umanitaria e affrontando le cause profonde del conflitto.
Hamas: "Liberi stasera 602 detenuti che dovevano essere rilasciati sabato"
Hamas ha annunciato che l'ospedale europeo di Khan Yunis si sta preparando ad accogliere i 602 detenuti palestinesi che dovevano essere rilasciati da Israele sabato e la cui liberazione era stata rinviata. Si prevede che arriveranno nella Striscia di Gaza tra le 22 e la mezzanotte di oggi.
Tajani: "Video Trump su Gaza? La sua proposta non è una novità" (2)
E ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla richiesta delle opposizioni, rivolta alla premier, di prendere le distanze dal video di Trump, Tajani si è limitato a rispondere: "La sinistra parli con Giorgia Meloni".
Tajani: "Video Trump? Non è novità. Noi per due Stati"
Il video di Trump su Gaza? "Non mi pare una novita'. Si sapeva qual'era la proposta, è stata commentata e ri-commentata. La nostra proposta è quella di due popoli due Stati, di avere un mandato internazionale per garantire la stabilità di Gaza per poi riunificare Gaza alla Cisgiordania e poi, alla fine, dar vita ad una realtà palestinese statuale che riconosca Israele e sia riconosciuta da Israele. E' un percorso lungo ma questa mi pare sia la strada migliore da seguire se si vuole garantire pace e stabilità in quell'area". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani a margine del convegno "Sport e disabilità - Abbattiamo le barriere, costruiamo inclusione", in corso nell'aula dei gruppi parlamentari alla Camera.
Egitto conferma l'intesa sul rilascio dei detenuti palestinesi
Il Cairo ha confermato che è stato raggiunto "un accordo sulla liberazione di tutti i prigionieri palestinesi che dovevano essere rilasciati la scorsa settimana, parallelamente alla restituzione dei corpi dei quattro" ostaggi "israeliani, sotto supervisione egiziana". L'intesa è stata resa nota in questi termini da una fonte egiziana qualificata al Cairo.
Re Abdullah di Giordania condanna attacchi Idf in Siria
Il re di Giordania Abdullah ha detto al presidente ad interim siriano, Ahmed al-Sharaa, che condanna gli attacchi israeliani contro la Siria. Lo riferisce una nota del palazzo, al termine dell'incontro avvenuto fra i due ad Amman.
Secondo il comunicato ufficiale, Abdullah e al-Sharaa concordano sul fatto che il coordinamento fra i due Paesi è fondamentale per la sicurezza dei confini e per limitare il traffico di armi e di droga che la Giordania ha faticato a contenere lungo il suo confine durante il governo dell'ex presidente siriano Bashar al-Assad.
Hamas: "Niente pubblico per consegna salme 4 ostaggi israeliani"
"La consegna dei quattro corpi" di ostaggi israeliani "avverrà senza la presenza del pubblico per evitare" che Israele "trovi pretesti per rinvii o ostruzionismo". Lo ha detto all'agenzia Afp un esponente di Hamas coperto da anonimato, dopo quanto accaduto nelle scorse settimane nella Striscia di Gaza durante la liberazione di ostaggi e la consegna di salme di prigionieri nel quadro dell'attuazione della prima fase dell'accordo tra il gruppo e Israele per la tregua nell'enclave palestinese.
Schlein: "Video Trump è un progetto politico spietato"
"Sotto le macerie di Gaza ci sono ancora cadaveri e Trump lancia un video che non e' solo una macabra provocazione e una totale mancanza di rispetto. E' un progetto politico spietato e crudele per una popolazione massacrata e un attentato spregiudicato all'accordo di tregua". Cosi' la segretaria del Pd Elly Schlein. "Con violenze che purtroppo stanno continuando in Cisgiordania, dove 40.000 persone sono state costrette a fuggire per mettersi in salvo dalle violenze dei coloni appoggiati dal governo Netanyahu. Gaza appartiene ai palestinesi e i miliardi di dollari di Musk e Trump non potranno mai negarlo. Il governo italiano nelle sedi internazionali ribadisca la necessità di perseguire il progetto di due popoli e due stati. Mi auguro che dopo questa ennesima follia - conclude - le ambiguità su Trump finiscano e che Giorgia Meloni provi un briciolo di vergogna del suo sodalizio politico con chi incita ancora violenza dopo tutto questo sangue".
Hamas: "Consegna dei corpi ostaggi senza cerimonia pubblica"
Un funzionario di Hamas ha comunicato che la consegna dei corpi dei quattro ostaggi a Israele avverrà senza una cerimonia "pubblica". "La consegna avverrà senza la presenza del pubblico per impedire all'occupante di trovare qualsiasi pretesto per ritardi o ostruzioni", riguardo soprattutto al rilascio dei detenuti palestinesi.
Hamas: "Salme ostaggi restituite senza cerimonie"
Non ci saranno cerimonie pubbliche per la restituzione, domani, delle salme dei quattro ostaggi israeliani concordata con Israele. A renderlo noto è stata Hamas. "La consegna avverrà senza la presenza del pubblico per evitare che l'occupante(Israele, ndr) trovi un pretesto per ritardare od ostacolare l'operazione", ha detto una fonte di Hams. Secondo l'intesa, la restituzione sarà in concomitanza con il rilascio dei 620 detenuti palestinesi che Israele avrebbe dovuto liberare già sabato scorso.
Polemiche in Usa sul video di Trump su Gaza: "E' orribile"
Il video sul futuro di Gaza postato da Donald Trump sul suo social Truth scatena polemiche in America, anche fra i sostenitori del presidente. "Sono uno dei suoi maggiori fan ma questo video è di cattivo gusto. Mi piace il presidente ma questo è orribile", ha scritto un utente di Truth. Un altro ha criticato l'immagine della statua di Trump nel filmato: "E' simbolo dell'anticristo, solo Dio è il re". Un altro account ha invece commentato: "Presidente stai facendo bene. Dio ti ha messo in questa posizione per la sua gloria, non la tua".
Calenda: "Indegno video Trump sancisce Usa non più partner, Ue si prepari a tsunami"
"Il video di Trump su Gaza - indegno e ridicolo - da un lato rappresenta il delirio di ego fuori controllo; dall’altro sancisce il fatto che gli Usa non sono più un partner per le democrazie occidentali. Attrezziamoci rapidamente in Italia e in Ue per affrontare lo tsunami che arriva". Lo scrive Carlo Calenda sui social.
Unrwa: "Cisgiordania è un campo di battaglia, oltre 50 morti"
La Cisgiordania è diventata un "campo di battaglia", sta subendo una "allarmante ricaduta" della guerra di Gaza, che si sta riversando lì, dove si contano oltre 50 morti in sole cinque settimane: lo ha dichiarato il capo dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. "Più di 50 persone, tra cui bambini, sono state uccise da quando l'operazione delle forze israeliane è iniziata cinque settimane fa", ha detto Philippe Lazzarini su X, aggiungendo che il territorio palestinese occupato stava diventando "un campo di battaglia".
A Gaza morti di freddo 7 bambini palestinesi, ultima vittima aveva meno di 2 mesi
Sale ad almeno sette il numero dei bambini morti a causa del freddo nella Striscia di Gaza. L'ultima vittima aveva meno di due mesi. Lo denunciano le autorità dell'enclave palestinese, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas ed è stata martoriata per mesi dalle operazioni militari israeliane scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.
"Il numero dei morti aumenta a sette dopo il decesso del neonato Sila Abdulqadir a causa dell'ondata di gelo", ha detto il direttore generale del ministero della Salute di Gaza, Munir al Barsh, precisando che l'ultima delle piccole vittime aveva meno di due mesi. Al Barsh ha chiesto un "intervento urgente e immediato" da parte delle organizzazioni internazionali, secondo un comunicato diffuso via Facebook. "L'ondata di gelo ha provocato vittime ogni giorno, soprattutto fra i neonati, a causa della distruzione delle strutture sanitarie da parte dell'occupazione", ha aggiunto.
Quali sono le risorse minerarie dell'Ucraina
Idf: razzo lanciato da Gaza caduto nella Striscia
Idf ha individuato, nonostante il cessate il fuoco, un lancio di razzi da Gaza. Il razzo è caduto all'interno della Striscia. L'esercito israeliano afferma che sta indagando sull'accaduto.
Media, domenica al Cairo negoziati su fase 2 dell'accordo
Una fonte egiziana ha dichiarato al canale qatariota Al-Araby che domenica il Cairo ospiterà i negoziati riguardanti la prosecuzione dell'accordo tra Israele e Hamas. Lo riporta Haaretz.
Media: stasera consegna dei corpi dei quattro ostaggi israeliani
Secondo quanto riferito da un funzionario israeliano al Times of Israel, la consegna dei corpi dei quattro ostaggi uccisi avverrà probabilmente questa sera. I corpi saranno consegnati agli egiziani, che li trasferiranno in Israele. Si prevede che Hamas consegni Tsahi Idan, Ohad Yahalomi, Itzik Elgarat e Shlomo Mantzur, scrive il Times of Israel. Israele rilascerà i 602 prigionieri palestinesi la cui liberazione era prevista per sabato.
Almeno 50 palestinesi fermati in Cisgiordania, anche bambini
Almeno 50 palestinesi, tra cui bambini, sono stati fermati tra ieri sera e stamattina in tutta la Cisgiordania dall'esercito israeliano. Lo rendono noto in una dichiarazione congiunta la Commissione per i detenuti e gli ex detenuti e la Societa' dei prigionieri palestinesi, secondo quanto riferito da al Jazeera. Gli arresti sono avvenuti nei governatorati di Hebron, Tulkarem, Qalqilya, Nablus, Ramallah, Betlemme, Gerico e Tubas.
Yarden Bibas saluta la sua Shiri
La gioia di averli avuti nella sua vita, il dolore di non averli potuti proteggere, lo strazio di averli persi. Inizia con uno struggente 'mi amor' l'elogio funebre che Yarden Bibas ha dedicato oggi alla moglie Shiri e ai piccoli Ariel e Kfir, rapiti il 7 ottobre 2023 da Hamas e morti durante la prigionia. "Ricordo la prima volta che ti ho detto 'mi amor'. Era proprio all'inizio della nostra relazione. Mi dicesti di chiamarti cosi' solo se fossi stato certo di amarti, di non dirlo con leggerezza. Non lo dissi allora perchè non volevo che pensassi che mi stavo affrettando a dire 'ti amo'. Shiri, ora ti confesso che già allora ti amavo", dice Yarden, kippa arancione, nella cerimonia che ha voluto in forma privata ma che è stata
trasmessa in diretta streaming cosi' che tutto Israele potesse partecipare del dolore della famiglia. "Shiri, ti amo e ti amerò per sempre! Shiri, sei tutto per me! Sei la migliore moglie e madre che ci possa essere. Shiri, sei la mia migliore amica", prosegue come racconta il Times of Israel. "Mishmish, chi mi aiuterà a prendere decisioni adesso? Come posso prendere decisioni senza di te? Ricordi la nostra ultima decisione insieme? Nella stanza di sicurezza, ti ho chiesto se dovevamo 'combattere o arrenderci'. Hai detto di combattere, quindi ho combattuto. Shiri, mi dispiace di non essere riuscito a proteggervi tutti. Se solo avessi saputo cosa sarebbe successo, non avrei sparato", assicura.
La Lega araba condanna i raid di Israele in Siria: "Provocazione"
La Lega Araba ha condannato oggi duramente i raid israeliani nel sud della Siria e ha sollecitato una presa di posizione della comunita' internazionale. "E' una provocazione temeraria e un'escalation che approfitta del passaggio di potere in Siria per instaurare una realtà illegale e illegittima", si legge in un comunicato del segretario generale dell'organismo panarabo, Ahmed Aboul Gheit. La Lega ha condannato "con la massima fermezza le incursioni e gli attacchi di Israele" nelle province di Quneitra e Deraa, così come nel sud di Damasco. "L'occupazione israeliana di qualsiasi territorio siriano viola il diritto internazionale", ha affermato ancora Abould Gheit, "la comunità internazionale deve adottare posizioni chiare per condannare queste aggressioni ingiustificate che mirano ad accrescere la tensione nella regione e a frapporre ostacoli al processo di transizione politica in Siria".
La Cedu rigetta la richiesta di stop delle armi a Israele
La Corte europea dei diritti umani ha rigettato una richiesta di misure provvisorie per ordinare alla Germania e al Regno Unito di interrompere la presunta fornitura di armi e munizioni a Israele. A richiedere tale misura è stato un medico palestinese residente a Gaza. L'uomo sostiene che numerosi membri della sua famiglia sono stati uccisi negli attacchi a Gaza, continuati nonostante l'ordine della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024, e che la Germania e il Regno Unito hanno fornito armi e munizioni a Israele, contribuendo alle uccisioni di massa. Il medico ha quindi chiesto alla Corte di Strasburgo di applicare misure provvisorie per interrompere la fornitura di armi e munizioni, chiedendogli di verificare se la Germania e il Regno Unito le abbiano fornite a Israele. La Cedu, con una decisione presa all'unanimità da sette giudici, ritiene che la richiesta non rientra nei margini che ha stabilito per imporre a uno Stato delle misure provvisorie. La Corte può, in circostanze eccezionali, indicare a uno Stato qualsiasi misura provvisoria che ritiene debba essere adottata, qualora ritenga ci sia un rischio imminente di un danno irreparabile a un diritto garantito della convenzione europea dei diritti umani che, per la sua natura, non sarebbe suscettibile di riparazione, di ripristino o di adeguato risarcimento.
Il padre dei Bibas: "Scusate, non sono riuscito a proteggervi"
Yarden Bibas, l'ostaggio israeliano tornato vivo dalla prigionia a Gaza, in uno straziante elogio funebre al funerale della moglie Shiri e dei due figli Ariel e Kfir, ha chiesto "scusa" per non essere "riuscito a proteggere tutti voi". Come molti partecipanti alla cerimonia, anche Yarden indossa una kippah arancione, il colore simbolo che ricorda i capelli dei due fratellini uccisi durante la prigionia nelle mani di Hamas.
Turchia: "Israele ponga fine al suo espansionismo in Siria"
"Israele deve porre fine al suo espansionismo regionale, perseguito con il pretesto di garantire la sicurezza". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, dopo i raid israeliani di ieri notte contro la Siria meridionale. "È necessario prendere una posizione chiara contro le azioni di Israele. Abbiamo sostenuto che il futuro della Siria dovrebbe essere determinato dal popolo siriano. Le dichiarazioni di (Benjamin) Netanyahu sulla Siria dimostrano chiaramente che non è favorevole alla pace", ha detto Fidan, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologa georgiana, Maka Botchorishvili, ad Ankara. "Ci aspettiamo che i prossimi passi del processo di transizione politica siano inclusivi e attuati in modo da non consentire movimenti separatisti", ha aggiunto Fidan, come riferisce la tv di Stato Trt.
Herzog: "Un intero popolo in lutto per i Bibas"
Il presidente Isaac Herzog piange in un lungo post su X l'uccisione di Shiri Bibas e dei suoi due figli Ariel e Kfir nel giorno del suo funerale. "Un intero Paese e un intero popolo sono in lutto" e "tutti noi, un intero popolo dal cuore spezzato, li accompagniamo verso il riposo eterno", scrive. "Non è così che abbiamo pregato perché tornassero da noi - dice - Con gli occhi della nostra mente li vedevamo tornare, splendenti con le loro teste dorate, con lo sguardo vivace e giocoso che brillava nei loro occhietti. Se c'è ancora misericordia nel mondo, i bei volti di Shiri, Ariel e Kfir saranno un grido straziante, che riecheggerà in tutti gli angoli del mondo", dice Herzog, come riportano i media israeliani.
Gaza, freddo e piogge aggravano l’emergenza umanitaria. VIDEO
Jolani al Cairo per una riabilitazione in chiave anti-Trump
Con un atto che riabilita un esponente legato al terrorismo e attesta la disponibilità del Cairo a cercare qualsiasi compromesso pur di non farsi sversare nel Sinai due milioni di profughi palestinesi, il presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa (al-Jolani) domenica 23 febbraio ha ricevuto un invito ufficiale dall'Egitto per partecipare al vertice straordinario della Lega Araba, previsto per il 4 marzo al Cairo. L'incontro è stato convocato in risposta al controverso piano del presidente statunitense Donald Trump, che propone di annettere la Striscia di Gaza devastata dalla guerra, trasformandola nella "Riviera del Medio Oriente". Secondo Trump, i palestinesi di Gaza verrebbero trasferiti altrove, inclusi Egitto e Giordania, una mossa che ha scatenato proteste tra i governi arabi e allarmi internazionali, con l'Onu che ha evocato il rischio di "pulizia etnica". Sharaa, leader del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), ha definito il piano di Trump "un crimine enorme che non può realizzarsi". Ma soprattutto la sua presenza al vertice sarà la prima occasione in cui rappresenterà Damasco alla Lega Araba, dopo anni di isolamento. La Siria era stata sospesa dall'organizzazione nel 2011 per la repressione brutale delle proteste pro-democrazia da parte di Bashar al-Assad, ma è rientrata nel 2023. La caduta di Assad, avvenuta lo scorso anno grazie a un'offensiva lampo guidata da Hts, ha portato Sharaa al potere come presidente ad interim, aprendo una nuova fase nei rapporti regionali. Al-Sharaa, noto anche come Abu Mohammad al-Julani, ha avuto legami significativi con sia Al-Qaeda che l'ISIS nel corso della sua carriera: rapporti che si sono evoluti nel tempo fino a una rottura formale che rende meno imbarazzante l'invito egiziano. L'Egitto del presidente Abdel Fattah al-Sisi, che ha sostenuto Assad fino all'ultimo nonostante l'avanzata di Hts, ora sembra voler dialogare con il nuovo governo siriano. La scelta di invitare Sharaa riflette pragmatismo: Cairo cerca alleati per contrastare il piano di Trump, che minaccia di destabilizzare ulteriormente la regione. Il progetto statunitense, infatti, non solo ignora i diritti dei palestinesi, ma pone Egitto e Giordania di fronte a un dilemma: accogliere forzatamente sfollati o opporsi apertamente a Washington, rischiando tensioni diplomatiche.
Hamas alla Cri: "Israele chiede rispetto per gli ostaggi ma è disumano"
Hamas accusa Israele di pretendere per i suoi ostaggi un rispetto che non mostra per detenuti e vittime palestinesi. E' la protesta che Ismail al-Thawabteh, direttore dell'ufficio governativo per i media, ha presentato alla delegazione del Comitato internazionale della Croce Rossa, dopo le polemiche sugli spettacoli inscenati da Hamas durante la restituzione degli ostaggi. Lo ha riferito lo stesso al-Thawabteh su Telegram, a quanto riportato da al Jazeera. L'esponente di Hamas "ha sollevato una serie di questioni fondamentali, tra cui il meccanismo e il metodo per ricevere i corpi dei prigionieri israeliani, in modo umano e appropriato, mentre i corpi dei martiri palestinesi vengono consegnati in modo disumano e brutale dall'esercito di occupazione", si legge nella dichiarazione di al-Thawabteh, alcuni "in sacchi di plastica". La Croce rossa internazionale aveva criticato nei giorni scorso le modalità di rilascio degli ostaggi, sottolineando che dovrebbero aver luogo in forma privata.
"No alla pulizia etnica a Gaza", appello di 200 ebrei italiani
"Ebree ed ebrei italiani dicono no alla pulizia etnica, l'Italia non sia complice". Questo l'appello di oggi, pubblicato oggi su La Repubblica, di oltre 200 ebrei italiani, contro il piano di allontanamento dei palestinesi da Gaza ipotizzato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e contro le violenze "del governo e dei coloni israeliani" nella Striscia e in Cisgiordania. L'iniziativa è del "Laboratorio Ebraico Antirazzista e Mai Indifferenti" e di "Voci ebraiche per la pace", associazioni che si battono "per una pace giusta in Medio Oriente".
Trump pubblica clip sul futuro di Gaza fatto con AI. VIDEO
Hamas: "Domani lo scambio di prigionieri"
Avrà luogo domani lo scambio tra quattro ostaggi israeliani morti durante la prigionia e i 620 detenuti palestinesi che sarebbero dovuti tornare liberi sabato scorso. Lo hanno riferito due fonti di Hamas. "I mediatori hanno informato Hamas che lo scambio avverrà giovedì”, ha dichiarato un esponente del gruppo, "Hamas e altre fazioni della resistenza restituiranno i corpi di quattro prigionieri israeliani e in cambio Israele rilascera' piu' di 600 detenuti palestinesi". Lo scambio, ha chiarito un'altra fonte, "avverra' simultaneamente".
Della Valle (M5s): "Ue silente su tentativo pulizia etnica a Gaza"
"Il video pubblicato da Trump su Gaza è mostruoso, così come lo sono le parole pronunciate da Nissim Vaturi, vicepresidente della Knesset e membro del partito di Netanyahu, che ha teorizzato l'uccisione di massa di tutti gli uomini palestinesi", così in una nota Danilo Della Valle, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. "Siamo davanti a un evidente tentativo di giustificare, attraverso la manipolazione mediatica e tecniche di seduzione, una pulizia etnica a Gaza per realizzare il sogno sionista di una "Grande Israele" che va a braccetto con gli interessi economici degli americani. Davanti a questo scenario l'Unione europea purtroppo resta silente, prende ordini sull'Ucraina e sparisce quando si deve affrontare la delicata questione mediorientale. Kaja Kallas è inadeguata e dovrebbe subito dimettersi per tutti i danni che sta compiendo",
Iran: "Lavrov non ha portato messaggi da parte degli Usa"
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha affermato che, durante la sua visita di ieri a Teheran, l'omologo russo Serghei Lavrov ha fornito un rapporto dettagliato sui negoziati tra Russia e Stati Uniti e i Paesi della regione ma non ha portato alcun messaggio per l'Iran da parte Washington. Il capo della Diplomazia di Teheran si è espresso in questi termini, parlando ai giornalisti, in seguito alla pubblicazione di alcuni rapporti sui media secondo cui Lavrov avrebbe trasmesso un messaggio da parte degli Usa all'Iran durante la visita di ieri. "Non c'è possibilità di colloqui diretti tra noi e gli Stati Uniti sulla questione nucleare finché verrà applicata in questo modo la massima pressione", aveva detto Araghchi ieri durante una conferenza stampa congiunta con Lavrov, come ha riferito l'agenzia Irna.
Media: “Scambio tra corpi israeliani e detenuti mercoledì sera-giovedì”
L'agenzia di stampa saudita Al Arabiya ha riferito che i corpi dei quattro ostaggi destinati a essere rilasciati come parte della prima fase dell'accordo di liberazione degli ostaggi e di cessate il fuoco saranno trasferiti in Israele tra mercoledì sera e giovedì da due diverse località della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz.
Provenzano: "Da Trump video aberrante, Meloni non può tacere"
"Il video di Trump su Gaza è osceno, aberrante, nega non solo il diritto internazionale e la dignità di un popolo, ma la stessa pietà umana. L'Europa reagisca con fermezza, la Palestina non può essere abbandonata. Meloni non può tacere, deve chiarire da che parte sta l'Italia". Così su X Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.
Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'Ai con statue d'oro e resort di lusso
Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regna la distruzione.L'ARTICOLO
Opposizioni in Aula contro video Trump su Gaza: “Meloni intervenga”
"Meloni venga in Aula a riferire sul futuro della Palestina considerando i rapporti cordiali che ha con Trump. Stanotte Trump ha postato un video nel quale trasforma Gaza in un luogo di divertimenti ed in cui i dollari cadono dal cielo. E' un'offesa ai diritti, Gaza gronda di sangue, Meloni venga in aula a dirci cosa pensa di Trump che ha offeso milioni di palestinesi. Deve dirci se condivide questa vergogna o se sta in silenzio ancora una volta". Lo afferma il deputato dei Verdi Angelo Bonelli, in Aula alla Camera. Dopo Bonelli anche Boldrini chiede di intervenire: "E' un video raccapricciante, disgustoso. Gaza è un cimitero, quel video è un oltraggio. Di fronte a questo ci deve essere uno segno di tutti e tutte, maggioranza ed opposizioni. Ieri una Ong israeliana mi ha inviato una mail in cui si racconta della compressione di libertà in Israele. C'è bisogno di un esponente di governo che venga qui a condannare quello che sta avvenendo". "Anche io - dice in Aula Benedetto Della Vedova - mi associo alla richiesta dei colleghi chiedendo un intervento dalla premier Meloni. Abbiamo sentito tutti i leader parlare sull'Ucraina e sulla politica internazionale in un momento così. C'è solo una premier che non ha detto nulla. Sul quel video e anche su tutto il resto io credo che la presidenza della Camera debba trasmettere alla presidenza del Consiglio la richiesta delle opposizioni di una presenza in Aula della premier per sapere cosa pensa il governo su Gaza, sull'Ucraina e su tutto il resto". Gli fa eco la deputata M5s Stefania Ascari che punta il dito contro il video postato dal presidente Usa "oltre 70 mila uomini sono stati massacrati. Tutto questo è disumano, Meloni ci dica se vuole stare dalla parte della giustizia o essere complice di un genocidio". "Ci associamo alla richiesta del collega Bonelli - dice Federica Onori di Azione - di chiedere una presa di distanza di Meloni o di un membro del governo da quel video che è inaccettabile".
La Knesset osserva minuto di silenzio prima del funerale Bibas
Il Parlamento israeliano ha osservato un minuto di silenzio in diverse commissioni della Knesset prima del funerale degli ostaggi Shiri, Kfir e Ariel Bibas. Lo riportano i media israeliani. La residenza del Presidente israeliano è stata illuminata di arancione in memoria di Shiri, Ariel e Kfir Bibas. Il colore è diventato il simbolo della famiglia per via dei capelli rossi dei piccoli Bibas.
Gruppo affiliato ad Hamas: "Domani restituiamo corpo di Yahalomi"
Le Brigate Al-Nasser Salah al-Deen, un gruppo terroristico alleato di Hamas, hanno dichiarato che rilasceranno giovedì il corpo dell'ostaggio israeliano Ohad Yahalomi. Lo riporta il Times of Israel. Quello di Ohad è uno dei quattro corpi destinati ad essere rilasciati da Hamas nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza. Durante la notte, Hamas ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con Israele per il rilascio dei quattro corpi e dei 602 detenuti palestinesi che Israele avrebbe dovuto rilasciare sabato.
Trump posta video "Trump Gaza", grattacieli e danzatrici
Donald Trump condivide su Truth un video musicale generato dall'intelligenza artificiale, che mostra 'Trump Gaza' quella che si suppone sia la sua visione per una riviera nella Striscia di Gaza. La clip raffigura una moderna Striscia con passeggiate, grattacieli e spiagge scintillanti. Ci sono danzatrici del ventre barbute, un'enorme statua dorata dello stesso Trump, le persone ballano mentre piovono banconote da un dollaro e un sosia di Elon Musk si gode un piatto di hummus. Trump balla con una donna vestita in modo succinto e, alla fine, si rilassa con un drink a bordo piscina con il premier israeliano Netanyahu.
Università australiane adottano definizione comune antisemitismo
Le 39 università d'Australia hanno adottato una definizione comune di antisemitismo che sarà adottata nei campus, dopo un'inchiesta del Senato federale in seguito ad accese proteste legate alla guerra di Gaza. Come riferisce l'emittente nazionale ABC il comitato dell'ente rappresentativo Universities Australia ha concordato di implementare la definizione in tutti i campus del paese. La definizione recita in parte: "l'antisemitismo è discriminazione, pregiudizio, vessazione, esclusione, intimidazione o violenza che impedisce agli ebrei di partecipare da eguali nella vita educativa, politica, religiosa, culturale, economica o sociale. Il criticismo di Israele può essere antisemitico quando è basato su cliché, stereotipi o assunzioni dannose e quando chiede l'eliminazione dello stato di Israele o di tutti gli ebrei o quando ritiene individui o gruppi ebrei responsabili delle azioni di Israele" "Per molti, ma non per tutti gli ebrei australiani - prosegue la definizione - "il sionismo è parte centrale della loro identità ebraica. Sostituire la parola 'sionista' con 'ebreo' non elimina la possibilità che la frase sia antisemita”.
Il parroco di Gaza: "Commossi, il Papa ci dà conforto"
Il Papa, in questi giorni di ricovero, quando ha potuto, ha continuato a telefonare alla parrocchia di Gaza, come aveva fatto praticamente tutti i pomeriggi da quando è scoppiata la guerra. "Come parrocchia della Sacra Famiglia di Gaza siamo sempre lieti e commossi nell'ascoltare la sua voce. Ci dà tanto conforto", "è una chiamata benedetta", "una grande gioia, anche in mezzo a tante prove, il fatto di sapere che, nonostante il suo delicato stato di salute, il Santo Padre continui a pensare e a pregare per tutti e per la pace a Gaza e, allo stesso tempo, continui anche a ringraziarci, per le nostre costanti preghiere" dice il parroco della Sacra Famiglia, padre Gabriel Romanelli, in un video inviato all'ANSA.
Unicef: oltre 586.000 bambini a gaza vaccinati contro la polio
"Più di 586.000 bambini in Gaza - il 99% del nostro obiettivo - sono stati vaccinati contro la polio in soli quattro giorni". Lo rende noto Unicef Palestina. Su X scrive: è "un grande risultato per tutti i team di Unicef, Ministero della salute palestinese, Oms e Unrwa che lavorano instancabilmente sul campo per proteggere le vite dei bambini e fermare la diffusione".
Gaza, inviato Trump: vertice imprese edili per la ricostruzione
Un vertice di imprenditori edili per parlare del futuro di Gaza. Lo ha annunciato l'inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, sottolineando che diversi Paesi hanno contattato gli Stati Uniti e si sono offerti di essere parte di una "soluzione permanente" per i residenti della Striscia. Il vertice, che si terrà a breve, includerà probabilmente i maggiori imprenditori edili del Medio Oriente. Lo riporta l'agenzia Bloomberg.
Iran condanna gli Usa per nuove sanzioni sul settore petrolifero
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha condannato gli Stati Uniti dopo che nei giorni scorsi il dipartimento di Stato americano ha annunciato nuove sanzioni contro aziende, navi e individui a causa del loro coinvolgimento nell'industria petrolifera e petrolchimica di Teheran. "Determinare le interazioni economiche e commerciali tra i Paesi è un diritto fondamentale delle nazioni per dare forma al proprio destino e nessuna parte esterna ha il diritto di interferire o interrompere tali relazioni commerciali sulla base di motivi politici", ha detto Baghaei, come riferisce Mehr, definendo le sanzioni "illegali, illegittime e ingiuste" e contro lo Statuto delle Nazioni Unite. Secondo il funzionario, le nuove sanzioni indicano che le dichiarazioni della nuova amministrazione degli Stati Uniti riguardo a possibili contatti con l'Iran non sono sincere. Le misure di Washington sono arrivate dopo che il presidente americano, Donald Trump, aveva ordinato nelle scorse settimane di imporre nuovamente una "massima pressione" contro la Repubblica islamica, mentre ieri il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, aveva affermato che Teheran non avrebbe mai tenuto colloqui sul nucleare con gli Usa "sotto pressione".
L'Iran condanna le nuove sanzioni Usa sul petrolio
Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei ha condannato le nuove sanzioni statunitensi contro l'Iran, che prendono di mira navi, individui ed entità, accusati di aver fatto da intermediari nel commercio di petrolio greggio dell'Iran. "Le interazioni commerciali tra Paesi sono un diritto fondamentale delle nazioni e nessuna parte esterna ha il diritto di interferire o interrompere tali legami commerciali, sulla base di motivazioni politiche", ha sottolineato Baghaei, citato dall'agenzia Mehr. Secondo Teheran, le nuove sanzioni violano la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale e costituiscono pertanto un "atto illegittimo, illegale e ingiusto" che "viola anche i diritti umani degli iraniani". Baghaei ha detto di ritenere il governo degli Stati Uniti responsabile a livello internazionale, affermando che la mossa è una prova della falsità degli Stati Uniti nella loro affermazione di essere in ritardo sui colloqui con l'Iran.
Israele: via al corteo funebre della famiglia Bibas
In Israele a Rishon Lezion, a sud di Tel Aviv, migliaia di persone con bandiere israeliani e cartelli si sono radunate in strada in segno di solidarietà e di omaggio alla famiglia Bibas mentre iniziano i funerali fratellini piccoli Ariel e Kfir e per la madre Shiri, uccisi in cattività di Hamas a Gaza e i cui corpi sono stati restituiti alcuni giorni fa. La cerimonia funebre si tiene in forma privata, nei pressi della casa della famiglia nel kibbutz di Nir Oz, ma in streaming video a partire dalle 11.30 locali, le 10.30 italiane.

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Presidente iraniano a Lavrov: “Rafforziamo i nostri legami”
"Teheran è determinata a rafforzare i legami con Mosca", ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, in un incontro con il ministro degli Esteri russo in visita, Serghei Lavrov, ieri sera. Il presidente ha anche sottolineato l'importanza di continuare le collaborazioni regionali costruttive fra i due Paesi e anche la necessità di accelerare l'attuazione degli accordi. "Iran e Russia condividono opinioni comuni sulle questioni regionali e perseguono il rafforzamento della loro cooperazione regionale e internazionale", ha aggiunto Pezeshkian. Subito prima, Lavrov ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi. I media iraniani ricordano che Araghchi ha sottolineato che l'Iran non terrà colloqui diretti con gli Stati Uniti sulla questione nucleare, sotto l'attuale massima pressione, minacce e sanzioni.
Israele, corteo funebre per i Bibas: folla per l'addio a Shiri, Ariel e Kfir
Folla in strada, nel centro di Israele, per assistere al passaggio del corteo funebre di Shiri, Ariel e Kfir Bibas, presi in ostaggio il 7 ottobre 2023 e uccisi durante la prigionia a Gaza. Persone con bandiere e cartelli si sono radunate a Ramat Gan, città situata alla periferia est di Tel Aviv, da cui partiranno alcuni membri della famiglia. Successivamente, le bare saranno portate a Rishon Lezion, passando per Yavne, Ashdod e Ashkelon e raggiungendo infine il Consiglio regionale di Sha'ar HaNegev, vicino al confine con Gaza. A riferirne è il Times of Israel. "Abbiamo avviato il corteo funebre accompagnati da masse di israeliani. Vi vediamo e vi sentiamo, e siamo commossi, ci date forza". Questa la dichiarazione che la famiglia Bibas ha rilasciato all'inizio del corteo. Il marito di Shiri e padre dei due piccoli Kfir e Ariel, Yarden, "si scusa per non essere potuto scendere ad abbracciare personalmente ognuno di voi". "Desideriamo ardentemente il giorno in cui potremo di nuovo unirci in momenti di gioia piuttosto che di dolore", si legge ancora nella dichiarazione citata dal Times of Israel.
Media: l'inviato di Trump rinvia la visita in Israele
L'inviato di Trump Steve Witkoff ha rinviato a data da destinarsi la sua visita in Israele. Lo riferisce Ynet. Domenica Witkoff aveva detto alla Cnn che si sarebbe recato in Israele mercoledì per discutere di un'eventuale estensione della prima fase dell'accordo su Gaza, il passaggio alla fase due e la risoluzione dell'attuale crisi sul rilascio dei detenuti palestinesi. Fonti americane ad Axios hanno riferito che Witkoff ha rinviato la visita di qualche giorno per concentrarsi sugli sforzi diplomatici per fare cessare la guerra tra Russia e Ucraina.
Idf: "Ieri colpiti obiettivi militari nella Siria meridionale"
Ieri sera, le Idf hanno riferito di aver "colpito obiettivi militari nella Siria meridionale, tra cui centri di comando e numerosi siti contenenti armi". Secondo la dichiarazione, "la presenza di forze e risorse militari nella parte meridionale della Siria rappresenta una minaccia per i cittadini di Israele".
Fonti Israele: "I corpi dei 4 ostaggi saranno consegnati oggi"
Fonti di Israele hanno detto ad Haaretz che i corpi dei quattro ostaggi israeliani uccisi durante la prigionia saranno consegnati da Hamas probabilmente mercoledì sera al valico di frontiera di Kerem Shalom: lo riporta il quotidiano israeliano. In precedenza, l'emittente palestinese Quds - affiliata ad Hamas - aveva affermato che lo scambio con i 602 detenuti palestinesi "avrà luogo giovedì”.