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Beirut, migliaia a funerali Nasrallah. Idf aumenta livello allerta a confine Gaza

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Guerra in Medioriente, sale la tensione in Cisgiordania
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Guerra in Medioriente, sale la tensione in Cisgiordania
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Hezbollah: "Rifiutiamo controllo dei tirannici Usa sul Libano". L'esercito israeliano ha schierato i carri armati in Cisgiordania mentre espande l'operazione antiterrorismo in corso nell'area di Jenin: è la prima volta dall'operazione "Scudo difensivo" del 2002 che i tank dell'Idf operano in quest'area. Netanyahu ha fatto sapere che la liberazione dei circa 600 prigionieri palestinesi sarà posticipata finché Hamas non porrà fine alle "umilianti cerimonie" che tiene durante la consegna degli ostaggi israeliani

in evidenza

L'aviazione israeliana ha effettuato dei sorvoli a bassa quota su Beirut durante i funerali del leader di Hezbollah Nasrallah e del suo successore Safieddine, uccisi dagli israeliani tra fine settembre e otto0bre dello scorso anno. La folla ha allora iniziato a urlare 'Morte a Israele, rispondiamo alla tua chiamata, Nasrallah'. Nel suo messaggio per le esequie, la Guida suprema dell'Iran Khamenei ha scritto che 'il nemico deve sapere che la resistenza contro l'usurpazione, l'oppressione e l'arroganza non è finita e continuerà finché il fine non sarà raggiunto'. L'esercito israeliano ha schierato i carri armati in Cisgiordania mentre espande l'operazione antiterrorismo in corso nell'area di Jenin: è la prima volta dall'operazione 'Scudo difensivo' del 2002 che i tank dell'Idf operano in Cisgiordania. Il primo ministro israeliano ha fatto sapere che la liberazione dei prigionieri palestinesi, ai sensi dell'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sarà posticipata finché Hamas non porrà fine alle "umilianti cerimonie" che tiene durante la consegna degli ostaggi israeliani. Gli ultimi sei ostaggi vivi della prima fase dell'accordo di tregua sono stati rilasciati ieri: due su un palco allestito da Hamas a Rafah, tre su un altro a Nuseirat e uno affidato alla Croce rossa.

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Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il  19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le  persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25).  In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle  donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante  il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. L'APPROFONDIMENTO

Mattarella: cercare con ostinazione soluzione dei due Stati

"Con ostinazione va ripetuto che il perseguimento della prospettiva due popoli-due Stati resta l'unica in grado di garantire una pace condivisa e sostenibile". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione della cena al Quirinale con il presidente degli Emirati Arabi Uniti,  Mohamed bin Zayed Al Nahyan. 

Mattarella: cercare con ostinazione soluzione dei due Stati

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco  del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente  offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che  va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione.  Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO

Hamas: no colloqui senza liberazione 620 palestinesi

Un importante leader di Hamas, Mahmoud Mardawi, ha dichiarato che il gruppo palestinese non avvierà ulteriori colloqui con Israele tramite mediatori finché Israele non rilascerà i 620 prigionieri palestinesi, la cui liberazione era prevista per sabato.

Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"

In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar  fa  sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di  non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.  Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO

Mattarella: "Cercare con ostinazione soluzione dei due Stati"

"Con ostinazione va ripetuto che il perseguimento della prospettiva due popoli-due Stati resta l'unica in grado di garantire una pace condivisa e sostenibile". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione della cena al Quirinale con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.

Mattarella: "Ora impegno a rimuovere sedimenti rancore"

"Oggi l'impegno non può che essere diretto a evitare una ripresa dei combattimenti, a tenere aperto il filo dei colloqui faticosamente costruito in questi mesi, a rimuovere i sedimenti di rancore. Il ritorno alle ostilità non è foriero né di sicurezza futura per Israele, né, tantomeno, di soluzioni per il popolo palestinese, che versa, a Gaza, in condizioni drammatiche". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione della cena al Quirinale con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.

Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo  parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha  detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di  demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a  lungo termine".IL PIANO

Hamas: stop ai negoziati se Israele non libera i 602 prigionieri

Hamas sospenderà i negoziati con Israele tramite mediatori, a meno che Israele non liberi i 602 prigionieri palestinesi in cambio dei sei ostaggi israeliani consegnati ieri, come da accordo. Lo ha ribadito il funzionario di Hamas Mahmoud Mardawi, riporta The Times of Israel, precisando che su Telegram il funzionario ha invitato i mediatori a fare pressione su Israele affinché attui le disposizioni dell'accordo di cessate il fuoco. Questa mattina presto, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che Israele non avrebbe rilasciato i prigionieri finché Hamas non avesse fornito garanzie che avrebbe posto fine alle cerimonie "umilianti" per celebrare il trasferimento degli ostaggi israeliani. 

Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di  Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai  registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e  densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà  essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di  tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su  quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal  conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L'ANALISI

Idf aumenta il livello di allerta operativa a confine Gaza

sraeliane, ha annunciato di aver innalzato il livello di allerta operativa nella zona di confine di Gaza. Attualmente non sono previste modifiche alle linee guida per i civili, aggiunge l'esercito. Lo riporta The Times of Israel.

La situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti

Dallo  scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione  degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi  dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta  del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di  aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato nella  puntata dell'11 febbraio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO

Netanyahu: "Pronto a riprendere la guerra in ogni momento"

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si è detto pronto "in qualsiasi momento" a riprendere i combattimenti a Gaza. Il premier ha poi chiesto la "smilitarizzazione totale" della Siria meridionale.

Mercoledì visita Witkoff per discutere accordo tregua

Si svolgerà  mercoledì la prossima visita in Medio Oriente dell'inviato speciale  della Casa Bianca per la regione, Steve Witkoff. Lo ha annunciato lo  stesso Witkoff alla Cnn, spiegando di essere al lavoro su un'estensione  della fase uno dell'accordo sul cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi  tra Israele e Hamas.

Wafa: Idf ha imposto il coprifuoco di 48 ore a sud di Jenin

"Le forze di occupazione hanno annunciato l'inizio di un'operazione militare nella città di Qabatiya accompagnata da un coprifuoco di 48 ore, a partire da questa mattina". Lo afferma l'agenzia Wafa che cita il governatore di Jenin. L'esercito ha preso d'assalto la città all'alba di oggi, accompagnate da bulldozer militari, e ha iniziato a distruggere strade e infrastrutture e a tagliare le linee idriche ed elettriche, ha detto Ahmad Zakarneh alla Wafa sottolineando che è stata distrutto l'ingresso della città e vandalizzate le proprietà, i negozi e i veicoli dei cittadini.

Witkoff: lavoriamo a estensione 'fase uno' accordo

L'inviato  speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha  dichiarato alla Cnn che si recherà nella regione mercoledì prossimo per  lavorare al "raggiungimento di un'estensione della fase uno"  dell'accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco e lo scambio di  prigionieri. Witkoff ha affermato di aspettarsi che la "fase due" del  negoziato non salti.

Inviato Trump in Medio Oriente la prossima settimana per Gaza

L'inviato di Trump Steve Witkoff sarà in Medio Oriente mercoledì per cercare di estendere la prima fase dell'accordo su Gaza. Lo ha detto Witkoff in un'intervista a Cnn.

Idf: '26 persone ricercate arrestate in Cisgiordania'

L'Idf ha reso noto che ieri le sue forze hanno arrestato 26 persone ricercate e confiscato armi in Cisgiordania. L'operazione nella Cisgiordania settentrionale è stata ampliata stamattina, includendo più villaggi nell'area di Jenin e Tulkarem.

Katz: 'Caccia Israele durante funerali Nasrallah messaggio per chi ci minaccia'

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato che i jet dell'aeronautica militare israeliana stanno sorvolando Beirut durante i funerali di Nasrallah, per "trasmettere un messaggio chiaro: coloro che minacciano e attaccano Israele subiranno la stessa sorte".

Gaza: 'Altri 10 palestinesi uccisi, 48.339 da inizio guerra'

Il ministero della Salute della Striscia di Gaza controllato da Hamas riferisce che nelle ultime 24 ore sono stati trasportati negli ospedali i corpi di 10 palestinesi, portando il numero dei decessi confermati dal 7 ottobre 2023 a 48.339 persone. Il numero totale dei feriti è di 111.753 persone.

Hezbollah: 'Rifiutiamo controllo dei tirannici Usa sul Libano'

Il leader di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo messaggio ai funerali di Nasrallah a Beirut ha dichiarato di "rifiutare" il "controllo dei tirannici Stati Uniti" sul Libano.

Presidente Libano: stanchi di guerre altrui, sosteniamo soluzione due Stati

"Siamo stanchi delle guerre degli altri. Il Libano ha pagato un prezzo pesante per la causa palestinese e sostiene la soluzione a due Stati". Lo ha dichiarato il presidente libanese, Joseph Aoun, durante un incontro con la delegazione iraniana. Lo riporta Haaretz.

Capo di Hezbollah: seguiremo la strada tracciata da Nasrallah

Il leader di Hezbollah, Naïm Qassem, ha promesso oggi di "proseguire il cammino" del suo predecessore Hassan Nasrallah, ucciso da un attacco israeliano. Durante le esequie a Beirut, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone, Qassem ha dichiarato che Nasrallah "vive in noi".  "Resteremo fedeli all'eredità che ci è stata affidata e continueremo su questa strada", ha aggiunto Qassem in un discorso televisivo trasmesso su maxischermi giganti davanti alla folla in lutto.

La folla urla 'morte a Israele' ai funerali di Nasrallah

Mentre i jet israeliani sorvolavano lo stadio di Beirut dove si svolgono i funerali dell'ex capo di Hezbollah Hassan Nasrallah e del suo successore Hashem Safieddine, la folla ha iniziato a urlare 'Morte a Israele, rispondiamo alla tua chiamata, Nasrallah '. Lo scrive il Times of Israel. 

Jet israeliani sorvolano Beirut durante i funerali di Nasrallah

L'aviazione israeliana ha effettuato dei sorvoli a bassa quota su Beirut durante i funerali del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e del suo successore Hashem Safieddine, assassinati dagli israeliani. Lo affermano i media di Stato libanesi. 

Khamenei: "La resistenza contro Israele non finirà mai"

L'uccisione di Hassn Nasrallah non basterà a fermare la lotta contro Israele. A chiarirlo è stato l'ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell'Iran, in un messaggio letto durante i funerali del leader storico di Hezbollah a Beirut. "Il nemico sappia che la resistenza contro l'usurpazione, l'oppressione e l'arroganza non avrà mai fine", ha detto Khamenei. "Lo spirito e il cammino di Sayyid Hassan Nasrallah illumineranno la via per coloro che lo seguono", ha aggiunto. 

I democratici di Israele: "Netanyahu ha affossato il cessate il fuoco a Gaza"

Yair Golan, leader israeliano del partito dei Democratici, ha dichiarato che il primo ministro israeliano ha affossato il cessate il fuoco a Gaza. "Netanyahu ha ordinato di ritardare il rilascio dei terroristi, violando apertamente l'accordo e facendo saltare la Fase A", ha affermato in un post su X in riferimento agli oltre 600 prigionieri palestinesi che Israele era obbligato a rilasciare come parte dell'accordo, tra cui molte donne e ragazze portate via da Gaza.

"Non ci sono veri negoziati nella Fase B, solo giri di parole e trascuratezza nei confronti delle vite degli ostaggi". Nelle ultime settimane, Golan ha anche lanciato una minaccia a Netanyahu, avvertendolo che se avesse ostacolato l’accordo, "si sarebbero aperte le porte dell’inferno".

Funerali di Nasrallah, l'Idf: "Oggi il mondo è migliore"

"Oggi è il funerale di Nasrallah. Oggi il mondo è un posto migliore". Lo ha scritto l'esercito israeliano su X.

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Deputata dell'opposizione: "Il figlio di Netanyahu esiliato dopo aver picchiato il padre"

La deputata democratica israeliana Naama Lazimi sostiene che il figlio del primo ministro Benjamin Netanyahu sia stato “esiliato” all’estero dopo aver picchiato il padre. La parlamentare dell'opposizione ha rilasciato questa dichiarazione durante una riunione della Commissione Finanze della Knesset, mentre poneva domande sul finanziamento della visita di di Sara Netanyahu negli Stati Uniti e sui costi annuali della sicurezza per Yair Netanyahu, che vive a Miami.

"Vorrei chiedere se questa cifra è ancora in bilancio e se c'è ancora l'intenzione di finanziare la permanenza di Yair Netanyahu perché ha colpito il primo ministro ed è stato costretto ad andare all'estero perché ha danneggiato un simbolo del governo", ha domandato la parlamentare.

Il partito Likud di Netanyahu ha risposto che le affermazioni della Lazimi sono "una menzogna spregevole, un nuovo punto basso verso il fondo della fogna della sinistra", aggiungendo che chiunque ripeterà tale affermazione verrà citato in giudizio. "Naama Lazimi dovrebbe essere privata della sua immunità e del suo stipendio, così come chiunque ripeta questa spregevole menzogna verrà querelato".

Katz: "L'Idf resterà nei campi profughi cisgiordani anche il prossimo anno"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato di aver dato ordine alle Idf di restare per il prossimo anno nei campi profughi della Cisgiordania, dove sono stati liberati terroristi e civili, e di non consentire a nessuno di tornare. "Finora 40.000 palestinesi sono stati evacuati dai campi profughi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams, e ora sono vuoti di residenti. Anche l'attività dell'Unrwa nei campi è stata interrotta", afferma Katz in una dichiarazione scritta.

Katz, afferma che le Idf stanno ripulendo i "nidi del terrore" dai terroristi e distruggendo infrastrutture e armi "su vasta scala". "Ho dato istruzioni all'esercito di prepararsi a una lunga permanenza nei campi che erano stati sgomberati, per il prossimo anno, e di non permettere ai residenti di tornare e al terrore di crescere".

"Non torneremo alla realtà del passato. Continueremo a sgomberare i campi profughi e altri centri terroristici per smantellare i battaglioni e l'infrastruttura terroristica dell'Islam estremista che è stato costruito, armato, finanziato e sostenuto dall'asse malvagia iraniana, nel tentativo di stabilire un fronte terroristico orientale", aggiunge.

Sgomberati tre campi profughi in Cisgiordania

L'esercito israeliano ha fatto sgomberare i campi profughi di Jenin, Tulkarm e Nur a-Shams, in Cisgiordania, e ne ha preso possesso. A riferirlo in un comunicato è stato il ministro della Difesa Yisrael Katz che ha incaricato l'Idf di prepararsi a occupare i campi per tutto l'anno. "Ho dato istruzioni di prepararsi a restare a lungo nei campi evacuati, nell'anno a venire, e di non permettere il ritorno dei loro abitanti nè la recrudescenza del terrorismo", ha spiegato. 

Il presidente della Knesset: "L'annessione della Cisgiordania unica via per la pace"

Il presidente della Knesset Amir Ohana chiede l'annessione della Cisgiordania durante una visita nella parte settentrionale del territorio e afferma che gli insediamenti sono l'unico modo per Israele di raggiungere la pace. "Il 7 ottobre non sono stati assassinati solo cittadini israeliani, ma anche l'idea che è stata erroneamente chiamata 'soluzione dei due Stati'", afferma Ohana, membro del partito Likud.

"Queste parti bibliche, originali, della nostra terra, che nella Bibbia raccontano la storia del nostro popolo, sono destinate a noi, al popolo di Israele, devono essere nel territorio dello Stato di Israele, sotto la proprietà di Israele, sotto la piena sovranità israeliana, e penso che oggi questa cosa sia più chiara che mai".

Il presidente della Knesset descrive gli insediamenti israeliani in Cisgiordania non solo come "un non ostacolo alla pace", ma piuttosto "il nostro unico e solo modo, per il popolo di Israele, dello Stato di Israele, di giungere alla pace". Ohana elogia anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver proposto idee "fuori dagli schemi" e lo descrive come "il miglior amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca".

Media, attacchi aerei israeliani anche nel nord del Libano

I media libanesi riportano la notizia di un nuovo attacco aereo israeliano nei pressi del villaggio di Brissa, nel distretto di Hermel, nel Libano settentrionale, a più di 130 chilometri dal confine israeliano. La notizia giunge poco dopo che l'Idf ha confermato di aver condotto attacchi contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. 

Tank di Israele schierati in Cisgiordania: è la prima volta da 22 anni

Carri armati israeliani sono stati schierati questa mattina in Cisgiordania; non accadeva da 22 anni. A riferirlo è stato l'esercito israeliano, come riportano i media israeliani. Le truppe della Brigata di Fanteria di Nahal e dell'unita' di Comando Duvdevan hanno iniziato le operazioni in diversi villaggi vicino a Jenin. Al tempo stesso, un plotone della 188a Brigata Corazzata è entrato in azione a Jenin. I media palestinesi hanno pubblicato immagini di tre carri armati. Tank erano stati impiegati l'ultima volta in Cisgiordania durante l'operazione 'Scudo difensivo' del 2002. Da oltre un mese, le forze israeliane stanno conducendo un'offensiva su larga scala in Cisgiordania. L'Idf ha chiarito che i carri armati saranno parte dell'operazione 'Muro di ferro' iniziata il 21 gennaio.

Migliaia radunati a Beirut per i funerali dell'ex leader di Hezbollah

Decine di migliaia di persone stanno iniziando a radunarsi a Beirut per partecipare al funerale dell'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, quasi cinque mesi dopo l'uccisione in un attacco aereo israeliano su un sobborgo meridionale della capitale libanese. Le strade di Beirut sono intasate da auto cariche di sostenitori di Hezbollah in arrivo dalle roccaforti del movimento nel Libano meridionale e nella valle della Bekaa, riferiscono i media locali. Il funerale di Nasrallah e del suo successore, Hashem Safieddine, ucciso da Israele all'inizio di ottobre, si svolgerà allo stadio Camille Chamoun Sports City, alla periferia della capitale, dove sono stati affissi poster giganti dei due leader. Lo stadio ha una capienza di circa 50.000 persone, ma gli organizzatori hanno installato migliaia di posti a sedere extra sul campo e molti altri all'esterno, dove i partecipanti potranno seguire la cerimonia su uno schermo gigante. Il funerale dovrebbe iniziare alle 13:00, ora locale (le 12 in Italia) e includerà un discorso dell'attuale leader Naim Qassem. 

Hamas: "Israele mette in grave pericolo l'accordo sulla tregua"

Hamas ha ammonito sulle possibili conseguenze della decisione di Israele di far slittare la consegna dei 620 detenuti palestinesi, che sarebbe dovuta avvenire ieri. Israele "mette in grave pericolo l'intero accordo" per il cessate il fuoco, ha detto il movimento. Nel comunicato, di cui riferisce anche al Jazeera, Hamas respinge le accuse del ministro israeliano Benjamin Netanyahu di aver spettacolarizzato il rilascio degli ostaggi. Netanyahu ha chiarito che le scarcerazioni previste dall'accordo saranno sospese fino a quando Hamas non porrà fine alle sue "cerimonie umilianti" e non rilascerà gli altri prigionieri israeliani. "La cerimonia di consegna non è un insulto nei confronti dei prigionieri, ma riflette piuttosto il nobile trattamento umano che hanno ricevuto", si legge ancora nella nota. Hamas ha chiesto ai mediatori di intervenire per far rispettare a Israele i termini dell'accordo.

L'Idf conferma il raid in Libano per "minaccia imminente"

L'esercito israeliano ha confermato di aver effettuato attacchi aerei nel sud del Libano sostenendo che uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi e dove è stato individuato attività del gruppo terroristico. Lo scrive Times of Israel. L'Idf afferma che l'attività di Hezbollah nel sito è una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". L'esercito ha anche colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che hanno rappresentato una minaccia per i civili israeliani". 

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. LE FOTO

Media: "Due raid israeliani sul sud del Libano"

Le forze israeliane hanno compiuto due raid sul sud del Libano, poche ore prima dell'inizio dei previsti funerali dell'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, a Beirut. Lo rivela l'agenzia ufficiale libanese Ani. Gli attacchi aerei hanno colpito la regione di Tiro, a una decina di chilometri dalla frontiera con Israele. Nella serata di ieri, inoltre, sono stati compiuti raid israeliani alla frontiera fra Libano e Siria, per impedire l'introduzione di armi. 

Restituiti gli ultimi sei ostaggi israeliani. VIDEO

Bannon: "Ricchi ebrei americani i primi nemici di Israele"

Sono gli ebrei americani ricchi e progressisti i più grandi nemici di Israele. A sostenerlo è stato Steve Bannon, in una dichiarazione rilasciata a media israeliani a margine della riunione Cpac a Washington. "Israele è un partner degli Stati Uniti, ma la gente in Israele deve capire una cosa: il loro nemico numero 1 sono gli ebrei americani che non sostengono Israele e non sostengono Maga", ha detto. I nemici "non sono i suprematisti islamici", ha insistititi, "ma i miliardari ebrei americani progressisti". 

Il ministro degli Esteri iraniano a Beirut per i funerali di Nasrallah

Il ministro degli Esteri dell'Iran, Abbas Araghchi, è partito alla volta del Libano, dove a Beirut oggi parteciperà ai funerali dell'ex leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in un raid israeliano lo scorso settembre, e del suo successore, Hashem Saffieddine, ucciso una settimana dopo Nasrallah. Stamattina intanto è arrivato a Beirut il presidente del parlamento iraniano, Mohammad Bagher Ghalibaf.

Media: "Le forze di sicurezza contrarie a stop delle scarcerazioni"

Le forze di sicurezza israeliane avevano sconsigliato a Benjamin Netanyahu di interrompere il rilascio dei detenuti palestinesi, ma il premier è andato avanti comunque. A riferirlo è il sito Walla news. Nella riunione che il primo ministro aveva convocato nel pomeriggio, i vertici della sicurezza avevano raccomandato di non ritardare la riconsegna dei 620 prigionieri palestinesi prevista per ieri, per non danneggiare la restituzione dei corpi dei rapiti. Diverso invece l'avviso del primo ministro che ha deciso lo stop durante un incontro con il ministro della Difesa Israel Katz, il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il leader del partito Shas Aryeh Deri. A quanto riferito da un alto funzionario israeliano a Walla, secondo il governo c'era una "massa critica" di violazioni compiute da Hamas tali da motivare la scelta, inclusa la rottura dell'impegno a smettere di spettacolarizzare il rilascio degli ostaggi israeliani.

Israele ferma il rilascio dei detenuti: "Basta umiliare gli ostaggi"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto oggi che la liberazione dei prigionieri palestinesi, ai sensi dell'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sarà posticipata finché Hamas non porrà fine alle "umilianti cerimonie" che tiene durante la consegna degli ostaggi israeliani.

"È stato deciso di posticipare il rilascio dei terroristi pianificato per ieri finché non sarà assicurata la liberazione dei prossimi ostaggi senza le umilianti cerimonie", ha detto l'ufficio di Netanyahu in una dichiarazione riferendosi ai rilasci dei rapiti israeliani inscenati e trasmessi dal movimento islamista nell'enclave palestinese. Gli ultimi sei ostaggi vivi della prima fase dell'accordo di tregua sono stati rilasciati ieri: due su un palco allestito da Hamas a Rafah, tre su un altro a Nuseirat e uno affidato alla Croce rossa. Quando il 22ennne Omr Shem Tov è salito sul palco, un cameraman di Hamas gli ha detto di baciare sulla testa due miliziani armati e col volto coperto dalla kefiah. E lui lo ha fatto, consapevole dello show in mondovisione a cui stava prendendo parte. I media israeliani hanno sottolineato che "non poteva fare altro: era un ordine dei terroristi".

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