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Israele Medio Oriente, Hamas consegna i corpi di 4 ostaggi, tra cui i piccoli Bibas

Medioriente, rientrano le salme degli ostaggio morti
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Medioriente, rientrano le salme degli ostaggio morti
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Hamas ha esposto quattro bare con i corpi degli ostaggi morti sul palco allestito a Khan Younis, per poi consegnarle alla Croce Rossa, che le ha recapitate all'Idf. Si tratta di Shiri Bibas, i due figli Kfir e Ariel, e dell'84enne Oded Lipshitz. L’Idf eseguirà una breve cerimonia militare, prima di portare le bare all'istituto forense Abu Kabir per l'identificazione. Hamas si dice pronto a liberare tutti gli ostaggi rimasti in un unico scambio nella seconda fase degli accordi

in evidenza

A Gaza, la consegna a Israele dei primi quattro corpi senza vita dall'inizio della guerra, nell'ambito dell'intesa sulla tregua: i piccoli gemelli Bibas, diventati i simboli nazionali di questo calvario, la loro madre, e l'86enne Oded Lifshitz, che fu catturato in un kibbutz al confine. Hamas ha esposto le quattro bare con i corpi degli ostaggi sul palco allestito a Khan Younis, per poi consegnarle alla Croce Rossa, che le ha recapitate all'Idf. L’Idf eseguirà una breve cerimonia militare, prima di portare le salme all'istituto forense Abu Kabir per l'identificazione. Il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a 48 ore. 

"Le famiglie degli ostaggi sono state aggiornate e in questo momento  difficile, il nostro cuore è con loro. Si chiede al pubblico di rispettare la privacy delle famiglie e di evitare di diffondere voci e  informazioni non ufficiali e non verificate", ha scritto l'ufficio del primo ministro Netanyahu in una nota. "Questo è un momento di angoscia e dolore. Il cuore di un intero popolo è in frantumi. A nome dello Stato di Israele, chino la testa e chiedo perdono”, ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog.

Quanto ad Hamas, che sabato si prepara a liberare altri sei ostaggi vivi, il movimento palestinese ha fatto sapere di essere disposto a consegnare tutti gli altri in una sola volta se il cessate il fuoco venisse consolidato. Questa settimana saranno scarcerati 602 detenuti  palestinesi nello scambio con ostaggi israeliani vivi e morti.

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Immagini drone mostrano Hamas consegnare corpi degli ostaggi
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Immagini drone mostrano Hamas consegnare corpi degli ostaggi
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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO

Media: controlli stringenti nell'aeroporto di Tel Aviv

Dopo le tre esplosioni su autobus a Bat Yam, vicino Tel Aviv, la sicurezza è stata rafforzata all'aeroporto Ben Gurion, con controlli rigorosi e stringenti su tutti gli autobus in entrata e in uscita dall'area aeroportuale e sulla metropolitana leggera di Gerusalemme. Lo riferisce Channel 12 citando fonti della sicurezza

Polizia Tel Aviv: "Evento è in corso, stiamo cercando altre bombe"

A proposito del sospetto attacco terroristico coordinato nei pressi di Tel Aviv, il portavoce della polizia, Aryeh Doron, ha dichiarato che “l'evento è in corso”, con gli agenti che stanno ancora cercando di individuare altre bombe nell'area di Tel Aviv, oltre alle tre che sono esplose su autobus vuoti e ad altre due che sono state trovate e disattivate a Bat Yam e Holon. Lo riporta il Times of Israel. 

“In questo momento, l'evento è in corso, le nostre forze stanno ancora setacciando l'area”, ha detto Doron a Channel 12, aggiungendo che il pubblico deve stare in allerta per “ogni borsa o oggetto sospetto”, che “potrebbe fare la differenza”. “Potremmo essere fortunati se i terroristi hanno impostato questi timer sull'ora sbagliata. Ma è troppo presto per stabilirlo”, ha ammesso.

Channel 12 ha riferito che uno degli ordigni non esplosi è stato trovato da un passeggero che ha segnalato all'autista una borsa sospetta. L'emittente pubblica Kan riferisce che il Ministro dei Trasporti Miri Regev ha interrotto la sua visita in Marocco e tornerà in Israele con la sua squadra prima del previsto.

Israele intensifica le operazioni militari in Cisgiordania

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania dopo le esplosioni sui bus nel centro del Paese. 

Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"

In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar  fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO

Ordigni su bus vuoti vicino a Tel Aviv. Era pronto attacco simultaneo all'ora di punta

Paura nella zona di Bata Yam dove alcuni veicoli sono esplosi in dei parcheggi. Non ci sarebbero vittime o feriti. Gli ordigni, secondo quanto emerso fino ad ora, erano in totale cinque (tre esplosi e due no). Le autorità locali hanno detto che, dalle prime valutazioni, si tratta di un attacco terroristico.  Dopo gli attacchi, il ministro della Difesa israeliano ha ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania. LEGGI QUI

Polizia Tel Aviv, cinque bombe sembrano "provenire da Cisgiordania"

Il capo della polizia del distretto di Tel Aviv, Haim Sargarof, ha reso noto che i cinque identici ordigni esplosivi che sono esplosi o sono stati disattivati sui bus e treni avevano dei timer, e che l'attacco “sembra qualcosa che ha avuto origine in Cisgiordania”. Lo riporta il Times of Israel. 

Le bombe sembrano essere state preparate con materiali improvvisati. Sargarof ha aggiunto ai giornalisti che la polizia ha concluso le ricerche sugli autobus e sui treni, e sta ancora cercando di capire quanti sospetti siano coinvolti nel presunto attacco terroristico. Il sospetto il cui volto sta circolando da diversi minuti sui social media è in realtà “un uomo innocente” che non ha nulla a che fare con l'incidente, ha spiegato Sargarof.

Israele intensifica le operazioni militari in Cisgiordania

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania dopo le esplosioni sui bus nel centro del Paese. 

Polizia: "Un miracolo, a Tel Aviv poteva essere una strage"

"È un miracolo, avremmo potuto trovarci nel mezzo di una strage", ha dichiarato il portavoce della polizia israeliana Aryeh Doron questa sera parlando con Channel 12:

Bombe su bus dovevano esplodere domattina: "Vendetta da Tulkarem"

Secondo fonti della sicurezza israeliana, le bombe sugli autobus sono state piazzate da terroristi provenienti dalla Cisgiordania, è in corso una caccia all'uomo per almeno uno dei sospettati. Le esplosioni avrebbero dovuto verificarsi simultaneamente domani mattina. Lo riferisce la tv pubblica Kan. Su una delle borse dove era stato nascosto un ordigno inesploso la scritta in arabo "Vendetta da Tulkarem". 

Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO

Media: "Materiale di propaganda Hamas dentro bare ostaggi"

L'Idf ha trovato materiale propagandistico di Hamas nelle bare dei quattro ostaggi consegnati questa mattina alla Croce Rossa e poi a Israle. Lo riporta l'emittente pubblica Kan. Dopo che i funzionari israeliani hanno trovato il materiale dentro i feretri, Gerusalemme ha contattato i mediatori (Egitto, Qatar e Stati Uniti) chiedendo misure severe contro "la profanazione della sacralità dei morti". 

Media: "5 bombe su bus Tel Aviv dovevano esplodere insieme"

In uno degli autobus in cui sono stati trovati ordigni nella zona di Bat Yam, vicino Tel Aviv, è stata trovata una bomba da cinque chili inesplosa e sul bagaglio in cui era nascosta ci sono scritte in arabo. Secondo fonti della sicurezza citate dal Channel 12, i cinque ordigni esplosivi (3 detonati e 2 inesplosi) erano dotati di timer e tutte le esplosioni dovevano avvenire simultaneamente: "Si tratta di un attacco terroristico strategico".  Il primo ministro Benyamin Netanyahu sta ricevendo aggiornamenti continui sugli episodi e effettuerà a breve una valutazione della situazione di sicurezza, fa sapere l'ufficio del premier. 

Abbas: "Continueremo a lavorare per unità territoriale della Palestina"

“Continueremo a lavorare per stabilire un cessate il fuoco, garantire il flusso di aiuti umanitari e assicurare che lo Stato di Palestina si assuma la responsabilità a Gaza, il tutto preservando l'unità territoriale della Palestina”. Lo ha assicurato presidente palestinese, Mahmoud Abbas, in apertura della 12esima sessione del Consiglio rivoluzionario di Fatah, a Ramallah. Lo riporta Al Jazeera. 

Abbas ha sottolineato che la stragrande maggioranza della comunità internazionale ha respinto la proposta di Trump di trasferire con la forza i palestinesi in Egitto e Giordania. “Continueremo a impegnarci nei forum internazionali, lavorando con i nostri alleati arabi e internazionali, per spingere il riconoscimento della Palestina come Stato membro a pieno titolo delle Nazioni Unite”, ha detto Abbas.

Il presidente palestinese è una figura sempre più impopolare tra i suoi stessi cittadini, soprattutto per aver collaborato con le forze israeliane su questioni di sicurezza.

Israele ferma treni e bus dopo esplosioni vicino Tel Aviv

Il ministro dei Trasporti israeliano Miri Regev ha dato ordine di "fermare e ispezionare tutti gli autobus, i treni pesanti e leggeri e di agire secondo le istruzioni dello Shin Bet e della polizia". Intanto le organizzazione degli autisti di autobus della Federazione nazionale ha ordinato agli autisti dei mezzi pubblici di tutto il Paese di non salire sui bus e guidare dopo gli attentati di questa sera a Bat Yam, vicino Tel Aviv. 

Altre due bombe inesplose su autobus vicino Tel Aviv

Altre due bombe inesplose sono state trovate sugli autobus del parcheggio di Yimit 2000 e di Wolfson, vicino Tel Aviv: in totale secondo la polizia sono cinque i siti in cui sono stati trovati esplosivi, in tre di questi ci sono state deflagrazioni. Lo riferiscono i media israeliani. 

Abu Mazen: "Stato Palestina deve comprendere Gaza"

Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) è intervenuto all'apertura della 12* sessione del Consiglio rivoluzionario di Fatah, a Ramallah. "Continueremo a lavorare per stabilire un cessate il fuoco, garantire il flusso di aiuti umanitari e assicurare che lo Stato di Palestina si assuma la responsabilità di Gaza, il tutto preservando l'unità territoriale della Palestina", ha affermato. Abbas ha sottolineato che la stragrande maggioranza della comunità internazionale ha respinto anche la proposta di Trump di spostare forzatamente i palestinesi in Egitto e Giordania. "Continueremo i nostri sforzi nei forum internazionali, lavorando sia con i nostri alleati arabi sia internazionali, per spingere verso il riconoscimento della Palestina come stato membro a pieno titolo delle Nazioni Unite", ha affermato Abbas.

Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L'ANALISI

Esplosi tre autobus vuoti vicino Tel Aviv, sospetto terrorismo

Tre autobus vuoti sono esplosi  a Bat Yam e Holon, sobborghi di Tel Aviv. Lo ha reso noto la polizia, che sospetta di un tentativo di attentato terroristico combinato. Non ci sono feriti o vittime, e secondo la municipalità di Bat Yam i veicoli sono “miracolosamente arrivati ai parcheggi un attimo prima dell'esplosione”. Coinvolto nelle indagini anche lo Shin Bet. Lo riporta Haaretz. 

Terza esplosione di un bus vicino Tel Aviv

La polizia e lo Shin bet (intelligence interna) indagano su una terza esplosione avvenuta su un autobus in un parcheggio di Wolfson, vicino Tel Aviv, oltre alle due a Bat Yam. L'attività della metropolitana leggera è stata completamente interrotta su ordine della polizia, in seguito alle tre esplosioni avvenute nell'area cittadina. 

Esplosioni vicino Jaffa, si sospetta altra bomba: indaga Shin Bet

Il portavoce della polizia Aryeh Doron ha dichiarato che in relazione alle esplosioni su due autobus a Bat Yam, vicino a Jaffa, le forze di sicurezza stanno esaminando "tutti gli aspetti dell'indagine e verrà condotta una valutazione della situazione". Sul posto ci sono anche gli agenti dello Shin Bet. Il sindaco della cittadina Zvika Brut ha affermato che "le esplosioni sono avvenute in due luoghi diversi a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro. Si sospetta che ci sia un'altra bomba inesplosa", come riferisce Kan.

Esplosioni su due bus vicino a Jaffa: 'è terrorismo'

Esplosioni sono avvenute su due autobus appena arrivati nei parcheggi a Bata Yam, vicino a Jaffa. Il comune di Bat Yam ha annunciato che, secondo una prima valutazione delle forze dell'ordine israeliane, si tratta di un attacco terroristico. "Miracolosamente, gli autobus sono arrivati ;;al parcheggio appena prima dell'esplosione", ha detto l'amministrazione. Non ci sarebbero vittime o feriti.

Esplosi due autobus vuoti vicino Tel Aviv, indaga lo Shin Bet

Due autobus vuoti sono esplosi nella città costiera di Bat Yam, alle porte di Tel Aviv. Dai primi rilevamenti della polizia non sono emersi feriti nell'incidente. Coinvolto nelle indagini anche lo Shin Bet, l'agenzia d'intelligence israeliana. Lo riporta Haaretz. 

Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"

A dirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. LEGGI QUI

Hamas accusa Netanyahu di tergiversare su seconda fase

Il movimento islamista Hamas ha accusato il primo ministro israeliano  Benjamin Netanyahu di "tergiversare"  sulla seconda fase dell'accordo di  cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, entrato in vigore dopo 15 mesi  di guerra. "Netanyahu sta temporeggiando", ha affermato il portavoce  Abdul Latif al-Qanou in una dichiarazione nel giorno della restituzione  dei corpi di 4 ostaggi di Gaza. Il 19 gennaio è entrata in vigore nella  Striscia di Gaza una fragile tregua. Dall'inizio della prima fase del  cessate il fuoco, 19 ostaggi israeliani sono stati rilasciati in cambio  di oltre 1.100 prigionieri palestinesi. In totale, saranno rilasciati 33  ostaggi israeliani detenuti a Gaza, rispetto agli oltre 1.900  palestinesi detenuti da Israele durante questa prima fase, che dovrebbe  concludersi il primo marzo.                                                

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. GUARDA LA GALLERY

Hamas: "Netanyahu tergiversa su seconda fase dell'accordo"

Hamas accusa il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, di "tergiversare sulla seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco". Lo riferisce il portavoce della fazione islamica, Abdul Latif al-Qanou, in un comunicato. 

Putin ringrazia bin Salman per incontro Riad

Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha chiamato il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, e lo ha ringraziato per aver ospitato i colloqui con gli Stati Uniti. Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa RIA Novosti. Putin ha affermato che la leadership saudita ha creato una buona atmosfera per i colloqui. Putin e il principe Mohammed bin Salman hanno sottolineato nella loro telefonata l'importanza della stabilità del mercato petrolifero e della cooperazione all'interno dell'OPEC+, e hanno discusso della cooperazione bilaterale tra i due Paesi.

Medico legale, Lifshitz ucciso un anno fa

Il direttore dell'Istituto nazionale di medicina legale, Chen Kugel, ha annunciato in una dichiarazione ai media che il corpo di Oded Lifshitz "è stato identificato e che è stato assassinato più di un anno fa. Condividiamo il profondo dolore della famiglia". In precedenza, la famiglia di Oded Lifshitz aveva affermato: "Abbiamo ricevuto con grande tristezza la notizia ufficiale e amara dell'identificazione del corpo del nostro amato Oded. Sono trascorsi 503 giorni di angoscia e incertezza. Abbiamo tanto sperato e pregato che la nostra fine fosse diversa".

Manifestazione per ostaggi uccisi, un minuto silenzio

Migliaia di persone si sono riunite questa sera nella ribattezzata 'piazza degli ostaggi' a Tel Aviv e hanno osservato un minuto di silenzio per i quattro morti le cui salme sono state restituite oggi da Hamas. La manifestazione è stata convocata in segno di solidarietà con le famiglie delle quattro vittime. 

Ufficio premier, Lifshitz ucciso in prigionia da Jihad

È stato identificato Oded Lifshitz, uno dei quattro ostaggi morti in prigionia il cui cadavere è stato restituito oggi da Hamas. Ne ha dato notizia l'ufficio del primo ministro, come riporta The Times of Israel. Le Forze armate israeliane hanno informato la famiglia che Lifshitz è stato ucciso dalla Jihad islamica palestinese. Lifshitz, 83 anni, una lunga militanza pacifista, era stato tra fondatori del kibbutz Nir Oz, da cui era stato rapito il 7 ottobre 2023. Sua moglie Yocheved, anche lei sequestrata, era stata rilasciata 16 giorni dopo

Croce Rossa: rilascio ostaggi vivi e morti dev'essere dignitoso

"Queste operazioni sono pensate per svolgersi in privato, per rispetto dei defunti e degli afflitti. Siamo stati chiari: qualsiasi rilascio, di ostaggi, vivi o morti, deve essere effettuato con dignità e riservatezza". Lo ha dichiarato la Croce Rossa, parlando del rilascio degli ostaggi morti di oggi da parte di Hamas.

"Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha restituito oggi le spoglie degli ostaggi che avrebbero dovuto riunirsi ai loro cari in vita, non nella morte", ha aggiunto l'organizzazione umanitaria. "Il nostro ruolo oggi è stato quello di adempiere a una missione umanitaria fondamentale per consentire alle famiglie di piangere con dignità. Hanno il diritto di piangere e onorare i propri cari con una degna sepoltura".

Idf, Oded Lipshitz ucciso da Jihad islamica palestinese

I rappresentanti dell'Idf hanno informato la famiglia Lipshitz che il loro caro Oded è stato ucciso durante la prigionia dalla Jihad Islamica Palestinese quando aveva 83 anni. Lo rende noto l'ufficio di Netanyahu. 

Sa'ar: "Ritorno corpi ostaggi spettacolo ripugnante, Gaza va smilitarizzata"

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha affermato che lo “spettacolo orribile e ripugnante di menti contorte e mostruose” che Hamas ha messo in scena  in occasione trasferimento degli ostaggi uccisi a Gaza è la prova che tutta la società palestinese deve essere deradicalizzata da “una malattia profonda”.

“È chiaro che l'avvelenamento sistematico delle giovani generazioni della società palestinese (a Gaza come in Giudea e Samaria) sta eliminando qualsiasi possibilità di pace - ha scritto su X, usando il nome biblico della Cisgiordania - È necessario un trattamento alla radice. Gli eserciti terroristici palestinesi devono essere sradicati e sconfitti. Gaza deve essere completamente smilitarizzata”.

Sa'ar ha poi ribadito il suo sostegno al piano per Gaza del presidente americano, Donald Trump: “A coloro che vogliono emigrare dall'inferno di Gaza deve essere consentita una libera scelta. Ogni persona nel Paese o nel mondo che vuole un futuro migliore per la nostra regione deve sostenere questi principi”. 

Barrot: "I Bibas vittime barbarie terroristica di Hamas"

Il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot ha espresso le condoglianze della Francia per la morte di Shiri Bibas e dei suoi due figli, rapiti il 7 ottobre 2023, le cui salme sono state restituite oggi da Hamas. "Shiri, 32 anni. Ariel, 4 anni. Kfir, 9 mesi. Un'intera famiglia è vittima della barbarie terroristica di Hamas", ha scritto su X. "Non lo dimenticheremo mai. La Francia è al fianco degli ostaggi e delle loro famiglie in questa dura prova", ha aggiunto. 

Katz: "Ci vendicheremo, Hamas sarà distrutta"

Il ministro della Difesa Israel Katz ha promesso vendetta contro Hamas, nel giorno della restituzione delle salme della famiglia Bibas. "Oggi il cuore dell'intera nazione è in lutto", ha scritto su X. "Hamas ha rapito, Hamas ha assassinato, Hamas sarà distrutta", ha assicurato, "ci vendicheremo dei nostri nemici e garantiremo il nostro futuro". 

Media: "Oggi incontro Dermer-Witkoff"

Incontro in programma oggi a Washington fra il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer e l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff, sulla seconda fase dell'accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Lo scrive Axios su X. Dermer è stato nominato pochi giorni fa nuovo capo negoziatore israeliano.

Jihad islamica posta video, miliziano dissotterra Lifshitz

Un video diffuso dalla Jihad islamica palestinese mostra un terrorista che sembra dissotterrare i resti dell'ostaggio Oded Lifshitz, il cui corpo è stato consegnato oggi a Israele. Nel filmato si vede anche la bara in cui la Jihad ha deposto il cadavere di Lifshitz, diversa da quella della 'cerimonia' organizzata oggi da Hamas. Il feretro è tappezzato di messaggi che incolpano Israele della morte di Lifshitz, ed è sormontata da una mappa dei presunti confini della Palestina con la scritta: "Non cederemo un centimetro". Durante l'offensiva di terra contro Hamas, l'Idf ha disseppellito diverse tombe a Gaza, nel tentativo di localizzare e recuperare i corpi degli ostaggi morti. 

Rappresentante israeliano: "Vittime 7/10 aiutavano palestinesi"

"Nel 2005 ci siamo ritirati completamente dalla Striscia di Gaza, restituendo ogni millimetro di quel territorio, credendo che i palestinesi avrebbero colto l'opportunità per costruire una società pacifica. Ma il 7 ottobre abbiamo assistito a un attacco brutale contro civili innocenti, donne, bambini e anziani nei kibbutz e negli insediamenti vicini", ha dichiarato all'ANSA l'ambasciatore dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo, l'ex deputato israeliano Majallie Whbee  "Le persone uccise il 7 ottobre non solo non erano una minaccia, ma aiutavano la popolazione di Gaza dando loro lavoro. Eppure, sono state massacrate", ha aggiunto, sottolineando che spesso quella strage non viene condannata: "Se non si condanna il terrorismo, si finisce per giustificarlo. Israele è una democrazia e ha il diritto di difendersi".   Il rappresentante israeliano ha parlato anche della crescente instabilità in Cisgiordania, accusando gruppi terroristici sostenuti dall'Iran e da Hezbollah di fomentare la violenza e di rifornire di armi i militanti attraverso rotte di contrabbando. "Invece di costruire una vita normale sotto l'Autorità Palestinese, questi gruppi vengono armati per minacciare Israele e destabilizzare l'intera regione", ha spiegato.  Whbee, che è druso, ha sottolineato l'importanza del cessate il fuoco, ma ha ribadito che deve essere rispettato da entrambe le parti per essere efficace. "Se Hamas e la Jihad Islamica continuano a usare civili come scudi umani e a nascondere le proprie infrastrutture terroristiche nei tunnel sotto Gaza, il cessate il fuoco non sarà mai una vera soluzione", ha dichiarato.  Nonostante il conflitto, ha affermato, Israele continua a mantenere rapporti di pace con diversi Paesi arabi. "Abbiamo accordi con l'Egitto, con gli Emirati Arabi Uniti, con il Bahrain. Questi stati rispettano le loro relazioni con Israele. Perché allora Hamas e altri gruppi armati rifiutano la pace e continuano con il terrorismo?", ha concluso. 

Ministro israeliano negli Usa per i colloqui sulla seconda fase

Il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer incontrerà oggi a Washington l'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff per colloqui sulla seconda fase dell'accordo con Hamas. Lo riferisce Walla, citando due funzionari. Secondo le fonti, Dermer è ora a capo dei negoziati israeliani dopo che il primo ministro Benyamin Netanyahu ha estromesso i capi dello Shin Bet e del Mossad. 

Delegazione S&d in Libano: "Visita Unrwa, ruolo importante"

"Abbiamo appena incontrato Dorothee Klaus, direttore di Unrwa in Libano. Elogiamo l'importante lavoro svolto dall'Unrwa a sostegno dei rifugiati in Libano. Le principali preoccupazioni sollevate dai nostri deputati al Parlamento europeo: il rischio di perdere i finanziamenti internazionali, come conseguenza delle ultime misure dell'amministrazione Trump e dell'ascesa dei programmi di estrema destra. Gli aiuti umanitari non devono mai essere politicizzati. Devono servire chi è nel bisogno, senza eccezioni". Lo scrive su X la delegazione di S&d, guidata dalla presidente Iratxe Garcia Perez, in visita in Libano.

Amnesty: "Inaccettabile che Ue accolga il ministro Esteri israeliano"

Amnesty International definisce "inaccettabile" che l'Unione Europea accolga il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar a Bruxelles la prossima settimana, mentre sono emessi mandati di arresto per il primo ministro Benjamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. "Le discussioni sulle future relazioni dell'Ue con Israele dovrebbero innanzitutto basarsi sulla convinzione che Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Gallant debbano affrontare la giustizia presso la Cpi per i crimini di cui sono accusati, nonché sul rispetto da parte di Israele del diritto internazionale e sulla fine dell'apartheid", afferma Eve Geddie, direttrice di Amnesty International presso l'ufficio delle istituzioni europee.

Secondo la Geddie, la Ue dà priorità ai legami "con un governo implicato nella commissione di genocidi e crimini di guerra, rispetto al sostegno a un’istituzione che sta perseguendo la responsabilità individuale per questi crimini. I leader dell'Ue dovrebbero decidere quali misure adottare per impedire all'Ue di aiutare il genocidio, l'apartheid e l'occupazione illegale di Israele, invece di nascondere tutto questo sotto il tappeto per una stretta di mano diplomatica a Bruxelles".

Katz: "Israele in lutto, Hamas sarà distrutta"

"Il cuore dell'intera nazione oggi è in lutto oggi. Hamas ha rapito, Hamas ha assassinato, Hamas sarà distrutto. Ci vendicheremo dei nostri nemici e garantiremo il nostro futuro". Lo ha scritto su X il ministro israeliano alla Difesa Israel Katz dopo la consegna da parte di Hamas dei corpi di quelli che secondo l'organizzazione sono quattro ostaggi israeliani uccisi.

Qasem: "Hamas interrompa azioni militari. Dialogo con Olp"

Organizzazione per la liberazione della Palestina e Hamas dialogano gia' e da tempo. A riferirlo e' stato Belal Qasem, vicepresidente dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo riunita in questi giorni a Roma. "Il dialogo con Hamas e' gia' in corso. Il movimento e' cambiato molto durante questa guerra e stiamo cercando di convincerlo a mettere via le armi", ha spiegato Qasem, segretario della commissione Affari internazionali del Consiglio nazionale palestinese, l'organo legislativo dell'Olp, a margine dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo in corso a Roma. L'Olp, ha aggiunto, "sta continuando a chiedere ad Hamas di essere parte del movimento di liberazione della Palestina, di assumere un ruolo politico e interrompere qualsiasi azione militare". Hamas, ha sottolineato, "e' parte della Palestina e dei palestinesi".

Netanyahu: "Riavremo ostaggi ed elimineremo Hamas"

"Riporteremo indietro tutti i nostri ostaggi, distruggeremo gli assassini, elimineremo Hamas e insieme, con l'aiuto di Dio, garantiremo il nostro futuro". Lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un video dopo la consegna da parte di Hamas dei corpi di quattro ostaggi. "In questo giorno siamo tutti uniti in un dolore insopportabile. Siamo tutti feriti da un dolore misto a rabbia. Siamo tutti furiosi con i mostri di Hamas", ha affermato, aggiungendo che Israele deve "regolare i conti con gli assassini vili, e li regoleremo".

I familiari: "Il corpo di Oded Lifshitz è stato ufficialmente identificato"

La famiglia di Oded Lifshitz, il cui corpo è stato rilasciato oggi da Hamas, ha dichiarato di aver ricevuto comunicazione ufficiale della sua identificazione. "Abbiamo ricevuto con profondo dolore la notizia ufficiale e amara che conferma l'identificazione del corpo del nostro amato Oded", ha affermato la famiglia in una dichiarazione pubblicata dall'Hostage and Missing Families Forum. "503 giorni strazianti di incertezza sono giunti al termine. Avevamo sperato e pregato tanto per un esito diverso. Ora possiamo piangere il marito, il padre, il nonno e il bisnonno che ci sono scomparsi dal 7 ottobre - hanno aggiunto i familiari - Il processo di ripresa della nostra famiglia inizierà ora e non finirà finché non verrà restituito l'ultimo ostaggio".

Ankara a Israele: "Noi mai tramite tra Iran e Hezbollah"

La Turchia definisce "pura fantasia" le accuse del governo israeliano secondo cui Ankara avrebbe aiutato l'Iran a finanziare gli sciiti libanesi di Hezbollah. A puntare il dito contro la Turchia era stato il ministro egli Esteri israeliano Gideon Sa'ar all'inizio di questa settimana, dinanzi una delegazione di senatori americani. "L'Iran continua a cercare ogni possibile maniera per finanziare Hezbollah e riportarli al potere. Uno di questi e' proprio attraverso l'aiuto della Turchia", aveva detto Sa'ar. Netta la replica di Ankara. "Pura fantasia per coprire le continue violazioni degli accordi e gettare fumo sulla morte di innocenti, che continua nonostante il cessate il fuoco", ha risposto il presidente del parlamento, Numan Kurtulmus, fedelissimo del presidente Recep Tayyip Erdogan. Le accuse di Sa'ar non trovano grande riscontro nelle dinamiche attuali. I rapporti tra Ankara e Teheran si sono raffreddati parecchio in seguito alla caduta della dinastia Assad in Siria, con la Turchia che ha sostenuto la rivolta contro il regime di Damasco, stretto alleato proprio degli iraniani. Inoltre il governo turco, pur rimanendo schierato a favore della causa palestinese e sostenendo apertamente Hamas, non ha intrattenuto rapporti con Hezbollah e non ha mai commentato direttamente l'uccisione dei leader del movimento sciita libanese durante la guerra con Israele.

Netanyahu: "Dolore insopportabile, faremo i conti con Hamas"

"Fratelli e sorelle, cari cittadini di Israele, oggi siamo tutti uniti nel dolore insopportabile. Abbassiamo la testa per la pesante perdita dei nostri quattro ostaggi. Tutti noi soffriamo con un dolore che è mescolato a rabbia. Siamo tutti furiosi con le bestie di Hamas. Le quattro bare dei nostri cari ci obbligano, più che mai, a garantire, a giurare, che ciò che è accaduto il 7 ottobre non accadrà mai più.  La voce del loro sangue grida a noi dalla terra. Ci obbliga a fare i conti con gli assassini infami, e faremo i conti con loro". Lo ha dichiarato il presidente israeliano Benyamin Netanyahu. 

Israele: "Hamas è setta di morte che uccide tortura e mostra cadaveri"

"Hamas non è un movimento di resistenza. Hamas è una setta della morte che uccide, tortura e fa sfilare cadaveri". Lo ha dichiarato ai giornalisti il ​​portavoce del governo israeliano David Mencer dopo che oggi Hamas ha consegnato alle autorità israeliane quattro bare con i resti di Shiri Bibas e dei suoi figli Ariel e Kfir, e quelli dell'ex ostaggio Oded Lifshitz.

Leader Jihad islamica palestinese incontra presidente iraniano a Teheran

Secondo quanto riferito dal gruppo, il leader della Jihad islamica palestinese, Ziyad al-Nakhalah, è arrivato a Teheran dove ha incontrato il presidente iraniano Masoud Pezeshkian.

Famiglia conferma: "Identificato corpo di Oded Lifshitz"

Uno dei quattro corpi consegnati stamane da Hamas e' di Oded Lifshitz. Lo ha confermato la famiglia, sottolineando che "503 giorni di angoscia e incertezza sono giunti al termine". "Abbiamo sperato e pregato tanto che la nostra fine sarebbe stata diversa. Ora possiamo piangere il marito, il padre, il nonno e il bisnonno rapito il 7 ottobre", ha aggiunto.

Onu: "Consegna corpi ostaggi non ha rispettato il diritto internazionale"

"Secondo il diritto internazionale, qualsiasi consegna delle spoglie di un defunto deve rispettare il divieto di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, garantendo il rispetto della dignità del defunto e delle sue famiglie". Lo ha dichiarato l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk, riferendosi alla consegna dei cadaveri a Gaza, in violazione del diritto internazionale.

Hamas ha consegnato i corpi del neonato israeliano Kfir Bibas e del suo fratellino di quattro anni Airel, i due prigionieri più giovani presi da Hamas nell'attacco del 7 ottobre 2023. I corpi della madre Shiri Bibas e di un quarto ostaggio, Oded Lifschitz, sono stati consegnati in base all'accordo di cessate il fuoco di Gaza raggiunto il mese scorso. 

Berlino attacca Hamas: "Sfilata bare quasi insopportabile"

Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha attaccato Hamas per la cerimonia organizzata per la consegna dei resti di 4 ostaggi. "Quattro bare portate in processione su un palco: immagini quasi insopportabili", ha scritto su X la responsabile della diplomazia tedesca. "Le famiglie degli ostaggi sono esposte al terrore illimitato di Hamas fino alla fine", ha aggiunto Baerbock, guardando ai giorni a venire come a "una tortura".

Riad, venerdì incontro con Paesi arabi su Gaza

Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha invitato per venerdì i leader dei Paesi arabi del Golfo, insieme a Egitto e Giordania per un incontro "fraterno non ufficiale" a Riad. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale saudita (Spa). Al centro dell'appuntamento, gli sviluppi del conflitto israelo-palestinese in vista del summit di emergenza della Lega araba che si terrà al Cairo il 4 marzo. 

Israele protesta con i mediatori per lo show di Hamas

Israele ha protestato con i Paesi mediatori e la Croce Rossa per lo 'spettacolo' organizzato da Hamas alla consegna delle quattro bare di ostaggi morti nel sud di Gaza, in violazione degli accordi di rispetto per i defunti presi. Lo riferiscono i media israeliani. 

Al Jazeera, Idf uccide un palestinese nel nord di Gaza

Un soldato dell'esercito israeliano ha ucciso un palestinese a Shujaiyeh, nel nord di Gaza. Lo riporta al Jazeera, aggiungendo che l'uomo è stato colpito mentre le Idf stavano ispezionando la sua abitazione.

Onu: abominevole la sfilata di bare inscenata da Hamas

L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk ha definito 'abominevole' la sfilata delle bare a Gaza, affermando che viola il diritto internazionale. "Secondo il diritto internazionale, la restituzione dei resti deve rispettare il divieto di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, garantendo dignità ai defunti e alle loro famiglie", ha detto Turk.La dichiarazione arriva dopo che Hamas ha consegnato quelli che afferma essere i corpi di quattro ostaggi israeliani morti, Shiri Bibas, i figli Kfir e Ariel, e il pacifista Oded Lifshitz, rapiti il 7 ottobre 2023. 

Ambasciata Gb: "Giornata buia, condividiamo il dolore di Israele"

"Condividiamo il profondo dolore di Israele in questa giornata buia. È un chiaro promemoria delle atrocità commesse da Hamas contro innocenti il 7 ottobre", ha dichiarato l'ambasciata britannica in Israele. "Per oltre 500 giorni abbiamo sperato nel ritorno incolume di tutti gli ostaggi. Questa speranza oggi si infrange, non si può rinunciare a chi è ancora prigioniero a Gaza". 

Convoglio con ostaggi israeliani morti arrivato a Tel Aviv

Un convoglio che trasportava i corpi di quattro ostaggi israeliani, che si ritiene includano tre membri della famiglia Bibas e un anziano prigioniero, è arrivato al centro di medicina forense di Tel Aviv, secondo quanto riferito da un giornalista dell'Afp. Qui si dovrebbe procedere all'identificazione delle salme. I militanti palestinesi di Hamas e di altre fazioni hanno consegnato le quattro bare nere alla Croce Rossa questa mattina come parte di un accordo di cessate il fuoco in corso a Gaza con Israele. Le bare dei quattro ostaggi morti sono arrivate all'istituto di medicina forense di Abu Kabir di Tel Aviv dove verrà verificata la loro identità. Centinaia di persone si sono radunate sul posto, intonando l'inno nazionale, l'Hatikva, come si vede nelle immagini trasmesse dalle tv. 

Guerra Israele, Iran annuncia terzo attacco missilistico "al momento opportuno"

A dirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. LEGGI L'ARTICOLO

Tajani: "Dobbiamo far sì che cessate il fuoco a Gaza possa continuare"

"Dobbiamo lavorare per costruire la pace nel territorio martoriato del Medio Oriente, dobbiamo far sì che il cessate il fuoco a Gaza possa continuare", ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani nel suo intervento all'incontro dell'assemblea parlamentare del Mediterraneo ricordando le "troppe vittime innocenti, che ci sono ancora ostaggi da liberare".

"Noi come italiani abbiamo sempre aiutato comunque le popolazioni che soffrono. Vogliamo continuare a farlo", ha aggiunto il ministro, citando l'accoglienza in Italia una ventina di bambini palestinesi malati gravi di tumore ora ricoverati nei migliori ospedali pediatrici italiani e il progetto di aiuti 'Food for Gaza' con il sostegno sia dell'Autorità nazionale palestinese che di Israele, grazie a cui sono stati donati tir al Pam per la distribuzione alla popolazione civile di beni. "E' questo il nostro modo di guardare verso il Mediterraneo. Noi siamo amici di Israele ma anche del popolo palestinesi. Non siamo amici di Hamas. Siamo vogliamo essere portatori di pace", ha quindi aggiunto.

Commissaria Suika, l'Ue per l'estensione della tregua a Gaza e la ricostruzione

"L'Unione Europea è determinata a contribuire alla ricostruzione di Gaza, ma ciò sarà possibile solo attraverso una cooperazione stretta e bilanciata con tutti gli attori coinvolti". Con queste parole, la Commissaria Ue per il Mediterraneo Dubravka Suica, intervenendo alla XIX sessione plenaria dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo, ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco permanente tra Israele e Hamas, elemento imprescindibile per garantire sicurezza e stabilità nell'area.   L'Ue - ha ricordato - ha già dispiegato una missione di assistenza alle frontiere a Rafah per fornire aiuti umanitari e assistenza medica. "Abbiamo ridistribuito il nostro supporto per garantire un accesso più sicuro ai soccorsi e ai servizi essenziali per la popolazione civile", ha aggiunto la Commissaria.   Oltre agli interventi umanitari, Bruxelles punta a una strategia di lungo termine con un piano di supporto pluriennale per l'Autorità Palestinese. "Riteniamo che l'Autorità Palestinese sia un partner credibile per la pace", ha spiegato la Commissaria, sottolineando che i finanziamenti europei saranno vincolati all'implementazione di riforme, costantemente monitorate. "Il nostro obiettivo resta la soluzione dei due Stati, l'unica via percorribile per una pace duratura nella regione".   La strategia dell'UE - ha osservato - si inserisce in un più ampio piano di stabilizzazione del Mediterraneo, in cui Bruxelles punta a rafforzare il proprio ruolo diplomatico. "Se non siamo presenti, se non poniamo le giuste domande e non promuoviamo i valori democratici, chi lo farà al nostro posto?" .

Gaza

©Ansa

Raduno stasera a Tel Aviv: "Per gli ostaggi il tempo è finito"

Il Forum dei familiari degli ostaggi ha indetto un raduno nella 'piazza degli ostaggi' a Tel Aviv per stasera alle 19 (le 18 in Italia) dopo la consegna da parte di Hamas dei corpi di quattro ostaggi, "presi vivi e ritornati morti". "Il tempo è finito per gli ostaggi rimasti indietro. Devono fare ritorno immediatamente, quelli vivi per il recupero, quelli morti per una sepoltura degna", ha sottolineato il Forum. 

Le bare dei quattro ostaggi sono in territorio israeliano

Le bare degli ostaggi scortate dalle forze dell'Idf e dello Shin Bet sono entrate in territorio israeliano. L'Idf  ha riferito che in convoglio si sta dirigendo al Centro nazionale di medicina legale, dove verrà eseguita una procedura di identificazione delle salme. 

Usa: "Ostaggi morti inimmaginabile crudeltà di Hamas"

Il ritorno dei quattro ostaggi israeliani morti è "un solenne promemoria dell'inimmaginabile crudeltà di Hamas", ha dichiarato l'incaricata d'affari statunitense in Israele Stephanie Hallett commentando lo spettacolo inscenato da Hamas per la restituzione delle salme nel sud di Gaza. "Il mio cuore è pesante nel sapere che i resti di quattro ostaggi israeliani deceduti, tra cui il dolce bambino Kfir e il caro Ariel, sono finalmente tornati a casa. Possano i loro ricordi essere una benedizione. Non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi non torneranno a casa", ha affermato.

Media: "Bare degli ostaggi chiuse a chiave da Hamas"

Secondo l'emittente pubblica Kan, le bare che contengono gli ostaggi morti consegnati all'Idf sono chiuse a chiave e Hamas non ha consegnato le chiavi per aprirle. L'Idf sta controllando se con i corpi siano stati restituiti effetti personali appartenenti agli ostaggi. Prima dell'apertura dei feretri, con altri mezzi, l'Idf ha controllato che non ci fossero trappole esplosive.

In piazza a Tel Aviv video dei Bibas e di Lifshitz da vivi

Mentre le salme dei quattro ostaggi venivano esposte sul palco allestito da Hamas a Khan Younis, la folla riunita in piazza degli ostaggi a Tel Aviv ha assistito alla proiezione su un grande schermo di filmati della famiglia Bibas e di Oded Lifshitz, ripresi prima del loro rapimento. I media israeliani oggi non hanno trasmesso le immagini in diretta di al Jazeera del rilascio per rispetto ai defunti e alle famiglie.

Media: "Lo show di Hamas al cimitero dove erano sepolti ostaggi"

Lo spettacolo inscenato da Hamas per mostrare alla folla le salme dei quattro ostaggi morti restituite oggi a Israele, si è tenuto accanto a un cimitero a Bani Suheila, dove - secondo al Jazeera - erano stati sepolti i corpi. Un anno fa, riferisce l'Idf, è stato scoperto un tunnel sotterraneo proprio sotto i cimitero, con l'ufficio del comandante di battaglione di Khan Yunis da dove ha diretto i combattimenti del 7 ottobre. Alla fine di gennaio scorso, afferma l'Idf, è stato individuato un passaggio sotterraneo con esplosivi e porte blindate. All'interno del tunnel sono state trovate sale operative, postazioni di comando e dormitori per alti funzionari di Hamas. Il tunnel faceva parte di un complesso sotterraneo lungo circa un chilometro. Dopo averlo trovato, l'esercito l'aveva distrutto.

La Russa: "Da Hamas vergognosa spettacolarizzazione dell'orrore"

"Sono raccapriccianti le immagini dell'esposizione delle quattro bare degli ostaggi israeliani sul palco allestito a Khan Younis. Si tratta dell'ennesima vergognosa spettacolarizzazione dell'orrore da parte di Hamas, di un atto indegno, di una totale mancanza di rispetto verso le vittime e le loro famiglie. È totale la mia condanna per questa azione criminale e selvaggia che rischia di alimentare odio e violenza. Al popolo di Israele, ai familiari delle vittime e alle comunità ebraiche la mia sincera e affettuosa vicinanza". Lo dichiara Ignazio La Russa, presidente del Senato.

Herzog: "Il nostro cuore è in frantumi, chiedo perdono"

"Questo è un momento di angoscia e dolore. Il cuore di un intero popolo è in frantumi. A nome dello Stato di Israele, chino la testa e chiedo perdono. Mi dispiace di non aver adempiuto al nostro dovere. Mi dispiace di non avervi protetti in quel giorno maledetto. Mi dispiace di non avervi riportato a casa sani e salvi. Che la loro memoria sia benedetta". Lo ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog.

Ufficio Netanyahu: "Salme consegnate, nostro cuore con famiglie"

 L'ufficio del primo ministro rende noto che "Israele ha ricevuto dalla Croce Rossa le bare di quattro ostaggi caduti. Le bare sono state trasferite alle forze di difesa israeliane (Idf) e al servizio di sicurezza dello stato (Shin Bet), all'interno dell'area della Striscia di Gaza, da dove saranno trasferite in Israele al Centro Nazionale di Medicina Legale del Ministero della Salute. Al termine del processo di identificazione, verrà inviata una comunicazione ufficiale alle famiglie". "Le famiglie degli ostaggi sono state aggiornate e in questo momento difficile, il nostro cuore è con loro. Si chiede al pubblico di rispettare la privacy delle famiglie e di evitare di diffondere voci e informazioni non ufficiali e non verificate", aggiunge la nota.

Le salme dei 4 ostaggi consegnate da Croce Rossa all'Idf

Le salme dei quattro ostaggi israeliani sono state consegnate dalla Croce Rossa all'Idf. Secondo Hamas si tratta di Shiri Bibas, i due figli Kfir e Ariel, e dell'84enne Oded Lipshitz.

Idf: "Croce Rossa sta portando i corpi degli ostaggi"

L'Idf ha ricevuto dalla Croce Rossa la conferma che i corpi di quattro ostaggi morti sono stati consegnati. La Croce Rossa sta ora portando le salme alle forze dell'Idf e dello Shin Bet all'interno di Gaza, dove si terrà una breve cerimonia militare. I corpi saranno poi portati in Israele per l'identificazione.

Madrid: "Pieno rispetto della tregua e ritiro Israele da Libano"

Il governo spagnolo fa appello al "pieno rispetto" dell'accordo di cessate il fuoco fra Israele e Libano, dopo la scadenza del termine del 18 febbraio previsto per il ritiro delle truppe israeliane, per "permettere il ridispiegamento delle forze armate libanesi nel sud del Paese". In una nota diffusa dal ministero degli Esteri, la Spagna ribadisce "l'impegno per la stabilità e l'integrità territoriale del Libano, indispensabile per la stabilità della regione" ed esprime il suo appoggio all'applicazione integrale della Risoluzione 1701 e al lavoro di Unifil, le forze di pace della Nazioni Unite nella regione.

Media: "Terroristi scarcerati allo show del rilascio dei corpi"

Alla 'cerimonia' inscenata da Hamas per la consegna dei corpi di quattro ostaggi a Khan Younis hanno preso parte anche alcuni terroristi scarcerati nei giorni scorsi nello scambio con ostaggi vivi. Lo riferisco no i media israeliani.

Da oggi liberi 602 detenuti palestinesi, 50 all'ergastolo

Hamas ha annunciato che questa settimana saranno scarcerati 602 detenuti palestinesi nello scambio con ostaggi israeliani vivi e morti. In 445 di loro sono residenti della Striscia arrestati dopo il 7 ottobre, gli altri, che saranno rilasciati sabato, sono 50 condannati all'ergastolo, 60 condannati a lunghe pene detentive e 47 rilasciati nell'ambito dell'accordo Shalit.

Bare con gli ostaggi consegnate da Hamas alla Croce Rossa

Le bare con i corpi di quattro ostaggi israeliani uccisi sono state consegnate da Hamas alla Croce Rossa a Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale, di fronte a una grande folla di palestinesi. La Croce Rossa porterà i corpi alle truppe dell'IDF a Gaza. Dopo aver ricevuto i corpi, l'esercito eseguirà una breve cerimonia militare guidata dal rabbino dell'Idf Eyal Karim, prima di portare gli ostaggi uccisi all'istituto forense Abu Kabir per l'identificazione. Il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a 48 ore.

Le foto dei bambini Bibas sul palco di Hamas a Gaza

Hamas ha esposto le foto dei quattro ostaggi morti di cui restituirà i corpi oggi sul palco allestito a Khan Younis - i bambini Bibas, la madre e Oded Lipshitz - con il primo ministro Netanyahu raffigurato sopra di loro come un vampiro assetato di sangue. La didascalia recita: "Il criminale di guerra li ha assassinati con i missili degli aerei da caccia". Sullo sfondo immagini di bare coperte da bandiere israeliane: "Ritorno alla guerra, ritorno dei rapiti nelle bare".

Hamas espone le bare degli ostaggi morti sul palco a Gaza

Hamas ha esposto quattro bare con i corpi degli ostaggi morti sul palco allestito a Khan Younis prima della consegna alla Croce Rossa, come mostrano le immagini trasmesse dal al Jazeera. I veicoli della Croce Rossa sono arrivati al punto di incontro.

Folla al punto di consegna dei corpi degli ostaggi a Gaza

I miliziani armati e a volto coperto di Hamas sono schierati in fila nel punto previsto per la consegna dei corpi di quattro ostaggi a Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale. Centinaia di abitanti si sono radunati sul posto, tra cui donne e bambini, tra bandiere palestinesi e di Hamas, come si vede dalle immagini. I media israeliani non rilanciano le immagini in diretta trasmesse da Al Jazeera per rispetto ai defunti.

Netanyahu: oggi per Israele sarà "un giorno di dolore"

Oggi per Israele sarà "un giorno di dolore". Lo ha definito così Benyamin Netanyahu, mentre tutto il Paese si prepara ad accogliere i primi quattro corpi senza vita che la fazione palestinese consegnerà dall'inizio della guerra, nell'ambito dell'intesa sulla tregua: i piccoli gemelli Bibas, diventati i simboli nazionali di questo calvario, la loro madre, e l'86enne Oded Lifshitz, che fu catturato in un kibbutz al confine.

Palco e striscioni Hamas per restituzione corpi ostaggi

Hamas ha costruito un palco a est di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, in vista della restituzione dei corpi dei quattro ostaggi uccisi, Shiri, Ariel e Kfir Bibas, e di Oded Lifshitz. Sullo sfondo del palco campeggia uno striscione in cui compaiono le foto dei prigionieri uccusi. Al di sopra di esse, un'immagine del Primo Ministro Benjamin Netanyahu raffigurato come un vampiro. Ad accompagnare l'immagine c'e' la scritta in arabo, inglese ed ebraico: "Il criminale di guerra Netanyahu e il suo esercito li hanno uccisi con i missili e gli aerei da guerra sionisti".

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