Hamas ha esposto quattro bare con i corpi degli ostaggi morti sul palco allestito a Khan Younis, per poi consegnarle alla Croce Rossa, che le ha recapitate all'Idf. Si tratta di Shiri Bibas, i due figli Kfir e Ariel, e dell'84enne Oded Lipshitz. L’Idf eseguirà una breve cerimonia militare, prima di portare le bare all'istituto forense Abu Kabir per l'identificazione. Hamas si dice pronto a liberare tutti gli ostaggi rimasti in un unico scambio nella seconda fase degli accordi
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A Gaza, la consegna a Israele dei primi quattro corpi senza vita dall'inizio della guerra, nell'ambito dell'intesa sulla tregua: i piccoli gemelli Bibas, diventati i simboli nazionali di questo calvario, la loro madre, e l'86enne Oded Lifshitz, che fu catturato in un kibbutz al confine. Hamas ha esposto le quattro bare con i corpi degli ostaggi sul palco allestito a Khan Younis, per poi consegnarle alla Croce Rossa, che le ha recapitate all'Idf. L’Idf eseguirà una breve cerimonia militare, prima di portare le salme all'istituto forense Abu Kabir per l'identificazione. Il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a 48 ore.
"Le famiglie degli ostaggi sono state aggiornate e in questo momento difficile, il nostro cuore è con loro. Si chiede al pubblico di rispettare la privacy delle famiglie e di evitare di diffondere voci e informazioni non ufficiali e non verificate", ha scritto l'ufficio del primo ministro Netanyahu in una nota. "Questo è un momento di angoscia e dolore. Il cuore di un intero popolo è in frantumi. A nome dello Stato di Israele, chino la testa e chiedo perdono”, ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog.
Quanto ad Hamas, che sabato si prepara a liberare altri sei ostaggi vivi, il movimento palestinese ha fatto sapere di essere disposto a consegnare tutti gli altri in una sola volta se il cessate il fuoco venisse consolidato. Questa settimana saranno scarcerati 602 detenuti palestinesi nello scambio con ostaggi israeliani vivi e morti.
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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO
Media: controlli stringenti nell'aeroporto di Tel Aviv
Dopo le tre esplosioni su autobus a Bat Yam, vicino Tel Aviv, la sicurezza è stata rafforzata all'aeroporto Ben Gurion, con controlli rigorosi e stringenti su tutti gli autobus in entrata e in uscita dall'area aeroportuale e sulla metropolitana leggera di Gerusalemme. Lo riferisce Channel 12 citando fonti della sicurezza
Polizia Tel Aviv: "Evento è in corso, stiamo cercando altre bombe"
A proposito del sospetto attacco terroristico coordinato nei pressi di Tel Aviv, il portavoce della polizia, Aryeh Doron, ha dichiarato che “l'evento è in corso”, con gli agenti che stanno ancora cercando di individuare altre bombe nell'area di Tel Aviv, oltre alle tre che sono esplose su autobus vuoti e ad altre due che sono state trovate e disattivate a Bat Yam e Holon. Lo riporta il Times of Israel.
“In questo momento, l'evento è in corso, le nostre forze stanno ancora setacciando l'area”, ha detto Doron a Channel 12, aggiungendo che il pubblico deve stare in allerta per “ogni borsa o oggetto sospetto”, che “potrebbe fare la differenza”. “Potremmo essere fortunati se i terroristi hanno impostato questi timer sull'ora sbagliata. Ma è troppo presto per stabilirlo”, ha ammesso.
Channel 12 ha riferito che uno degli ordigni non esplosi è stato trovato da un passeggero che ha segnalato all'autista una borsa sospetta. L'emittente pubblica Kan riferisce che il Ministro dei Trasporti Miri Regev ha interrotto la sua visita in Marocco e tornerà in Israele con la sua squadra prima del previsto.
Israele intensifica le operazioni militari in Cisgiordania
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania dopo le esplosioni sui bus nel centro del Paese.
Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"
In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO
Ordigni su bus vuoti vicino a Tel Aviv. Era pronto attacco simultaneo all'ora di punta
Paura nella zona di Bata Yam dove alcuni veicoli sono esplosi in dei parcheggi. Non ci sarebbero vittime o feriti. Gli ordigni, secondo quanto emerso fino ad ora, erano in totale cinque (tre esplosi e due no). Le autorità locali hanno detto che, dalle prime valutazioni, si tratta di un attacco terroristico. Dopo gli attacchi, il ministro della Difesa israeliano ha ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania. LEGGI QUI
Polizia Tel Aviv, cinque bombe sembrano "provenire da Cisgiordania"
Il capo della polizia del distretto di Tel Aviv, Haim Sargarof, ha reso noto che i cinque identici ordigni esplosivi che sono esplosi o sono stati disattivati sui bus e treni avevano dei timer, e che l'attacco “sembra qualcosa che ha avuto origine in Cisgiordania”. Lo riporta il Times of Israel.
Le bombe sembrano essere state preparate con materiali improvvisati. Sargarof ha aggiunto ai giornalisti che la polizia ha concluso le ricerche sugli autobus e sui treni, e sta ancora cercando di capire quanti sospetti siano coinvolti nel presunto attacco terroristico. Il sospetto il cui volto sta circolando da diversi minuti sui social media è in realtà “un uomo innocente” che non ha nulla a che fare con l'incidente, ha spiegato Sargarof.
Israele intensifica le operazioni militari in Cisgiordania
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania dopo le esplosioni sui bus nel centro del Paese.
Polizia: "Un miracolo, a Tel Aviv poteva essere una strage"
"È un miracolo, avremmo potuto trovarci nel mezzo di una strage", ha dichiarato il portavoce della polizia israeliana Aryeh Doron questa sera parlando con Channel 12:
Bombe su bus dovevano esplodere domattina: "Vendetta da Tulkarem"
Secondo fonti della sicurezza israeliana, le bombe sugli autobus sono state piazzate da terroristi provenienti dalla Cisgiordania, è in corso una caccia all'uomo per almeno uno dei sospettati. Le esplosioni avrebbero dovuto verificarsi simultaneamente domani mattina. Lo riferisce la tv pubblica Kan. Su una delle borse dove era stato nascosto un ordigno inesploso la scritta in arabo "Vendetta da Tulkarem".
Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania
"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO
Media: "Materiale di propaganda Hamas dentro bare ostaggi"
L'Idf ha trovato materiale propagandistico di Hamas nelle bare dei quattro ostaggi consegnati questa mattina alla Croce Rossa e poi a Israle. Lo riporta l'emittente pubblica Kan. Dopo che i funzionari israeliani hanno trovato il materiale dentro i feretri, Gerusalemme ha contattato i mediatori (Egitto, Qatar e Stati Uniti) chiedendo misure severe contro "la profanazione della sacralità dei morti".
Media: "5 bombe su bus Tel Aviv dovevano esplodere insieme"
In uno degli autobus in cui sono stati trovati ordigni nella zona di Bat Yam, vicino Tel Aviv, è stata trovata una bomba da cinque chili inesplosa e sul bagaglio in cui era nascosta ci sono scritte in arabo. Secondo fonti della sicurezza citate dal Channel 12, i cinque ordigni esplosivi (3 detonati e 2 inesplosi) erano dotati di timer e tutte le esplosioni dovevano avvenire simultaneamente: "Si tratta di un attacco terroristico strategico". Il primo ministro Benyamin Netanyahu sta ricevendo aggiornamenti continui sugli episodi e effettuerà a breve una valutazione della situazione di sicurezza, fa sapere l'ufficio del premier.
Abbas: "Continueremo a lavorare per unità territoriale della Palestina"
“Continueremo a lavorare per stabilire un cessate il fuoco, garantire il flusso di aiuti umanitari e assicurare che lo Stato di Palestina si assuma la responsabilità a Gaza, il tutto preservando l'unità territoriale della Palestina”. Lo ha assicurato presidente palestinese, Mahmoud Abbas, in apertura della 12esima sessione del Consiglio rivoluzionario di Fatah, a Ramallah. Lo riporta Al Jazeera.
Abbas ha sottolineato che la stragrande maggioranza della comunità internazionale ha respinto la proposta di Trump di trasferire con la forza i palestinesi in Egitto e Giordania. “Continueremo a impegnarci nei forum internazionali, lavorando con i nostri alleati arabi e internazionali, per spingere il riconoscimento della Palestina come Stato membro a pieno titolo delle Nazioni Unite”, ha detto Abbas.
Il presidente palestinese è una figura sempre più impopolare tra i suoi stessi cittadini, soprattutto per aver collaborato con le forze israeliane su questioni di sicurezza.
Israele ferma treni e bus dopo esplosioni vicino Tel Aviv
Il ministro dei Trasporti israeliano Miri Regev ha dato ordine di "fermare e ispezionare tutti gli autobus, i treni pesanti e leggeri e di agire secondo le istruzioni dello Shin Bet e della polizia". Intanto le organizzazione degli autisti di autobus della Federazione nazionale ha ordinato agli autisti dei mezzi pubblici di tutto il Paese di non salire sui bus e guidare dopo gli attentati di questa sera a Bat Yam, vicino Tel Aviv.
Altre due bombe inesplose su autobus vicino Tel Aviv
Altre due bombe inesplose sono state trovate sugli autobus del parcheggio di Yimit 2000 e di Wolfson, vicino Tel Aviv: in totale secondo la polizia sono cinque i siti in cui sono stati trovati esplosivi, in tre di questi ci sono state deflagrazioni. Lo riferiscono i media israeliani.
Abu Mazen: "Stato Palestina deve comprendere Gaza"
Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) è intervenuto all'apertura della 12* sessione del Consiglio rivoluzionario di Fatah, a Ramallah. "Continueremo a lavorare per stabilire un cessate il fuoco, garantire il flusso di aiuti umanitari e assicurare che lo Stato di Palestina si assuma la responsabilità di Gaza, il tutto preservando l'unità territoriale della Palestina", ha affermato. Abbas ha sottolineato che la stragrande maggioranza della comunità internazionale ha respinto anche la proposta di Trump di spostare forzatamente i palestinesi in Egitto e Giordania. "Continueremo i nostri sforzi nei forum internazionali, lavorando sia con i nostri alleati arabi sia internazionali, per spingere verso il riconoscimento della Palestina come stato membro a pieno titolo delle Nazioni Unite", ha affermato Abbas.