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Ordigni su bus vuoti vicino a Tel Aviv. Era pronto attacco simultaneo all'ora di punta

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I titoli di Sky Tg24 del 20 febbraio: edizione delle 19
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I titoli di Sky Tg24 del 20 febbraio: edizione delle 19
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Paura nella zona di Bata Yam dove alcuni veicoli sono esplosi in dei parcheggi. Non ci sarebbero vittime o feriti. Gli ordigni, secondo quanto emerso fino ad ora, erano in totale cinque (tre esplosi e due no). Le autorità locali hanno detto che, dalle prime valutazioni, si tratta di un attacco terroristico. Dopo gli attacchi, il ministro della Difesa israeliano ha ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania

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Paura in Israele, nella zona a Sud di Tel Aviv, dove la sera del 20 febbraio si sono registrate tre esplosioni su alcuni autobus nei parcheggi di Bata Yam. I veicoli, come riferito dai media israeliani, erano vuoti e fermi al momento delle esplosioni. Sarebbero dovuti saltare in aria contemporaneamente in mattinata, all'ora di punta. Non ci sono vittime o feriti, ma "è un miracolo, poteva essere una strage", ha riferito la polizia (TUTTE LE NEWS LIVE SU ISRAELE). Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione di sicurezza dopo l'attacco.

La pista del terrorismo

Il comune di Bat Yam ha annunciato che, secondo una prima valutazione delle forze dell'ordine israeliane, si tratta di un attacco terroristico. Secondo fonti della sicurezza israeliana, le bombesono state piazzate da terroristi provenienti dalla

Cisgiordania. Su una delle borse dove era stato nascosto un ordigno inesploso è stata rinvenuta la scritta in arabo "Vendetta da Tulkarem".

Le indagini

Sempre secondo la municipalità, i veicoli sono "miracolosamente arrivati ai parcheggi un attimo prima dell'esplosione". Le autorità hanno inviato un avviso agli autisti degli autobus della città ed è stato chiesto a tutti i passeggeri di scendere alla fermata più vicina, per sottoporre i mezzi alla scansione che rileva esplosivi. Intanto, il portavoce della polizia, Aryeh Doron, ha dichiarato che le forze di sicurezza stanno esaminando "tutti gli aspetti" dell'accaduto. Sul posto anche gli agenti dello Shin Bet, l'agenzia di intelligence per gli affari interni. 

Gli ordigni

Secondo fonti della sicurezza citate da Channel 12, gli ordigni in totale erano cinque (tre detonati e due inesplosi a Bat Yam e Holon) ed erano dotati di timer: tutte le esplosioni dovevano avvenire simultaneamente, presumibilmente all'ora di punta di domani mattina.

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Israele intensifica le operazioni militari in Cisgiordania

Il ministro dei Trasporti israeliano, Miri Regev, ha dato ordine di "fermare e ispezionare tutti gli autobus, i treni pesanti e leggeri e di agire secondo le istruzioni dello Shin Bet e della polizia". Rafforzati i controlli all'aeroporto di Tel Aviv. Mentre il ministro della Difesa Katz ha ordinato di aumentare l'intensità delle operazioni antiterrorismo in Cisgiordania in risposta alle esplosioni degli autobus. "Alla luce dei gravi tentativi di attacchi terroristici" nella zona centrale di Israele "da parte di organizzazioni terroristiche palestinesi contro la popolazione civile israeliana, ho incaricato l'Idf di aumentare l'intensità delle sue operazioni per contrastare il terrorismo nel campo profughi di Tul Karm e nei campi profughi in Giudea e Samaria in generale". E l'esercito militare ha fatto sapere, in serata, di aver bloccato l'entrata ad alcune aree della Cisgiordania. Dall'Italia, intanto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani "segue con attenzione" l'evoluzione della vicenda.

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