Israele Medio Oriente, regge tregua a Gaza. Nelle prossime ore liberi tre ostaggi

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C'è attesa per il rilascio di altri tre ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Secondo un funzionario israeliano, il governo sta "lavorando in pieno coordinamento con gli Stati Uniti per garantire il rilascio del maggior numero possibile di ostaggi vivi". Riad ospiterà a febbraio un vertice di 5 Paesi arabi per elaborare una risposta congiunta al piano di Trump di svuotare la Striscia di Gaza dei suoi abitanti. Filo-Hezbollah attaccano alcuni mezzi Unifil, ferito un vicecomandante. Non ci sono italiani coinvolti

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Nelle prossime ore Hamas dovrebbe rilasciare altri tre ostaggi vivi, così come concordato a metà gennaio. La liberazione potrebbe avvenire da almeno due località diverse di Gaza.  Sasha Trufanov, cittadino russo-israeliano, tenuto prigioniero dalla Jihad islamica, sarà liberato a Khan Yunis, nel sud della Striscia, mentre gli altri due rapiti, Saguy Dekel-Hen e Yair Horen, trattenuti da Hamas, saranno rilasciati da un altro punto o da due differenti.

Secondo un funzionario israeliano, il governo sta "lavorando in pieno coordinamento con gli Stati Uniti per garantire il rilascio del maggior numero possibile di ostaggi vivi".

Filo-Hezbollah attaccano alcuni mezzi Unifil, ferito un vicecomandante nepalese. Non ci sono italiani coinvolti.

Riad ospiterà a febbraio un vertice di 5 Paesi arabi per elaborare una risposta congiunta al piano di Donald Trump di svuotare la Striscia di Gaza dei suoi abitanti e ricostruirla sotto il controllo americano. Lo ha annunciato una fonte vicina al governo saudita. 

La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha visitato giovedì Gaza. Si tratta della prima visita di una leader della Ue nella Striscia di un decennio. 

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Portaerei Truman, collisione con nave mercantile in Egitto. Marina Usa: "Reattori stabili"

Ad annunciarlo è stata la stessa Marina Usa. Lo scontro è avvenuto mercoledì sera, mentre la portaerei stava operando vicino a Port Said in Egitto. LEGGI L'ARTICOLO

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO

Trump: Hamas liberi tutti gli ostaggi questo sabato

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha insistito sul fatto che Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi entro sabato (domani) a mezzogiorno e ha affermato che la sua minaccia di scatenare "l'inferno" su di loro e' stata la ragione per cui i rilasci sono ripresi come parte dell'accordo di cessate il fuoco. "L'ho detto alle dodici di domani e all'improvviso due giorni fa hanno detto: rilasceremo di nuovo gli ostaggi. Ma tutto questo e' iniziato perche' hanno detto che non avrebbero rilasciato piu' ostaggi e ieri hanno detto che lo avrebbero fatto. Penso che dovrebbero rilasciarli tutti", ha detto dallo Studio Ovale.

Trump: "Su Gaza assumerei posizione dura, non so cosa farà Israele domani"

''Se fosse per me, su Gaza assumerei una posizione dura''. Ma ''non so cosa farà Israele domani alle 12'', quando scade l'ultimatum. Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrando i giornalisti allo Studio Ovale.

Attacco a mezzo Unifil, nessun militare italiano coinvolto

Secondo fonti informate sentite dall'ANSA non ci sono militari italiani coinvolti nell'attacco al convoglio Unifil da parte di dimostranti pro-Hezbollah nei pressi dell'aeroporto di Beirut. 

Pro-Hezbollah attaccano mezzi Unifili, ferito generale

Dimostranti pro-Hezbollah hanno attaccato un convoglio dell'Unifil incendiando uno dei mezzi, nel corso di un'imboscata nei pressi dell'aeroporto di Beirut. Si tratterebbe del convoglio del vicecomandante delle forze, un generale nepalese il quale, secondo alcune fonti, è rimasto ferito. 

Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra

Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

Salvini in Israele vede Netanyahu: "Speranza di pace grazie a Trump"

Il vicepremier ha incontrato il presidente della Knesset Amir Ohana, a cui ha ribadito il riconoscimento di Israele come "baluardo del mondo libero". Ieri il faccia a faccia con il primo ministro, al quale - ha detto il leader della Lega - "ho anche confermato le mie perplessità rispetto alle recenti decisioni indecenti della Cpi, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione". Oggi in conferenza stampa ha detto: "Bisogna eradicare Hamas". LEGGI L'ARTICOLO

Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"

In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar  fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO

Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO

Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas

Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. LE FOTO

Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L'ANALISI

Medioriente, Israele ha ricevuto la lista dei tre ostaggi che saranno liberati nelle prossime ore. VIDEO

M.O, la situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti

Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato nella puntata dell'11 febbraio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO

Meloni mercoledì riceverà Herzog

La premier Giorgia Meloni, mercoledì, alle 16.30, riceverà il presidente dello Stato d'Israele, Isaac Herzog. 

Rubio vede Fidan, focus su Siria stabile e lotta a Isis

Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha incontrato il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan a margine della conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco. Lo ha annunciato la portavoce del Dipartimento di Stato Usa Tammy Bruce. ''I due hanno discusso di come rafforzare le relazioni tra i due Paesi. Il funzionario statunitense ha sottolineato che la Siria, il vicino meridionale della Turchia, deve essere 'stabile e unita' e non rappresentare una minaccia per gli Stati Uniti o la regione'', si legge in una nota. ''Il Segretario ha sottolineato la leadership della Turchia nella Coalizione globale per sconfiggere l'Isis, i nostri sforzi congiunti per supportare una pace giusta e duratura nel Caucaso meridionale e il nostro obiettivo comune di porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina'', ha aggiunto Bruce.

Kallas: 24/2 riunione Consiglio associazione Ue-Israele

"Avremo  una riunione del Consiglio di associazione con Israele il 24 febbraio".  Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera,  Kaja Kallas, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.  "L'agenda è già pronta. Il primo punto è la situazione a Gaza, il  secondo la situazione regionale. Parleremo anche di altre questioni e  saranno presenti 27 Stati membri. Non è usuale, ma questa volta sarà  così perché i Paesi membri vogliono davvero avere una discussione molto  franca e aperta con Israele", ha aggiunto.

Attacco di coloni israeliani ad al Maniya: 16 feriti

Almeno 16 persone sono rimaste ferite in un attacco di coloni israeliani  nella cittadina palestinese di Al Maniya, vicino a Betlemme, nel sud  della Cisgiordania. Lo ha confermato il servizio di emergenza della  Mezzaluna Rossa palestinese.  Secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese, Wafa, i coloni  hanno colpito i residenti con bastoni e calci di fucile, bruciato due  veicoli e distrutto diversi pannelli solari. Il quotidiano israeliano  Haaretz ha riferito che l'attacco è scattato dopo che le autorità  israeliane erano intervenute per impedire l'espansione di un  insediamento israeliano. 

Kallas: 24/2 riunione Consiglio associazione Ue-Israele

"Avremo una riunione del Consiglio di associazione con Israele il 24 febbraio". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "L'agenda e' gia' pronta. Il primo punto e' la situazione a Gaza, il secondo la situazione regionale. Parleremo anche di altre questioni e saranno presenti 27 Stati membri. Non e' usuale, ma questa volta sara' cosi' perche' i Paesi membri vogliono davvero avere una discussione molto franca e aperta con Israele", ha aggiunto. 

Israele: al lavoro con Usa sul rilascio dei rapiti vivi

L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha diffuso una dichiarazione attribuita a un funzionario israeliano, affermando che il governo sta "lavorando in pieno coordinamento con gli Stati Uniti per garantire il rilascio del maggior numero possibile di ostaggi vivi, il più rapidamente possibile". "Intendiamo sfruttare appieno questa opportunità", continua la dichiarazione. "Dopodiché, tutte le opzioni saranno sul tavolo". Lo riferiscono i media locali. 

Ministri Esteri francese e libanese: Idf deve ritirarsi da Libano entro 18/02

I ministri degli Esteri di Francia e Libano hanno dichiarato di insistere sul ritiro completo delle Idf dal Libano, in conformità con gli accordi finora raggiunti, entro il 18 febbraio. Lo scrive Haaretz.

Iran: “Israele ha interrotto il traffico aereo con il Libano”

L'Iran ha accusato oggi Israele di aver interrotto i voli Teheran-Beirut, dopo che ieri a due aerei iraniani è stato vietato l'atterraggio all'aeroporto della capitale libanese. Israele ha ripetutamente accusato Hezbollah, il movimento filo-iraniano, di utilizzare l'unico aeroporto del Libano per trasferire armi dall'Iran e durante la guerra contro il movimento islamico terminata a novembre ha ripetutamente bombardato l'area dell'aeroporto di Beirut. "La minaccia del regime sionista (Israele) contro un aereo di linea che trasportava cittadini libanesi ha interrotto i normali voli per l'aeroporto di Beirut", ha precisato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baqaei.

Il capo dell'Idf Halevi si scusa con le soldatesse liberate

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha incontrato oggi al ministero della Difesa a Tel Aviv quattro delle cinque soldatesse osservatrici rilasciate da Hamas e si è scusato con loro perché i vertici dell'Idf non presero sul serio i loro avvertimenti sui 'movimenti a Gaza' prima del 7 ottobre. Agam Berger, Liri Elbag, Naama Levi e Karina Aryeiv, durante l'incontro, hanno raccontato la loro esperienza in cattività e la sensazione di abbandono il giorno del massacro. Sette osservatrici furono rapite quel giorno dalla base di Nahal Oz: Uri Megidish fu salvata dall'Idf, Noa Marciano venne assassinata in prigionia a Gaza. Le altre cinque sono rimaste prigioniere per 15 mesi.

Media: “Domani ostaggi saranno liberati in diversi posti di Gaza”

Il rilascio degli ostaggi previsto per domani avverrà da almeno due località diverse di Gaza, riferiscono i media israeliani. Sasha Trufanov, cittadino russo-israeliano, tenuto prigioniero dalla Jihad islamica, sarà liberato a Khan Yunis, nel sud della Striscia, mentre gli altri due rapiti, Saguy Dekel-Hen e Yair Horen, trattenuti da Hamas, saranno rilasciati da un altro punto o da due differenti. Il fratello di Yair, Eitan Horen, preso in ostaggio anche lui il 7 ottobre, non è incluso nell'elenco dei primi 33 che devono essere rilasciati.

Rubio incontrerà Netanyahu domenica a Gerusalemme

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà domenica alle 10 il segretario di Stato americano Marco Rubio nel suo ufficio di Gerusalemme. Lo ha reso noto l'ufficio di Netanyahu. Rubio incontrerà anche il leader dell'opposizione Yair Lapid e visiterà inoltre il Museo dell'Olocausto Yad Vashem a Gerusalemme insieme al ministro degli Esteri Gideon Sa'ar.

Ufficio Netanyahu: ricevuta lista ostaggi liberi domani

La lista dei nomi dei tre ostaggi che saranno liberati domani trasmessa da Hamas a Israele tramite gli intermediari del Qatar e dell'Egitto include: Aleksandr (Sasha) Trufanov, (29 anni), Saguy Dekel-Hen (36 anni). Yair Horen (46 anni). Lo rende noto l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu. La lista è stata accettata da Israele. 

Fonte: "Il summit a Riad su Gaza si terrà il 20 febbraio"

Si terrà il 20 febbraio a Riad il summit organizzato dall'Arabia Saudita con i leader di Egitto, Giordania, Qatar ed Emirati per discutere del piano del presidente Usa Donald Trump su Gaza. Lo ha riferito una fonte saudita. 

Hamas conferma: "Domani liberi 3 ostaggi, sono tutti uomini"

Le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno comunicato che domani saranno liberati tre ostaggi tra le persone trattenute da più di un anno nella Striscia di Gaza. Un messaggio diffuso via Telegram, di cui dà notizia la tv satellitare al-Jazeera, afferma che verranno liberati Sagui Dekel-Chen, Yair Horn e Alexander Trufanov. Di quest'ultimo avevano appena annunciato l'imminente liberazione le Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad islamica palestinese.

Erdogan: "Inaccettabile e brutale il piano di Trump per Gaza"

"È assolutamente inaccettabile approvare questo trasferimento forzato, sarebbe pura brutalità". Lo ha detto il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, commentando il piano del presidente americano Donald Trump per trasferire i palestinesi di Gaza altrove. "Gli Usa stanno facendo calcoli sbagliati sulla nostra regione. Non si dovrebbe adottare un approccio che ignori la storia, i valori e il patrimonio della regione", ha aggiunto Erdogan, come riferisce Anadolu, parlando con i giornalisti su il volo di ritorno in Turchia dal Pakistan dove è stato in visita ufficiale. 

Domani liberi 3 ostaggi, tra loro un russo e un americano

Tre gli ostaggi che verranno rilasciati domani, tra cui l'israelo-americano Sagui Dekel-Chen e il russo-israeliano Alexandre Sasha Troufanov. Lo ha riferito la Reuters, citando Hamas e Jihad Islamica. 

A Riad primo summit arabo contro il piano di Trump su Gaza

Riad ospiterà a febbraio un vertice di 5 Paesi arabi per elaborare una risposta congiunta al piano di Donald Trump di svuotare la Striscia di Gaza dei suoi abitanti e ricostruirla sotto il controllo americano. Lo ha annunciato una fonte vicina al governo saudita. Il vertice riunirà i leader di Arabia Saudita, Egitto, Qatar, Emirati Arabi e Giordania, qualche giorno prima di quello previsto il 27 febbraio in Egitto. Secondo la stessa fonte, l'incontro di Riad ribadirà il rifiuto dello "sfollamento degli abitanti di Gaza" e del loro "trasferimento" fuori da questo territorio. 

Katz nomina Tamir Yadai vice capo di stato maggiore

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato che il maggiore generale Tamir Yadai sarà nominato prossimo vice capo di stato maggiore. Yadai ha ricoperto il ruolo di capo del Ground Forces Command, capo dell'Home Front Command, coordinatore delle attività governative nei territori e comandante della Golani Brigade. Sostituirà l'attuale vice capo di stato maggiore, il generale Amir Baram.

Katz ha affermato in una dichiarazione di essere "convinto della capacità del Maggiore Generale Tamir Yadai di contribuire al rafforzamento dell'esercito israeliano e gli augura grande successo nello svolgimento del suo ruolo".

Katz

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Cinque bimbi di Gaza arrivati in Lombardia per essere curati

Cinque bambini provenienti dalle zone di guerra a Gaza, accompagnati da genitori e fratellini, sono arrivati nella notte per essere curati negli ospedali della Lombardia. Ad accoglierli c'era il responsabile del Welfare regionale, Guido Bertolaso. L'intervento fa parte di un programma di cooperazione per l'assistenza ai bambini del territorio che hanno bisogno di aiuto e di cure e "la Regione Lombardia, sotto l'egida del Dipartimento della Protezione Civile, si è ovviamente messa a disposizione per poter ospitare i casi che avevano bisogno di cura e assistenza". I cinque bambini, tutti al di sotto dei 10 anni, erano accompagnati dalle loro famiglie. Dopo l'atterraggio sono stati trasferiti verso le strutture sanitarie pediatriche. "Tra le più specializzate di Regione Lombardia - ha spiegato Bertolaso -. Alcuni sono andati all'ospedale Niguarda, altri al Papa Giovanni di Bergamo, altri ancora all'ospedale Civile di Brescia. Questo fa parte della grande disponibilità e capacità di solidarietà e collaborazione che la nostra Regione, il nostro Paese, garantisce a qualsiasi cittadino del mondo che abbia bisogno di assistenza, aiuto e supporto". L''operazione di solidarietà è frutto del coordinamento tra il sistema sanitario regionale, il ministero degli Affari Esteri, il Dipartimento nazionale di Protezione Civile e l'Organizzazione mondiale della sanità. 

In ospedale a Torino due bimbi da Gaza

I primi due bambini malati oncologici in arrivo a Torino dalla Striscia di Gaza, insieme alle loro famiglie, sono stati accolti questa notte all'ospedale pediatrico Regina Margherita. L'ospitalità, nell'ambito di Food for Gaza, vedrà oggi un incontro in ospedale, in cui il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sarà al Regina Margherita per dare loro il benvenuto e incontrare i medici che li avranno in cura. 

Wp: "Il piano Trump-Netanyahu contro il nucleare dell'Iran"

Secondo il Washington Post, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il presidente Usa Donald Trump, nel loro recente incontro, hanno discusso del modo in cui gli Stati Uniti possono sostenere Israele nel tentativo di contrastare il programma nucleare iraniano. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno chiarito che, oltre a un possibile attacco all'Iran, Israele "sta ancora perseguendo un obiettivo più ampio: un cambio di regime a Teheran". Secondo i diversi report, Netanyahu e Trump hanno preso in considerazione una serie di linee guida per un'azione israelo-americana contro Teheran. Wp ha riferito che Israele è determinato a sfruttare la debolezza dell'Iran in termini di sicurezza per il prossimo futuro. Gerusalemme si aspetta che l'Iran accetti di smantellare tutte le sue capacità nucleari, in modo simile al piano della Libia del 2003, in caso contrario, gli impianti nucleari iraniani verranno bombardati, con o senza l'aiuto degli Stati Uniti.  Ieri sempre il Wp ha riferito che un attacco israeliano alle strutture nucleari iraniane potrebbe verificarsi già nella prima metà del 2025, gli obiettivi sono le strutture nucleari sotterranee di Fordow e Natanz. Israele potrebbe lanciare missili balistici da aerei, evitando così di entrare nello spazio aereo iraniano, oppure rischiando di entrarvi e poi sganciare le bombe penetranti nei bunker BLU-109.

Hamas dà oggi a Israele nomi degli ostaggi da rilasciare domani

Hamas dovrebbe fornire oggi i nomi dei tre ostaggi maschi che dovrebbero essere rilasciati domani, come ha fatto sapere ieri, ritirando così la minaccia di ritardare il prossimo rilascio accusando Israele di presunte violazioni della tregua. La Croce Rossa ha affermato questa mattina che l'ultimo round in cui sono stati liberati tre prigionieri israeliani ha evidenziato "l'urgente necessità" del suo personale di accedere ai rapiti. 

Tajani: "Il piano di Trump irrealizzabile per Egitto, Giordania e questione migratoria"

"La nostra posizione è sempre la stessa. Noi siamo per due popoli e due Stati". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ieri sera ha accolto all'aeroporto di Ciampino i minori palestinesi evacuati da Gaza per essere curati in Italia. A proposito del piano del presidente americano, Donald Trump, di sfollare i palestinesi in altri Paesi della regione, Tajani ha detto: "Mi pare che sia Egitto che Giordania non la considerino realizzabile. Dobbiamo tenere anche conto della questione migratoria, perché due milioni di persone che si spostano dalla Palestina ad altre parti del Medio Oriente creeranno gravi problemi. Meglio lavorare per una ricostruzione di Gaza che permetta a Israele di vivere sicura, che venga riconosciuta una nuova Palestina e che Israele stessa la riconosca".

"Mi pare che ci sia qualche spiraglio positivo per andare avanti, noi facciamo tutto ciò che è in nostro potere per fare in modo che la tregua si consolidi, quindi voglio sperare che vengano liberati gli ostaggi. Adesso andiamo ad accogliere i bambini palestinesi malati di tumore che saranno ricoverati negli ospedali italiani, l'ultimo lo prenderò con me lunedì prossimo, lo porto dal Cairo, quindi adesso lavoriamo su queste cose. Speriamo che ci sia la liberazione degli altri ostaggi, che si possa andare avanti nella costruzione della pace: questa è la cosa più importante di tutte", ha detto poi dopo la cerimonia per l'anniversario della firma dei Patti Lateranensi, parlando della situazione in Medio Oriente.

Parolin sul progetto di Trump "Riviera Gaza": "Non ci deve essere nessuna deportazione"

Non ci dovrà essere “nessuna deportazione“. Lo sottolinea il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, ieri sera ai margini della cerimonia per i Patti lateranensi, parlando del progetto del presidente Usa di trasferire la popolazione di Gaza. “Si e’ accennato alla questione medio orientale”, ha spiegato il card. Parolin parlando dei temi affrontati nel bilaterale con il governo italiano. Alla domanda più specifica sul progetto di Trump di trasferire la popolazione palestinese, ha risposto: “La popolazione palestinese deve rimanere nella sua terra questo e’ uno dei punti fondamentali della S. Sede: nessuna deportazione , nessuna deportazione anche perché qualcuno ha sottolineato dalla parte italiana come questo creerebbe tensione nell’area”.

Croce Rossa: "Molto preoccupati per le condizioni degli ostaggi a Gaza"

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa, che ha facilitato gli scambi di ostaggi-prigionieri in corso tra Israele e Hamas, si è detta "molto preoccupata" per le condizioni dei prigionieri rimasti a Gaza. "Le ultime operazioni di rilascio rafforzano l'urgente necessità che il Croce rossa abbia accesso agli ostaggi. Restiamo molto preoccupati per le condizioni degli ostaggi", ha affermato su X. 

Media: "Gli Usa premono su Egitto per Gaza, minacciano di ridurre aiuti militari"

Gli Stati Uniti starebbero tentando di esercitare pressioni sul Cairo perché accetti il piano ideato dal presidente americano Donald Trump per la futura sistemazione della Striscia di Gaza dopo la fine del conflitto con il trasferimento dei palestinesi in Egitto. A scriverne è oggi il sito del quotidiano pubblicato a Londra e ritenuto vicino alle autorità qatarine, Al-Araby Al-Jadeed. Il Pentagono - scrive il sito, citando fonti egiziane a Londra - ha recentemente lasciato intendere a ufficiali militari egiziani che potrebbe iniziare a limitare l'afflusso di aiuti militari nel caso in cui l'Egitto non si allineasse a questa visione futura accettando il piano di Trump. In particolare, a saltare sarebbero le forniture necessarie alla manutenzione ordinaria e i pezzi di ricambio, scrive la pubblicazione, citata dal Times of Israel. 

Trump ha suggerito per la prima volta il 25 gennaio che Egitto e Giordania dovrebbero accogliere i palestinesi di Gaza. Nei giorni successivi ha proposto una sorta di annessione di Gaza da parte degli Stati Uniti e un potenziale trasferimento permanente dei palestinesi dall'enclave. Il presidente americano ha continuato a insistere sul fatto che Giordania ed Egitto cambieranno punto di vista, anche se il ministero degli Esteri egiziano ha dichiarato all'inizio di questa settimana che intende presentare una visione alternativa per la ricostruzione di Gaza che garantisca ai palestinesi di rimanere nella loro terra. La questione dovrebbe essere al centro di un summit straordinario della Lega Araba in programma per il 27 febbraio al Cairo.  

Salvini in Israele vede Netanyahu: "Speranza di pace grazie a Trump"

Il vicepremier ha incontrato il presidente della Knesset Amir Ohana, a cui ha ribadito il riconoscimento di Israele come "baluardo del mondo libero". Ieri il faccia a faccia con il primo ministro, al quale - ha detto il leader della Lega - "ho anche confermato le mie perplessità rispetto alle recenti decisioni indecenti della Cpi, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione". In conferenza stampa ha detto: "Bisogna eradicare Hamas". LEGGI L'ARTICOLO

Rubio riparte per Monaco dopo il problema tecnico del suo aereo

Il segretario di Stato americano Marco Rubio è finalmente ripartito per l'Europa dopo essere dovuto tornare indietro a causa di un problema meccanico al suo aereo. Lo ha affermato il suo portavoce. Nel suo secondo viaggio all'estero, Rubio parteciperà alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco per poi andare in Medio Oriente. Ma il suo aereo ha bruscamente virato verso la base aerea di Andrews, nella periferia di Washington, secondo un giornalista dell'AFP che lo accompagnava. Nella nuova partenza su un aereo più piccolo, la stampa non viaggia più con lui. Rubio raggiungera' nella città bavarese il vicepresidente J.D. Vance per un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, molto atteso dopo che la telefonata di Donald Trump con Vladimir Putin sulla guerra in Ucraina ha suscitato preoccupazioni tra gli europei. Rubio si recherà successivamente in Israele, Arabia Saudita ed Emirati Arabi

Uniti.

Medio Oriente, la situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti

Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato in una puntata di "Numeri", l'approfondimento di Sky TG24. L'ANALISI

Futuro in Medio Oriente, Metsola primo leader UE ad entrare a Gaza. Sabato prevista liberazione di tre ostaggi. VIDEO

Hamas: "Avviare i negoziati per la seconda fase"

Un leader di Hamas, Taher al-Nunu, ha affermato ad Al Jazeera: "Abbiamo sottolineato la necessità di avviare immediatamente i colloqui della seconda fase. Il ruolo dei mediatori è quello di rimuovere gli ostacoli al raggiungimento di un accordo. Riteniamo l'occupazione responsabile di ogni ritardo nella seconda fase dei negoziati. I negoziati per la seconda fase non sono ancora iniziati e  sottolineiamo la necessita' di avviarli immediatamente".

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