
Il portavoce senior di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato che Hamas è "impegnato" a rispettare il calendario precedentemente concordato per l'accordo sugli ostaggi e che non li rilascerà "tutti" sabato. S'infiamma lo scontro sulla tregua a Gaza. Un ultimatum che ha ribadito anche il presidente degli Stati Uniti Trump, che due giorni fa aveva minacciato "l'inferno". Il re di Giordania ricevuto alla Casa Bianca: "No allo sfollamento di Gaza". Il tycoon minaccia il taglio degli aiuti
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Il portavoce senior di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha parlato con Al Jazeera mercoledì sera e ha dichiarato che Hamas è "impegnato" a rispettare il calendario precedentemente concordato per l'accordo sugli ostaggi e che non rilascerà "tutti" gli ostaggi israeliani sabato. Lo scrive il Jerusalem Post. Secondo i termini originali della Fase I dell'accordo di rilascio degli ostaggi e del cessate il fuoco, tre ostaggi dovrebbero essere rilasciati questo sabato.
S'infiamma lo scontro sulla tregua a Gaza. "Hamas liberi gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno o sarà guerra", avverte il primo ministro israeliano Netanyahu che ha ordinato all'esercito di "radunare le forze dentro e intorno alla Striscia di Gaza". Un ultimatum ad Hamas che ha ribadito anche il presidente degli Stati Uniti Trump, che due giorni fa aveva minacciato "l'inferno". Il re di Giordania ricevuto alla Casa Bianca: "No allo sfollamento di Gaza". Il tycoon minaccia il taglio degli aiuti. L'Egitto ha reso noto di voler presentare una "visione" per la ricostruzione di Gaza che non preveda lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia.
Il presidente egiziano Abdel-Fattah al Sisi non andrà a Washington per incontrare Donald Trump se l'agenda dei colloqui includerà il piano Usa di sfollare i palestinesi da Gaza: lo hanno fatto sapere due fonti di sicurezza del Cairo, secondo quanto riportano i media israeliani.
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto oggi una conversazione telefonica con il nuovo leader siriano Jolani. Lo riferisce il Cremlino.
Approfondimenti:
- Accordo Israele-Hamas, in migliaia festeggiano la tregua per le strade di Gaza
- Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas. Le reazioni internazionali, da Trump a Biden
- Tregua a Gaza, migliaia di sfollati verso casa. Entrano gli aiuti. LE FOTO
- Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
- Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini
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Salvini in Israele vede Netanyahu: "Speranza di pace grazie a Trump"
Il vicepremier ha incontrato il presidente della Knesset Amir Ohana, a cui ha ribadito il riconoscimento di Israele come "baluardo del mondo libero". Ieri il faccia a faccia con il primo ministro, al quale - ha detto il leader della Lega - "ho anche confermato le mie perplessità rispetto alle recenti decisioni indecenti della Cpi, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione". Oggi in conferenza stampa ha detto: "Bisogna eradicare Hamas". LEGGI L'ARTICOLO
Gaza, Hamas frena sul prossimo scambio di ostaggi con Israele. Cosa sta succedendo
Rinviato a tempo indeterminato lo scambio di ostaggi previsto per sabato tra Israele e Hamas: ad annunciarlo è stato quest’ultimo, sostenendo però come “la porta resti aperta come messaggio di avvertimento all’occupante e per dare ai mediatori tempo sufficiente”. Tra le ragioni ci sarebbe anche il piano del presidente Usa Donald Trump di acquisire il controllo di Gaza e trasferire i palestinesi in altri Paesi. “Non avranno possibilità di rientrare, perché avranno alloggi molto migliori”, ha dichiarato in un’intervista a Fox News. COSA SUCCEDE
Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"
In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO
Re di Giordania Abdallah a Macron: "A Gaza sviluppi pericolosi"
Secondo un post su X della corte reale giordana, il Re di Giordania Abdallah II ha discusso degli "sviluppi pericolosi" a Gaza e in Cisgiordania durante una telefonata con il Presidente francese Emmanuel Macron. La telefonata arriva un giorno dopo l'incontro tra il Re giordano e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a
Washington, dove ha ribadito la "ferma posizione" del suo Paese
contro il controverso piano di reinsediamento a Gaza di Trump.
Trump: "Popolo Gaza sia libero da tirannia Hamas"
"Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi, compresi tutti gli americani, entro sabato". Lo ha affermato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo colloquio con il Re giordano Abdallah II. Trump - si legge in un comunicato della Casa Bianca - ha chiesto l'assistenza del Re per garantire che "Hamas, cosi' come i leader della regione, comprendano la gravità della situazione". I due leader hanno anche discusso dell'obiettivo del Presidente di garantire che "Gaza venga ricostruita in modo impeccabile dopo la fine del conflitto e di offrire alla popolazione di Gaza opzioni che consentano loro di vivere in sicurezza e dignità, liberi dalla tirannia di Hamas".
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO
Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra
Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO
Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania
"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO
Media: "Israele manterrà la tregua se ci sarà rilascio 3 ostaggi"
Israele avrebbe inviato un messaggio a Hamas tramite i mediatori Egitto e Qatar, affermando che l'accordo di rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco continuerà se il gruppo terroristico rilascerà altri tre ostaggi sabato, riferisce Axios, citando un alto funzionario israeliano.
Qatar: "Invieremo a Gaza altri 15 milioni di litri di carburante"
Il Qatar ha annunciato oggi che invierà altri 15 milioni di litri di carburante nella Striscia di Gaza martoriata dalla guerra. Il piccolo Paese del Golfo, ricco di energia, "fornirebbe alla Striscia di Gaza 15 milioni di litri di carburante, portando il supporto totale del Qatar a 30 milioni di litri", ha affermato l'agenzia di stampa ufficiale del Paese mediorientale. Il 20 gennaio il Qatar aveva annunciato che avrebbe inviato a Gaza 1,25 milioni di litri di carburante al giorno per 10 giorni. L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha stimato a novembre di aver bisogno di circa 160.000 litri di carburante al giorno per le sue operazioni umanitarie a Gaza.
Hamas: "Rilasceremo ostaggi come da accordi, non tutti"
Il portavoce senior di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha parlato con Al Jazeera mercoledì sera e ha dichiarato che Hamas è "impegnato" a rispettare il calendario precedentemente concordato per l'accordo sugli ostaggi e che non rilascerà "tutti" gli ostaggi israeliani sabato. Lo scrive il Jerusalem Post. Secondo i termini originali della Fase I dell'accordo di rilascio degli ostaggi e del cessate il fuoco, tre ostaggi dovrebbero essere rilasciati questo sabato.
Casa Bianca: "Trump non verrà meno alla sua idea per Gaza"
"Il presidente ha presentato questa grande, nuova e coraggiosa idea per garantire la pace in Medio Oriente e non ha intenzione di venir meno". A dichiararlo, parlando con i giornalisti, è stata la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, sottolineando l'impegno del presidente Trump sulla proposta per Gaza.
La portavoce ha poi dichiarato che c'è un'alternativa che verrà presentata agli Stati Uniti dopo il rifiuto congiunto del re giordano Abdullah II e del presidente egiziano al-Sisi alla proposta di trasferire la popolazione di Gaza. Media qatarini hanno riferito oggi che l'Egitto presenterà un piano in due fasi per la ricostruzione di Gaza, da completare in tre-cinque anni, e ne discuterà con cinque Stati arabi la prossima settimana. "I nostri partner arabi nella regione sono stati incaricati di elaborare un piano di pace da presentare al presidente", ha detto Leavitt.
Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. LE FOTO
Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni
Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L'ANALISI
Casa Bianca: "Per Trump più maestoso spostare palestinesi verso aree più sicure"
Donald Trump ritiene che sarebbe "più maestoso" spostare i palestinesi da Gaza. A dichiararlo è stata oggi la portavoce della Casa Bianca, commentando la visita compiuta ieri dal re di Giordania, Abdallah II alla Casa Bianca.
"Il re preferirebbe di gran lunga che i palestinesi restassero al loro posto", ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt durante un briefing. "Ma il presidente ritiene che sarebbe molto meglio e più maestoso se questi palestinesi potessero essere spostati in aree più sicure".
Casa Bianca: "Per Trump meglio se palestinesi fuori da Gaza"
Donald Trump ritiene che sarebbe "più maestoso" se i palestinesi venissero allontanati da Gaza. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, riconoscendo che il re di Giordania ha respinto il piano durante i colloqui del giorno prima. "Il Re preferirebbe di gran lunga che i palestinesi restassero al loro posto. Ma il presidente ritiene che sarebbe molto meglio e più maestoso se questi palestinesi potessero essere spostati in aree più sicure", ha messo in evidenza.
Hamas chiama a marce contro deportazioni da Gaza
Hamas ha chiamato a una mobilitazione mondiale nel fine settimana per protestare contro il piano statunitense di deportare i palestinesi dalla Striscia di Gaza. "Invitiamo il nostro popolo, la nazione araba e islamica e i popoli liberi del mondo a scendere in strada in imponenti marce di solidarietà" da venerdì a domenica contro "i piani di allontanamento del nostro popolo palestinese dalla propria terra", ha dichiarato Hamas in un comunicato.
M.O, la situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti
Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato nella puntata dell'11 febbraio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO
Fonti Hamas: "Consegna ostaggi secondo i tempi se Israele rispetterà termini accordo"
"I mediatori (Egitto e Qatar) hanno offerto garanzie che Israele rispetterà l’accordo di cessate il fuoco e inizierà veri negoziati per la seconda fase". Lo riferiscono fonti di Hamas a Gaza - al sito del quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat - che hanno parlato di "un'atmosfera incoraggiante". Secondo le fonti, nel caso in cui Israele "rispetterà i termini dell'accordo, il processo di consegna degli ostaggi avverrà nei tempi previsti e senza problemi".
Bimbi palestinesi malati fuori da Gaza, verranno in Italia
Quattordici bambini palestinesi malati oncologici hanno lasciato Gaza e saranno curati in Italia, nell'ambito dei programmi di assistenza umanitaria del governo italiano per la popolazione palestinese. I piccoli pazienti hanno attraversato il valico di Rafah entrando in Egitto e si trovano attualmente all'Ospedale italiano Umberto I del Cairo, dove si stanno sottoponendo alle visite mediche necessarie al trasferimento in Italia, insieme ai loro familiari. I bambini arriveranno domani in Italia. Lo rende noto la Farnesina.
Unicef, in Cisgiordania 13 bambini palestinesi uccisi nel 2025
"Nei primi due mesi del 2025 complessivamente 13 bambini palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania. Questo include 7 bambini uccisi dal 19 gennaio, in seguito al lancio di un'operazione su larga scala nel nord del territorio. Tra le vittime c'è anche un bambino di due anni e mezzo, la cui madre incinta è rimasta ferita nella sparatoria. Il 7 febbraio, un bambino palestinese di 10 anni è morto per le ferite riportate dopo essere stato colpito da un proiettile, mentre due giorni dopo, in un altro tragico evento nel campo di Nur Shams, una donna incinta di otto mesi è stata colpita e uccisa insieme al suo bambino non ancora nato". Lo afferma Edouard Beigbeder, direttore regionale dell'UniceF per il Medio Oriente e il Nord Africa sulle vittime infantili in Cisgiordania "Dal 7 ottobre 2023 - prosegue in una nota - 195 bambini palestinesi e tre bambini israeliani sono stati uccisi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. Negli ultimi 16 mesi il numero di bambini palestinesi uccisi nel territorio è aumentato del 200% rispetto al periodo di 16 mesi precedente".
Hamas, non accetteremo minacce da Usa e Israele
Hamas ha affermato che non accetterà minacce da parte di Stati Uniti e Israele sul cessate il fuoco a Gaza. "La nostra posizione è chiara e non accetteremo il linguaggio delle minacce americane e israeliane", ha affermato il portavoce di Hamas Hazem Qassem in una dichiarazione citata da Al Jazeera online, in cui si afferma inoltre che "Israele deve impegnarsi a implementare i termini dell'accordo di cessate il fuoco per il rilascio" dei prigionieri.
Ministro Esteri Giordania, no a trasferimento palestinesi
All'indomani della visita di re Abdallah II a Donald Trump, il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha chiarito che Amman non cambia idea: i palestinesi non possono essere deportati in altri Paesi. "Vi sono posizioni fisse e salde della Giordania che non cambieranno: i palestinesi non possono essere trasferiti in Egitto, Giordania o in qualsiasi altro stato arabo", ha detto Safadi in un'intervista all'emittente Al Jazeera. "Lavoreremo per una pace giusta, che non può arrivare senza l'attuazione della soluzione dei due stati", ha ribadito, una soluzione "che garantisca i diritti del popolo palestinese e in particolare il loro diritto alla libertà e a uno stato sovrano indipendente nella loro patria palestinese".
M.O, la situazione a Gaza e il ruolo degli Usa: i possibili scenari su rifugiati e aiuti
Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell'area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato nella puntata dell'11 febbraio di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. L'APPROFONDIMENTO
Kallas: "Il piano di Trump su Gaza è illegale, parliamo di pace"
"E' chiaro che le persone non possono essere cacciate via con la forza e che Gaza è parte integrande del futuro stato palestinese, ogni acquisizione di territorio sarebbe illegale". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas nel corso di un'intervista con la European Newsroom, di cui l'ANSA fa parte, commentando il piano Trump di trasformare la Striscia nella riviera del Medio Oriente. "Il cessate il fuoco era una cosa, ora dobbiamo costruire una pace sostenibile Quindi qui si pone la grande questione della governance di Gaza, come fornire i servizi al popolo palestinese visto che sono stati bloccati da Israele. E quali sono le soluzioni? Ho davvero insistito sul fatto che l'Europa deve essere intorno a quel tavolo perché noi siamo i maggiori sostenitori e donatori", ha detto. "Penso che sia anche nell'interesse degli attori regionali che l'Europa si sieda al tavolo per discutere di come sia la governance di Gaza, perché questo è uno degli elementi chiave per una pace sostenibile. È anche chiaro che Gaza non deve mai più diventare un rifugio per i terroristi".
Emirati a Rubio: "Pace passa per soluzione due Stati"
Il presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, ha detto al segretario di Stato americano Marco Rubio che gli sforzi di pace nella regione dovrebbero basarsi sulla soluzione dei due Stati. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Wam, sottolineando che Abu Dhabi ha categoricamente respinto qualsiasi tentativo di sfollare i palestinesi e negare loro "diritti inalienabili".
Jihad Islamica: "Le sorti degli ostaggi dipendono dalle azioni di Netanyahu"
Il destino degli ostaggi è legato alle azioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha affermato il braccio armato della Jihad islamica, sottolineando che "l'unico modo per recuperare gli ostaggi e far tornare la stabilità è attraverso un accordo di scambio". L'intesa sul cessate il fuoco a Gaza e' in crisi dopo che Hamas ha denunciato violazioni di Israele annunciando l'interruzione della liberazione degli ostaggi. Lo Stato ebraico, insieme agli Usa, ha reagito lanciando un ultimatum per sabato a mezzogiorno altrimenti riprenderà i combattimenti nella Striscia.
Witkoff: "Trump straordinariamente proattivo per rilascio ostaggi"
L'inviato speciale di Donald Trump in Medio Oriente, Steven Witkoff, ha dichiarato che il Presidente degli Stati Uniti sarà “straordinariamente proattivo” nel cercare il rilascio di “tutti gli ostaggi”. Lo riporta Haaretz.
Witkoff ha assicurato alla Cnn che “la politica del Presidente sugli americani detenuti all'estero è che non lasciamo indietro nessuno”.
Colloquio telefonico tra Putin e Jolani
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto oggi una conversazione telefonica con il nuovo leader siriano Jolani. Lo riferisce il Cremlino.
Famiglia di Gaza accolta in Gb con piano per ucraini, è polemica
E' polemica nel Regno Unito per un caso, rivelato dal quotidiano filo-Tory Daily Telegraph, riguardante una famiglia di sei persone in fuga da Gaza a cui dopo una battaglia legale è stato concesso il diritto di vivere nel Paese attraverso il programma per i rifugiati ucraini introdotto da Londra in seguito all'invasione russa. La leader dei conservatori Kemi Badenoch durante il Question Time alla Camera dei Comuni ha chiesto al premier laburista Keir Starmer di intervenire in quanto "questo non è lo scopo per cui il piano è stato realizzato", oltre a sottolineare la necessità di rivedere le leggi sui diritti umani per evitare il ripetersi di situazioni simili e rendere l'ottenimento del passaporto britannico un privilegio e non un diritto per chi arriva dall'estero. In risposta Starmer ha criticato la decisione presa dai giudici del Regno sulla famiglia di Gaza e allo stesso tempo sottolineato che è stata possibile in base alla cornice normativa introdotta dal precedente governo Tory. Inoltre ha aggiunto che il ministero degli Interni "sta già esaminando la scappatoia giuridica" che ha permesso l'accoglienza della famiglia di palestinesi, formata da due genitori e quattro figli di età compresa tra i sette e i 18 anni la cui casa nella Striscia era stata distrutta da un raid israeliano e per questo erano costretti a vivere in un campo profughi sotto la minaccia di nuovi attacchi aerei.
Fonti egiziane: “Sisi non andrà negli Usa se in agenda c'è il piano Trump”
Il presidente egiziano Abdel-Fattah al Sisi non andrà a Washington per incontrare Donald Trump se l'agenda dei colloqui includerà il piano Usa di sfollare i palestinesi da Gaza: lo hanno fatto sapere due fonti di sicurezza del Cairo, secondo quanto riportano i media israeliani. Trump aveva invitato Sisi durante una telefonata lo scorso primo febbraio, ma ancora non era stata programmata una data del faccia a faccia. Ieri il governo egiziano ha annunciato di voler presentare un programma organico per la ricostruzione della Striscia che "garantisca i palestinesi rimangano nella loro terra".
La Germania invierà 25 poliziotti alla missione Ue a Rafah
Il governo tedesco ha creato i presupposti normativi per la partecipazione di venticinque poliziotti ad una missione europea al valico di Rafah, tra l'Egitto e la striscia di Gaza: lo comunica il portavoce del governo Steffen Hebestreit, aprendo la tradizionale conferenza stampa del mercoledì. A questi dovrebbero aggiungersi ulteriori quindici unità da inviare in Cisgiordania per aiutare l'Autorità palestinese nel rafforzamento delle istituzioni politiche. Al momento non è prevista, tuttavia, la partenza del personale: la situazione è ancora estremamente precaria, ma si sviluppa molto velocemente. In questo modo, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri, il governo ha creato i presupposti per la presenza tedesca nella missione europea finalizzata ad una stabilizzazione della tregua.
Hamas: "Grazie a Giordania e Egitto per rifiuto spostamento"
Il movimento islamico palestinese di Hamas ha ringraziato la Giordania e l'Egitto per respingere lo "spostamento" della popolazione di Gaza, come proposto dal presidente americano Donald Trump. Hamas "apprezza le posizioni dei nostri fratelli in Giordania e in Egitto che rifiutano lo spostamento del nostro popolo e lavorano a un piano arabo per ricostruire Gaza senza spostare i suoi abitanti", ha dichiarato Hamas in un comunicato. La Giordania e l'Egitto, quando Trump ha suggerito di spostare quei 2,4 milioni di abitanti di Gaza, hanno espresso la loro opposizione a questa proposta.
Funzionario Hamas: “Delegazione al Cairo per superare crisi”
Un funzionario di hamas ha detto all'AFP che la delegazione, arrivata oggi al Cairo, "discuterà i modi per porre fine alla crisi attuale e garantire l'impegno dell'occupazione nell'attuazione dell'accordo".
Tajani: “Impegno Italia contro impiego bambini in conflitti armati”
In occasione della Giornata Internazionale contro l'impiego dei bambini nei conflitti armati, il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ribadisce l'impegno italiano a difesa dei diritti dei minori del mondo, in particolare in situazioni di conflitto. Con il proliferare di conflitti armati a livello globale, sottolinea la Farnesina, milioni di bambini sono costretti a confrontarsi quotidianamente con la realtà della guerra, aggravata dalla inaccettabile pratica dell'arruolamento dei bambini nei diversi contesti bellici. La Farnesina ricorda dunque che il Governo italiano sostiene con forza il mandato della Relatrice Speciale su bambini e conflitti armati, Virginia Gamba, e i programmi delle Nazioni Unite per migliorare la vita di tante vittime innocenti dei conflitti. Inoltre, l'impegno italiano si è tradotto, nell'ambito dell'Unione Europea, nell'impulso all'aggiornamento delle "Linee Guida in materia di bambini e conflitti armati (Caac), adottato infine nel giugno 2024. Uno sforzo diretto, tra l'altro, a incoraggiare l'adesione di un numero crescente di Paesi alla "Safe Schools Declaration", dichiarazione volta a difendere e assicurare l'istruzione dei bambini anche durante i conflitti armati, della quale l'Italia è stata uno dei primi Paesi firmatari nel 2015, riferisce la Farnesina che conclude come l'impegno per la tutela dei minori nell'ambito dei conflitti armati e contro il loro arruolamento costituisce parte integrante del programma di presentazione della candidatura italiana al Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite per il mandato 2026-2028.
Berlino: "Hamas consegni ostaggi e non metta a rischio tregua"
"Il nostro appello e la nostra richiesta ad Hamas è di attenersi all'accordo e di consegnare gli altri tre prigionieri nel weekend". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri tedesco Sebastian Fischer, alla conferenza stampa di governo a Berlino, esprimendo preoccupazione per il rischio che questa non venga rispettata. "La tregua è un grande successo e va stabilizzata, per arrivare a una soluzione di medio periodo", ha aggiunto. Incalzato dalle domande, Fischer ha sottolineato che entrambe le parti debbano attenersi all'intesa.
Libano: Israele chiede rinvio a 28 febbraio per truppe in Libano
Israele ha chiesto di mantenere le sue truppe in cinque postazioni nel Libano meridionale fino al 28 febbraio: lo ha affermato un funzionario libanese, come riportano i media internazionali. In base a un cessate il fuoco concordato a novembre tra Libano e Israele, le truppe israeliane avevano tempo fino al 26 gennaio per ritirarsi dal Libano meridionale. L'accordo è già stato esteso fino al 18 febbraio, ma fonti hanno affermato che Israele ha richiesto un'ulteriore estensione tramite il comitato che supervisionava il cessate il fuoco.
Fonti Cairo: no visita in Usa se resta piano sfollamento
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi non si recherà a Washington per i colloqui alla Casa Bianca se l'agenda include il piano del presidente Usa Donald Trump di sfollare i palestinesi da Gaza. Lo hanno affermato due fonti della sicurezza egiziane citate da Reuters.
Herzog: estrema preoccupazione, tutti gli ostaggi tornino il prima possibile"
Israele insiste affinché “tutti gli ostaggi tornino il prima possibile”. Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog, dopo aver incontrato il presidente estone Alar Karis, aggiungendo che "siamo estremamente preoccupati per i nostri ostaggi che si trovano a Gaza, nella peggiore delle situazioni. Abbiamo resoconti terribili dagli ostaggi che sono usciti".
Hamas loda Egitto e Giordania per no a piano Trump
Hamas ha elogiato Giordania ed Egitto per aver "respinto" il piano di "sfollamento" dei palestinesi da Gaza annunciato dal presidente americano Donald Trump. I due Paesi, alleati Usa, hanno respinto fermamente il piano, sebbene il capo della Casa Bianca abbia minacciato di tagliare gli ingenti fondi che entrambi percepiscono in termini di cooperazione economica e militare.
Erdogan: "Nascita Palestina non può essere rinviata"
"La fondazione di uno Stato palestinese non puo' piu' essere rinviata". Continua per la propria strada il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il leader turco e' impegnato in una serie di visite in Asia, e quest'oggi, dall'Indonesia, ha lanciato l'ennesima sfida al piano del presidente americano Donald Trump di espellere i palestinesi da Gaza. "Lo voglio sottolineare ancora una volta. La nascita di uno stato palestinese entro i confini del 1967 non puo' piu' essere rinviata. Se si prescinde da questo ogni tentativo, proposta, piano o progetto e' destinata a fallire nell'instabilita' e negli scontri. Fino a quando Gaza non trovera' la pace non c'e' nessun Paese terzo che potra' imporre stabilita' all'intera regione", ha dichiarato Erdogan.
Wafa: "L'Idf ordina di evacuare campo profughi in Cisgiordania"
L'Idf ha diramato con gli altoparlanti un ordine di evacuazione ai residenti del campo profughi palestinese di Nour Shams, nella città di Tulkarem, in Cisgiordania", che è teatro di un'offensiva delle forze israeliane da quattro giorni. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa, che scrive che i militari israeliani hanno preso il controllo della moschea del quartiere di Al-Ayada, usandone poi gli altoparlanti per avvisare la popolazione. Wafa scrive che i militari israeliani hanno schierato mezzi blindati e soldati agli ingressi del campo di Nour Shams e nei suoi punti nevralgici, sparando e detonando esplosivi "per spaventare la popolazione".
Fonti: Egitto e Qatar al lavoro per risolvere crisi Gaza
I mediatori di Qatar e dell'Egitto, in contatto con gli Usa, stanno "lavorando intensamente" per risolvere la crisi sull'accordo di cessate il fuoco a Gaza, "costringere Israele a implementare il protocollo umanitario e avviare i negoziati per la seconda fase". Lo ha riferito una fonte palestinese. Lunedi' Hamas ha annunciato che sabato non rilascera' gli ostaggi come previsto, denunciando la violazione dei termini dell'accordo da parte di Israele e accusando il presidente Usa Donald Trump di non essere piu' garante dell'intesa dopo la presentazione del suo piano per la Striscia che prevede lo sfollamento dei palestinesi nei Paesi vicini.
Iran, Khamenei grazia Karroubi, leader del movimento verde
La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha concesso la grazia a Mehdi Karroubi, uno dei leader, assieme a Mir Hossein Mousavi, delle proteste del 2009, note come "movimento verde", agli arresti domiciliari dal 2011. "Il primo vicepresidente Mohammadreza Aref ha incontrato Karroubi", ha detto la portavoce del governo di Teheran, Fatemeh Mohajerani, citata da Irna. "Ringraziamo il leader e la magistratura per la grazia", ha aggiunto la portavoce.
Il Papa: non siamo nati per uccidere, penitenza per la pace
"Penso a tanti Paesi che sono in guerra. Sorelle, fratelli, preghiamo per la pace, facciamo del tutto per la pace, non dimenticatevi che la guerra è una sconfitta sempre. Noi non siamo nati per uccidere ma per far crescere i popoli". Lo ha detto il Papa alla fine dell'udienza generale pronunciando personalmente l'appello, nonostante la bronchite. "Che si trovino cammini di pace. Per favore, nella vostra preghiera quotidiana chiedete la pace" per "la martoriata Ucraina, quanto soffre! Pensate alla Palestina, a Israele, al Myanmar, al Nord Kivu, Sud Sudan, tanti Paesi in guerra. Per favore preghiamo per la pace, facciamo penitenza per la pace", l'invito di Papa Francesco. e
Rubio: "Non lasceremo che Hamas si ricostruisca con tregua"
Per il segretario di Stato americano, Marco Rubio, non si può permettere a Hamas di ricostruirsi approfittando della tregua con Israele. "La sfida in questo caso è in parte che Hamas continua ad usare le sue reti per introdurre col contrabbando le armi e gli aiuti per sé, per ricostruirsi. Israele non può permettere che questo accada", ha dichiarato Rubio in un'intervista all'emittente americana NewsNation, ripresa dal Times of Israel in quella che sembra una lancia spezzata in favore della ripresa della guerra a Gaza minacciata dal premier israeliano Benyamin Netanyahu e dal presidente Usa, Donald Trump.
Lega Araba: "Inaccettabile rimuovere i palestinesi da Gaza"
Spostare i palestinesi dai loro territori della Striscia di Gaza e della Cisgiordania è "inaccettabile", ha affermato mercoledì il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit. "È inaccettabile per il mondo arabo che ha combattuto questa idea per 100 anni", ha affermato Gheit al World Governments Summit di Dubai, quando gli è stato chiesto del piano di Donald Trump di spostare gli abitanti di Gaza.
Hamas ai suoi dirigenti a Gaza: "Non usate i cellulari"
Gli alti funzionari di Hamas a Gaza hanno ricevuto l'ordine dai leader del gruppo terroristico di smettere di nuovo di usare i cellulari per paura di essere rintracciati dalle forze israeliane. Lo riferisce Times of Israel citando l'agenzia di stampa saudita Asharq Al-Awsat. La direttiva arriva dopo che Israele ha avvertito il gruppo terroristico che sarebbe tornato a "intensi combattimenti" nella Striscia se Hamas non avesse rilasciato un certo numero di ostaggi entro sabato, anche se il numero chiesto da Israele non è chiaro. Secondo Asharq Al-Awsat, la ragione principale per cui Hamas non vuole che i suoi alti dirigenti utilizzino i cellulari è che teme che Israele rintracci i comandanti di alto rango e li faccia fuori.