
La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola è la prima leader europea ad essere entrata a Gaza in oltre un decennio, dopo aver attraversato il confine a Rafah, invitando a sostenere il cessate il fuoco. Hamas ha annunciato di procedere con il rilascio degli ostaggi in cambio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele, secondo i tempi previsti dall'intesa. Israele manterrà fede all'accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi se Hamas rilascerà altri tre ostaggi sabato
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La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola è la prima leader europea ad essere entrata a Gaza in oltre un decennio, dopo aver attraversato il confine a Rafah "in un momento cruciale", dicendo di voler continuare a sostenere a tregua.
Israele avrebbe inviato un messaggio a Hamas tramite i mediatori di Egitto e Qatar, affermando che manterrà fede all'accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi se Hamas rilascerà altri tre ostaggi sabato, come previsto. Lo riferisce Axios, citando un alto funzionario israeliano. Il portavoce senior di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha detto che il movimento è "impegnato" a rispettare il calendario precedentemente concordato per l'accordo sugli ostaggi, quindi tre e non "tutti". "Se Hamas ferma il rilascio degli ostaggi, allora non c'è accordo e ci sarà la guerra", aveva detto in precedenza il ministro della Difesa israeliano Katz, minacciando una ripresa dei combattimenti "diversa nell'intensità rispetto a prima del cessate il fuoco"
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Il liveblog sulla tregua in Medio Oriente termina qui
Il liveblog sulla tregua in Medio Oriente termina qui. Resta aggiornato seguendo quello del 14 febbraio
Rubio: "Se arabi hanno piano su Gaza lo presentino"
"Se gli arabi hanno un piano migliore per Gaza lo presentino, va benissimo. Ma Hamas non può restare li'. Israele non lo tollerera'". Lo ha detto il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, rispondendo a una domanda sul piano di Donald Trump di spostare da Gaza due milioni di palestinesi.
Attacchi Israele a siti Hezbollah in Libano
Le IDF confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale, affermando di avere preso di mira le strutture di Hezbollah. I siti colpiti dai caccia - spiega Israele - erano utilizzati da Hezbollah per immagazzinare armi e lanciarazzi e "rappresentavano una minaccia diretta per il fronte interno israeliano", afferma l'esercito. Secondo l'IDF, l'attivita' di Hezbollah nei siti "costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano".
Hamas: avviare negoziati per la seconda fase
Un leader di Hamas, Taher al-Nunu, ha affermato ad Al Jazeera: "Abbiamo sottolineato la necessità di avviare immediatamente i colloqui della seconda fase. Il ruolo dei mediatori è quello di rimuovere gli ostacoli al raggiungimento di un accordo. Riteniamo l'occupazione responsabile di ogni ritardo nella seconda fase dei negoziati. I negoziati per la seconda fase non sono ancora iniziati e sottolineiamo la necessita' di avviarli immediatamente".
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Medioriente, Metsola primo leader UE ad entrare a Gaza

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO
Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra
Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO
Patti Lateranensi, Parolin: "No a deportazione dei palestinesi". VIDEO

Metsola a Gaza: servono maggiori aiuti
La Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha visitato Gaza. Si tratta della prima visita di una leader della Ue nella fascia costiera in piu' di un decennio. "In questo momento critico per la regione e per il mondo, sono voluta venire qui per sottolineare e testimoniare in prima persona il ruolo fondamentale dell'Europa nel far arrivare gli aiuti umanitari a Gaza", ha affermato nella dichiarazione.
Tajani: per Egitto-Giordania piano Trump irrealizzabile
"La posizione dell'Italia è sempre la stessa: due popoli e due Stati". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato all'aeroporto di Ciampino il piano di Trump per Gaza, mentre attendeva l'aereo con a bordo i 14 bambini palestinesi evacuati dalla Striscia. Tajani ha aggiunto che "sia l'Egitto sia la Giordania non lo considerano un piano realizzabile". "Bisogna anche tenere conto della situazione migratoria - ha sottolineato - perchè due milioni di persone che si spostano dalla Palestina all'altra parte del Medio Oriente creerebbero problemi di migrazione per tutta l'area del Medio Oriente. Meglio lavorare per la ricostruzione di Gaza, con una strategia che permetta a Israele di vivere sicuro, essere riconosciuto dalla Palestina e che Israele stesso riconosca la Palestina" ha concluso.
Israele pronto a raid sul nucleare. Iran: reagiremo
L'intelligence degli Stati Uniti ritiene che Israele colpirà i siti nucleari iraniani nei prossimi mesi e Teheran ha già annunciato una risposta. Non si abbassa la tensione tra la Repubblica islamica e lo Stato ebraico, dopo che nel 2024 c'erano stati in due occasioni attacchi missilistici reciproci tra i due paesi e Israele aveva ucciso a Teheran il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, mentre infuriava la guerra a Gaza. "Il nemico minaccia di colpire il nostro impianto nucleare. Venite e colpitelo, è il cervello dei nostri appassionati esperti che l'ha costruito. Se ne colpite 100, i nostri esperti ne costruiranno 1.000", ha detto il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, dopo che il Wall Street Journal aveva rivelato che Israele sta considerando attacchi significativi sui siti nucleari iraniani durante quest'anno, con l'obietto di trarre vantaggio dalla debolezza di Teheran, causata anche dall'uccisione dei leader di gruppi alleati in Medio Oriente, come Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza. Le agenzie di intelligence di Washington sono giunti a questa conclusione durante gli ultimi giorni dell'amministrazione guidata dall'ex presidente Joe Biden, secondo dirigenti a conoscenza del rapporto citati dal quotidiano.
Tajani: "Spiragli positivi, lavoriamo per consolidare tregua"
"Mi pare che ci sia qualche spiraglio positivo per andare avanti, noi facciamo tutto ciò che è in nostro potere per fare in modo che la tregua si consolidi, quindi voglio sperare che vengano liberati gli ostaggi. Adesso andiamo ad accogliere i bambini palestinesi malati di tumore che saranno ricoverati negli ospedali italiani, l'ultimo lo prenderò con me lunedì prossimo, lo porto dal Cairo, quindi adesso lavoriamo su queste cose. Speriamo che ci sia la liberazione degli altri ostaggi, che si possa andare avanti nella costruzione della pace: questa è la cosa più importante di tutte". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo la cerimonia per l'anniversario della firma dei Patti Lateranensi, parlando della situazione in Medio Oriente.
Israele chiede 3 ostaggi sabato. Hamas, li libereremo
Gli ultimi segnali sulla crisi di Gaza indicano una possibile svolta che potrebbe scongiurare la ripresa delle ostilità. Israele, dopo alcuni giorni di ambiguità, ha chiarito che non ha alzato la posta e che si aspetta da Hamas il rilascio di tre ostaggi vivi sabato, così come concordato a metà gennaio. Non tutti i rapiti, al contrario di quanto era filtrato da fonti governative e come richiesto anche da Donald Trump. Allo stesso modo la fazione palestinese ha confermato il suo impegno a liberare gli ostaggi secondo "il calendario previsto". Lo scenario resta comunque incerto, perché lo Stato ebraico ha ribadito la minaccia di rientrare in guerra se lo scambio di sabato saltasse. Nella Striscia intanto si segnala l'arrivo del primo leader europeo dopo oltre un decennio, Roberta Metsola, che ha voluto testimoniare personalmente l'impegno dell'Ue sul fronte umanitario e per una pacificazione della regione. Gli spiragli sulla ricomposizione della frattura tra Israele e Hamas sono emersi dal Cairo, dove i mediatori egiziani e qatarini hanno facilitato i negoziati. Secondo fonti palestinesi, la situazione si è sbloccata perché Israele ha detto che rispetterà gli impegni sul sostegno umanitario ai civili di Gaza, ad esempio non ostacolando l'arrivo degli aiuti.
MO, Parolin: serve una pace giusta
Parolin: palestinesi devono restare nella loro terra
"Si e' accennato alla questione mediorientale", afferma sul vertice bilaterale di oggi tra Italia e Santa Sede il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, che alla domanda più specifica sul trasferire la popolazione palestinese risponde: "la popolazione palestinese deve rimanere nella sua terra. Questo è uno dei punti fondamentali della Santa Sede: nessuna deportazione. Nessuna deportazione anche perché qualcuno ha sottolineato dalla parte italiana come questo creerebbe tensione nell'area".
Libano dice no a richiesta Israele di restare in 5 località
Lo speaker del parlamento libanese, Nabih Berri, ha dichiarato che Beirut ha respinto la richiesta di Israele di rimanere in cinque localita' del sud dopo la scadenza del termine per la piena attuazione di un fragile accordo di cessate il fuoco la prossima settimana. Gli Stati Uniti, uno dei principali mediatori, "mi hanno informato che l'occupazione israeliana si ritirera' dai villaggi che ancora occupa il 18 febbraio, ma rimarra' in cinque punti", ha dichiarato Berri, esponente di Hezbollah, in un comunicato, aggiungendo: "Li ho informati a nome mio e del presidente generale Joseph Aoun e del primo ministro Nawaf Salam del nostro assoluto rifiuto" di questa proposta.
Metsola prima leader europea ad entrare a Gaza: "Sostenere la tregua"
Metsola prima leader europea ad entrare a Gaza
La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola è la prima leader europea ad essere entrata a Gaza in oltre un decennio, dopo aver attraversato il confine a Rafah "in un momento cruciale". La visita "ha lo scopo di sottolineare il ruolo fondamentale dell'Ue nel sostenere gli sforzi umanitari a Gaza - in particolare attraverso l'operazione Eubam - e l'impegno dell'Ue a continuare a sostenere il cessate il fuoco e l'accordo per lo scambio di ostaggi", fa sapere il portavoce.
Hamas: bene Giordania, Egitto, A.Saudita su sfollamento
"Apprezziamo la posizione di Egitto, Giordania, Arabia Saudita e di tutti i Paesi che si oppongono alla politica di sfollamento proposta da Trump". Lo ha affermato il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, in una dichiarazione su Telegram.
Raid aereo israeliano su Gaza dopo lancio di un razzo
Raid aereo israeliano nella Striscia di Gaza. Le forze israeliane (Idf) hanno confermato di aver condotto un attacco aereo nella parte centrale dell'enclave palestinese in risposta al lancio di un razzo e di aver colpito il sito di lancio, riferiscono i media israeliani.
In precedenza le Idf avevano reso noto di un razzo lanciato dalla Striscia e caduto all'interno dell'enclave palestinese. Un 14enne sarebbe rimasto ucciso.
Stasera in Italia 14 minori palestinesi bisognosi cure
Sono 14 i minori palestinesi, per la maggior parte pazienti oncologici, in arrivo in serata a Ciampino a bordo di un C-130J dell'Aeronautica Militare partito dal Cairo. Si tratta di minori bisognosi di soccorso sanitario urgente a seguito della crisi umanitaria in corso a Gaza.
Onu: catastrofe umanitaria continua anche con tregua
Nonostante la tregua in vigore, continua la catastrofe umanitaria a Gaza. A sottolinearlo è stato il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per le infrastrutture. "Oltre all'immensa sofferenza umana, ho assistito a un livello inimmaginabile di distruzione di infrastrutture e case, e a un volume enorme di macerie", ha detto Jorge Moreira da Silva, capo dell'Ufficio Unops, dopo una visita a Gaza.
Erdogan: "Piano Trump per Gaza minaccia pace nel mondo"
Il piano del presidente americano Donald Trump e del premier israeliano Benjamin Netanyahu di espellere da Gaza la popolazione palestinese e' "una minaccia per la pace globale". A definirlo cosi', puntando il dito anche contro il premier dello Stato ebraico, e' il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un'intervista andata in onda oggi sulla tv Indonesiana.
Israele chiarisce: tre gli ostaggi da liberare sabato
Sono tre come pattuito gli ostaggi che Hamas deve rilasciare entro le ore 12 di sabato se non vuole che la tregua fallisca. A chiarirlo e' stato il portavoce del governo israeliano David Mencer, in un videocollegamento con la stampa di cui riferisce The Times of Israel. "Tre ostaggi vivi devono essere rilasciati dai terroristi di Hamas sabato", ha spiegato, "se quei tre non vengono rilasciati, se Hamas non restituisce i nostri ostaggi entro sabato a mezzogiorno, il cessate il fuoco terminera'".
Wsj: mediatori cercano di accelerare rilascio ostaggi in vita
I mediatori egiziani e del Qatar stanno cercando di accelerare il rilascio degli ostaggi israeliani ancora in vita e trattenuti nella Striscia di Gaza, rispondendo così a una richiesta di Israele. Lo scrive il Wall Street Journal citando proprie fonti vicine ai negoziati. La richiesta di accorciare i tempi per il rilascio degli ostaggi è arrivata dopo che i tre uomini rilasciati la scorsa settimana sono apparsi particolarmente magri e fragili. Dopo il loro rilascio, inoltre, sono iniziati a emergere dettagli sulle condizioni che hanno sofferto gli ostaggi in prigionia, privati del cibo, incatenati e alcuni appesi a testa in giù.
Houthi: "Se Trump teme per gli ebrei, li trasferisca negli Usa"
Il leader dei ribelli yemeniti Houthi, Abdel Malek al-Houthi, ha attaccato "il piano criminale" del presidente Usa Donald Trump di trasferire forzatamente i palestinesi da Gaza, progetto che "nega diritti e giustizia". "Se Trump e gli americani vogliono prendersi cura degli ebrei, che li trasferiscano negli Stati Uniti. Ci sono aree molto grandi lì. Possono trasferire gli ebrei in America e dare loro uno dei Paesi".
Israele, le attrezzature pesanti non entreranno a Gaza
I camper e i macchinari pesanti non entreranno a Gaza. Lo afferma Omer Dostri, portavoce del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, dopo che Hamas ha annunciato che avrebbe continuato con il rilascio degli ostaggi dopo che era stato raggiunto un accordo sull'ingresso degli aiuti nella Striscia. Lo scrive il Times of Israel. Al Jazeera ha trasmesso le immagini dei camion in attesa di entrare a Gaza, apparentemente carichi di camper e attrezzature. Tuttavia, l'ufficio del premier ha smentito sostenendo che è una "fake news" e "non ha fondamento".
Hamas conferma 'rilascio ostaggi come previsto'
Hamas conferma che libererà altri ostaggi, come previsto dall'accordo di cessate il fuoco con Israele. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che dà notizia di un comunicato del gruppo diffuso via Telegram in cui Hamas riferisce dei colloqui di suoi rappresentanti con i mediatori di Egitto e Qatar al Cairo, incentrati sull'intesa, "in particolare riguardo la garanzia di alloggi per la nostra popolazione e la necessità urgente di far arrivare case prefabbricate, tende, macchinari pesanti e forniture mediche, carburante, aiuti e tutto ciò che è previsto dall'accordo".
Hamas ribadisce lo "spirito positivo" dei colloqui e che i mediatori di Egitto e Qatar "hanno confermato che daranno seguito a tutto questo per rimuovere gli ostacoli". "Hamas - affermano ancora - conferma la sua posizione sull'attuazione dell'accordo in linea con quanto sottoscritto, compreso lo scambio di prigionieri sulla base dei tempi previsti".
Israele: "Le attrezzature pesanti non entreranno a Gaza"
I camper e i macchinari pesanti non entreranno a Gaza. Lo afferma Omer Dostri, portavoce del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, dopo che Hamas ha annunciato che avrebbe continuato con il rilascio degli ostaggi dopo che era stato raggiunto un accordo sull'ingresso degli aiuti nella Striscia. Lo scrive il Times of Israel. Al Jazeera ha trasmesso le immagini dei camion in attesa di entrare a Gaza, apparentemente carichi di camper e attrezzature. Tuttavia, l'ufficio del premier ha smentito sostenendo che è una "fake news" e "non ha fondamento".
Erdogan: "Illegale separare popolo di Gaza dalla sua patria" (2)
"In tempi recenti, abbiamo fatto ogni sforzo possibile insieme al Pakistan presso l'Onu, l'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) e altre piattaforme internazionali per fornire il supporto necessario per i legittimi diritti dei nostri fratelli palestinesi", ha aggiunto il capo di Stato turco durante la conferenza stampa mentre Shehbaz Sharif ha definito il presidente Erdogan come il leader "altamente rispettato" del mondo islamico. "Avete condotto dal fronte parlando per i diritti delle persone oppresse, che si tratti del popolo di Gaza, della Palestina o del Kashmir", ha affermato il premier pachistano.
Erdogan: "Illegale separare popolo di Gaza dalla sua patria"
"Riteniamo di dovere rafforzare la nostra determinazione in un momento in cui ci sono proposte illegali e senza scrupoli per separare i nostri fratelli di Gaza dalla loro patria". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in riferimento al piano del presidente americano, Donald Trump, per trasferire i palestinesi di Gaza altrove. "Lotteremo pazientemente per la creazione di uno Stato di Palestina indipendente e sovrano, con integrità geografica, basato sui confini del 1967 e con Gerusalemme Est come capitale", ha ribadito il leader turco, durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro pachistano, Muhammad Shehbaz Sharif, a Islamabad, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Media: "Egitto e Qatar hanno superato ostacoli su tregua"
Egitto e Qatar hanno "superato con successo gli ostacoli" che impedivano il proseguimento dell'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo hanno riferito i media egiziani, secondo i quali Israele e Hamas sono ora impegnati ad attuare pienamente l'intesa dopo una serie di controversie che lo avevano messo in discussione.
Hamas: "Rilasceremo ostaggi come previsto dall'accordo"
Hamas ha annunciato di aver accettato di continuare a implementare l'accordo di cessate il fuoco e di procedere con il rilascio degli ostaggi in cambio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele, secondo i tempi previsti dall'intesa. Lo riferiscono i media arabi e israeliani. L'accordo prevede che tre israeliani rapiti vengano liberati questo sabato. Dopo i colloqui al Cairo, Hamas afferma che i mediatori egiziani e qatarini hanno promesso di rimuovere gli ostacoli che impediscono il flusso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Media: materiale costruzione pronto a entrare a Gaza
Decine di macchinari pesanti, tra cui bulldozer e attrezzature edili, sono pronti a entrare nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, al confine con l'Egitto. Lo ha riferito Al-Qahera News, precisando che anche camion che trasportano case mobili si sono allineati sul lato egiziano del valico. L'ingresso di tale materiale rientra nell'accordo di cessate il fuoco in vigore dal 19 gennaio ma entrato in crisi negli ultimi giorni.
Hamas: vogliamo mantenere tregua, Israele onori impegni
Hamas ha affermato di voler rispettare l'accordo di cessate il fuoco ma Israele deve onorare gli impegni presi. "Siamo ansiosi di attuarlo e obbligare l'occupazione a rispettarlo pienamente. I mediatori stanno facendo pressione (su Israele) affinché completi la piena attuazione dell'accordo, rispetti il protocollo umanitario e riprenda il processo di scambio sabato", ha affermato un portavoce del gruppo palestinese in una dichiarazione.
Fonti: progressi verso soluzione crisi su tregua a Gaza
Due fonti palestinesi vicine ai colloqui per risolvere la crisi che minaccia la tregua tra Israele e Hamas hanno riferito che si stanno compiendo progressi che potrebbero portare a un nuovo scambio di prigionieri che si terrà sabato, come previsto. "Ci sono progressi", ha dichiarato all'Afp una di queste fonti, indicando che i mediatori hanno ottenuto questa mattina "un impegno da parte di Israele di attuare le disposizioni del protocollo umanitario" dell'accordo di tregua. "Hamas ha confermato ai funzionari egiziani a portare a termine il sesto scambio di prigionieri in tempo, non appena Israele rispetterà il suo impegno".
Iran: media Usa, da Israele probabile attacco entro metà 2025
Sulla base di svariati rapporti di intelligence statunitense, diverse testate tra cui il Washington Post e il Wall Street Journal ritengono probabile che Israele lanci un attacco preventivo all'Iran contro il suo programma nucleare entro meta' 2025.
Media, Israele manterrà la tregua se ci sarà rilascio 3 ostaggi
Israele avrebbe inviato un messaggio a Hamas tramite i mediatori Egitto e Qatar, affermando che l'accordo di rilascio degli ostaggi e cessate il fuoco continuerà se il gruppo terroristico rilascerà altri tre ostaggi sabato, riferisce Axios, citando un alto funzionario israeliano.
Wsj, Israele valuta raid a siti nucleari Iran quest'anno
Le agenzie di intelligence Usa hanno concluso durante gli ultimi giorni dell'amministrazione Biden che Israele sta considerando attacchi significativi sui siti nucleari iraniani quest'anno, con l'obiettivo di trarre vantaggio dalla debolezza di Teheran. Lo scrive il Wall Street Journal, citando dirigenti a conoscenza del rapporto. La scoperta è stata inclusa in una valutazione analitica prodotta intorno al nuovo anno, mentre l'amministrazione Biden si avviava alla conclusione. L'analisi ha evidenziato i rischi di ulteriori attività militari ad alto rischio in Medio Oriente dopo il degrado delle capacità dell'Iran nell'ultimo anno. L'analisi dell'intelligence ha concluso che Israele avrebbe spinto l'amministrazione Trump a sostenere i raid, considerandolo più propenso a unirsi a un attacco rispetto a Biden e temendo che la finestra per fermare la ricerca di un'arma nucleare da parte di Teheran si stesse chiudendo. La comunità di intelligence Usa ha prodotto un secondo rapporto consegnato durante i primi giorni dell'amministrazione del presidente Trump, ribadendo che Israele sta considerando tali attacchi sulle strutture nucleari iraniane. Nei giorni scorsi Trump ha detto che preferirebbe arrivare ad un accordo con l'Iran, evitando eventuali attacchi di Israele, con il sostegno degli Usa.