Israele Medio Oriente, Netanyahu: "Se Hamas non libera ostaggi sabato sarà guerra"

©IPA/Fotogramma

Hamas ribadisce l'impegno per l'accordo di cessate il fuoco a Gaza, ritenendo Israele responsabile per "complicazioni e ritardi". Israele continuerà a rispettare l'accordo di cessate il fuoco a Gaza se Hamas libererà il sesto gruppo di ostaggi sabato. "Se Hamas non restituirà gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno l'Idf riprenderà a combattere intensamente finché Hamas non sarà definitivamente sconfitto". Così il premier israeliano. Anche Trump ribadisce l'ultimatum. 

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S'infiamma lo scontro sulla tregua a Gaza. 'Hamas liberi gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno o sarà guerra', avverte il primo ministro israeliano Netanyahu che ha ordinato all'esercito di 'radunare le forze dentro e intorno alla Striscia di Gaza'. Un ultimatum ad Hamas che ha ribadito anche il presidente degli Stati Uniti Trump, che ieri aveva minacciato 'l'inferno' se i miliziani palestinesi non rispetteranno gli obblighi del cessate il fuoco. Il re di Giordania ricevuto alla Casa Bianca: 'No allo sfollamento di Gaza'. Il tycoon minaccia il taglio degli aiuti. Il Papa contro il presidente americano: 'Deportare i migranti ferisce la dignità dell'uomo', scrive in una lettera ai vescovi Usa. La replica: 'Pensi alla sua Chiesa, il Vaticano ha un muro intorno'.

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Quanto costerà ricostruire la Striscia di Gaza? La conta dei danni

Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un'area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L'ANALISI

Colloqui di con Emirati e Bahrein

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha chiamato il  Presidente degli Emirati Arabi Uniti (EAU), Mohamed bin Zayed Al Nahyan,  in un momento critico per il cessate il fuoco nella striscia di Gaza,  dopo che Hamas ha minacciato di sospendere la liberazione degli ostaggi. Rubio e il leader degli emirati "hanno parlato dell'accordo di  cessate il fuoco a Gaza e l'importanza di garantire che Hamas liberi  tutti gli ostaggi, compresi i cittadini americani", ha spiegato la  portavoce del Dipartimento di Stato, Tammy Bruce, in un comunicato. Il capo della diplomazia americana ha ringraziato il Presidente "per  l'assistenza umanitaria degli Emirati Arabi Uniti a Gaza e ha  sottolineato la necessità imperiosa di garantire che Hamas non possa mai  più governare Gaza o minacciare Israele". Rubio inizierà alla fine di questa settimana il suo primo tour in  Medio Oriente, che lo porterà in Israele, negli Emirati, in Qatar e  Arabia Saudita, con una sosta in Germania per partecipare alla  conferenza di Monaco. Il Segretario di Stato ha anche chiamato il principe ereditario e  primo ministro del Bahrein, Salman bin Hamad bin Isa Al Khalifa, per  parlare "dell'opportunità storica di raggiungere una pace duratura e la  stabilità in tutto il Medio Oriente", ha spiegato Bruce in un altro  comunicato. Le chiamate sono avvenute lo stesso giorno in cui il presidente degli  Stati Uniti, Donald Trump, ha incontrato alla Casa Bianca il re della  Giordania, Abdullah II.

Egitto: presenteremo visione per Gaza senza sfollamenti

L'Egitto ha reso noto di voler presentare una "visione" per la ricostruzione di Gaza che non preveda lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia.

Tregua Gaza, chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas

Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. LE FOTO

Medio Oriente, idea di Trump per "ripulire" Gaza: palestinesi in Egitto e Giordania

"Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un "cantiere di demolizione" e affermando che la mossa potrebbe essere "temporanea o a lungo termine".IL PIANO

Trump

©Ansa

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO

Israele si ritira dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu: "Ci demonizza"

In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar  fa sapere di accogliere con favore "la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio". LEGGI L'ARTICOLO

Il Re di Giordania ribadisce: "Contrari allo sfollamento dei palestinesi"

Il re di Giordania ha affermato su X di aver espresso a Donald Trump la sua "ferma opposizione allo sfollamento dei palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata". Nel post, il re Abdallah ha spiegato che "questa è una posizione araba comune. Ricostruire Gaza senza sfollare i palestinesi e affrontare la terribile situazione umanitaria dovrebbe essere una priorità". 

Hamas: "Le dichiarazioni di Trump sono razziste"

Hamas ha definito i commenti del Presidente degli Stati Uniti "un appello alla pulizia etnica". In una dichiarazione pubblicata sul suo canale Telegram, Hamas ha respinto l'insistenza di Trump affinchè gli Stati Uniti prendano il controllo della Striscia e trasferiscano i suoi due milioni di abitanti in Giordania ed Egitto. "Le dichiarazioni di Trump sono razziste e un appello alla pulizia etnica con l'obiettivo di liquidare la causa palestinese e negare gli immutabili diritti nazionali del nostro popolo", ha affermato Hamas. Il gruppo armato ha anche affermato di essere impegnato a rispettare l'accordo di cessate il fuoco, accusando Israele di non aver rispettato la sua parte dell'accordo: "Sottolineiamo che l'occupazione è la parte che non ha rispettato i suoi impegni, e quindi la responsabilità per eventuali complicazioni o ritardi ricade su di essa", ha affermato. Hamas accusa Israele di consentire solo consegne limitate di aiuti a Gaza e di uccidere palestinesi all'interno dell'enclave nonostante la tregua in corso. Israele nega di trattenere le forniture di aiuti e afferma di aver sparato contro persone che ignorano gli avvertimenti di non avvicinarsi alle posizioni delle truppe israeliane

Gaza, le moschee riprese dal drone prima e dopo la guerra

Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO

Rubio: "Hamas è il male allo stato puro"

Finchè Hamas controllerà Gaza, non ci sarà pace in Medio Oriente perchè il movimento è la quintessenza del male. A ribadire la posizione degli Stati Uniti è stato il segretario di Stato americano, Marc Rubio, in un post pubblicato dell'account X del dipartimento di Stato. "Non ci sarà pace in Medio Oriente finchè un gruppo come Hamas controllera' fisicamente il territorio e sara' la potenza dominante a Gaza o in qualsiasi altro luogo del Medio Oriente", si legge, "Hamas è il male. E' male allo stato puro". 

Hamas: "Continuiamo a rispettare la tregua ma Israele no"

Hamas ha garantito il suo impegno a tenere fede all'accordo di cessate il fuoco. E' Israele, ha però accusato, a non rispettarlo. "Hamas è impegnata nell'accordo di cessate il fuoco che anche l'occupante ha sottoscritto", ha dichiarato il gruppo militante palestinese. Al contrario, "l'occupante è la parte che non ha rispettato i propri impegni ed è responsabile di eventuali complicazioni o ritardi". 

Gaza, Hamas frena sul prossimo scambio di ostaggi con Israele. Cosa sta succedendo

Rinviato a tempo indeterminato lo scambio di ostaggi previsto per sabato tra Israele e Hamas: ad annunciarlo è stato quest’ultimo, sostenendo però come “la porta resti aperta come messaggio di avvertimento all’occupante e per dare ai mediatori tempo sufficiente”. Tra le ragioni ci sarebbe anche il piano del presidente Usa Donald Trump di acquisire il controllo di Gaza e trasferire i palestinesi in altri Paesi. “Non avranno possibilità di rientrare, perché avranno alloggi molto migliori”, ha dichiarato in un’intervista a Fox News. COSA SUCCEDE

Hamas: "Israele responsabile per complicazioni e ritardi"

Hamas ribadisce l'impegno per l'accordo di cessate il fuoco a Gaza, ritenendo Israele responsabile per "complicazioni e ritardi"

Teheran: "Le parole di Trump irresponsabili e provocatorie"

L'Iran è  tornato a criticare il presidente Donald Trump per le minacce di  ricorrere all'uso della forza contro Teheran definite "irresponsabili".  In una lettera al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e al  segretario generale delle Nazioni Unite, l'ambasciatore e rappresentante  permanente dell'Iran all'Onu, Amir Saeed Iravani, ha "respinto e  condannato categoricamente" le parole di Trump. "Queste dichiarazioni sconsiderate e provocatorie sono una chiara  violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni  Unite", ha spiegato nella lettera pubblicata dall'agenzia di stampa  iraniana Irna.  "In qualità di membro responsabile delle Nazioni Unite impegnato nel  mantenimento della pace, della sicurezza e della cooperazione  internazionale, l'Iran difenderà risolutamente la sua sovranità,  integrità territoriale e interessi nazionali contro qualsiasi atto  ostile", ha ammonito. 

Salvini in Israele vede Netanyahu: "Speranza di pace grazie a Trump"

Il vicepremier ha incontrato il presidente della Knesset Amir Ohana, a cui ha ribadito il riconoscimento di Israele come "baluardo del mondo libero". Ieri il faccia a faccia con il primo ministro, al quale - ha detto il leader della Lega - "ho anche confermato le mie perplessità rispetto alle recenti decisioni indecenti della Cpi, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione". Oggi in conferenza stampa ha detto: "Bisogna eradicare Hamas". LEGGI L'ARTICOLO

Trump: "Non credo che Hamas libererà gli ostaggi sabato". VIDEO

Il re di Giordania: "Trump può portarci al traguardo"

"Credo veramente che, con tutte le sfide che abbiamo in Medio Oriente, finalmente vedo qualcuno che può portarci al traguardo e portare stabilità, pace e prosperità a tutti noi nella regione. E credo che sia nostra responsabilità collettiva in Medio Oriente continuare a lavorare con lei, sostenendola nel raggiungimento di questi obiettivi di prosperità": lo ha detto il re Abdallah II di Giordania nello studio Ovale con Donald Trump. 

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