Ancora ospedali nella Striscia di Gaza trasformati, secondo Israele, in un centro di comando di Hamas e quindi entrati nel mirino dell'esercito. Dopo aver arrestato centinaia di persone all'ospedale Kamal Adwan nel nord della Striscia, nelle ultime ore l'Idf ha prima colpito l'ospedale al-Ahli a Gaza City e poi l'al-Wafaa, nella parte occidentale della città, provocando in quest'ultimo caso la morte di almeno sette persone e il ferimento di diverse altre. In Siria 11 morti in un raid israeliano vicino Damasco
Almeno sette persone sono rimaste uccise questa mattina quando Israele ha colpito l'ospedale al-Wafaa nella parte occidentale di Gaza City, dopo aver attaccato l'ospedale Ahli, nella stessa zona. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver concluso il raid su "un centro di comando di Hamas" in un ospedale di Gaza nord. “Arrestati oltre 240 terroristi nella zona". Arrestato per essere interrogato anche il direttore dell'ospedale, Hossam Abu Safiyeh, sospettato di "essere un agente terrorista di Hamas".
Un neonato è morto questa mattina a Gaza a causa del freddo e delle temperature in calo, segnando il quinto decesso in simili circostanze in meno di una settimana. Secondo fonti mediche, le temperature gelide hanno causato la morte di altri 4 neonati negli ultimi giorni, di età compresa tra 4 e 21 giorni.
In Siria undici persone sono morte - la maggior parte delle quali civili - a seguito di una potente esplosione di un deposito di armi dell'ex regime vicino alla città industriale di Adra, a nordest di Damasco.
Approfondimenti:
- Siria, caduta del regime di Assad: festeggiamenti per le strade di Damasco
- Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria "cacciato" dai ribelli jihadisti
- Abu Muhammad al-Jolani, il ritratto del leader dei ribelli jihadisti in Siria
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Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra
Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce
Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. DI COSA SI TRATTA
Cecilia Sala, il dipartimento di Stato Usa: “Arresto ingiustificato, venga rilasciata”
La vicenda della reporter romana è seguita anche da Washington che ha chiesto all’Iran "il rilascio immediato e incondizionato dei prigionieri detenuti senza giusta causa". "I giornalisti svolgono un lavoro fondamentale per informare il pubblico, spesso in condizioni pericolose e devono essere protetti", ha dichiarato un portavoce del dipartimento di Stato americano. Ancora incerta la posizione dell’iraniano Abedini Najafabadi, su cui pende la richiesta di estradizione da parte delle autorità americane. LA SITUAZIONE
Conclusa con successo l'operazione alla prostata per Netanyahu
Si è conclusa con successo l'operazione per la rimozione della prostata del premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riferisce Ynet.
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Al Jolani: "Spero che Trump ritiri le sanzioni"
Il leader de facto della Siria, Al Jolani, nome di battaglia di Ahmed al-Sharaa, in un'intervista ad Al Arabiya ha espresso la speranza che Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, ritiri le sanzioni contro Damasco. Al Jolani ha osservato che "le sanzioni erano state imposte alla Siria a causa dei crimini commessi dal regime contro le sue vittime" e "oggi sono quelle vittime che hanno rovesciato quel regime. "Le sanzioni devono quindi essere revocate automaticamente", ha detto ancora Al Jolani, "ci auguriamo che le sanzioni vengano revocate dalla nuova amministrazione americana senza dover avviare negoziati".
Siria, Al Jolani: "Non vogliamo che la Russia lasci il Paese"
Il leader de facto della Siria, Ahmed al-Sharaa, detto Al Jolani, ha affermato in un'intervista ad Al Arabiya, di non volere che la Russia abbandoni il Paese. Mosca era stata un alleato strettissimo del passato presidente Bashar al-Assad, rifugiatosi proprio a Mosca, e mantiene importanti installazioni militari nel Paese. "La Russia è un Paese importante ed è considerato il secondo Paese piu' potente al mondo", ha detto Al Jolani, sottolineando i "profondi interessi strategici tra Russia e Siria". "Tutte le armi siriane sono di origine russa e molte centrali elettriche sono gestite da esperti russi", ha aggiunto, "non vogliamo che la Russia abbandoni la Siria nel modo che alcuni desidererebbero".
La nuova Siria di Jolani: "Elezioni tra quattro anni"
"Per convocare nuove elezioni potrebbero essere necessari quattro anni": è il nuovo leader de facto della Siria, Ahmed al-Sharaa, che ha guidato la ribellione contro il regime, a dare per la prima volta una tempistica sulla transizione che dovrà portare il Paese a liberarsi definitivamente delle scorie della lunga epoca di oppressione durante la dinastia degli Assad. Tre anni, la sua previsione, serviranno per la stesura di una nuova costituzione. Ahmed al-Sharaa, noto anche come Abu Mohammed al-Jolani, è tornato a parlare ai media, in questo caso in un'intervista ad Al Arabiya, per tentare di rassicurare la comunità internazionale sul futuro stabile e soprattutto inclusivo della Siria. Con tanti temi toccati, dalle riforme interne ai rapporti con i partner regionali, e non solo. A partire proprio dal voto, che i siriani chiedono a gran voce dopo oltre 50 anni di regime baathista. Per avere una consultazione elettorale legittima, è necessario realizzare un censimento completo della popolazione, ha spiegato al-Sharaa, secondo il quale la popolazione inizierà a vedere miglioramenti significativi nei servizi pubblici entro un anno.
Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
Cecilia Sala, dalle inchieste in Afghanistan all'arresto in Iran
La giornalista romana, classe 1995, è stata arrestata dalle autorità iraniane lo scorso 19 dicembre. Da quel giorno si trova nel carcere di Evin. Le accuse a suo carico non sono ancora state formalizzate. Si trovava nel Paese per lavorare a nuove puntate del suo podcast "Stories" (Chora Media). Dagli studi alla Bocconi di Milano al successo come inviata e reporter, ecco chi è. IL RITRATTO
Israele, uccisi 6 membri di Hamas coinvolti nell'attacco del 7/10
Ci sono sei terroristi che avevano preso parte all'attacco del 7 ottobre 2023 tra i 14 miliziani di Hamas uccisi nelle operazioni lanciate da Israele lo scorso novembre nell'area di Jabalya, nel Nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'Idf su Telegram. Nel dettaglio, i sei terroristi eliminati sono Rasem Judeh, Mahmoud Lofi Abd al-Rahman Shalfooh, Mohammed Hamouda, Zaher Abd Rabbo Mohammed Shahab, Mohammed Abd al-Hamid Salah e Ali Magad Ali Ramadan. I primi due erano comandanti di Hamas nel settore di Jabaliya, il terzo comandante nell'area di Beit Lahia.
Colpito un altro ospedale a Gaza
Ancora un ospedale nella Striscia di Gaza trasformato, secondo Israele, in un centro di comando di Hamas e quindi entrato nel mirino dell'esercito. Anzi due. Dopo aver arrestato negli ultimi giorni centinaia di persone all'ospedale Kamal Adwan nel nord della Striscia, nelle ultime ore le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno prima colpito l'ospedale al-Ahli a Gaza City e poi l'al-Wafaa, nella parte occidentale della città, provocando in quest'ultimo caso la morte di almeno sette persone e il ferimento di diverse altre, secondo quanto reso noto dalla locale Protezione civile. Allo stesso tempo, nel 450mo giorno di guerra il freddo ha causato nella Striscia un'ennesima morte in culla, uccidendo un neonato, Juma al-Batran, di appena 20 giorni, e segnando così il quinto decesso del genere a Gaza in una settimana. "Non c'è elettricità. L'acqua è fredda e non c'è gas, riscaldamento o cibo", ha detto ad Al Jazeera disperato il padre del bimbo, Yahya al-Batran.
Assad, la moglie Asma gravemente malata di leucemia
La donna era stata precedentemente curata per un cancro al seno e nell'agosto 2019 aveva annunciato di essere "completamente" libera dalla malattia dopo un anno di trattamento. LEGGI QUI
Israele, iniziata operazione per Netanyahu
I medici dell'ospedale Hadassah Ein Kerem hanno iniziato l'operazione per la rimozione della prostata del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, interessata da un ingrossamento benigno. Lo riferiscono i media israeliani. Secondo il Times of Israel, l'intervento durerà circa due ore. Netanyahu è stato sottoposto ad anestesia totale.
Soldato israeliano morto nel Nord della Striscia di Gaza
Un soldato israeliano è morto nel Nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'Idf sui suoi canali social, senza specificare le dinamiche del decesso. Si tratta del ventiduenne Yuval Shoham, della 401/ma Brigata Corazzata del nono Battaglione. Sale cosi' a 394 militari caduti il bilancio dell'operazione di terra israeliana nella striscia di Gaza avviata dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023.
Israele, 20 miliziani uccisi in raid ospedale Kamal Adwan
L'esercito israeliano ha riferito di aver ucciso 20 miliziani palestinesi nei raid che da venerdì hanno colpito l'ospedale Kamal Adwan. L'Organizzazione Mondiale per la Salute (Oms) ha affermato che la vasta offensiva ha messo fuori uso quello che era rimasto l'unico ospedale ancora operativo nel Nord della Striscia di Gaza, devastata da oltre un anno di bombardamenti. Secondo l'esercito israeliano, la struttura era utilizzata come "centro di comando" da Hamas, che vi aveva immagazzinato "dispositivi esplosivi", ora neutralizzati. Le forze armate di Tel Aviv hanno poi comunicato di aver arrestato, nel corso dell'operazione "oltre 240 terroristi di Hamas e della Jihad Islamica" e il direttore dell'ospedale, Hossam Abu Safiya, sospettato di essere un militante dell'organizzazione islamista che governa la Striscia di Gaza. Alcuni degli arrestati saranno trasferiti in Israele per essere interrogati ma non è stato specificato se Abuu Safiya sia tra costoro.
Cinque razzi sparati da Gaza verso Sderot
Dal nord della Striscia di Gaza sono stati lanciati cinque razzi verso la città meridionale israeliana di Sderot. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf) citate da il Times of Israel secondo cui due razzi sono stati intercettati, mentre gli altri tre hanno apparentemente colpito aree aperte. Non ci sono segnalazioni immediate di feriti o danni gravi. È il terzo giorno consecutivo, nota il giornale israeliano, che da Gaza vengono messi a segno attacchi missilistici, mentre l'Idf prosegue con un'offensiva di terra contro Hamas nell'estremo nord della Striscia.