Un violento raid aereo è in corso sulla capitale dello Yemen sotto il controllo dei ribelli Houthi, Sana'a. Lo riferiscono fonti locali. Almeno 50 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su un edificio di fronte alla sede centrale dell'ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza. "Hamas è l'ostacolo a un cessate il fuoco a Gaza. Siamo molto vicini" a un'intesa e "continuiamo a lavorare". Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby
Un violento raid aereo è in corso sulla capitale dello Yemen sotto il controllo dei ribelli Houthi, Sana'a. Lo riferiscono fonti locali. Immagini sui social mostrano esplosioni nel cielo della città.
Almeno 50 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su un edificio di fronte alla sede centrale dell'ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza, tra cui tre membri del personale medico e operatori, secondo quanto scrive l'agenzia turca Anadolu, ripresa anche dall'emittente qatarina Al Jazeera, che a sua volta parla di 5 membri del personale medico uccisi. Circa 75 pazienti sono stati sgomberati.
"Hamas è l'ostacolo a un cessate il fuoco a Gaza. Siamo molto vicini" a un'intesa e "continuiamo a lavorare". Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, sottolineando che "gli ospedali non dovrebbero essere teatro di combattimento".
Arrestata a Teheran la giornalista italiana Cecilia Sala: è in una cella di isolamento da una settimana. Tajani: "Sta bene, lavoriamo per riportarla in Italia".
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Cantante iraniana Parastoo Ahmadi sfida regime esibendosi all'aperto senza hijab. VIDEO
L'artista si è esibita un un "concerto immaginario" senza pubblico, in un patio, accompagnata da tre musicisti uomini, con i capelli sciolti e un vestito che lasciava le spalle scoperte. Un "atto di resistenza", come lei stessa lo ha definito, condividendo il filmato della sua esibizione online. Secondo l'agenzia di stampa iraniana è stato "aperto un procedimento contro la cantante" per aver infranto la legge. IL VIDEO
Cecilia Sala, dalle inchieste in Afghanistan all'arresto in Iran
La giornalista romana, classe 1995, è stata arrestata dalle autorità iraniane lo scorso 19 dicembre. Da quel giorno si trova nel carcere di Evin. Le accuse a suo carico non sono ancora state formalizzate. Si trovava nel Paese per lavorare a nuove puntate del suo podcast "Stories" (Chora Media). Dagli studi alla Bocconi di Milano al successo come inviata e reporter, ecco chi è. IL RITRATTO
Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Iran, l'Onu su Sala: "I giornalisti devono essere protetti"
"I giornalisti dovrebbero essere lasciati lavorare liberamente e devono essere protetti". Lo ha detto una portavoce dell'Onu durante l'incontro quotidiano con i media rispondendo a una domanda sull'arresto, avvenuto a Teheran il 19 dicembre, della giornalista italiana Cecilia Sala. Al momento del briefing, la portavoce ha spiegato che le Nazioni Unite non avevano ulteriori dettagli.
Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce
Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. DI COSA SI TRATTA
Nuovi raid aerei su Sana'a: "Colpiti obiettivi Houthi"
Nuovi raid aerei si registrano su Sana'a, la capitale dello Yemen controllata dagli houthi. Lo ha riferito l'emittente al-Arabiya, precisando che i raid hanno preso di mira impianti per la produzione di armi, mentre l'emittente israeliana Canale 12 ha chiarito che gli attacchi non sono stati condotti dallo Stato ebraico, ma "sembrano essere americani". Media legati ai ribelli yemeniti hanno confermato che i "bombardamenti americano-britannici hanno preso di mira l'ex quartier generale della Prima Divisione corazzata".
Siria: arrestate in Libano moglie e figlia di cugino di Bashar Assad
La moglie e la figlia di Rifad Assad, cugino di Bashar Assad, sono state arrestate in Libano mentre cercavano di imbarcarsi su un aereo all'aeroporto di Beirut con passaporti falsi. E' stata aperta una inchiesta a loro carico per uso di documenti falsi, ma potrebbero essere formalizzate altre accuse nel caso in cui fossero ricercate in Siria
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra
Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO
Houthi accusano Usa e Gb per i raid aerei su Sanaa
I ribelli Houthi accusano gli Stati Uniti e la Gran Bretagna per i raid che hanno colpito in serata la capitale yemenita, Sanaa. La coalizione anglo-americana ha bombardato più volte lo Yemen dopo che, all'indomani del 7 ottobre, i ribelli sciiti filoiraniani hanno cominciato ad attaccare le navi commerciali in transito nel Mar Rosso e lanciato missili contro Israele.
Raid aereo sullo Yemen, bombardata la capitale Sana'a
Un violento raid aereo è in corso sulla capitale dello Yemen sotto il controllo dei ribelli Houthi, Sana'a. Lo riferiscono fonti locali. Immagini sui social mostrano esplosioni nel cielo della città.
I ministri francesi di Esteri e Difesa in visita in Libano da lunedì
I ministri francesi della Difesa (Forze Armate), Sebastien Lecornu, e degli Affari Esteri, Jean-Noel Barrot, si recheranno in Libano da lunedì a mercoledì prossimi per incontrare le autorità locali ed i militari francesi della missione Unifil. Secondo quanto si apprende dal ministero delle Forze Armate, a Beirut Lecornu incontrerà il capo di Stato maggiore libanese, il generale Joseph Aoun, indicato come possibile candidato alla carica di presidente della Repubblica, vacante da più di due anni.
Il 31 dicembre incontrerà il generale Edgar Lawandos, che rappresenta il Libano in seno al 'Comitato di monitoraggio del cessate il fuoco', che ha il compito di monitorare la sua applicazione e tutte le potenziali violazioni. Lecornu e Barrot si recheranno poi al campo Unifil di Deir Kifa per trascorrere la notte di Capodanno con alcuni dei 700 soldati francesi che fanno parte della missione Onu
Tajani: "Cecilia Sala? Proveremo a replicare quanto fatto con Piperno"
"Ancora non sono chiare le imputazioni che vengono attribuite alla ragazza. Ora cercheremo di fare quello che abbiamo fatto con Alessia Piperno, l'altra giovane italiana arrestata qualche mese fa e che siamo riusciti a riportare a casa. Speriamo di poter fare lo stesso con quest'altra nostra connazionale". Lo ha dichiarato al Tg4 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a proposito dell'arresto a Teheran della giornalista Cecilia Sala.
Usa: "Vicini ad accordo sugli ostaggi ma Hamas pone ostacoli"
"Siamo molto, molto vicini" a un accordo sul rilascio degli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza, ma per colpa degli "ostacoli" posti da Hamas non si è arrivati ancora al traguardo. Lo ha dichiarato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, durante un briefing con la stampa. Precisando di non avere aggiornamenti sui colloqui in corso, Kirby ha insistito sul fatto che Hamas rimane la causa principale della mancata intesa definitiva. "È a causa degli ostacoli che Hamas pone o del suo rifiuto di muoversi su uno qualsiasi di questi dettagli che non siamo ancora arrivati a una conclusione", ha detto Kirby.
Guterres: "Allarmanti" raid sugli Houthi. Ira di Israele
Il ministero degli Esteri israeliano ha reagito con sdegno alle dichiarazioni del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres che ieri su X ha definito "particolarmente allarmanti" gli "attacchi aerei" di Israele contro gli Houthi, esprimendo "rammarico per la recente escalation tra Yemen e Israele" e "profonda preoccupazione per il rischio di un'ulteriore escalation nella regione". I raid israeliani sull'aeroporto di Sanaa e sul porto di Hodeida hanno causato almeno tre morti e decine di feriti, tra cui anche un operatore dell'Onu. "Israele è stato attaccato centinaia di volte dai terroristi Houthi. Milioni di israeliani vengono terrorizzati dagli attacchi missilistici degli Houthi ogni notte. Tutti questi attacchi contro Israele sono stati immotivati e condotti da terroristi che operavano a 2.000 chilometri di distanza da Israele. Eppure, il segretario generale Guterres non è riuscito a dire che lo Stato di Israele e i suoi cittadini sono stati attaccati senza sosta dagli Houthi e che Israele stava agendo per legittima difesa", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri dello Stato ebraico, Oren Marmorstein.
Israele, famiglie degli ostaggi creano segnale SOS. VIDEO
La Giordania condanna il raid di Israele contro un ospedale di Gaza nord
Il ministero degli Esteri della Giordania ha condannato nei "termini più forti" il raid israeliano contro l'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza. L'evacuazione forzata di pazienti e personale medico è stata una "flagrante violazione del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e un crimine di guerra atroce che si aggiunge ai crimini in corso da parte di Israele nella Striscia", ha aggiunto Amman. Il portavoce Sufyan Qudah ha sottolineato il "rifiuto assoluto" da parte della Giordania di attacchi contro strutture mediche, invitando la comunità internazionale, in particolare il Consiglio di sicurezza dell'Onu, a "costringere" Israele a mettere fine alla sua "aggressione" a Gaza e alla crisi umanitaria nell'enclave e a chiamare i responsabili a risponderne.
Raid di Israele contro obiettivi houthi, migliaia in piazza a Sana'a
Decine di migliaia di persone si sono radunate a Sana'a, la capitale dello Yemen, lanciando slogan anti-israeliani e brandendo kalashnikov e pistole all'indomani dei raid dello Stato ebraico che hanno preso di mira obiettivi degli houthi in risposta agli attacchi missilistici e con droni del gruppo sostenuto dall'Iran. Nei raid di ieri sono state uccise sei persone, quattro delle quali all'aeroporto internazionale di Sana'a, dove si trovava anche il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. Ques'ultimo ha poi annunciato sul social X di aver raggiunto la Giordania in sicurezza con il suo team.
Durante la manifestazione odierna, molte persone hanno sventolato bandiere yemenite e palestinesi, mostrando la 'jambiya', il tradizionale pugnale ricurvo dello Yemen.
"L'equazione è cambiata ed è diventata: (prendere di mira, ndr) aeroporto per aeroporto, porto per porto e infrastruttura per infrastruttura", ha affermato un esponente degli houthi, Mohammed al-Gobisi, rivolgendosi alla folla. "Non ci stancheremo di sostenere i nostri fratelli a Gaza", ha aggiunto. Intanto già oggi sono ripresi i voli dall'aeroporto di Sana'a nonostante una torre di controllo sia stata gravemente danneggiata.
Lanciato razzo da nord di Gaza, caduto su area aperta di Sderot
Un razzo è stato lanciato dal nord della Striscia di Gaza verso Israele ed è caduto in un'area aperta vicino a Sderot. Lo ha riferito l'esercito israeliano, precisando che non ci sono stati danni o feriti.