Guerra Israele e Siria, Onu: Israele nega ancora accesso a Gaza per aiuti. LIVE

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Le forze di difesa israeliane continuano a negare l'accesso a Gaza alle operazioni umanitarie, ha detto il portavoce delle Nazioni Unite: "Le restrizioni e altre condizioni stanno severamente impedendo le operazioni umanitarie. Le autorità israeliane hanno negato un'altra richiesta Onu di raggiungere le aree assediate a Nord di Gaza per portare cibo e acqua. Due giornalisti turchi sono stati uccisi nel nord della Siria, vicino alla ad Aleppo, secondo quanto denunciano una Ong e l'associazione dei giornalisti turchi

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Le forze di difesa israeliane continuano a negare l'accesso a Gaza alle operazioni umanitarie. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali durante il quale ha ribadito come la situazione sia drammatica. "Le restrizioni e altre condizioni - ha aggiunto – stanno severamente impedendo le operazioni umanitarie. Le autorità israeliane hanno negato un'altra richiesta Onu di raggiungere le aree assediate a Nord di Gaza per portare cibo e acqua. Come risultato i palestinesi a Beit Hanoun, Beit Lahiya e parti di Jabalya sono rimasti tagliate fuori dagli aiuti fondamentali di cui hanno bisogno per sopravvivere".


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Erdogan: "Siano tolte le sanzioni alla Siria, bene Jolani"

"La revoca dell'embargo e delle restrizioni imposte alla Siria a causa del regime di (Bashar Al) Assad aiuterà la ripresa del Paese". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aggiungendo che è lieto di vedere che "molti Paesi dal mondo islamico all'Occidente stanno sviluppando contatti con (Abu Mohammad Al) Jolani", nome di battaglia del nuovo leader siriano, Ahmad Sharaa. Parlando con i giornalisti, durante il suo volo di rientro in Turchia dopo avere partecipato al vertice del D-8 in Egitto, Erdogan ha detto che la Russia ha affermato di non volere chiudere le sue missioni diplomatiche di Aleppo e Damasco e questa è una cosa positiva per la Siria, riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. "Faremo del nostro meglio per garantire che il regime di Assad, che ha oppresso il suo stesso popolo in questo modo, sia ritenuto responsabile ai sensi del diritto internazionale", ha detto Erdogan, aggiungendo che "devono essere create rapidamente nuove case e nuove opportunità di lavoro" affinché i rifugiati siriani possano rientrare nel loro Paese.

Gaza, 77 morti in 24 ore, più di 45.200 in 14 mesi

Almeno 77 morti e 174 feriti in 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo denuncia il ministero della Salute dell'enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas e che dall'attacco in Israele del 7 ottobre 2023 è nel mirino delle operazioni militari israeliane contro il gruppo. A riportare il bollettino è la tv satellitare al-Jazeera, mentre da Gaza denunciano un bilancio che parla di 45.206 morti e 107.512 in poco più di 14 mesi. 


Erdogan: "Sradicare Isis e terrorismo curdo dalla Siria"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che è tempo di "sradicare" sia l'Isis che i "gruppi terroristici curdi" dalla Siria. 

Oim: donne assolutamente indispensabili per ricostruzione

Il ruolo delle donne è ''assolutamente indispensabile'' per la ricostruzione della Siria dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad. Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Oim, l'Organizzazione internazionale per le Migrazioni, Amy Pope, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra al suo ritorno dalla Siria. E' necessario, ha aggiunto Pope, riconoscere alle donne ''il loro posto nella nuova società''.

"Insieme agli altri nostri partner delle Nazioni Unite esortiamo il governo ad interim a continuare a rafforzare il potere d'azione'' delle donne ''poiché ricoprono un ruolo assolutamente indispensabile nella ricostruzione del paese", ha dichiarato.

Media: Netanyahu teme arresto e diserta commemorazioni Auschwitz

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, eviterà di recarsi in Polonia il mese prossimo per la commemorazione dell'80  anniversario della liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz, per timore di essere arrestato. L'evento principale è pianificato per il Giorno della Memoria dell'Olocausto il 27 gennaio e si prevede la partecipazione di decine di leader e capi di stato, tra cui il re Carlo III d'Inghilterra. Secondo la testata polacca Rzeczpospolita, le autorità israeliane non hanno contattato le loro controparti polacche per partecipare all'evento e i funzionari di Varsavia ritengono che il motivo sia legato alla decisione della Polonia di rispettare il mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale nei confronti di per Netanyahu per possibili crimini di guerra a Gaza. Secondo la testata polacca, anche che il presidente Isaac Herzog non ha intenzione di partecipare alle commemorazioni. 

Israele, indagini su attacco coloni a moschea Cisgiordania

La polizia israeliana e lo Shin Bet hanno annunciato l'apertura di un'indagine sul presunto incendio e gli atti vandalici commessi da un gruppo di coloni in una moschea nella città di Marda, in Cisgiordania. L'indagine è stata aperta in seguito a una valutazione della situazione e le autorità stanno raccogliendo prove dalla scena dell'attacco, si legge nel comunicato congiunto. "Consideriamo l'incidente con severità e lavoreremo con determinazione per assicurare alla giustizia i responsabili", conclude la nota. 

Kiev, 'da Mosca 5 missili balistici Iskander sulla capitale'

L'aeronautica militare ucraina ha dichiarato di aver abbattuto stamattina cinque missili balistici Iskander e 40 droni in un attacco russo, mentre altri 20 droni non sono riusciti a raggiungere i loro obiettivi. Lo afferma l'aeronautica delle forze armate ucraine su Telegram, come riporta Rbc Ukraine. Secondo i militari, intorno alle 7 il nemico ha attaccato Kiev con cinque missili balistici Iskander-M/Kn-23. I lanci sono stati effettuati dalle regioni russe di Voronezh e Bryansk. La difesa antiaerea ha distrutto tutti e cinque i missili. Tuttavia, a causa della caduta dei frammenti dei missili abbattuti, si sono verificati danni, almeno un morto e 9 feriti. 

Delegazione Usa incontra il nuovo leader siriano Al Jolani

La delegazione statunitense in Siria, la prima dopo il rovesciamento del regime di Bashar Al Assad, è arrivata presso la sede del capo della coalizione di governo di Damasco, in un grande albergo della capitale, per il primo contatto non ufficiale tra Washington e le nuove autorità, hanno rilevato i giornalisti dell'Afp. I diplomatici, che viaggiavano su un convoglio di 4x4 immatricolato in Giordania e battente bandiera americana, devono incontrare il leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), un'organizzazione classificata come terroristica da Washington, Abu Mohammad al-Jolani.

Ministro Israele, da Svezia decisione coraggiosa e critica

"Una decisione coraggiosa e critica del governo svedese", plaude su X il ministro per la Diaspora Amichai Chikli. "L'UNRWA, il cui personale ha partecipato attivamente alle atrocita' del 7 ottobre, le cui strutture sono diventate centri terroristici e le cui scuole hanno diffuso propaganda e incitamento di Hamas, ha perso la sua legittimità di esistere". 

Siria: uccisi da un drone due giornalisti turchi nel Nord

Due giornalisti turchi sono morti nel nord-est della Siria, nell'area controllata dalle milizie separatiste curde di Ypg. In base a quanto reso noto, Nazim Dashtan e Cihan Bilgin sono rimasti vittime di un attacco sferrato da un drone turco nel pomeriggio di ieri nelle vicinanze della diga di Tishreen (Tishrin) costruita a 90 km a est di Aleppo.

Secondo il portale indipendente turco Bianet, un drone dell'esercito turco ha colpito il veicolo su cui viaggiavano i giornalisti causando la morte dei due e il ferimento dell'autista. I due giornalisti, entrambi provenienti dalla provincia a maggioranza curda della Turchia, erano impegnati a documentare il conflitto nel nord-est della Siria. "Nazim e Cihan erano due giornalisti di valore, impegnati sul campo per raccontare la verita' della guerra. Continueremo a far sentire la loro verità con forza e insistenza", si legge nel comunicato pubblicato dall'associazione dei giornalisti Eufrate.

Svezia raddoppia aiuti a Gaza, anche se taglia con l'Unrwa

La Svezia ha deciso di raddoppiare gli aiuti alla popolazione civile palestinese, contestualmente alla decisione di tagliare i finanziamenti all'agenzia Onu Unrwa. Lo ha annunciato il ministro svedese alla cooperazione, Benjamin Dousa.  "Abbiamo preso questa decisione perché vogliamo che arrivi più sostegno alla popolazione civile a Gaza" ha dichiarato il ministro Dousa a Tv4. La scelta di Stoccolma di fermare il supporto economico all'Unrwa è stata presa in seguito alla legge deliberata dal parlamento israeliano a fine ottobre, che impedisce all'Unrwa di operare nei suoi territori. La legge è stata criticata duramente da molti Paesi, inclusa la Svezia. Il governo svedese intende invece sostenere altri enti ed organizzazioni che lavorano per aiutare la popolazione a Gaza: "Il nostro supporto umanitario per Gaza aumenta di 400 milioni di corone (circa 35 milioni di euro), portando il totale a 800 milioni di corone svedesi (70 milioni di euro). I fondi andranno a diversi organi Onu che si occupano di distribuire medicine, cibo e altri generi di prima necessità" ha aggiunto il ministro Dousa. 

Media, 'presenza smentita di Netanyahu al Cairo era un test'

L'indiscrezione, subito smentita, che martedì il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, fosse in viaggio per il Cairo, facendo impennare le speranze che un accordo per una tregua e lo scambio di ostaggi e prigionieri fosse in dirittura d'arrivo, era un falso "deliberato": si sarebbe trattato di un "test" israeliano per sondare le acque su come l'Egitto avrebbe reagito alla visita del premier e alla finalizzazione della tregua. Lo scrive il Times of Israel, che cita fonti anonime egiziane. L'ufficio di Netanyahu smentì molto presto l'indiscrezione, mentre il premier compariva a sorpresa sul versante siriano del monte Hermon. 

Capo Cia lascia Doha, nessun progresso su accordo Gaza

Gli sforzi per raggiungere un accordo che garantisca un cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani non hanno registrato progressi: il direttore della Cia, William Burns, ha lasciato Doha dopo un solo giorno in Medio Oriente, secondo quanto riporta il Washington Post. Il quotidiano americano riferisce che, secondo una fonte statunitense, Burns ha lasciato Doha, anche se una delegazione Usa rimarra' nella regione. I negoziati in corso sono ostacolati da disaccordi su questioni chiave in tre fasi proposta. Al centro dell'impasse ci sono le controversie sul numero e l'identita' degli ostaggi che Hamas rilascera' durante la prima fase di sei settimane, nonche' sulla selezione e il numero di prigionieri palestinesi detenuti da Israele che verrebbero scambiati. 

M.O.: la Svezia annuncia lo stop ai finanziamenti all'Unrwa

La Svezia non finanziera' piu' l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa, ha dichiarato il ministro per la Cooperazione internazionale, Benjamin Dousa, alla rete TV4. Il ministro ha aggiunto che Stoccolma rafforzerà i suoi aiuti umanitari alla Striscia di Gaza tramite altri canali.

Soccorritori a Gaza, 30 morti per i raid israeliani odierni

L'agenzia di difesa civile di Gaza ha affermato che oggi a seguito di una serie di attacchi israeliani sono rimasti uccisi almeno 30 palestinesi, con l'esercito israeliano che ha confermato di aver preso di mira i militanti di Hamas in un attacco. La violenza nella Striscia di Gaza continua a scuotere il territorio costiero a più di 14 mesi dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas, anche mentre i mediatori internazionali lavorano per negoziare un cessate il fuoco. Secondo il portavoce dell'agenzia di protezione civile Mahmud Bassal, almeno 13 persone, tra cui donne e bambini, sono rimaste uccise quando gli attacchi hanno colpito due scuole nella parte orientale di Gaza City. In un altro attacco, altre 13 persone sono state uccise quando un aereo da guerra israeliano ha preso di mira un gruppo di palestinesi nel campo profughi di Al-Shati nella parte occidentale di Gaza City, ha detto Bassal. Sono state segnalate altre quattro vittime in un altro raid contro una casa, sempre nel quartiere di Al-Daraj nella parte orientale di Gaza City.

Onu, Israele nega ancora l'accesso a Gaza per aiuti

Le forze di difesa israeliane continuano a negare l'accesso a Gaza alle operazioni umanitarie. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali durante il quale ha ribadito come la situazione sia drammatica. "Le restrizioni e altre condizioni - ha aggiunto – stanno severamente impedendo le operazioni umanitarie. Le autorità israeliane hanno negato un'altra richiesta Onu di raggiungere le aree assediate a Nord di Gaza per portare cibo e acqua. Come risultato i palestinesi a Beit Hanoun, Beit Lahiya e parti di Jabalya sono rimasti tagliate fuori dagli aiuti fondamentali di cui hanno bisogno per sopravvivere".

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