Lo riferisce Al Jazeera online, citando la difesa civile palestinese, secondo cui la maggior parte delle vittime sono bambini. L'attacco ha preso di mira una casa a Jabalia, nella parte settentrionale della Striscia. Le forze di difesa israeliane continuano a negare l'accesso a Gaza alle operazioni umanitarie, ha detto il portavoce delle Nazioni Unite: "Le restrizioni e altre condizioni stanno severamente impedendo le operazioni umanitarie"
Almeno dieci persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano a Jabalia, a nord di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera online, citando la difesa civile palestinese, secondo cui la maggior parte delle vittime sono bambini. L'attacco ha preso di mira una casa a Jabalia, nella parte settentrionale della Striscia, aggiunge la stessa fonte, precisando che al momento non si hanno maggiori informazioni.
Le forze di difesa israeliane continuano a negare l'accesso a Gaza alle operazioni umanitarie. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali durante il quale ha ribadito come la situazione sia drammatica. "Le restrizioni e altre condizioni - ha aggiunto – stanno severamente impedendo le operazioni umanitarie. Le autorità israeliane hanno negato un'altra richiesta Onu di raggiungere le aree assediate a Nord di Gaza per portare cibo e acqua. Come risultato i palestinesi a Beit Hanoun, Beit Lahiya e parti di Jabalya sono rimasti tagliate fuori dagli aiuti fondamentali di cui hanno bisogno per sopravvivere".
Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver ucciso un leader dell'Isis in un raid in Siria.
Gli approfondimenti:
- Siria, caduta del regime di Assad: festeggiamenti per le strade di Damasco
- Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria "cacciato" dai ribelli jihadisti
- Abu Muhammad al-Jolani, il ritratto del leader dei ribelli jihadisti in Siria
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La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO
Bashar al-Assad, il ritratto dell'ex presidente della Siria cacciato dai ribelli jihadisti
Dopo l'ingresso dei miliziani insorti a Damasco, il presidente è scappato dal Paese: è a Mosca, dove gli è stato concesso asilo. Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato rovesciato dall'invasione di vari gruppi ribelli, tra cui forze jihadiste filo-turche. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. IL PROFILO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Non solo Assad, chi sono le altre personalità in fuga accolte da Putin in Russia
L'ormai ex presidente siriano non è l'unica personalità di spicco che ha trovato rifugio all'ombra del Cremlino dopo la fuga dal proprio Paese. Da Viktor Yanukovich, leader ucraino scappato dopo la rivoluzione di Maidan, a Edward Snowden: ecco chi sono. DI CHI SI TRATTA

©Ansa
Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra
Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO
Siria, le navi russe lasciano la base di Tartus. Cosa ci dicono le immagini satellitari
Continua a essere cauta la posizione della Russia nei confronti della situazione in Siria dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad, in particolare per quanto riguarda la base aerea di Hmeimim e quella navale di Tartus, considerate da Mosca punti di appoggio strategici nel Mediterraneo. Nonostante il Cremlino abbia fatto sapere di essere in contatto con i ribelli jihadisti i quali avrebbero assicurato di voler garantire la sicurezza delle due strutture, alcune immagini satellitari degli ultimi giorni mostrano che le navi della marina russa hanno lasciato Tartus e alcune di queste hanno gettato l'ancora al largo della costa. LE IMMAGINI
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO
Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce
Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. DI COSA SI TRATTA
Usa: "Dall'incontro con Al Jolani segnali positivi"
"Dall'incontro abbiamo avuto segnali positivi". Lo ha detto un alto funzionario americano che faceva parte della delegazione guidata dall'inviata speciale Barbara Leaf, che ha incontrato a Damasco Abu Mohammad al-Jolani, il leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), un'organizzazione classificata come terroristica da Washington. L'inviata ha anche comunicato ad al-Jolani che gli Stati Uniti hanno tolto la taglia sulla sua testa, un comenso nel caso di collaborazione all'arresto.
Siria, Leaf: "Gli Usa toglieranno la taglia su Al Jolani"
Un alto diplomatico americano ha detto che gli Usa stanno pensando di togliere la taglia sul nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa (Al Jolani). Barbara Leaf, la diplomatica degli Stati Uniti per il Medio Oriente, ha notato "messaggi positivi" dopo il suo incontro con Al Jolani a Damasco. "Sulla base della nostra discussione, gli ho detto che non avremmo mantenuto la taglia che è stata in vigore per alcuni anni", ha detto Leaf ai giornalisti.
Monsignor Shomali, 4mila permessi per cristiani palestinesi a Natale
Sono "circa 4.000 i permessi concessi da Israele ai palestinesi di fede cristiana della Cisgiordania per entrare a Gerusalemme nelle feste di Natale. I permessi", rilasciati dal Cogat, l'unità dell'Esercito che coordina le attività governative nei Territori, "hanno la durata di poco più di una settimana a differenza degli scorsi anni quando la validità era di circa uno, due mesi". Lo riferisce al Sir mons. William Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la Palestina. "La guerra ha provocato la riduzione del numero dei permessi e anche la loro durata. Vengono rilasciati soprattutto a persone di età superiore ai 55 anni" spiega il vescovo. Circa il prossimo Natale mons. Shomali tratteggia così lo stato d'animo dei cristiani locali: "Attendono il Natale con sentimenti contrastanti, un misto di frustrazione e di speranza, di disperazione e scoraggiamento. Anche di paura per quello che potrebbe accadere nel prossimo futuro. Molti pensano che dopo Gaza, un qualcosa di simile, potrebbe toccare ai territori della Cisgiordania. Ci affidiamo a Cristo, principe della pace, alla speranza che viene dal Natale per risollevarci. Il prossimo Giubileo possa donarci forza e riportare di nuovo i pellegrini in Terra Santa. Sarebbe un grande aiuto per tutti i nostri cristiani, sia spirituale che materiale".
Attacco di Israele a Jabaliya, almeno 10 morti
Almeno 10 palestinesi uccisi in un attacco israeliano a Jabaliya. Secondo quanto riferito dalla Protezione civile palestinese, la maggior parte delle vittime sono bambini. L'attacco ha preso di mira una casa a Jabaliya, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza.
Siria, Idf sparano contro protesta anti-Israele nel sud: un ferito
Le Idf hanno confermato di aver aperto il fuoco contro "una minaccia" durante una manifestazione nell'estremo sud della Siria contro la presenza dell'esercito israeliano sul lato siriano delle Alture del Golan. Secondo le forze israeliane, riporta il Times of Israel, durante la protesta nel villaggio di Ma'ariya, i soldati che chiedevano ad alcuni sospetti di tornare indietro "hanno identificato una minaccia che richiedeva un'azione per essere rimossa".
L'esercito ha precisato che i militari hanno agito secondo le procedure e hanno sparato a uno dei manifestanti alla gamba. "Sottolineiamo che le Idf non intervengono negli eventi che si verificano in Siria", si precisa in una nota.
Il ministro di Israele Chikli: "Dal Papa calunnia sanguinaria"
Il ministro israeliano della diaspora, Amichai Chikli (Likud), ha accusato Papa Francesco di "calunnia sanguinaria" dopo che il Pontefice ha chiesto un'indagine sui possibili crimini di guerra israeliani a Gaza. In una lettera aperta su X, Chikli ha scritto che Francesco "ha riecheggiato la nuova calunnia sanguinaria, insinuando che lo Stato di Israele 'potrebbe' avere commesso un genocidio a Gaza". "Come nazione che ha perso sei milioni di figli e figlie nell'Olocausto, siamo particolarmente sensibili alla banalizzazione del termine 'genocidio', una banalizzazione che è pericolosamente vicina alla negazione dell'Olocausto", ha affermato Chikli. Il ministro ha aggiunto che uno dei "principali fautori di questa nuova accusa di omicidio contro Israele" è Amnesty International , che in un rapporto ha stabilito che gli attacchi di Israele a Gaza rientrano nella definizione legale di genocidio. "La vostra guida, le vostre azioni e la vostra leadership - dice Chikli al Papa - hanno un'enorme influenza in tutto il mondo. Ecco perchè vi chiedo gentilmente di chiarire la vostra posizione riguardo alla calunnia sanguinaria di genocidio da parte dello Stato ebraico", ha aggiunto Chikli.
Media: "Raid israeliano a Gaza, almeno 8 morti"
Un attacco aereo israeliano ha ucciso almeno otto palestinesi in un'abitazione nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale: lo hanno riferito i medici, come riporta Haaretz. Funzionari sanitari palestinesi hanno affermato che gli attacchi militari israeliani nell'enclave hanno ucciso oggi in totale 15 persone.
Siria, Erdogan: "Siamo in contatto con al-Jawlani per nuova Costituzione"
Il governo turco è "in contatto" con Abu Mohammed al-Jawlani, il leader di Hayat Tahrir al-Sham, per "aiutare a formare una Costituzione" in Siria. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando con i giornalisti sul volo di ritorno dall'Egitto, dove ha partecipato al vertice dell'Organizzazione per la cooperazione economica D8. Nel corso del colloquio con la stampa, riporta il sito del giornale al-Sabah, Erdogan si è detto "felice" di vedere molti Paesi islamici e occidentali sviluppare contatti con al-Jawlani, alias Ahmed al-Sharaa. La Turchia, ha scandito il presidente, non abbandonerà la Siria nel suo processo di transizione dopo la caduta del regime di Assad e sosterrà la nuova leadership siriana nella costruzione dello Stato e nella lotta contro le organizzazioni terroristiche, a partire dalle Ypg, che la Turchia considera il braccio siriano del Pkk. "Daesh, il Pkk e le sue versioni che minacciano la sopravvivenza della Siria devono essere sradicati", ha affermato Erdogan, avvertendo che i leader di questi gruppi saranno "schiacciati nel più breve tempo possibile". "Ora che c'è una nuova Siria, i siriani determineranno il loro futuro" ha continuato Erdogan, annunciando che il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, si recherà presto nel Paese per discutere della "nuova struttura" dello Stato. "Se la Siria stabilisce una struttura veramente stabile con questa nuova formazione, avrà, a mio avviso, una posizione molto forte nel mondo islamico", ha aggiunto Erdogan, che ha ribadito il suo appello per la revoca delle sanzioni imposte sotto Assad.
Siria, Tajani: "Primi segnali positivi, tutelare i cristiani"
"I primi segnali sono positivi, sebbene sia vero che la guida oggi della Siria è in mano a ex combattenti dell'Isis. Le richieste dell'Italia sono molto chiare: riconoscimento e tutela delle minoranze religiose, a cominciare dalle minoranze cristiane. Noi lavoriamo per questo, è fondamentale". Così in un'intervista con i media vaticani il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani valuta la nuova realtà politica in Siria dopo il rovesciamento del regime di Bashar Al Assad. "L'altro obiettivo è l'unità dello Stato: occorre evitare - sottolinea il ministro - il frazionamento della Siria, e poi si chiede di agevolare il rientro volontario dei rifugiati da Turchia, Giordania, e Libano. Si tratta di siriani scappati in occasione della guerra civile e speriamo che coloro che rientrano possano essere accolti, che non ci sia una stagione di persecuzioni. Noi vigiliamo, siamo presenti, discutiamo con i nostri alleati, con il G7, con l'Unione europea, con la Turchia che, a sua volta, ha chiesto all'Italia di continuare ad avere una presenza diplomatica e di tenere aperta la nostra ambasciata a Damasco. La Turchia sta facendo un po' da garante della stabilità. Abbiamo chiesto, sia il presidente del Consiglio Meloni a Erdogan, sia io al ministro degli Esteri turco, una garanzia per le minoranze, in modo particolare per le minoranze cristiane".

©IPA/Fotogramma
Medio Oriente, dal 7 ottobre almeno 45.206 palestinesi uccisi a Gaza
Almeno 45.206 palestinesi uccisi a Gaza dall'inizio della guerra. Lo afferma il Ministero della Salute, guidato da Hamas. I feriti sono 107.512.