Guerra Ucraina Russia, news di oggi. Kiev: "Centrale Zaporizhzhia su orlo blackout"

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La centrale di Zaporizhzhia è stata sull'orlo del blackout nella notte, per la terza volta questo mese, a causa dei bombardamenti russi. Lo ha reso noto il ministero dell'Energia di Kiev. In attesa dell'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, il leader ucraino apre ad un congelamento del conflitto con "la parte non occupata dell'Ucraina subito sotto l'ombrello della Nato", mentre si penserà poi ai territori occupati dai russi: "Possiamo riportarli indietro in modo diplomatico"

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La centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata sull'orlo del blackout nella notte, per la terza volta questo mese, a causa dei bombardamenti russi: lo ha reso noto il ministero dell'Energia, come riporta Rbc-Ucraina. "A causa dei bombardamenti nemici, la centrale di Zaporizhzhia ha perso corrente su una delle due linee di trasmissione elettriche esterne che la collegano al sistema energetico" ucraino, si legge nel messaggio. "La stazione è alimentata ora da una sola linea di trasmissione. Se viene scollegata dall'alimentazione esterna, si verificherà un altro blackout totale, il che sarà una minaccia per la sicurezza dalle radiazioni".

In attesa dell'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, Volodymyr Zelensky apre ad un congelamento del conflitto con "la parte non occupata dell'Ucraina subito sotto l'ombrello della Nato", mentre si penserà poi ai territori occupati dai russi: "Possiamo riportarli indietro in modo diplomatico", ipotizza in un'intervista a Sky News. Zelensky - che oggi sotto l'incalzare dell'avanzata russa nell'est del Paese, ha silurato il comandante delle truppe di terra Oleksandr Pavliuk, in carica per soli nove mesi, nominando al suo posto Mykhailo Drapatyi - rinnova anche la sua volontà di dialogo con Trump: "Voglio lavorare direttamente con lui perché ci sono voci diverse nelle persone che lo circondano. Ed è per questo che non dobbiamo (permettere) a nessuno di distruggere la nostra comunicazione".


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Centrale nucleare Zaporizhzhia sull'orlo del blackout

Rrussi attaccano Kherson, almeno due morti

In un attacco di droni russi nel distretto di Dnepr a Kherson, due persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite. Lo affermano le autorità locali, citate dalla Pravda ucraina.

Kiev: "Raid russo su una fermata di bus a Kherson, due uccisi"

La Russia ha colpito una delle fermate dell'autobus nel villaggio di Antonivka vicino Kherson: un uomo e una donna sono rimasti uccisi, un altro civile è rimasto ferito e ricoverato in ospedale. Lo riporta Ukrainska Pravda.

Guerini: "Ogni cedimento su Kiev è cedimento su valori"

"La condivisione dei valori transatlantici è la base delle nostre alleanze", ma questa comunanza "non può essere solo declamata. Ci guida sulle grandi questioni che stiamo affrontando. E una forza di centrosinistra dentro l'aggressione russa all'Ucraina non ha esitazione su dove stare: dalla parte dell'Ucraina. Ogni cedimento è un cedimento all'ambiguità". Così il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini, intervenendo all'iniziativa  di Energia Popolare a Roma. 

Picierno: "Sostenere Kiev è sostenere pace, Pd sia chiaro"

"Sostenere l'Ucraina è la pace. Come fa questa a non essere la battaglia principale, come fa chi si professa antifascista a non riconoscere la violenza totalitaria del Cremlino rispetto a bambini e a civili che da due anni e mezzo resistono con il coraggio che ha ispirato il mondo?". Così Pina Picierno del Pd, vicepresidente del Parlamento Ue, intervenendo all'iniziativa di Energia Popolare a Roma. Su questo tema "la posizione del mio partito non riesco a comprenderla fino in fondo", mi chiedo se "la linea che abbiamo imboccato è quella giusta perché certamente l'Ue di domani deve essere il nostro principale cimento. Ma l'Ue è a un bivio". 

Ong: "I russi si ritirano da zona Eufrate sotto controllo Iran"

Le forze russe si sono ritirate da una zona a est del fiume Eufrate rimasta a lungo sotto controllo delle milizie filo-iraniane. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui i militari di Mosca hanno lasciato nelle ultime ore le loro posizioni nelle sette località a est di Dayr az Zor, lungo la cosiddetta 'linea di contatto' tra gli iraniani e le forze curde sostenute dagli Stati Uniti. Gli Usa sono dispiegati nell'area. E adesso, senza la presenza militare russa, assieme alle forze curde possono agire con maggior forza contro la presenza iraniana nella zona.

Russia, 'Propaganda Lgbt', raid polizia in 3 nightclub di Mosca

La polizia di Mosca ha fatto irruzione nelle prime ore di oggi in alcuni nightclub della capitale russa ed ha arrestato il direttore di un'agenzia di viaggi gay in base a leggi che criminalizzano la 'propaganda Lgbt'. Le incursioni sono avvenute nel primo anniversario della messa fuori legge del "movimento internazionale Lgbt" da parte della Corte Suprema russa, una decisione che aperto la strada ad arresti e azioni penali nei confronti della già repressa comunità Lgbtq del Paese. Nella notta le forze di sicurezza russe hanno fatto irruzione in almeno tre bar e nightclub "nell'ambito delle misure per combattere la propaganda Lgbt", ha riferito l'agenzia di stampa statale Tass. Un video pubblicato sui social media mostra i frequentatori di uno dei locali presi di mira - il nightclub Arma - seduti sulla pista da ballo tra i poliziotti in tenuta che gridano ordini. Un altro video mostra un furgone della polizia parcheggiato davanti al popolare club gay Mono, nel centro di Mosca, mentre i frequentatori vengono accompagnati fuori dal locale con le mani sopra la testa. Secondo il ministero degli Interni russo, la polizia ha fatto irruzione anche in un locale notturno non identificato in via Skladochnaya, che "propagandava l'ideologia del movimento Lgbt vietato". L'agenzia di stampa Interfax ha indicato che si trattava del locale Inferno Night. Inoltre, la polizia della capitale ha arrestato il direttore di un'agenzia di viaggi per uomini gay, sospettato di "organizzare viaggi per membri della comunità Lgbt". Il direttore di 'Men Travel', 48 anni, è sospettato di "organizzare un viaggio in Egitto per i sostenitori dei valori sessuali non tradizionali, per le vacanze di Capodanno", ha riferito la Tass, citando le forze dell'ordine. Secondo i gruppi per i diritti umani Mosca sta attuando un giro di vite senza precedenti contro le persone Lgbtq, che ha visto l'arresto dei proprietari di bar per gay e il perseguimento di chiunque sia associato alla promozione dei diritti Lgbtq.

La Russa: "Intervento Corea Nord preoccupante allarme"

"Il popolo ucraino non combatte soltanto per la propria libertà e identità, ma combatte, e l'intervento della Corea del Nord lo testimonia, per fare da baluardo a una visione che tutto è tranne che democratica ed europea. Una guerra europea con l'intervento di un Paese extraeuropeo è un campanello di allarme che ci deve preoccupare, prima ancora che fare riflettere". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo all'Assemblea nazionale di Noi moderati.

Ucraina, La Russa: "Intervento Paese extraeuropeo allarme che preoccupa"

"Il popolo ucraino non combatte soltanto per la propria libertà e identità, ma combatte, l'intervento dei coreani del Nord lo testimonia, per fare da baluardo ad un visione che tutto è tranne democratica ed europea. Una guerra europea con l'intervento di un Paese extraeuropeo è un campanello di allarme che ci deve preoccupare prima ancora che fare riflettere". Lo ha affermato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, parlando all'Assemblea nazionale di Noi moderati.

Amb. Formosa: "Kiev deve avere posizione forte per negoziare"

"Dopo oltre mille giorni di guerra, l'appoggio del G7 all'Ucraina resterà incrollabile, perché è necessario che Kiev si trovi in una posizione forte e solida per qualsiasi trattativa di pace o negoziato. Del resto, non vediamo alcun segno di apertura a una soluzione pacifica da parte della Russia, lo Stato aggressore": lo ha dichiarato in un'intervista all'agenzia ucraina Ukrinform l'ambasciatore d'Italia a Kiev, Carlo Formosa. L'obiettivo del G7, che l'Italia presiede fino alla fine dell'anno, "rimane il raggiungimento di una pace giusta, esauriente e duratura, capace di ripristinare il rispetto pieno dei principi fondamentali del diritto internazionale, violati in modo lampante dalla Russia. A questo fine, continueremo a confrontarci con partner e attori globali - mi si lasci menzionare la Cina, l'India e il Brasile - per ottenere un consenso il più largo possibile ampio ai principi chiave della Formula di Pace ucraina, il ottemperanza al diritto internazionale", dice ancora Formosa, la cui intervista apre la homepage del sito di Ukrinform. Alla domanda se la crescita del populismo in Europa renda difficile convogliare il messaggio su chi sia l'aggressore e chi l'aggredito, Formosa risponde: "Credo che i fatti parlino più forte delle parole", aggiungendo che "la stragrande maggioranza delle forze in Parlamento finora ha appoggiato tutte le misure di supporto all'Ucraina, autorizzando anche un flusso continuo di aiuti alla difesa". "L'Ucraina è ora candidata all'Unione europea, i negoziati per la sua adesione sono aperti e stanno andando avanti dallo scorso giugno: questa è uno storico traguardo per l'Ucraina", ha aggiunto Formosa, che ha quindi parlato della Conferenza di Roma sulla Ricostruzione dell'Ucraina, prevista nel 2025: ospitandola, ha detto, "l'Italia intende promuovere un approccio inclusivo e impostato sui risultati. In linea di continuità con la (analoga) conferenza di Berlino, l'agenda sarà incentrata su quattro capitoli: il coinvolgimento del settore privato, la dimensione locale, la riforma del processo di adesione all'Ue e lo sviluppo del capitale umano. Eventi preparatori saranno dedicati a ciascuna di queste aree e l'evento sul capitale umano avrà luogo a Kiev". Alla domanda se la telefonata del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Vladimir Putin segni "un cambiamento nella strategia (del G7) verso la Russia, dall'isolamento al dialogo", l'ambasciatore risponde: "Ogni Paese e ogni leader è libero di fare le sue scelte, ma noi sentiamo che qualsiasi passo senza una previa consultazione sia destinato a restare senza effetto. La priorità per l'Italia è di continuare ad agire in modo unitario per accertarsi che ci sia una conferenza di pace ampia". Infine, sui massicci attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine: "La presidenza italiana del G7 dà la massima priorità alla ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina, con un focus specifico sul suo settore energetico". 

Weber: "Per la pace in Ucraina dobbiamo parlare con Trump"

"La più grande sfida per l'Europa ora è mantenere la pace; abbiamo la guerra in Europa, in Ucraina; Putin sta inviando soldati nordcoreani per combattere contro gli europei sul suolo europeo, in Ucraina. Questo dà a tutti l'idea che si tratta di una questione geopolitica, è un confine, tra la democrazia, il mondo libero e le autocrazie e le dittature nel mondo. Dobbiamo riconoscere e capire tutto ciò, dobbiamo parlare con i nostri amici americani, con Donald Trump che ora sta entrando in carica, con i nuovi responsabili a Washington, per rispondere a questa sfida come amici". Lo ha detto il presidente del Ppe Manfred Weber in un videomessaggio inviato all'assemblea di Noi Moderati, guidati da Maurizio Lupi. 

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