Stati Uniti oggi al voto, con la sfida Trump-Harris tra veleni e tensioni. Si prevede un testa a testa fino all'ultimo. Occhi puntati sui 7 swing state. Poche migliaia di voti potrebbero essere determinanti: possibili tensioni e colpi di scena. Casa Bianca e Congresso blindati; pronta anche la Guardia nazionale. I risultati del voto arriveranno nella notte, ma potrebbero volerci giorni per avere delle certezze. Maratona elettorale su Sky Tg24
Cnn: "Da agente russo 100 dollari a influencer pro Trump"
Un influencer americano dei social media ha dichiarato di essere stato pagato 100 dollari da un propagandista pro-Cremlino per pubblicare un falso video di immigrati haitiani che dichiaravano di votare alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Il pagamento era uno dei tanti che l'uomo ha dichiarato di aver ricevuto dal propagandista, un agente russo registrato, da pubblicare sui social media in vista delle elezioni. Lo denuncia la Cnn. L'influencer pro-Trump, che usa l'handle @AlphaFox78 su X, è un americano che vive nel Massachusetts, ha appreso la CNN. L'account, che in passato ha pubblicato meme di destra a sostegno dell'ex presidente Donald Trump, è stato il primo a pubblicare il video, ora smentito, che presumibilmente mostrava un immigrato haitiano affermare che avrebbe votato almeno due volte in Georgia per la vicepresidente Kamala Harris. Il Segretario di Stato della Georgia ha affermato che tutto ciò che appare nel video è falso, dagli attori alle carte d'identità, ed è stato prodotto e diffuso da influenti attori russi.
Elezioni Usa 2024, dall'aborto ai migranti: i programmi di Harris e Trump a confronto
Martedì 5 novembre gli elettori dovranno scegliere se votare per l’attuale vicepresidente Kamala Harris, e quindi proseguire nel solco di quanto fatto da Joe Biden, oppure se riportare l’ex presidente Donald Trump alla Casa Bianca, con una netta cesura rispetto al quadro attuale. I toni tra i due sfidanti sono sempre stati accesi, con i media – soprattutto internazionali – quasi più attenti alle stoccate dell’uno contro l’altro che ai rispettivi programmi elettorali. Dai migranti all’aborto, quanto sono diversi e in cosa invece convergono? I PROGRAMMI
Il presidente della Serbia: "Con Harris la terza guerra mondiale"
Duro attacco del presidente della Serbia Aleksandar Vucic alla candidata democratica Usa Kamala Harris, la cui vittoria, secondo lui, potrebbe portare alla terza guerra mondiale. Con le sue dichiarazioni nel giorno dell'Election Day, Vucic ha chiarito la sua preferenza per il repubblicano Donald Trump. "Può darsi che queste elezioni portino la pace, ma possono anche portare alla continuazione della guerra, che potrebbe portarci alla terza guerra mondiale", ha detto Vucic alla televisione serba Happy. Vucic ha descritto l'attuale capo della Casa Bianca come un "sionista comprovato" e ha previsto che un eventuale trionfo del suo vicepresidente Harris causerà ulteriori problemi in Medio Oriente. "Joe Biden, da sionista provato, voleva essere ricordato come colui che ha distrutto l'infrastruttura nucleare dell'Iran, cosa che porterebbe a problemi ancora più grandi di quelli attuali", ha commentato senza spiegare sua cosa basa la sua conoscenza su quella presunta intenzione del attuale presidente dagli Usa. Comunque sia, il presidente della Serbia - Paese che mantiene stretti legami con la Russia e allo stesso tempo è candidato all'adesione all'Unione Europea - ha ritenuto che queste elezioni americane siano "le più importanti nella storia dell'umanita'", poichè potrebbero potenzialmente decidere "sulla guerra e sulla pace".
La chiusura dei primi seggi e l'ultimo voto
È impossibile sapere se ci vorranno ore o giorni di conteggio per decidere tra la vicepresidente democratica che aspira ad essere la prima donna al comando degli Stati Uniti e il 78enne ex presidente repubblicano, che punta a tornate alla White House. I primi seggi chiuderanno all'1 di notte italiana in sei Stati, incluso quello chiave della Georgia (che assegna 16 grandi elettori), oltre a Indiana, Kentucky, South Carolina, Vermont e Virginia. L'ultimo voto sarà in Alaska, dove le urne chiuderanno alle 7 italiane. La campagna elettorale è stata lunga e serratissima: Harris l'ha conclusa dopo 107 giorni dall'investitura in Pennsylvania, lo stato in bilico considerato decisivo con i suoi 19 grandi elettori mentre Trump ha parlato nel Michigan, dove ha concluso tre delle sue campagne presidenziali. Massima allerta per la sicurezza con alte recinzioni metalliche e barricate intorno alla Casa Bianca, a Capitol Hill e alla residenza della vicepresidente nonché candidata presidenziale democratica Kamala Karris: misure che ricordano quelle prese dopo il famigerato attacco al Congresso del 6 gennaio da parte dei fan di Donald Trump. In ballo non c'è solo l'elezione del nuovo presidente ma anche il rinnovo del Congresso (la Camera per intero, il Senato per un terzo), che sarà decisivo per rafforzare o limitare e controllare i poteri del commander in chief.
Al via il voto negli Usa, i primi risultati nella notte
Dopo gli ultimi colpi senza fair play dei comizi finali, si sono aperte alle 5 ora locale in alcuni seggi della costa Est i primi seggi elettorali che danno il via alla lunga giornata di voto negli Stati Uniti attraverso sei fusi orari. Dall'Atlantico al Pacifico, i cittadini americani sceglieranno chi tra Kamala Harris e Donald Trump andrà alla Casa Bianca con i sondaggi che li danno testa a testa in 7 Stati chiave (Pennsylvania, Nevada, Wisconsin, Georgia, North Carolina, Michigan, Arizona). Oltre 80 milioni di americani hanno già votato in anticipo o per posta o in presenza mentre circa l'altra metà avrà tempo fino alle 20.00.
In attesa dei risultati Harris e Trump pensano a squadra: ecco il toto ministri
Gli Stati Uniti stanno votando per eleggere il prossimo o la prossima presidente. La sfida è tra l’attuale vicepresidente democratica Kamala Harris e l’ex presidente repubblicano Donald Trump. Si prevede un testa a testa e gli occhi sono puntati sui sette swing State che potrebbero decidere l’esito del voto.
Intanto, in attesa di sapere chi siederà nello Studio Ovale, entrambi i candidati stanno già pensando alla possibile squadra di governo. Ed è partito il toto ministri: ecco qualche nome. IL TOTO-MINISTRI
Usa 2024, per chi voteresti tra Trump ed Harris?
Quindici dichiarazioni pronunciate dai due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris e Donald Trump, sui temi forti della campagna elettorale, dall'aborto all'ambiente, dalle tasse al sostegno militare. Partiamo da qui per metterci in gioco: a chi siamo più vicini tra Harris e Trump? A chi andrebbe il nostro voto se fossimo cittadini americani? Mettetevi alla prova con il nostro "Trovapresidente". FAI IL TEST
Oggi il voto, interviste per Harris. "Watch party" in Florida per Trump
Donald Trump e Kamala Harris hanno concluso la loro campagna elettorale con i rispettivi comizi finali, il repubblicano nel Michigan, la democratica in Pennsylvania. Ma anche l' 'election day' non sarà una giornata di completo relax per i due candidati alla Casa Bianca.
Secondo la Cnn, Harris trascorrerà la giornata a Washington Dc rilasciando alcune interviste radiofoniche, mentre in serata attenderà i risultati del voto presso la Howard University, l'università dove si è laureata. La candidata democratica, inoltre, domani ha invitato i suoi principali donatori a un briefing elettorale. Trump, invece, dovrebbe tenere il suo 'watch party' a Palm Beach, in Florida.
Quali star si schierano con Donald Trump e quali con Kamala Harris?
Per la Cnn quello di adesso è "il più grande momento politico di Hollywood dai tempi di Obama": attori e cantanti si stanno mobilitando per il voto del 5 novembre. Molti di loro si sono schierati dalla parte dell'attuale vicepresidente, ma non manca chi va controcorrente e supporta apertamente il tycoon. LE PREFERENZE
Biden: "Il diritto di voto è sacro. Esercitatelo"
Elezioni Usa, si è votato anche sulla Stazione Spaziale
I voti per le elezioni presidenziali statunitensi, che si concludono martedì 5 novembre, sono arrivati anche dalla Stazione Spaziale Internazionale: a bordo, infatti, ci sono attualmente 4 astronauti americani, che possono votare a distanza grazie alla stessa procedura seguita dai soldati inviati nelle missioni all'estero. Don Pettit e Nick Hague della Nasa, arrivati entrambi a settembre sulla Iss il primo con la navetta Soyuz e l'altro a bordo della Crew Dragon di SpaceX, sapevano che sarebbero stati nello spazio durante il periodo delle elezioni. Mentre sicuramente non se lo aspettavano Butch Wilmore e Sunita Williams, giunti a bordo della navetta Starliner della Boeing nel giugno scorso per una missione che sarebbe dovuta durare solo una settimana, e che è invece tuttora in corso a causa dei problemi riscontrati sulla Starliner: i due potranno tornare sulla Terra solo a febbraio 2025, a bordo di una Crew Dragon. In ogni caso, la procedura di voto è stata la stessa per tutti e 4. Gli astronauti ricevono inizialmente una scheda elettorale finta, che reinviano a terra per controllare che il processo funzioni e che mantenga effettivamente la segretezza del voto. La scheda vera e propria, in formato elettronico, viene inviata attraverso il sistema satellitare della Nasa fino a un'antenna di terra presso il centro dell'Agenzia di White Sands, nel New Mexico. Da qui, i dati sono trasferiti al Johnson Space Center della Nasa in Texas, che a sua volta li invia agli uffici elettorali di competenza. Per preservare l'integrità del voto, la scheda elettorale è crittografata, accessibile tramite una password che è in possesso solo dell'astronauta e dell'impiegato che dovrà conteggiare il voto.
Cosa succederebbe all'economia italiana (ed europea) se vincesse Trump?
Stando agli ultimi sondaggi di RealClear Politics, il tycoon è davanti a Kamala Harris in tutti e 7 gli Stati in bilico, decisivi per l’esito finale del voto. Dai dazi sulle merci Ue alle spese per la difesa, cosa succederebbe al nostro Paese a livello economico se il repubblicano vincesse le elezioni del prossimo 5 novembre? Anche di questo si è parlato nella in un puntata di Numeri, approfondimento di Sky TG24. L'ANALISI
Elezioni Usa 2024, gli italiani preferiscono Harris: così partito per partito
Un sondaggio dell’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 rivela che il 57% degli intervistati voterebbe per la candidata democratica. Per il 49% una vittoria del tycoon metterebbe a rischio la democrazia Usa. Chiunque fosse eletto presidente, comunque, dovrebbe avere come priorità internazionale favorire la stabilità in Medioriente. Guardando alla politica italiana, la fiducia nei leader continua a fluttuare, mentre nelle intenzioni di voto c’è una battuta d’arresto per tutti i partiti tranne Fdi e M5S. IL SONDAGGIO
Trump contro Nancy Pelosi, insulti sessisti contro l'ex Speaker
Insulti volgari e sessisti sono stati rivolti dal candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, all'ex Speaker democratica alla Camera, Nancy Pelosi, durante l'ultimo comizio della sua campagna elettorale a Grand Rapids, in Michigan.
"È una persona corrotta, è una persona cattiva. Lei è cattiva, malata, pazza", ha detto Trump, che ha insultato pesantemente Pelosi definendola "con una parola che (in inglese, ndr) inizia con 'B' ma non la dirò, anche se vorrei".
"Non uso molto (il linguaggio scurrile), sapete, solo ogni tanto, e non è mai una parolaccia vera e propria, non è mai cattiva... Ma è un po' meglio quando si usa un linguaggio scurrile. Queste sono cattive persone", ha detto tra la folla che applaudiva, secondo quanto riferito dalla Cnn.
America 2024: the final show, Harris chiude a Philadelphia. VIDEO
Mosca: "Per ora nessun commento sulle elezioni Usa"
Il Cremlino afferma di non avere al momento alcun commento da fare sulle elezioni americane. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Non c'è ancora nulla da commentare. Non ci sono ancora commenti", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia di stampa russa.
L'intelligence sulle interferenze elettorali: "Russia minaccia più attiva, anche Iran al lavoro"
Si intensificano gli allarmi dei funzionari dell'intelligence Usa su interferenze straniere, dalla Russia in particolare, nell'Election Day. E anche dopo il voto, dopo la sfida tra Kamala Harris e Donald Trump per la Casa Bianca. Fbi, Office of the Director of National Intelligence (Odni) e Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (Cisa) affermano di aver "osservato avversari stranieri, Russia in particolare, condurre ulteriori operazioni di influenza volte a compromettere la fiducia dell'opinione pubblica nell'integrità delle elezioni Usa e aklimentare divisioni tra gli americani".
Un 'impegno' che, dicono le tre Agenzie, si intensificherà per tutto l'Election Day e anche dopo il voto, con maggiore 'attenzione' per gli stati chiave, Arizona, Nevada, Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, Georgia e North Carolina.
"La Russia è la minaccia maggiormente attiva", affermano in una dichiarazione congiunta. L'accusa ad "attori di influenza" legati alla Russia è di creare video falsi e 'notizie' false per intaccare la legittimità del voto, spaventare gli elettori. "Sforzi" che, dicono le Agenzie, "rischiano di incitare alla violenza".
Trump: "E' ora di andare a votare. Insieme possiamo rendere l'America di nuovo grande"
Come si elegge il presidente degli Stati Uniti. VIDEO
Elezioni Usa, come funziona il sistema elettorale: tutto quello che c'è da sapere
Per determinare il nome del nuovo leader degli Stati Uniti si procede con un sistema elettorale indiretto: i cittadini Usa, infatti, con il voto del 5 novembre 2024 demandano la scelta al collegio dei grandi elettori. La tappa finale del processo sarà il 20 gennaio 2025, con l'inaugurazione ufficiale della nuova presidenza. COSA SAPERE