
L'Idf ha annunciato che si è verificata un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, con l'obiettivo di indebolire il gruppo terroristico che oggi ha lanciato continui raid sulla Galilea. Nasrallah: "Quello che ha fatto in Israele" facendo esplodere cercapersone e walkie talkie colpendo i civili "è una dichiarazione di guerra contro la sovranità del Libano, è un atto di guerra". Intanto si aggrava il bilancio delle vittime, salito a 37: sono diverse migliaia i feriti
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Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che si è verificata un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, con l'obiettivo di indebolire il gruppo terroristico che oggi ha lanciato continui raid sulla Galilea. "L'organizzazione terroristica Hezbollah ha trasformato il Libano meridionale in una zona di guerra e per decenni ha armato le case dei cittadini, scavato tunnel sotto di esse e li ha usati come scudi umani", afferma l'Idf. I media libanesi intanto riferiscono di massicci attacchi aerei israeliani nei pressi di Deir Qanoun al-Nahr, nel distretto di Tiro.
"Quello che ha fatto in Israele" facendo esplodere cercapersone e walkie talkie colpendo i civili "è una dichiarazione di guerra contro la sovranità del Libano, è un atto di guerra". Lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah, durante un discorso televisivo. "Quello che è successo è stata una grande operazione terroristica", Israele "ha compiuto due massacri tra martedì e ieri", ha poi aggiunto.
Intanto il bilancio delle esplosioni, tra quelle dei cercapersone di martedì e quelle dei walkie talkie di ieri, è salito a 37 morti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese. Oggi in ospedale sono finite 450 persone. "Israele pagherà", dice l'Iran. Mosca e Erdogan condannano il gesto.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia
Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. COSA SAPERE
Video di Macron ai libanesi: la via diplomatica esiste
In un video di circa 3 minuti pubblicato sui suoi social, il presidente francese Emmanuel Macron si è rivolto direttamente ai libanesi assicurando che "una via diplomatica esiste" e che "la guerra non è ineluttabile". "Nessuno ha interesse in un'escalation", ha aggiunto. "Niente, nessuna avventura regionale, nessun interesse privato, nessuna fedeltà a una qualsiasi causa merita di far scoppiare un conflitto in Libano", ha proseguito, assicurando ai libanesi, "cari amici", che la Francia è sempre "al loro fianco".
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. I DETTAGLI
Caccia israeliani nelle ultime ore hanno colpito oltre 100 lanciarazzi Hezbollah
I caccia israeliani nelle ultime ore hanno colpito oltre 100 lanciarazzi di Hezbollah nel sud del Libano che erano pronti per attacchi immediati contro Israele. Lo riferisce 'The Times of Israel' che cita l'Idf, le Forze di difesa israeliane. Gli attacchi sono iniziati questo pomeriggio e sono stati effettuati in diverse ondate. "L'Idf continua a colpire le capacità terroristiche e le infrastrutture militari dell'organizzazione terroristica Hezbollah", ha spiegato l'esercito israeliano.
Delta sospende voli da e per Tel Aviv per tutto l'anno
Delta annuncia che sospenderà i voli tra New York e Tel Aviv fino al 31 dicembre. La compagnia aerea statunitense è l'ultima ad aver esteso lo stop ai voli per il Medio Oriente a causa delle preoccupazioni relative a un conflitto piu' ampio nella regione. Oggi Air France ha annunciato che sospenderà i servizi dall'aeroporto Charles de Gaulle della capitale francese verso Beirut e Tel Aviv fino al 19 settembre compreso, mentre Lufthansa Group ha dichiarato che sospenderà tutti i collegamenti da e per Tel Aviv e Teheran e ignorerà lo spazioaereo israeliano e iraniano fino al 19 settembre compreso.
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. L'APPROFONDIMENTO
Libano: dispositivi manomessi prima di entrare nel Paese
I dispositivi esplosi in Libano nei giorni scorsi sono stati manomessi con l'esplosivo "in modo professionale prima di entrare nel Paese e sono stati fatti esplodere inviando loro un'email". Lo riferisce la missione libanese all'Onu, secondo un'indagine preliminare condotta dalle autorità di Beirut, in una lettera al Consiglio di sicurezza alla vigilia di una riunione sull'accaduto.
Onu: "Messaggi elettronici hanno fatto esplodere i walkie talkie"
Gli ordigni esplosivi collocati sui cercapersone in Libano sono stati "fatti esplodere da messaggi elettronici". Lo ha affermato la missione libanese presso le Nazioni Unite, spiegando che le autorità libanese hanno concluso che gli ordigni erano stati collocati sui dispositivi prima di entrare nel Paese dei Cedri.
Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. COSA SAPERE
Tajani: "In Medio Oriente ancora spazio per la diplomazia"
"È stata una riunione proficua: c'è grande preoccupazione, ma anche la convinzione che ci siano spazi per il lavoro diplomatico, a partire dai piccoli passi verso il cessate il fuco a Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ai giornalisti al termine della riunione del Quint (con Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania) a Parigi, dedicata al Medio Oriente, compreso il rischio di escalation tra Israele e Hezbollah.
Hezbollah, cosa può essere successo con i cercapersone esplosi. Il parere dell'esperto
Sono stati al centro di un attacco coordinato che ha causato morte e devastazione in Libano e Siria, esplodendo fra le mani dei miliziani del gruppo radicale libanese sostenuto dall’Iran. Lo stesso gruppo se ne serve a discapito degli smartphone per inoltrare le comunicazioni ai propri membri, anche per eludere la geolocalizzazione. Ma cosa può esser successo davvero? A cercar di far luce sull'accaduto ecco l'opinione di Riccardo Meggiato, consulente in cybersecurity e informatica forense. L'INTERVISTA
Tajani: "La mancata reazione dell'Iran è un buon segnale"
"La mancata reazione dell'Iran è un buon segnale". Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Parigi per la riunione del Quintetto sul Medio oriente con Usa, Francia, Germania e Regno Unito. Tajani incontrerà il ministro degli Esteri iraniano a New York, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu.
Usa: "Soluzione diplomatica Israele-Hezbollah è possibile"
"Siamo preoccupati delle tensioni e della potenziale escalation in Medio Oriente che non vogliamo vedere". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, secondo la quale il presidente Joe Biden ritiene che una "soluzione diplomatica" fra Israele e Hezbollah è "raggiungibile".
Procuratrice Israele: "Necessario indagare su falla del 7 ottobre"
La procuratrice generale di Israele Gali Baharav-Miara ha informato il primo ministro Benyamin Netanyahu di essere contraria alla sua posizione di ritardare l'istituzione di una commissione d'inchiesta statale sui fallimenti che hanno portato all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Di conseguenza, ha dichiarato che il suo ufficio non rappresenterà il governo nei ricorsi presentati all'Alta Corte di Giustizia, che chiedono al tribunale di ordinare al governo di istituire immediatamente tale commissione. Lo riferisce il Times of Israel. Baharav-Miara ha sottolineato la natura senza precedenti degli eventi del 7 ottobre, evidenziando le gravi conseguenze dell'attacco di Hamas, il suo profondo impatto su Israele e i suoi cittadini, oltre alle ripercussioni strategiche che comporta.
Usa: "Hezbollah fermi gli attacchi e diremo a Israele di fare altrettanto"
Hezbollah fermi gli attacchi al confine tra Libano e Israele e gli Stati Uniti diranno agli israeliani di fare altrettanto. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, affermando che il leader di Hezbollah "Nasrallah potrebbe fermare gli attacchi terroristici in tutto Israele, e vi garantisco che, se lo facesse, faremmo capire a Israele la necessità di mantenere la calma''.
Ma ''finché Hezbollah continuerà a lanciare attacchi terroristici oltre confine, Israele lancerà ovviamente azioni militari per difendersi come farebbe qualsiasi altro paese", ha aggiunto.
Miller ha quindi affermato che "quello che continuiamo a chiedere a tutte le parti è di non far degenerare il conflitto, di non lasciarlo degenerare in una guerra che non pensiamo serva agli interessi di nessuna delle due parti e, in ultima analisi, di cercare di arrivare a un cessate il fuoco a Gaza che aiuterebbe a riportare la calma oltre la Linea Blu".
Israele: "Ci prepariamo a uno scontro senza precedenti"
Alti funzionari israeliani hanno commentato la situazione della sicurezza nel nord, a seguito delle esplosioni dei cercapersone e degli apparecchi radio, affermando di prevedere una risposta da parte di Hezbollah. "Ci stiamo preparando a uno scontro di una portata che non abbiamo mai visto dall'inizio della guerra", hanno dichiarato.
Hamas: "Grati per sostegno Hezbollah"
Hamas ha aafermato oggi di essere "molto grata" per il sostegno di Hezbollah dopo che il capo della formazione libanese, Hassan Nasrallah, ha promesso di mantenere la pressione su Israele fino a quando non sarà raggiunto un cessate il fuoco nella guerra di Gaza. Il movimento palestinese ha dichiarato in un comunicato che la posizione del leader di Hezbollah ostacola "i piani per minare il fronte di sostegno al nostro popolo e la nostra resistenza nella striscia di Gaza". Hamas e Hezbollah hanno attribuito l'attacco a Israele, che nonha fatto commenti.
Usa a Hezbollah: "Basta attacchi contro Israele"
Gli Stati Uniti esortano Hezbollah a cessare gli "attacchi terroristici" contro Israele. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
Il capo del Pentagono Lloyd Austin posticipa il suo viaggio in Israele
Lloyd Austin posticipa il suo viaggio in Israele in programma agli inizi della prossima settimana in seguito all'escalation delle tensioni al confine fra Israele e Libano. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali il ministro della difesa americana sarebbe dovuto arrivare domenica prossima e incontrare il premier Israeliano Benjamin Netanyahu e il suo omologo Yoav Gallant, prima di visitare altri paesi nell'area.
Macron sente Netanyahu e leader Libano: "Evitare escalation"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un colloquio telefonico con i leader politici e militari libanesi e con il primo ministro israeliano Benjamyn Netanyahu dopo gli attacchi coordinati con ordigni esplosivi degli ultimi due giorni e ha esortato alla moderazione,avvertendo sul rischio di una "pericolosa escalation delle tensioni nella regione" che potrebbe mettere a rischio altre vite civili. Lo rende noto l'Eliseo. "Tutte le parti devono agire per evitare la guerra", si legge nella dichiarazione della presidenza francese.
Idf: "Uccisi quattro terroristi palestinesi in Cisgiordania"
Quattro miliziani palestinesi sono stati eliminati oggi in uno scontro a fuoco con le forze speciali dell'esercito israeliano nella cittadina di Kabatiya, a sud di Jenin, in Cisgiordania. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf. Inoltre nella stessa area un drone ha attaccato un veicolo con a bordo uomini armati: non è ancora noto il numero preciso di militanti colpiti.
Londra condanna l'escalation e le vittime civili in Libano
Il governo britannico è "profondamente preoccupato per l'escalation delle tensioni e per le vittime civili in Libano". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, David Lammy, sul suo profilo X dando notizia di aver sentito il collega libanese Najib Mikati dopo i recenti attacchi attribuiti a Israele e di aver discusso con lui della "necessità di una soluzione negoziata per ripristinare la stabilità e la sicurezza lungo la Linea Blu", al confine israelo-libanese. Lammy ha poi sollecitato i cittadini britannici a lasciare il Libano finché vi sono voli disponibili paventando "un rapido peggioramento della situazione".
Yoav Gallant: "Nuova fase guerra contro Hezbollah, grandi rischi e opportunità"
Ci sono ''gravi rischi'', ma anche ''opportunità importanti'' dalla ''nuova fase della guerra'' che ora punta a combattere Hezbollah. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israliano Yoav Gallant incontrando i vertici delle Idf. "Questa è una nuova fase della guerra, con opportunità significative, ma anche rischi pesanti. Hezbollah si sente inseguito e le nostre operazioni militari continueranno", ha detto Gallant. "Il nostro obiettivo è riportare i residenti del nord alle loro case in sicurezza. Col passare del tempo, Hezbollah pagherà un prezzo sempre più alto", ha affermato. ''Allo stesso tempo, porteremo avanti gli sforzi per restituire gli ostaggi e smantellare Hamas'', ha aggiunto Gallant.
Idf: "Morti due soldati colpiti dagli attacchi di Hezbollah"
Due soldati israeliani sono stati uccisi questa mattina nel nord di Israele durante due diversi attacchi lanciati da Hezbollah contro la Galilea settentrionale. Lo ha annunciato il portavoce di Idf Daniel Hagari.
Pasdaran: "Israele subirà risposta schiacciante per attacco a Hezbollah"
Israele dovrà subire una "risposta schiacciante da parte dell'asse della resistenza" per il colpo sferrato a Hezbollah con le molteplici esplosioni tramite i walkie talkie. Lo ha affermato Hossein Salami, comandante delle Guardie Rivoluzionarie dell'Iran, i Pasdaran, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale iraniana Irna.
Aerei israeliani sorvolano a bassa quota Beirut durante il discorso di Nasrallah
Aerei militari israeliani hanno sorvolato Beirut, a bassa quota e a velocità superiori di quella del suono, mentre il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah teneva il suo discorso. Gli aerei hanno anche sparato razzi, comne si vede dai video pubblicati sui social media dai residenti. Scene di panico sono state registrate fra i residenti, spaventati per una eventuale ulteriore escalation dello scontro, dopo le esplosioni dei dispositivi in dotazione a membri di Hezbollah dei giorni scorsi.
Israele: "L'IDF sta attualmente colpendo obiettivi di Hezbollah in Libano per degradare le capacità e le infrastrutture terroristiche di Hezbollah"
Nasrallah: "Puniremo Israele ma non diciamo quando e dove"
"Ciò che è accaduto martedì e mercoledì incontrerà la giusta punizione e una resa dei conti difficile, e non parlerò di tempo o luogo": lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, ribadendo di fatto che il Partito di Dio non intende per il momento annunciare un'escalation militare con Israele.
Nasrallah: "Gli attacchi coi cercapersone non hanno colpito i leader"
Il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, afferma che gli attacchi di questa settimana in Libano avevano lo scopo di indebolire le infrastrutture del gruppo e di sfidare la leadership. Secondo Nasrallah il "nemico israeliano" aveva pianificato gli attacchi per creare una spaccatura tra il gruppo e causare divisione. Ma sostiene che i massimi funzionari di Hezbollah non avevano con se' il modello dei cercapersone esplosi. "La nostra infrastruttura non e' stata scossa", afferma, aggiungendo che al contrario e' "robusta, potente, coerente e non può essere scossa da un simile attacco".
I jet di Israele terrorizzano Beirut, rotto il muro del suono
Gli aerei da guerra israeliani hanno rotto il muro del suono sui cieli di Beirut terrorizzando la popolazione libanese. Lo riferiscono media di Beirut e testimoni oculari nella città.
Hezbollah: "Fermiamo la guerra solo se Israele si ferma a Gaza"
Il fronte libanese rimarrà aperto finché non finirà l'aggressione di Israele contro Gaza: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah.
Israele approva il piano di battaglia per il fronte nord
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha tenuto una valutazione e approvato i piani di battaglia per il fronte settentrionale. L'annuncio dell'esercito arriva in un momento di crescente tensione con il gruppo terroristico Hezbollah in Libano.

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Nasrallah: "Israele ha colpito in aree affollate di civili"
"Israele ha colpito in aree affollate di civili come ospedali, supermercati, luoghi pubblici". Lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi Hassan Nasrallah nel suo discorso trasmesso in tv.
Nasrallah: "Israele voleva uccidere 4mila persone in un minuto"
''Il nemico ha dato per scontato che i walkie-talkie, oltre quattromila, venissero distribuiti tra i fratelli e le sorelle di Hezbollah. E quindi questo significa che aveva l'intenzione di uccidere deliberatamente quattromila persone in un minuto''. Così il Segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah in un discorso dopo l'uccisione di 37 persone in Libano in seguito a due ondate di esplosioni martedì e ieri. ''Come possiamo definire questo tipo di azione criminale? E' una grande operazione? E' un genocidio? E' un massacro?'', si è chiesto il leader di Hezbollah.
''Gli ospedali sono sotto pressione'' e ''molte persone sono state ferite agli occhi'', ha aggiunto Nasrallah ringraziando i donatori di sangue. In ogni caso, ha aggiunto, "gli obiettivi del nemico sono stati ampiamente sventati" grazie all'intervento divino, agli sforzi delle persone e alla loro determinazione.

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Idf: "Ondata di attacchi contro Hezbollah in Libano"
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che è in corso un'ondata di attacchi aerei contro obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale, con l'obiettivo di indebolire il gruppo terroristico che oggi ha lanciato continui raid sulla Galilea. "L'organizzazione terroristica Hezbollah ha trasformato il Libano meridionale in una zona di guerra e per decenni ha armato le case dei cittadini, scavato tunnel sotto di esse e li ha usati come scudi umani", afferma l'Idf. I media libanesi intanto riferiscono di massicci attacchi aerei israeliani nei pressi di Deir Qanoun al-Nahr, nel distretto di Tiro.
Nasrallah: "Da Israele una dichiarazione di guerra"
"Quello che ha fatto in Israele" facendo esplodere cercapersone e walkie talkie colpendo i civili "è una dichiarazione di guerra contro la sovranità del Libano, è un atto di guerra". Lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah, nel suo discorso televisivo. "Quello che è successo è stata una grande operazione terroristica", Israele "ha compiuto due massacri tra martedì e ieri" ha poi aggiunto.
Nasrallah: "Israele ha superato tutte le linee rosse"
''Parlo oggi a causa degli eventi degli ultimi due giorni, che richiedono riflessione, una valutazione e una risposta". Così il Segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah ha aperto il suo discorso a due giorni dalle prime esplosioni di walkie-talkie in Libano che hanno causato la morte di almeno 37 persone. Israele è accusato di aver fatto esplodere i cercapersone.
''Israele ha superato tutte le linee rosse e ha violato tutte le leggi. Le esplosioni sono avvenute in luoghi in cui c'erano anche civili feriti'', ha aggiunto.
Cnn: "Netanyahu non incontrerà Biden durante l'Assemblea Onu"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non incontrerà Joe Biden durante la sua visita a New York per l'assemblea dell'Onu. Lo riporta Cnn citando alcune fonti.

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Nasrallah, leader di Hezbollah: "Molti combattenti feriti agli occhi"
"Il numero di combattenti con lesioni agli occhi è elevato e c'è pressione sugli ospedali, che stanno facendo un grande sforzo". Lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, nel tanto atteso discorso trasmesso in diretta tv da una località segreta. "Alcuni nostri feriti sono stati trasportati per le cure in Siria o in Iran", ha aggiunto.
Raid di Israele nel sud del Libano mentre parla Nasrallah
Un'intensa serie di attacchi aerei israeliani si è registrata nel sud del Libano in corrispondenza dell'inizio dell'atteso discorso televisivo del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. Lo riferiscono media libanesi.
Macron sente il premier del Libano e "condanna" l'ondata di esplosioni
Il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro libanese Najib Mikati durante la quale ha espresso la sua "condanna" per le esplosioni che hanno ucciso almeno 37 persone e ne hanno ferite diverse migliaia, secondo una dichiarazione citata dall'agenzia di stampa libanese National News Agency (Nna).
Macron ha espresso la sua "solidarietà e simpatia per il Libano in questa dolorosa prova" e ha invitato tutte le parti a esercitare moderazione ed evitare un'escalation. Il presidente francese non ha fatto alcun riferimento diretto a Israele, che è il sospetto esecutore delle esplosioni per non avendo rivendicato ufficialmente alcune responsabilità degli attacchi di ieri e martedì. Da parte sua, Mikati ha ringraziato Macron per il suo "affetto e il suo continuo sostegno al Libano" e ha chiesto "che venga presa una posizione ferma contro l'aggressione israeliana durante la sessione del Consiglio di sicurezza programmata per domani su richiesta del governo libanese".
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Dopo Lufthansa anche Air France prolunga lo stop ai voli per Tel Aviv e Beirut
Air France proroga la sospensione dei voli per Tel Aviv e Beirut fino a venerdì. Stesso provvedimento era stato preso da Lufthansa.
Aviazione civile libanese vieta dispositivi wireless sugli aerei
Le autorità dell'aviazione civile libanese hanno vietato l'imbarco di walkie-talkie e cercapersone sui voli in partenza dall'aeroporto di Beirut, dopo che migliaia di dispositivi sono esplosi tra martedì e mercoledì. La direzione dell'aviazione civile libanese ha chiesto alle compagnie aeree che operano da Beirut di informare i passeggeri che walkie-talkie e cercapersone sono vietati fino a nuovo avviso. Tali dispositivi sono stati inoltre vietati per la spedizione aerea, riferisce la stampa libanese.
Allarmi continui in Galilea per lancio di razzi dal Libano
Le sirene d'allarme vengono attivate di continuo oggi, praticamente ogni venti minuti, in Galilea per il lancio di razzi e droni dal Libano, come mostra la bacheca dell'esercito israeliano (Idf). In mattinata l'Idf ha reso noto che diversi droni carichi di esplosivo hanno colpito la comunità settentrionale di Ya'ara, nella Galilea occidentale, ferendo otto civili. Altri ordigni hanno colpito la comunità settentrionale di Beit Hillel, nei pressi di Kiryat Shmona causando incendi.
Il premier del Libano chiede all'Onu la condanna della tecno-guerra di Israele
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha invitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere una posizione "ferma" sulla "guerra tecnologica" israeliana, Il consiglio si riunirà domani con all'ordine del giorno le recenti esplosioni di ordigni che hanno ucciso 37 persone e ferito più di 2.900 in Libano. Il leader libanese ha sottolineato "la necessità che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite prenda una posizione ferma per fermare l'aggressione israeliana contro il Libano e la guerra tecnologica che sta lanciando contro il Libano". "La sessione del Consiglio di Sicurezza che si terrà domani, su richiesta del governo libanese, deve presentare una posizione deterrente, che fermerà la guerra di genocidio condotta da Israele", ha aggiunto Mikati, secondo la dichiarazione. Il primo ministro ha detto che il problema non riguarda solo il Libano, ma "tutta l'umanità", e ha ricordato alla comunità internazionale la sua "responsabilità" di fare pressione su Israele per fermare i suoi attacchi.
Tajani: "Tutelare gli operatori umanitari a Gaza"
"Abbiamo detto a Israele che ci preoccupa ciò che accade ai civili" a Gaza "e questo vale anche per coloro che lavorano per le organizzazioni umanitarie che dovrebbero essere sempre tenuti fuori dagli attacchi militari". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa con il leader del Partito popolare spagnolo Alberto Nunez Feijoo alla Stampa Estera a Roma. "Oggi a Parigi ci vedremo per fare punto situazione in Medio Oriente, vedremo cosa si può fare a livello diplomatico per cercare di evitare escalation. E' importante anche prima della settimana dell'Onu, ci sarà una riunione G7 a New York e lì parleremo di Medio Oriente. Vogliamo tutti che si raggiunga il cessate il fuoco per la liberazione degli ostaggi e per aiutare la popolazione civile palestinese", ha sottolineato.

©IPA/Fotogramma
Tajani: "Rifaremo il punto alla riunione di Parigi, evitare l'escalation"
Oggi a Parigi "faremo il punto sulla situazione in Medio Oriente per capire cosa fare, a livello diplomatico, per evitare una escalation". Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante una conferenza stampa con il presidente del Partito Popolare spagnolo, Alberto Nunez Feijo'o. Tajani, che nella capitale francese parteciperà alla riunione del Quintetto (Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Usa), ha aggiunto che l'incontro di oggi "è importante" e arriva "prima della riunione delle Nazioni Unite e la riunione G7 a New York, con la presidenza dell'Italia, dove si continuerà a parlare di Medio Oriente. Vogliamo tutti che si raggiunga un cessate il fuoco, che si aiuti la popolazione palestinese e che si arrivi alla liberazione degli ostaggi".
Esplosioni in Libano, 37 i morti
Il bilancio delle esplosioni, tra quelle dei cercapersone di martedì e quelle dei walkie talkie di ieri, è salito a 37 morti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese. In seguito alla situazione, alcune compagnie aeree hanno deciso mercoledì di cancellare i loro voli da o per l'aeroporto internazionale di Beirut.
Abu Mazen da Sanchez, appello congiunto a de-escalation
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha lanciato un appello alla "de-escalation" in Medio Oriente, in una dichiarazione rilasciata insieme al presidente palestinese Abu Mazen, in visita a Madrid. "Oggi il rischio di un'escalation aumenta di nuovo pericolosamente" in Libano, ha dichiarato Sanchez dopo un colloquio di circa un'ora con il leader dell'Autorita' palestinese. "Dobbiamo quindi lanciare un nuovo fermo appello alla moderazione, alla riduzione dell'escalation e alla coesistenza pacifica tra i Paesi, in breve alla pace", ha aggiunto. Nè Sanchez nè Abbas hanno commentato direttamente le due ondate di esplosioni mortali avvenute martedì e mercoledì in Libano e che hanno preso di mira i sistemi di trasmissione del movimento islamista libanese filo-iraniano Hezbollah, nemico giurato di Israele. Sanchez ha sottolineato che questa è stata la prima visita di Abu Mazen a Madrid dal riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo spagnolo, il 28 maggio. Il leader socialista, che dall'inizio del conflitto a Gaza tra Israele e Hamas, il 7 ottobre 2023, si è affermato come paladino della causa palestinese all'interno dell'Unione Europea, ha insistito ancora una volta sulla "necessita', l'urgenza di porre immediatamente fine alla guerra a Gaza". "E' assolutamente necessario che le parti concludano un cessate il fuoco in conformità con la risoluzione 2735 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", adottata il 10 giugno, ha affermato, ricordando che l'applicazione di tale risoluzione è obbligatoria".
Ong italiana: "In Libano siamo sull'orlo del baratro"
“Fuori da tutti gli ospedali di Beirut si vedono madri, fratelli, persone care di chi ha perso occhi, mani, dita e che i medici di tutto il paese stanno provando a curare in un sistema sanitario al collasso. A tutte e tutti viene chiesto di non intasare le strade e donare sangue, mentre si aspetta il discorso del leader di Hezbollah previsto per giovedì pomeriggio, e si fa seria la possibilità di un’invasione definitiva dal confine sud del paese da parte di Israele. Siamo sull’orlo del baratro” queste le parole di Virginia Sarotto, cooperante in Libano di Arcs Culture Solidali, attualmente a Beirut.
In seguito alle esplosioni dei cercapersone dello scorso 17 settembre, sui telefoni dello staff locale di Arcs sono iniziati ad arrivare decine di messaggi e video sull’accaduto e sui protocolli di sicurezza. Le prime reazioni sono state di stupore e disorientamento per quello che stava accadendo. Poi si è iniziato a chiamare amici e parenti per sapere se fossero sani e salvi. Il bilancio dell’attacco saranno 3 mila operativi di Hezbollah feriti, oltre che l’ambasciatore iraniano, e 9 persone uccise, tra cui bambini e bambine. Dal pomeriggio di martedì nelle strade delle città colpite si sentono ambulanze di continuo, gli ospedali sono pieni di persone ferite al volto, agli arti superiori e allo stomaco colpite mentre erano al mercato, in auto, per strada. Mercoledì pomeriggio è arrivata un’altra ondata di esplosioni che ha alzato a 32 il numero dei morti e aggiunto 450 feriti al numero del giorno prima.
Israele: "Dal 7 ottobre, Hezbollah ha lanciato migliaia di razzi dal Libano contro i civili israeliani"
Hezbollah: "Arrestato uomo sospettato di spionaggio per Israele"
Hezbollah ha arrestato un uomo nella città di Hula, in Libano, sospettato di spionaggio per Israele. Lo hanno riferito i media israeliani, citando l'organizzazione islamista libanese. Secondo quanto riferito, il sospettato lavorava come appaltatore per l'Unicef. Il fratello dell'arrestato, sempre secondo i media, è un membro di spicco del Partito di Dio.
Libano, 'Onu deve assumere posizione ferma su guerra tecnologica di Israele'
Il primo ministro libanese Najib Mikati chiederà alle Nazioni Unite di opporsi alla "guerra tecnologica" di Israele contro il suo paese. Nella riunione di domani, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, secondo il premier, dovrebbe "assumere una posizione ferma contro l'aggressione israeliana al Libano e la guerra tecnologica che sta conducendo". Lo scrive il Times of Israel.
'Hezbollah arresta diverse persone dopo le esplosioni'
La tv saudita al Hadath riferisce che Hezbollah ha arrestato diverse persone per interrogarle in seguito alle esplosioni di cercapersone e altri dispositivi wireless, tra cui il fratello di un membro anziano del gruppo sciita filo-iraniano. Anche il responsabile per gli ordigni del partito di Dio sarebbe finito in manette per essere sottoposto a interrogatorio. Intanto l'esercito libanese sta facendo detonare device dei miliziani e ha chiesto ai cittadini di denunciare qualsiasi ordigno e di non avvicinarsi.
Beirut, il bilancio delle esplosioni sale a 37 morti
Il bilancio delle esplosioni, tra quelle dei cercapersone di martedì e quelle dei walkie talkie di ieri, è salito a 37 morti. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese.
Mo: Hezbollah annuncia la morte di altri 5 suoi membri
Hezbollah ha annunciato la morte di altri cinque suoi membri, dopo le esplosioni di ieri in tutto il Libano dei walkie-talkie utilizzati dal gruppo islamista, che secondo le autorità sanitarie libanesi avrebbe causato la morte di 20 persone e il ferimento di altre 450. Con la morte di questi ultimi membri di Hezbollah, il bilancio delle vittime del gruppo dall'inizio della guerra con Israele sale ad almeno 478, 37 dei quali negli ultimi due giorni.
Libano, artificieri fanno esplodere cercapersone e radio
L'agenzia di stampa statale libanese NNA, citando una dichiarazione militare libanese, riferisce che i cercapersone e altri dispositivi elettronici vengono fatti esplodere in modo controllato come misura precauzionale. Cita l'esercito che afferma che unità specializzate stanno "facendo esplodere cercapersone e dispositivi di comunicazione sospetti in varie regioni" e ha invitato i cittadini "a stare lontani dalle scene delle detonazioni e a segnalare qualsiasi dispositivo od oggetto sospetto".
Tajani: "Anche a Israele mandiamo messaggi di prudenza"
"Stiamo spingendo in Iran" per "evitare una escalation" e "ovviamente anche a Israele mandiamo messaggi di prudenza". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un incontro nella sede di Fi.
Turchia: "Israele passo dopo passo aumenta attacchi a Libano"
"Vediamo che, passo dopo passo, Israele ha iniziato ad aumentare i suoi attacchi contro il Libano". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, commentando le esplosioni di walkie talkie e radio che hanno provocato ieri 20 morti e centinaia di feriti in Libano, il giorno dopo lo scoppio dei cercapersone. "Il progetto di (Benyamin) Netanyahu di rubare tutte le terre dei Palestinesi nella regione continua con il sostegno dell'Occidente", ha aggiunto Fidan, durante un'intervista con Anadolu.
Nyt: cercapersone forniti da società di facciata israeliana
Secondo fonti del New York Times, la Bac Consulting, che avrebbe fornito migliaia di cercapersone esplosi martedì durante un attacco contro i membri di Hezbollah, è una società di facciata israeliana.Tre funzionari dei servizi segreti informati sull'operazione hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere il fatto che i produttori dei cercapersone erano ufficiali dell'intelligence di Gerusalemme.
Hezbollah: 20 dei nostri morti in esplosioni walkie-talkie
Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato la morte tra ieri sera sera e questa mattina di 20 suoi membri, uccisi secondo una fonte vicina alla formazione filo-iraniana in esplosioni di walkie-talkie attribuite a Israele.
Israeliano al soldo di Teheran per uccidere Netanyahu
Un civile israeliano è stato arrestato dal servizio segreto interno con l'accusa di essere stato reclutato dall'Iran per assassinare il primo ministro israeliano, il ministro della difesa o il capo dello Shin Bet. Secondo gli inquirenti, citati dal Times of Israel, si tratta di un uomo d'affari ebreo israeliano che ha vissuto in Turchia per lunghi periodi e lì ha gestito affari e relazioni sociali con cittadini turchi e iraniani.
Idf: "Pesanti attacchi aerei e artiglieria nel sud del Libano"
Questa notte aerei dell'aeronautica militare israeliana hanno colpito strutture militari di Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf. Inoltre, l'esercito israeliano ha effettuato intensi attacchi di artiglieria in diverse aree del sud del Libano.
Iran: "Dio punirà criminale dietro le esplosioni in Libano"
"Dio è invincibile e si vendica e il criminale sarà sicuramente punito in modo giusto". Lo ha affermato il presidente dell'Iran, Masoud Pezeshkian, dopo le esplosioni di walkie talkie e radio che hanno provocato ieri 20 morti e centinaia di feriti in Libano, in un'azione attribuita a Israele, il giorno dopo lo scoppio dei cercapersone. Senza nominare esplicitamente lo Stato ebraico, Pezeshkian ha espresso vicinanza al Libano, dopo il "terrore di massa perpetrato dal regime terroristico facendo esplodere dispositivi di comunicazione senza fare distinzioni tra civili e altri", in un messaggio su X dove condanna "l'atroce crimine".
Cnn: hacker Iran hanno inviato a Biden documenti di Trump. Il tycoon: mi attaccano
Il tycoon durante un comizio a Uniondale, Long Island fa riferimento a una notizia riportata dalla Cnn secondo la quale hacker iraniani avrebbero rubato dei documenti riservati alla sua campagna elettorale, inviandoli allo staff del suo avversario. I fatti sarebbero accaduti a giugno e luglio. L'ARTICOLO
Nyt: "Israele ha prodotto i cercapersone usati nell'attacco in Libano"
La Bac Consulting, l'azienda ungherese produttrice dei cercapersone esplosi in Libano, era una società fittizia israeliana. Lo ha riferito il New York Times, citando tre ufficiali dell'intelligence israeliana informati dell'operazione, che hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere che i produttori dei cercapersone facevano capo ai servizi segreti israeliani.
Secondo il rapporto, i cercapersone hanno iniziato a essere spediti in Libano nel 2022, ma la fornitura è aumentata quando il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato l'uso dei telefoni cellulari come pericoloso.
Azienda giapponese: walkie-talkie esplosi ritirati 10 anni fa
L'azienda giapponese Icom afferma di aver smesso di produrre il modello di walkie-talkie, presumibilmente utilizzato nelle recenti esplosioni in Libano, circa 10 anni fa. "L'IC-V82 è una radio portatile che è stata prodotta ed esportata, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. È stata messa fuori produzione circa 10 anni fa e da allora non è stata più spedita dalla nostra azienda", afferma Icom in una dichiarazione.
Una nuova ondata di esplosioni ha devastato il Libano ieri pomeriggio e hanno riguardato soprattutto walkie-talkie utilizzati dai membri di Hezbollah, il giorno dopo che migliaia di persone erano rimaste ferite, quando i loro cercapersone sono esplosi in un attacco coordinato, la cui responsabilità è stata ampiamente attribuita a Israele dopo mesi di scontri transfrontalieri
Hezbollah, cosa può essere successo con i cercapersone esplosi. Il parere dell'esperto
Sono stati al centro di un attacco coordinato che ha causato morte e devastazione in Libano e Siria, esplodendo fra le mani dei miliziani del gruppo radicale libanese sostenuto dall’Iran. Lo stesso gruppo se ne serve a discapito degli smartphone per inoltrare le comunicazioni ai propri membri, anche per eludere la geolocalizzazione. Ma cosa può esser successo davvero? A cercar di far luce sull'accaduto ecco l'opinione di Riccardo Meggiato, consulente in cybersecurity e informatica forense
Attacco a Hezbollah, Libano, Iran e Hamas accusano Israele. Usa: "Noi non informati"
L'esplosione dei cercapersone utilizzati dai membri del gruppo ha causato diversi morti e migliaia di feriti. Hezbollah: "Totale responsabilità" di Israele. Libano: "Aggressione criminale israeliana". Iran: "Atto terroristico del regime israeliano che ha preso di mira civili libanesi". Washington nega ogni coinvolgimento, l’Onu: sviluppi "estremamente preoccupanti"
Iran: "ci riserviamo diritto di rispondere" dopo ferimento ambasciatore a Beirut
"Ci riserviamo il diritto di prendere le misure che riterremo necessarie per rispondere sulla base del diritto internazionale a questo crimine e violazione orribile". Lo fa sapere la rappresentanza iraniana all'Onu, in una lettera inviata al Consiglio di Sicurezza, dopo che il suo ambasciatore a Beirut, Mojtaba Amani, è rimasto ferito ieri nelle esplosioni dei cercapersone attribuite a Israele e ha perso un occhio.
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