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Attacco a Hezbollah, Libano, Iran e Hamas accusano Israele. Usa: "Noi non informati"

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©Getty

L’esplosione dei cercapersone utilizzati dai membri del gruppo ha causato diversi morti e migliaia di feriti. Hezbollah: "Totale responsabilità" di Israele. Libano: "Aggressione criminale israeliana". Iran: "Atto terroristico del regime israeliano che ha preso di mira civili libanesi". Washington nega ogni coinvolgimento, l’Onu: sviluppi "estremamente preoccupanti"

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L’attacco in Libano e Siria (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA) che ha provocato l’esplosione di cercapersone utilizzati da Hezbollah ha alzato ulteriormente la tensione nell’area. Il movimento sciita ha accusato Israele della "totale responsabilità" per le esplosioni - che hanno provocato diversi morti e migliaia di feriti -  e ha avvertito che ci sarà una "giusta punizione". Il governo del Libano ha "condannato all'unanimità questa aggressione criminale israeliana, che viola palesemente la sovranità del Paese”. E il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha criticato "l'atto terroristico del regime israeliano che ha preso di mira civili libanesi". Il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite , Stéphane Dujarric, ha descritto gli sviluppi in Libano come "estremamente preoccupanti", sottolineando il contesto "estremamente volatile" nella Regione. "Deploriamo le vittime civili che abbiamo visto", ha detto, sottolineando i rischi di escalation. Mentre il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Matthew Miller, ha detto che gli Stati Uniti non sono stati informati in anticipo e non sono stati coinvolti nelle esplosioni di cercapersone utilizzati da Hezbollah in Libano.

Le accuse di Hezbollah, Libano e Iran a Israele

Come detto, Hezbollah ha accusato Israele della "totale responsabilità" per le esplosioni in Libano, avvertendo che ci sarà una "giusta punizione". Mentre il primo ministro libanese Najib Mikati ha tenuto una riunione di gabinetto dopo le esplosioni simultanee che si sono verificate nel Paese. Il governo ha "condannato all'unanimità questa aggressione criminale israeliana, che viola palesemente la sovranità del Libano", ha reso noto l'ufficio stampa al termine del vertice. E anche Hamas ha condannato le esplosioni in Libano, affermando che sono state parte dell'"aggressione terroristica sionista". Inoltre il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha condannato "l'atto terroristico del regime israeliano che ha preso di mira civili libanesi" nel corso di un colloquio avuto con il suo omologo libanese, Abdallah Bou Habib. Riferendosi all'esplosione su larga scala dei cercapersone, Araqchi ha sottolineato la disponibilità di Teheran a fornire assistenza medica per curare i feriti. Il capo della diplomazia di Teheran ha avuto una telefonata anche con la moglie dell'ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, per ricevere un aggiornamento sulle condizioni del diplomatico, tra le migliaia di persone rimaste ferite nelle esplosioni. Araqchi ha evidenziato la disponibilità a rimpatriare l'ambasciatore e i feriti se necessario. La moglie dell'ambasciatore lo ha ringraziato, confermando che le condizioni di Amani sono buone.

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Stati Uniti: "Noi né informati né coinvolti"

Sull’attacco odierno è intervenuto anche il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, Matthew Miller, affermando che gli Usa non sono stati informati in anticipo e non sono stati coinvolti: "Posso dirvi che gli Usa non sono stati coinvolti, gli Usa non erano a conoscenza di questo incidente in anticipo e, a questo punto, stiamo raccogliendo informazioni". Miller non ha voluto commentare le accuse secondo cui le esplosioni sarebbero state organizzate da Israele. Il portavoce ha aggiunto che i civili non dovrebbero essere presi di mira negli attacchi, ma i membri delle"organizzazioni terroristiche" sono "obiettivi legittimi".

Casa Bianca: “Soluzione diplomatica”

Le esplosioni sono avvenute dopo settimane di tentativi diplomatici da parte degli Stati Uniti di scoraggiare una rappresaglia iraniana contro Israele che ha organizzato l'omicidio del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, mentre si trovava a Teheran. Matthew Miller ha confermato il messaggio degli Stati Uniti: "Invitiamo l'Iran a non approfittare di nessun incidente per aggiungere ulteriore instabilità e aumentare ulteriormente le tensioni nella regione". Mentre la portavoce della CasaBianca, Karine Jean-Pierre, ha detto che gli Stati Uniti continuano a credere che sia necessaria una soluzione diplomatica al conflitto in corso tra Israele e Hezbollah.

epa11610037 Paramedics transport an injured person to the American University of Beirut Medical Center (AUBMC) after an incident involving Hezbollah members' wireless devices in Beirut,  Lebanon, 17 September 2024. According to Lebanon s state news agency, several  wireless communication devices (pagers) were detonated using advanced technology.  Hundreds of people with various injuries have been arriving at Lebanese hospitals, according to the Lebanese Public Health Emergency Operations Center of the Ministry of Public Health.  EPA/WAEL HAMZEH

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In Israele riunione d'emergenza del governo

Intanto in Israele - che non ha ad ora rivendicato l’attacco - i più alti responsabili della sicurezza sono stati convocati per un incontro d'emergenza con il governo. L'intelligence israeliana ha rilevato segnali insoliti di preparativi militari di Hezbollah nel Libano meridionale.  L'apparato di sicurezza ritiene che le tempistiche attuali non consentiranno la nomina di Gideon Sa'ar a ministro della Difesa al posto di Yoav Gallant. Sa'ar tra l'altro non ha familiarità con i piani operativi dell'Idf per il Libano. Netanyahu e Gallant si sono dunque dovuti sedere faccia a faccia, dopo la repentina giravolta politica del premier che lo voleva estromettere dal governo nel giro di poche ore passando la sua poltrona al falco di destra Gideon Sa'ar. Per il momento Gallant resta al suo posto.

Onu: sviluppi in Libano “estremamente preoccupanti”

Il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite , Stéphane Dujarric, ha descritto gli sviluppi in Libano come "estremamente preoccupanti", sottolineando - secondo quanto riporta il The Guardian - il contesto "estremamente volatile" nella Regione. "Deploriamo le vittime civili che abbiamo visto", ha detto rimarcando i rischi di escalation.

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