Presidenziali Usa, Trump attacca: “Il dibattito con Kamala Harris è stato truccato da Abc”
MondoDopo il duello televisivo tra i due candidati alla Casa Bianca, il tycoon si sfoga su Fox News: “È andata come supponevo, perché correggevano tutto ma non lei. Anchor faziosi”. E aggiunge: "Non so se voglio farne un altro". Poi ha commentato l’endorsement di Taylor Swift all’esponente dem: "Non ero un suo fan. È una persona molto liberale. Sembra che appoggi sempre un democratico, e probabilmente ne pagherà le conseguenze sul mercato”
Nella notte italiana è andato in scena a Filadelfia il primo (e forse unico) duello televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump, i due candidati alle presidenziali Usa di novembre. Secondo la maggior parte degli opinionisti l’esponente dem, attuale vicepresidente degli Stati Uniti, ha vinto la sfida dialettica con l’avversario repubblicano (I TEMI CHIAVE). A qualche ora di distanza dall’evento, l'ex presidente Trump ha commentato l’esito. E ha attaccato affermando che il dibattito con Kamala Harris è stato un “affare truccato" dal canale tv Abc. “È andata come supponevo, perché correggevano tutto ma non lei", ha detto parlando a Fox News. Poi ha avuto una dura reazione anche contro Taylor Swift, che ieri ha espresso il suo endorsement per Harris."Non ero un suo fan. È una persona molto liberale. Sembra che appoggi sempre un democratico, e probabilmente ne pagherà le conseguenze sul mercato”, ha detto il tycoon sulla pop-star (TUTTE LE STAR A FAVORE DI HARRIS).
Trump: "Non so se voglio fare un altro dibattito"
Il tycoon ha anche detto: "Non so se voglio farne un altro", riferendosi alla possibilità di un secondo dibattito tv con la sua rivale. Quanto al fatto che il dibattito fosse "truccato", Trump ha evidenziato che "era tre contro uno", attaccando i moderatori di Abc news. In precedenza l'ex presidente aveva commentato che è stato il suo "miglior dibattito di sempre", accusando di faziosità i moderatori della rete televisiva che ha organizzato il duello tv con Kamala Harris.
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Come è andato il dibattito
Sono stati numerosi i temi toccati in un'ora e mezza di dibattito, dall'economia all'Ucraina e la guerra a Gaza passando per il diritto all'aborto, l'immigrazione e l'Afghanistan. "Non sono né Biden né Trump, sono la leader di una nuova generazione", ha dichiarato la vice presidente che si è "presentata" anche al suo rivale che non sembrava volesse stringerle la mano, avvicinandosi e dicendogli: "Piacere, Kamala Harris". "È il momento di voltare pagina, il mio piano è una nuova strada per il futuro", ha sottolineato la vice di Biden che per la prima volta ha preso le distanze dal suo presidente. Nel complesso Harris è riuscita a mettere all'angolo il suo avversario in diversi momenti. Come quando lo ha accusato di "aver venduto gli Stati Uniti alla Cina" con la sua politica dei chips. O quando lo ha accusato di essere amico di dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong-un che "fanno il tifo per lui perché lo possono manipolare". L'amicizia con il leader del Cremlino è stato uno dei temi di politica estera sul quale la vice presidente ha attaccato più duramente. "Se Trump fosse presidente Putin sarebbe seduto a Kiev con gli occhi puntati sull'Europa", ha incalzato la democratica provocando il tycoon dichiarando che "i leader stranieri gli ridono dietro". "Sei amico di un dittatore che ti si mangerebbe a colazione". È apparsa decisa anche sull’aborto, tema caldo della campagna sul quale il tycoon è, invece, scivolato affermando che i democratici vogliono consentire l'aborto nel "nono mese" di gravidanza e confondendo la Virginia con la West Virginia.
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Trump in difficoltà
Donald Trump da parte sua ha sfoderato i classici del repertorio: da Harris "marxista che ha distrutto il Paese con politiche che sono folli" a Harris anti-Israele che distruggerà il Paese entro due anni dal suo insediamento. Ed è riuscito a mettere a segno qualcuno delle sue battute come quando l'ha fermata dicendole "sto parlando io" riferendosi alla stessa ormai famosa frase usata da Harris con Mike Pence nel dibattito tra candidati vicepresidenti. Ma a tratti è sembrato irritato e nervoso, ha alzato la voce ed è andato in confusione di fronte alla calma olimpica dell'avversaria. E oltre all'uscita infelice sull'aborto ha fatto una gaffe ripetendo la falsa teoria cospirativa secondo cui gli immigrati haitiani mangiano i gatti domestici degli americani. Quando poi gli è stato chiesto della questione della "razza" di Harris non è riuscito a fare del tutto un passo indietro liquidandola con un "non me ne potrebbe fregare di meno. Qualunque cosa voglia essere, per me va bene, decida lei". Il tycoon ha provato a mettere in difficoltà la sua avversaria sul ritiro dall'Afghanistan, nota dolente dell'amministrazione Biden, ma anche in quel caso Harris si è smarcata rilanciando che fu il Trump a concludere un accordo disastroso invitando persino i talebani a Camp David.