Israele: salvacondotto per leader Hamas in cambio di ostaggi. Raid a Khan Younis: 19 morti

Attacco in un'area umanitaria. L'esercito israeliano ha comunicato che i suoi aerei hanno colpito "importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo". I miliziani negano che nell'accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti. Israele ha proposto al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un salvacondotto per uscire da Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani e della rinuncia da parte dell'organizzazione al controllo sulla Striscia
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Raid del'esercito israeliano nella zona umanitaria di Al-Mawasi a Khan Yunis, la principale città' meridionale del territorio palestinese. Il Ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha riferito che 19 persone sono morte e altre 60 sono rimaste ferite. L'esercito israeliano ha comunicato che i suoi aerei hanno colpito "importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo situato nell'area". I miliziani palestinesi negano la presenza di combattenti nell'aerea.
Israele ha proposto al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un salvacondotto per uscire da Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani e della rinuncia da parte dell'organizzazione al controllo sulla Striscia. Lo ha detto il coordinatore del governo israeliano per gli ostaggi, Gal Hirsch.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia
Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. IL PUNTO
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. LEGGI QUI
La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata
L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. COSA SAPERE
Israele, pronti a salvacondotto a Sinwar in cambio ostaggi
Israele ha proposto al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un salvacondotto per uscire da Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani e della rinuncia da parte dell'organizzazione al controllo sulla Striscia. Lo ha detto il coordinatore del governo israeliano per gli ostaggi, Gal Hirsch, in un'intervista a Bloomberg ripresa da Haaretz. "Sono pronto a fornire un passaggio sicuro a Sinwar, alla sua famiglia, a chiunque voglia unirsi a lui", ha detto Hirsch. "Vogliamo indietro gli ostaggi. Vogliamo la smilitarizzazione, la deradicalizzazione ovviamente, un nuovo sistema che gestisca Gaza".
Onu, convoglio vaccini tenuto sotto tiro da soldati Israele
Un portavoce dell'Onu afferma che un convoglio per portare i vaccini antipolio nella Striscia di Gaza è stato tenuto sotto tiro dai soldati israeliani a un posto di blocco militare: lo ha reso noto Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, aggiungendo che sono stati sparati dei colpi e che i suoi veicoli sono stati speronati da un bulldozer.
"E' l'ultimo esempio degli inaccettabili pericoli e impedimenti che il personale umanitario a Gaza sta vivendo" da parte delle forze israeliane, ha detto il portavoce. "Il convoglio trasportava 12 membri dello staff delle Nazioni Unite diretti a sostenere la campagna di vaccinazione contro la poliomielite nel nord della Striscia", ha spiegato Dujarric. Questo incidente, e la condotta delle forze israeliane sul campo, "hanno messo in pericolo la vita del nostro personale", ha aggiunto il portavoce. "È fondamentale - ha dichiarato - che le forze israeliane adottino misure per proteggere il personale umanitario e facilitino il loro lavoro. Questo è ciò che richiede il diritto umanitario internazionale".
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. I DETTAGLI
Procuratore Cpi: 'Urgente il mandato d'arresto per Netanyahu'
Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ha chiesto alla Camera preliminare della stessa Cpi di spiccare "con la massima urgenza" i mandati di arresto nei confronti del premier israeliano, Benyamin Netanyahu, del ministro della Difesa, Yoav Gallant, e dei leader di Hamas, Yahya Sinwar e Mohammed Deif, "alla luce del peggioramento della situazione in Palestina e del protrarsi dei crimini" di guerra e contro l'umanità "descritti nelle richieste" di arresto che aveva avanzato a maggio. Lo si legge in un documento sul sito della Cpi, nel quale Khan chiede anche di rimuovere dalla lista delle richieste di arresto il nome di Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas ucciso a luglio a Teheran. Resta invece il nome di Deif - che Israele ritiene di aver ucciso in un raid vicino a Khan Yunis sempre a luglio - in attesa di "informazioni sufficienti e affidabili" che ne confermino la morte.
Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso
Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO
Chi sono i coloni israeliani in Cisgiordania e perché gli insediamenti sono illegali
Gli insediamenti sono il frutto di una politica imperialista e di un lungo processo di colonizzazione. Le violazioni dei diritti umani compiute nel processo coloniale, che dura ancora oggi, sono condannate anche dall'Unhcr COSA SAPERE
In un video il tunnel in cui sono stati uccisi 6 ostaggi
Idf pubblica un video che mostra l'interno di un tunnel di Hamas nel quartiere Tel Sultan di Rafah, dove sei ostaggi israeliani sono stati assassinati dai terroristi di Hamas e poco dopo sono stati trovati e recuperati dalle truppe israeliane, lo riferisce il Times of Israel. Si ritiene che gli ostaggi Hersh Goldberg-Polin, Eden Yerushalmi, Ori Danino, Alex Lobanov, Carmel Gat e Almog Sarusi siano stati giustiziati nel tunnel dai loro rapitori il 29 agosto, prima di essere scoperti dalle truppe meno di due giorni dopo.
Non tutti gli israeliani sono ebrei: dai coloni ai drusi
Per capire cosa succede in Israele, quali sono le divisioni politiche che lo attraversano e comprendere le conseguenze che il conflitto in corso provoca nella popolazione è necessario sapere quanto variegata sia la sua popolazione L'APPROFONDIMENTO
Oms, 'raddoppiate richieste respinte per i camion umanitari a Gaza'
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il numero di richieste respinte di camion di aiuti umanitari dall'esercito israeliano per raggiungere la Striscia di Gaza è raddoppiato ad agosto rispetto ai mesi precedenti. Lo sostiene Tarik Jasarevic, portavoce dell'Oms.
Il portavoce dell'Ocha Jens Laerke ha aggiunto che solo 74 dei 208 tentativi di raggiungere il nord in agosto sono stati agevolati. Ieri, le forze israeliane hanno fermato un convoglio che trasportava veicoli e carburante per la campagna di vaccinazione, nonché un team dell'Oms che cercava di raggiungere l'ospedale al-Shifa e la missione ha dovuto essere interrotta, ha affermato Jasarevic.
Norvegia condanna attacco aereo israeliano a Khan Younis
Il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha condannato l'attacco aereo israeliano avvenuto questa mattina nella zona di al-Mawasi a Khan Younis. "Condanno l'attacco aereo israeliano di questa mattina su un'area di sicurezza a Khan Younis", ha affermato Eide in un post su X.
“Tutte le parti hanno l’obbligo di proteggere i civili in guerra - ha aggiunto - La presenza di gruppi armati non annulla l’obbligo di rispettare il diritto umanitario internazionale. La guerra deve finire.”
Borrell ha incontrato ministri esteri della regione per parlare di Gaza
Il responsabile della politica estera dell'UE, Josep Borrell, ha dichiarato di aver incontrato i ministri degli Esteri di Bahrein, Iraq, Kuwait e Turchia per discutere della guerra di Gaza e di altre crisi regionali. "Il dialogo e la cooperazione sono gli unici modi per evitare un'ulteriore escalation", ha affermato Borrell in un post su X.
Guterres condanna 'fermamente' i raid aerei israeliani di oggi
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, è "profondamente allarmato dalle continue perdite di vite umane a Gaza e condanna fermamente gli attacchi aerei israeliani di oggi in una zona designata dallo Stato ebraico per gli sfollati a Khan Younis". Lo ha fatto sapere il suo portavoce. "L'uso di armi pesanti in aree densamente popolate è inaccettabile", ha aggiunto. "I palestinesi si erano trasferiti in questa zona a Khan Younis in cerca di riparo e sicurezza, dopo essere stati ripetutamente istruiti a farlo dalle autorità israeliane". Guterres ha ribadito il suo appello per un cessate il fuoco immediato e il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi.
Casa Bianca: 'Seguiamo da vicino indagine Israele su uccisione attivista turco americana'
La Casa Bianca precisa che sta seguendo da vicino quella che ha definito l'indagine penale di Israele sull'uccisione dell'attivista turco americana Ayşenur Ezgi Eygi, in Cisgiordania la scorsa settimana. Israele ha ammesso che è molto probabile che siano state le forze dell'Idf a sparare il proiettile che ha ucciso la donna durante la manifestazione di protesta contro i coloni in Cisgiordania. Ha precisato che la morte non era intenzionale e ha espresso profondo rincrescimento.
Borrell: 'La Cisgiordania rischia di diventare una nuova Gaza'
Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha detto che "un nuovo fronte si sta aprendo con un obiettivo chiaro: trasformare la Cisgiordania in una nuova Striscia di Gaza, aumentando la violenza, delegittimando l'Autorità Palestinese e incoraggiando provocazioni per reagire con forza, non avendo paura di dire al mondo che l'unica via per una risoluzione pacifica del conflitto è l'annessione della Cisgiordania e di Gaza". Parlando a a una riunione ministeriale della Lega Araba al Cairo, l'Alto rappresentante Ue ha accusato "membri estremisti del governo israeliano (...) di cercare di rendere impossibile la creazione di un futuro Stato palestinese". "Senza un intervento, la Cisgiordania diventerà una nuova Gaza, e Gaza diventerà una nuova Cisgiordania, mentre gruppi di coloni preparano nuovi insediamenti", ha avvertito, lamentando che "la comunità internazionale deplora, si emoziona, tenta" di fare, "ma ha difficoltà ad agire". Borrell ha inoltre denunciato che "coloro che conducono la guerra non hanno alcun interesse a porvi fine".
Netanyahu: 'Il paragone tra Israele e Hamas è antisemitismo'
"Il paragone fatto dal procuratore del Co tra il primo ministro di Israele e il ministro della Difesa, che combattono il terrorismo omicida di Hamas secondo le leggi di guerra, e il criminale di guerra Sinwar, che giustizia a sangue freddo gli ostaggi israeliani, è puro antisemitismo ed è una vergogna morale di primo grado". Lo ha dichiarato questa sera l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu, riferendosi ai mandati di arresto che il procuratore ha chiesto di emettere urgentemente contro gli stessi ministri e il capo di Hamas. Ha poi aggiunto: "Purtroppo, fin dall'inizio abbiamo visto che i processi all'Aia sono politicamente motivati e non si basano su alcun fondamento legale professionale".
Ben Gvir: 'Lapid nel governo è sconfitta Israele contro Hamas'
Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliana, Itamar Ben Gvir, esponente dell'estrema destra, ha criticato il leader dell'opposizione, Yair Lapid, sostenendo che la sua inclusione in un governo di unità nazionale sarebbe "una ricompensa per il leader di Hamas, Yahya Sinwar" e equivarrebbe ad "alzare bandiera bianca" nella guerra contro Hamas. Ben Gvir ha risposto a un'affermazione dell'ex primo ministro centrista, critico della composizione del governo di Netanyahu.
Idf: 'Colpite in Libano basi di lancio razzi verso la Galilea'
L'Idf ha comunicato di aver colpito le basi da cui sono stati effettuati oggi decine di lanci di razzi dal sud del Libano verso la zona di Meron e la Galilea occidentale. L'Idf ha inoltre fatto sapere che aerei da combattimento hanno attaccato anche una struttura militare di Hezbollah nell'area di Rashaf, nel Libano meridionale.
Casa Bianca: 'Non è chiaro se verrà raggiunto accordo di cessate il fuoco'
Non è chiaro se verrà raggiunto un accordo di cessate il fuoco dopo l'esecuzione dei sei ostaggi. Lo ha dichiarato il consigliere americano per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale John Kirby. "Quello che non ci è chiaro è se Hamas si siederà mai al tavolo con sincerità e firmerà qualcosa. E' questo a essere complicato", ha spiegato Kirby, precisando che comunque il lavoro sta continuando.
Idf: 'Ucciso Mahmoud Hamdan, alto capo militare di Hamas'
L'Idf riferisce che Mahmoud Hamdan, alto comandante di Hamas, è stato ucciso diverse settimane fa da un drone israeliano a Gaza. Hamdan ha avuto un "ruolo significativo" nella pianificazione dell'assalto del 7 ottobre ed è stato coinvolto in altri attacchi nel corso del conflitto in corso.
Borrell ha presentato ai 27 le sanzioni Ue contro l'Iran
"La consegna di missili balistici iraniani aiuterà probabilmente l'escalation della campagna di bombardamenti della Russia contro i civili, le città e le infrastrutture civili ucraine, aumentando ulteriormente le vittime civili e la distruzione. Tale sostegno alla campagna di terrore della Russia contro la popolazione ucraina sarà accolto da una forte risposta dell'Ue. L'Alto rappresentante Josep Borrell ha già presentato agli Stati membri una serie di misure decisive e mirate come parte della risposta dell'Ue, che dovranno essere approvate all'unanimità". Lo fa sapere un portavoce del Servizio di Azione Esterna.
La Giordania al voto in elezioni oscurate dalla guerra a Gaza
Più di cinque milioni di giordani sono chiamati ai seggi oggi per eleggere i loro parlamentari in un'elezione oscurata dalla guerra a Gaza e dalle preoccupazioni per il crollo del turismo, un settore vitale per l'economia del regno. È il primo voto da quando una riforma del 2022 ha aumentato il numero di seggi alla Camera, riservandone di più alle donne e abbassando l'età minima per i candidati. I seggi sono aperti fino alle 19:00, ora locale, e i risultati sono attesi entro 48 ore. Gli analisti si aspettano un alto tasso di astensione. Dall'inizio della guerra a Gaza, oltre undici mesi fa, la Giordania ha registrato un calo del turismo, un settore che rappresenta circa il 14% del prodotto interno lordo. Inoltre, il debito pubblico si avvicina a 50 miliardi di dollari e il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 21% nel primo trimestre. È improbabile che queste elezioni sconvolgano l'equilibrio politico del regno dove, secondo la Costituzione, il re mantiene il controllo sulle questioni strategiche. I candidati includono leader tribali, centristi, esponenti della sinistra e islamisti del più grande gruppo di opposizione del Paese, l'Islamic Action Front, affiliato alla Fratellanza Musulmana.
"Missili Iran a Mosca", nuove sanzioni Occidente
Gli Stati Uniti hanno formalmente accusato l'Iran di aver fornito missili balistici a corto raggio alla Russia da usare "entro poche settimane" nella guerra in Ucraina. Parlando da Londra, dove e' in visita ufficiale, il segretario di Stato americano Antony Blinken, ha denunciato che tale sviluppo rappresenta "una minaccia per tutta l'Europa" e dimostra come "l'influenza destabilizzante dell'Iran si estenda ben oltre il Medio Oriente". In conferenza stampa accanto al collega britannico, David Lammy, Blinken ha poi annunciato l'imminente varo di nuove sanzioni contro Teheran, che arriveranno nel corso della giornata; una mossa a cui si uniranno anche Germania, Francia e Gran Bretagna, i cosiddetti E3, i Paesi europei che hanno negoziato l'accordo sul nucleare iraniano. In un comunicato congiunto, i ministri degli Esteri di Berlino, Parigi e Londra hanno condannato come "escalation" la "conferma" dell'invio di missili iraniani a Mosca e annunciato misure contro il trasporto aereo ed entità e individui coinvolti nel programma missilistico balistico dell'Iran, come pure nel trasferimento di armi alla Russia. "La Russia ha ricevuto spedizioni di missili balistici e
probabilmente li utilizzerà entro poche settimane in Ucraina",
ha denunciato Blinken che domani si recherà in visita a Kiev con Lammy. "La fornitura di missili iraniani consente alla Russia di utilizzare una parte maggiore del suo arsenale per obiettivi più lontani dalla linea del fronte", ha spiegato il segretario di Stato, aggiungendo che "decine di militari russi si sono già addestrati in Iran per l'utilizzo di missili Fath-360", con una gittata fino a 120 chilometri.
M.O., asse Usa-Gb per tregua, presto una nuova proposta
Usa e Gran Bretagna "sono determinati a porre fine al conflitto di Gaza il prima possibile". Una nuova bozza di accordo, concordata con i mediatori di Qatar ed Egitto, da presentare a Israele e Hamas, è già pronta e "molto presto" verrà presentata alle parti. La visita del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a Londra al suo omologo britannico David Lammy, ha dato almeno in questo i suoi frutti. L'ennesimo raid di Tel Aviv che ha colpito la zona umanitaria di al-Mawasi, a Khan Younis, provocando 19 morti e decine di feriti, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. "Ci incontriamo in un momento critico per garantire un cessate il fuoco a Gaza, con le morti scioccanti a Khan Younis questa mattina che non fanno che rafforzare la necessità di una tregua", ha detto Lammy in conferenza stampa con Blinken. Da qui la decisione dell'alleanza anglosassone di spingere sull'acceleratore della tregua per porre fine a un conflitto che da quasi un anno ha innescato una scia di sangue infinita. "Piu' del 90% delle questioni sono state concordate, decise, restano una manciata di punti che sono difficili ma sono completamente risolvibili", ha detto Blinken. "Dipende ora dal premier Netanyahu e dal leader di Hamas Sinwar superare la linea e prendere quell'accordo che è sul tavolo" ha aggiunto Lammy secondo il quale "non può esserci alcun ruolo per Hamas in futuro". Pesa anche la morte dell'attivista turco-americana in Cisgiordania, oggi ammessa dalle forze armate dell'Idf che, a conclusione di un'inchiesta da loro portata avanti, hanno fatto sapere che "è altamente probabile" che la 26enne Aysenur Ezgi Eygi, sia stata colpita "indirettamente e involontariamente" dal fuoco dei militari israeliani che non era diretto a lei, ma all'istigatore della rivolta". Una morte "immotivata e ingiustificata" ha detto Blinken che ha fatto sapere che farà pressione su Israele affinchè faccia dei "cambiamenti fondamentali". "Nessuno dovrebbe essere ucciso a colpi di arma da fuoco per aver partecipato a una protesta. Nessuno dovrebbe mettere a rischio la propria vita solo per aver espresso liberamente le proprie opinioni", ha affermato il segretario americano. "A nostro giudizio, le forze di sicurezza israeliane devono apportare alcuni cambiamenti fondamentali al modo in cui operano in Cisgiordania, comprese modifiche alle loro regole di ingaggio. "E' il secondo cittadino americano che viene ucciso per mano delle forze di sicurezza israeliane. Non è accettabile. Deve cambiare".
Gallant: "Le truppe siano pronte all'offensiva al confine nord"
Il ministro della Difesa Yoav Gallant, parlando alle truppe al confine nord con il Libano, ha dichiarato che Israele sta spostando la sua attenzione verso il fronte settentrionale, mentre si avvicina al completamento degli obiettivi nella Striscia di Gaza. Gallant ha ribadito che le istruzioni arriveranno presto, simili a quelle già date per l'offensiva terrestre a Gaza. Ha anche menzionato che le truppe dovrebbero essere pronte a svolgere questa missione, secondo quanto riferiscono i media israeliani. Il ministro ha anche sottolineato che circa 60.000 israeliani sono stati costretti a lasciare le loro case nel nord a causa degli attacchi quotidiani di Hezbollah, e uno degli obiettivi principali della guerra di Israele è ripristinare la sicurezza e la stabilità per consentire il ritorno di questi residenti. Oltre a ciò, Israele mira a smantellare Hamas e a garantire il ritorno degli ostaggi rapiti dal gruppo terroristico il sette ottobre.
Blinken condanna uccisione Israele di attivista americana
Il segretario di Stato degli Usa, Anthony Blinken, ha condannato con inusuale durezza e in termini secchi la recente uccisione da parte delle forze israeliane nella Cisgiordania palestinese di una giovane attivista con cittadinanza americana e turca, definendola "non provocata e ingiustificata". Le parole di Blinken sono arrivate a margine di un colloquio a Londra con il suo omologo britannico David Lammy, il quale aveva subito prima a sua volta fustigato come "scioccante" l'ultimo raid Israele a Khan Younis, invocando un cessate il fuoco immediato.
Israele: "L'attivista uccisa involontariamente dall'Idf"
L'esercito israeliano ha annunciato di ritenere "molto probabile" che le sue forze abbiano ucciso "indirettamente e involontariamente" l'attivista turco-americana Aysenur Ezgi Eygi, ferita a morte da un colpo di pistola alla testa nei giorni scorsi vicino a Nablus, in Cisgiordania, mentre partecipava a una protesta in difesa di agricoltori palestinesi. L'inchiesta "ha rivelato che è altamente probabile che sia stata colpita indirettamente e involontariamente dal fuoco dell'Idf, che non era diretto a lei ma al principale istigatore della rivolta", ha affermato l'esercito in una dichiarazione.
Lammy: "Scioccante raid d'Israele, serve cessate il fuoco"
Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha definito "scioccante" l'ultimo raid d'Israele sulla Striscia di Gaza, parlando con al fianco Anthony Blinken, dopo un incontro con il segretario di Stato americano, in visita a Londra. Lammy ha aggiunto che gli effetti di questo attacco, in termini di numero di morti, confermano la necessità di un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia e per la liberazione degli ostaggi in mano a Hamas.
Hamas rivede il bilancio del raid a Khan Yunis, 19 morti
Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha affermato che almeno 19 persone sono state uccise in un attacco israeliano su un campo di Khan Yunis, in una zona umanitaria designata, rivedendo al ribasso il bilancio iniziale. Lo scrive il Times of Israel. La Difesa civile aveva precedentemente affermato che 40 persone erano state uccise nell'attacco di questa mattina. L'esercito israeliano aveva contestato tale bilancio, affermando di aver utilizzato munizioni precise contro un gruppo di militanti. Il ministero ha però aggiunto che il bilancio dell'attacco potrebbe aumentare, visto che ci sono anche 60 feriti.
Hamas: bilancio guerra a Gaza supera i 41mila morti
Almeno 41.020 persone sono state uccise e 94.925 ferite nella guerra in corso dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza. È il bilancio aggiornato diffuso dal ministero della Salute dell'enclave palestinese, governata da Hamas. Sul totale delle vittime palestinesi, 32 sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha aggiunto il ministero.
Turchia: "Chi sostiene Netanyahu è complice del genocidio"
"Anche coloro che continuano a sostenere (il premier israeliano Benyamin) Netanyahu sono complici del genocidio in corso. Saranno ritenuti responsabili". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante il suo intervento al vertice della Lega Araba in corso al Cairo, come riporta Anadolu. A margine dell'incontro del consiglio dei ministri della Lega Araba, Fidan ha avuto un incontro con l'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, riferisce il ministero degli Esteri turco.
Turchia, raid Israele a Khan Yunis è crimine contro umanità
Il ministero degli Esteri di Ankara ha condannato duramente l'attacco sferrato dalle forze israeliane a Gaza definendolo un "crimine umanitario" ed è tornato ad accusare di genocidio il premier israeliano Benjamin Netanyahu, chiedendo che venga processato. "Condanniamo con forza la morte di decine di civili, massacrati da Israele nelle tende del campo profughi di Khan Yunis, in una zona umanitaria. Il genocida Netanyahu ha aggiunto un nuovo crimine umanitario alla guerra che sta portando avanti. La Turchia vuole che di questi crimini si risponda dinanzi alla Corte internazionale. Rimaniamo al fianco dei palestinesi", si legge nel comunicato di Ankara.
Turchia torna a summit Lega Araba, fronte contro Israele
La Turchia torna a prendere parte a una riunione della Lega Araba dopo 13 anni e il presidente Recep Tayyip Erdogan mira a compattare il mondo islamico contro Israele. Il ministro degli Esteri di Ankara, Hakan Fidan, parteciperà oggi alla riunione della Lega Araba in programma al Cairo. Da un lato il risultato del lento processo di normalizzazione che ha visto negli ultimi anni la Turchia riallacciare i rapporti con Paesi come Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Egitto; dall'altro la leadership acquisita da Erdogan, gli appelli e i tentativi di superare le divisioni che da sempre caratterizzano il mondo islamico e creare un fronte compatto contro Israele. Appena tre giorni fa, il presidente turco ha messo in guardia contro "la minaccia dell'espansionismo israeliano", una minaccia contro cui è necessario opporre "una alleanza dei Paesi islamici". Per Erdogan l'unica soluzione al conflitto è la nascita di uno stato palestinese entro i confini del 1967. Un'ipotesi ora lontanissima, ma che per essere rilanciata ha bisogno di un fronte ampio. Il leader turco ha accolto ad Ankara la scorsa settimana il presidente egiziano Abdelfettah Al Sisi. I due hanno dichiarato di essere "sulla stessa linea" e voler fermare le operazioni militari a Gaza.
Gallant: "Hamas come gruppo militare sparito da Gaza"
Il movimento palestinese Hamas "non esiste più come formazione militare" nella Striscia di Gaza, dopo più di 11 mesi di guerra. Lo sostiene il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, che ha difeso l'importanza di un negoziato per il cessate il fuoco. In questo momento, "Hamas sta conducendo una guerriglia, e noi continuiamo a combattere i terroristi di Hamas sul posto e a perseguitare i leader" del movimento, ha aggiunto Gallant in un'intervista alla stampa estera. Nell'intervista, Gallant ha sostenuto che le operazioni militari israeliane nella Striscia hanno creato "le condizioni necessarie" per un accordo di cessate il fuoco. Secondo il ministro, un accordo di tregua tra Israele e Hamas, che consenta la liberazione degli ostaggi ancora tenuti prigionieri nel territorio, sarebbe una "opportunità strategica" per lo Stato ebraico. "Israele dovrebbe concludere un accordo che consenta una pausa (dei combattimenti) per sei settimane e la restituzione degli ostaggi", obbedendo alla prima fase di un piano di cessate il fuoco permanente proposto dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
L'Iran condanna l'attacco di Israele a Khan Yunis
L'Iran ha condannato il bombardamento di Israele a Khan Yunis e ha lanciato un appello affinché le organizzazioni internazionali agiscano contro lo Stato ebraico. "Le organizzazioni internazionali, in particolare il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dovrebbero adottare un'azione immediata ed efficace per creare un deterrente e contenere i crimini illimitati del regime sionista", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, commentando l'attacco di Israele contro il campo nell'area di al-Mawasi a Khan Younis. "Con questi attacchi folli, il regime sionista ha dimostrato ancora una volta di non rispettare nessuna regola legale e internazionale e nemmeno le norme morali e umane", ha aggiunto il funzionario, come riferisce Irna. "La continuazione dei crimini atroci di Israele e l'espansione della sua aggressione contro l'integrità territoriale e la sovranità dei Paesi della regione sono un segno palese e innegabile di una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale, di un genocidio e di un crimine contro l'umanità", ha sottolineato Kanani.
La Turchia condanna bombardamento di Israele a Khan Yunis
"Condanniamo il massacro di dozzine di palestinesi in un attacco contro tende di civili nella cosiddetta zona umanitaria di Khan Yunis". Lo afferma il ministero degli Esteri turco in un comunicato. "Il governo genocida di (Benjamin) Netanyahu ha aggiunto un nuovo crimine alla sua lista di crimini di guerra. Coloro che commettono questi crimini saranno ritenuti responsabili di fronte al diritto internazionale. Continueremo a stare al fianco dei palestinesi nella loro marcia per la giustizia e la libertà", si legge nella nota del ministero degli Esteri di Ankara.
Gaza: Israele, accordo su tregua sarebbe opportunità strategica
Un accordo di tregua a Gaza tra Israele e Hamas che permetta il rilascio degli ostaggi detenuti nel territorio palestinese sarebbe una "opportunità strategica" per Israele: lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Riportare indietro gli ostaggi "è la cosa giusta da fare, non è solo uno degli obiettivi della guerra, ma riflette anche i nostri valori", ha dichiarato Gallant, secondo il quale "raggiungere (un tale) accordo è anche un'opportunità strategica che ci offre un'alta probabilità di cambiare la situazione della sicurezza su tutti i fronti".
Borrell: "Oggi 40 morti in raid; guerra ha regole"
"Oggi, un nuovo attacco delle Forze di difesa israeliane contro un campo profughi di Gaza ha causato più di 40 morti e 60 feriti. Non riesco a smettere di alzare la voce contro questo genere di cose. La guerra ha sempre delle regole ed è difficile credere che quelle regole non vengano rispettate". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa al Cairo con il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty.
Idf , falsi i numeri pubblicati da Hamas su attacco Khan Yunis
"L'Idf respinge i numeri pubblicati da Hamas sull'attacco notturno a Khan Yunis, dichiarando che in generale, e secondo una revisione preliminare, i dati forniti dall'ufficio di informazione del governo di Gaza, gestito da Hamas, che ha costantemente diffuso bugie e false informazioni durante la guerra, non coincidono con quelli in possesso dell'Idf, le munizioni precise utilizzate e l'accuratezza dell'attacco". L'esercito israeliano ha affermato di aver adottato misure per ridurre al minimo i danni ai civili, tra cui una "lunga raccolta di informazioni" e una sorveglianza aerea continua nelle ore precedenti l'attacco, "per verificare la presenza degli obiettivi nell'area insieme ad altri terroristi". Hamas ha affermato che nell'attacco sono state uccise 40 persone e 60 sono rimaste ferite. L'Idf ha dichiarato che i bersagli dell'attacco erano tre alti esponenti di Hamas, identificati come Samer Ismail Khader Abu Daqqa, capo delle forze aeree di Hamas; Osama Tabash, responsabile della sorveglianza e degli obiettivi nell'intelligence di Hamas; e Ayman Mabhouh, un altro alto ufficiale di Hamas. Tutti e tre erano "direttamente coinvolti nel massacro del 7 ottobre" e in altri attacchi contro truppe a Gaza e contro Israele negli ultimi mesi. L'Idf ha inoltre dichiarato che, nonostante gli sforzi per permettere alla popolazione di Gaza di allontanarsi dalle zone di combattimento, Hamas continua a nascondere i propri operativi e infrastrutture militari nelle aree umanitarie, utilizzando i civili come scudi umani per le sue attività terroristiche.
UNRWA denuncia convoglio umanitario fermo 8 ore a Gaza
Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), Philippe Lazzarini, ha denunciato Israele per avere fermato per otto ore, ieri a Gaza, un convoglio diretto a vaccinare i bambini contro la poliomielite nonostante vi fosse stato un "coordinamento preliminare dettagliato". "Il convoglio è stato fermato sotto la minaccia delle armi subito dopo il check-point militare di Wadi Gaza e l'esercito ha minacciato di arrestare il personale dell'Onu", ha denunciato questa mattina Lazzarini su X, aggiungendo che i bulldozer israeliani hanno causato "gravi danni ai veicoli blindati dell'Onu".
M.O.: Borrell, no cessate fuoco a causa impunità Israele
"Il cessate il fuoco è stato annunciato così tante volte. C'eravamo quasi ma non ce l'abbiamo fatta. Perché? Molto semplice: perché chi fa la guerra non ha interesse a finirla. Fanno sempre meno finta, perchè alla loro intransigenza si accompagna la totale l'impunità e le loro azioni non hanno conseguenze, in piena violazione della legge internazionale con le istituzioni come la Corte penale internazionale minacciate e loro decisioni ignorate". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa al Cairo con il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty.
M.O.: Gallant, accordo tregua "opportunità' strategica"
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha offerto il suo sostegno a un accordo di rilascio degli ostaggi nella prima fase di un accordo di tregua di Gaza, affermando che darebbe a Israele un'"opportunità strategica" per affrontare altre sfide alla sicurezza. Riportare a casa gli ostaggi è "la cosa giusta da fare", ha detto Gallant ai giornalisti stranieri. "Raggiungere un accordo è anche un'opportunità strategica che ci offre un'alta possibilità di cambiare la situazione della sicurezza su tutti i fronti", ha aggiunto.
Sondaggio, l'opposizione in Israele otterrebbe la maggioranza
I partiti contrari al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e al suo governo otterrebbero abbastanza seggi per formare una nuova coalizione di maggioranza, anche senza il sostegno delle fazioni arabe Raam e Hadash-Taal, se si votasse oggi: è quanto emerge da un sondaggio tv della società Manu Geva trasmesso ieri sera dall'emittente Channel 12.
Strage a Khan Yunis; Hamas, non c'erano miliziani
Strage nella "zona umanitaria" di Khan Yunis, nel sud di Gaza: i missili israeliani hanno colpito le tende degli sfollati, sostenendo che vi si nascondevano i militanti di Hamas, uccidendo almeno 40 persone. Il movimento islamista ha smentito che i suoi esponenti si trovassero nell'area. "Le accuse dell'esercito fascista d'occupazione secondo cui vi sarebbero membri della resistenza sul luogo dell'attacco sono una palese menzogna, con la quale cercano di giustificare questi crimini atroci", ha affermato Hamas in un comunicato. Questa mattina l'esercito di Israele ha confermato l'attacco definendolo un'operazione congiunta con i servizi segreti interni - lo Shin Bet - diretta contro "importanti terroristi di Hamas" che operavano da un presunto centro di controllo incastonato nella zona umanitaria di Khan Yunis. L'attacco è avvenuto nella notte locale e ha colpito una ventina di tende in cui dormivano gli sfollati vicino alla moschea Ozman bin Affan, dietro il British Hospital situato nella zona sud-ovest della città. "L'esplosione ha creato un grande cratere e un incendio. I corpi e le tende si sono mescolati nella sabbia e ci sono diverse persone disperse", hanno riferito i servizi di protezione civile dell'enclave, che parlano di quanto accaduto come di un "orribile massacro" mentre si continuano a cercare corpi. Nelle immagini rilasciate da queste squadre di soccorso, si vedono i loro operatori che scavano nella sabbia della spiaggia per cercare di estrarre corpi o sopravvissuti. Il portavoce della Protezione civile di Gaza, Mahmud Basal, ha detto questa mattina che "intere famiglie sono scomparse nella sabbia" del campo. Il 90% della popolazione di Gaza - più di 2 milioni di persone - e' attualmente sfollata, e quasi tutti gli sfollati sono ammassati in questa "zona umanitaria" designata dall'Esercito, che copre il 14% del centro e del sud della Striscia in aree di Mawasi, Khan Yunis e Deir al Balah. Testimoni dell'attacco hanno riferito ai servizi della Protezione Civile che Israele ha lanciato cinque missili pesanti contro le tende degli sfollati nella zona costiera.
Idf,: "A Khan Younis attacco mirato ad esponenti di Hamas"
"Durante la notte, l'esercito israeliano ha condotto un attacco mirato, basato su informazioni di intelligence, contro diversi alti esponenti dell'organizzazione terroristica Hamas, operanti da un centro di comando e controllo nascosto nell'area umanitaria di Khan Younis, Gaza". Lo ha dichiarato l'Idf. Tra questi è stato colpito Samer Ismail Khader Abu-Daka, capo delle forze aeree dell'organizzazione terroristica.
Libano, sit-in militari in pensione, rinviata riunione governo
Centinaia di militari libanesi in pensione si sono dati appuntamento all'alba di oggi nel centro di Beirut per impedire ai convogli dei ministri di raggiungere il palazzo del governo e partecipare a una controversa riunione del consiglio dei ministri. Secondo l'agenzia governativa libanese Nna, i manifestanti sono riusciti a impedire ai cortei di auto blu di raggiungere le aree vicine al Gran Serraglio, il palazzo del governo che sovrasta il centro storico di Beirut. I militari in pensione, mobilitatisi da tutto il Libano, erano stati informati che alla riunione del governo odierna, dedicata alla discussione della legge finanziaria, sarebbe stata discussa, tra le altre cose, una revisione delle quote riservate agli stipendi e alle pensioni per i dipendenti pubblici. Il governo libanese di Najib Miqati è dimissionario da quasi due anni e ha soltanto funzioni per sbrigare gli affari correnti. Le prossime elezioni legislative in Libano sono previste per la primavera del 2026. Intanto, nel paese da 5 anni alle prese con la peggiore crisi finanziaria della sua storia, rimane vacante da due anni anche la carica di presidente della Repubblica.
Idf: "In nottata raid aerei nel Libano meridionale contro edifici usati da Hezbollah"
Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver colpito con raid aerei sferrati in nottata alcuni edifici usati da Hezbollah nel Libano meridionale. I bersagli colpiti si trovano nelle zone di Ayta ash-Shab, Khiam e Naqoura, ha precisato l'Idf, citato dal Times of Israel.
Media: "Ok dell'Egitto al passaggio di Abu Mazen da Rafah per Gaza"
L'Egitto ha accettato di consentire al presidente dell'Autorità Palestinese (Anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah a condizione che Israele approvi la visita: lo riporta il Jerusalem Post, che cita l'emittente tv Kan. Il 15 agosto Abu Mazen aveva annunciato la sua intenzione di andare a Gaza insieme a membri dell'Anp. Qualche giorno dopo il ministro palestinese Hussein Al-Sheikh aveva inviato una lettera al capo del consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tsachi Hanegbi, per concordare la visita. Sarà il primo ministro Benjamin Netanyahu a decidere se autorizzarla.
Iaf, raid sul centro di comando di Hamas a Khan Yunis. Per la Difesa civile colpite tende degli sfollati: "40 morti"
L'aeronautica israeliana ha annunciato di aver colpito un centro di comando dell'organizzazione militante palestinese Hamas in un'area situata a Khan Yunis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Secondo la Difesa civile di Gaza, citata dai media locali, almeno 40 persone sono state uccise negli attacchi aerei sul campo di Al-Mawasi e più di 60 sono rimaste ferite. Ad essere colpite - afferma - sono state le tende che ospitano gli sfollati.
Alle prime ore di oggi, l'esercito israeliano ha dichiarato con un post su Telegram che l'aeronautica "ha colpito esponenti di spicco di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo situato nell'area umanitaria di Khan Yunis". "Sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili", si legge nel post. "Le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza continuano ad abusare sistematicamente delle infrastrutture civili e umanitarie, anche nell'Area umanitaria designata, per compiere attività terroristiche contro lo Stato di Israele e le truppe delle Forze di difesa israeliane".
Hamas nega la propria presenza nella zona umanitaria colpita: "Palese menzogna"
Hamas nega che i suoi miliziani si trovassero nella zona umanitaria di al-Mawasi, vicino a Khan Yunis, colpita dai caccia israeliani. Israele afferma di aver preso di mira un centro di comando e controllo di Hamas situato nella tendopoli, pur adottando diverse misure per ridurre al minimo i danni ai civili. "Le dichiarazioni dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza sono una palese menzogna”, afferma Hamas in una dichiarazione su Telegram. A riferirne è il Times of Israel.
Israele: "Sotto la direzione dell'IDF e dell'intelligence ISA, l'IAF ha colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato nell'Area Umanitaria di Khan Yunis"
Ministro degli Esteri iraniano rigetta accuse bombe in Siria. VIDEO
Riapre il valico di Allenby, ancora escluso traffico commerciale
Riapre questa mattina il valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, chiuso domenica dopo l'attacco terroristico che ha causato la morte di tre civili israeliani. Il ponte resterà però chiuso al traffico commerciale. A disporre la riapertura sono stati i responsabili della sicurezza, secondo quanto riporta il Times of Israel, che cita l'Autorità aeroportuale israeliana, responsabile della gestione del valico.
Unrwa: rilasciato il convoglio Onu trattenuto a Gaza
Un convoglio di veicoli e personale delle Nazioni Unite trattenuto per più di otto ore da Israele nel nord di Gaza è stato rilasciato, ha affermato il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "Il convoglio è stato fermato sotto la minaccia delle armi subito dopo il checkpoint di Wadi Gaza con minacce di trattenere personale delle Nazioni Unite. I bulldozer hanno causato gravi danni ai veicoli blindati", ha affermato il capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini su X, scrive Haaretz. "Il personale e il convoglio sono stati rilasciati e sono tornati alla base delle Nazioni Unite".
Idf: raid aerei contro strutture militari di Hezbollah in Libano
Le forze aeree israeliane hanno condotto una serie di raid contro strutture militari di Hezbollah nelle aree di Aita al-Sha'ab, al-Khyam e al-Nakura, nel sud del Libano. L'esercito ha inoltre lanciato colpi di mortaio nella zona di Nakura. Lo ha annunciato l'Idf sul proprio profilo Telegram.
Hamas: nessun nostro combattente a Khan Yunis
Hamas ha negato che nell'accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti, così come sostenuto dall'esercito dello Stato ebraico. "Le accuse dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza - spiega una nota su Telegram - sono una palese menzogna".
Raid Israele su zona umanitaria a Khan Yunis, 40 morti e 60 feriti
L'esercito israeliano ha colpito un comando di Hamas nella zona umanitaria di Al-Mawasi a Khan Yunis, la principale citta' meridionale del territorio palestinese. Un funzionario della Difesa civile di Gaza ha riferito alla Afp che 40 persone sono morte e altre 60 sono rimaste ferite. L'esercito israeliano ha comunicato che i suoi aerei hanno colpito "importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo situato nell'area".