
Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel. La Casa Bianca, comunque, non è in grado di confermare l'invio di missili balistici iraniani alla Russia, come riferito dal portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, Kirby. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni di Zelensky dichiarando che "i territori russi non sono in agenda per i negoziati". Si tratta di un rifiuto a trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla
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La consegna di missili balistici dell'Iran alla Russia "sarebbe un'escalation drammatica". Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato americano Vedant Patel, in un briefing con la stampa. La Casa Bianca, comunque, non è in grado di confermare l'invio di missili balistici iraniani alla Russia. Lo ha riferito il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby.
Intanto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio, dichiarando all'Ansa che "i territori russi non sono in agenda per i negoziati". Mosca definisce "territori russi" anche le regioni ucraine in parte occupate dalle truppe del Cremlino e dunque le parole di Zakharova equivalgono in sostanza ad un rifiuto di trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla.
"A margine del Forum in Italia, ho avuto un incontro con la delegazione del Congresso americano: si è parlato, in particolare, del 'piano di vittoria per l'Ucraina' e di alcuni suoi dettagli. E presenteremo in modo esaustivo tutti i passi al presidente degli Stati Uniti Biden e ad entrambi i candidati alla presidenza, Trump e Harris", ha detto Zelensky.
Gli approfondimenti:
- Perché Kiev ha attaccato Kursk e Belgorod: cosa sappiamo
- Ecco come l'esercito di Kiev è avanzato nel Kursk. LE MAPPE
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Cosa sono i Patriot ei Samp/T che Kiev chiede agli alleati
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Guerra Ucraina Russia, Leopoli attaccata da bombardieri Tu-95
L’attacco russo sulla città dell’Ucraina occidentale ha riportato in scena i bombardieri di fabbricazione sovietica, più precisamente dell’azienda Tupolev, in grado di trasportare e lanciare fino a 16 missili da crociera di varie tipologie, come i Kinzhal, i Kh-55 e i Kh-102, dotati di testata nucleare. Questi bombardieri sono da sempre considerati come una delle armi più potenti in mano a Mosca. COSA SONO E COME FUNZIONANO
Putin all'Eastern Economic Forum: "Abbiamo iniziato a spingere forze Kiev fuori dal Kursk"
"Le nostre forze armate hanno stabilizzato la situazione nella regione", ha spiegato il presidente russo, parlando al Forum economico di Vladivostok. E ha aggiunto: nella loro offensiva, gli ucraini hanno impegnato una gran quantità delle loro forze migliori, e questo potrebbe portare al "collasso" delle loro linee difesa in altre aeree, in particolare nel Donbass ucraino. COSA SAPERE
Forum Ambrosetti, Zelensky: "Fateci usare tutte le armi in territorio russo"
Il leader ucraino, nel suo intervento a Cernobbio, dice: "L'Italia sta facendo di tutto per arrivare alla pace". In giornata era toccato al primo ministro ungherese Orban. Ha ribadito che per il conflitto in Ucraina "il punto è prima il cessate il fuoco, poi il dialogo e infine il piano di pace. Se non c'è dialogo in un tempo opportuno l'escalation cresce e tutto diventa più difficile". E su Meloni dice: "Non è solo una collega politica ma una 'sorella cristiana'. Insieme possiamo aprire una nuova era". LEGGI L'ARTICOLO
Usa, 'esercitazioni Russia-Cina? Monitoreremo'
La Casa Bianca fa sapere che "osserverà e monitorerà" le prossime esercitazioni militari tra Cina e Russia. "Come sempre vigileremo", ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, precisando tuttavia che "non c'e' nessuna preoccupazione ecessiva" per le operazioni.
Guerra in Ucraina, da Bucha a Kramatorsk: le stragi di civili
L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. L'APPROFONDIMENTO
La Casa Bianca non conferma l'invio di missili iraniani a Mosca
La Casa Bianca non è in grado di confermare l'invio di missili balistici iraniani alla Russia. Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.
Usa: "Consegna missili Iran a Mosca drammatica escalation"
La consegna di missili balistici dell'Iran alla Russia "sarebbe un'escalation drammatica". Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato americano Vedant Patel, in un briefing con la stampa.
Offensiva nel Kursk, la Russia schiera anche coscritti e prigionieri
Per contenere l’offensiva ucraina, Mosca ha schierato un reggimento delle sue forze aerospaziali a causa della carenza di personale. iL Cremlino continua a inviare in prima linea i giovani appena entrati nel servizio di leva e i prigionieri. CHI VA AL FRONTE
Guerra Ucraina, frammenti di droni russi in Romania e Lettonia. VIDEO
Pechino, esercitazioni militari con Mosca a settembre
L'esercito russo invierà forze navali e aeree a settembre per partecipare alle esercitazioni nel Mar del Giappone e nel Mare di Okhotsk organizzate dall'esercito cinese. Lo ha annunciato il ministero della Difesa nazionale cinese.
Kara-Murza: "Putin deve perdere la guerra e la faccia"
Il giornalista dissidente russo e oppositore del Cremlino in esilio, Vladimir Kara-Murza, in un'intervista all'Afp ha dichiarato che Vladimir Putin deve perdere la guerra in Ucraina e che non gli si devono offrire soluzioni per "salvare la faccia". "La fine del suo regno è la sola soluzione per la pace" ed è "molto importante che non si lasci che Vladimir Putin vinca la guerra contro l'Ucraina", ha detto Kara-Murza, imprigionato in Russia e recentemente liberato in uno scambio di prigionieri con l'Occidente. Il dissidente russo - che dovrebbe incontrare presto il presidente francese Emmanuel Macron - ha sottolineato l'importanza di "non consentire a Vladimir Poutine di salvare la faccia" uscendo dalla guerra con una soluzione a lui favorevole.
Kiev: "La Svezia ha annunciato il 17° pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina del valore di 4,6 miliardi di corone svedesi (450 milioni di dollari). Questo pacchetto include armi ed equipaggiamenti per aumentare le capacità di difesa dell'Ucraina in mare, sulla terraferma e in aria"
Ucraina, missili Iran a Mosca, per l'Ue è "credibile"
L'Unione europea ha affermato che i suoi alleati hanno condiviso informazioni "credibili" secondo cui l'Iran aveva fornito missili balistici alla Russia, un'affermazione respinta da Teheran ma non esplicitamente negata dal Cremlino. Mosca sottolinea che la Russia sviluppa le sue relazioni con Teheran come ritiene opportuno, in particolare nelle "aree più sensibili". "Questo tipo di informazioni non s no sempre vere", ha detto Dmitri Peskov, senza negare la notizia uscita sui media americani nel fine settimana. "L'Iran è un partner importante", ha aggiunto, sottolineando che i due paesi stanno sviluppando la loro cooperazione "in tutti i settori possibili, compresi quelli più sensibili". I media statunitensi avevano riferito la scorsa settimana che Washington riteneva che l'Iran avesse trasferito le armi alla Russia per utilizzarle in Ucraina, citando fonti anonime. "Siamo a conoscenza delle informazioni credibili fornite dagli alleati sulla consegna di missili balistici iraniani alla Russia", ha affermato il portavoce dell'Ue per la Politica estera, Peter Stano. "Stiamo esaminando ulteriormente la questione con i nostri Stati membri e, se confermata, questa consegna rappresenterebbe un'escalation sostanziale e materiale nel sostegno dell'Iran alla guerra di aggressione illegale della Russia contro l'Ucraina", ha aggiunto. Stano ha ricordato che "la posizione unanime dei leader dell'Ue è sempre stata chiara. L'Unione europea risponderà rapidamente e in coordinamento con i partner internazionali, anche con nuove e significative misure restrittive contro l'Iran". Il ministero degli Esteri iraniano ha respinto con veemenza le accuse. "Respingiamo fermamente le affermazioni sul ruolo dell'Iran nell'esportazione di armi a una delle due fazioni della guerra", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, nella conferenza stampa settimanale.
Serbia, il vicepremier Vulin è di nuovo in Russia con Shoigu
Il vicepremier serbo Aleksandar Vulin ha incontrato oggi a Mosca Serghiei Shoigu, ex ministro della Difesa e attuale segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa. Nel darne notizia, un comunicato del governo a Belgrado riferisce che nel colloquio si è parlato di un "ampio spettro di tematiche di interesse reciproco per Serbia e Federazione russa". Vulin, aggiunge il comunicato, ha informato Shoigu "dell'attuale situazione in Kosovo che è sull'orlo di un conflitto", affermando che "la politica della dirigenza di Pristina è di ripulire etnicamente dai serbi la provincia meridionale della Serbia". Vulin ha quindi ringraziato la Russia per il costante rispetto della sovranità e integrità territoriale della Serbia, e per il non riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo. Il vicepremier serbo parteciperà a San Pietroburgo a un incontro fra alti rappresentanti in materia di sicurezza dei Paesi Brics e stati partner, organizzato dal Consiglio di sicurezza russo. Vulin, riferisce il comunicato, ha ringraziato Shoigù per l'invito. Vulin, noto per le sue posizioni nazionalpatriottiche e filorusse e che in passato è stato ministro dell'interno e della difesa, e da ultimo a capo dei servizi segreti della Serbia (Bia), è stato nei giorni scorsi a Vladivostok dove, a margine di un Forum economico, ha incontrato il presidente russo, Vladimir Putin. In tale occasione Putin aveva auspicato la presenza del presidente serbo, Aleksandar Vucic, al vertice Brics in programma dal 22 al 24 ottobre prossimi a Kazan, in Russia.
Riga, drone russo caduto in Lettonia era uno Shahed iraniano
Il drone russo caduto in territorio lettone era del tipo kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana, secondo quanto reso noto dalle forze armate di Riga, precisando ulteriormente quanto affermato in precedenza dal ministero degli Esteri, sul fatto che fosse un drone russo da guerra. Inoltre, esso "non puntava un obiettivo militare (...) ma in qualche modo aveva deviato verso la Lettonia", ed è stata individuato quando si trovava ancora sopra lo spazio aereo della Bielorussia, permettendo alle difese aeree lettoni di attivarsi in tempo. "La testata esplosiva si è conficcata per mezzo metro nel terreno ed è stata neutralizzata sul posto", ha dichiarato il portavoce dello stato maggiore lettone, Leonids Kalnins. E questo "ha consentito ai nostri agenti del servizio d'intelligence militare di raccogliere tutti i pezzi e i resti del drone per condurre un'inchiesta più approfondita i cui risultati saranno comunicati a tutti i nostri partner della Nato".
Ucrania: da 2022 oltre 1.000 morti o feriti per bombe a grappolo
Le bombe a grappolo hanno ucciso o ferito più di 1.000 persone in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa nel 2022, lo annuncia l'osservatorio Cluster Bomb Coalition, invitando tutti i Paesi a vietare tali armi. Dall'invasione russa, l'Ucraina ha registrato il più alto numero annuale di vittime di bombe a grappolo al mondo, secondo l'ultimo rapporto dell'organizzazione. Il rapporto rileva che entrambi i Paesi hanno utilizzato queste armi e che la maggior parte degli oltre 1.000 morti o feriti sono stati registrati nel 2022, anche se avverte che i dati per il 2023 potrebbero essere sottostimati. Le bombe a grappolo sono armi che rilasciano o disperdono submunizioni progettate per esplodere prima, durante o dopo l'impatto. A seconda del tipo di arma utilizzata, il numero di submunizioni varia da poche decine a più di 600. Possono essere sganciate da aerei o lanciate da aerei. Possono essere sganciate da aerei o sparate dall'artiglieria e rappresentano una minaccia duratura: molte non esplodono al momento dell'impatto, quindi diventano mine che possono uccidere o mutilare anche molto tempo dopo la fine del conflitto. Secondo il rapporto, in Ucraina i terreni agricoli contaminati dai resti di bombe a grappolo sono più numerosi delle mine terrestri. Prima della guerra, l'Ucraina non aveva registrato alcuna vittima di bombe a grappolo per anni. Ma nel 2022 ne ha registrate 916 e l'anno scorso ha subito quasi la metà dei 219 incidenti di questo tipo nel mondo
Portavoce Scholz: "Da Putin non c'è volontà di negoziare"
"Dal Cremlino e anche da Vladimir Putin tutto quello che sentiamo sono dichiarazioni che non danno l'impressione che siano molto disposti ad avviare negoziati di pace in modo costruttivo". Lo ha detto il portavoce di Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, secondo quanto riporta la Dpa. Scholz non avrebbe comunque "alcuna esitazione ad avere un colloquio telefonico con il presidente russo" se ritenesse il momento "appropriato", ha aggiunto.
Aiea: "Con la guerra nessun reattore a Zaporizhzhia sarà riavviato"
Finché esiste una minaccia alla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi, "è chiaro che nessun reattore verrà riavviato perchè il conflitto continua a minacciare la sicurezza nucleare e fisica dell'impianto". Lo ha affermato il direttore generale dell'Aiea Raphael Grossi. "La situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane instabile. Esplosioni regolari, attacchi di droni, bombardamenti, ripetute interruzioni dell'alimentazione esterna, tra gli altri problemi, aumentano il rischio di un incidente nucleare - ha detto Grossi - Attualmente, le torri di raffreddamento non sono necessarie come parte del meccanismo di raffreddamento, poiché tutti e sei i reattori della centrale sono in uno stato di arresto a freddo".
La Cdu contro Scholz: "Spinge Kiev verso una pace falsa"
La Cdu critica il cancelliere Olaf Scholz e il suo piano di una conferenza di pace sull'Ucraina che preveda anche il coinvolgimento di Mosca. "La mossa del cancelliere era prevedibile perché si adatta alla strategia di alcune parti dell'Spd di spingere molto subdolamente l'Ucraina verso una falsa pace imposta dalla Russia, in cui il sostegno viene gradualmente ridotto e si richiedono invece negoziati fittizi", ha detto il portavoce per la politica estera dei cristiano-democratici, Roderich Kiesewetter, parlando alla Bild. "Scholz - ha attaccato ancora il deputato - vuole fregiarsi della carica di cancelliere della pace, ma peggiora la situazione per l'Ucraina e indebolisce così la sicurezza europea e tedesca".

©IPA/Fotogramma
Lettonia: "Il drone russo precipitato trasportava esplosivi"
Le autorità lettoni hanno affermato che il drone militare russo precipitato ieri nel Paese trasportava esplosivi probabilmente destinati all'Ucraina. Secondo una dichiarazione del ministero della Difesa lettone, ripresa da Sky News, il drone è caduto nella regione del villaggio di Gaigalava, a circa 90 km dal confine con la Bielorussia, da dove è entrato nel Paese. Sia la Lettonia che la Romania, entrambi Paesi Nato, stanno indagando su casi di droni russi che si sono schiantati dopo aver violato il loro spazio aereo.
Mosca, piano di pace: "Non ci fidiamo più di Zelensky"
"Chi può fidarsi di Zelensky dopo che ha chiesto i negoziati del marzo 2022 e li ha lasciati in aprile su pressione britannica?" Lo ha dichiarato all'ANSA la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, rispondendo a una domanda sul nuovo "piano di pace" preannunciato dal presidente ucraino e commentando l'intervista di Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio. Quando le è stato chiesto se la Russia studierà "il nuovo piano" di Zelensky, Zakharova ha risposto di non avere idea di "cosa significhi nuovo piano". E ha così ripetuto la narrazione di Mosca secondo la quale l'Ucraina avrebbe abbandonato i negoziati del marzo del 2022 su pressione dell'allora premier britannico Boris Johnson, il quale ha però sempre smentito questa versione dei fatti. Zakharova ha inoltre dichiarato che nell'autunno del 2022 Zelensky "ha firmato un decreto vietando all'Ucraina di negoziare con la Russia" e ha affermato che lo avrebbe fatto "su pressione americana". In realtà il decreto di Zelensky dell'ottobre del 2022 definisce "impossibile" la prospettiva di colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, non in generale con la Russia. "Putin è il presidente russo che guida il paese e determina il corso della politica estera", ha osservato Zakharova. "Questa è la nostra politica: non abbiamo mai rifiutato i negoziati, nemmeno con l'Ucraina. Kiev lo ha fatto sotto la pressione occidentale", ha ribadito la portavoce del ministero degli Esteri russo.
Zelensky: "Gli ucraini vogliono che questa guerra finisca più di chiunque altro al mondo. Ma sicuramente non attraverso la distruzione della nostra nazione, della nostra cultura, delle nostre città"
Ucraina, Teheran respinge ancora le accuse sulle forniture di armi alla Russia
L'Iran ha respinto ancora una volta l'accusa che starebbe inviando armi alla Russia, sua alleata, da utilizzare nella guerra in Ucraina. "Respingiamo con fermezza le affermazioni sul ruolo dell'Iran nell'esportazione di armi a una delle due fazioni in guerra", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, durante il punto stampa settimanale.
La scorsa settimana, parlando a Cernobbio, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato il ricorso della Russia a missili balistici in arrivo da Teheran. Lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando a nome della presidenza di turno del G7, aveva ammonito: "La fornitura di armi iraniane alla Russia rappresenta un pericolo per sicurezza internazionale. Chiediamo a Teheran di evitare un'escalation".
Due giorni fa, dopo le notizie di Wsj e Cnn, la rappresentanza iraniana all'Onu aveva definito "disumana" la fornitura di armi alle parti in guerra, smentendo le notizie sull'invio di missili balistici a Mosca.
Xi: "Tutti aiutino una soluzione pacifica sulla crisi dell'Ucraina"
La Cina "incoraggia e sostiene tutti gli sforzi utili a favorire la risoluzione pacifica della crisi in Ucraina e continuerà a persistere nel promuovere pace e colloqui con un ruolo costruttivo verso una soluzione politica". Il presidente Xi Jinping, incontrando a Pechino il premier norvegese Jonas Gahr Store, ha detto che "tutte le parti dovrebbero collaborare per creare le condizioni favorevoli alla soluzione politica con il dialogo", secondo la Xinhua. Venerdì, in un briefing con Store a Bruxelles, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiesto alla Cina "di smettere di sostenere la guerra illegale della Russia".
Mosca a Zelensky: "Non negoziamo sui territori controllati"
La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio, dichiarando all'ANSA che "i territori russi non sono in agenda per i negoziati". Mosca definisce però "territori russi" anche le regioni ucraine in parte occupate dalle truppe del Cremlino e le parole di Zakharova equivalgono quindi a un rifiuto di trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla.
La Russia rivendica la conquista di un villaggio nel Donbass
Le forze russe hanno preso il controllo del villaggio di Memrik, nella regione orientale ucraina di Donetsk, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe. Le forze russe stanno avanzando nell'Ucraina orientale nel tentativo di conquistare l'intero Donbass. Attualmente controllano circa l'80% della regione orientale.

©Ansa
Cremlino, 'appreso di piano Scholz dai media, non rifiutiamo nulla in anticipo'
Mosca ha appreso del 'piano di pace' di Olaf Scholz dai media, ma "non respinge in anticipo" alcuna proposta. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, all'indomani dell'intervista rilasciata dal cancelliere tedesco, nella quale ha prospettato un piano per l'Ucraina con il coinvolgimento della Russia. "Non sappiamo nulla di più di quanto riportato dai giornali - ha detto Peskov citato dalla Tass - E' un piano in fase di elaborazione, ma non sappiamo quali siano i dettagli. Non rifiutiamo alcun piano in anticipo, ma è necessario capire di cosa si tratta”.
Iran, respingiamo l'accusa di esportare armi alla Russia
"Respingiamo con forza le affermazioni sul ruolo dell'Iran nell'esportazione di armi a una delle parti in guerra": lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani replicando all'Unione Europea secondo cui ci sono "informazioni credibili" secondo cui l'Iran avrebbe fornito missili balistici alla Russia. "Gli accusatori dell'Iran sono quelli che sono tra i maggiori esportatori di armi verso una parte della guerra", ha aggiunto, ribadendo che Teheran "non fa parte della guerra" in Ucraina.
Cremlino: "Missili iraniani a Mosca? Non sempre informazioni vere"
"Non sempre questo tipo di informazioni corrisponde alla realtà". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto alle domande dei giornalisti sulle rivelazioni del Wall Street Journal e della Cnn, secondo cui la Russia avrebbe ricevuto missili balistici iraniani da usare nella guerra in Ucraina. "Abbiamo visto le informazioni", ha tagliato corto Peskov, definendo l'Iran "un partner importante", con cui Mosca vuole "continuare a sviluppare la cooperazione e il dialogo in tutti i settori possibili, compresi quelli più sensibili, e continueremo a farlo nell'interesse dei popoli dei nostri due Paesi".
Cdu contro piano di pace Scholz: 'Così spinge verso negoziati fittizi'
La Cdu contro Olaf Scholz per il piano di pace sull'Ucraina nel quale dovrebbe essere coinvolto Vladimir Putin. Roderich Kiesewetter, portavoce per la politica estera dell'Unione cristiano-democratica, ha definito "una farsa" la mossa del cancelliere tedesco, "perché si adatta alla strategia di parti della Spd di spingere in modo molto sottile l'Ucraina verso una pseudo-pace imposta dalla Russia, in cui il sostegno sarà saranno gradualmente ridotto e saranno invece richiesti negoziati fittizi". La proposta di Scholz di invitare la Russia alla conferenza di pace non è realistica, dà alla popolazione tedesca un'immagine falsa e mette in pericolo la sicurezza della Germania. "Scholz vuole fregiarsi della carica di cancelliere della pace, ma peggiora la situazione per l'Ucraina e indebolisce così la sicurezza europea e tedesca", ha denunciato ancora Kiesewetter parlando con la Bild.
Kiev: 'Ieri colpiti impianti energetici in sette regioni'
Le forze russe hanno attaccato nella giornata di ieri impianti energetici in sette regioni ucraine, ha reso noto il ministero dell'Energia, come riporta Ukrainska Pravda. Sono state prese di mira le regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Kherson e Chernihiv. In particolare, nelle regioni di Dnipropetrovsk (centro-est) e Kharkiv (est) sono state colpite sottostazioni elettriche e ad oggi l'erogazione di energia è stata solo parzialmente ripristinata. Nella regione di Donetsk (est), diverse sottostazioni e una miniera hanno perso energia durante i bombardamenti. Al momento dell'incidente nella miniera c'erano 74 minatori, che sono stati tutti riportati in superficie. Nella regione di Chernihiv (nord), a seguito dei bombardamenti, le linee elettriche sono state disconnesse e oltre 3.000 famiglie in tre villaggi sono rimasti al buio.
Papa: in aree conflitto prevalgano pace e riconciliazione
Alla autorità di Timor Est papa Francesco ha ricordato e lodato "il vostro impegno assiduo per giungere a una piena riconciliazione con i fratelli dell'Indonesia, atteggiamento che ha trovato la sua fonte prima e più pura negli insegnamenti del Vangelo". "Avete mantenuto salda la speranza anche nell'afflizione e, grazie all'indole del vostro popolo e alla vostra fede, avete trasformato il dolore in gioia! - ha detto - Voglia il Cielo che pure in altre situazioni di conflitto, in diverse parti del mondo, prevalga il desiderio di pace e di purificazione della memoria, perché l'unità è superiore al conflitto sempre, e per questo si chiede una certa purificazione della memoria, per chiudere le ferite e sostituire all'odio la riconciliazione e alla contrapposizione la collaborazione!".
Kiev: 'Continuano gli attacchi russi con sostanze chimiche'
Le forze russe continuano a utilizzare munizioni speciali dotate di sostanze chimiche contro le truppe ucraine: lo ha reso noto lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Il mese scorso sono stati registrati 447 attacchi con munizioni chimiche da parte delle forze nemiche contro l'esercito ucraino, ha affermato l'esercito in un comunicato, sottolineando che dal 15 febbraio 2023 al 24 agosto scorso, sono stati effettuati 4.035 attacchi di questo tipo. Lo Stato maggiore ha spiegato che l'uso di munizioni dotate di sostanze chimiche avviene contemporaneamente all'uso di armi tradizionali. In particolare, i russi utilizzano le sostanze K-51 e RG-VO, il cui impego in guerra è vietato. Secondo l'esercito, inoltre, una parte significativa delle munizioni russe contiene anche composti chimici pericolosi di tipo sconosciuto. "La Russia viola gravemente così le regole della guerra, ignora le norme e gli obblighi della Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, della produzione, dello stoccaggio e dell'uso delle armi chimiche e sulla loro distruzione", si legge nella nota.
Cremlino: 'Non vediamo precondizioni per soluzione pacifica'
"Per quanto riguarda la risoluzione del conflitto ucraino con mezzi pacifici, finora non ci sono le precondizioni": lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. "Ascoltiamo diverse dichiarazioni dei paesi europei, ma non vediamo dichiarazioni in merito da parte del paese che sta conducendo l'intero processo, guidando l'intero Occidente collettivo", ha detto ancora Peskov stando all'agenzia di stampa ufficiale russa.
Mosca: conquistato un altro villaggio nel Donetsk
Il ministero della Difesa di Mosca afferma che nelle ultime ore le forze russe hanno conquistato un altro villaggio nella regione ucraina di Donetsk, quello di Memrik.
Cremlino non conferma nè smentisce missili dall'Iran
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha confermato né smentito notizie apparse su media internazionali secondo le quali l'Iran starebbe fornendo missili balistici alla Russia. "Informazioni di questo tipo non sempre corrispondono alla verità", ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax. "Sviluppiamo la nostra collaborazione e il dialogo in tutte le aree possibili, comprese le più sensibili, e continueremo a farlo nell'interesse dei popoli dei due Paesi", ha aggiunto Peskov.
Cremlino cauto su piano Scholz: prima vedere dettagli
Il Cremlino ha affermato che, di regola, non respinge in anticipo alcuna iniziativa pacifica per una soluzione ucraina, ma vorrebbe prima conoscere i dettagli del piano di pace di cui ha parlato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Non stiamo respingendo alcun piano in anticipo, ma è necessario capire di cosa stiamo parlando", ha detto il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov, rispondendo alla domanda dei giornalisti su cosa sappia il Cremlino sul cosiddetto piano di pace del cancelliere tedesco e come lo valuta. In precedenza i media hanno riferito che su iniziativa del cancelliere Scholz si sta preparato un piano di pace per l'Ucraina. Riferendosi a queste informazioni, il rappresentante del Cremlino ha osservato: "Noi stessi abbiamo appreso dai media che presumibilmente si sta preparando una sorta di piano. Non sappiamo di quali dettagli potrebbero parlare".
Cremlino su iniziativa Scholz: 'Non scartiamo alcun piano'
La Russia "non scarta in anticipo alcun piano per una soluzione" del conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda su una iniziativa del cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Ucraina: morto in incidente stradale consigliere Kiev su droni
Il consigliere del capo del ministero della Strategia e dell'Industria, responsabile della cooperazione con i produttori di droni, Yaroslav Oliynyk, è morto in un incidente stradale insieme alla moglie: lo ha annunciato su Telegram l'ex capo del ministero, Oleksandr Kamyshin, come riporta Ukrainska Pravda. "Yaroslav Oliynyk è morto. Il suo nome è Loki. Uno dei primi membri del rinnovato team MinStrategProm. Si era unito a noi l'estate scorsa direttamente in prima linea. Era responsabile della collaborazione con i produttori di droni. Ancora non riesco crederci", ha scritto Kamyshin. Il fondo di beneficenza 'Come Back Alive' ha riferito che l'incidente è avvenuto la notte dell'8 settembre. Secondo Liga.net, Oliynyk era entrato nelle forze armate ucraine nel 2017 ed aveva prestato servizio nell'unità 'Aerial Intelligence. Al fronte era conosciuto con il nominativo di Loki. Oliynyk aveva combattuto nelle regioni di Kiev e Chernihiv ed aveva partecipato alla controffensiva di Kharkiv, dove contribuì a liberare la città di Kupyansk.
Kiev, attacco russo a Nikopol, morta una sedicenne
Una ragazza di 16 anni è morta a causa dei bombardamenti russi a Nikopol, nella regione centrorientale ucraina di Dnipropetrovsk: lo riporta l'emittente pubblica Suspilne. Le squadre di soccorso hanno estratto il corpo della giovane dalle macerie di una casa danneggiata, ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Serhii Lysak, aggiungendo che nell'attacco sono rimaste ferite anche tre persone.
Borrell, Italia divisa sulle armi? Conta la parola di Meloni
"Non voglio certo interferire nelle posizioni politiche nazionali. Sono gli Stati a prendere le loro decisioni. La posizione da tenere è una questione nazionale, ma dell'Ucraina abbiamo parlato al Consiglio europeo per la Difesa e gli Stati hanno preso una decisione. Ribadisco: io ho espresso soltanto la mia opinione dopo aver sentito il presidente Volodymyr Zelensky. Le scelte sono degli Stati". A dirlo, intervistato dalla Stampa, l'Alto rappresentate Ue Josep Borrell sul nodo delle armi. Che aggiunge: "Ho seguito con grande interesse il dibattito italiano qui al Teha Ambrosetti e ci sono tante divisioni anche a sinistra". Per Borrell, "Nessuno più di Zelensky vuole la pace. Conosco la guerra in Ucraina, sono stato lì. Nessuno vorrebbe la cessazione delle ostilità quanto gli ucraini. Ma gli ucraini vogliono anche preservare l'integrità del loro territorio e la loro sovranità". Quanto all'Europa dice: "Aspettiamo di vederlo, il piano di Draghi. Il futuro dell'Unione europea è una questione molto complessa, non vedo l'ora che presenti il suo lavoro".
Ucraina: Tajani, stiamo lavorando per nuova conferenza di pace
"Noi stiamo lavorando per una nuova conferenza, dopo quella in Svizzera di due mesi e mezzo fa. Ne ho parlato con il ministro degli esteri svizzero nella mia visita alla confederazione elvetica poco prima di Ferragosto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista a Il Tempo, a proposito della guerra tra Russia e Ucraina. "E' necessario, però, che stavolta siano presenti anche Russia e Cina", ha precisato il leader di Forza Italia e vicepremier. "Mi pare abbia già risposto lo stesso Zelensky, che è pienamente soddisfatto di quanto sta facendo l'Italia", ha risposto Tajani a una domanda sul no dell'Italia all'utilizzo delle armi italiane da parte di Kiev per colpire in Russia.
Ucraina: Borrell, 'la pace la deciderà Kiev'
"Non voglio certo interferire nelle posizioni politiche nazionali. Sono gli Stati a prendere le loro decisioni. La posizione da tenere è una questione nazionale, ma dell'Ucraina abbiamo parlato al Consiglio europeo per la Difesa e gli Stati hanno preso una decisione. Ognuno aveva la propria sensibilità, alcuni erano sensibili alle richieste di Kiev, altri meno, altri ancora erano d'accordo e hanno autorizzato le operazioni dell'Ucraina, e c'è anche qualcuno che potrebbe aver dato il suo via libera in modo riservato, non lo so. Ribadisco: io ho espresso soltanto la mia opinione dopo aver sentito il presidente Volodymyr Zelensky. Le scelte sono degli Stati". Risponde così, sulla Stampa, l'Alto rappresentante europeo per la politica estera, Josep Borrell, riferendosi alla propria domanda su Roma - "perché non permette all'Ucraina di usare le armi che le fornisce per colpire le basi russe in territorio russo? - e rispondendo alle successive dichiarazioni della Lega di "ingerenze illegittime e inaccettabili negli affari di un Paese sovrano".
Quanto all'ipotesi di un "disimpegno" italiano, Borrell afferma di aver "seguito con grande interesse il dibattito italiano qui al Teha Ambrosetti e ci sono tante divisioni anche a sinistra. Ho appena ascoltato l'ex primo ministro Giuseppe Conte, la segretaria del Pd Elly Schlein e Carlo Calenda e ho trovato grandi differenze nelle loro posizioni. Uno di loro voleva supportare Kiev e procurare armi a lungo raggio, altri sono contrari alla concessione di questi armamenti. Tutti parlano di una soluzione diplomatica e il mio ruolo non è quello di entrare negli affari interni e di dire chi ha ragione e chi ha torto. Però percepisco differenze importanti".
Ucraina: Onu, 'ad agosto almeno 184 vittime civili'
Almeno 184 civili sono stati uccisi e 856 feriti in Ucraina ad agosto. Lo ha affermato la missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, aggiungendo che si tratta del mese con il secondo più alto numero di vittime civili nel 2024. Luglio, invece, è stato "il mese con più civili uccisi" da ottobre 2022, secondo un precedente rapporto.
Kiev, 'abbattuti 6 droni russi su 8'
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con tre missili guidati X-59/69 e otto droni kamikaze, sei dei quali - oltre a due dei missili - sono stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Inoltre, due droni russi sono stati presumibilmente bloccati con i sistemi di difesa elettronica, mentre il missile X-59/69 rimanente non ha raggiunto il suo obiettivo a causa di "contromisure" non meglio specificate adottate da Kiev. La difesa aerea ucraina è stata impegnata nelle regioni di Kiev, Cherkasy, Sumy e Dnipro.
Kiev, 'nella notte fallito attacco russo alla capitale'
Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un attacco con droni kamikaze sulla città di Kiev, ma tutti i velivoli senza pilota nemici sono stati abbattuti: lo ha reso noto su Telegram l'Amministrazione militare della capitale ucraina (Kmva). Si è trattato del quinto attacco aereo su Kiev dall'inizio di settembre, commenta la Kmva, aggiungendo che i droni sono arrivati dal territorio della regione russa di Kursk in "diverse ondate dopo la mezzanotte". "Il raid aereo nella capitale è durato più di un'ora - si legge nel messaggio -. Tutti i droni d'attacco russi che minacciavano Kiev sono stati distrutti dalle forze e dalle attrezzature di difesa aerea alla periferia della capitale". Per il momento non si registrano vittime, feriti o danni. Il numero di droni abbattuti verrà reso noto in mattinata
Nuovi attacchi russi. Scholz: 'è ora di parlare di pace'
Mentre la battaglia continua a infuriare nella regione russa di Kursk, le forze di Mosca proseguono l'avanzata nell'Ucraina orientale e non cessano i bombardamenti, che solo nelle ultime ore hanno provocato quattro morti e altrettanti feriti secondo le autorità di Kiev. Ma agli echi dei combattimenti si accompagna la voce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che invoca iniziative per arrivare "più rapidamente" a una pace negoziata. Scholz, che venerdì ha ricevuto a Francoforte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha detto di essersi trovato d'accordo con lui sulla necessità di organizzare una nuova "conferenza di pace", ma questa volta con la partecipazione di Mosca a differenza di quella organizzata in giugno dalla Svizzera. Questa conferenza "ci sarà sicuramente", ha affermato Scholz in una intervista alla Zdf, sottolineando che è "giunto il momento di discutere su come uscire da questa situazione di guerra e raggiungere la pace più rapidamente".
Drone russo in Lettonia, convocato rappresentante russo
"Quanto accaduto conferma che dobbiamo continuare il lavoro iniziato per rafforzare il confine orientale del Paese, le nostre capacità di difesa aerea e di guerra elettronica che ci consentono di limitare le attività dei droni". Lo ha affermato oggi il ministro della Difesa lettone, Andris Spruds, commentando il rinvenimento di un drone russo schiantatosi ieri nella parte orientale della Lettonia. La ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze, ha intanto annunciato che un rappresentante dell'ambasciata russa a Riga è stato convocato al ministero degli Affari Esteri per domani mattina. "La guerra della Russia in Ucraina richiede vigilanza", ha detto Braze. "Noi rimaniamo vigili, decisi e stiamo valutando i prossimi passi con i nostri alleati".
Zelensky: discusso dettagli nuovo piano con deputati Usa
"A margine del Forum in Italia, ho avuto un incontro con la delegazione del Congresso americano: si è parlato, in particolare, del 'piano di vittoria per l'Ucraina', di alcuni suoi dettagli. E presenteremo in modo esaustivo tutti i passi al presidente degli Stati Uniti Biden e ad entrambi i candidati alla presidenza, Trump e Harris". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale. "La cosa più importante per noi ora - ha detto - è rafforzare il più possibile la posizione dell'Ucraina all'inizio dell'autunno, proteggere le nostre città e villaggi dal terrore russo, dare maggiori opportunità ai nostri soldati al fronte". Zelensky ha anche osservato che l'Ucraina "spera fortemente" nel risultato della conversazione con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin. Ha inoltre definito "importanti" i negoziati con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro italiano Giorgia Meloni. Qualche giorno fa, al Forum Teha di Cernobbio, Zelensky ha annunciato il suo desiderio di presentare al presidente americano Joe Biden, così come ai candidati presidenziali statunitensi Kamala Harris e Donald Trump, un nuovo piano di pace, che lui chiama "piano per la vittoria dell'Ucraina".