Ucraina Russia, Usa: "Consegna missili Iran a Mosca drammatica escalation"

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Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel. La Casa Bianca, comunque, non è in grado di confermare l'invio di missili balistici iraniani alla Russia, come riferito dal portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, Kirby. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni di Zelensky dichiarando che "i territori russi non sono in agenda per i negoziati". Si tratta di un rifiuto a trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla

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La consegna di missili balistici dell'Iran alla Russia "sarebbe un'escalation drammatica". Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato americano Vedant Patel, in un briefing con la stampa. La Casa Bianca, comunque, non è in grado di confermare l'invio di missili balistici iraniani alla Russia. Lo ha riferito il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby.

Intanto la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio, dichiarando all'Ansa che "i territori russi non sono in agenda per i negoziati". Mosca definisce "territori russi" anche le regioni ucraine in parte occupate dalle truppe del Cremlino e dunque le parole di Zakharova equivalgono in sostanza ad un rifiuto di trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla.

"A margine del Forum in Italia, ho avuto un incontro con la delegazione del Congresso americano: si è parlato, in particolare, del 'piano di vittoria per l'Ucraina' e di alcuni suoi dettagli. E presenteremo in modo esaustivo tutti i passi al presidente degli Stati Uniti Biden e ad entrambi i candidati alla presidenza, Trump e Harris", ha detto Zelensky.


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L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. L'APPROFONDIMENTO

La Casa Bianca non conferma l'invio di missili iraniani a Mosca

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Guerra Ucraina, frammenti di droni russi in Romania e Lettonia. VIDEO

Pechino, esercitazioni militari con Mosca a settembre

L'esercito russo invierà forze navali e aeree a settembre per partecipare alle esercitazioni nel Mar del Giappone e nel Mare di Okhotsk organizzate dall'esercito cinese. Lo ha annunciato il ministero della Difesa nazionale cinese.

Kara-Murza: "Putin deve perdere la guerra e la faccia"

Il giornalista dissidente russo e oppositore del Cremlino in esilio, Vladimir Kara-Murza, in un'intervista all'Afp ha dichiarato che Vladimir Putin deve perdere la guerra in Ucraina e che non gli si devono offrire soluzioni per "salvare la faccia". "La fine del suo regno è la sola soluzione per la pace" ed è "molto importante che non si lasci che Vladimir Putin vinca la guerra contro l'Ucraina", ha detto Kara-Murza, imprigionato in Russia e recentemente liberato in uno scambio di prigionieri con l'Occidente. Il dissidente russo - che dovrebbe incontrare presto il presidente francese Emmanuel Macron - ha sottolineato l'importanza di "non consentire a Vladimir Poutine di salvare la faccia" uscendo dalla guerra con una soluzione a lui favorevole. 

Kiev: "La Svezia ha annunciato il 17° pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina del valore di 4,6 miliardi di corone svedesi (450 milioni di dollari). Questo pacchetto include armi ed equipaggiamenti per aumentare le capacità di difesa dell'Ucraina in mare, sulla terraferma e in aria"

Ucraina, missili Iran a Mosca, per l'Ue è "credibile"

L'Unione europea ha affermato che i suoi alleati hanno condiviso informazioni "credibili" secondo cui l'Iran aveva fornito missili balistici alla Russia, un'affermazione respinta da Teheran ma non esplicitamente negata dal Cremlino. Mosca sottolinea che la Russia sviluppa le sue relazioni con Teheran come ritiene opportuno, in particolare nelle "aree più sensibili". "Questo tipo di informazioni non s no sempre vere", ha detto Dmitri Peskov, senza negare la notizia uscita sui media americani nel fine settimana. "L'Iran è un partner importante", ha aggiunto, sottolineando che i due paesi stanno sviluppando la loro cooperazione "in tutti i settori possibili, compresi quelli più sensibili". I media statunitensi avevano riferito la scorsa settimana che Washington riteneva che l'Iran avesse trasferito le armi alla Russia per utilizzarle in Ucraina, citando fonti anonime. "Siamo a conoscenza delle informazioni credibili fornite dagli alleati sulla consegna di missili balistici iraniani alla Russia", ha affermato il portavoce dell'Ue per la Politica estera, Peter Stano. "Stiamo esaminando ulteriormente la questione con i nostri Stati membri e, se confermata, questa consegna rappresenterebbe un'escalation sostanziale e materiale nel sostegno dell'Iran alla guerra di aggressione illegale della Russia contro l'Ucraina", ha aggiunto. Stano ha ricordato che "la posizione unanime dei leader dell'Ue è sempre stata chiara. L'Unione europea risponderà rapidamente e in coordinamento con i partner internazionali, anche con nuove e significative misure restrittive contro l'Iran". Il ministero degli Esteri iraniano ha respinto con veemenza le accuse. "Respingiamo fermamente le affermazioni sul ruolo dell'Iran nell'esportazione di armi a una delle due fazioni della guerra", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, nella conferenza stampa settimanale.

Serbia, il vicepremier Vulin è di nuovo in Russia con Shoigu

Il vicepremier serbo Aleksandar Vulin ha incontrato oggi a Mosca Serghiei Shoigu, ex ministro della Difesa e attuale segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa. Nel darne notizia, un comunicato del governo a Belgrado riferisce che nel colloquio si è parlato di un "ampio spettro di tematiche di interesse reciproco per Serbia e Federazione russa". Vulin, aggiunge il comunicato, ha informato Shoigu "dell'attuale situazione in Kosovo che è sull'orlo di un conflitto", affermando che "la politica della dirigenza di Pristina è di ripulire etnicamente dai serbi la provincia meridionale della Serbia". Vulin ha quindi ringraziato la Russia per il costante rispetto della sovranità e integrità territoriale della Serbia, e per il non riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo. Il vicepremier serbo parteciperà a San Pietroburgo a un incontro fra alti rappresentanti in materia di sicurezza dei Paesi Brics e stati partner, organizzato dal Consiglio di sicurezza russo. Vulin, riferisce il comunicato, ha ringraziato Shoigù per l'invito. Vulin, noto per le sue posizioni nazionalpatriottiche e filorusse e che in passato è stato ministro dell'interno e della difesa, e da ultimo a capo dei servizi segreti della Serbia (Bia), è stato nei giorni scorsi a Vladivostok dove, a margine di un Forum economico, ha incontrato il presidente russo, Vladimir Putin. In tale occasione Putin aveva auspicato la presenza del presidente serbo, Aleksandar Vucic, al vertice Brics in programma dal 22 al 24 ottobre prossimi a Kazan, in Russia.

Riga, drone russo caduto in Lettonia era uno Shahed iraniano

Il drone russo caduto in territorio lettone era del tipo kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana, secondo quanto reso noto dalle forze armate di Riga, precisando ulteriormente quanto affermato in precedenza dal ministero degli Esteri, sul fatto che fosse un drone russo da guerra. Inoltre, esso "non puntava un obiettivo militare (...) ma in qualche modo aveva deviato verso la Lettonia", ed è stata individuato quando si trovava ancora sopra lo spazio aereo della Bielorussia, permettendo alle difese aeree lettoni di attivarsi in tempo. "La testata esplosiva si è conficcata per mezzo metro nel terreno ed è stata neutralizzata sul posto", ha dichiarato il portavoce dello stato maggiore lettone, Leonids Kalnins. E questo "ha consentito ai nostri agenti del servizio d'intelligence militare di raccogliere tutti i pezzi e i resti del drone per condurre un'inchiesta più approfondita i cui risultati saranno comunicati a tutti i nostri partner della Nato".

Ucrania: da 2022 oltre 1.000 morti o feriti per bombe a grappolo

Le bombe a grappolo hanno ucciso o ferito più di 1.000 persone in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa nel 2022, lo annuncia l'osservatorio Cluster Bomb Coalition, invitando tutti i Paesi a vietare tali armi. Dall'invasione russa, l'Ucraina ha registrato il più alto numero annuale di vittime di bombe a grappolo al mondo, secondo l'ultimo rapporto dell'organizzazione. Il rapporto rileva che entrambi i Paesi hanno utilizzato queste armi e che la maggior parte degli oltre 1.000 morti o feriti sono stati registrati nel 2022, anche se avverte che i dati per il 2023 potrebbero essere sottostimati. Le bombe a grappolo sono armi che rilasciano o disperdono submunizioni progettate per esplodere prima, durante o dopo l'impatto. A seconda del tipo di arma utilizzata, il numero di submunizioni varia da poche decine a più di 600. Possono essere sganciate da aerei o lanciate da aerei. Possono essere sganciate da aerei o sparate dall'artiglieria e rappresentano una minaccia duratura: molte non esplodono al momento dell'impatto, quindi diventano mine che possono uccidere o mutilare anche molto tempo dopo la fine del conflitto. Secondo il rapporto, in Ucraina i terreni agricoli contaminati dai resti di bombe a grappolo sono più numerosi delle mine terrestri. Prima della guerra, l'Ucraina non aveva registrato alcuna vittima di bombe a grappolo per anni. Ma nel 2022 ne ha registrate 916 e l'anno scorso ha subito quasi la metà dei 219 incidenti di questo tipo nel mondo

Portavoce Scholz: "Da Putin non c'è volontà di negoziare"

"Dal Cremlino e anche da Vladimir Putin tutto quello che sentiamo sono dichiarazioni che non danno l'impressione che siano molto disposti ad avviare negoziati di pace in modo costruttivo". Lo ha detto il portavoce di Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, secondo quanto riporta la Dpa. Scholz non avrebbe comunque "alcuna esitazione ad avere un colloquio telefonico con il presidente russo" se ritenesse il momento "appropriato", ha aggiunto.

Aiea: "Con la guerra nessun reattore a Zaporizhzhia sarà riavviato"

Finché esiste una minaccia alla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi, "è chiaro che nessun reattore verrà riavviato perchè  il conflitto continua a minacciare la sicurezza nucleare e fisica dell'impianto". Lo ha affermato il direttore generale dell'Aiea Raphael Grossi.   "La situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane instabile. Esplosioni regolari, attacchi di droni, bombardamenti, ripetute interruzioni dell'alimentazione esterna, tra gli altri problemi, aumentano il rischio di un incidente nucleare - ha detto Grossi - Attualmente, le torri di raffreddamento non sono necessarie come parte del meccanismo di raffreddamento, poiché tutti e sei i reattori della centrale sono in uno stato di arresto a freddo". 

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