Lo ha detto il premier ungherese, a margine della 50ma edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio. "C'è una grande letteratura in Europa su come creare la pace e questa letteratura e la mia personale esperienza è che la prima questione riguarda il dialogo. Se non c'è dialogo in un tempo congruo cresce l'escalation e poi diventa più difficile", ha aggiunto. Almeno 50 persone ferite ed una deceduta dopo un attacco russo con cinque missili balistici sulla città di Pavlograd, nell'Ucraina centrorientale
Un incontro tra Putin e Zelensky "è certamente possibile è necessario". Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, a margine della 50ma edizione del Forum di Ambrosetti in corso a Cernobbio. "C'è una grande letteratura in Europa di come creare la pace e questa letteratura e la mia personale esperienza è che la prima questione riguarda il dialogo - ha aggiunto Orban -. Se non c'è dialogo in un tempo congruo cresce l'escalation e poi diventa più difficile".
Almeno 50 persone sono rimaste ferite ed una è deceduta questa mattina in seguito ad un attacco russo con cinque missili balistici sulla città di Pavlograd, nella regione di Dnipropetrovsk, nell'Ucraina centrorientale: lo ha reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Serhiy Lysak.
"L'Ucraina ha bisogno di più supporto militare ora, il modo più rapido per porre fine a questa guerra è fornire armi all'Ucraina". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante un punto stampa in Norvegia.
Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato su Telegram che parteciperà dal vivo al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Previsti incontri con i rappresentanti dell'imprenditoria italiana e "negoziati con il primo ministro italiano, Giorgia Meloni".
Gli approfondimenti:
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- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Cosa sono i Patriot ei Samp/T che Kiev chiede agli alleati
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Offensiva nel Kursk, come le forze ucraine tentano di accerchiare i russi
L’esercito ucraino avanza nell’oblast russo. Avrebbe conquistato oltre 1.260 chilometri quadrati di territorio e con la distruzione di tre ponti sul fiume Seim, le truppe di Kiev stanno attuando una manovra per isolare migliaia di soldati nemici e prendere il controllo di un’area che consentirebbe di avere una “zona cuscinetto” con la Russia. COSA STA SUCCEDENDO
Wsj: missili balistici a corto raggio dall'Iran a Mosca
L'Iran ha consegnato missili balistici a corto raggio alla Russia. Lo riferiscono alcuni funzionari americani ed europei, scrive il Wsj. Si ritiene che la Russia abbia firmato un contratto a dicembre a Teheran con funzionari iraniani per il Fath-360 e un altro sistema missilistico balistico costruito dall'Aerospace Industries Organization (AIO) di proprietà del governo iraniano chiamato Ababil. La spedizione comprende circa 200 missili a corto raggio, con una gittata di circa 800 chilometri. Il rapporto arriva mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa un nuovo appello per avere più armi.
Guerra in Ucraina, da Bucha a Kramatorsk: le stragi di civili
L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. L'APPROFONDIMENTO
Offensiva Kursk, Russia schiera anche coscritti e prigionieri
Per contenere l’offensiva ucraina, Mosca ha schierato un reggimento delle sue forze aerospaziali a causa della carenza di personale. iL Cremlino continua a inviare in prima linea i giovani appena entrati nel servizio di leva e i prigionieri. CHI VA AL FRONTE
Offensiva Kursk, timori per centrale a Kurcatov: “Se colpita rischio Chernobyl”
Costruito dall'Urss nel 1971, il sito conta attualmente due unità in funzione. Secondo il fisico Dimiti Gorchacov, la centrale nel Kursk è più vulnerabile rispetto a quella di Zaporizhzhia per la mancanza di strutture di contenimento in cemento sopra il reattore. "Sarebbe sufficiente un razzo o un colpo di artiglieria per fare gravi danni", ha affermato l'esperto. IL PUNTO
Zelensky incontra delegazione Congresso Usa a Cernobbio
Durante la tappa al forum Ambrosetti a Cernobbio, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto un incontro con la delegazione del Congresso Usa per discutere delle esigenze prioritarie delle forze di difesa ucraine e delle conseguenze del terrorismo missilistico russo. Ne dà notizia lo stesso Zelensky su X, scrive Ukrinform. "In Italia ho incontrato la delegazione del Congresso degli Stati Uniti guidata dal senatore Lindsey Graham. Li ho informati sulla situazione attuale al fronte, sui risultati dell'operazione nella regione di Kursk e sulle conseguenze del terrore missilistico russo. Inoltre, abbiamo discusso delle necessità urgenti dei nostri guerrieri. Garantire ulteriori sistemi di difesa aerea e missili, insieme all'espansione delle missioni di addestramento per i piloti ucraini sui caccia F-16, rimane una priorità assoluta", scrive Zelensky che ha poi ringraziato il Congresso, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il popolo americano per "aver lavorato insieme per portare questa guerra a una fine giusta".
Wsj, Iran ha dato a Russia missili a corto raggio
L'Iran ha dato i suoi missili balistici a corto raggio alla Russia. Lo scrivono il 'Wall Street Journal' e la Pravda ucraina. Il WSJ non fornisce dettagli riguardo al numero e al tipo di missili ricevuti dalla Russia. La Reuters, che per prima ha riferito sui preparativi per il trasferimento di missili balistici dall'Iran alla Russia, ha scritto che potrebbero essere Fath-360, un sistema che lancia missili balistici con una gittata massima di 120 chilometri e una testata del peso di 150 chilogrammi. Ufficialmente, Teheran ha ammesso solo di aver fornito alla Russia un piccolo lotto di droni kamikaze. Ma i media hanno ripetutamente descritto le armi che Mosca riceve dall'Iran.
Mosca, centinaia di mercenari uccisi in raid multipli
Attacchi multipli russi hanno provocato la morte di centinaia di mercenari stranieri in Ucraina. E' quanto afferma l'agenzia Tass che cita una fonte militare di alto livello. "Oltre 250 mercenari stranieri, tra cui 70 specialisti della difesa aerea francesi e rumeni, sono stati eliminati durante un attacco il 4 settembre a Krivoy Rog", afferma la fonte. E ancora: "Circa 500 specialisti, tra cui istruttori provenienti da Polonia, Francia, Germania e Svezia, sono morti o hanno riportato ferite dopo l'attacco del 3 settembre a un centro di addestramento delle forze armate ucraine a Poltava", sostiene la fonte alla Tass aggiungendo che tra le vittime c'erano militari dell'esercito ucraino e del Servizio della Guardia nazionale, nonché "mercenari stranieri provenienti da Polonia, Francia, Germania e Svezia, che stavano addestrando truppe ucraine". A Konstantinovka, "circa 50 militanti francesi sono rimasti uccisi in un attacco con missili Iskander in una struttura temporanea per il dispiegamento di mercenari stranieri". La stessa fonte riferisce che almeno 50 soldati ucraini, tra cui 19 mercenari provenienti dal Regno Unito, sono rimasti uccisi in un raid effettuato il 2 settembre sempre con missili Iskander-M contro "il sito di dispiegamento temporaneo dei mercenari stranieri che stazionavano in un hotel nella città di Zaporizhzhia".
Onu, 2 mila persone non possono lasciare Beryslav
Quasi duemila persone a Beryslav, nella regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, non sono in grado di lasciare l'area a causa del conflitto. La comunità vive prigioniera della guerra, in una zona priva di elettricità, gas e acqua a causa dei bombardamenti che hanno distrutto le infrastrutture. Lo riporta l'Onu, che cita l'Ufficio di coordinamento degli aiuti umanitari. Tra le persone in trappola figurano più di settanta bambini e novanta persone con disabilità. Le organizzazioni umanitarie stanno cercando di fornire assistenza ma in un contesto molto difficile.
Ambasciatore a Kiev incontra vicepremier Svyrydenko
Cordiale incontro tra l'Ambasciatore Carlo Formosa e la vicepremier e ministro dell'Economia dell'Ucraina, Yulia Svyrydenko, concentrato sugli strumenti e sulle condizioni in grado di favorire l'attività delle aziende italiane in Ucraina e supportare il ruolo del settore privato nella futura ricostruzione, con particolare riferimento al contributo che le piccole e medie imprese possono fornire alla ripresa. Si tratta di un tema centrale nella Ukraine Recovery Conference che sarà organizzata dal nostro Paese nel 2025, sottolinea l'ambasciata. Nel colloquio sono stati approfonditi, inoltre, i meccanismi di supporto finanziario internazionale a cui l'Italia contribuisce, in particolare quale presidente di turno del G7 e grande Stato Membro dell'Unione Europea.
Ucraina: Lituania rafforza frontiera con Kaliningrad
La Lituania rafforza il suo confine con l'enclave russa di Kaliningrad con blocchi anti carro e filo spinato. "E' importante essere preparati per qualsiasi cosa accada", ha dichiarato il ministro della Difesa, Laurynas Kasciunas. In particolare, è stato potenziato con ostacoli il confine all'altezza di Panemuné "per bloccare movimenti delle forze nemiche".
Zelensky, decisione su Kursk per prevenire offensiva russa a nord
"L'Ucraina ha deciso di attaccare la regione russa di Kursk per prevenire una possibile azione russa nel nord del Paese". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, rispondendo alle domande dei giornalisti al Forum Teha a Cernobbio. Zelensky ha precisato di avere ricevuto informazioni in merito dall'intelligence nazionale, ma anche da quelle di Paesi alleati come Usa e Regno Unito.
Zelensky: "La cosa importante è che l'Europa resti unita"
"Penso che la cosa più importante è che l'Europa sia unita e che l'Ucraina possa giocare il proprio ruolo". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, rispondendo a una domanda al Forum Teha a Cernobbio. "Un'Europa unita ci dà l'idea di un continente forte dal punto di vista economico e potrebbe essere più forte di tanti altri Paesi e invece, attraverso le minacce, la Russia ha sempre cercato di dividere l'Europa. Non parlo del conflitto di ora, parlo anche di guerre economiche, che sono altrettanto pericolose, con l'aumento dei prezzi di gas e petrolio. Mentre un'Europa unita potrebbe essere più forte e attraente non solo per i Paesi vicini, ma anche per l'Africa, per l'Asia e per tutto il mondo", ha aggiunto.
Zelensky: "Dobbiamo arrivare a negoziati in posizione di forza"
"L'Ucraina deve arrivare a eventuali negoziati in una posizione di forza perché altrimenti perderemo la nostra Nazione, le nostre persone e i nostri territori. Vogliamo mantenere i nostri valori e per questo abbiamo bisogno di un piano e del sostegno dei nostri alleati". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al Forum Ambrosetti a Cernobbio.
Zelensky: Mosca usa missili balistici forniti dall'Iran
"Putin sta cercando di lanciare più missili per uccidere altri bimbi. Noi cerchiamo di difenderci" come possiamo, "ma loro attaccano anche con missili balistici che provengono dall'Iran". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, al Forum Teha in corso a Cernobbio.
Zelensky, Italia sta facendo di tutto per arrivare alla pace
"Apprezziamo tutti i passi che l'Italia ha fatto per sostenere l'Ucraina, tutti coloro che ci aiutano per la pace. Noi vogliamo porre fine alla guerra, ma non a danno del nostro Paese. E la Russia ci lascia solo la scelta di lottare". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, al Forum Teha in corso a Cernobbio. "L'Italia sta facendo di tutto, è con noi per portare avanti la formula di pace. Kiev non chiede niente di più che quello che il vostro Paese o altri hanno fatto o stanno facendo. Vogliamo che i bimbi non debbano più soffrire. Vogliamo che l'eredità ucraina non venga distrutta dai russi", ha aggiunto Zelensky nel suo intervento.
Tajani: armi iraniane a Russia sono un pericolo
"La fornitura di armi iraniane alla Russia rappresenta un pericolo per la sicurezza internazionale. Chiediamo a Teheran di evitare un'escalation. Come Presidenza G7 e con la UE siamo pronti a contribuire all'adozione di ulteriori misure di dissuasione per garantire la liberta' dell'Ucraina". Lo scrive il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.