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Guerra Gaza, Blinken a Gerusalemme: "Sostegno Usa a Israele, sforzi per accordo"

"Sono venuto per confermare il sostegno a Israele e promuovere la tregua e Gaza e la liberazione degli ostaggi", ha detto il segretario di Stato Usa in conferenza stampa a Gerusalemme. Il colloquio con il premier Netanyahu è durato circa tre ore, riferiscono i media israeliani. Israele invierà i suoi principali negoziatori al summit del Cairo di questa settimana dove proseguiranno i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, ha detto Netanyahu a Blinken

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"Sono venuto in Israele per confermare il sostegno a Israele e promuovere la tregua e Gaza e la liberazione degli ostaggi", ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa a Gerusalemme. 

Il colloquio tra Blinken e Netanyahu è durato circa tre ore. Secondo l'ufficio del premier israeliano, l'incontro è stato "positivo". Netanyahu ha sottolineato l'impegno di Israele nei confronti della proposta statunitense presentata a Doha. "Questo è un momento decisivo, probabilmente la migliore, forse l'ultima, opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore per una pace e una sicurezza durature", ha detto Blinken incontrando Herzog. Ucraina: mentre le forze di Kiev continuano la loro operazione nella regione russa di Kursk sul proprio territorio si trovano a far fronte ad una situazione sempre più drammatica nella regione orientale di Donetsk, dove centinaia di civili vengono evacuati in queste ore dalla città di Pokrovsk davanti alla veloce avanzata delle truppe di Mosca.


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Israele, guerra di nervi con Teheran. Perché l'Iran non ha ancora attaccato

L’Iran  ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas  Haniyeh  avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra  imminente. Ora  Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se  si arrivasse a  una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati. Intanto la strategia è  l’attesa, in una guerra  psicologica che logora gli israeliani e fa  guadagnare tempo agli  iraniani L'APPROFONDIMENTO

Leader di Hamas assassinato a Teheran, dalla Turchia al Qatar

Ismail  Haniyeh è rimasto vittima di un raid sull'edificio in cui si trovava.   Presidente Iran: "Faremo pentire Israele". Abu Mazen invita  i palestinesi a "resistere all'occupazione israeliana". La Turchia:  "Vergognoso assassinio". Mentre il Qatar avverte: "Pericolosa  escalation". LE REAZIONI INTERNAZIONALI

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella  Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180    partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post   partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle   tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime    condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a  fornire   assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza  Frontiere:   "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco  permanente" LEGGI L'ARTICOLO

Israele conferma: colpiti diversi depositi armi Hezbollah nel nord est Libano

Le forze israeliane hanno confermato di aver condotto raid aerei nel distretto di Baalbek, nel nord est del Libano, questa sera, colpendo diversi depositi di armi di Hezbollah. Lo riferisce Times of Israel. Inoltre le Idf hanno confermato di aver condotto un attacco con drone nel sud del Libano uccidendo Hussein Ali Hussein, importante membro dell'unità preposta al lancio di razzi e missili di Hezbollah. Un'altra cellula di Hezbollah, rendono ancora noto gli israeliani, è stata colpita in un altro raid dei caccia contro un edificio di Taybeh. 

Casa Bianca: 'I negoziatori si incontreranno al Cairo prima fine settimana'

"I team stanno continuando il lavoro tecnico e i negoziatori si incontreranno al Cairo prima della fine della settimana". E' quanto ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, rispondendo ad una domanda sui negoziati per il cessate il fuoco a Gaza dei giornalisti che stanno andando a Chicago con Joe Biden.

Usa, a Chicago meno partecipanti del previsto a manifestazione pro Gaza

Gli organizzatori della Coalition to March on the DNC avevano previsto decine di migliaia di partecipanti alla manifestazione per Gaza indetta oggi a Chicago, dove si è aperta la convention dei democratici. Ma secondo quanto riportato dal Washington Post poco più di 2mila persone sono riunite all'Union Park. 

Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato  il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della   Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri   Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e   Stati Uniti. QUALI SONO

Gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli

Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di  nascita del   bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per  dirgli che la   sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella  parte  centrale  della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono  rimasti  uccisi  Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li  aveva  partoriti  quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO

I manifestanti pro-Gaza a Chicago, 'siamo almeno 15.000'

"Siamo almeno 15.000" a manifestare a Union Park contro "killer Kamala Harris e genocide Joe". Lo affermano gli organizzatori della manifestazione in corso a Chicago, a pochi passi dallo Union Center che ospita la convention democratica. I numeri sono ancora preliminari perché il flusso di gente a Union Park continua ad aumentare con il passare delle ore. Fra i manifestanti ci sono giovani e non, bambini con le mamme, migranti che chiedono una soluzione dell'emergenza al confine con il Messico che non sia a scapito di chi arriva nel paese. Ma anche molti rappresentanti della comunità Lgbtq+ e donne che vogliono da Kamala Harris la difesa della loro libertà di scelta.

Blinken, lavoriamo a piano per antipolio a Gaza

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha detto che gli Stati Uniti e Israele stanno lavorando a un piano per vaccinare gli abitanti di Gaza contro la poliomielite dopo che il territorio assediato ha segnalato il suo primo caso della malattia dopo 25 anni. "Stiamo lavorando con il governo israeliano su questo, e credo che saremo in grado di andare avanti con un piano per realizzarlo nelle prossime settimane" ha detto Blinken ai giornalisti a Tel Aviv. "E' urgente. E' vitale" ha detto Blinken.

Le Nazioni Unite hanno detto di avere gia' piani dettagliati per

vaccinare i bambini in tutta la Striscia di Gaza e potrebbero

iniziare questo mese. Tuttavia, ciò richiederebbe una pausa nei

combattimenti e il Segretario generale Antonio Guterres ha

chiesto due pause di sette giorni nella guerra di Gaza per vaccinare gli oltre 640.000 bambini del territorio. Blinken, che non ha detto come si sarebbe svolta la vaccinazione, ha dichiarato di aver avuto una discussione "dettagliata" sulla situazione umanitaria a Gaza con il ministro della difesa Yoav Gallant.

Usa: delegati eletti con voto protesta per Gaza, 'Harris ci mostri differenza da Biden'

"Abbiamo bisogno di sentire la vice presidente Harris, abbiamo bisogno di un piano". Così Abbas Alawieh, uno dei delegati eletti nelle primarie in Michigan con il voto di protesta per Gaza che spinse migliaia di elettori a scrivere 'uncommitted' sulla scheda invece che Joe Biden, ha detto, in una conferenza stampa a margine della convention di Chicago, che lui e gli altri "uncommitted delegates" hanno bisogno che Kamala Harris spieghi se e in cosa è differente da Biden riguardo a Gaza.

Indossando spillette con scritto “Not Another Bomb” e  “Ceasefire Delegate”  - nessun altra bomba e delegato del cessate il fuoco - i delegati eletti con il voto di protesta hanno ribadito la richiesta di una tregua a Gaza e di un embargo delle armi in Israele, questione che non è stata inserita nella piattaforma democratica che i delegati sono chiamati oggi a votare.  Altrimenti sarà difficile, hanno avvisato, andare dagli elettori che l'hanno votati a chiedere di votare per Harris, magari in Stati chiave dove la vittoria sarà decisa da poche migliaia di voti.

Netanyahu: 'In prima fase accordo ci deve essere rilascio numero massimo ostaggi vivi'

"Voglio sottolineare gli sforzi per il rilascio di un numero massimo di ostaggi vivi nella prima fase dell'accordo". E' quanto afferma Benjamin Netanyahu in un video diffuso dopo l'incontro con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, incontro definito "molto buono ed importante". Il premier israeliano ha apprezzato "la comprensione che gli Stati Uniti hanno mostrato verso i nostri vitali interessi di sicurezza, nell'ambito dei nostri sforzi comuni per il rilascio dei nostri ostaggi". 

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di   emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i   numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro   l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe   in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

'Israele attacca siti Hezbollah in profondità in Libano'

Cinque pesanti attacchi sono stati lanciati dall'aviazione israeliana contro depositi di armi di Hezbollah in Libano, a 80 chilometri dal confine con Israele. Lo riferiscono la tv saudita ed altri media internazionali. 

Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

Nato  nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì  è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare  comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.  Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della  "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato  ebraico e del mondo occidentale. L'APPROFONDIMENTO

La Scozia non incontrerà funzionari israeliani

Il governo scozzese afferma che cesserà di tenere qualsiasi incontro con i funzionari israeliani finché non saranno compiuti "reali progressi" verso un accordo di pace. L'annuncio e' stato dato tramite una dichiarazione rilasciata dal Segretario agli Affari Esteri Angus Robertson, che sostanzialmente si è scusato per aver tenuto un incontro due settimane fa con il vice inviato israeliano Daniela Grudsky. Robertson ha dovuto affrontare le reazioni negative del suo partito per l'incontro e ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che non è mai stato concepito come una "legittimizzazione delle azioni del governo israeliano a Gaza". Andando avanti, dice, "non sarebbe appropriato accettare alcun invito per un ulteriore incontro. Questa rimarra' la nostra posizione finché non saranno stati fatti progressi reali verso la pace, non sarà fornito un accesso senza ostacoli all'assistenza umanitaria e Israele non coopererà pienamente

con i suoi obblighi internazionali sulle indagini sul genocidio e sui crimini di guerra".

Blinken, Netanyahu sostiene proposta Usa. Ora tocca a Hamas

"Il premier Benyamin Netanyahu ha cambiato la sua posizione e raggiungerà un accordo a causa del pericolo per la sicurezza del Paese". Lo ha detto il segretario di Stato Usa nel suo incontro con i parenti degli ostaggi. "In un incontro molto costruttivo con il Netanyahu oggi, mi ha confermato che Israele accetta la proposta americana. La sostiene. Ora spetta ad Hamas fare lo stesso". 

Blinken, sostegno Usa a Israele, sforzi per accordo

"Sono venuto in Israele per confermare il sostegno a Israele e promuovere la tregua e Gaza e la liberazione degli ostaggi". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa a Gerusalemme. 

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