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Guerra Gaza, Blinken a Gerusalemme: "Sostegno Usa a Israele, sforzi per accordo"

Guerra Gaza, Bilnken: ok da Israele, ora tocca a Hamas
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Guerra Gaza, Bilnken: ok da Israele, ora tocca a Hamas
00:00:35 min

"Sono venuto per confermare il sostegno a Israele e promuovere la tregua e Gaza e la liberazione degli ostaggi", ha detto il segretario di Stato Usa in conferenza stampa a Gerusalemme. Il colloquio con il premier Netanyahu è durato circa tre ore, riferiscono i media israeliani. Israele invierà i suoi principali negoziatori al summit del Cairo di questa settimana dove proseguiranno i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, ha detto Netanyahu a Blinken

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"Sono venuto in Israele per confermare il sostegno a Israele e promuovere la tregua e Gaza e la liberazione degli ostaggi", ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa a Gerusalemme. 

Il colloquio tra Blinken e Netanyahu è durato circa tre ore. Secondo l'ufficio del premier israeliano, l'incontro è stato "positivo". Netanyahu ha sottolineato l'impegno di Israele nei confronti della proposta statunitense presentata a Doha. "Questo è un momento decisivo, probabilmente la migliore, forse l'ultima, opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore per una pace e una sicurezza durature", ha detto Blinken incontrando Herzog. Ucraina: mentre le forze di Kiev continuano la loro operazione nella regione russa di Kursk sul proprio territorio si trovano a far fronte ad una situazione sempre più drammatica nella regione orientale di Donetsk, dove centinaia di civili vengono evacuati in queste ore dalla città di Pokrovsk davanti alla veloce avanzata delle truppe di Mosca.


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Israele, guerra di nervi con Teheran. Perché l'Iran non ha ancora attaccato

L’Iran  ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas  Haniyeh  avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra  imminente. Ora  Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se  si arrivasse a  una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati. Intanto la strategia è  l’attesa, in una guerra  psicologica che logora gli israeliani e fa  guadagnare tempo agli  iraniani L'APPROFONDIMENTO

Leader di Hamas assassinato a Teheran, dalla Turchia al Qatar

Ismail  Haniyeh è rimasto vittima di un raid sull'edificio in cui si trovava.   Presidente Iran: "Faremo pentire Israele". Abu Mazen invita  i palestinesi a "resistere all'occupazione israeliana". La Turchia:  "Vergognoso assassinio". Mentre il Qatar avverte: "Pericolosa  escalation". LE REAZIONI INTERNAZIONALI

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella  Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180    partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post   partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle   tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime    condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a  fornire   assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza  Frontiere:   "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco  permanente" LEGGI L'ARTICOLO

Israele conferma: colpiti diversi depositi armi Hezbollah nel nord est Libano

Le forze israeliane hanno confermato di aver condotto raid aerei nel distretto di Baalbek, nel nord est del Libano, questa sera, colpendo diversi depositi di armi di Hezbollah. Lo riferisce Times of Israel. Inoltre le Idf hanno confermato di aver condotto un attacco con drone nel sud del Libano uccidendo Hussein Ali Hussein, importante membro dell'unità preposta al lancio di razzi e missili di Hezbollah. Un'altra cellula di Hezbollah, rendono ancora noto gli israeliani, è stata colpita in un altro raid dei caccia contro un edificio di Taybeh. 

Casa Bianca: 'I negoziatori si incontreranno al Cairo prima fine settimana'

"I team stanno continuando il lavoro tecnico e i negoziatori si incontreranno al Cairo prima della fine della settimana". E' quanto ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, rispondendo ad una domanda sui negoziati per il cessate il fuoco a Gaza dei giornalisti che stanno andando a Chicago con Joe Biden.

Usa, a Chicago meno partecipanti del previsto a manifestazione pro Gaza

Gli organizzatori della Coalition to March on the DNC avevano previsto decine di migliaia di partecipanti alla manifestazione per Gaza indetta oggi a Chicago, dove si è aperta la convention dei democratici. Ma secondo quanto riportato dal Washington Post poco più di 2mila persone sono riunite all'Union Park. 

Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato  il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della   Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri   Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e   Stati Uniti. QUALI SONO

Gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli

Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di  nascita del   bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per  dirgli che la   sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella  parte  centrale  della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono  rimasti  uccisi  Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li  aveva  partoriti  quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO

I manifestanti pro-Gaza a Chicago, 'siamo almeno 15.000'

"Siamo almeno 15.000" a manifestare a Union Park contro "killer Kamala Harris e genocide Joe". Lo affermano gli organizzatori della manifestazione in corso a Chicago, a pochi passi dallo Union Center che ospita la convention democratica. I numeri sono ancora preliminari perché il flusso di gente a Union Park continua ad aumentare con il passare delle ore. Fra i manifestanti ci sono giovani e non, bambini con le mamme, migranti che chiedono una soluzione dell'emergenza al confine con il Messico che non sia a scapito di chi arriva nel paese. Ma anche molti rappresentanti della comunità Lgbtq+ e donne che vogliono da Kamala Harris la difesa della loro libertà di scelta.

Blinken, lavoriamo a piano per antipolio a Gaza

Il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha detto che gli Stati Uniti e Israele stanno lavorando a un piano per vaccinare gli abitanti di Gaza contro la poliomielite dopo che il territorio assediato ha segnalato il suo primo caso della malattia dopo 25 anni. "Stiamo lavorando con il governo israeliano su questo, e credo che saremo in grado di andare avanti con un piano per realizzarlo nelle prossime settimane" ha detto Blinken ai giornalisti a Tel Aviv. "E' urgente. E' vitale" ha detto Blinken.

Le Nazioni Unite hanno detto di avere gia' piani dettagliati per

vaccinare i bambini in tutta la Striscia di Gaza e potrebbero

iniziare questo mese. Tuttavia, ciò richiederebbe una pausa nei

combattimenti e il Segretario generale Antonio Guterres ha

chiesto due pause di sette giorni nella guerra di Gaza per vaccinare gli oltre 640.000 bambini del territorio. Blinken, che non ha detto come si sarebbe svolta la vaccinazione, ha dichiarato di aver avuto una discussione "dettagliata" sulla situazione umanitaria a Gaza con il ministro della difesa Yoav Gallant.

Usa: delegati eletti con voto protesta per Gaza, 'Harris ci mostri differenza da Biden'

"Abbiamo bisogno di sentire la vice presidente Harris, abbiamo bisogno di un piano". Così Abbas Alawieh, uno dei delegati eletti nelle primarie in Michigan con il voto di protesta per Gaza che spinse migliaia di elettori a scrivere 'uncommitted' sulla scheda invece che Joe Biden, ha detto, in una conferenza stampa a margine della convention di Chicago, che lui e gli altri "uncommitted delegates" hanno bisogno che Kamala Harris spieghi se e in cosa è differente da Biden riguardo a Gaza.

Indossando spillette con scritto “Not Another Bomb” e  “Ceasefire Delegate”  - nessun altra bomba e delegato del cessate il fuoco - i delegati eletti con il voto di protesta hanno ribadito la richiesta di una tregua a Gaza e di un embargo delle armi in Israele, questione che non è stata inserita nella piattaforma democratica che i delegati sono chiamati oggi a votare.  Altrimenti sarà difficile, hanno avvisato, andare dagli elettori che l'hanno votati a chiedere di votare per Harris, magari in Stati chiave dove la vittoria sarà decisa da poche migliaia di voti.

Netanyahu: 'In prima fase accordo ci deve essere rilascio numero massimo ostaggi vivi'

"Voglio sottolineare gli sforzi per il rilascio di un numero massimo di ostaggi vivi nella prima fase dell'accordo". E' quanto afferma Benjamin Netanyahu in un video diffuso dopo l'incontro con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, incontro definito "molto buono ed importante". Il premier israeliano ha apprezzato "la comprensione che gli Stati Uniti hanno mostrato verso i nostri vitali interessi di sicurezza, nell'ambito dei nostri sforzi comuni per il rilascio dei nostri ostaggi". 

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di   emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i   numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro   l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe   in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

'Israele attacca siti Hezbollah in profondità in Libano'

Cinque pesanti attacchi sono stati lanciati dall'aviazione israeliana contro depositi di armi di Hezbollah in Libano, a 80 chilometri dal confine con Israele. Lo riferiscono la tv saudita ed altri media internazionali. 

Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

Nato  nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì  è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare  comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.  Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della  "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato  ebraico e del mondo occidentale. L'APPROFONDIMENTO

La Scozia non incontrerà funzionari israeliani

Il governo scozzese afferma che cesserà di tenere qualsiasi incontro con i funzionari israeliani finché non saranno compiuti "reali progressi" verso un accordo di pace. L'annuncio e' stato dato tramite una dichiarazione rilasciata dal Segretario agli Affari Esteri Angus Robertson, che sostanzialmente si è scusato per aver tenuto un incontro due settimane fa con il vice inviato israeliano Daniela Grudsky. Robertson ha dovuto affrontare le reazioni negative del suo partito per l'incontro e ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che non è mai stato concepito come una "legittimizzazione delle azioni del governo israeliano a Gaza". Andando avanti, dice, "non sarebbe appropriato accettare alcun invito per un ulteriore incontro. Questa rimarra' la nostra posizione finché non saranno stati fatti progressi reali verso la pace, non sarà fornito un accesso senza ostacoli all'assistenza umanitaria e Israele non coopererà pienamente

con i suoi obblighi internazionali sulle indagini sul genocidio e sui crimini di guerra".

Blinken, Netanyahu sostiene proposta Usa. Ora tocca a Hamas

"Il premier Benyamin Netanyahu ha cambiato la sua posizione e raggiungerà un accordo a causa del pericolo per la sicurezza del Paese". Lo ha detto il segretario di Stato Usa nel suo incontro con i parenti degli ostaggi. "In un incontro molto costruttivo con il Netanyahu oggi, mi ha confermato che Israele accetta la proposta americana. La sostiene. Ora spetta ad Hamas fare lo stesso". 

Blinken, sostegno Usa a Israele, sforzi per accordo

"Sono venuto in Israele per confermare il sostegno a Israele e promuovere la tregua e Gaza e la liberazione degli ostaggi". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa a Gerusalemme. 

Blinken a Tel Aviv: no a escalation crisi

"Vanno  liberati gli ostaggi. No a una escalation della crisi". Lo afferma il  Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, a Tel Aviv, dove ha incontrato  il premier israeliano Netanyahu. Per Blinken "senza accordo gli ostaggi potrebbero morire".

Jet Idf sbaglia obiettivo: soldato israeliano muore a Gaza

Un soldato delle Idf di 21 anni, il tenente Shahar Ben Nun, ha perso la vita questa mattina nel sud della Striscia di Gaza dopo che un ordigno lanciato da un caccia F-15 dell'aeronautica militare israeliana ha colpito per errore l'edificio in cui si trovava. Lo riporta l'emittente N12 spiegando che Ben Nun faceva parte dell'unità di ricognizione della Brigata paracadutisti ed era originario di Petah Tikva. Altri sei soldati israeliani sono rimasti feriti. Secondo un'indagine iniziale delle Idf, intorno alle 6 e 30 del mattino i jet da combattimento israeliani stavano colpendo diversi obiettivi nell'area di Khan Younis. Uno dei missili, a causa di un problema tecnico, non è planato correttamente verso il bersaglio previsto e ha invece colpito un edificio a più piani dove erano di stanza i paracadutisti. L'edificio colpito si trovava a circa 300 metri di distanza dall'obiettivo previsto. Il missile ha colpito uno degli appartamenti ai piani superiori dell'edificio. I soldati in un appartamento adiacente sono rimasti feriti dopo che una parte dell'edificio è crollata.


Gallant a Blinken: Usa facciano pressione su Hamas per l'accordo

"Così come Israele sta esercitando pressione militare su Hamas, nello stesso modo gli Usa devono fare una pressione politica per il raggiungimento di una linea che porti alla liberazione degli ostaggi". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant nell'incontro con il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Tel Aviv. Lo riferisce Ynet.

Danon nuovo ambasciatore Israele a Onu: "Tempi di grandi sfide"

Danny Danon torna all'Onu come ambasciatore di Israele. Il diplomatico, che aveva già ricoperto il ruolo dal 2015 al 2020, sostituisce il 'falco' Gilad Erdan e ha presentato ufficialmente le credenziali al segretario generale Antonio Guterres, affermando che torna al Palazzo di Vetro "in un momento di immense sfide per Israele". "Spero che l'Onu abbia la chiarezza morale necessaria per affrontare il male a cui ci troviamo di fronte oggi - ha aggiunto -. Mi impegno a rappresentare il mio Paese per mostrare il vero volto di Israele e respingere le bugie e l'ipocrisia con cui purtroppo dobbiamo confrontarci qui in questo edificio". Guterres, da parte sua, ha detto che per le Nazioni Unite "è estremamente importante avere un rapporto obiettivo" con lo Stato ebraico: "Le nostre posizioni sono chiare, abbiamo punti di vista diversi su molti aspetti in relazione alla soluzione dei due Stati e a ciò che è accaduto di recente, ma ciò non significa che non dovremmo avere un dialogo costruttivo basato sulla verità".

Gallant a Blinken: a Gaza finchè non smantelleremo Hamas

"L'apparato di difesa israeliano è impegnato a continuare a operare a  Gaza finché non saranno raggiunti gli obiettivi della guerra: il ritorno  degli ostaggi e lo smantellamento di Hamas". Lo fa sapere l'ufficio del  ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, dopo l'incontro dello  stesso Gallant con il segretario di Stato americano in visita Antony  Blinken. Gallant ha ribadito "l'importanza della pressione militare in  corso esercitata da Israele su Hamas, insieme alla necessità della  pressione politica continua degli Stati Uniti su Hamas, fino a quando  non verrà raggiunto un quadro che consentirà il ritorno degli ostaggi in  Israele", si legge nel comunicato riportato dai media israeliani. Gallant ha mostrato a Blinken una foto  di 12 bambini uccisi da un razzo di Hezbollah a Majdal Shams il mese  scorso, riferisce il Times of Israel. Blinken incontrerà le famiglie  degli ostaggi e poi rilascerà una dichiarazione alla stampa.

Idf richiama riservisti: si espande operazione a Khan Yunis

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato alle Idf di richiamare in servizio i riservisti precedentemente esentati a causa della riduzione del personale. Il portavoce delle Idf Daniel Hagari, inoltre, ha confermato che i militari israeliani espanderanno l'operazione di terra a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, e a Deir el-Balah, nella zona centrale dell'enclave palestinese. Un una dichiarazione congiunta con il ministero della Difesa le Idf hanno spiegato che il richiamo dei riservisti arriva dopo una nuova valutazione e "nell'ambito delle attività dell'esercito permanente e delle forze di riserva, come parte di un processo pianificato per aumentare i membri in servizio". Saranno richiamati in servizio coloro che sono stati congedati dal servizio a causa di riduzioni di personale e hanno meno di 40 anni per la maggior parte dei soldati, 45 per gli ufficiali e 49 per gli specialisti.


Al Jazeera: 6 morti e 15 feriti in raid Israele a Khan Younis

Sei persone  sono state uccise e 15 sono rimaste ferite in un attacco aereo  israeliano nella zona ovest di Khan Younis. Lo riporta Al Jazeera  citando fonti palestinesi.

Abu Mazen chiede ad Israele il permesso di visitare Gaza

Il ministro palestinese Hussein Al-Sheikh ha inviato una lettera al capo del consiglio di sicurezza nazionale Tsachi Hanegbi per concordare una visita del presidente palestinese Abu Mazen nella striscia di Gaza. In Israele ritengono che Abu Mazen speri in un rifiuto per poter sostenere che Israele gli impedisce di raggiungere la Striscia. Sarà il primo ministro Benjamin Netanyahu a decidere se autorizzare la visita. Lo riferisce il sito Walla.

Media: 'Ore critiche per accordo, Bibi non è pronto ad arrendersi'

Un funzionario coinvolto nei negoziati per la liberazione degli ostaggi e la tregua a Gaza ha affermato a condizione di anonimato che "queste sono ore molto critiche. La questione del corridoio Filadelfia è ancora aperta". Lo riporta Ynet. Secondo la fonte, "Israele è pronto a schierare le forze, ma egiziani e Hamas insistono per un ritiro totale. Netanyahu non è pronto ad arrendersi".

Blinken a Herzog: urgente necessità di accordo su Gaza

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito in un incontro  con il Presidente israeliano Isaac Herzog "l'urgente necessità" di  finalizzare un accordo tra Israele e Hamas che vedrebbe il rilascio  degli ostaggi israeliani tenuti a Gaza e "creerebbe le condizioni per  una più ampia stabilità regionale". Lo afferma il Dipartimento di Stato  Usa.

Visita Abbas a Gaza, Anp chiede a Israele autorizzazione ingresso

L'Autorità Nazionale Palestinese ha inoltrato una richiesta a Israele affinché consenta al presidente dell'Anp Mahmoud Abbas di recarsi presto in visita a Gaza, come aveva promesso durante una visita in Turchia la scorsa settimana. Lo riporta il notiziario di Walla spiegando che il segretario generale dell'Olp Hussein al-Sheikh ha inviato ieri una lettera al consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi chiedendo che Abbas possa entrare nella Striscia attraverso un valico da Israele, non attraverso Rafah dall'Egitto.

Idf: 'Eliminati terroristi, distrutto tunnel a Gaza'

L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver eliminato terroristi e postazioni di combattimento di Hamas, nei quali i soldati dell'Idf hanno localizzato razzi, lanciatori e missili anticarro. Distrutto un tunnel sotterraneo a Khan Younis abbandonato dai miliziani palestinesi quando sono arrivati i militari israeliani dove si trovavano armi, esplosivi ed attrezzature per una lunga permanenza. Nel pomeriggio il ministro della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha dichiarato che nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 40 palestinesi e 134 sono stati feriti.

Unrwa: '207 nostri operatori uccisi dal 7 ottobre'

In un post su X, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi scrive oggi che "207 membri del team @UNRWA sono stati uccisi a #Gaza dall'inizio della guerra, anche mentre erano in servizio". "Erano ingegneri, insegnanti, personale medico. Erano operatori umanitari" si legge ancora nel post in cui si afferma inoltre che "in occasione della #GiornataMondialeUmanitaria e ogni giorno, li ricordiamo e rendiamo omaggio a tutti loro". La Giornata Mondiale Umanitaria si tiene ogni anno il 19 agosto per rendere omaggio agli operatori che rischiano la vita nel servizio umanitario.

Portavoce del governo: 'Premier conferma che l'Idf deve restare nell'asse Filadelfia'

"Il primo ministro sostiene fermamente il principio secondo cui l'esercito rimarrà fisicamente sul corridoio di Filadelfia, al confine con l'Egitto, per impedire il rifornimento di armi Hamas", ha detto il portavoce del governo David Mercer ai giornalisti a Gerusalemme. "I negoziati continuano", ha affermato. "Stiamo lavorando per creare un accordo quadro basato sui principi presentati dagli Stati Uniti a maggio per far tornare a casa la nostra gente", ha sottolineato Mercer.

Iran, 'sarà risposta dura per morte Haniyeh, cessate fuoco Gaza non c'entra'

La rappresaglia iraniana per l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran è ''legittima'', rappresenta ''un diritto'' ed è ''fondamentale per evitare ulteriori violazioni''. Quindi ''l'Iran risponderà duramente'' contro ''le azioni aggressive del regime sionista'' e un eventuale accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza ''non ha nulla a che vedere'' con questo. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani nel corso di una conferenza stampa.

Media, Abu Mazen scrive a Netanyahu per visita a Gaza

L'Autorità palestinese ha inviato ieri una richiesta ufficiale all'ufficio del premier Benjamin Netanyahu, perché faciliti una visita del suo presidente Abu Mazen a Gaza. Lo riferisce il sito israeliano Walla, citando fonti ufficiali israeliane. Netanyahu ora dovrà decidere se approvare o meno.

Abu Mazen, che non visita Gaza dal 2007 quando Hamas è salita al potere nella Striscia, aveva annunciato di voler effettuare la sua missione durante il suo viaggio ad Ankara.

Medico Save the Children, 'a Gaza come operare legati e bendati'

Lavorare in un ospedale a Gaza è come trovarsi a dover salvare vite "con le mani legate dietro la schiena e gli occhi bendati": lo afferma Jamal Imam, medico di Save the Children, nel giorno della Giornata Mondiale dell'Aiuto Umanitario. Tornato a Gaza nel 2010 dopo averla lasciata da bambino e in seguito a un'esperienza in Sudan e negli Emirati Arabi, Imam negli ultimi 14 anni ha lavorato con varie organizzazioni internazionali dedicandosi, in particolare, alla salute e alla nutrizione dei bambini. "Ho trascorso anni ad affrontare l'immane sfida di fornire assistenza di fronte a un assedio lungo 17 anni e a continue guerre. Ho iniziato a lavorare con Save the Children come specialista della nutrizione all'inizio della guerra, a ottobre dello scorso anno. Fornisco assistenza e supporto ai bambini che soffrono di malnutrizione in condizioni estremamente difficili. La mia storia non riguarda solo la medicina, ma anche la sopravvivenza, la resilienza e lo spirito inflessibile di un popolo sotto assedio". I palestinesi, e i bambini in particolare - racconta il medico - sono "privati dei bisogni più elementari per la sopravvivenza, e noi siamo senza gli strumenti essenziali per salvare vite umane, dalle forniture mediche ai materiali di cui abbiamo bisogno per fare il nostro lavoro".  


Netanyahu a Blinken, 'a colloqui Cairo invierò capo Mossad e Shin Bet'

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto al Segretario di Stato americano Antony Blinken che invierà i suoi massimi negoziatori al summit che si terrà al Cairo questa settimana con l'obiettivo di giungere a un accordo sugli ostaggi e sul cessate il fuoco a Gaza. Lo scrive Axios.

Il team negoziatore israeliano sarà guidato dal capo del Mossad David Barnea, dal direttore dello Shin Bet Ronen Bar e dal colonnello a riposo delle Idf Nitzan Alon incaricato della gestione degli ostaggi. I tre hanno partecipato anche ai colloqui che si sono svolti la scorsa settimana a Doha, in Qatar.

Militari israeliani, distrutto a Khan Yunis un tunnel lungo 1,5 km

Un tunnel lungo circa un chilometro e mezzo è stato distrutto dai miliari israeliani nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato le forze israeliane (Idf) precisando che all'interno del tunnel sotterraneo sono state trovate armi e attrezzature che avrebbero consentito di resistere nel tunnel per lunghi periodi.

Onu, crisi malnutrizione peggiora in Medio Oriente e Nord Africa

Un terzo dei bambini in Medio Oriente e Nord Africa soffre di malnutrizione. E' l'allarme lanciato dall'Onu che avverte di un "peggioramento della crisi" nel contesto dei conflitti e dei cambiamenti climatici. "Almeno 77 milioni bambini, ovvero 1 su 3, in Medio Oriente e Nord Africa (Mena) soffrono di qualche forma di malnutrizione", ha affermato l'Unicef, l'agenzia delle Nazioni Unite per l'infanzia. Secondo l'organizzazione, 55 milioni di bambini nei 20 Paesi valutati sono sovrappeso o obesi, che l'Unicef considera un tipo di malnutrizione. Altri 24 milioni di bambini soffrono di denutrizione, tra cui arresto della crescita, deperimento e magrezza, ha affermato. "La crisi sempre più profonda di malnutrizione nella regione è causata da cosa e come vengono nutriti i bambini, scarso accesso a cibi nutrienti, acqua pulita, assistenza medica e altri servizi essenziali e dalla proliferazione di cibi scadenti, malsani e a basso costo, ricchi di sale, zucchero e grassi", ha aggiunto. 

Soldato israeliano ucciso in combattimento nel nord

Un militare israeliano "è caduto in combattimento nel nord di Israele". Lo ha comunicato l'Idf.

Aerei da guerra israeliani sorvolano Beirut e il Libano

Aerei da guerra israeliani hanno sorvolato nel primo pomeriggio di oggi Beirut, Sidone e il sud del Libano infrangendo il muro del suono e provocando quindi il caratteristico bang supersonico. Lo riferisce il portale di notizie libanese Naarnet.

Israele, concluso "positivo" incontro Blinken-Netanyahu

L'incontro a Gerusalemme tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario di Stato americano Antony Blinken si è concluso ed e' durato tre ore, secondo quanto riferito dall'ufficio del primo ministro come riporta il Times of Israel. L'ufficio di Netanyahu ha sottolineato che l'incontro è stato "positivo" e che si è svolto in una "buona atmosfera". Secondo la parte israeliana, Netanyahu ha evidenziato l'impegno di Israele nei confronti della proposta statunitense presentata a Doha la scorsa settimana per una tregua a Gaza e che "tiene conto delle esigenze di sicurezza di Israele, su cui insiste fermamente". Blinken ha in programma di incontrare nel pomeriggio il ministro della Difesa Yoav Gallant a Tel Aviv. 

Tre ore di colloquio tra Blinken e Netanyahu a Gerusalemme

E' durato circa tre ore il colloquio tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il premier israeliano Benyamin Netanyahu a Gerusalemme in relazione all'accordo di cessate il fuoco a Gaza, la liberazione degli ostaggi e alcuni temi dell'accordo ponte presentato dagli Usa. Lo riferiscono i media israeliani. 

Giornalista palestinese ucciso in attacco israeliano a Gaza

Un giornalista palestinese freelance  è rimasto ucciso la notte scorsa nel corso di un attacco delle forze israeliane a nord di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera online citando l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui il reporter, Ibrahim Muharab, di 26 anni, era diretto assieme ad un gruppo di colleghi ad Hamad City quando è finito sotto il fuoco dei carri armati israeliani. Gli equipaggi delle ambulanze ne hanno poi trovato il corpo questa mattina.  Muharab aveva lavorato con diverse testate come giornalista freelance ed era membro del Sindacato dei giornalisti palestinesi, scrive l'emittente, aggiungendo che si tratta del 169mo giornalista ucciso a Gaza dall'esercito israeliano. 

Iran, bene ogni "sforzo sincero" per tregua a Gaza

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani ha detto che negli ultimi mesi Teheran ha utilizzato tutta la sua capacità diplomatica per fermare la guerra di Israele a Gaza, aggiungendo che la Repubblica islamica accoglie con favore qualsiasi "sincero sforzo" volto a stabilire un cessate il fuoco.

In un briefing con la stampa, Kanaani ha affermato che l'Iran non considera gli Stati Uniti una parte qualificata per proseguire i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza perché  Washington è complice della guerra. "Gli Stati Uniti hanno ripetutamente dimostrato di non essere impegnati a proteggere la pace e la sicurezza regionali, ma di essere impegnati nella sicurezza di Israele", ha aggiunto Kanaani. Il portavoce ha anche dichiarato che la guerra nella Striscia continua per via dell'inazione della comunità internazionale, in particolare del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.



Media, ok Israele ridurre presenza in corridoio Filadelfia

Durante i colloqui di medio livello tra funzionari israeliani, egiziani e statunitensi al Cairo ieri, Israele ha accettato di ridurre progressivamente il numero di soldati schierati nel corridoio di Filadelfia (la striscia di 14 chilometri che separa Gaza dall'Egitto), mentre in cambio Il Cairo ha accettato di non stabilire un calendario per il loro ritiro completo, secondo il quotidiano libanese Al-Akhbar. I funzionari egiziani hanno comunque insistito sul fatto che un ritiro completo dovrebbe essere effettuato il prima possibile, secondo una fonte a conoscenza dei colloqui citata da Al-Akhbar. L'Egitto ha inoltre chiesto ai negoziatori statunitensi di accelerare la consegna dell'equipaggiamento designato per proteggere la rotta di confine e si è impegnato a "lavorare per garantire che non ci siano tunnel operativi sotto di essa". Negli ultimi mesi, i negoziatori israeliani ed egiziani avrebbero discusso l'installazione di un sistema di sorveglianza elettronica ad alta tecnologia per impedire il contrabbando di armi attraverso il confine. 

Hamas e Jihad rivendicano fallito attentato a Tel Aviv

Hamas e la Jihad islamica hanno rivendicato la responsabilità del fallito attentato di ieri sera a Tel Aviv in cui un palestinese arrivato da Nablus è rimasto ucciso dall'esplosione di un potente ordigno che portava in uno zaino sulle spalle. Lo riferisce Channel 12. In una dichiarazione, il gruppo terroristico afferma che si è trattato di un attentato suicida e avverte che gli attentati suicidi in Israele continueranno, in risposta agli attacchi israeliani. 

Hamas rivendica la responsabilità per l'attacco terroristico di ieri sera a Tel Aviv con una bomba


Dopo Blinken-Netanyahu, incontro allargato con funzionari

L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato che dopo l'incontro individuale con il segretario di stato americano Antony Blinken, si terrà un incontro allargato. Netanyahu sarà affiancato dal ministro degli affari strategici Ron Dermer, dal segretario militare  Roman Gofman, dal consigliere politico Ophir Falk, dall'uomo chiave per gli ostaggi Gal Hirsch e da altri consiglieri di alto livello. L'ambasciatore statunitense Jack Lew si unirà alla parte statunitense. 

"Cairo chiede a Usa ritiro di Israele da corridoio Filadelfia"

Il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah, ha riferito che durante i negoziati al Cairo per l'accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco, gli egiziani hanno chiesto agli americani che il ritiro dell'esercito israeliano dal corridoio di Filadelfia - il confine tra Gaza ed Egitto - avvenga il prima possibile. Lo riporta Haaretz. Secondo il giornale libanese, l'Egitto ha in ogni caso accettato di non stabilire una data per il ritiro, e ha chiesto di accelerare la consegna delle attrezzature necessarie per mettere in sicurezza il corridoio. 

Iniziato a Gerusalemme l'incontro Blinken-Netanyahu

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e Benyamin Netanyahu hanno iniziato il loro incontro nell'ufficio del primo ministro israeliano a Gerusalemme. Blinken incontrerà il ministro della Difesa Yoav Gallant alle 16.00  a Tel Aviv. Questa sera Blinken terrà una conferenza stampa. 

Hezbollah rivendica nuovi attacchi a truppe israeliane

Hezbollah ha rivendicato attacchi alle truppe e alle posizioni militari nel nord di Israele, tra cui uno con drone su una base e un assalto a soldati presumibilmente "infiltrati" vicino al confine libanese. Secondo il movimento libanese si e' trattato di un "attacco aereo simultaneo" con "droni carichi di esplosivo" su due posizioni militari israeliane, una caserma vicino al confine e una base vicino alla citta' costiera di Acri, a circa 15 chilometri (10 miglia) dalla frontiera. Hezbollah ha dichiarato di essere intervenuto "in risposta" a un "attacco e assassinio" israeliano nell'area di Tiro nel Libano meridionale. 

Hamas: "Non c'è progresso nei colloqui"

"Non c'è alcun progresso nei colloqui per il cessate il fuoco. La nuova proposta è considerata una concessione rispetto a quella americana del 2 luglio, che Hamas aveva accettato dopo le garanzie da parte dei mediatori e degli Stati Uniti". Lo ha detto Il portavoce dell'ufficio politico di Hamas Moussa Abu Marzouk. Secondo lui, "oggi si prevedono colloqui tra i mediatori e alti funzionari israeliani riguardo il corridoio Filadelfia", come riferisce Channel 12. 

Herzog: Hamas responsabile fallimento accordo ostaggi

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha affermato che Hamas e' il responsabile del fallimento nel raggiungere un accordo sugli ostaggi. Herzog ha parlato nel corso del suo incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken. "La gente deve capire che tutto inizia con il rifiuto di Hamas di andare avanti", ha detto secondo quanto riporta Times of Israel. "Siamo semplicemente ancora molto fiduciosi di poter andare avanti nei negoziati tenuti dai mediatori", ha anche aggiunto, ringraziando gli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar per i loro sforzi. 

Idf colpisce il sud Libano, raid di Hezbollah in Galilea

I jet da combattimento israeliani hanno colpito diversi edifici utilizzati da Hezbollah ad Ayta ash-Shab, Beit Lif e Houla, nel Libano meridionale la scorsa notte. Lo ha dichiarato l'Idf in un post su X pubblicando i filmati degli attacchi. Successivamente, l'esercito israeliano ha riferito che questa mattina, dopo che le sirene dell'antiaerea sono suonate nella Galilea occidentale, "sono stati identificati diversi bersagli aerei sospetti dal Libano". L'Idf "ha intercettato con successo alcuni degli obiettivi e altri sono caduti nell'area di Ya'ara", ha riferito l'esercito israeliano citato dal Times of Israel, senza fornire ulteriori dettagli. 

Polizia: esplosione a Tel Aviv un tentativo di attentato

Una fonte della polizia ha dichiarato che l'esplosione di ieri sera a Tel Aviv è stato un tentativo di attentato: "La nostra premessa di base questa mattina è che si sia trattato di un attentato", lo riferisce Ynet. Il comandante della polizia del distretto di Ayalon Haim Bublil ha confermato a Kan di essere sicuro al "99%"che l'esplosione sia stata un tentativo di attacco terroristico. "Forse il terrorista aveva pianificato di andare in una sinagoga lì vicino o forse in un centro commerciale", ha detto. Un video mostra l'uomo sulla cinquantina che cammina in strada con un grosso zaino sulle spalle prima dell'esplosione. 

Blinken: questa è forse l'ultima possibilità per la tregua

Gli attuali colloqui "potrebbero essere l'ultima" possibilità per una tregua a Gaza. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa Antony Blinken in Israele. "Questo è un momento decisivo, probabilmente la migliore, forse l'ultima, opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore per una pace e una sicurezza durature", ha detto Blinken incontrando il presidente israeliano Isaac Herzog. Il segretario Usa ha quindi chiesto a Hamas e a Israele di non "far deragliare" gli sforzi per un cessate il fuoco. 

Harris: dobbiamo ottenere tregua e rilascio ostaggi

"Non parlerò prima di lui, ma vi dirò che queste conversazioni sono in corso, e non molliamo, continueremo a lavorare duramente su questo. Dobbiamo ottenere un cessate il fuoco, e dobbiamo liberare quegli ostaggi": così Kamala Harris durante un evento elettorale ha risposto ai reporter sui colloqui per Gaza. 

Uomo morto in esplosione a Tel Aviv, aveva un ordigno

Un uomo di 50 anni, la cui identità non è stata ancora resa nota, è rimasto ucciso questa sera nell'esplosione di un ordigno che avrebbe portato in uno zaino vicino a un camion a Tel Aviv. Lo riferiscono i telegiornali. Il comandante del distretto di polizia di Tel Aviv, Peretz Amar, ha dichiarato che "la vittima portava l'esplosivo". Sul posto è arrivato lo Shin Bet (la sicurezza interna). "Stiamo esaminando tutte le possibilità", ha detto la polizia, compresa quella che si tratti di terrorismo. L'uomo è stato visto prima dell'esplosione, indossava abiti lunghi insoliti per l'estate, stava camminando quando c'è stata l'esplosione.

American Airlines sospende i voli con Israele fino al 2025

La compagnia aerea statunitense American Airlines ha sospeso le sue operazioni in Israele e non ci saranno voli di andata né ritorno fino all'aprile del 2025: lo scrivono alcuni media israeliani, fra cui Haaretz

Israele, guerra di nervi con Teheran. Perché l'Iran non ha ancora attaccato

L’Iran ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas  Haniyeh avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra  imminente. Ora Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se  si arrivasse a una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati. Intanto la strategia è l’attesa, in una guerra  psicologica che logora gli israeliani e fa guadagnare tempo agli  iraniani L'APPROFONDIMENTO

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