Negoziati per tregua a Gaza, il Qatar all'Iran: "Ci sono progressi, valutate se attaccare"

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Continuano i negoziati a Doha per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che dovrebbe far desistere Teheran da un attacco contro Israele. Il Qatar ha contattato l'Iran riferendo i progressi nei colloqui e avvertendo: "Valutate se attaccare". Hamas non prende parte fisicamente ai colloqui, ma avverte che ogni accordo deve prevedere il ritiro completo di Israele. L'Idf ordina ai civili palestinesi di evacuare Khan Younis dopo una serie di attacchi missilistici provenienti da quell'area

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Continuano i negoziati a Doha per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, che dovrebbe far desistere Teheran da un attacco contro Israele. Il Qatar ha contattato l'Iran riferendo i progressi nei colloqui e avvertendo: "Valutate se attaccare". Hamas non prende parte fisicamente ai colloqui, ma avverte che ogni accordo deve prevedere il ritiro completo di Israele. L'Idf ordina ai civili palestinesi di evacuare Khan Younis dopo una serie di attacchi missilistici provenienti da quell'area.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito la notizia - riportata dal sito Axios - secondo cui ieri avrebbe parlato col candidato repubblicano alla presidenza Usa, Donald Trump, in merito al cessate il fuoco a Gaza e ai colloqui sul rilascio degli ostaggi.



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Presidente Israele: un pogrom l'attacco stasera dei coloni

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha "condannato fermamente" l'attacco di coloni ebrei contro un villaggio palestinese nella Cisgiordania occupata che, secondo l'Autorità palestinese, ha provocato un morto e un ferito grave, e ha definito questa violenza un "pogrom". "Condanno fermamente il pogrom di stasera in Samaria", ha scritto Herzog in un messaggio su X, usando il nome della provincia biblica corrispondente alla Cisgiordania settentrionale. 

Domani missione congiunta ministri Esteri Francia e GB

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha avvertito che il Medio Oriente rischia di "andare fuori controllo" prima di una visita con il suo omologo francese in Israele e nei territori palestinesi occupati. Domani, venerdi', Lammy e il ministro degli Esteri francese Stephane Sejourne si recheranno nella regione. Oggi, a Beirut, Sejourne ha lanciato un nuovo appello per un cessate il fuoco nella guerra di Gaza. Anche gli Stati Uniti hanno inviato un inviato speciale, Amos Hochstein, nella regione e il direttore della CIA William Burns e' presente a Doha ai colloqui  mediati da Qatar, Egitto e Stati Uniti su un potenziale cessate il fuoco tra Israele e Hamas.


Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il  28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della  Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri  Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e  Stati Uniti. QUALI SONO


Qatar all'Iran: progressi a Doha, valutate se attaccare

Un alto funzionario di uno dei Paesi mediatori ha riferito di una conversazione telefonica che il primo ministro del Qatar, Muhammad bin Abd al-Rahman Al Thani, ha avuto con i capi della leadership iraniana, nella quale li ha informati che ci sono stati sviluppi positivi nei negoziati tra Israele e Hamas. "'Dovreste considerare attentamente se vale la pena per voi, o per Hezbollah, attaccare Israele proprio quando ci sono tali progressi", ha affermato la fonte. Lo scrive Ynet. 

Hamas: tregua a Gaza includa completo ritiro di Israele

Hamas afferma che il cessate il fuoco da Gaza deve includere il ritiro "completo" di Israele. 

Bambino morto a Parma, era arrivato da Gaza gravemente ferito

Il piccolo è morto per un arresto cardiaco mentre era in  ambulanza e faceva parte del gruppo dei 16 bambini arrivati  all'aeroporto di Bologna con un'evacuazione medica coordinata dalla  protezione civile LEGGI L'ARTICOLO


Israele, guerra di nervi con Teheran. Perché l'Iran non ha ancora attaccato

L’Iran ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas  Haniyeh avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra  imminente. Ora Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se  si arrivasse a una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati che  ripartono domani. Intanto la strategia è l’attesa, in una guerra  psicologica che logora gli israeliani e fa guadagnare tempo agli  iraniani L'APPROFONDIMENTO


Negoziatore dell'Idf avverte Netanyahu: "Ora flessibilità"

"Si consiglia flessibilità nei negoziati" perchè "con il passare del tempo, le vite degli ostaggi sono sotto una minaccia maggiore" e, per questo motivo, "si dovrebbe attribuire importanza agli effetti negativi della quantità di tempo in cui sono tenuti prigionieri". E' uno dei passaggi del documento "di avvertimento'" presentato al premier Netanyahu dal capo della Divisione soldati dispersi dell'esercito, Nitzan Alon, che fa parte della squadra negoziale a Doha, pubblicato da Channel 12. Che ha sottolineato il dissenso tra i mediatori e il premier. L'ufficio di Netanyahu ha replicato dicendo che Alon non ha presentato documenti. 

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180  partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime  condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire  assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere:  "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente" LEGGI L'ARTICOLO


Iraq, ritardato il ritiro della coalizione guidata dagli Usa

L'Iraq ha annunciato oggi che il previsto ritiro della coalizione anti-jihadista guidata dagli Stati Uniti sarà "ritardato", citando "gli ultimi sviluppi" in mezzo alle crescenti tensioni regionali. Baghdad e Washington sono impegnati da mesi in trattative sulla presenza delle forze della coalizione in Iraq, ma non è stata resa pubblica alcuna tempistica per il loro ritiro graduale. Gli Stati Uniti hanno circa 2.500 soldati in Iraq e 900 in Siria come parte della coalizione internazionale contro lo Stato islamico. Le forze della coalizione sono state prese di mira decine di volte con droni e razzi sia in Iraq sia in Siria. 

Gaza, gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli

Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di  nascita del bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per  dirgli che la sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella  parte centrale della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono  rimasti uccisi Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li  aveva partoriti quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO


Usa contro ok Israele a nuovo insediamento in Cisgiordania

Gli Usa hanno criticato l'approvazione da parte delle autorità israeliane del progetto di costruzione di un nuovo insediamento nella Cisgiordania occupata, previsto su un territorio dichiarato patrimonio mondiale dell'Unesco. "Ognuno di questi nuovi insediamenti ostacolerebbe lo sviluppo dell'economia e della libertà di movimento per i palestinesi, e renderebbe la soluzione a due Stati meno fattibile", ha detto il portavoce del dipartimento di stato Vedant Patel. "Riteniamo che ciò sia in contraddizione con il diritto internazionale e ovviamente ci opponiamo all'espansione degli insediamenti in Cisgiordania", ha aggiunto.

Idf, siamo preparati al massimo, nessun cambio nelle istruzioni

Daniel Hagari, portavoce dell'Idf, le forze armate israeliane, ha dichiarato che "non vi è alcun cambiamento nelle istruzioni. Siamo preparati al massimo della prontezza e agiremo in conformità con le istruzioni in difesa e attacco". Lo riporta Ynet. Hagari ha aggiunto che "l'obiettivo della guerra è il ritorno dei 115 rapiti, ed è sempre davanti ai nostri occhi. Stiamo lavorando con tutte le agenzie di sicurezza per creare le condizioni per il loro ritorno". 

Biden: "Hamas assente a Doha? Rappresentato da Qatar e Egitto"

Hamas "è rappresentato sia dai qatarioti che dagli egiziani, i negoziati sono in corso proprio mentre parlo": lo ha detto Joe Biden rispondendo ad una domanda dei reporter sulla mancata partecipazione di Hamas ai negoziati di Doha.

Idf su minacce Iran e Hezbollah: "Pronti sia all'attacco che alla difesa"

"Nell'ultima settimana, abbiamo migliorato e aumentato la nostra capacità di reazione e di preparazione". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'The Times of Israel', è il portavoce dell'IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, in merito a potenziali attacchi di Hezbollah e dell'Iran contro Israele. "Continuiamo a raccogliere informazioni", ha detto Hagari nel corso di una conferenza stampa. "Siamo preparati con la massima prontezza sia nell'attacco che nella difesa, e agiremo in conformità con le istruzioni dei vertici politici", ha spiegato.

"L'Air Force, il Northern Command, l'Intelligence Directorate, il Operations Directorate e l'Home Front Command, tutti loro, lavorano 24 ore su 24 in difesa e in attacco", continua Hagari.

Israele: "Eliminati oltre 17mila terroristi a Gaza"

Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha annunciato che l'esercito ha ucciso più di 17.000 terroristi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Lo riporta The Times of Israel, precisando che nel corso di una conferenza stampa Hagari ha affermato che i "combattimenti significativi" e i risultati ottenuti dalle Idf hanno danneggiato la capacità di Hamas di riorganizzarsi e riprendersi. "Siamo determinati a continuare così", ha aggiunto la stessa fonte.

Casa Bianca, attacco Iran potrebbe arrivare presto e senza preavviso

"Abbiamo informazioni... che un attacco potrebbe arrivare con poco o nessun preavviso, e certamente potrebbe arrivare nei prossimi giorni, e dobbiamo essere pronti per questo". Ad affermarlo, secondo quanto riferisce 'The Times of Israel', è il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, nel corso di un briefing con i giornalisti in merito ad un possibile attacco dell'Iran a Israele come rappresaglia per l'uccisione del leader di Hamas Isamail Haniyeh.  "Non posso sedermi qui e dirvi con certezza che c'è stata una decisione da parte dell'Iran di cambiare idea sull'attacco a Israele, e non posso dirvi con certezza, se attaccheranno, come sarà, o anche quando accadrà", aggiunge.

"Sappiamo che l'Iran ha fatto alcuni preparativi. Crediamo che se dovessero scegliere di attaccare, potrebbero farlo con poco o nessun preavviso... Non vogliamo che si arrivi a questo", dice Kirby.

Casa Bianca rilancia appello a compromesso su negoziati per Gaza

In una intervista alla Cnn il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha esortato tutte le parti a partecipare ai colloqui per il cessate il fuoco di Gaza a Doha per far sì che un accordo venga attuato, invitando Israele e Hamas a scendere a compromessi e affermando che è ancora possibile fare progressi nei prossimi giorni. Kirby ha anche affermato che informazioni in possesso degli Usa mostrano che l'Iran non ha abbandonato la sua minaccia di attaccare Israele, anche potenzialmente tramite alleati. Gli Stati Uniti stanno osservando attentamente la situazione e sono preparati, ha proseguito, anche se "si spera che non si arrivi a tanto". 

Casa Bianca, oggi no accordo; colloqui anche domani

"Oggi ci concentriamo sui dettagli dell'implementazione. Non prevediamo di uscire da oggi con un accordo, prevediamo che i colloqui continuino anche domani". Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca John Kiryby riferendosi ai colloqui su Gaza in corso a Doha. Dopo avere definito il tavolo di oggi "un inizio promettente", Kirby ha aggiunto che "avremo altro da dire nel corso della giornata". "Non stiamo avendo un dibattito sulla struttura dell'accordo. Siamo a un punto in cui è generalmente accettato. Le lacune sono nell'esecuzione dell'accordo, nei singoli movimenti muscolari che accompagnano la messa in atto dell'accordo", ha aggiunto. 

Casa Bianca, inizio promettente a colloqui Doha su Gaza

La Casa Bianca vede un "inizio promettente" ai colloqui su Gaza oggi a Doha: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

Kiev, danni all'ambiente da invasione russa superano i 60 mld dollari

I danni all'ambiente in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa del 24 febbraio 2022 supererebbero i 60 miliardi di dollari. E questi numeri sarebbero in crescita. A sostenerlo, secondo quanto riferisce 'Ukrinform', è il ministro della Protezione ambientale ucraino Ruslan Strilets nel corso di una riunione con il capo dell'amministrazione militare regionale di Odessa Oleh Kiper e il ministro dell'Ambiente della Moldavia Sergiu Lazarenko. "Ad oggi, abbiamo già più di 5,5 mila casi di crimini contro l'ambiente ucraino da parte del nemico. Le perdite totali superano già i 60 miliardi di dollari Usa e questa cifra, purtroppo, non fa che crescere", ha detto Strilets.

Il ministro ha sottolineato che le conseguenze dei reati ambientali si estendono ad altri Paesi, tra cui la Moldavia e la Romania. Il ministro ha ricordato il caso di un incendio su larga scala in uno dei porti della regione di Odessa, il cui fumo ha inquinato l'aria sul territorio della Moldavia.

Idf, 50 tunnel distrutti sotto il corridoio Filadelfia

Il portavoce dell'Idf ha dichiarato che le forze israeliane hanno distrutto nell'ultima settimana circa cinquanta tunnel sotterranei di Hamas nell'area del corridoio Filadelfia, zona cuscinetto tra Gaza ed Egitto. I militari ritengono che quei tunnel vengano utilizzati dalla milizia islamista per introdurre illegalmente armi nella Striscia. 

Iran, morto colonnello dei Pasdaran per raid aereo in Siria

IL corpo dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran) iraniani ha annunciato che un suo colonnello è morto in seguito alle ferite riportate alcune settimane fa in un raid aereo in Siria imputato alla coalizione antijihadista guidata dagli Stati Uniti.  Il colonnello Ahmadreza Afshari, membro delle "forze consultive aerospaziali" dei Pasdaran è "diventato martire a causa delle ferite causate da un bombardamento aereo" compiuto nella provincia orientale siriana di Deir Ezzor da "forze di coalizione di aggressione alla Siria", ha dichiarato in una nota il comandante dei Guardiani, Hossein Salami, citato dall'agenzia Irna. Non è chiaro quando l'attacco sia stato compiuto, ma a fine luglio l'Ong Osservatorio siriano dei Diritti umani aveva dato conto di un raid aereo che uccise tre combattenti filoiraniani. 

In dieci mesi 400 vittime tra esponenti Hezbollah

Dieci mesi di scontri tra Hezbollah e le forze israeliane hanno causato la morte di comandanti di alto rango e circa 400 combattenti del gruppo sostenuto dall'Iran. Lo riporta l'agenzia di stampa AFP. Da ottobre, sono morti piu' militanti di Hezbollah della guerra con Israele nell'estate del 2006.

Secondo un conteggio dell'AFP, gli scontri hanno causato la morte di circa 570 persone in Libano, la maggior parte delle quali combattenti di Hezbollah, ma anche decine di membri di gruppi armati alleati, tra cui Hamas, con almeno 118 civili tra

le vittime.

Abu Mazen annuncia che andrà a Gaza

Il  presidente dell'Autorità Palestinese, Abu Mazen, ha annunciato in una sessione straordinaria del parlamento turco che si recherà a Gaza. "Ho deciso di andare a Gaza con altri fratelli della leadership palestinese", ha detto in un discorso ad Ankara applaudito dai parlamentari turchi

Hamas posta foto ostaggio, ma Idf aveva trovato corpo a novembre

Hamas ha pubblicato la foto di un ostaggio israeliano, sostenendo che è stato ucciso a causa degli attacchi dell'Idf. Dopo pochi minuti l'esercito israeliano ha reso noto l'ostaggio di cui Hamas ha pubblicato l'immagine è stato recuperato morto in un'operazione alla fine di novembre scorso. 

Usa, parti cerchino compromesso; Iran ancora una minaccia

Israele e Hamas devono cercare un compromesso per arrivare a un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Lo ha detto il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby, dalla Cnn. Kirby ha invitato tutte le parti a partecipare ai colloqui e ha aggiunto che nei prossimi giorni sono ancora possibili progressi.

Hamas non ha preso parte ai colloqui di oggi a Doha ma i mediatori hanno pianificato di consultarsi con il team negoziale di Hamas nella capitale del Qatar dopo l'incontro. Kirby ha anche detto che le informazioni in possesso degli Usa mostrano che l'Iran non ha abbandonato la sua minaccia di attaccare Israele, anche potenzialmente tramite proxy. Gli Stati Uniti stanno osservando attentamente la situazione e sono preparati, anche se "si spera che non si arrivi a questo", ha aggiunto.

Iniziati a Doha colloqui su cessate fuoco a Gaza

Sono iniziati a Doha i colloqui per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito un funzionario informato sui colloqui secondo quanto riportano i media israeliani

Hamas: " ostaggio ucciso per vendetta, guardia ha violato regole"

Il portavoce dell'ala militare di Hamas Abu Obeida ha dichiarato che il guardiano che ha ucciso a colpi di arma da fuoco un ostaggio ha agito per vendetta e in violazione dei protocolli del gruppo terroristico.  L'Idf non ha al momento confermato nè smentito le affermazioni di Hamas, secondo cui le sue guardie in due diverse occasioni avrebbero ucciso un ostaggio e ferito gravemente due donne prigioniere. Abu Obeida, portavoce delle Brigate Al Qassam, fornisce un aggiornamento sulle indagini di Hamas su Telegram affermando che l'indagine ha scoperto che la guardia "ha agito per vendetta, contrariamente alle istruzioni, dopo aver ricevuto la notizia del martirio dei suoi due figli in uno dei massacri del nemico". "Sottolineiamo che l'incidente non rappresenta l'etica di Hamas", afferma Abu Obeida, aggiungendo che i protocolli per la sorveglianza dei prigionieri saranno "inaspriti

Netanyahu smentisce di aver parlato con Donald Trump

Ik  primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu smentisce le indiscrezioni secondo cui avrebbe parlato con Donald Trump del cessate il fuoco e dei colloqui sul rilascio degli ostaggi. "Contrariamente a quanto riportato dai media, il primo ministro BenYamin Netanyahu non ha parlato ieri con l'ex presidente Donald Trump", si legge in una nota dell'ufficio del premier.     


Guerra Medioriente, negoziati di Ferragosto in Qatar. VIDEO

Hamas, superati i 40mila morti a Gaza

Il ministero della Salute delle Striscia di Gaza, espressione di Hamas, ha annunciato che il bilancio dei palestinesi uccisi dall'inizio della guerra, il 7 ottobre scorso, ha varcato la soglia dei 40 mila, toccando quota 40.005 dopo l'aggiunta di 40 nuove vittime nelle ultime 24 ore. Hamas stima il numero di feriti in 92.401.

Il Papa: "Cessate il fuoco a Gaza, il conflitto non si allarghi"

"Continuo a seguire con preoccupazione la gravissima situazione umanitaria a Gaza e chiedo ancora una volta che si cessi il fuoco su tutti i fronti, che si liberino gli ostaggi e si aiuti la popolazione stremata". Lo ha detto papa Francesco in un appello all'Angelus. "Incoraggio tutti a compiere ogni sforzo perché il conflitto non si allarghi - ha aggiunto -, e a percorrere le vie del  negoziato affinché questa tragedia finisca presto". "Non dimentichiamo: la guerra è un sconfitta", ha concluso il Pontefice. "A Maria Regina della Pace, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare ancora una volta le ansie e i dolori delle popolazioni che in tante parti del mondo soffrono  a causa di tensioni sociali e di guerre", ha detto ancora il Papa all'Angelus nella solennità dell'Assunta. "Penso in particolare alla martoriata Ucraina, al Medio Oriente, Palestina, Israele, al Sudan e al Myanmar", ha ricordato. "Ottenga la nostra Madre celeste per tutti consolazione  e un futuro di serenità e di cioncordia", ha aggiunto Francesco. 

Al Jazeera: "L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, UNRWA, ha restaurato un importante pozzo d'acqua a Khan Younis, distrutto mesi fa dalle operazioni militari israeliane"

Netanyahu smentisce: "Nessuna telefonata con Trump ieri"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito la notizia - riportata dal sito Axios - secondo cui ieri avrebbe parlato col candidato repubblicano alla presidenza Usa, Donald Trump, in merito al cessate il fuoco a Gaza e ai colloqui sul rilascio degli ostaggi che riprendono oggi a Doha.

"Contrariamente a quanto riportato dai media, il primo ministro Benjamin Netanyahu non ha parlato ieri con l'ex presidente Donald Trump", si legge in una dichiarazione dell'ufficio di Netanyahu, come riporta l'agenzia Reuters. Axios aveva citato due fonti statunitensi, di cui una sosteneva che la chiamata di Trump aveva lo scopo di incoraggiare Netanyahu ad accettare l'accordo. La campagna di Trump per ora non ha commentato.

Proteste anti-governo in Israele: "Ora accordo sugli ostaggi"

Con la ripresa, oggi a Doha, dei colloqui per il cessate il fuoco e il ritorno degli ostaggi, le famiglie degli gli ostaggi israeliani e i loro sostenitori stanno manifestando a Tel Aviv e Gerusalemme per esortare il governo Netanyahu a raggiungere un accordo per liberare i prigionieri detenuti a Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Le attiviste per i diritti delle donne hanno marciato lungo King George Street a Gerusalemme, scandendo slogan di forte critica all'esecutivo come "il sangue degli ostaggi morti è sulle mani del governo". Fuori dalla sede centrale del partito al governo Likud a Tel Aviv, attivisti hanno srotolato uno striscione con la scritta: "Rapiti vivi, abbandonati alla morte. Accordo ora". 

L'Idf ordina l'evacuazione a Khan Younis dopo il lanci di razzi

Le forze armate israeliane (Idf) hanno ordinato ai civili palestinesi di evacuare Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dopo una serie di attacchi missilistici provenienti da quell'area. Lo scrive il Times of Israel. In particolare l'ordine di evacuazione, che preannuncia attacchi militari, riguarda il quartiere di al-Qarara, scrive il Toi. 

Khan Younis

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Proteste pro-Gaza fuori da evento elettorale per Harris a NY

Attivisti filo-palestinesi hanno inscenato una protesta fuori da un appuntamento di raccolta fondi per la campagna elettorale di Kamala Harris nel quartiere di Harlem a Manhattan, New York, degenerando in tafferugli con la polizia nella serata di ieri. Lo scrivono diversi media. All'evento non erano presenti né Harris né il suo candidato vice Tim Walz, ma lo erano la governatrice dello stato, Kathy Hochul, il sindaco di New York City, Eric Adams, e il deputato dem Adriano Espaillat. Gli attivisti del gruppo Within Our Lifetime, che ha convocato la protesta, afferma sul suo account di X che la polizia newyorkese "ha picchiato senza pietà e arrestato i manifestanti", che stavano tenendo una protesta chiassosa. "Hanno aspettato che l'evento finisse e le telecamere si allontanassero per iniziare a caricarci con manganelli, taser e spray urticante", scrive il gruppo pro-Gaza. Nessun commento da parte del Dipartimento di polizia di New York. Fox News scrive che i manifestanti hanno fatto uso di fumogeni come strumento di protesta. 

Israele: "Gli israeliani nel sud del Paese stanno iniziando la giornata con le sirene lanciarazzi. Non permetteremo ad Hamas o a qualsiasi rappresentante iraniano di terrorizzare i nostri cittadini"

Ynet, sirene al confine col Libano e in kibbutz presso Gaza

Le sirene di allarme antirazzi sono risuonate questamattina nelle località israeliane vicine al confine con il Libano, come Ghajar, Kfar Yuval e Maayan Baruch, e anche sul kibbutz di Kissufim, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Lo scrive Ynet, secondo cui almeno 5 missili sono stati lanciati dal Libano sulla Galilea del nord, alcuni dei quali sono stati intercettati dalle difese aeree israeliane e altri sono caduti ed esplosi in zone disabitate. E' esploso in un'area deserta anche il razzo lanciato dalla Striscia di Gaza sul kibbutz di Kissufim, a ridosso del confine. In entrambi i casi non si registrano feriti né danni, precisa Ynet. 

Due palestinesi uccisi in attacco Idf a Nablus

Almeno due palestinesi sono rimasti uccisi in quella che l'esercito israeliano ha definito un'operazione antiterrorismo a Nablus, scattata nella notte di mercoledì. Durante l'operazione, ha affermato l'Idf, i soldati sono stati presi di mira e hanno risposto sparando. In precedenza l'emittente Al Jazeera riferiva di un bombardamento israeliano con vittime sul campo profughi di Balata, nel centronord della Cisgiordania, alla periferia di Nablus.

Media: "Questa sera riunione di gabinetto della sicurezza di Israele"

Il gabinetto di sicurezza israeliano è stato convocato per questa sera a Tel Aviv (alle 21, le 20 in Italia) nella sala di comando sotterranea del quartier generale militare di Kirya, riporta il sito di notizie Ynet. Il gabinetto si riunisce una settimana dopo l'ultimo incontro convocato in vista di una potenziale situazione di emergenza, ha riportato Channel 12 News. La riunione della scorsa settimana è stata la prima a svolgersi nella sala di comando sotterranea dopo quella della notte tra il 13 e il 14 aprile, quando l'Iran ha lanciato circa 300 missili e droni contro Israele, quasi tutti intercettati.

Usa, la presidente della Columbia University si dimette dopo le proteste pro Gaza

La presidente della Columbia University Minouche Shafik si è dimessa dopo le proteste per la guerra tra Israele e Hamas che hanno diviso l'università newyorkese. Ad annunciarlo è stata la stessa Shafik in una lettera inviata mercoledì alla comunità della Columbia.

Economista di origine egiziana ed ex funzionaria di alto rango presso la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca d'Inghilterra, nonché ex presidente della London School of Economics, Shafik ha dovuto affrontare pressioni e polemiche per la sua gestione degli accampamenti del campus della Columbia che protestavano contro la guerra tra Israele e Hamas. In particolare, è stata criticata dopo aver autorizzato arresti nel campus e per la sua testimonianza alla Commissione per l'istruzione della Camera sulla gestione dell'antisemitismo da parte dell'università.

Nella sua lettera ha citato i progressi compiuti durante il suo mandato, ma ha affermato che è stato "anche un periodo di tumulti in cui è stato difficile superare opinioni divergenti nella nostra comunità". "Questo periodo ha avuto un impatto considerevole sulla mia famiglia, come su altri nella nostra comunità", ha affermato Shafik nella lettera. "Durante l'estate, ho potuto riflettere e ho deciso che il mio abbandono a questo punto avrebbe consentito alla Columbia di affrontare al meglio le sfide future".

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Al Jazeera: "Raid di Israele su Gaza e Khan Younis, ci sono morti"

Almeno 3 palestinesi sono rimasti uccisi in un raid aereo israeliano che ha colpito una casa nel quartiere di Sabra, a Gaza City, che ha fatto anche un numero imprecisato di feriti. Lo scrive Al Jazeera, che cita proprie fonti giornalistiche sul posto. L'emittente qatariota parla di vari bombardamenti anche su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, che avrebbero fatto altri morti nelle ultime 24 ore. 

Guerra in Medioriente, negoziati di Ferragosto in Qatar. VIDEO

Media: "Raid di Israele su Gaza City e Khan Younis"

Secondo l'emittente araba Al Jazeera, le forze israeliane hanno lanciato "attacchi di artiglieria sul quartiere di Sabra, nella parte settentrionale di Gaza City, e su una casa nell'area di Maen, nella citta' meridionale di Khan Younis". Tre persone erano state uccise e diverse ferite in un precedente blitz su una casa a Sabra.

Gaza, gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli

Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di  nascita del bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per  dirgli che la sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella  parte centrale della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono  rimasti uccisi Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li  aveva partoriti quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO

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