Biden: "Tregua a Gaza eviterà attacco Iran". Media russi: Hamas non sarà ai negoziati

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Lo ha detto a Ria Novosti il rappresentante del movimento palestinese in Libano. Il presidente Usa parlando con i giornalisti a New Orleans: "Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l'assassinio di Haniyeh". La conferma arriva da alti funzionari iraniani. Gli Usa criticano Ben Gvir, per aver guidato le preghiere di centinaia di ebrei ortodossi nel complesso della moschea di Al-Aqsa

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Il cessate il fuoco eviterà l'attacco dell'Iran contro Israele e l'escalation del conflitto. Lo ha detto Joe Biden parlando con i giornalisti a New Orleans. "Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, scaturito dai colloqui di ferragosto, impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l'assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh sul suo territorio", hanno confermato tre alti funzionari iraniani. 

Sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza due razzi a lungo raggio verso il centro di Israele. I proiettili apparentemente sono atterrati in mare al largo della costa di Tel Aviv. I residenti della zona riferiscono di aver sentito un'esplosione, scrive il Times of Israel. Hamas rivendica la responsabilità dell'attacco.

Gli Stati Uniti hanno criticato il ministro per la Sicurezza nazionale di estrema destra di Israele, Itamar Ben Gvir, per aver guidato le preghiere di centinaia di ebrei ortodossi nel complesso della moschea di Al-Aqsa, affermando che ha così danneggiato gli sforzi per i colloqui verso un cessate il fuoco a Gaza.

Giorgia Meloni ha avuto oggi una nuova conversazione telefonica con il Primo Ministro di Israele, Benjamin Netanyahu durante la quale ha reiterato il forte auspicio che si possa trovare un accordo per un cessate il fuoco sostenibile a Gaza e il rilascio degli ostaggi, in linea con la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, in occasione del prossimo round negoziale del 15 agosto. 


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Blinken a Israele, impedire azioni come quelle di Ben Gvir

Antony Blinken ha chiesto ad Israele di evitare che il ministro di ultradestra israeliano Itamar Ben Gvir compia "azioni provocatorie" come andare sulla Spianata delle Moschee.   "L'ufficio del primo ministro Netanyahu ha chiarito che le azioni del ministro  Ben Gvir non sono coerenti con la politica israeliana. Ci rivolgeremo al governo israeliano per prevenire che incidenti simili accadano in futuro", ha dichiarato in una nota il segretario di Stato americano.

Media russi, Hamas afferma che non andrà ai negoziati

Il movimento palestinese Hamas non parteciperà ai negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, previsti per giovedì. Lo ha detto a Ria Novosti il rappresentante del movimento palestinese in Libano, Ahmed Abdel Hadi. "Non parteciperemo ai colloqui previsti giovedì", ha detto a nome di Hamas. aggiungendo che il movimento ha chiesto ai mediatori (Egitto, Qatar e Usa) di presentare un piano per attuare quanto concordato in precedenza, sulla base di quanto proposto da Joe Biden e della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, invece di tenere un nuovo round di negoziati.

Leader di Hamas assassinato a Teheran, dalla Turchia al Qatar: le reazioni internazionali

Ismail Haniyeh è rimasto vittima di un raid sull'edificio in cui si trovava.  Presidente Iran: "Faremo pentire Israele". Abu Mazen invita i palestinesi a "resistere all'occupazione israeliana". La Turchia: "Vergognoso assassinio". Mentre il Qatar avverte: "Pericolosa escalation". IL PUNTO

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di  emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i  numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro  l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe  in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

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Idf, '15 razzi dal Libano, colpite aree aperte'

Una raffica di circa 15 razzi è stata lanciata dal Libano verso l'area di Malkia nel nord di Israele. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che i razzi hanno colpito aree aperte, senza causare feriti. Nel frattempo, le forze armate israeliane hanno comunicato di aver effettuato attacchi con droni su due lanciarazzi di Hezbollah ad at-Tiri e Zibqin, oltre al confine.

Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il  28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della  Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri  Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e  Stati Uniti. QUALI SONO

Biden: "La tregua a Gaza eviterà l'attacco dell'Iran"

Il cessate il fuoco eviterà l'attacco dell'Iran contro Israele e l'escalation del conflitto. Lo ha detto Joe Biden parlando con i giornalisti a New Orleans. "Sta diventando più difficile" raggiungere l'accordo per il cessate il fuoco, ha aggiunto Biden "ma non mi arrendo". "Vedremo cosa farà l'Iran. Vedremo cosa succede", ha aggiunto il presidente. 

Haaretz: "L'Idf usa palestinesi come scudi umani in operazioni"

Secondo un'inchiesta di Haaretz unità dell'esercito israeliano a Gaza hanno utilizzato palestinesi scelti a caso per usarli come scudi umani per i soldati durante le operazioni, come l'ispezione di tunnel. Il media israeliano ha ottenuto informazioni da soldati e comandanti. E sembrerebbe che perfino l'ufficio del capo di stato maggiore sia a conoscenza del fatto che i soldati scelgano cittadini di Gaza per le missioni. "Gli ordini proibiscono l'uso di civili di Gaza per missioni che mettono deliberatamente a rischio le loro vite. Le accuse sono state inoltrate alle autorità per la revisione", il commento di un portavoce dell'Idf. 

Usa, altri 20 mld di aiuti ad Israele per l'acquisto di armi

Gli Stati Uniti hanno approvato un ulteriore pacchetto di aiuti ad Israele per acquistare armi Usa per 20 miliardi. Lo annuncia il dipartimento di Stato. In particolare si tratta di Jet F15 e 30.000 munizioni per i carri armati. "Le vendite "miglioreranno la capacità di Israele di far fronte alle minacce attuali e future".

Gli inviati della Casa Bianca in viaggio per finalizzare il cessate il fuoco e l'accordo sugli ostaggi

Il capo della Casa Bianca per il Medio Oriente, Brett McGurk, si sta recando al Cairo e a Doha, mentre l'inviato speciale Amos Hochstein si sta recando a Beirut. Lo ha reso noto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, sottolineando che l'amministrazione cerca di finalizzare un cessate il fuoco e un accordo per il rilascio degli ostaggi, impedendo al contempo un'ulteriore escalation nella regione.

"Crediamo che i negoziatori debbano sedersi al tavolo delle trattative. Crediamo che arrivare a un accordo di cessate il fuoco sia il modo migliore per allentare le tensioni che stiamo vedendo", ha detto Jean-Pierre ai giornalisti

Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele

Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. L'APPROFONDIMENTO

Teheran aspetta la tregua, razzi di Hamas su Tel Aviv

I negoziati per un cessate il fuoco a Gaza sulla carta dovrebbero ripartire il 15 agosto a Doha, ma sul terreno entrambi gli schieramenti non mollano la presa. Israele ha continuato a bombardare la Striscia, mentre Hamas si è spinta insolitamente in profondità in territorio nemico, tentando un colpo plateale: la città di Tel Aviv, presa di mira per la prima volta da tre mesi con un razzo, che tuttavia è finito in mare. Sulla trattativa per l'enclave palestinese sembra volersi inserire anche l'Iran, che tra l'altro ha fatto filtrare la disponibilità a rinunciare all'attacco a Israele, nel caso di un accordo. Resta però l'incognita sulla partecipazione di Hamas. La più popolosa città di Israele, il cuore economico del Paese, nel pomeriggio è stata scossa da un boato, a cui è seguito l'annuncio delle brigate Ezzedine al-Qassam di aver "lanciato due razzi M90 su Tel Aviv e i suoi sobborghi". Il colpo non è andato comunque a segno e l'Idf ha parlato di un solo "proiettile proveniente dalla Striscia caduto nella zona di mare del centro di Israele", a circa 70 chilometri dal territorio palestinese. Motivo per cui non sono state attivate le sirene. Nella stessa giornata, a Gaza, fonti mediche legate ad Hamas hanno denunciato l'uccisione di dieci membri di una stessa famiglia a est di Khan Younis in un raid israeliano. Per spingere sulla sospensione delle ostilità era atteso nella regione Antony Blinken, ma all'ultimo ha deciso di rinviare, vista la persistente situazione di incertezza. Per gli Usa c'è l'inviato di Biden Amos Hochstein, attualmente in Libano. Washington in questa fase preme sugli alleati come la Turchia, che hanno canali con Hamas, per convincere la fazione ad andare a Doha. Secondo alcune fonti, il capo politico Yahya Sinwar ha posto come condizione per inviare i suoi emissari che Israele interrompa gli attacchi, ed ha chiesto che le forze dell'Idf si ritirino dal corridoio Filadelfia, zona cuscinetto al confine con l'Egitto. La strada per un accordo resta in salita. La fazione palestinese insiste sull'adozione del piano in tre fasi per una tregua duratura proposto a maggio da Joe Biden, piuttosto che ulteriori trattative. Israele, invece, secondo il New York Times ha presentato nuove richieste per integrare il piano Biden. L'ufficio del premier Netanyahu ha smentito questa ricostruzione, ma lo stesso team negoziale ha fatto trapelare il suo disappunto sulla strategia del premier che sarebbe orientata a non concludere nulla.  In questo ginepraio c'è poi la variabile dell'Iran. L'ultimo segnale che Teheran ha deciso di far trapelare è che un attacco contro lo Stato ebraico può essere scongiurato nel caso si arrivi ad una tregua a Gaza. A parlare, in rigoroso anonimato, sono tre alti funzionari del regime, che paiono ridimensionare l'ipotesi di un raid su Israele prima dei colloqui di giovedì. La Repubblica islamica, tra l'altro, per la prima volta avrebbe espresso la volontà di partecipare ai negoziati sulla tregua. Con il suo rappresentante - secondo ricostruzioni - non coinvolto direttamente, ma in contatto con gli Usa durante le trattative. Ai messaggi distensivi fanno da contraltare le minacce lanciate ufficialmente dalle autorità di Teheran. Che attraverso il ministero degli Esteri hanno respinto l'appello dei leader occidentali a "fare un passo indietro", rivendicando "il diritto a difendere la sua sovranità, senza chiedere a nessuno l'autorizzazione". In tale scenario la diplomazia internazionale non rinuncia a dialogare con le parti, invocando moderazione. Ci ha provato il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, in due telefonate con il presidente iraniano presidente iraniano Massud Pezeshkian e il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. Anche la premier Giorgia Meloni ha sentito il leader israeliano. Spettatore interessato delle vicende regionali, ovviamente in chiave anti-occidentale, è anche Vladimir Putin. Che ha ricevuto al Cremlino il presidente dell'Anp Abu Mazen, esprimendo "dolore e ansia per quanto avviene in Palestina" e assicurando il "sostegno al suo popolo". Mosca dialoga direttamente anche con Hamas e fornisce armi all'Iran. In Israele, intanto, oltre ai preparativi per un possibile attacco di Teheran o di Hezbollah, nelle ultime ore ha tenuto banco l'ennesima provocazione di Itamar Ben Gvir. Il ministro falco dell'ultradestra ortodossa ha visitato la Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei), in occasione del digiuno di Tisha B'Av, violando le istruzioni della polizia e lo status quo del sito. E per questo è stato condannato dagli Stati Uniti, dall'Ue e dall'Onu. 

Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici USA

Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. LEGGI L'ARTICOLO 

Dopo razzo su Tel Aviv, Idf chiede nuova evacuazione a sud Gaza

In seguito al tentativo di Hamas di lanciare un razzo su Tel Aviv oggi da Khan Younis, l'Idf ha emesso un nuovo ordine di evacuazione per i palestinesi nella zona del sud della Striscia di Gaza. Hamas ha lanciato due razzi: uno è caduto in mare al largo di Tel Aviv, mentre l'altro dentro Gaza. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell'Idf ha pubblicato un elenco delle zone che devono essere evacuate. 


Iran smentisce: "Non partecipiamo ai colloqui per la tregua"

L'Iran ha smentito che invierà un delegato ai negoziati per la tregua e il rilascio degli ostaggi a Gaza, come riportato invece in precedenza dall'agenzia Reuters. "Non siamo impegnati nei negoziati indiretti, facilitati da Usa, Egitto e Qatar, per un cessate il fuoco tra Hamas e il regime", ha spiegato la missione permanente della Repubblica islamica alle Nazioni Unite riferendosi a Israele. "E non abbiamo intenzione di impegnarci in tali negoziati" in futuro, ha aggiunto la rappresentanza diplomatica come riporta l'agenzia Irna.

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Negoziatori Israele chiedono mandato più ampio per vertice

Non ha senso recarsi al vertice di giovedì per i negoziati sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi se il premier Benyamin Netanyahu non amplia il mandato della squadra", ha detto a Channel 12 un membro del team negoziale israeliano. I parametri esatti per la squadra israeliana saranno definiti durante un incontro con il premier prima del 15 agosto. I negoziatori hanno avvertito Netanyahu all'inizio di questo mese che non sarà possibile raggiungere un accordo con le nuove richieste da lui avanzate a fine luglio. Netanyahu ha insistito oggi di non aver aggiunto nuove richieste, ma di aver offerto chiarimenti. 

Axios: "Blinken posticipa il suo viaggio in Medio Oriente"

Il segretario di Stato Antony Blinken posticipa il suo previsto viaggio in Medio Oriente in seguito all'incertezza nella regione. Lo afferma il giornalista di Axios Barak Ravid, sottolineando comunque che due fonti americane hanno precisato di non attendersi un attacco oggi. 

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