Hamas assente ai colloqui a Doha. Consultazioni dopo il 15 agosto

Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah potrebbe causare "un attacco israeliano che porterà ad una nuova realtà sul confine settentrionale". Solo una tregua nella Striscia di Gaza impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia contro Israele, secondo alti funzionari di Teheran. Hamas continua però a non voler partecipare ai negoziati. Netanyahu ha invece confermato che una squadra israeliana parteciperà ai colloqui

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Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, scaturito dai colloqui di ferragosto, impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele. Lo hanno riferito alti funzionari di Teheran e ne è convinto anche il presidente Usa BIden.

Hamas continua però a non voler partecipare ai negoziati previsti domani. Blinken critica la visita del ministro israeliano Ben Gvir alla Spianata delle moschee, parlando di "azione provocatoria". Un 16enne è stato ucciso dalle forze di Israele in Cisgiordania. Razzi contro una base Usa in Siria.


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Gaza, gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli

Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di  nascita del bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per  dirgli che la sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella  parte centrale della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono  rimasti uccisi Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li  aveva partoriti quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180  partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime  condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire  assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere:  "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente" LEGGI L'ARTICOLO

Israele, guerra di nervi con Teheran. Perché l'Iran non ha ancora attaccato

L’Iran ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas  Haniyeh avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra  imminente. Ora Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se  si arrivasse a una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati che  ripartono domani. Intanto la strategia è l’attesa, in una guerra  psicologica che logora gli israeliani e fa guadagnare tempo agli  iraniani L'APPROFONDIMENTO

Media, 'diversi morti in raid israeliano nel sud del Libano'

Il ministero della Salute libanese ha affermato che un attacco del "nemico israeliano" alla città meridionale di Marjayoun ha ucciso due persone e ne ha ferite quattro, sottolineando che il bilancio è provvisorio. Secondo l'agenzia di stampa nazionale ufficiale libanese, un "drone nemico ha preso di mira un'auto" nella piazza della città, in una zona solitamente affollata.

Casa Bianca: 'Ripresa colloqui passo importante'

"Consideriamo la ripresa dei colloqui un passo importante. Vi parteciperà il direttore della Cia Burns". Lo ha detto ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, riferendosi ai negoziati di Doha, per il cessate il fioco e la liberazione degli ostaggi, che inizieranno domani.

Bambino morto a Parma, era arrivato da Gaza gravemente ferito

Il piccolo è morto per un arresto cardiaco mentre era in  ambulanza e faceva parte del gruppo dei 16 bambini arrivati  all'aeroporto di Bologna con un'evacuazione medica coordinata dalla  protezione civile LEGGI L'ARTICOLO

Usa, molto inquietanti notizie su Idf e palestinesi scudi umani

Molto inquietante": così il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Vedant Patel ha definito le recenti notizie secondo cui l'Idf avrebbe utilizzato civili palestinesi come cavie per testare esplosivi nascosti, inviandoli per primi in tunnel ed edifici che temeva potessero essere trappole esplosive. "Vorremmo esortare Israele a indagare immediatamente e in modo trasparente su queste accuse e a ritenere responsabili tutti i potenziali autori", ha affermato Patel quando gli è stato chiesto di quanto riportato da Haaretz. "Israele ha la responsabilità di rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale, ma voglio anche solo sottolineare che al momento si tratta solo di notizie, ed è per questo che incoraggiamo Israele a esaminare queste accuse", ha aggiunto

Casa Bianca conferma, Burns e McGurk in Qatar per negoziati Gaza

La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha confermato che  il capo della Cia William Burns sarà in Qatar per i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza giovedì, insieme a Brett McGurk, il coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente e l'Africa. La portavoce ha poi aggiunto: Ci aspettiamo che i colloqui su Gaza proseguano come previsto"

M.O.: Casa Bianca, ripresa colloqui è un passo importante

"Aspettiamo che domani i negoziati vadano avanti come programmati, ci sara' il direttore Burns (William Burns, capo della Cia, ndr)" e "consideriamo la ripresa dei colloqui un passo importante". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, rispondendo a domande sui negoziati di Doha, a cui Hamas non parteciperà perché' delusa, ha dichiarato, dall'impotenza degli Stati Uniti nel fermare Israele

Media, capo della Cia in Qatar per negoziati su Gaza

Il direttore della CIA William Burns sarà  in Qatar domani per i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza. Lo ha confermato una fonte a conoscenza della questione. La fonte, che ha parlato in condizione di anonimato, ha detto che Burns sara' accompagnato da Brett McGurk, il coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente e l'Africa. La CIA ha rifiutato di commentare la questione in linea con la sua politica di non rivelare i viaggi del direttore


M.O.: Onu, rispettare legge umanitaria e risparmiare i civili

"Chiediamo a tutte le parti in conflitto di rispettare i loro obblighi verso la legge umanitaria internazionale, incluso risparmiare obiettivi civili e cittadini. Questo include permettere di muoversi per raggiungere zone più sicure e permettere il ritorno a casa là dove le circostanze lo permettono". Lo ha detto il portavoce del segretario generale dell'Onu, nell'incontro quotidiano con i media. "Le persone - ha aggiunto - devono essere in grado di ricevere assistenza, sia se si muovono sia se restano dove si trovano".

"Israele invia lista per il rilascio di 33 ostaggi vivi"

Alla vigilia dei colloqui di Doha, Israele avrebbe stilato e starebbe trasmettendo presentato una lista dei nomi dei 33 ostaggi ancora in vita che dal suo punto di vista devono essere rilasciati nella prima fase dell'accordo. Channel 12 riferisce indiscrezioni secondo cui Israele ha chiarito che insiste sulla liberazione di 33 ostaggi vivi e non per il rilascio di soli 18 ostaggi vivi e 15 corpi.

Hamas, 'stiamo perdendo la fiducia negli Usa come mediatori'

Stiamo perdendo fiducia nella capacità degli Stati Uniti di mediare nei colloqui per il cessate il fuoco". Lo ha dichiarato Osama Hamdan, esponente di spicco e membro dell'ufficio politico di Hamas, in un'intervista ad Ap, ribadendo che Hamas parteciperà ai colloqui di Doha solo se questi si concentreranno sull'attuazione della proposta illustrata dal presidente americano Joe Biden a maggio. "Abbiamo informato i mediatori che qualsiasi riunione dovrebbe basarsi sui meccanismi di implementazione e sullo stabilire un calendario piuttosto che negoziare qualcosa di nuovo", ha detto Hamdan, nell'intervista pubblicata sul sito dell'agenzia. "Altrimenti, Hamas non trova alcun motivo per partecipare", ha ribadito. 

Erdogan, 'Turchia non permetterà a Israele di incendiare la regione'

La Turchia riterrà Israele responsabile per i crimini commessi nella Striscia di Gaza e non gli permetterà di "incendiare la regione". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando in occasione dell'anniversario del partito al governo e di cui è capo 'Giustizia e sviluppo'. 

Erdogan ha inoltre annunciato che il presidente palestinese Mahmoud Abbas parlerà domani al parlamento turco, in una riunione di emergenza a sostegno della Palestina. "Abbas sarà nostro ospite oggi, mentre domani parlerà al Parlamento. Annuncerà al mondo intero la lotta della Palestina per la libertà. Mostreremo al mondo intero che Abbas ha lo stesso diritto di parlare nel nostro parlamento come il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha negli Stati Uniti", ha detto il presidente turco, riferendosi al discorso di Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti del 24 luglio.

Halevi a Hamas, 'ogni giorno più amaro se trattiene ostaggi'

"Hamas deve sapere che ogni giorno in più in cui trattiene gli ostaggi sarà per lui più amaro del giorno precedente", ha dichiarato il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi che oggi ha visitato le truppe che si trovano nel corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra Egitto e Gaza durante una valutazione della situazione insieme al comandante del Comando Meridionale, generale Yaron Finkelman. 

Germania condanna visita ministri Israele ad Al Aqsa

La Germania condanna la visita di due ministri israeliani al Monte del Tempio a Gerusalemme, e si aspetta che il governo israeliano ponga fine alle provocazioni deliberate alla moschea di Al Aqsa, luogo sacro per i musulmani. "Respingiamo le misure unilaterali che mettono a repentaglio lo status quo storico dei luoghi sacri di Gerusalemme", ha scritto il Ministero degli Esteri di Berlino sulla piattaforma di social media X, dopo che il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e il collega ministro Yitzhak Wasserlauf hanno visitato il complesso e hanno affermato che gli ebrei potevano pregare sul posto, nonostante un accordo sullo status quo che proibisce i servizi ebraici nel sito. "Ci aspettiamo che il governo israeliano ponga fine a tali provocazioni deliberate", aggiunge la dichiarazione, avvertendo che le azioni potrebbero incendiare la regione.

Ministro Egitto sente Blinken, per tregua serve volontà politica

In un colloquio telefonico avuto oggi con il Segretario di Stato americano Antony Blinken, il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty "ha sottolineato la necessità e l'urgenza di raggiungere un cessate il fuoco immediato e globale a Gaza, nonché un accesso completo agli aiuti umanitari, impegnandosi con serietà e vera volontà politica nei negoziati per il cessate il fuoco, considerati come l'unica via per fermare l'escalation nella regione e contenere i tentativi di ampliare il conflitto": lo riferisce la pagina Facebook del ministero degli Esteri egiziano. Si tratta di rispondere "positivamente agli sforzi di mediazione egiziani, qatarioti e americani", premette la nota in cui si precisa che Abdelatty ha ricevuto la chiamata di Blinken. 

'Hamas non va a Doha, ma si prevedono incontri dopo il 15'

Hamas ha nuovamente dichiarato che non prenderà parte ai colloqui di domani in Qatar, ma i mediatori prevedono consultazioni dopo il 15 agosto: "Intraprendere nuovi negoziati consente a Israele di imporre nuove condizioni e di utilizzarli per compiere altri massacri", ha detto il funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri, come riporta Times of Israel citando Reuters. "Hamas è impegnata a rispettare la proposta presentata il 2 luglio,", ha aggiunto. L'assenza di Hamas, tuttavia, non elimina le possibilità di progressi, poiché il suo capo negoziatore Khalil al-Hayya risiede a Doha e il gruppo ha canali aperti con Egitto e Qatar. 

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