
Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah potrebbe causare "un attacco israeliano che porterà ad una nuova realtà sul confine settentrionale". Solo una tregua nella Striscia di Gaza impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia contro Israele, secondo alti funzionari di Teheran. Hamas continua però a non voler partecipare ai negoziati. Netanyahu ha invece confermato che una squadra israeliana parteciperà ai colloqui
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Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza, scaturito dai colloqui di ferragosto, impedirà all'Iran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele. Lo hanno riferito alti funzionari di Teheran e ne è convinto anche il presidente Usa BIden.
Hamas continua però a non voler partecipare ai negoziati previsti domani. Blinken critica la visita del ministro israeliano Ben Gvir alla Spianata delle moschee, parlando di "azione provocatoria". Un 16enne è stato ucciso dalle forze di Israele in Cisgiordania. Razzi contro una base Usa in Siria.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Gaza, gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli
Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di nascita del bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per dirgli che la sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono rimasti uccisi Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li aveva partoriti quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente" LEGGI L'ARTICOLO
Israele, guerra di nervi con Teheran. Perché l'Iran non ha ancora attaccato
L’Iran ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas Haniyeh avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra imminente. Ora Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se si arrivasse a una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati che ripartono domani. Intanto la strategia è l’attesa, in una guerra psicologica che logora gli israeliani e fa guadagnare tempo agli iraniani L'APPROFONDIMENTO
Media, 'diversi morti in raid israeliano nel sud del Libano'
Il ministero della Salute libanese ha affermato che un attacco del "nemico israeliano" alla città meridionale di Marjayoun ha ucciso due persone e ne ha ferite quattro, sottolineando che il bilancio è provvisorio. Secondo l'agenzia di stampa nazionale ufficiale libanese, un "drone nemico ha preso di mira un'auto" nella piazza della città, in una zona solitamente affollata.
Casa Bianca: 'Ripresa colloqui passo importante'
"Consideriamo la ripresa dei colloqui un passo importante. Vi parteciperà il direttore della Cia Burns". Lo ha detto ai giornalisti la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, riferendosi ai negoziati di Doha, per il cessate il fioco e la liberazione degli ostaggi, che inizieranno domani.
Bambino morto a Parma, era arrivato da Gaza gravemente ferito
Il piccolo è morto per un arresto cardiaco mentre era in ambulanza e faceva parte del gruppo dei 16 bambini arrivati all'aeroporto di Bologna con un'evacuazione medica coordinata dalla protezione civile LEGGI L'ARTICOLO
Usa, molto inquietanti notizie su Idf e palestinesi scudi umani
Molto inquietante": così il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Vedant Patel ha definito le recenti notizie secondo cui l'Idf avrebbe utilizzato civili palestinesi come cavie per testare esplosivi nascosti, inviandoli per primi in tunnel ed edifici che temeva potessero essere trappole esplosive. "Vorremmo esortare Israele a indagare immediatamente e in modo trasparente su queste accuse e a ritenere responsabili tutti i potenziali autori", ha affermato Patel quando gli è stato chiesto di quanto riportato da Haaretz. "Israele ha la responsabilità di rispettare i propri obblighi ai sensi del diritto umanitario internazionale, ma voglio anche solo sottolineare che al momento si tratta solo di notizie, ed è per questo che incoraggiamo Israele a esaminare queste accuse", ha aggiunto
Casa Bianca conferma, Burns e McGurk in Qatar per negoziati Gaza
La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha confermato che il capo della Cia William Burns sarà in Qatar per i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza giovedì, insieme a Brett McGurk, il coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente e l'Africa. La portavoce ha poi aggiunto: Ci aspettiamo che i colloqui su Gaza proseguano come previsto"
M.O.: Casa Bianca, ripresa colloqui è un passo importante
"Aspettiamo che domani i negoziati vadano avanti come programmati, ci sara' il direttore Burns (William Burns, capo della Cia, ndr)" e "consideriamo la ripresa dei colloqui un passo importante". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, rispondendo a domande sui negoziati di Doha, a cui Hamas non parteciperà perché' delusa, ha dichiarato, dall'impotenza degli Stati Uniti nel fermare Israele
Media, capo della Cia in Qatar per negoziati su Gaza
Il direttore della CIA William Burns sarà in Qatar domani per i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza. Lo ha confermato una fonte a conoscenza della questione. La fonte, che ha parlato in condizione di anonimato, ha detto che Burns sara' accompagnato da Brett McGurk, il coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente e l'Africa. La CIA ha rifiutato di commentare la questione in linea con la sua politica di non rivelare i viaggi del direttore
M.O.: Onu, rispettare legge umanitaria e risparmiare i civili
"Chiediamo a tutte le parti in conflitto di rispettare i loro obblighi verso la legge umanitaria internazionale, incluso risparmiare obiettivi civili e cittadini. Questo include permettere di muoversi per raggiungere zone più sicure e permettere il ritorno a casa là dove le circostanze lo permettono". Lo ha detto il portavoce del segretario generale dell'Onu, nell'incontro quotidiano con i media. "Le persone - ha aggiunto - devono essere in grado di ricevere assistenza, sia se si muovono sia se restano dove si trovano".
"Israele invia lista per il rilascio di 33 ostaggi vivi"
Alla vigilia dei colloqui di Doha, Israele avrebbe stilato e starebbe trasmettendo presentato una lista dei nomi dei 33 ostaggi ancora in vita che dal suo punto di vista devono essere rilasciati nella prima fase dell'accordo. Channel 12 riferisce indiscrezioni secondo cui Israele ha chiarito che insiste sulla liberazione di 33 ostaggi vivi e non per il rilascio di soli 18 ostaggi vivi e 15 corpi.
Hamas, 'stiamo perdendo la fiducia negli Usa come mediatori'
Stiamo perdendo fiducia nella capacità degli Stati Uniti di mediare nei colloqui per il cessate il fuoco". Lo ha dichiarato Osama Hamdan, esponente di spicco e membro dell'ufficio politico di Hamas, in un'intervista ad Ap, ribadendo che Hamas parteciperà ai colloqui di Doha solo se questi si concentreranno sull'attuazione della proposta illustrata dal presidente americano Joe Biden a maggio. "Abbiamo informato i mediatori che qualsiasi riunione dovrebbe basarsi sui meccanismi di implementazione e sullo stabilire un calendario piuttosto che negoziare qualcosa di nuovo", ha detto Hamdan, nell'intervista pubblicata sul sito dell'agenzia. "Altrimenti, Hamas non trova alcun motivo per partecipare", ha ribadito.
Erdogan, 'Turchia non permetterà a Israele di incendiare la regione'
La Turchia riterrà Israele responsabile per i crimini commessi nella Striscia di Gaza e non gli permetterà di "incendiare la regione". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando in occasione dell'anniversario del partito al governo e di cui è capo 'Giustizia e sviluppo'.
Erdogan ha inoltre annunciato che il presidente palestinese Mahmoud Abbas parlerà domani al parlamento turco, in una riunione di emergenza a sostegno della Palestina. "Abbas sarà nostro ospite oggi, mentre domani parlerà al Parlamento. Annuncerà al mondo intero la lotta della Palestina per la libertà. Mostreremo al mondo intero che Abbas ha lo stesso diritto di parlare nel nostro parlamento come il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha negli Stati Uniti", ha detto il presidente turco, riferendosi al discorso di Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti del 24 luglio.
Halevi a Hamas, 'ogni giorno più amaro se trattiene ostaggi'
"Hamas deve sapere che ogni giorno in più in cui trattiene gli ostaggi sarà per lui più amaro del giorno precedente", ha dichiarato il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano Herzi Halevi che oggi ha visitato le truppe che si trovano nel corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra Egitto e Gaza durante una valutazione della situazione insieme al comandante del Comando Meridionale, generale Yaron Finkelman.
Germania condanna visita ministri Israele ad Al Aqsa
La Germania condanna la visita di due ministri israeliani al Monte del Tempio a Gerusalemme, e si aspetta che il governo israeliano ponga fine alle provocazioni deliberate alla moschea di Al Aqsa, luogo sacro per i musulmani. "Respingiamo le misure unilaterali che mettono a repentaglio lo status quo storico dei luoghi sacri di Gerusalemme", ha scritto il Ministero degli Esteri di Berlino sulla piattaforma di social media X, dopo che il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e il collega ministro Yitzhak Wasserlauf hanno visitato il complesso e hanno affermato che gli ebrei potevano pregare sul posto, nonostante un accordo sullo status quo che proibisce i servizi ebraici nel sito. "Ci aspettiamo che il governo israeliano ponga fine a tali provocazioni deliberate", aggiunge la dichiarazione, avvertendo che le azioni potrebbero incendiare la regione.
Ministro Egitto sente Blinken, per tregua serve volontà politica
In un colloquio telefonico avuto oggi con il Segretario di Stato americano Antony Blinken, il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty "ha sottolineato la necessità e l'urgenza di raggiungere un cessate il fuoco immediato e globale a Gaza, nonché un accesso completo agli aiuti umanitari, impegnandosi con serietà e vera volontà politica nei negoziati per il cessate il fuoco, considerati come l'unica via per fermare l'escalation nella regione e contenere i tentativi di ampliare il conflitto": lo riferisce la pagina Facebook del ministero degli Esteri egiziano. Si tratta di rispondere "positivamente agli sforzi di mediazione egiziani, qatarioti e americani", premette la nota in cui si precisa che Abdelatty ha ricevuto la chiamata di Blinken.
'Hamas non va a Doha, ma si prevedono incontri dopo il 15'
Hamas ha nuovamente dichiarato che non prenderà parte ai colloqui di domani in Qatar, ma i mediatori prevedono consultazioni dopo il 15 agosto: "Intraprendere nuovi negoziati consente a Israele di imporre nuove condizioni e di utilizzarli per compiere altri massacri", ha detto il funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri, come riporta Times of Israel citando Reuters. "Hamas è impegnata a rispettare la proposta presentata il 2 luglio,", ha aggiunto. L'assenza di Hamas, tuttavia, non elimina le possibilità di progressi, poiché il suo capo negoziatore Khalil al-Hayya risiede a Doha e il gruppo ha canali aperti con Egitto e Qatar.
Quattro soldati Idf feriti da bomba sul ciglio della strada in Cisgiordania
Quattro soldati dell'Idf sono rimasti feriti durante un'operazione antiterrorismo di questa mattina nella città di Tubas, nella Cisgiordania settentrionale, dopo che il loro veicolo è stato colpito dall'esplosione di una bomba sul ciglio della strada. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, precisando che due soldati che si trovavano nel veicolo blindato leggero 'David' al momento dell'attacco sono stati dichiarati in condizioni moderate, mentre gli altri due sono rimasti leggermente feriti.
Netanyahu conferma, delegazione Israele domani a Doha
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato che una squadra israeliana parteciperà ai colloqui di domani a Doha, dove i mediatori cercheranno di arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e al rilascio degli ostaggi. "Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha approvato la partenza della delegazione israeliana a Doha domani, nonché il mandato per condurre i negoziati", ha affermato l'ufficio del primo ministro in una nota.
Israele, 'gemelli uccisi a Gaza? Vicenda a noi non nota, non prendiamo di mira civili'
"I dettagli dell'incidente pubblicati sono al momento ignoti all'Idf". Così l'esercito israeliano ha risposto, riporta Times of Israel, alla richiesta di un commento riguardo alla notizia di Asser e Ayssel, gemellini di quattro giorni, rimasti uccisi, insieme alla madre e alla nonna, in un raid israeliano a Gaza, mentre il padre era andato a registrare la loro nascita.
"Le forze israeliane stanno combattendo l'organizzazione terroristica assassina di Hamas a Gaza dopo il massacro del 7 ottobre - continua la dichiarazione - a differenza di questa organizzazione, operano solo contro obiettivi militare e adottano diverse misure per ridurre i danni per i civili".
Gaza, gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli
Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di nascita del bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per dirgli che la sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono rimasti uccisi Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li aveva partoriti quattro giorni prima, e la nonna
idf agli abitanti della Galilea: "'state vicino ai rifugi"
Alla luce della valutazione della situazione attuale, l'Idf ha chiesto agli abitanti dell'Alta Galilea di rimanere vicini ai rifugi. Nel frattempo il comune di Kiriat Shmona ha comunicato che due razzi lanciati dal Libano sono caduti nella cittadina. Si sono verificati danni, ma non si segnalano feriti
Media: 'A Doha capi intelligence, generale Idf, consigliere Bibi
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione urgente per decidere chi farà parte della squadra negoziale israeliana che domani sarà in Qatar. Lo riferiscono i media nazionali. Per il momento sembra che del team di mediatori faranno parte il capo del Mossad David Barna, il capo dello Shin Bet Ronen Bar, il responsabile dei rapiti per conto dell'Idf Nitzan Alon e il consigliere politico di Netanyahu Ofir Fleck. La presenza di quest'ultimo alle ultime sedute negoziali aveva provocato la protesta degli altri mediatori israeliani che avevano detto di sentirsi "controllati" da Fleck
M.O. media, anche capo Shin Bet e inviato Idf a colloqui Doha
Ronen Bar, il capo dello Shin Bet - l'agenzia di intelligence per gli affari interni dello stato di Israele - e l'inviato dell'esercito (Idf) per gli ostaggi, Nitzan Alon, si uniranno al capo del Mossad, David Barnea, nei colloqui previsti domani a Doha per una tregua e lo scambio di ostaggi/detenuti con Hamas. Lo riferisce il giornalista del sito Axios, Barak Ravid. In precedenza sembrava che in Qatar sarebbe andato solo Barnea e contro l'idea di inviare una 'delegazione ristretta' avevano protestato anche le famiglie degli ostaggi
Anp, la Russia deve far parte del processo pace in Medio Oriente
L'Autorità Nazionale Palestinese non accetterà in nessun caso l'esclusione della Russia dal processo di pace in Medio Oriente. Lo ha affermato il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen in un'intervista all'agenzia di stampa statale di Mosca TASS. La Russia "ha sempre cercato e sta cercando vie per una soluzione di pace" e si sta impegnando per "una soluzione giusta alla questione del Medio Oriente in conformità con il diritto internazionale", afferma il leader palestinese
Ambasciatori in Israele: "In nome dell'umanità ostaggi a casa"
Gli ambasciatori in Israele di Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania hanno convocato una conferenza stampa in vista del vertice negoziale che si tiene domani a Doha. "In nome dell'umanità è tempo che i rapiti tornino a casa", ha dichiarato l'ambasciatore Usa Jack Lowe, "il mio governo ritiene che sia importante continuare a lavorare con i mediatori per raggiungere un cessate il fuoco". "Tutti gli occhi e le speranze di milioni di persone a Gaza sono puntati sull'appuntamento di giovedì. Si concluderà un accordo, verranno rilasciati i rapiti e si porrà fine alla guerra. Non c'è niente di più urgente di questo", ha detto l'ambasciatore tedesco Stefan Seibert.
Hamas ribadisce che non parteciperà ai nuovi colloqui
Il gruppo islamista Hamas, che controlla la Striscia di Gaza ed è impegnato in una guerra con Israele da oltre 10 mesi, ha ribadito che non parteciperà al nuovo round di colloqui per il cessate il fuoco, che i mediatori hanno convocato per domani. "Hamas non parteciperà ai prossimi negoziati previsti per domani, giovedì, nè al Cairo nè a Doha", ha dichiarato Suhail al-Hindi, membro dell'ufficio politico di Hamas, ai media Al Arabi Al Jadeed. La milizia palestinese Jihad islamica, che ha chiuso i ranghi con Hamas nella sua guerra contro Israele, ha sostenuto l'iniziativa. "La decisione della resistenza è unificata e non ci impegneremo in negoziati che permettano a Netanyahu di guadagnare tempo", si legge in un comunicato della Jihad islamica, che ha sottolineato di 'non avere altra scelta che combattere di fronte all'intransigenza sionista'. L'8 agosto gli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar, che fungono da mediatori, hanno chiesto a Israele e Hamas di "riprendere le discussioni urgenti giovedi' 15 agosto a Doha o al Cairo per colmare tutte le lacune rimanenti e iniziare l'attuazione dell'accordo senza ulteriori ritardi". Israele ha accettato e ha detto che avrebbe inviato una delegazione, ma Hamas ha rifiutato di partecipare a nuovi negoziati e ha chiesto invece di attenersi a quanto concordato il 2 luglio, facendo riferimento a una bozza che si basa sui principi enunciati a maggio dal presidente statunitense Joe Biden.
©Ansa
Gemelli appena nati uccisi in un raid su Gaza, il padre era andato a registrarli
Asser e Ayssel, gemellini di quattro giorni, sono rimasti uccisi in un raid israeliano a Gaza, mentre il padre era andato a registrare la loro nascita. La storia, l'ennesimo strazio che arriva dalla Striscia, viene raccontata da diversi media internazionali, che rilanciano una notizia data dall'Associated press.
Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di nascita del bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per dirgli che la sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia, era stata bombardata. Nel raid di ieri sono rimasti uccisi Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li aveva partoriti quattro giorni prima, e la nonna.
Secondo il ministero della Sanità di Gaza, dall'inizio della guerra seguita all'attacco del 7 ottobre, sono rimasti uccisi 115 neonati tra le circa 40mila vittime dell'operazione israeliana.
Media: "Burns a Doha per vertice con il premier del Qatar e con i capi dell'intelligence di Israele ed Egitto"
Il direttore della Cia Bill Burns è atteso oggi a Doha per partecipare domani al vertice con il premier del Qatar, Mohammed bin Abdel-Rahman al-Thani, e con i capi dell'intelligence di Israele ed Egitto, David Barnea ed Abbas Kamal, sull'accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo scrive Barak Ravid, di Axios, citando una fonte vicina all'incontro.
Iran, Khamenei: "Resistere a guerra psicologica dei nemici"
La Guida Suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, ha avvertito che "i nemici della Repubblica islamica" hanno sferrato "una guerra psicologica" volta a "creare paura e indurre il Paese a ritirarsi" in vari settori. "Secondo l'interpretazione del Sacro Corano, la ritirata non tattica in qualsiasi campo, economico, politico, militare o nella propaganda, causa l'ira divina". Lo riporta l'agenzia iraniana Irna. Khamenei ha invitato a "fare affidamento sulle capacità del Paese, evitando di esagerare la potenza dei nemici".
Familiari degli ostaggi: "A Doha non vada solo capo del Mossad"
Le famiglie degli ostaggi, in particolare delle soldatesse 19enni rapite nella base di Nahal Oz, hanno riferito a Ynet di aver ricevuto nei giorni scorsi informazioni secondo cui domani a Doha per la parte israeliana andrà solo il capo del Mossad Daviv Barnea, senza quello dello Shin Bet Ronan Bar e dell'inviato per l'esercito Nitzan Alon. I familiari chiedono che la delegazione venga ampliata, temendo che questo possa significare un mandato ristretto da Netanyahu: 'Significherebbe lasciare le ragazze e gli altri a Gaza". La decisione finale spetterà alla riunione preparatoria che avrà luogo questa sera, prima del vertice.
Iran a Onu, designare istituti israeliani come terroristici
L'ambasciatore iraniano presso l'ufficio dell'Onu e delle organizzazioni internazionali a Ginevra Ali Bahraini ha chiesto, con lettere separate, a tre personalità dell'Onu responsabili dei diritti umani di intraprendere un'azione decisa contro Israele e di designare gli istituti israeliani come organizzazioni terroristiche, in modo da vietare loro di ricevere aiuti finanziari, sulla base delle convenzioni internazionali. Esprimendo la forte protesta dell'Iran contro gli "atti e le politiche disumane del regime sionista", in particolare il recente assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, Bahraini ha sottolineato: "Dal punto di vista dell'Iran, Hamas è un'organizzazione libertaria che lotta per la libertà della Palestina, e l'uccisione di Haniyeh mira a distruggere lo spirito dei palestinesi nella loro lotta per porre fine all'occupazione israeliana e avere uno Stato indipendente".
Hamas: "Quale reato avevano commesso i gemelli di Gaza?"
'Quale reato avevano commesso Ayssel e Asser?': è la domanda che si pone il ministero della Sanità di Hamas riferendosi alla morte dei gemelli neonati palestinesi in un bombardamento israeliano nella Striscia di Gaza. "I gemelli Ayssel e Asser Abu Al-Qumsan avevano quattro giorni, erano nati nei giorni di guerra che non hanno dato loro il tempo di capire chi, perché e per quale motivo è stata loro tolta l'innocenza", si legge nel messaggio pubblicato su Telegram. Hamas ricorda che al momento dell'attacco il padre dei piccoli "stava completando le procedure per l'emissione dei certificati di nascita" e aggiunge: "la loro madre ha abbracciato i suoi due figli di fronte al bombardamento di cannoni e aerei". Nell'attacco è morta anche la mamma dei bimbi.
Madrid, da Ben Gvir "inaccettabile violazione dello status quo"
La visita del ministro israeliano Ben Gvir alla Spianata delle Moschee (il Monte del Tempio per gli ebrei) rappresenta "un'inaccettabile violazione dello storico status quo sui Luoghi Santi di Gerusalemme": è quanto espresso in un comunicato dal governo spagnolo, che dunque "condanna" tale visita e "le dichiarazioni" del ministro. "Il rispetto dello status quo sui Luoghi Santi, di cui la Spagna riconosce alla Giordania il ruolo speciale di custode, è essenziale", aggiunge la nota.
Berlino: "Israele impedisca le provocazioni di Ben Gvir"
Il governo tedesco stigmatizza la visita del ministro israeliano Itamar Ben Gvir sulla spianata delle Moschee che, nel contesto attuale, sono considerate "una provocazione". Lo ha detto una portavoce del ministero degli Esteri tedesco, in conferenza stampa a Berlino. "Ci aspettiamo che il governo israeliano impedisca queste coscienti provocazioni", ha aggiunto la portavoce.
"Gemelli neonati uccisi a Gaza mentre il papà era a registrarli"
Un uomo palestinese, Mohamed Abuel-Qomasan, ha perso i suoi due gemelli appena nati e la moglie nel bombardamento della loro casa a Gaza, mentre si recava a prendere i certificati di nascita dei due neonati. Lo riporta il Times of Israel.
La donna, Joumana Arafa, era una farmacista e aveva partorito nel fine settimana scorso, aveva annunciato su Facebook la nascita dei gemelli, un maschio di nome Asser e una femmina, Ayssel. Martedì il padre era andato a registrare i due bambini in un ufficio governativo locale quando i vicini lo hanno chiamato al telefono per dirgli che la casa in cui si era rifugiato, vicino a Deir al-Balah, nella parte centrale di Gaza, era stata bombardata. Nell'attacco è morta anche la nonna materna. "Non so cosa sia successo. Mi hanno detto che è stata una granata a colpire la casa", ha raccontato l'uomo mostrando i certificati di nascita dei gemelli.
Hamas conferma: "Negoziati solo con ritiro totale Israele"
"Non parteciperemo ai negoziati al solo scopo di negoziare. C'è una proposta approvata dal Consiglio di Sicurezza Onu che dobbiamo attuare. Ci deve essere un ritiro totale di Israele dalla Striscia di Gaza": lo ha ribadito un dirigente di Hamas, Mahmoud Mardawi, a Sky News Arabia. Lo scrive su X l'emittente panaraba emiratina.
Hamas, a Gaza si sfiorano i 40mila morti
Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, sono quasi 40 mila le persone uccise nella Striscia dalle forze israeliane dall'inizio della guerra, precisamente 39.965. Ma migliaia risultano ancora disperse. Lo riporta Haaretz.
Nelle ultime 24 ore sono 36 le persone uccise e 54 ferite nella Striscia di Gaza.
Wafa: "Abu Mazen domani parlerà al Parlamento turco"
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che domani il presidente dell'Anp Abu Mazen sarà ad Ankara e farà un discorso al Parlamento turco in una sessione speciale a cui sarà presente il presidente Recep Tayyip Erdogan. Nel suo discorso, Abu Mazen, dovrebbe parlare delle questioni che riguardano i palestinesi in Cisgiordania e degli sforzi per porre fine alla guerra di Israele contro Hamas a Gaza. Abu Mazen è di ritorno da Mosca dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin.
La Marina iraniana avvia esercitazioni nel Mar Caspio
La Marina iraniana ha avviato ieri sera esercitazioni nel Mar Caspio, nel nord del Paese: lo ha reso noto il vice governatore del porto di Astara, citato da Mehr. "Durante l'esercitazione, tenuta nella base navale di Astara, gli ipotetici obiettivi sono stati attaccati", ha affermato il vice governatore, aggiungendo che l'iniziativa mirava a promuovere la preparazione delle forze navali. Le manovre seguono quelle delle Guardie Rivoluzionarie tenute nell'ovest del Paese dal 9 al 13 agosto ed hanno sollevato preoccupazioni poiché giungono nel contesto delle crescenti tensioni del Paese con Israele dopo l'assassinio del leader di Hamas a Teheran.
Inviato Usa a Beirut: "Non c'è tempo da perdere per la tregua"
L'inviato americano in visita a Beirut, Amos Hochstein ha avvertito che il tempo stringe per un cessate il fuoco a Gaza che porrebbe fine a 10 mesi di scambi transfrontalieri tra gli Hezbollah libanesi e Israele. Hochstein ha detto in una conferenza stampa di aver discusso con il presidente del parlamento Nabih Berri, un alleato di Hezbollah, "l'accordo quadro che e' sul tavolo per un cessate il fuoco a Gaza, e lui ed io abbiamo concordato che non c'è più tempo da perdere e non ci sono più scuse valide da parte di nessuna parte per ulteriori ritardi".
Hamas, bilancio morti sale a 39.965
Il ministero della Sanità del governo di Hamas nella Striscia di Gaza ha annunciato un nuovo bilancio di 39.965 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, giunta ormai all'undicesimo mese. Almeno 36 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero in un comunicato, aggiungendo che 92.294 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre.
Media: "Se Hezbollah attacca, risposta Israele modifica confine"
Un alto funzionario della sicurezza israeliana ha affermato che una risposta sproporzionata da parte di Hezbollah potrebbe "portare a un attacco israeliano che porterà a una nuova realtà sul confine settentrionale". Lo scrive il Wall Street Journal. La fonte ha aggiunto che la leadership del comando settentrionale di Israele sta spingendo per un approccio più aggressivo contro Hezbollah rispetto a quello adottato finora, da dopo il 7 ottobre e i continui lanci di razzi dal Libano.
Idf: "Attaccati 40 obiettivi a Gaza nelle ultime 24 ore"
L'Idf ha annunciato che le forze della Brigata Nahal stanno operando nel quartiere di Tel al-Sultan a Rafah, e altre squadre di combattimento stanno operando nella parte centrale di Gaza e a Khan Yunis a sud. L'esercito ha aggiunto che l'aeronautica ha attaccato oltre 40 obiettivi in tutta Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riporta Haaretz.
Media: "Vari Paesi arabi non pronti a ruoli di peacekeeping a Gaza"
"Diversi Paesi arabi" avrebbero informato Israele di non essere pronti a ruoli di peacekeeping nel dopoguerra a Gaza. E' quanto si legge sul 'Times of Israel' che rilancia notizie della Radio militare sulla base di notizie ottenute da non meglio precisate fonti informate sul dossier. Stando a quanto riportato, gli Emirati Arabi Uniti hanno comunicato a Israele di essere pronti a inviare forze militari per assistere in quelli che potrebbero esser ecompiti di peacekeeping nella Striscia di Gaza, ma solo se l'Autorità palestinese sarà nuovamente a capo dell'enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas.
Diplomazia Egitto al lavoro a vigilia negoziato tregua
La diplomazia egiziana, mediatore principale fra Israele e Hamas, ha accelerato i suoi contatti per coordinare le posizioni e raccogliere sostegno al dialogo per raggiungere una tregua a Gaza e cercare di contenere la crescente tensione in Medio Oriente di fronte alle minacce iraniane contro Israele e alle possibili ritorsioni dello Stato ebraico. Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha avuto ieri diverse conversazioni telefoniche nell'ambito di questi contatti con i suoi omologhi dell'Arabia Saudita, degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e della Turchia. Come informa una nota del ministero, i colloqui "si sono concentrati sul coordinamento degli sforzi e sulla loro intensificazione per contenere la tensione regionale ed evitare che la situazione sfuggisse al controllo". L'obiettivo, spiega la nota, è "fermare la guerra a Gaza, raggiungere un cessate il fuoco che permetta lo scambio di ostaggi con prigionieri e l'ingresso di aiuti per far fronte alla situazione catastrofica nella Striscia". Il lavoro diplomatico avviene in vista del prossimo round negoziale previsto per domani, un appuntamento che potrebbe far decidere l'Iran di non attaccare lo Stato ebraico dopo il recente assassinio del leader di Hamas, Ismael. Haniyeh, a Teheran. Gli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar, principali mediatori tra Israele e Hamas, la settimana scorsa hanno invitato le parti a incontrarsi al Cairo o a Doha per raggiungere una tregua. Nessuno dei mediatori ha confermato la presenza di Hamas all'incontro né se questo avrà luogo al Cairo o a Doha.
Iran: "Profanazione moschea Al-Aqsa mira ad aumentare tensione"
"L'Iran condanna la profanazione della moschea di Al-Aqsa da parte di un ministro israeliano e di coloni sionisti, come un atto 'provocatorio', che indica che il regime cerca di aumentare la tensione nella regione": lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, commentando la decisione del ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir di salire ieri sulla Spianata delle Moschee, in occasione del digiuno di Tisha B'Av, con centinaia di seguaci che si sono prostrati a terra violando lo status quo del sito. "Questo atto malvagio è anche indicativo del fatto innegabile che i leader israeliani intendono alimentare il fuoco del loro bellicismo ferendo i sentimenti dei musulmani in Palestina e nel mondo islamico", ha aggiunto Kanani, citato dall'Irna. "Se gli Stati Uniti e alcuni altri Stati occidentali sono onesti nel dichiarare di essere preoccupati per la sicurezza regionale, devono immediatamente contenere i criminali israeliani, porre fine al genocidio a Gaza e fermare il loro avventurismo in Palestina e in tutta la regione", ha concluso.
Tajani: a Onu progetto G7 per ricostruzione Gaza
Il governo italiano presentera' all'Onu, come presidente di turno del G7, "un progetto per la ricostruzione non solo umanitaria ma politica ed economica di Gaza". Come ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista alla Stampa, "L'Italia e' pronta a inviare un contingente per lavorare - nella transizione che dovra' essere gestita dall'Onu e guidata dai Paesi arabi - alla nascita di uno Stato palestinese, unificando la Striscia e la Cisgiordania. Ma il nostro interlocutore puo' essere solo l'Anp, non Hamas". La proposta sara' presentata a New York "a settembre, a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite", ha precisato Tajani.
Hossein Salami, chi è il comandante militare iraniano pronto a guidare l’attacco a Israele
Nato nel 1960, ha combattuto nella guerra tra Iran e Iraq degli anni '80. Lì è iniziata una carriera militare che, nel 2019, lo ha visto diventare comandante capo del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Nelle grazie di Khamenei, maestro nell'uso della propaganda e della "guerra psicologica", è tra le voci più dure nei confronti dello Stato ebraico e del mondo occidentale. L'APPROFONDIMENTO
Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI SONO
Attacco dell'Iran su Israele potrebbe colpire sede del Mossad
L'Iran potrebbe colpire il quartier generale del servizio di intelligence israeliano Mossad a Tel Aviv come rappresaglia per l'assassinio di alti funzionari di Hamas e Hezbollah alla fine del mese scorso, secondo l'emittente iraniana Press Tv. L'attacco per vendicare la morte di Ismail Haniyeh a Teheran e di Fuad Shukr a Beirut potrebbe essere quindi diretto contro l'area di Kirya, il complesso governativo nel centro di Tel Aviv. Tra gli altri potenziali obiettivi citati da Press Tv figurano il kibbutz di Palmachim, le basi aeree e missilistiche di Tel Nof e Sdot Micha, nonché il quartier generale operativo dell'unità di intelligence militare 8200.
Esercito israeliano annuncia esercitazione a Lod
Le Forze di difesa israeliane affermano che l'Home Front Command terra' un'esercitazione nei pressi della citta' centrale di Lod, sottolineando che l'esercitazione è stata pianificata in anticipo, indicando che non e' legata ai preparativi per un possibile attacco iraniano su larga scala contro Israele nei prossimi giorni. L'esercito afferma che l'esercitazione si svolgera' durante la mattinata e il primo pomeriggio, sottolineando che le persone non devono preoccuparsi se vedono un aumento dell'attivita' dei veicoli militari nella zona.
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