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Ucraina-Russia, Mosca: esplosivi da Italia e Germania per atti terroristici

La filiale di San Pietroburgo del Servizio di sicurezza russo ha fatto sapere di aver bloccato un canale per la fornitura di materiale dall'Europa alla Russia destinati ad atti terroristici. Zelensky: "L'Ucraina è grata al presidente Biden per il suo incrollabile sostegno alla lotta per la libertà dell'Ucraina". Il Cremlino seguirà da vicino la situazione relativa alle presidenziali Usa, ma il loro esito non è una priorità assoluta

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La filiale di San Pietroburgo del Servizio di sicurezza russo (Fsb) ha bloccato un canale per la fornitura di esplosivi e detonatori elettrici dall'Europa alla Russia destinati ad atti terroristici: lo ha reso noto l'Fsb, come riporta la Tass. Il materiale, si legge in un comunicato, è stato trasportato in diverse spedizioni dall'Italia e dalla Germania nascosto in cavità di pezzi di ricambio per auto. Volodymyr Zelensky rende omaggio a Joe Biden, per "l'incrollabile sostegno" dato a Kiev nei quasi due anni di guerra contro la Russia. In un post su X dopo l'annuncio del ritiro della corsa del presidente americano, il presidente ucraino scrive: Kiev "è grata al presidente Biden per il suo incrollabile sostegno alla lotta per la libertà dell'Ucraina che, insieme al forte sostegno bipartisan negli Stati Uniti, è stato e continua ad essere fondamentale". Il Cremlino seguirà da vicino la situazione relativa alle presidenziali Usa, ma il loro esito non è una priorità assoluta per Mosca poiché il suo obiettivo è raggiungere gli obiettivi dell'operazione militare speciale.


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Morti, avvelenati o in carcere, ecco che fine hanno fatto i nemici di Putin

Sono numerosi i decessi misteriosi e controversi di personaggi non graditi   al presidente russo. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello di Alexei Navalny che è morto il 16 febbraio 2024 nella colonia penale a regime   speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo-Nenets, dove era   rinchiuso LE MORTI SOSPETTE

Quante armi nucleari possiede Mosca e dove possono colpire

Avviate le esercitazioni dello Stato Maggiore Generale russo  sull'uso di armi nucleari non strategiche. Le esercitazioni saranno dedicate "ai   preparativi e al dispiegamento" di armi nucleari tattiche e hanno come   obiettivo quello di "garantire l'integrità territoriale e la sovranità   dello Stato russo". LE TESTATE NUCLEARI 

Russia, giornalista Usa Evan Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Il giornalista americano del Wall Street Journal era accusato di   spionaggio e il processo, che si è svolto a porte chiuse, è iniziato il   26 giugno. Biden: "Stiamo spingendo per il rilascio". LEGGI L'ARTICOLO

Zelensky, pronti altri 4 accordi di sicurezza con Paesi partner

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che l'Ucraina sta preparando altri 4 accordi bilaterali di sicurezza con i Paesi partner. "Sono pronte 4 nuove intese. Molto presto inizieremo i negoziati e prepareremo documenti per la firma. Questi accordi riguarderanno il sostegno alla difesa, le finanze e la cooperazione umanitaria", ha detto Zelensky in un video, scrive Ukrinform. "Abbiamo voluto includere diversi Paesi, non solo i membri della Nato. Tuttavia, tutti loro sono ugualmente pronti ad aiutarci a difendere i nostri valori condivisi. E questo avverrà. Indipendentemente da ciò che accade nel mondo, abbiamo bisogno di strumenti propri per sostenere il nostro popolo e il nostro Stato, di accordi di sicurezza che funzionino in qualsiasi condizione. Questo è esattamente ciò che stiamo facendo", ha aggiunto Zelensky. L'Ucraina ha già firmato 25 accordi di sicurezza con, tra gli altri, Stati Uniti, l'Ue, Regno Unito, Germania, Francia, Danimarca, Canada e Italia. 

Kiev: 'Ministro degli Esteri Kuleba in Cina da 23 al 25 luglio'

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sarà in visita in Cina dal 23 al 25 luglio: lo ha reso noto il suo ministero.

Lente Ue su aiuti del Belgio per proroga delle centrali nucleari

La Commissione europea ha avviato un'indagine approfondita per valutare se gli aiuti pubblici che il Belgio intende concedere per l'estensione della durata di vita di due reattori nucleari siano o meno in linea con le regole Ue sugli aiuti di Stato. Il Belgio ha fatto sapere alla Commissione europea che, in partenariato con Engie, intende sostenere l'estensione del ciclo di vita di due reattori (Doel 4 e Tihange 3) con una capacità complessiva di 2 GW, di proprietà congiunta di Electrabel, una controllata di Engie S.A., con una quota dell'89,8%, e di Luminus, una controllata di Edf, con una quota del 10,2%. Inizialmente il Paese aveva stabilito la chiusura degli impianti dal 2025, ma con l'inizio della guerra di Russia in Ucraina e la crisi energetica, ha deciso di estenderne la durata fino al 2035. L'esecutivo Ue precisa in una nota che "sebbene la misura belga appaia giustificata", in questa fase dubita "della sua compatibilità con le norme dell'Ue in materia di aiuti di Stato e ha pertanto deciso di avviare un'indagine approfondita". In particolare, valuterà la compatibilità del prestito di 580 milioni di euro e l'impatto della misura sul mercato.

Parolin in Ucraina: in colloqui focus aiuti e ritorno prigionieri

Lo aveva preannunciato ieri lo stesso segretario di Stato vaticano, la quarta giornata di visita in Ucraina, quella odierna, lo avrebbe visto impegnato in alcuni incontri con i vertici del Paese. A Kiev il cardinale Pietro Parolin ha visto il primo ministro Denys Shmyhal e il presidente del parlamento dell'Ucraina Ruslan Stefanchuk. I rispettivi account istituzionali - segnala Vatican News - hanno dato per primi conto di entrambi i colloqui. Sia il primo ministro che il presidente del parlamento ucraino hanno espresso apprezzamento al cardinale Parolin per la sua presenza, segno dell'attenzione riservata alla situazione del Paese che soffre per la guerra. Secondo le fonti governative, tra i temi toccati dal premier Shmyhal con il segretario di Stato vaticano anche la fornitura di assistenza umanitaria e il contributo offerto al processo di restituzione dei bambini e dei prigionieri ucraini deportati in Russia. Analogamente anche il presidente del parlamento dell'Ucraina Ruslan Stefanchuk, informano i social istituzionali, ha manifestato gratitudine per il sostegno e la solidarietà offerte dalla Santa Sede al popolo ucraino attraverso l'aiuto umanitario. 

Ungheria e Slovacchia contro Kiev per stop oleodotto

Il ministro degli Esteri ungherese, Pèter Szijjàrtò, ha annunciato che l'Ungheria e la Slovacchia hanno avviato un processo di consultazione con l'Ue contro l'Ucraina per la sospensione delle forniture di petrolio. Parlando a Bruxelles, ha sottolineato che la decisione ucraina mette a repentaglio la sicurezza energetica di entrambi i paesi, dato che dipendono fortemente dal petrolio russo attraverso l'oleodotto Druzhba. Lo rende noto il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs. Il ministro Szijjàrtò ha sottolineato che il blocco delle spedizioni di Lukoil, che fornisce una parte significativa delle importazioni di petrolio ungherese e slovacco, minaccia l'approvvigionamento energetico. "Nonostante le soluzioni temporanee, non e' possibile garantire la stabilita' a lungo termine senza risolvere questo problema. Questa decisione e' inaccettabile e incomprensibile da parte di un Paese che aspira ad aderire all'Ue", ha evidenziato. Il ministro ha affermato inoltre che questa mossa viola l'accordo di associazione Ue-Ucraina, che vieta l'interruzione del transito energetico. Ungheria e Slovacchia hanno chiesto congiuntamente alla Commissione europea di avviare un processo di consultazione. Se irrisolta, la questione potrebbe finire in arbitrato, con un potenziale impatto sugli accordi Ue-Ucraina,evidenzia ancora il portavoce di Budapest.

Russia: reporter russo-americana condannata a 6,5 anni

La Corte Suprema del Tatarstan, in Russia, ha condannato la giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva a sei anni e mezzo di reclusione con l'accusa di aver diffuso "false informazioni sull'esercito", cioè di aver violato la legge bavaglio che di  fatto proibisce ogni critica all'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe: lo riporta la Tass citando l'ufficio stampa del tribunale. 

Kuleba da domani in Cina, prima visita dall'invasione russa

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si recherà da domani e fino a venerdì in Cina per quella che è la sua prima visita nel Paese dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning e lo ha confermato l'Ucraina. La visita di Kuleba è stata fatta su invito del suo omologo cinese, Wang Yi, come ha riferito l'agenzia di stampa Xinhua.

Il tema principale del colloquio sarà "la ricerca di modi per fermare l'aggressione russa e il possibile ruolo della Cina nel raggiungimento di una pace stabile e giusta", si legge in una nota del ministero degli Esteri a Kiev.

Ucraina, Tajani: 'Speriamo Cina protagonista per cessate fuoco'

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si augura, a Bruxelles a margine del Consiglio Ue, che "possa essere convincente il ministro degli Esteri ucraino" Dmytro Kuleba nella sua missione in Cina prevista in questa settimana, "per far sì che la Cina possa essere uno dei protagonisti della costruzione di un cessate il fuoco e poi di una pace" per il Paese attaccato dalla Russia.

Ucraina: Tajani, 'avanti per pace giusta, sostegno senza se e senza ma'

L'Ue è concorde nel lavorare per arrivare ad una "pace giusta" in Ucraina. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Dai lavori di oggi, riferisce Tajani, è emersa "grande solidarietà nei confronti dell'Ucraina. Si va avanti nel lavoro che abbiamo iniziato. Da parte di tutti c'è voglia di lavorare per la pace, ma per una pace giusta. Quindi bisogna fare in modo che nel futuro ci possa essere un dialogo, che ci possa essere anche una conferenza di pace. Ma andiamo avanti nel sostenere i diritti dell'Ucraina, a difendere il diritto internazionale, a sostenere l'Ucraina, come abbiamo sempre fatto, senza se e senza ma. E' una posizione chiara parte di tutti", conclude.

Ucraina, Peskov: 'Discorsi Zelensky su negoziati meglio del rifiuto'

Le dichiarazioni del presidente ucraino Vladimir Zelensky sulla possibilità di negoziati con Mosca sono meglio di un rifiuto, ma se avvenissero bisognerebbe attendere di conoscerne i dettagli. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che "questo è, ovviamente, meglio che affermare che qualsiasi contatto con la parte russa e con il capo dello Stato russo è escluso. Certamente, parlare di un dialogo è molto meglio che parlare dell’intenzione di combattere fino all’ultimo ucraino".

Tuttavia, aggiunge Peskov, "non si conoscono quali piani specifici si stanno discutendo e quali azioni in questa direzione: se la conversazione è seria, non possiamo ancora giudicarlo e bisognerà aspettare qualche azione concreta, se ce ne saranno".

Gb: in Ucraina 3mila militari della Guardia nazionale russa

Oltre 3.000 militari della Guardia nazionale russa (Rosgvardia), una formazione il cui comando risponde direttamente al presidente Vladimir Putin, sono stati molto probabilmente dispiegati in Ucraina, la maggior parte dei quali nelle retrovie: lo scrive l'intelligence del ministero della Difesa britannico. Solo un piccolo numero di queste unità, si legge nel rapporto pubblicato su X, è impegnato in combattimenti al fronte. La principale unità di combattimento della Rosgvardia, la 116ma brigata speciale, è molto probabilmente composta da tre reggimenti armati di carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e artiglieria, sottolineano gli esperti di Londra. Dall'inizio di quest'anno, la Guardia nazionale russa ha quasi certamente cercato di aumentare le proprie forze assorbendo formazioni irregolari russe, prosegue l'intelligence, ricordando che lo scorso maggio la Rosgvardia ha integrato con successo nei suoi ranghi il battaglione Vostok della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk. È probabile, invece, che l'atteso accordo sulla subordinazione delle forze del Gruppo Wagner al primo Corpo dei Volontari di questa formazione sia fallito lo scorso marzo, conclude il rapporto. 

Borrell: 'Servono aiuti per rete elettrica e difesa aerea'

Per quanto riguarda l’Ucraina, "oggi ci sono due questioni principali. Primo, cercare di evitare la completa distruzione del sistema elettrico. Il 70% della capacità di produzione di energia in Ucraina è stata distrutta. Siamo in estate, ma in inverno questo sarà molto più difficile da sopportare". Lo ha spiegato l'Alto Rappresentante Josep Borrell, a margine del Consiglio Affari Esteri.  "Quindi - ha continuato - chiederò agli Stati membri di fornire maggiore sostegno per ricostruire e sostituire la rete elettrica per garantire una maggiore produzione di energia. E la seconda è la difesa aerea. Subito dopo la visita del primo ministro ungherese Viktor Orbán a Kiev, e di Putin a Mosca, un ospedale pediatrico è stato distrutto, colpito dai razzi russi, provocando molte vittime tra i bambini ricoverati", ha concluso.

Russia, respinto appello collaboratore Navalny contro condanna

La Corte Suprema russa ha respinto l'appello dell'oppositore Daniel Kholodny contro la sua condanna a otto anni di reclusione per accuse di "estremismo" ritenute di ovvia matrice politica. Lo riporta l'agenzia Interfax.   Kholodny è stato uno dei principali collaboratori di Alexey Navalny e lavorava per il canale YouTube del rivale numero uno del governo russo, morto a febbraio in circostanze poco chiare nel carcere nell'Artide in cui era rinchiuso. Secondo l'agenzia Interfax, la sentenza è stata emessa il 2 luglio, contemporaneamente a quella con cui la corte ha confermato la condanna a 19 anni di reclusione che era stata inflitta nell'agosto del 2023 a Navalny, anche quella per accuse di "estremismo" ritenute di chiara matrice politica. 

Ue: per la prima volta fondi per Forze armate Armenia

Il  Consiglio dell'Ue ha adottato una misura di assistenza nell'ambito  del Fondo europeo per la pace (Epf) a sostegno delle forze armate della  Repubblica di Armenia del valore di 10 milioni di euro. Per la prima volta, l'Ue ha deciso di sostenere l'Armenia tramite  l'European Peace Facility. L'obiettivo di questa misura di assistenza -  spiega il Consiglio - è di migliorare le capacità logistiche delle Forze  armate armene e di contribuire a migliorare la protezione dei civili in  caso di crisi ed emergenze. Mira inoltre a migliorare la resilienza  dell'Armenia e ad accelerare l'interoperabilità delle sue Forze armate  in caso di possibile futura partecipazione del paese a missioni e  operazioni militari internazionali, comprese quelle dispiegate dall'Ue.  Concretamente, la misura di assistenza adottata consentirà la fornitura  di un campo tendato dispiegabile a pieno titolo per un'unità delle  dimensioni di un battaglione. "La sicurezza è un elemento sempre più importante delle nostre relazioni  bilaterali con l'Armenia. Questa misura dell'European peace facility  contribuirà ulteriormente alla resilienza del Paese. Abbiamo un  interesse reciproco a rafforzare ulteriormente il nostro dialogo sulla  politica estera e di sicurezza, esaminando anche la futura  partecipazione dell'Armenia alle missioni e alle operazioni guidate  dall'Ue", ha commentato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica  estera, Josep Borrell. "Il sostegno adottato oggi sarà fornito nel quadro del partenariato  dell'Ue con l'Armenia, basato su valori condivisi e finalizzato a  promuovere la pace, la stabilità e la prosperità in Armenia e nel  Caucaso meridionale. L'Ue si impegna a rafforzare il partenariato  politico ed economico globale con l'Armenia, basato sull'accordo di  partenariato globale e rafforzato Ue-Armenia, e a rafforzare  ulteriormente le relazioni in tutte le loro dimensioni. Ciò include  l'intensificazione del dialogo e della cooperazione nell'area della  politica estera e di sicurezza, che comprende anche la politica di  sicurezza e difesa comune.                                    

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