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Elezioni Usa 2024, Biden lascia. Kamala Harris: “Sua eredità non ha pari”

Ansa/Getty
Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca
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Biden si ritira dalla corsa alla Casa Bianca
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Arriva anche sostegno di Nancy Pelosi e di oltre metà dei delegati necessari per la nomination. Dopo l’annuncio del presidente in carica, che comunque finirà il suo mandato, e il suo endorsement, la campagna elettorale dem ha raccolto 81 milioni di dollari in 24 ore. Il Cremlino la critica: "Da lei dichiarazioni piene di retorica ostile sul nostro Paese". Secondo una media dei sondaggi recenti, quello fra Harris e Trump sarebbe un testa a testa

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Dopo settimane di dibattiti e tensioni alla fine Joe Biden ha scelto di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. Secondo quanto riferito da un funzionario dell'amministrazione, nessun motivo di salute ha giocato un ruolo nella decisione. Il presidente degli Stati Uniti ha dato il suo endorsement all'attuale vice, Kamala Harris. La campagna elettorale dem dopo l'annuncio ha raccolto in 24 ore 81 milioni di dollari. "L'eredità e i risultati di Joe Biden sono senza pari nella Storia moderna", ha detto Harris parlando alla Casa Bianca in un evento pubblico. Su X ha scritto: "È il primo giorno della nostra campagna. Insieme, vinceremo". E ipoteca già la nomination: i potenziali rivali la appoggiano. Arriva anche il sostegno di Nancy Pelosi. Intanto Donald Trump è tornato all'attacco sostenendo che il partito repubblicano dovrebbe essere rimborsato delle spese sostenute finora nella campagna elettorale perché "ora dobbiamo ricominciare da capo". E da Kiev arriva il messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelenky: "L'Ucraina è grata al presidente Biden per il suo incrollabile sostegno alla lotta per la libertà, che, insieme al forte sostegno bipartisan negli Usa, è stato e continua ad essere fondamentale. Negli ultimi anni sono state prese molte decisioni forti e saranno ricordate come passi coraggiosi compiuti dal presidente Biden in risposta a tempi difficili. Saremo sempre grati alla sua leadership".


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Standing ovation per Harris nel quartier generale della campagna

Standing ovation e applausi fragorosi per Kamala Harris quando e' entrata nel quartier generale della campagna di Biden a Wilmington, Delaware, ormai diventato il suo, con cambio di denominazione. La vicepresidente, ormai fronrunner del partito per la Casa Bianca dopo il ritiro del presidente dalla corsa, ha incontrato lo staff.

Raccolti 81 milioni di dollari in 24 ore per Harris

Altro boom di donazioni per Kamala Harris: in 24 ore, dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca, sono stati raccolti 81 milioni di dollari per la campagna della vicepresidente. Lo riferisce il team della stessa campagna elettorale. L'importo si riferisce solo alle donazioni effettuate da piccoli donatori, si legge nel comunicato stampa del team della vicepresidente, sottolineando che si tratta della "più grande raccolta fondi da parte di un candidato in 24 ore nella storia delle presidenziali".

Erede Walt Disney: "Sono con Harris, raccolgo fondi per lei"

Abigail Disney, l'erede di Walt Disney, prevede di organizzare un evento di raccolta fondi per Kalama Harris. "La sostengo con tutto il mio cuore", ha detto al New York Times. Abigail Disney aveva dichiarato nelle scorse settimane di voler sospendere le donazioni al partito democratico se Joe Biden fosse rimasto candidato. 

Per Harris oltre metà delegati necessari a nomination

Kamala Harris ha il sostegno di oltre la metà dei delegati di cui avrà bisogno per la nomination dem alla Casa Bianca. Più di 1.000 delegati hanno detto all'Associated Press o annunciato che intendono sostenerla, si legge nel sito dell'agenzia americana. Le regole del comitato nazionale democratico hanno stabilito recentemente come quorum per ottenere la nomina 1.976 delegati. Dei circa 1.070 che hanno parlato con l'Ap o annunciato i loro piani, meno di 60 hanno rifiutato di rispondere o si sono detti indecisi. E Harris è l'unica dem a ricevere finora il sostegno dei delegati.

Leader dem al Congresso verso l'endorsement a Harris

Anche i leader dem al Congresso, Chuck Schumer al Senato e Hakeem Jeffries alla Camera, dovrebbero dare il loro endorsement a Kamala Harris per la Casa Bianca. Lo riferisce la Cnn, dicendo che l'annuncio è atteso nelle prossime ore.

Super Pac dem raccoglie 150 milioni dopo ritiro Biden

Future Forward, il super Pac di punta nato per appoggiare la campagna Biden-Harris, ha ricevuto impegni per 150 milioni di dollari da parte dei principali donatori democratici nelle 24 ore dopo che il presidente ha annunciato il ritiro dalla corsa. Lo scrive Politico. Il boom di contributi dà alla vicepresidente Kamala Harris, che ha l'endorsement di Biden come successore, un enorme impulso. Future Forward aveva già a disposizione 122 milioni di dollari alla fine di giugno, secondo i documenti della commissione elettorale federale.

Il medico: i sintomi di Biden quasi completamente spariti

I sintomi da Covid di Joe Biden sono quasi completamente spariti. Lo afferma il medico del presidente Kevin O'Connor, sottolineando che il "polso, la pressione sanguigna e la temperatura restano assolutamente normali". Biden "continua a svolgere tutti i suoi compiti presidenziali".

"Kamala è brat", arriva l'appoggio della popstar Charlie XCX

Kamala Harris è brat: all'indomani della rinuncia di Joe Biden, la vicepresidente e candidata dem in pectore per la Casa Bianca Kamala Harris ha ricevuto un importante endorsment da parte della popstar inglese Charli XCX, che ormai da qualche anno risiede negli Usa e che l'ha incoronata come la regina della Brat summer con un semplice "Kamala è brat". In tutta risposta la pagina X della vicepresidente ha cambiato il proprio banner con la scritta 'Kamala HQ' con la grafica di Brat sullo sfondo verde acido, lo stesso della copertina dell'ultimo album BRAT della cantante. Nel giro di poche ore, il tweet della popstar ha ricevuto più di 10 milioni di visualizzazioni, e oltre 200 mila like.

Staff Trump e Netanyahu valutano possibile incontro

Lo staff del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha discusso con quello di Donald Trump per un possibile incontro in settimana. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali per l'ex presidente martedì sarebbe l'uncia chance per un incontro faccia a faccia. Netanyahu è atteso a breve negli Stati Uniti, dove mercoledì interverrà al Congresso. 

Nancy Pelosi: "Con grande orgoglio appoggio Kamala Harris"

L'ex speaker della Camera Nancy Pelosi appoggia Kamala Harris. È quanto si legge in una nota. "È con immenso orgoglio e ottimismo che appoggio Kamala Harris per la presidenza", afferma Pelosi.

Macron scrive a Biden: "Ha mostrato coraggio e senso del dovere"

Il presidente francese Emmanuel Macron loda il "coraggio" e il "senso del dovere" di Joe Biden, dimostrati nella decisione di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca. "Mentre abbiamo appena celebrato insieme l'80° anniversario dello sbarco in Normandia, spero che questo spirito di partenariato tra le due sponde dell'Atlantico continui ad animare le relazioni storiche tra i nostri due Paesi", ha scritto Macron in una lettera inviata al presidente americano, di cui l'Eliseo ha reso pubblici alcuni stralci.

Robert Kennedy ha parlato con Trump di un posto nel suo governo

Intanto nel campo repubblicano, Robert F. Kennedy Jr ha parlato di recente con Donald Trump sulla possibilità di concedergli il suo sostegno e di ottenere un posto nella sua amministrazione per la supervisione di temi legati alla salute. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali i contatti non hanno prodotto alcun risultato in quanto lo staff di Trump si è mostrato preoccupato dalla possibilità di promettere un posto di lavoro in cambio di un endorsement.

Governatrice Michigan sarà co-presidente campagna Harris

La governatrice del Michigan Gretchen Whitmer servirà come co-presidente della campagna di Kamala Harris, cui ha già dato il suo endorsement uscendo dalla lista dei potenziali sfidanti. Lo ha annunciato lei stessa su X. 

Harris vola a Wilmington, città di Biden, per evento elettorale

Kamala Harris vola oggi a Wilmington, Delaware, la città di Joe Biden, per un impegno elettorale. Lo rende noto la Casa Bianca.

Harris ipoteca nomination, potenziali rivali la appoggiano

Kamala Harris sembra aver già ipotecato la nomination per la Casa Bianca, evitando con ogni probabilità anche le mini primarie. Tutti i suoi principali potenziali sfidanti infatti le hanno già dato l'endorsement, compresi i governatori di California, Michigan, Pennsylvania, Illinois, Minnesota, Wisconsin e Kentucky. Harris ha anche il sostegno di Biden e dei Clinton. Manca quello pubblico degli Obama e dei leader dem del Congresso.

Harris non fa cenno alla sua corsa per la Casa Bianca

Nel suo primo evento pubblico dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa presidenziale, Kamala Harris è apparsa raggiante. Ma nel suo intervento alla Casa Bianca per celebrare i team del campionato della National Collegiate Athletic Association non ha fatto alcun riferimento al suo nuovo ruolo di frontrunner dem. Del resto l'occasione non si prestava, sarebbe stato 'poco presidenziale'.

Harris: "Biden sta meglio e in rapida ripresa dal Covid"

"Il presidente Joe Biden si sente molto meglio e si sta riprendendo velocemente dal Covid", ha detto Kamala Harris parlando alla Casa Bianca.

Harris: "L'eredità di Biden senza pari nella Storia moderna"

"L'eredità e i risultati di Joe Biden sono senza pari nella Storia moderna", ha detto Kamala Harris parlando alla Casa Bianca in un evento pubblico per la prima volta dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa presidenziale, lodando "l'onestà e l'integrità" del presidente e dicendosi grata per il suo lavoro.

Harris: "Primo giorno di campagna. Insieme vinceremo"

"È il primo giorno intero della nostra campagna, quindi più tardi andrò a Wilmington per salutare il nostro staff nel quartier generale", scrive Kamala Harris su X. "Meno un giorno. Ora 105. Insieme, vinceremo".

Gentiloni: "La storia darà un giudizio positivo di Biden"

"Io penso che la storia sarà benigna con Joe Biden. L'accostamento con Johnson è pieno di forzature, ma non del tutto infondato. Biden ha gestito bene la pandemia, ha difeso gli interessi degli Usa, anche in una competizione robusta con l'Europa". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni. "La storia - ha aggiunto - darà di Biden un giudizio positivo. Anche della sua decisione molto sofferta e probabilmente tardiva presa ieri".

Starmer rende omaggio a Biden: "Lascia una Nato più forte"

Il premier laburista britannico Keir Stramer ha elogiato oggi in Parlamento il presidente americano Joe Biden, all'indomani dell'annuncio del suo abbandono della corsa per la Casa Bianca a novembre, riconoscendogli come un merito quello d'aver contribuito durante il suo mandato a rendere la Nato "più forte". Intervenendo alla Camera dei Comuni, ha reso omaggio a Biden sul fronte della politica estera: "La sua presidenza sarà segnata da un'eredità che va ben al di là dell'America", ha detto, citandone la "determinazione incrollabile a restare al fianco del popolo ucraino" e il ruolo svolto per "lasciare una Nato mai così forte da decenni". Il premier laburista aveva già espresso nelle scorse ore "rispetto per la difficile decisione" di Joe Biden di rinunciare alla candidatura, mettendola in relazione con "gli interessi del popolo americano". Sebbene ribadendo d'essere pronto a collaborare nel nome della "relazione speciale" fra Washington e Londra con qualunque presidente Usa verrà eletto e rifiutandosi di commentare la prospettiva di una candidatura di Kamala Harris come una questione al momento "interna al Partito democratico".

Farage: "Harris candidata debole, Trump felice di sfidarla"

"Credo che Donald Trump sia felicissimo" della prospettiva di ritrovarsi come rivale alle presidenziali Kamala Harris dopo la rinuncia di Joe Biden. Lo ha detto oggi Nigel Farage, leader e deputato populista britannico del partito Reform UK, oltre che amico personale dell'ex presidente repubblicano, di ritorno da una puntata in veste di ospite alla convention del Gop di Milwaukee. Farage ha bollato l'attuale vicepresidente come una figura debole e non popolare, ricordando come si fosse già candidata per la nomination democratica 4 anni fa, salvo essere tra i primi pretendenti a ritirarsi, "credo persino prima delle primarie in New Hampshire". Di qui la sua convinzione che Trump sia ben lieto di un'eventuale sfida con lei. 

Anche la governatrice del Michigan Whitmer appoggia Harris

Anche la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer dà il suo endorsement a Kamala Harris, uscendo dalla lista dei potenziali sfidanti. "Sono molto entusiasta all'idea di sostenere la candidatura di Kamala Harris", ha scritto in una nota firmata dai governatori dell'Illinois, Minnesota e Wisconsin.

Harris avrebbe già telefonato a 3 potenziali vice

Kamala Harris avrebbe già telefonato a tre dei suoi potenziali "running mate": i governatori della Pennsylvania Josh Shapiro, del North Carolina Roy Cooper e del Kentucky Andrew Beshear. Lo riporta il Wall Street Journal. Tutti e tre hanno già dato il loro endorsement alla vice di Joe Biden. Shapiro e Cooper guidano due Stati in bilico e, come Harris, sono stati attorney generale dei loro Stati.

Harris incassa l'appoggio del governatore dell'Illinois Pritzker

Kamala Harris incassa l'endorsement di un altro potenziale sfidante per la Casa Bianca, che ora entra cosi' nella lista dei suoi possibili vice: il governatore dell'Illinois J.B. Pritzker. Lo riferiscono i media Usa.

Kamala Harris, torna l'autobiografia "Le nostre verità"

Torna in libreria in Italia Le nostre verità, l'autobiografia della vicepresidente degli Stati Uniti d'America Kamala Harris, la candidata che può sfidare Trump alla presidenza degli Stati Uniti, dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca che ha appoggiato la sua nomination. Nel volume, pubblicato nel 2021 da La nave di Teseo nella traduzione di Giovanni Agnoloni, Harris racconta non solo la sua formazione e le sue radici, ma anche il coronamento di un percorso con la sua elezione a vicepresidente degli Stati Uniti d'America. 

Oggi prima uscita di Harris dopo il ritiro di Biden

Prima apparizione pubblica oggi per Kamala Harris dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca e l'endorsement alla sua vice. Harris parlerà alle 11.30 locali (le 17.30 in Italia) alla Casa Bianca ad un evento per celebrare i team del campionato della National Collegiate Athletic Association. L'evento era già previsto ma tutti gli occhi saranno puntati su di lei alla luce degli sviluppi clamorosi nella campagna dem.

Cnn: "Per la media dei sondaggi è testa a testa Trump-Harris"

Una media dei sondaggi recenti condotta dalla Cnn che mette a confronto la vicepresidente Kamala Harris con l'ex presidente Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali del 2024 evidenzia una sfida serrata senza un vincitore chiaro. Il 'Poll of Polls' è una media dei sei più recenti sondaggi nazionali condotti su elettori registrati o probabili che soddisfano gli standard della Cnn: include i risultati del sondaggio Cbs News/YouGov condotto dal 16 al 18 luglio, del sondaggio Nbc News condotto dal 7 al 9 luglio, del sondaggio Fox News condotto dal 7 al 10 luglio, del sondaggio Npr/Pbs News/Marist College condotto dal 9 al 10 luglio, del sondaggio Abc News/Washington Post/Ipsos condotto dal 5 al 9 luglio e del sondaggio Cnn condotto dal 28 al 30 giugno. I risultati mostrano che Trump ha il 48% di consensi, mentre Harris è al 47%. Tutti i sondaggi presi in considerazione sono stati condotti dopo il dibattito presidenziale della Cnn il mese scorso e solo uno, il sondaggio Cbs/YouGov, è stato condotto dopo il tentativo di assassinio di Trump del 13 luglio.

Governatore Kentucky: "Appoggio Harris, valuterei di essere vice"

Andy Beshear, il governatore del Kentucky, appoggia Kamala Harris e afferma che sarebbe pronto a "considerare il ruolo del vicepresidente se può aiutare". Beshear è uno dei papabili per essere il vice di Harris

Con Kamala in pole position spopola sui social l'albero di cocco

Con Kamala Harris che potrebbe essere la frontrunner alla testa del ticket democratico dopo il ritiro dalla corsa presidenziale di Joe Biden, domina sui social l'albero di cocco. Merito di una frase della mamma della vicepresidente dem, da lei ripresa nel maggio 2023 in un discorso alla Casa Bianca e ora trasfigurata in un meme che impazza sulla rete: "Non so cosa c'è di sbagliato con voi giovani. Pensate che siete caduti dall'albero di cocco?", usava dire la madre della Harris alla figlia, che poi a sua volta ne aveva spiegato il senso cambiando completamente tono, dal faceto al serio, e aggiungendo: "Esistiamo nello stesso contesto in cui viviamo e in quello che è venuto prima di noi". Tra i primi ad adottare l'albero di cocco per esprimere il rinnovato sostegno a Kamala è stato il senatore delle Hawaii, Brian Shatz: "Siamo qui per aiutare", ha scritto su X postando una foto che lo immortala in arrampicata sulla palma. E' seguito a ruota il governatore del Colorado Jared Polis firmando il suo messaggio di endorsement alla vicepresidente con gli emoji di un cocco, della pianta e della bandiera a stelle e strisce.

Cnn: "Harris ha già l'appoggio di oltre 500 delegati democratici"

La vice presidente statunitense Kamala Harris ha ottenuto finora l'appoggio di oltre 500 delegati democratici, su un totale di 4.700 che saranno alla Convention del Partito in programma ad agosto a Chicago, per la sua nomina a candidata alle presidenziali di novembre. Lo riporta la Cnn, secondo cui questo numero è destinato a crescere nei prossimi mesi.

Cremlino: "Retorica ostile di Harris verso la Russia"

"Ci sono state alcune dichiarazioni piene di retorica piuttosto ostile nei confronti del nostro Paese", ha affermato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando la possibile candidatura alla Casa Bianca della vicepresidente Usa Kamala Harris. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Fino ad ora non abbiamo registrato altre sue azioni in relazione alle relazioni bilaterali con un segno più o meno", ha aggiunto Peskov.

"Biden ha esitato a lasciare per dubbi su chance Kamala Harris"

Joe Biden ha esitato a lasciare la campagna elettorale in parte perché temeva che Kamala Harris non fosse in grado di battere Donald Trump. Lo riporta Axios citando alcune fonti vicine al presidente, secondo le quali i timori del presidente riflettono i dubbi dei democratici su Harris.

Biden, i retroscena del ritiro. Le ultime ore nella casa al mare prima della lettera

La scelta di abbandonare la corsa alla Casa Bianca, spiegano fonti vicine al presidente Usa, sarebbe stata presa sabato sera, nella tenuta a Rehoboth Beach, nel Delaware, dove si era spostato in attesa di guarire dal Covid-19. L'annuncio, dopo settimane in cui prometteva di non mollare condite dalla frustrazione per il venir meno dell'appoggio di molti dem, è stato motivato dai pessimi dati sull'andamento delle donazioni al partito e sulle possibilità "praticamente inesistenti" della vittoria, presentati dal capo della strategia della Casa Bianca Steve Ricchetti e dal consigliere senior Mike Donilon. I RETROSCENA

Cnn: "Harris ha parlato anche con Obama e con i Clinton"

Kamala Harris ha parlato con gli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton, nonché con l'ex segretaria di Stato Hillary Clinton dopo l'annuncio del ritiro di Joe Biden. Lo riporta la Cnn che cita una fonte vicina alla vicepresidente. Harris ha trascorso oltre 10 ore al telefono domenica pomeriggio e sera per raccogliere il sostegno dei leader democratici dopo il ritiro del presidente dalla corsa per le presidenziali del 2024. Nella dichiarazione pubblica Obama non ha per ora espresso il suo appoggio a Harris, rimanendo neutrale come in occasione delle primarie del 2020. Al contrario, i Clinton hanno espresso il loro sostegno alla vicepresidente.

Nyt: "Dem del New Jersey e Connecticut si attivano per Harris"

Secondo il New York Times il partito democratico del New Jersey terrà oggi una chiamata dei delegati con il governatore Phil Murphy, impegnato a sostenere la corsa di Kamala Harris per la nomination presidenziale. Anche il partito democratico del Connecticut - riferisce la Bbc - dovrebbe incontrarsi questa sera per decidere se i 74 voti dei delegati dello Stato passeranno da Joe Biden a Harris. Il presidente del Partito Democratico della Pennsylvania, il senatore Sharif Street, ha dichiarato di aspettarsi che i delegati dello Stato sostengano Harris. Il Philadelphia Inquirer lo cita dicendo: "Non ho sentito nessun delegato che abbia detto che non avrebbe sostenuto la vicepresidente Harris".

Un amico di Biden: "Prima la rabbia, poi si è arreso alla realtà"

Un amico di Biden ha raccontato ad Axios la rabbia di Biden negli ultimi giorni per le frecciatine e le lezioni dei democratici a tutti i livelli: "Per un po' è stata furia. Poi si è arreso alla realtà. È un professionista". Alla fine sono stati i dati, compresi i foschi sondaggi degli Stati in bilico, a spingere il presidente al ritiro. "Nessuno è stato in grado di produrre dati che dimostrassero la sua vittoria", ha detto un insider democratico. "Hanno provato di tutto. Non c'era via d'uscita".

Hollywood si schiera con Kamala: "Aiutiamola"

Dopo che George Clooney si era eretto come portavoce delle celebrities dem nel chiedere al presidente Joe Biden di ritirarsi dalla corsa per il secondo mandato, le star che muovono i motori dell'industria dello spettacolo statunitense sembrano pronte a sostenere Kamala Harris. Il regista-attivista di Brooklyn Spike Lee ha postato su Instagram la foto ufficiale della vice presidente con la didascalia "Un'altra sorella che arriva in soccorso", seguita da una sfilza di emoticon di mani giunte, pollici alzati, braccia muscolose, applausi e cuori. La potente produttrice e sceneggiatrice Shonda Rhimes ha postato su Instagram una foto di Biden, commentando "grazie per la sua straordinaria carriera di servizio pubblico" e poi una di Harris, con scritto: "L'ho sostenuta nel 2016 quando si è candidata al Senato, l'ho sostenuta quando si è candidata come vice presidente e continuo a sostenerla oggi". L'attrice Viola Davis, altra voce preminente della Black Hollywood, ha usato lo stesso social per far sapere: "Sono con lei!", seguito da un pugno nero chiuso e cuoricini. Il musicista John Legend ha pubblicato un lungo messaggio di congratulazioni al presidente uscente, che si conclude con una chiamata all'attivismo: "Sono più che pronto a lavorare per riunire la coalizione pro-democrazia contro l'autoritarismo di Trump e per eleggere Harris. È pronta per questa battaglia e sarò in prima linea per aiutarla". Anche il cantante e attore di origini latine Ricky Martin ha lanciato un appello nelle storie di Instagram: "Mettiamoci al lavoro!". Robert De Niro ha dichiarato a The Hollywood Reporter che "in un atto di politica accorta e di patriottismo disinteressato, Joe Biden si fa da parte per spianare la strada a un altro democratico per diventare presidente, perché non c'è niente di più importante per il nostro Paese che sconfiggere Donald Trump alle urne". Altrettanto esplicita Jamie Lee Curtis, che in poche ore ha fatto cinque post con il volto di Harris: "Donne. Minoranze. Lgbtq+. Con Kamala abbiamo ancora una possibilità. Fidata, testata, forte", ha scritto l'attrice.

Il Brasile spera che il ritiro di Biden rinvigorisca i dem

Il governo del Brasile si augura che il ritiro del presidente americano Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca tolga i democratici dalla difensiva e permetta loro di costruire una candidatura competitiva invertendo i sondaggi pro-Trump. Secondo un'analisi del quotidiano Folha de S.Paulo, le elezioni Usa e la prospettiva di una vittoria del candidato repubblicano generano timori a Brasilia. Non solo per la linea ideologica radicalmente opposta a quella di Lula, ma per la vicinanza al trumpismo dell'ex presidente di destra, Jair Bolsonaro. La valutazione dei consiglieri del progressista Lula è che Biden abbia perso il controllo della sua campagna dopo il dibattito televisivo con l'avversario, in cui è apparso fragile e a tratti confuso. La situazione è peggiorata con l'attentato a Trump, in cui il magnate, anche dopo essere stato ferito di striscio da un proiettile, è uscito dal palco con il pugno alzato esortando i suoi sostenitori alla lotta.

Mosca: "Non siamo molto sorpresi dalla decisione di Biden"

"Onestamente, negli ultimi anni, ciò che è accaduto negli Stati Uniti ci ha insegnato a non sorprenderci di nulla, quindi non siamo rimasti molto sorpresi", ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando la decisione del presidente Usa Joe Biden di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca. Lo riporta l'agenzia Interfax. "In effetti, stiamo monitorando molto attentamente gli sviluppi negli Stati Uniti, e questo è del tutto comprensibile, proprio come il corso dello sviluppo in tutti gli altri grandi Paesi del mondo", ha aggiunto Peskov. Il portavoce, ripreso dalla Tass, ha inoltre dichiarato che "il futuro delle relazioni russo-americane, che stanno attraversando il periodo peggiore della storia, è molto importante" per Mosca.

Cremlino: "Ritiro candidatura di Biden non è priorità per noi"

"Stiamo parlando di una campagna elettorale negli Stati Uniti e con tutta la consapevolezza che stiamo parlando di una campagna elettorale in uno dei Paesi più grandi del mondo, questa non è una questione nostra interna, non può essere un argomento prioritario per la nostra agenda": lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso da Interfax.

Starmer: "Rispetto Biden, Usa alleati con qualunque presidente"

Il premier britannico Keir Starmer ha ribadito oggi di "rispettare" la scelta di Joe Biden di ritirarsi dalle presidenziali Usa, definendola "una decisione difficile" ma che "io so essere stata presa tenendo conto degli interessi del popolo americano". Incalzato dai reporter sulla questione, a margine dell'inaugurazione del Farnborough International Airshow, Starmer ha poi sottolineato il ruolo di leadership svolto da Biden in questi anni nello scenario di "un mondo sempre più insicuro" e la sua attenzione in particolare alla difesa e al settore aerospaziale, settore di cui l'evento di Farnborough è tradizionalmente una delle maggiori vetrine globali. Rispondendo a una domanda, il neopremier laburista ha quindi ribadito la sua fedeltà alla relazione speciale fra Londra e Washington dicendosi convinto che gli Usa siano stati negli ultimi mesi e restino "naturalmente un alleato credibile e fidato", come confermato dallo stesso Biden al recente "vertice Nato" di Washington, e che lo saranno con chiunque venga eletto come prossimo presidente. Non senza sottolineare di voler intanto continuare a collaborare "con Joe Biden sino "alla scadenza del suo mandato".

Kamala Harris valuta i possibili vicepresidenti: ecco chi sono

Joe Biden si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca e ha appoggiato Kamala Harris, aprendo la strada alla scelta di un nuovo vicepresidente. La rosa dei papabili include almeno sei nomi, dalla governatrice del Michigan Gretchen Whitmer, molto popolare nel Midwest, al segretario ai Trasporti Pete Buttigieg, ritenuto uno dei più abili comunicatori del governo. LA LISTA COMPLETA E I PROFILI

Decine di manifestanti alla Casa Bianca: "Grazie Joe"

Dopo l'annuncio di Biden decine di manifestanti si sono radunati fuori dalla Casa Bianca per ringraziare il presidente per i suoi anni al servizio del Paese.

Joe Biden

©Ansa

Media: "Biden ha deciso sabato sera con Donilon e Ricchetti"

Una decisione presa sabato sera con i due uomini chiave delle sue campagne: il capo della strategia della Casa Bianca Steve Ricchetti e il consigliere senior Mike Donilon. Vari media Usa, come Politico e Cnn, ricostruiscono i tempi e i momenti della storica scelta di Joe Biden di non ricandidarsi alla Casa Bianca. Politico scrive che ancora sabato mattina Biden aveva detto ai suoi collaboratori senior che la campagna andava "a tutto vapore".  Ricchetti, che è stato con Biden fin dai suoi giorni al Senato, era andato a trovare il presidente a casa sua sulla costa del Delaware venerdì.  Donilon è arrivato sabato. I due uomini si sono seduti a distanza dal presidente, ancora positivo al Covid, e hanno presentato nuovi dati schiaccianti per il presidente in un incontro che avrebbe accelerato la fine della carriera politica di Biden. Oltre a esporre nuove preoccupazioni da parte dei parlamentari dem e aggiornamenti su un'operazione di raccolta fondi che aveva subito un notevole rallentamento, Ricchetti e Donilon hanno portato con sé i sondaggi della campagna, che mostravano che la strada di Biden verso la vittoria a novembre era persa, secondo cinque persone a conoscenza della questione. Biden ha posto diverse domande durante il confronto. Le uniche altre persone con Biden nella residenza quando si è alzato domenica erano la first lady Jill Biden e due fidati collaboratori: il vice capo dello staff Annie Tomasini e l'assistente della first lady Anthony Bernal. Alle 13:45 ora locale, ha reso noto a un gruppo un po' più numeroso di stretti collaboratori che aveva deciso la sera prima di porre fine alla sua corsa, leggendo la sua lettera e ringraziandoli per il loro servizio. Un minuto dopo, prima che qualsiasi altro membro della campagna e dello staff della Casa Bianca potesse essere avvisato, ha pubblicato la lettera dal suo account di campagna sul sito di social media X.

Tajani: "Usa saranno comunque interlocutore privilegiato"

"Il ritiro mi sembrava nell' aria da qualche giorno, anche con un altro attacco di Covid ha accelerato probabilmente i tempi. Abbiamo lavorato bene con amministrazione Biden, ora rispetteremo tutte le scelte che faranno gli americani. Le relazioni transatlantiche per noi rappresentano una priorità della politica estera e chiunque sarà presidente l'Italia rimarrà un interlocutore privilegiato", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando al Cae a Bruxelles. "Non tocca a noi interferire, seguiamo con grande attenzione e grande rispetto", ha aggiunto.

Il precedente di Johnson nel 1968

Joe Biden, che ieri ha annunciato il suo ritiro dalla corsa alla Casa Bianca dopo giorni di tensione e pressione, non è il primo presidente a farsi da parte nella storia degli Stati Uniti. L'esempio più recente è quello di Lyndon B. Johnson, che il 31 marzo 1968 sconvolse il Paese annunciando a sorpresa dal suo studio ovale che non si sarebbe ricandidato alla presidenza. LA STORIA

Borsa: Europa sale con effetto Biden, future Usa in rialzo

Borse europee positive dopo l'addio alla corsa per le presidenziali Usa annunciato da Joe Biden che riapre la partita sul voto di novembre. Si assesta Francoforte (+0,5%) a seguito della sospensione dagli scambi d Varta, che con un calo dell'80% aveva affondato il listino tedesco in apertura. Milano e Parigi (+0,6%) sono le migliori, seguite da Londra (+0,35%) e Madrid (+0,19%). In calo i rendimenti dei titoli di stato, con il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi che si assesta a 130 punti. In rialzo il greggio (Wti +0,34% a 80,4 dollari al barile), mentre cedono sia l'oro -0,44% a 2.407 dollari l'oncia), sia il gas (-2,89% a 31,24 euro al MWh). Stabile il dollaro a 0,91 euro e 0,77 sterline. I future Usa sono in rialzo. Sui listini pesa Ryanair (-11,92%) dopo la trimestrale, mentre Varta, che ha annunciato un riassetto finanziario, è sospesa dopo un crollo iniziale dell'80%. Tra i possibili soccorritori del produttore tedesco di batterie ci sarebbe Porsche (+1,48%), la holding a monte di Volkswagen (+0,62%) e Porsche Automobil (+1,01%). Acquisti sui bancari Fineco (+6,6%) su ipotesi di un interesse di alcuni fondi di private equity e del colosso svizzero Zurich (-0,85%). Bene anche Mps (+1,6%), Bper (+1,59%), Sabadell (+1,3%), Unicredit (+1,27%) in attesa della trimestrale tra 2 giorni, e Banco Bpm (+1,2%).

Reuters: "I 50 presidenti statali del Partito democratico appoggiano Harris"

I 50 presidenti statali del partito democratico hanno appoggiato Kamala Harris, sostenendola come nuova candidata presidenziale del partito, che si confronterà con Donald Trump. Lo riporta Reuters. I presidenti hanno tenuto una conference call dopo che Joe Biden ha annunciato che si sarebbe fatto da parte come candidato del partito. "Dopo l'annuncio del presidente Biden, i nostri membri si sono immediatamente riuniti per unirsi attorno al candidato che ha esperienza di vittorie in elezioni difficili e che è un leader comprovato sulle questioni che contano per gli americani: libertà riproduttiva, prevenzione della violenza armata, protezione del clima, riforma della giustizia e ricostruzione dell'economia", ha affermato Ken Martin, presidente dell'Associazione dei comitati democratici statali, in una dichiarazione.

Parigi: "Trump? L'Europa difenderà i suoi interessi"

"Non ci sarà alcun cambiamento. L'Europa difenderà i suoi interessi. Ci confronteremo con qualsiasi amministrazione americana: penso che sia nell'interesse degli europei, ma è anche nell'interesse della stabilità mondiale", ha detto il ministro degli Esteri francese, Stéphane Séjourné, al suo arrivo al Consiglio Esteri, commentando la decisione di Joe Biden di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca e la possibile vittoria di Donald Trump.

Cina: "Ritiro di Biden? Nessun commento su fatti interni Usa"

La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, si è rifiutata di commentare l'annuncio del presidente americano Joe Biden relativo alla rinuncia alla candidatura per la rielezione e al suo appoggio alla vicepresidente Kamala Harris. "Le elezioni americane sono una questione interna degli Stati Uniti. No comment", ha risposto Mao a una domanda specifica nel corso del briefing quotidiano.

Berlino: "Biden ha privilegiato gli interessi del suo Paese"

"Ho grande rispetto per la decisione del presidente americano. Joe Biden ha messo gli interessi del suo Paese al di sopra dei propri", ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Esteri, evidenziando che il presidente americano "ha fatto moltissimo per le relazioni transatlantiche, non solo durante il suo mandato presidenziale" ma "durante tutta la sua vita politica". Baerbock ha ricordato anche il lavoro svolto da Biden per rafforzare "la sicurezza nell'alleanza transatlantica". "La Nato è più forte che mai perché abbiamo agito e agiamo uniti e insieme", ha sottolineato.

Borrell: "Relazioni Ue-Usa diverse in base a chi vincerà"

"Gli americani devono decidere chi vogliono alla Casa Bianca, e sono sicuro che ci sarà una differenza piuttosto importante per le relazioni transatlantiche a seconda di chi ci sarà" dopo il voto, "ma spetta ai cittadini americani decidere, non voglio interferire". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri. "Abbiamo lavorato molto bene con Biden, abbiamo avuto una relazione molto positiva. Se ha deciso di ritirarsi perché pensa che un altro candidato possa avere più forza per vincere le elezioni per i democratici, rispettiamo la decisione", ha aggiunto in italiano. Borrell ha quindi augurato "il meglio al candidato democratico" che prenderà il posto di Biden nella corsa alla Casa Bianca.

Chi è Kamala Harris

Kamala Harris è stata la prima donna nera eletta procuratore distrettuale e poi procuratore generale nella storia della California, prima donna di colore e prima indiana-americana eletta senatrice fino a diventare vicepresidente degli Stati Uniti d’America. IL RITRATTO

Cosa può succedere dopo il ritiro di Biden

Joe Biden, dopo le polemiche e le pressioni, si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca e ha annunciato il suo appoggio all’attuale vicepresidente Kamala Harris come sua sostituta. Ma la nomina non è automatica né scontata. Il nome ufficiale del candidato (o della candidata) democratico sarà sancito tra il 19 e il 22 agosto a Chicago: il rischio è che, senza un accordo su Harris, ci sia una convention “brokered”, ossia aperta, dove si sfiderebbero vari candidati. TUTTI GLI SCENARI

Il testo della lettera di Biden con l'annuncio del ritiro

"Credo che sia nel migliore interesse del mio partito e del Paese per me dimettermi e concentrarmi esclusivamente sull'adempimento dei miei doveri di presidente per il resto del mio mandato", ha scritto Joe Biden nella lettera con cui ha annunciato la sua decisione. IL TESTO INTEGRALE

Cnn: "Harris , ha trascorso più di 10 ore telefonando a oltre 100 leader di partito"

Prima che il presidente Joe Biden annunciasse il ritiro della sua candidatura alla rielezione, ieri mattina la vicepresidente Kamala Harris ha avuto diverse conversazioni telefoniche con il presidente in merito alla sua decisione. Lo scrive la Cnn, citando una fonte a conoscenza dei fatti, che ha aggiunto che  Harris, circondata dai familiari e dal personale nella sua residenza, ha trascorso più di 10 ore telefonando a oltre 100 leader di partito, membri del Congresso, governatori, dirigenti sindacali e leader di organizzazioni per i diritti civili e di difesa dei diritti.

La vicepresidente ha anche chiamato il suo pastore, Amos Brown III che, insieme alla moglie, ha pregato per lei, ha aggiunto la fonte. In ciascuna di queste chiamate,  Harris ha chiarito di essere estremamente grata per l'appoggio del presidente ma che ha intenzione di impegnarsi duramente per guadagnarsi la nomination democratica a pieno titolo, come aveva affermato dopo l'annuncio del presidente Biden di farsi da parte.

Maduro: "Saggia e corretta la decisione di Biden di ritirarsi"

Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, candidato per un terzo mandato alle presidenziali del 28 luglio, ha definito "saggia e corretta" la decisione del suo omologo americano, Joe Biden, di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca. "Penso che abbia preso la decisione più sensata e corretta. Ha dato priorità alla sua famiglia, alla sua salute e si è reso conto che a quell'età con una salute indebolita non poteva assumere le redini del suo Paese, tanto meno una candidatura presidenziale", ha detto Maduro durante un comizio nello Stato di Barinas.

Borsa: Europa contrastata dopo Biden, su Parigi e giù Francoforte

Apertura contrastata per le principali borse europee all'indomani dell'addio di Joe Biden dalla corsa per le presidenziali Usa. Parigi guadagna lo 0,52% a 7.573 punti, Madrid guadagna lo 0,26% a 11.125 punti, Francoforte cede il 2,37% a 17.740 punti, Londra guadagna lo 0,46% a 8.193 punti e Madrid lo 0,3% a 11.125 punti.

Netanyahu: "Stati Uniti e Israele alleati sempre"

"In questo periodo di guerra e incertezza, è importante che i nemici di Israele sappiano che America e Israele sono uniti, oggi, domani e sempre", ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla vigilia del suo viaggio negli Usa, dopo la rinuncia del presidente Joe Biden alla candidatura democratica alle presidenziali statunitensi. Nel primo commento pubblico dopo la decisione del presidente Usa di abbandonare la campagna elettorale, Netanyahu ha aggiunto: "Ho intenzione di vedere il presidente Biden, che conosco da oltre quarant'anni. Sarà un'opportunità per ringraziarlo per le cose che ha fatto per Israele durante la guerra e durante la sua lunga e illustre carriera nel servizio pubblico, come senatore, vicepresidente e presidente". Il primo ministro israeliano ha inoltre sottolineato che "questa sarà anche un'opportunità per discutere su come portare avanti nei mesi critici a venire gli obiettivi che sono importanti per entrambi Paesi: ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi, sconfiggere Hamas, affrontare l'asse terroristico dell'Iran e garantire che tutti i cittadini di Israele possano tornare sani e salvi alle loro case nel nord e nel sud".

La reazione dell'Australia

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha rimarcato l'impegno di Biden "a favore dei valori democratici, della sicurezza internazionale, della prosperità economica e dell'azione sul clima per le generazioni attuali e future".

Nel pomeriggio il discorso di Kamala Harris

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris pronuncerà un discorso sul South Lawn della Casa Bianca oggi alle 11.30 ora locale (le 17.30 in Italia), in occasione di un evento che celebra le squadre del campionato 2023-24 della National Collegiate Athletic Association. L’evento precedentemente programmato sarà la prima apparizione pubblica della Harris da quando Biden si è ritirato dalla corsa presidenziale.

La reazione della Polonia

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha reso omaggio a Biden, ritenendo che abbia reso "più forte la democrazia". "Ha preso numerose decisioni difficili, grazie alle quali, la Polonia, l'America e il mondo sono più sicuri e la democrazia più forte", ha scritto Tusk su X.

La reazione del Canada

"Conosco da anni il presidente Biden. È un grande uomo e tutto ciò che fa è guidato dall'amore che ha verso il suo Paese. Come presidente, è un partner dei canadesi e un vero amico", ha scritto su X il premier Justin Trudeau.

La reazione della Gran Bretagna

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato di "rispettare" la decisione di Biden. "So che, come ha fatto lungo la sua eccezionale carriera, avrà preso la sua decisione in base a quello che ritiene il meglio per il popolo americano", ha detto Starmer su X.

La reazione della Germania

A Berlino il cancelliere Olaf Scholz ha definito quella del presidente americano una decisione che merita "rispetto". "Il mio amico Joe Biden ha compiuto molte cose: per il suo Paese, per l'Europa", ha postato Scholz su X.

La reazione della Francia

"Un grande presidente, un grande uomo: Joe Biden ha scelto l'interesse del suo Paese", l'ha definito su X la presidente dell'Assemblea nazionale francese, Yael Braun-Pivet. "Protagonista del progresso degli Stati Uniti, ardente difensore della democrazia e della stabilità del mondo, stasera porta a compimento la sua opera politica con coraggio e saggezza".

La reazione di Israele

In Israele, il presidente Isaac Herzog ha ringraziato Biden "per il suo sostegno irremovibile al popolo israeliano". "Tengo a esprimere i miei piu' sinceri ringraziamenti a Joe Biden per la sua amicizia e per il suo sostegno irremovibile al popolo israeliano durante la sua lunga carriera di molti decenni", ha dichiarato Herzog in un post su X. Anche il ministro della Difesa, Yoav Gallant ha lodato il presidente americano per il suo "incrollabile sostegno a Israele nel corso degli anni", un supporto definito "inestimabile".

La reazione della Russia

Il Cremlino ha reagito alla notizia del ritiro di Biden dicendosi "attento" all'evolversi della situazione. "Le elezioni sono fra quattro mesi. E' un periodo lungo, durante il quale possono cambiare molte cose. Dobbiamo essere attenti, seguire ciò che accadrà", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov a Life.ru. L'ex presidente russo Dmitri Medvedev ha augurato "una buona salute" a Biden, in un messaggio su Telegram. "Gli obiettivi dell'operazione militare speciale" saranno "raggiunti", ha aggiunto, con riferimento alla guerra in Ucraina.

Dollaro in calo dopo ritiro candidatura Biden, euro a 1,0887

Dollaro invece in lieve calo dopo il ritiro della candidatura del presidente Usa Joe Biden alle prossime presidenziali. La moneta unica europea è a quota 1,0887 dollari (+0,05%). In rialzo lo yen con il dollaro a 156,7 (-0,55%) e l'euro a quota 170,6 (-0,46%).

Oro in rialzo dopo ritiro candidatura Biden, a 2.405 dollari

Anche il prezzo dell'oro è in rialzo questa mattina sui mercati delle materie prime con i mercati che valutano le conseguenze del ritiro della candidatura del presidente Biden alle elezioni. Il lingotto spot passa di mano a 2.405 dollari l'oncia con una crescita dello 0,18% mentre l'oro con consegna a dicembre (Comex) passa di mano a 2.455,5 dollari con un aumento dello 0,36%.

Petrolio in rialzo dopo ritiro Biden, Wti a 80,54 dollari

Petrolio in rialzo dopo il ritiro del presidente Usa Joe Biden. Le quotazioni avevano perso oltre il 3% nella seduta di venerdì con il greggio Wti poco sopra gli 80 dollari al barile (80,13 dollari). In avvio di settimana il greggio Wti passa di mano a 80,56 dollari al barile (+0,54%) mentre il Brent sale dello 0,61% a 83,13 dollari al barile.

Nyt: "Obama vuole essere imparziale, nessun candidato alternativo"

Barack Obama si è posizionato come un anziano statista imparziale al di sopra delle macchinazioni di partito. E per questo non va letto troppo nel suo mancato appoggio a Kamala Harris. Lo spiegano al New York Times fonti vicine all'ex presidente, secondo le quali Obama non aveva in mente un candidato alternativo quando ha deciso di non appoggiare subito Harris. L'ex presidente inoltre è stato neutrale anche nelle primarie democratiche del 2020.

Casa Bianca: "Nessun motivo di salute dietro decisione Biden"

Dopo settimane di dibattiti e tensioni alla fine Joe Biden ha scelto di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. Secondo quanto riferito da un funzionario dell'amministrazione, nessun motivo di salute ha giocato un ruolo nella decisione. Il presidente degli Stati Uniti ha dato il suo endorsement all'attuale vice, Kamala Harris, la cui campagna dopo l'annuncio ha raccolto in poche ore 46,7 milioni di dollari.

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