
Rischio escalation. Israle rivendica attacchi su città controllata da Houthi. Il portavoce israeliano: "Abbiamo colpito obiettivi militari". Secondo il canale libanese Al Mayadeen, sono state colpite le raffinerie di petrolio del porto. Sono "obiettivi civili" e, come tali, "le forze yemenite risponderanno di conseguenza" rispondono i ribelli. Netanyahu: "Combattere l'Iran e le sue metastasi". Circa 45 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Hezbollah ha rivendicato l'attacco
in evidenza
Attacchi ed esplosioni sono riferiti nella città di Hodeida controllata dagli Houthi, nello Yemen occidentale. Gli attacchi arrivano un giorno dopo che un drone Houthi ha colpito Tel Aviv, uccidendo un uomo. Il ministero della Sanità del gruppo Houthi yemenita: "I raid di Israele hanno provocato morti e feriti". "Abbiamo colpito obiettivi militari", afferma il portavoce militare israeliano spiegando che l'attacco "è in risposta alle centinaia di attacchi condotti contro Israele nei mesi recenti". Circa 45 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele nelle ultime ore. Hezbollah ha rivendicato l'attacco. L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che alcune delle esplosioni hanno provocato lo scoppio di incendi. Gli attacchi non hanno causato feriti. Almeno 25 persone sono state uccise in raid israeliani lanciati nelle prime ore di questa mattina nella Striscia di Gaza.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Come si è sviluppata la questione israelo-palestinese
La pronuncia del Tribunale di giustizia internazionale dell'Aja con cui è stata definita "illegale l'occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele" riapre uno dei capitoli più complessi di quella che nel tempo è diventata la questione israelo-palestinese. LE ORIGINI STORICHE DELLE TENSIONI
Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia
Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcune di queste storie sono raccontate in "Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere", podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise GLI EPISODI
Chi sono gli Houthi che hanno rivendicato l'attacco a una nave a largo di Aden
Sciiti di stampo zaydita, gli Houthi, ribelli yemeniti, sono altri attori fondamentali nella crisi in Medio Oriente. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. CHI SONO
"Ottanta feriti in raid israeliano in Yemen, molti gravi"
Il ministero della Sanità dei ribelli Houthi dello Yemen ha riferito di almeno 80 feriti negli attacchi israeliani sferrati oggi sulla città portuale yemenita di Hodeida. Gli attacchi, che hanno causato un gigantesco incendio nel porto, hanno provocato "80 feriti, la maggior parte dei quali con gravi ustioni", ha affermato il ministero in una nota.
Non solo Netanyahu, tutti i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA
Egitto esprime 'grave preoccupazione' dopo attacco Yemen
Il Cairo, uno dei mediatori chiave del conflitto a Gaza, ha espresso “grave preoccupazione” per l'attacco israeliano contro i ribelli Houthi al porto di Hodeida (Yemen) chiedendo alle parti "moderazione e calma" per evitare l'escalation nella regione. “L'Egitto segue con grande preoccupazione l'operazione militare israeliana sul territorio yemenita, che aumenta ulteriormente la tensione su tutti i fronti”, ha dichiarato il ministero degli Esteri egiziano in un comunicato dove si sottolinea anche “l'importanza di unirsi agli sforzi internazionali per mantenere la sicurezza e la stabilità nella regione” contro la possibile estensione del conflitto. Un'escalation, prosegue la nota,“spingerebbe l'intera regione in un circolo vizioso di conflitto e instabilità”. La nota invita tutte le parti alla “calma” e a “esercitare la moderazione, evitando di cadere nel caos regionale” esortando “tutti gli attori, a livello regionale e internazionale, ad assumersi le proprie responsabilità per porre fine alla guerra israeliana a Gaza”, che “è la ragione principale dell'escalation” in Medio Oriente.
Houthi: almeno 80 feriti in attacchi israeliani su Yemen
Almeno 80 persone sono rimaste ferite negli attacchi israeliani che hanno colpito la città portuale yemenita di Hodeida, controllata dagli Houthi. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità gestito dal gruppo ribelle yemenita sostenuto da Teheran. I raid aerei contro strutture per lo stoccaggio del petrolio e altre infrastrutture portuali hanno provocato vasti incendi nell'area facendo circa “80 feriti, la maggior parte dei quali con gravi ustioni”, ha dichiarato il ministero dei ribelli in una dichiarazione rilanciata dai media Houthi. Per ora non sono stati riportati morti.
Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. L'APPROFONDIMENTO
Houthi: risponderemo attaccando obiettivi civili a Tel Aviv
Il portavoce militare degli Houthi ha affermato che Israele ha attaccato in Yemen impianti elettrici e petroliferi, che sono "obiettivi civili" e, come tali, "le forze yemenite risponderanno di conseguenza". Lo riporta il sito dell'israeliano Haaretz. "Non ci fermeremo" - aggiunge la fonte -. Ciò include "obiettivi civili e strutture nemiche. Dichiariamo che l'area di Tel Aviv non sarà sicura", conclude.
Hezbollah: raid Israele in Yemen annuncia fase pericolosa
I raid israeliani nello Yemen annunciano una "pericolosa nuova fase", secondo Hezbollah.
Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici Usa
Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. L'ANALISI
Raid Yemen, Casa Bianca ribadisce diritto Israele a difesa
"Riconosciamo pienamente il diritto di Israele all'autodifesa", lo ha ribadito il portavoce della Casa Bianca, citato dal quotidiano The Times of Israel. La Casa Bianca ha anche confermato di essere stata in contatto con Tel-Aviv dopo l'attacco di droni lanciati dai ribelli Houthi contro la capitale, Tel Aviv, ieri mattina a seguito dei quali è morta una persona. Tuttavia, ha precisato il portavoce, "gli Stati Uniti non sono stati coinvolti negli attacchi di oggi in Yemen”.
Netanyahu: 'Ci difenderemo ad ogni costo, chi ci attacca pagherà un prezzo'
"Ho un messaggio per i nemici di Israele: non sottovalutateci. Ci difenderemo su ogni fronte e con ogni mezzo. Chiunque voglia attaccarci pagherà un prezzo". E' quanto ha detto Benjamin Netanyahu dopo i raid nello Yemen. "Il porto che abbiamo attaccato non era un'area innocente, era usato per scopi militari e come punto di ingresso di armi letali fornite agli Houthi tramite l'Iran", ha aggiunto il premier israeliano.
Media: nonostante raid Yemen Netanyahu domani negli Usa
Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu intende recarsi negli Stati Uniti, come previsto, nonostante l'attacco israeliano contro gli Houthi condotto oggi nello Yemen e le sue potenziali conseguenze. Lo riferisce l'emittente israeliana Channel 12 citata da The Times of Israel. Channel 12, senza precisare le fonti, ha peraltro annunciato che oltre al previsto incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca, domani, e al discorso che il Premier terrà di fronte a una sessione congiunta del Congresso Usa, mercoledì, Netanyahu "intende incontrare il candidato repubblicano alla presidenza ed ex presidente Donald Trump".
Idf: 'Long arm' è il nome dato all'operazione in Yemen
"Gli Stati Uniti non sono coinvolti nei raid oggi in Yemen". Lo ha detto un portavoce della Casa Bianca a Times of Israel, aggiungendo che "riconosciamo pienamente il diritto all'autodifesa di Israele". Inoltre, le fonti americane confermano di essere state in contatto con Israele dopo il raid di ieri degli Houthi a Tel Aviv.
Netanyahu: combattere l'Iran e le sue metastasi
"Chiunque desideri vedere un Medio Oriente stabile e sicuro - dovrebbe opporsi all'asse del male iraniano e sostenere la lotta di Israele contro l'Iran e le sue metastasi: sia nello Yemen, sia a Gaza, sia in Libano, ovunque". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu. "Questa operazione - ha aggiunto - ha colpito obiettivi a 1.800 km dai nostri confini. Rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele".
Gallant: 'Incendio su Hodeida è monito, sempre risposta a attacchi nostri cittadini'
"L'incendio che sta bruciando a Hodeida si vede per il Medio Oriente e ha un chiaro messaggio: gli Houthi ci hanno attaccato oltre 200 volte, per la prima volta hanno messo in pericolo cittadini israeliani, e noi li colpiamo. E lo faremo in qualsiasi posto sia necessario". E' quanto ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, parlando del raid condotto da Israele oggi in Yemen in risposto di quello di ieri a Tel Aviv, in cui una persona è rimasta uccisa ed altre 10 ferite.
Yemen: attacco Israele pianificato e annunciato a Usa
Il primo raid israeliano contro lo Yemen è stato annunciato e pianificato sulla scia dell'attacco con un drone dei ribelli Houthi che ha provocato la morte di una persona a Tel Aviv. A confermarlo è The Times of Israel precisando che "i ministri del gabinetto di sicurezza hanno approvato l'operazione in una riunione iniziata intorno alle 14:30 di oggi", sabato. Riunione che era stata convocata "solo 45 minuti prima". La decisione, sottolinea il quotidiano, è stata presa nel quadro di un "forum" necessario per approvare azioni che potrebbero potenzialmente portare alla guerra ovvero all'escalation. Si tratta quindi di un azione pianificata che potrebbe “ovviamente" provocare "una risposta significativa”. La testata israeliana evidenzia che una riunione convocata in queste modalità, in un giorno di Shabbat ebraico, è estremamente insolita. L'americana Axios ha peraltro rivelato che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha parlato con il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin venerdì annunciandogli che Israele avrebbe risposto all'attacco degli Houthi, che ha ucciso un israeliano e ne ha feriti altri, secondo quando riferito da un funzionario statunitense citato dalla testata. "I funzionari militari israeliani e statunitensi hanno parlato più volte sabato in vista dell'attacco", ha aggiunto la fonte spigando che il raid è stato condotto in coordinamento con gli Stati Uniti e con una coalizione internazionale anti-Houthi.
Media; 'Israele ha avvisato Usa e altri Paesi dei raid in Yemen'
Israele ha informato prima dei raid contro lo Yemen gli Stati Uniti ed altri Paesi, tra i quali "presumibilmente" l'Egitto ed altri della regione. E' quanto rivela Channel 12, ripreso da Times of Israel, precisando anche che i piani di attacco, preparati in precedenza, sono stati applicati dopo l'attacco di ieri a Tel Aviv. L'operazione è stata approvata oggi dai ministri del gabinetto di sicurezza durante una riunione convocata, in via eccezionale, durante lo shabbat.
Fonti governo, nessuna partecipazione italiana ai raid in Yemen
Non c'è stata alcuna partecipazione italiana ai raid di Israele in Yemen. Lo sottolineano fonti del governo italiano, secondo cui le notizie che circolano su media elettronici e social in Libano e Paesi arabi su un coinvolgimento di assetti italiani nelle operazioni militari in Yemen sono "informazioni false".
Idf: 'Colpito porto Houthi dove arrivavano armi da Iran'
Il raid israeliano ha colpito il porto di Hodeidah che era "usato dagli Houthi per ricevere le armi trasferite dall'Iran". Lo ha detto l'Idf secondo cui l'attacco "danneggerà le entrate degli Houthi'. L'esercito ha poi spiegato che il raid è stato un "attacco israeliano" e che "gli Usa sono stati informati prima del raid".
Katz: 'Inferto un duro colpo al braccio terroristico dell'Iran'
"Abbiamo inferto un duro colpo al braccio terroristico dell'Iran: colpiremo chiunque ci faccia del male". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "Il terrorismo Houthi - ha aggiunto - danneggia e minaccia non solo Israele ma il mondo intero e interrompe gravemente la libertà di navigazione globale. Fa parte della schiera terroristica regionale gestita dall'Iran, insieme ad altri rappresentanti come Hamas e Hezbollah. L'Iran è la testa del serpente: è quello che arma, addestra e finanzia gli Houthi".
Gallant: 'Incendio Hodeidah si vede in tutto Medio Oriente'
"L'incendio che attualmente brucia a Hodeidah è visibile in tutto il Medio Oriente e il significato è chiaro". Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant. "Gli Houthi ci hanno attaccato più di 200 volte. La prima volta che hanno fatto del male ad un cittadino israeliano, noi - ha sottolineato - li abbiamo colpiti. E lo faremo ovunque sarà richiesto". "Il sangue dei cittadini israeliani ha un prezzo. Ciò è stato chiarito in Libano, a Gaza, nello Yemen e in altri luoghi: se oseranno attaccarci, il risultato sarà identico".
Houthi minacciano escalation: "Israele pagherà prezzo"
Gli attacchi israeliani alla città portuale di Hodeida, in Yemen, controllata dagli Houthi, saranno accolti con una "escalation". Lo ha detto un funzionario del movimento ribelle sostenuto dall'Iran, avvertendo che Israele "pagherà il prezzo". "L'entità sionista pagherà il prezzo per aver preso di mira le strutture civili, e affronteremo un'escalation con un'escalation", ha detto Mohammed al-Bukhaiti, membro del politburo Huthi, in un post sui social media.
Gallant ha approvato questa mattina attacco in Yemen
Il ministro della difesa Yoav Gallant ha approvato questa mattina l'attacco dell'aviazione israeliana in Yemen. Lo ha detto il suo ufficio spiegando che la decisione è avvenuta in una riunione con i vertici militari e dell'intelligence.
Netanyahu ha seguito le fasi dell'attacco in Yemen
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha seguito l'attacco in Yemen dalla sede dell'Aeronautica militare al ministero della Difesa a Tel Aviv. Lo ha fatto sapere il suo ufficio.
Hamas: 'Incendio di Hodeida consumerà Israele'
"Lo Yemen e il suo popolo, guidato dai fratelli di Ansar Allah, stanno pagando il prezzo della loro posizione di orgoglio, onore e difesa della Palestina e del popolo palestinese che sta subendo una guerra nazista di genocidio nella Striscia di Gaza". Lo scrive su Telegram un portavoce di Hamas commentando gli attacchi nella città yemenita di Hodeida, controllata dal gruppo filo-iraniano Houthi. "Lo Stato occupante sarà senza dubbio consumato dall'incendio scoppiato oggi a Hodeida, e l'accumulo dei crimini sionisti significa cambiare i meriti dell'intera equazione". "Che Dio accolga i martiri del popolo di Hodeidah. Sono i martiri della Palestina e dello Yemen. Che Dio guarisca le loro ferite e li ricompensi per il loro eroismo e coraggio con la migliore ricompensa", conclude Hamas.
Israele: abbiamo colpito obiettivi militari Houthi in Yemen
Aerei da guerra israeliani hanno colpito "poco fa obiettivi del regime terrorista degli Houthi nell'area del porto di Hodeida in Yemen". Lo ha detto il portavoce militare israeliano spiegando che l'attacco "è in risposta alle centinaia di attacchi condotti contro Israele nei mesi recenti". "Non ci sono cambiamenti - ha spiegato ancora - nelle linee guida del comando del fronte interno. In caso di cambiamenti avviseremo la popolazione israeliana".
Iran propone referendum nella Palestina occupata
"La soluzione più efficace per porre fine alla crisi nella Palestina occupata è indire un referendum globale con la partecipazione di tutti i principali cittadini e residenti della Palestina", ha detto sabato il portavoce del Ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani. L'osservazione di Kanani è arrivata il giorno dopo che la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che la continua presenza di Israele nei territori palestinesi occupati è illegale e dovrebbe finire rapidamente. "Il diritto all'autodeterminazione dei palestinesi è stato continuamente violato da Israele, soprattutto durante la guerra di Gaza", ha affermato, citato dall'Irna, invitando la comunità internazionale e l'Onu "a rendere Israele responsabile e a porre fine all'occupazione della Palestina e dei suoi territori".
Yemen, morti e feriti in raid israeliano su Hodeida
Ci sono ''morti e feriti'' nei raid aerei israeliani sferrati sulla città portuale di Hodeida, nello Yemen occidentale, in risposta al drone lanciato ieri dai miliziani sciiti Houthi contro Tel Aviv, che ha causato la morte di un cittadino israeliano. Lo rende noto il ministero della Sanità dello Yemen guidato dagli Houthi senza indicare un bilancio.-
Media arabi: 'In Yemen in azione gli F35 israeliani'
Secondo il canale libanese Al Mayadeen, affiliato a Hezbollah, responsabili degli attacchi a Hodeida sarebbero i caccia israeliani F35. Il report afferma che sono state colpite le raffinerie di petrolio del porto di Hodeida. Le immagini rilanciate dai media arabi e israeliani mostrano un enorme incendio e denso fumo nero che si leva dai siti colpiti.
Raid in Yemen, tv Houthi cancella riferimento a Usa e Gb
Al-Masirah, la principale emittente televisiva gestita dal gruppo yemenita Houthi sostenuto dall'Iran, che inizialmente ha attribuito gli attacchi alla città di Hodeida alle forze statunitensi e britanniche, dopo pochi minuti ha cancellato il riferimento a Washington e Londra. Da mesi Gran Bretagna e Stati Uniti conducono raid sullo Yemen con l'obiettivo di colpire i siti da dove vengono lanciati missili e droni dagli Houthi per colpire la navigazione commerciale nel Mar Rosso. Ma, secondo media sauditi e libanesi, in questo caso si tratterebbe di un attacco israeliano dopo che ieri un drone degli Houthi ha raggiunto Tel Aviv uccidendo una persona.
Raid israeliano in Yemen, risposta a drone Houthi contro Tel Aviv
Le forze armate israeliane hanno condotto un raid aereo in Yemen, nella città portuale di Al Hudaydah nell'ovest. Lo riferiscono i media locali parlando di rappresaglia per il drone lanciato dai miliziani Houthi contro Tel Aviv e che ha causato la morte di un cittadino israeliano. Le immagini circolate sui social media mostrano un'alta colonna di fumo che si alza dalla zona colpita in Yemen e controllata dagli Houthi.
Salva di 45 razzi contro Israele, Hezbollah rivendica
Circa 45 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele nelle ultime ore. Hezbollah ha rivendicato l'attacco. L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che alcune delle esplosioni hanno provocato lo scoppio di incendi. La prima salva di 30 razzi ha preso di mira le alture del Golan settentrionale, alcuni sono stati intercettati mentre altri hanno colpito aree aperte. Una raffica di 10 razzi è stata lanciata contro la Galilea occidentale e altri cinque contro l'Alta Galilea. Gli attacchi non hanno causato feriti.
Idf: oltre 150 terroristi uccisi a Gaza City in una settimana
La scorsa settimana più di 150 terroristi sono stati uccisi durante un'operazione a Gaza City. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf) spiegando che l'operazione, lanciata all'inizio di luglio, ha previsto anche un intervento nel quartier generale dell'Unrwa. Oltre all'uccisione di circa 150 uomini armati, le Idf hanno affermato che le truppe hanno demolito più di 100 siti appartenenti a gruppi terroristici e hanno individuato un sito sotterraneo per la produzione di armi.
Gaza. 'Almeno 13 palestinesi uccisi nei campo profughi'
Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito che almeno 13 palestinesi sono stati uccisi la scorsa notte negli attacchi ai campi profughi di Nuseirat e Al-Bureij nella Striscia di Gaza centrale. Inoltre, l'agenzia di stampa palestinese "Wafa" ha riferito che sei palestinesi sono stati uccisi negli attacchi nella parte settentrionale della Striscia.
Mediterranea, continuano le violenze dei coloni in Cisgiordania
"Continuano le aggressioni israeliane nei Territori occupati in Cisgiordania": è la denuncia di Mediterranea Saving Humans, associazione italiana di promozione sociale che si occupa di migrazioni di terra e di mare. "Ieri la Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato illegali gli insediamenti israeliani nei Territori Occupati della Cisgiordania e affermato che Israele ha l'obbligo di mettere fine all'occupazione, evacuare le colonie attualmente esistenti il più rapidamente possibile e cessare la sua politica aggressiva e violenta nei Territori Occupati. E sempre ieri, presso il villaggio di Sheab al Botom, i coloni israeliani hanno attaccato brutalmente alcuni palestinesi, sotto gli occhi dei soldati israeliani che non sono intervenuti per fermare la violenza", sostiene Mediterranea in un comunicato, secondo cui "un colono ha occupato con il suo gregge le terre di una famiglia palestinese distruggendo gli ulivi ancora giovani. Nel momento in cui il proprietario ha mostrato i documenti di proprietà del terreno ed ha cercato di scacciare le pecore che gli distruggevano le coltivazioni, c'è stato l'attacco dei coloni a volto coperto e armati di mazze alle case palestinesi". "Questa è l'occupazione israeliana in Cisgiordania - dichiara Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans impegnata in Cisgiordania con il progetto Mediterranea with Palestine -: aggressioni, violenze e detenzioni illegali da parte dei coloni con la complicità dell'esercito e della polizia contro chi vuole solo vivere sulla propria terra. L'appoggio del governo Netanyahu a queste azioni permette agli aggressori di rimanere impuniti e continuare quotidianamente le loro azioni criminali e le violazioni dei diritti umani ai danni della popolazione palestinese".
Qatar accoglie con favore sentenza Cig affinché Israele si ritiri da Cisgiordania
Il Qatar, uno dei mediatori nei colloqui di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, ha accolto con favore la decisione della Corte internazionale di giustizia dell'Aja che ha affermato che "la politica di Israele in Cisgiordania e Gerusalemme Est viola la Convenzione di Ginevra". "Invitiamo tutti i paesi a riconoscere le azioni israeliane come illegali e ad opporsi a esse", ha affermato il Ministero degli Esteri del Qatar. "Chiediamo l'attuazione della decisione della corte e la risoluzione della questione palestinese: una rapida fine dell'occupazione e il riconoscimento di uno Stato palestinese entro i confini del 1967".
Iran, 'l'annientamento è la destinazione finale per Israele'
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, ha condannato i recenti attacchi israeliani a Gaza, affermando che "l'annientamento è la destinazione finale e più vicina per il regime sionista, che ricorre ai crimini solo per sopravvivere". "Con false scuse, l'esercito israeliano prende di mira gli edifici educativi di Gaza, come la scuola di Al-falah, attualmente utilizzata per ospitare i palestinesi sfollati", ha scritto Kanani sul suo account X, aggiungendo: "I leader criminali del regime di Apartheid israeliano e anche i loro sostenitori occidentali dovrebbero rendersi conto che nessuna delle loro mosse può compensare i loro fallimenti strategici passati".
Israele, colpiti a Gaza uffici società che finanziava Hamas
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver colpito ieri un edificio nella zona umanitaria di Deir al-Balah che sarebbe stato utilizzato da una società legata ad Hamas per convogliare fondi al gruppo terroristico. L'edificio ospitava gli uffici della società Elkahira, che secondo l'Idf, era una "parte centrale dell'infrastruttura utilizzata per immagazzinare e trasferire grandi quantità di fondi alle organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, nonché per svolgere attività terroristiche" fin dall'inizio della guerra. L'esercito ha dichiarato che l'attacco è stato eseguito dopo aver ordinato l'evacuazione dei civili palestinesi nella zona e che un jet da combattimento ha lanciato "munizioni di precisione" nell'attacco, per mitigare i danni ai civili.
'Caccia israeliano colpisce un veicolo in Libano'
Secondo i media libanesi un caccia israeliano ha colpito un veicolo nel villaggio libanese di Borj al-Mlouk, vicino al distretto di Marjaayoun. Ci sarebbero vittime. Il villaggio si trova a 4 chilometri dal confine tra Libano e Israele.
Usa: media, 'visita Netanyahu ritarda ritiro Biden da corsa presidenziali'
Joe Biden non vuole dare a Benjamin Netanyahu la soddisfazione di ritirarsi dalla corsa per le presidenziali e così aspetta la visita del premier israeliano, la prossima settimana, prima di decidere se revocare la propria candidatura. Lo affermano consiglieri del presidente Usa citati dal New York Times, secondo i quali Biden si è convinto a cedere il passo, ma prima attenderebbe la visita di Netanyhau, con il quale i rapporti sono tesi a causa della guerra a Gaza.
Gb, colpita una nave commerciale al largo dello Yemen
Una nave commerciale è stata attaccata oggi due volte da droni al largo delle coste dello Yemen, ma ha continuato il suo viaggio nonostante i danni subiti: lo ha reso noto l'agenzia britannica per la sicurezza marittima Ukmto. Secondo l'agenzia gestita dalla Marina britannica, gli attacchi sono avvenuti a 64 miglia nautiche a nord-ovest di Mokha, nello Yemen, vicino allo stretto strategico di Bab al-Mandeb. La nave presa di mira, di cui non sono stati forniti dettagli, è stata colpita prima dall'esplosione di un drone aereo nelle sue vicinanze che ha causato lievi danni e successivamente dall'esplosione di un drone marino, anch'essa nelle sue vicinanze. Non sono stati segnalati feriti o vittime a bordo.
Mo: Gaza, quasi 39mila palestinesi morti da 7/10
Sono quasi 39mila i palestinesi uccisi dal 7 ottobre, dall'inizio della rappresaglia israeliana sulla Striscia di Gaza. Lo denuncia il ministero della Sanità di Gaza City parlando di 38.919 morti e 89.622 feriti.
Israele, eliminati numerosi terroristi armati a Rafah
L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato di avere eliminato a Rafah, nel sud di Gaza, numerosi terroristi armati nelle ultime ore. L'Idf ha specificato nel suo aggiornamento quotidiano che le truppe della Brigata Givati hanno ingaggiato diversi scontri con terroristi e che la 401ma brigata corazzata sta svolgendo "attività significative" contro siti e uomini di Hamas nel quartiere nord-occidentale di Tel Sultan a Rafah.
Cos'è Hamas, l'organizzazione che si scontra da oltre 30 anni con Israele
Fondata nel 1987, affonda le radici negli anni Settanta e nei Fratelli Musulmani nati in Egitto. Oltre a un'ala militare, il Movimento di Resistenza Islamica che controlla (anche se non completamente) la Striscia di Gaza, possiede un braccio politico-sociale. Ma non mancano le divisioni interne nell'organizzazione paramilitare palestinese. LEGGI QUI
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Alcuni atenei italiani stanno spingendo affinché anche l'Italia riconosca ufficialmente lo Stato di Palestina. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu ma mancano ancora Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI PAESI RICONOSCONO LA PALESTINA
Berri: "Se Israele invade il Libano guerra nella regione"
"Nell'area la situazione e' molto pericolosa. E non solo per il Medio Oriente, anche in Europa c'e' la guerra in Ucraina, e un ampliamento del conflitto in tutta la regione avrebbe serie ripercussioni anche in Europa e nel mondo". Cosi' Nabih Berri, presidente del Parlamento libanese, in un'intervista ad Avvenire, la prima rilasciata dopo anni di silenzio. "Se Israele dovesse tentare di entrare in Libano, la cosa non rimarra' solo qui. La Repubblica islamica dell'Iran ha dichiarato apertamente che in questo caso ci sara' una guerra interregionale", dice Berri.
Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia
Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcune di queste storie sono raccontate in "Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere", podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise GLI EPISODI
Media, 25 morti a Gaza in raid israeliani nelle ultime ore
Almeno 25 persone sono state uccise in raid israeliani lanciati nelle prime ore di questa mattina nella Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera. Secondo la tv con sede in Qatar, almeno 5 persone sono morte in seguito ad un attacco nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City (nord). Altre 4, tra cui due bambini, sono morte in un attacco a Jabalia (nord). Almeno 3 persone sono decedute in un attacco nel campo profughi di Bureij (centro). Quattro sono state uccise nel campo profughi di Nuseirat (centro) e altre 8 hanno perso la vita sempre a Nuseirat. Infine, una persona è morta a Khan Younis (sud) in un attacco con droni.
Guterres condanna attacco Houthi a Tel Aviv
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato l'attacco con droni su Tel Aviv rivendicato dagli Houthi dello Yemen, esprimendo preoccupazione per una possibile ulteriore escalation. "Il Segretario generale resta profondamente preoccupato per il rischio che tali atti pericolosi rappresentino un'ulteriore escalation nella regione", ha affermato il portavoce Farhan Haq, chiedendo "la massima moderazione". I ribelli Houthi dello Yemen affermano di aver utilizzato un drone non rilevabile per colpire un edificio vicino all'ufficio dell'ambasciata statunitense a Tel Aviv nelle prime ore di questa mattina.
Non solo Netanyahu, tutti i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA