Rischio escalation. Israle rivendica attacchi su città controllata da Houthi. Il portavoce israeliano: "Abbiamo colpito obiettivi militari". Secondo il canale libanese Al Mayadeen, sono state colpite le raffinerie di petrolio del porto. Sono "obiettivi civili" e, come tali, "le forze yemenite risponderanno di conseguenza" rispondono i ribelli. Netanyahu: "Combattere l'Iran e le sue metastasi". Circa 45 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Hezbollah ha rivendicato l'attacco
Attacchi ed esplosioni sono riferiti nella città di Hodeida controllata dagli Houthi, nello Yemen occidentale. Gli attacchi arrivano un giorno dopo che un drone Houthi ha colpito Tel Aviv, uccidendo un uomo. Il ministero della Sanità del gruppo Houthi yemenita: "I raid di Israele hanno provocato morti e feriti". "Abbiamo colpito obiettivi militari", afferma il portavoce militare israeliano spiegando che l'attacco "è in risposta alle centinaia di attacchi condotti contro Israele nei mesi recenti". Circa 45 razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele nelle ultime ore. Hezbollah ha rivendicato l'attacco. L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato che alcune delle esplosioni hanno provocato lo scoppio di incendi. Gli attacchi non hanno causato feriti. Almeno 25 persone sono state uccise in raid israeliani lanciati nelle prime ore di questa mattina nella Striscia di Gaza.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Come si è sviluppata la questione israelo-palestinese
La pronuncia del Tribunale di giustizia internazionale dell'Aja con cui è stata definita "illegale l'occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele" riapre uno dei capitoli più complessi di quella che nel tempo è diventata la questione israelo-palestinese. LE ORIGINI STORICHE DELLE TENSIONI
Gli attentati terroristici palestinesi negli anni Settanta e Ottanta in Europa e in Italia
Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcune di queste storie sono raccontate in "Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere", podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise GLI EPISODI
Chi sono gli Houthi che hanno rivendicato l'attacco a una nave a largo di Aden
Sciiti di stampo zaydita, gli Houthi, ribelli yemeniti, sono altri attori fondamentali nella crisi in Medio Oriente. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. CHI SONO
"Ottanta feriti in raid israeliano in Yemen, molti gravi"
Il ministero della Sanità dei ribelli Houthi dello Yemen ha riferito di almeno 80 feriti negli attacchi israeliani sferrati oggi sulla città portuale yemenita di Hodeida. Gli attacchi, che hanno causato un gigantesco incendio nel porto, hanno provocato "80 feriti, la maggior parte dei quali con gravi ustioni", ha affermato il ministero in una nota.
Non solo Netanyahu, tutti i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. DI CHI SI TRATTA
Egitto esprime 'grave preoccupazione' dopo attacco Yemen
Il Cairo, uno dei mediatori chiave del conflitto a Gaza, ha espresso “grave preoccupazione” per l'attacco israeliano contro i ribelli Houthi al porto di Hodeida (Yemen) chiedendo alle parti "moderazione e calma" per evitare l'escalation nella regione. “L'Egitto segue con grande preoccupazione l'operazione militare israeliana sul territorio yemenita, che aumenta ulteriormente la tensione su tutti i fronti”, ha dichiarato il ministero degli Esteri egiziano in un comunicato dove si sottolinea anche “l'importanza di unirsi agli sforzi internazionali per mantenere la sicurezza e la stabilità nella regione” contro la possibile estensione del conflitto. Un'escalation, prosegue la nota,“spingerebbe l'intera regione in un circolo vizioso di conflitto e instabilità”. La nota invita tutte le parti alla “calma” e a “esercitare la moderazione, evitando di cadere nel caos regionale” esortando “tutti gli attori, a livello regionale e internazionale, ad assumersi le proprie responsabilità per porre fine alla guerra israeliana a Gaza”, che “è la ragione principale dell'escalation” in Medio Oriente.
Houthi: almeno 80 feriti in attacchi israeliani su Yemen
Almeno 80 persone sono rimaste ferite negli attacchi israeliani che hanno colpito la città portuale yemenita di Hodeida, controllata dagli Houthi. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità gestito dal gruppo ribelle yemenita sostenuto da Teheran. I raid aerei contro strutture per lo stoccaggio del petrolio e altre infrastrutture portuali hanno provocato vasti incendi nell'area facendo circa “80 feriti, la maggior parte dei quali con gravi ustioni”, ha dichiarato il ministero dei ribelli in una dichiarazione rilanciata dai media Houthi. Per ora non sono stati riportati morti.
Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. L'APPROFONDIMENTO
Houthi: risponderemo attaccando obiettivi civili a Tel Aviv
Il portavoce militare degli Houthi ha affermato che Israele ha attaccato in Yemen impianti elettrici e petroliferi, che sono "obiettivi civili" e, come tali, "le forze yemenite risponderanno di conseguenza". Lo riporta il sito dell'israeliano Haaretz. "Non ci fermeremo" - aggiunge la fonte -. Ciò include "obiettivi civili e strutture nemiche. Dichiariamo che l'area di Tel Aviv non sarà sicura", conclude.
Hezbollah: raid Israele in Yemen annuncia fase pericolosa
I raid israeliani nello Yemen annunciano una "pericolosa nuova fase", secondo Hezbollah.
Israele avrebbe organizzato una campagna di persuasione online rivolta a politici Usa
Lo rivela il New York Times, che cita fonti del Ministero della Diaspora di Israele. Anche OpenAI e Meta affermano di aver individuato un’operazione di disinformazione portata avanti da una società israeliana. L'ANALISI
Raid Yemen, Casa Bianca ribadisce diritto Israele a difesa
"Riconosciamo pienamente il diritto di Israele all'autodifesa", lo ha ribadito il portavoce della Casa Bianca, citato dal quotidiano The Times of Israel. La Casa Bianca ha anche confermato di essere stata in contatto con Tel-Aviv dopo l'attacco di droni lanciati dai ribelli Houthi contro la capitale, Tel Aviv, ieri mattina a seguito dei quali è morta una persona. Tuttavia, ha precisato il portavoce, "gli Stati Uniti non sono stati coinvolti negli attacchi di oggi in Yemen”.
Netanyahu: 'Ci difenderemo ad ogni costo, chi ci attacca pagherà un prezzo'
"Ho un messaggio per i nemici di Israele: non sottovalutateci. Ci difenderemo su ogni fronte e con ogni mezzo. Chiunque voglia attaccarci pagherà un prezzo". E' quanto ha detto Benjamin Netanyahu dopo i raid nello Yemen. "Il porto che abbiamo attaccato non era un'area innocente, era usato per scopi militari e come punto di ingresso di armi letali fornite agli Houthi tramite l'Iran", ha aggiunto il premier israeliano.
Media: nonostante raid Yemen Netanyahu domani negli Usa
Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu intende recarsi negli Stati Uniti, come previsto, nonostante l'attacco israeliano contro gli Houthi condotto oggi nello Yemen e le sue potenziali conseguenze. Lo riferisce l'emittente israeliana Channel 12 citata da The Times of Israel. Channel 12, senza precisare le fonti, ha peraltro annunciato che oltre al previsto incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca, domani, e al discorso che il Premier terrà di fronte a una sessione congiunta del Congresso Usa, mercoledì, Netanyahu "intende incontrare il candidato repubblicano alla presidenza ed ex presidente Donald Trump".
Idf: 'Long arm' è il nome dato all'operazione in Yemen
"Gli Stati Uniti non sono coinvolti nei raid oggi in Yemen". Lo ha detto un portavoce della Casa Bianca a Times of Israel, aggiungendo che "riconosciamo pienamente il diritto all'autodifesa di Israele". Inoltre, le fonti americane confermano di essere state in contatto con Israele dopo il raid di ieri degli Houthi a Tel Aviv.
Netanyahu: combattere l'Iran e le sue metastasi
"Chiunque desideri vedere un Medio Oriente stabile e sicuro - dovrebbe opporsi all'asse del male iraniano e sostenere la lotta di Israele contro l'Iran e le sue metastasi: sia nello Yemen, sia a Gaza, sia in Libano, ovunque". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu. "Questa operazione - ha aggiunto - ha colpito obiettivi a 1.800 km dai nostri confini. Rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele".
Gallant: 'Incendio su Hodeida è monito, sempre risposta a attacchi nostri cittadini'
"L'incendio che sta bruciando a Hodeida si vede per il Medio Oriente e ha un chiaro messaggio: gli Houthi ci hanno attaccato oltre 200 volte, per la prima volta hanno messo in pericolo cittadini israeliani, e noi li colpiamo. E lo faremo in qualsiasi posto sia necessario". E' quanto ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, parlando del raid condotto da Israele oggi in Yemen in risposto di quello di ieri a Tel Aviv, in cui una persona è rimasta uccisa ed altre 10 ferite.
Yemen: attacco Israele pianificato e annunciato a Usa
Il primo raid israeliano contro lo Yemen è stato annunciato e pianificato sulla scia dell'attacco con un drone dei ribelli Houthi che ha provocato la morte di una persona a Tel Aviv. A confermarlo è The Times of Israel precisando che "i ministri del gabinetto di sicurezza hanno approvato l'operazione in una riunione iniziata intorno alle 14:30 di oggi", sabato. Riunione che era stata convocata "solo 45 minuti prima". La decisione, sottolinea il quotidiano, è stata presa nel quadro di un "forum" necessario per approvare azioni che potrebbero potenzialmente portare alla guerra ovvero all'escalation. Si tratta quindi di un azione pianificata che potrebbe “ovviamente" provocare "una risposta significativa”. La testata israeliana evidenzia che una riunione convocata in queste modalità, in un giorno di Shabbat ebraico, è estremamente insolita. L'americana Axios ha peraltro rivelato che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha parlato con il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin venerdì annunciandogli che Israele avrebbe risposto all'attacco degli Houthi, che ha ucciso un israeliano e ne ha feriti altri, secondo quando riferito da un funzionario statunitense citato dalla testata. "I funzionari militari israeliani e statunitensi hanno parlato più volte sabato in vista dell'attacco", ha aggiunto la fonte spigando che il raid è stato condotto in coordinamento con gli Stati Uniti e con una coalizione internazionale anti-Houthi.