Nel corso dell’intervista con il direttore di Sky TG24 Giuseppe De Bellis, il presidente ucraino ha affrontato diversi temi: dalla risposta alla proposta di Putin per fermare la guerra alla conferenza di Lucerna, passando per gli incontri avuti durante il G7 in Italia, ecco che cosa ha detto
II presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito “un ultimatum” la proposta arrivata da Vladimir Putin per porre fine alla guerra: “Cosa possiamo dire su questi messaggi di ultimatum? Non sono diversi dagli altri ultimatum che sono stati fatti prima”, ha detto Zelensky nel corso dell’intervista con il direttore di Sky TG24, Giuseppe De Bellis. “Noi adesso vediamo che è una rinascita del nazismo. È una nuova ondata di questo nazismo, perché si tratta di nazismo russo. Quello che dichiara Putin è che noi dovremmo ridare una parte dei nostri territori occupati, ma anche quelli non occupati. Lui dice che si fermerà e non ci sarà un conflitto congelato. Sono gli stessi messaggi che mandava Hitler, non sono neanche passati 100 anni da quando chiedeva solo una parte della Cecoslovacchia dicendo che si sarebbe poi fermato. Sono bugie storiche. Poi c’è stata la Polonia e poi l’occupazione di tutta Europa. Voi sapete che questa ondata di nazismo non si ferma mai perché Putin è arrivato anche in Africa, è arrivato in diversi punti della terra. Ecco perché non dobbiamo fidarci di questi messaggi, perché Putin oggi parla di quattro regioni, prima parlava di Crimea e Donbass. Voglio ricordare che nel 2014 quando è iniziata l’occupazione della Crimea si parlava solo di Crimea e Donbass. Oggi si parla di quattro regioni ucraine che lui considera russe. Non gli importa nulla di ciò che accade alle persone e ai suoi militari, questa è la nuova faccia del nazismo e io sono assolutamente sicuro di questo, perché ci sono alcuni scettici nel mondo che dicono ‘non è proprio nazismo’ perché ancora quell’ondata non è iniziata. Io ritengo che non dobbiamo aspettare la nuova ondata, perché il nazismo è già arrivato e adesso ha il volto di Putin”. (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).
A Lucerna sicurezza alimentare, nucleare e bambini rapiti
In vista dell’inizio della conferenza di pace a Lucerna, Zelensky ha detto che “ad oggi sono stati registrati 101 Paesi. Rappresentiamo tutti i continenti del mondo, Africa, partner europei, America Latina e Paesi del sud”. Il presidente ucraino ha annunciato che “parleremo di tre punti principali per il percorso verso la pace, che è lungo e deve basarsi solo sul diritto internazionale. Non dobbiamo discutere di altro. Primo punto: la sicurezza alimentare. Putin ha bloccato il Mar Nero creando grandi problemi in Asia, Africa e altri paesi d'Europa. In Europa è più facile ottenere risorse rispetto all'Africa. Secondo punto: la sicurezza nucleare. La Russia ha occupato la più grande centrale nucleare. È un problema non solo per l'Ucraina ma anche per altri paesi che ricevevano elettricità da questa centrale. Attualmente la centrale è minata e sotto controllo militare russo. Questo è un problema di sicurezza globale. Terzo punto: il ritorno dei bambini rapiti. Migliaia di bambini sono stati portati in Russia dai territori occupati. Dobbiamo riportare 20mila bambini alle loro famiglie. Non possiamo dimenticare e perdonare questi crimini. Le sanzioni sono una risposta alle azioni della Russia, che ha occupato territori e ucciso persone. Il mondo ha adottato sanzioni come risposta economica. La Russia deve uscire dall'Ucraina per porre fine alle sanzioni. Questi tre punti sono cruciali: sicurezza alimentare, sicurezza nucleare e il ritorno dei bambini. Abbiamo tanti terreni minati che devono essere bonificati per salvare vite e curare la nostra terra. L'integrità territoriale dell'Ucraina è in discussione. Andiamo avanti su questi punti per finire la guerra e questa tragedia”.
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Zelensky: “Rapporti con l’Italia più forti”
Per il presidente ucraino “i rapporti con l'Italia sono diventati più forti. Abbiamo un rapporto di amicizia con l'Italia e la presidente del consiglio Giorgia Meloni. Rispettiamo l'Italia e il suo sostegno”. Zelensky ha aggiunto che “Giorgia Meloni ha fatto molto per l'Italia e rispetta il popolo ucraino. Il summit è stato organizzato molto bene e sono state prese importanti decisioni politiche. I Paesi del G7 sostengono la Conferenza per la pace e saranno presenti. Sul piano finanziario, abbiamo discusso di 50 miliardi di dollari di asset russi che potremo usare per ricostruire l'Ucraina e difendere la nostra popolazione. Questo permetterà di non gravare economicamente sugli altri Paesi. Ringraziamo per l'aiuto, ma chi ha rovinato deve pagare. Questa decisione su 50 miliardi è molto importante. Vogliamo ringraziare tutti i Paesi che ci aiutano nella ricostruzione e che ci offrono esperienza”.
Zelensky: “Al G7 siglati accordi importanti”
Parlando di come le difficoltà interne dei presidenti di Francia e Stati Uniti potrebbero influire sul sostegno all’Ucraina, Zelensky ha detto che “noi siamo in guerra quindi dopo l’invasione su larga scala abbiamo altre priorità. Noi abbiamo paura per la vita dei nostri figli. E innanzitutto questo che ci preoccupa. E veramente quando i tuoi figli sono in pericolo non ti preoccupi di altro perché pensi solo alla tua famiglia. E dobbiamo difendere le nostre famiglie. Quando noi perdiamo le persone care è terribile, tutto il resto si supera. Per quello che riguarda il sostegno, voglio ringraziare l'Italia perché in questo summit abbiamo firmato due accordi importanti per le garanzie di partenariato e in diversi settori per quello che riguarda la sicurezza militare per altri. Abbiamo anche siglato accordo con l'America, che sono accordi molto importanti, e anche con il Giappone. Io penso che innanzitutto noi dobbiamo guardare che queste nazioni e i popoli che ci sostengono e quindi qualsiasi leader ci sia per noi non cambierà molto”.
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Zelensky: “Grato al Papa per avermi incontrato”
Zelensky ha poi parlato dell’incontro con Papa Francesco, dicendosi “grato” e spiegando che “questo incontro è stato molto positivo ed è stato molto funzionale. Io sono in Italia e io incontro anche il Papa, perché il Vaticano ci aiuta molto. Questo è stata un messaggio dal Papa per aiutare e sono molto grato. Abbiamo i rapporti di collaborazione con Zuppi, con Parolin, con il Papa e quindi li ringraziamo veramente per il grande lavoro di ogni giorno di cui noi vediamo i risultati. Per quello che riguarda la questione di far ritornare i bambini è uno dei tre punti di cui parliamo al summit”.
Zelensky: “Nostri militari bravissimi, ma servono aiuti”
"I nostri militari sono bravi perché loro riescono a sostenere questi attacchi, sono fiero di loro”, ha detto ancora il presidente ucraino. “La Russia utilizza al mese 3500 missili. E per noi è un grande problema perché questi li utilizzano solo sui civili, sulle infrastrutture civili. È importante che le persone capiscano che quando loro colpiscono con i droni e con i missili dicono che sono degli obiettivi militari, non è vero. Le persone hanno paura. E in questo modo loro vogliono far scappare i civili per occupare i paesi, per occupare le città. La stessa cosa faceva Hitler. Tutto si ripete. Veramente è lo stesso manuale. Putin voleva occupare la città di Kharkiv. Ha fallito perché i nostri militari hanno stabilizzato la situazione e perché noi stavamo aspettando la votazione del Congresso degli Stati Uniti. Abbiamo aspettato otto mesi, è stato molto difficile, ma le persone possono capire qual è la forza del lavoro dei militari perché i russi, in questi otto mesi senza aiuto dagli Stati Uniti, non sono riusciti ad occupare la città di Kharkiv. Noi siamo veramente molto grati per il sostegno. Sono veramente molto contento degli incontri di ieri con il presidente Biden abbiamo parlato delle date di fornimento e le consegne degli aiuti”.
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Zelensky: “Spero Cina non faccia come Iran e Nord Corea”
Zelensky, inoltre, ha fatto sapere di aver “parlato con il leader della Cina, ho parlato al telefono e ieri ho detto anche ai giornalisti quando mi hanno fatto una domanda simile. Noi viviamo e combattiamo. Se il leader della Cina mi dice che non venderà le armi alla Russia io mi fido di queste parole. Certo se non è così, se la Cina aiuterà come fa la Corea del Nord, voi capite che sarà una diversa storia. Se sarà così sarà una tragedia”, ha spiegato. “Non solo la tragedia dal punto di vista personale ma tragedia dal punto di vista che la Russia oggi viene aiutata dall’Iran, e la Russia arriva sul nostro territorio con queste armi. Quindi la Russia sta in compagnia con la Corea del Nord e con l’Iran. Io non vorrei che la Cina facesse parte di questi paesi che aiutano la Russia. Non si può paragonare al fatto che gli Stati Uniti o altri paesi danno all'Ucraina sistemi di difesa Patriot. Non è la stessa cosa perché i Patriot difendono dai missili che arrivano verso di noi e i droni che arrivano verso di noi”.
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Zelensky: “Putin coinvolgerà l’Europa nell’escalation”
“Io penso che Putin farà escalation coinvolgendo l’Europa in ogni caso, indipendentemente da tutto”, ha ammonito Zelensky. “Se lui si sentirà forte, penserà a continuare, perché la sua forza è la caduta dell'Ucraina, l'Ucraina che combatte da sola. E il mondo si divide. In quel caso, lui sentirà di stare vincendo e penserà di poter vincere anche in Europa, e quindi farà un'altra escalation, credetemi.”. Il presidente ucraino ha poi aggiunto: “Vedrete che lui farà la stessa cosa che ha fatto Hitler. Lui ha la stessa visione del mondo. Vuole dividere il mondo e portare più Paesi dalla sua parte. È la stessa cosa che ha fatto Hitler con le sue coalizioni. Lui farà lo stesso. Se gli darete un piccolo spazio di successo, vedrete che andrà avanti. Io credo che seguirà proprio questa teoria nazista per reggere il proprio popolo, ed è una cosa molto pericolosa. È pericoloso. Credo che debba essere fermato oggi. Deve essere messo al suo posto con tutte le possibilità, rafforzando l'Ucraina. Non è poco: bisogna rafforzare le sanzioni, perché le persone che vivono in Russia devono sentire l'isolamento, l'isolamento politico, le sanzioni economiche, tutto. Se lui continuerà a guadagnare soldi, questi soldi non andranno al suo popolo, ma saranno spesi solo per le armi. Questa è un'analisi ben nota e tutte le intelligence del mondo lo sanno. Lui spende tantissimo per armamenti. Se volesse finire la guerra, perché spenderebbe tutto per le armi? A noi forniscono le armi per poter resistere. E a loro? Perché servono armi per aumentare il potenziale militare. Ha ufficialmente portato la propria economia in regime di guerra. Tutta l'industria russa lavora giorno e notte per la produzione di armi. Così sviluppa l'economia del Paese, ma non investe i soldi nel benessere del popolo. Li investe tutti nella militarizzazione. Quindi cosa vuole fare? Vuole continuare la guerra”.
Zelensky: “Putin va fermato prima che commetta altri crimini”
“Io non penso assolutamente alla possibilità che la mia vita sia in pericolo perché, innanzitutto, se sei un padre hai paura che non succeda nulla ai tuoi figli, ai tuoi vicini e parenti”, ha chiuso Zelensky. “Oggi non abbiamo il diritto di pensare a noi stessi perché muoiono le persone, c'è la guerra e per me tutte le persone sono care. Quindi sinceramente bisogna pensare a come resistere, a come finire questa guerra, a fare in modo che Putin si ritiri e che si ritiri questo nazismo russo, che è molto importante che non esista più. Perché, anche non finendo la guerra in Ucraina, lui potrebbe portare la guerra verso un altro Paese e quindi ci saranno persone che soffriranno in altri Paesi. Bisogna fermarlo. Fermare questo crimine, come è successo a Norimberga. Oggi in Ucraina stanno avvenendo crimini contro l'umanità, ma l’Ucraina è solo l’inizio.”