Kate Middleton, ipotesi troll russi dietro le fake news sulla salute della Principessa
Per molte settimane la moglie del Principe William, che in un video ha annunciato di essere in cura per un tumore, è stata al centro di teorie del complotto e notizie false. Secondo alcuni esperti, intervistati dalla Bbc, ci sarebbero segni distintivi di una campagna coordinata i cui metodi sono coerenti con quelli già utilizzati da un gruppo di disinformazione russo
- Dietro le tante fake news che nelle ultime settimane hanno riguardato la salute di Kate Middleton, che venerdì scorso in un video ha annunciato di essere in cura per un tumore, potrebbe esserci un gruppo legato a campagne di disinformazione sul web con sede in Russia
- A segnalarlo è la Bbc, secondo cui diversi esperti che analizzano i dati dei social media hanno riconosciuto segni distintivi di una campagna coordinata, i cui metodi sono coerenti con quelli già utilizzati da un gruppo di disinformazione russo
- Molti degli account coinvolti, hanno segnalato gli esperti, diffondevano anche contenuti contrari al sostegno all'Ucraina da parte della Francia, suggerendo che le voci su Kate Middleton si inseriscono in un contesto internazionale più ampio
- Fermo restando che la Bbc spiega di aver rintracciato diversi utenti reali che postavano fake news sulla Principessa del Galles guadagnando milioni di condivisioni e like senza alcun supporto di account falsi, Martin Innes - direttore del Security, Crime and Intelligence Innovation Institute dell’Università di Cardiff - spiega che i suoi ricercatori hanno scoperto anche tentativi sistematici di intensificare ulteriormente questa ondata di notizie false con hashtag condivisi miliardi di volte
- Secondo Martin Innes, dietro a tutto questo ci sarebbe un gruppo di disinformazione russo non statale ma collegato a persone che sono state recentemente sanzionate negli Stati Uniti perché accusate di aver preso parte a una campagna di diffusione di notizie false
- "I loro messaggi su Kate sembrano intrecciati alle loro campagne per attaccare la reputazione della Francia, promuovere l'integrità delle elezioni russe e denigrare l'Ucraina, come parte di uno sforzo bellico più ampio", afferma il professor Innes
- Il loro approccio è quello di alimentare online una storia attingendo a controversie e dubbi già esistenti, che secondo il professor Innes è un metodo molto più efficace e più difficile da monitorare rispetto a costruire una campagna di disinformazione da zero
- Queste operazioni quindi, spiegano gli esperti, mirano a erodere la fiducia del pubblico, a seminare discordia amplificando e alimentando le teorie del complotto che già esistono. Ed è molto complicato identificarle perché può esserci una combinazione di persone reali che postano false affermazioni e account non autentici che le fomentano
- I dati esaminati dall’Università di Cardiff mostrano picchi estremi e la condivisione simultanea di messaggi in un modo che gli esperti ritengono sia coerente con una rete di account falsi. Molti degli account che diffondono le teorie del complotto su Kate Middleton sono stati creati nell’ultimo mese, spiega il professor Innes alla Bbc, e alimentavano un cosiddetto account "master" con una cascata di altri account falsi che rispondevano, condividevano messaggi e attiravano altri utenti
- Frasi identiche - come "Perché i grandi media vogliono farci credere che questi siano Kate e William?" in relazione al video in cui la coppia faceva la spesa - sono state postate da più account, e sebbene accada spesso che persone reali ricondividano lo stesso messaggio ci sono altri indizi che suggeriscono una rete più organizzata. Ad esempio un’altra frase sulla Principessa è stata condivisa contemporaneamente da quelli che erano apparentemente 365 account diversi su X
- Secondo il dottor Jon Roozenbeek, esperto di disinformazione al King's College di Londra, il coinvolgimento russo nelle teorie del complotto è "agnostico rispetto all'argomento", nel senso che ai troll può anche non interessare veramente quello specifico argomento, basta che sia qualcosa che alimenta le tensioni sociali
- Inoltre Anna George, ricercatrice specializzata in estremismo e teorie del complotto presso l'Oxford Internet Institute, afferma che una caratteristica della disinformazione russa è quella di non preoccuparsi necessariamente di quale narrativa viene inviata, purché diffonda dubbi su ciò che è reale e irreale: "Vogliono seminare confusione su ciò di cui le persone possono fidarsi"