Guerra Israele-Hamas, colpita nave a largo dello Yemen, almeno 3 morti e 6 feriti

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Gli Stati Uniti hanno rivisto il testo della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per sostenere "un cessate il fuoco immediato di sei settimane a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi". Intanto Hamas dice che continuerà le trattative per il cessate il fuoco. Biden in pressing per la tregua a Gaza: "Arrivi prima del Ramadan". L'Oms ha affermato che più di 8mila persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche a causa di ferite dovute alla guerra, cancro, o patologie croniche

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Un cargo battente bandiera delle Barbados è stata colpito e danneggiato al largo dello Yemen, nel Golfo di Aden: l'equipaggio ha riportato almeno tre morti e sei feriti. 

Gli Stati Uniti hanno rivisto il testo della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per sostenere "un cessate il fuoco immediato di circa sei settimane a Gaza insieme al rilascio di tutti gli ostaggi": lo riportano i media internazionali. La bozza iniziale degli Stati Uniti mostrava il sostegno ad un 'cessate il fuoco temporaneo' nella guerra tra Israele e Hamas.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che più di 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche. Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per Gaza e Cisgiordania, ha detto ai giornalisti che circa 6.000 persone dovevano essere evacuate per ferite e disturbi legati alla guerra, fra le quali pazienti con lesioni da trauma multiplo, ustioni e amputazioni. Altre 2.000 sono pazienti che necessitano di cure per cancro e altre gravi malattie croniche.



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Israele approva la costruzione di 3500 alloggi in Cisgiordania

''Nell'ultimo anno abbiamo autorizzato 18.515 unità abitative sul  territorio" dichiara il ministro israeliano Bezalel Smotrich che  aggiunge:  ''I nostri nemici vogliono indebolirci e noi continuiamo a  costruire e a rafforzarci''. LEGGI L'ARTICOLO

Medioriente, 250 camion con aiuti entrati a Gaza, per Usa non sono sufficienti

Sono circa 250 i camion con aiuti umanitari che sono entrati oggi nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di frontiera di Rafah e di Karem Abu Salem per assistere la popolazione palestinese. Ma ''non sono abbastanza'', ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller incontrando i giornalisti. "Dobbiamo vederne arrivare di più", ha detto Miller, aggiungendo che c'è stato qualche miglioramento nella distribuzione degli aiuti, ma a Gaza non stanno ancora entrando abbastanza aiuti.

Guerra Hamas-Israele, a Londra e nel Regno Unito rischio attentati mai così alto dall'11/9

Secondo il Daily Mail l’allarme sarebbe stato lanciato dai servizi segreti durante un incontro riservato con alcuni parlamentari. I DETTAGLI

Medioriente, Cameron a Gantz: No miglioramenti a Gaza, deve cambiare

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha avuto un incontro "difficile ma necessario" con il ministro della Guerra israeliano Benny Gantz, avvertendolo che la situazione umanitaria a Gaza non è migliorata e "questo deve cambiare". In una nota con un linguaggio insolitamente schietto considerato il gergo diplomatico, l'ex premier britannico ha detto che il suo paese è "profondamente preoccupato" per la prospettiva di un'offensiva israeliana su Rafah. "Ancora una volta ho fatto pressione su Israele perchè aumentasse il flusso di aiuti umanitari. Non stiamo vedendo miglioramenti sul campo. Questo deve cambiare", ha detto Cameron

nella nota che ha diffuso attraverso i suoi social network.

Yemen, chi sono gli Houthi e perché hanno attaccato una nave italiana nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Il 12 gennaio 2024 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli, mentre nel marzo 2024 la nave Carlo Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare italiana, ha neutralizzato un attacco con un drone. L'APPROFONDIMENTO

Arabia Saudita contro Israele, vuole 'giudaizzare' la Cisgiordania

L'Arabia Saudita ha accusato Israele di voler ''giudaizzare'' la Cisgiordania con l'annunciata costruzione di 3.500 nuove case negli insediamenti. Il ministero degli Esteri di Riad descrive la mossa come un tentativo di ''giudaizzare gran parte della Cisgiordania, compresa Gerusalemme, in violazione di tutte le risoluzioni internazionali, del diritto internazionale sui diritti umani e della Carta delle Nazioni Unite, e contraddicendo gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità nella regione''.

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli

Tv Houthi, raid Usa e Gb sull'aeroporto di Hodeidah

Un'emittente tv, che fa capo agli Houthi, Al-Masirah, ha reso noto che aerei statunitensi e britannici hanno preso di mira l'aeroporto yemenita di Hodeidah. L'attacco non è stato confermato da fonti Usa né britanniche. Gli Stati Uniti ritengono i ribelli yemeniti responsabili dell'attacco alla nave portarinfuse, in cui sono morte due persone, le prime vittime negli attacchi alle navi del gruppo filo-iraniano. 

Gaza, gli aiuti umanitari dal cielo non bastano. Onu: "Carestia quasi inevitabile"

Giordania, Egitto ed Emirati Arabi stanno già inviando scorte paracadutate di beni di prima necessità. Gli Stati Uniti dovrebbero aggiungersi a loro nelle prossime ore. Ma a Washington c'è chi parla di "una goccia dell'oceano". A Israele si chiede di potenziare gli arrivi via terra, meno costosi, più efficaci e meno pericolosi di quelli via aria. I DETTAGLI

Hamas lascia Egitto e attende risposta Israele per tregua

Hamas ha abbandonato il Cairo dopo una nuova giornata di intensi negoziati con il Qatar, l'Egitto e gli Usa come mediatori per raggiungere una tregua a Gaza e ora attende la risposta israeliana: lo hanno reso noto fonti palestinesi informate. 

Medioriente, Tajani: Food for Gaza per agevolare l'accesso agli aiuti

Su iniziativa del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l'Italia istituirà lunedì prossimo "Food For Gaza", un tavolo di coordinamento insieme a Fao, Programma Alimentare Mondiale (Pam) e Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ficross). Lo riferisce una nota della Farnesina. "Sin dallo scoppio del conflitto, l'Italia è stata in prima linea nel garantire assistenza umanitaria a Gaza. Ora dobbiamo far arrivare nella Striscia tutti gli aiuti alimentari di cui c'è bisogno. Vogliamo promuovere un'iniziativa umanitaria coordinata. L'ho chiamata 'Food for Gaza' per agevolare l'accesso degli aiuti alimentari, alleviare le sofferenze della popolazione e garantire la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza", ha commentato Tajani. Il conflitto in corso ha causato un drammatico livello di insicurezza alimentare, il cui deterioramento potrebbe portare a una carestia nell'arco di due mesi con conseguenze ancora più tragiche per i civili, a partire da donne e bambini, sottolinea la Farnesina. "L'obiettivo di 'Food for Gaza' è fare sistema con le organizzazioni attive sul campo per agevolare l'accesso degli aiuti. Il successo di un intervento coordinato sulla sicurezza alimentare della popolazione di Gaza potrà a sua volta facilitare le condizioni di uno sbocco politico cui l'Italia sta lavorando insieme ai partner internazionali", ha indicato il ministro. L'iniziativa rappresenta un ulteriore tassello dell'articolato aiuto italiano prestato dallo scoppio della crisi, ricorda la nota: da ottobre 2023, il governo italiano ha fornito 16 tonnellate di beni di prima necessità trasportati dalla Base di Brindisi da due C-130 dell'Aeronautica Militare; inviato un'unità della Marina Militare (la Nave Vulcano) con a bordo un ospedale con Tac, capacità chirurgica e di rianimazione, consentendo di fornire assistenza e cure mediche a civili palestinesi, in maggioranza minorenni; inviato 2 voli dell'Aeronautica Militare, sempre nell'ambito dell'iniziativa volta a prestare cure mediche indispensabili ai bambini palestinesi presso ospedali italiani. L'Italia ha altresì sostenuto gli organismi internazionali onusiani, il movimento della Croce e Mezzaluna Internazionale e le Organizzazioni della Società Civile, con 20 milioni di euro per interventi umanitari nella Striscia, suddivisi in due pacchetti: il primo erogato a inizio dicembre ed il secondo in corso di erogazione. Nel quadro del finanziamento italiano alla Fao, sono in corso già dal mese di dicembre le consegne di kit veterinari, fertilizzanti, vaccini per animali, foraggio, semenze, serbatoi di acqua, rifugi per animali, teli di plastica per serre, tubi di irrigazione, conclude la nota. 

Idf: soldato ucciso a sud di Gaza, 247 militari morti in offensiva di terra

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato la morte di un soldato ucciso in combattimenti a sud della Striscia di Gaza e aggiornati a 247 il numero dei militari che hanno perso la vita dall'inizio dell'operazione di terra nell'enclave palestinese. A perdere la vita oggi è stato il 21enne David Sasson, originario di Ganot Hadar. Altri 12 soldati sono stati feriti negli stessi combattimenti con Hamas, cinque dei quali in modo grave.

Media: 'Sunak a colloquio con Gantz per 25 minuti'

Il ministro centrista israeliano Benny Gantz ha incontrato il premier britannico Rishi Sunak mentre era a colloquio con il suo consigliere per la sicurezza nazionale Tim Barrow. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan secondo cui l'incontro col premier e' durato 25 minuti. In precedenza Gantz aveva incontrato anche il ministro degli esteri David Cameron. Secondo la emittente israeliana, si e' trattato per Gantz di conversazioni ''non facili''.

Tv: Gantz incontrerà il premier Sunak a Londra

Di ritorno in Israele dagli Usa - dove è stato ricevuto dai principali esponenti dell'amministrazione Biden, a partire dalla vicepresidente Kamala Harris - il leader centrista israeliano Benny Gantz, che fa parte del gabinetto di guerra, si accinge ad incontrare a Londra il premier Rishi Sunak. Lo ha appreso la televisione pubblica israeliana Kan. Gantz ha intrapreso questa missione malgrado l'aperto dissenso del premier Benyamin Netanyahu che ha ordinato agli ambasciatori di Israele a Washington e a Londra di non accompagnarlo negli incontri politici.

Da Usa nuove sanzioni contro Houthi

''Le conseguenze degli attacchi Houthi si fanno sentire a livello globale'' e per questo gli Stati Uniti ''continueranno a prendere di mira i flussi di finanziamento che consentono attività così destabilizzanti'' da parte dei miliziani yemeniti. Lo ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, annunciando in un tweet nuove sanzioni da parte di Washington nei confronti di ''due armatori e due navi per il trasporto di merci per conto di un sostenitore degli Houthi con sede in Iran''.

Shin Bet: no indicazioni a Hamas da palestinesi Gaza che lavoravano in Israele

I palestinesi della Striscia di Gaza che lavoravano in Israele prima del 7 ottobre non hanno fornito ai miliziani di Hamas informazioni di intelligence utili a condurre l'attacco. E' quanto emerge da una indagine condotta dallo Shin Bet, come riporta l'emittente Channel 12. L'indagine, durata mesi, è stata condotta su circa tremila palestinesi di Gaza che avevano un permesso di lavoro in Israele per verificare se avessero fornito a Hamas informazioni sulle comunità che sono state attaccate. Nessuno di loro, si legge nel rapporto, ha fornito ai miliziani informazioni utili al massacro. ''Non c'è alcun elemento per ritenere che le persone sulle quali si è indagato abbiano passato informazioni a Hamas sfruttando il lavoro che svolgevano in Israele'', afferma Channel 12. Sono circa 16mila i palestinesi della Striscia di Gaza che hanno un permesso di lavoro in Israele, per cui l'indagine dello Shin Bet ha riguardato circa il 18 per cento della forza lavoro.



Gli Houthi rivendicano l'attacco a una nave nel Golfo di Aden

Il portavoce militare del gruppo Ansar Allah Houthi ha rivendicato l'attacco a una nave al largo della città yemenita di Aden, riporta Al Jazeera. "Abbiamo effettuato un attacco contro una nave americana nel Golfo di Aden con missili navali e il colpo è stato preciso. Abbiamo attaccato la nave americana dopo che il suo equipaggio ha respinto i nostri avvertimenti. Rinnoviamo l'allerta a tutte le navi affinché rispondano agli appelli delle nostre forze navali. Gli equipaggi delle navi prese di mira devono partire rapidamente dopo il primo avvertimento - affermano gli Houthi -. Le Forze Armate yemenite persistono nel sostenere i loro doveri religiosi, morali e umanitari nel sostenere il popolo palestinese oppresso, e le loro operazioni nel Mar Rosso e nel Mar Arabo non si fermeranno finché non cesserà l'aggressione e non sarà revocato l'assedio del popolo palestinese nella Striscia di Gaza".

Idf: 'Eliminato comandante unità Hamas per lancio razzi'

Le forze di difesa israeliane (Idf) e i servizi dello Shin Bet hanno annunciato di aver ucciso il capo di unità di Hamas per il lancio di razzi. Amar Atiya Darwish Aladini è stato responsabile del lancio di razzi dal centro di Gaza almeno dal 2008, afferma un comunicato congiunto, e ha svolto "un ruolo centrale"nei preparativi dell'attacco del 7 ottobre.

Houthi alzano il tiro, primi morti in attacchi contro navi mercantili

E' la prima volta, dall'inizio degli attacchi sferrati dai miliziani yemeniti Houthi contro navi mercantili nel Mar Rosso ''in solidarietà con i palestinesi di Gaza'', che si verificano morti. E' toccato a due membri dell'equipaggio di una nave battente bandiera delle Barbados e di proprietà della Liberia, la True Confidence, colpita da un missile a 90 chilometri dalla città costiera di Aden, in Yemen. Si tratta di una escalation significativa, sottolineano funzionari americani citati dalla Cnn. "Almeno due marinai innocenti sono morti", si legge in un comunicato dell'ambasciata britannica nello Yemen rilanciato da Sky News. "Questa è una triste, ma inevitabile conseguenza del lancio sconsiderato di missili da parte degli Houthi contro le navi internazionali'', prosegue la nota. L'ambasciata sottolinea poi che gli Houthi "devono fermarsi. Le nostre più sentite condoglianze vanno alle famiglie di coloro che sono morti e di coloro che sono rimasti feriti''.


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