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Guerra Israele-Hamas, colpita nave a largo dello Yemen, almeno 3 morti e 6 feriti

©IPA/Fotogramma
La rassegna stampa di Sky Tg24: i giornali del 6 marzo
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La rassegna stampa di Sky Tg24: i giornali del 6 marzo
00:19:03 min

Gli Stati Uniti hanno rivisto il testo della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per sostenere "un cessate il fuoco immediato di sei settimane a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi". Intanto Hamas dice che continuerà le trattative per il cessate il fuoco. Biden in pressing per la tregua a Gaza: "Arrivi prima del Ramadan". L'Oms ha affermato che più di 8mila persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche a causa di ferite dovute alla guerra, cancro, o patologie croniche

in evidenza

Un cargo battente bandiera delle Barbados è stata colpito e danneggiato al largo dello Yemen, nel Golfo di Aden: l'equipaggio ha riportato almeno tre morti e sei feriti. 

Gli Stati Uniti hanno rivisto il testo della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per sostenere "un cessate il fuoco immediato di circa sei settimane a Gaza insieme al rilascio di tutti gli ostaggi": lo riportano i media internazionali. La bozza iniziale degli Stati Uniti mostrava il sostegno ad un 'cessate il fuoco temporaneo' nella guerra tra Israele e Hamas.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che più di 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche. Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per Gaza e Cisgiordania, ha detto ai giornalisti che circa 6.000 persone dovevano essere evacuate per ferite e disturbi legati alla guerra, fra le quali pazienti con lesioni da trauma multiplo, ustioni e amputazioni. Altre 2.000 sono pazienti che necessitano di cure per cancro e altre gravi malattie croniche.



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Israele approva la costruzione di 3500 alloggi in Cisgiordania

''Nell'ultimo anno abbiamo autorizzato 18.515 unità abitative sul  territorio" dichiara il ministro israeliano Bezalel Smotrich che  aggiunge:  ''I nostri nemici vogliono indebolirci e noi continuiamo a  costruire e a rafforzarci''. LEGGI L'ARTICOLO

Medioriente, 250 camion con aiuti entrati a Gaza, per Usa non sono sufficienti

Sono circa 250 i camion con aiuti umanitari che sono entrati oggi nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di frontiera di Rafah e di Karem Abu Salem per assistere la popolazione palestinese. Ma ''non sono abbastanza'', ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller incontrando i giornalisti. "Dobbiamo vederne arrivare di più", ha detto Miller, aggiungendo che c'è stato qualche miglioramento nella distribuzione degli aiuti, ma a Gaza non stanno ancora entrando abbastanza aiuti.

Guerra Hamas-Israele, a Londra e nel Regno Unito rischio attentati mai così alto dall'11/9

Secondo il Daily Mail l’allarme sarebbe stato lanciato dai servizi segreti durante un incontro riservato con alcuni parlamentari. I DETTAGLI

Medioriente, Cameron a Gantz: No miglioramenti a Gaza, deve cambiare

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha avuto un incontro "difficile ma necessario" con il ministro della Guerra israeliano Benny Gantz, avvertendolo che la situazione umanitaria a Gaza non è migliorata e "questo deve cambiare". In una nota con un linguaggio insolitamente schietto considerato il gergo diplomatico, l'ex premier britannico ha detto che il suo paese è "profondamente preoccupato" per la prospettiva di un'offensiva israeliana su Rafah. "Ancora una volta ho fatto pressione su Israele perchè aumentasse il flusso di aiuti umanitari. Non stiamo vedendo miglioramenti sul campo. Questo deve cambiare", ha detto Cameron

nella nota che ha diffuso attraverso i suoi social network.

Yemen, chi sono gli Houthi e perché hanno attaccato una nave italiana nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Il 12 gennaio 2024 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli, mentre nel marzo 2024 la nave Carlo Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare italiana, ha neutralizzato un attacco con un drone. L'APPROFONDIMENTO

Arabia Saudita contro Israele, vuole 'giudaizzare' la Cisgiordania

L'Arabia Saudita ha accusato Israele di voler ''giudaizzare'' la Cisgiordania con l'annunciata costruzione di 3.500 nuove case negli insediamenti. Il ministero degli Esteri di Riad descrive la mossa come un tentativo di ''giudaizzare gran parte della Cisgiordania, compresa Gerusalemme, in violazione di tutte le risoluzioni internazionali, del diritto internazionale sui diritti umani e della Carta delle Nazioni Unite, e contraddicendo gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità nella regione''.

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli

Tv Houthi, raid Usa e Gb sull'aeroporto di Hodeidah

Un'emittente tv, che fa capo agli Houthi, Al-Masirah, ha reso noto che aerei statunitensi e britannici hanno preso di mira l'aeroporto yemenita di Hodeidah. L'attacco non è stato confermato da fonti Usa né britanniche. Gli Stati Uniti ritengono i ribelli yemeniti responsabili dell'attacco alla nave portarinfuse, in cui sono morte due persone, le prime vittime negli attacchi alle navi del gruppo filo-iraniano. 

Gaza, gli aiuti umanitari dal cielo non bastano. Onu: "Carestia quasi inevitabile"

Giordania, Egitto ed Emirati Arabi stanno già inviando scorte paracadutate di beni di prima necessità. Gli Stati Uniti dovrebbero aggiungersi a loro nelle prossime ore. Ma a Washington c'è chi parla di "una goccia dell'oceano". A Israele si chiede di potenziare gli arrivi via terra, meno costosi, più efficaci e meno pericolosi di quelli via aria. I DETTAGLI

Hamas lascia Egitto e attende risposta Israele per tregua

Hamas ha abbandonato il Cairo dopo una nuova giornata di intensi negoziati con il Qatar, l'Egitto e gli Usa come mediatori per raggiungere una tregua a Gaza e ora attende la risposta israeliana: lo hanno reso noto fonti palestinesi informate. 

Medioriente, Tajani: Food for Gaza per agevolare l'accesso agli aiuti

Su iniziativa del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, l'Italia istituirà lunedì prossimo "Food For Gaza", un tavolo di coordinamento insieme a Fao, Programma Alimentare Mondiale (Pam) e Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ficross). Lo riferisce una nota della Farnesina. "Sin dallo scoppio del conflitto, l'Italia è stata in prima linea nel garantire assistenza umanitaria a Gaza. Ora dobbiamo far arrivare nella Striscia tutti gli aiuti alimentari di cui c'è bisogno. Vogliamo promuovere un'iniziativa umanitaria coordinata. L'ho chiamata 'Food for Gaza' per agevolare l'accesso degli aiuti alimentari, alleviare le sofferenze della popolazione e garantire la sicurezza alimentare nella Striscia di Gaza", ha commentato Tajani. Il conflitto in corso ha causato un drammatico livello di insicurezza alimentare, il cui deterioramento potrebbe portare a una carestia nell'arco di due mesi con conseguenze ancora più tragiche per i civili, a partire da donne e bambini, sottolinea la Farnesina. "L'obiettivo di 'Food for Gaza' è fare sistema con le organizzazioni attive sul campo per agevolare l'accesso degli aiuti. Il successo di un intervento coordinato sulla sicurezza alimentare della popolazione di Gaza potrà a sua volta facilitare le condizioni di uno sbocco politico cui l'Italia sta lavorando insieme ai partner internazionali", ha indicato il ministro. L'iniziativa rappresenta un ulteriore tassello dell'articolato aiuto italiano prestato dallo scoppio della crisi, ricorda la nota: da ottobre 2023, il governo italiano ha fornito 16 tonnellate di beni di prima necessità trasportati dalla Base di Brindisi da due C-130 dell'Aeronautica Militare; inviato un'unità della Marina Militare (la Nave Vulcano) con a bordo un ospedale con Tac, capacità chirurgica e di rianimazione, consentendo di fornire assistenza e cure mediche a civili palestinesi, in maggioranza minorenni; inviato 2 voli dell'Aeronautica Militare, sempre nell'ambito dell'iniziativa volta a prestare cure mediche indispensabili ai bambini palestinesi presso ospedali italiani. L'Italia ha altresì sostenuto gli organismi internazionali onusiani, il movimento della Croce e Mezzaluna Internazionale e le Organizzazioni della Società Civile, con 20 milioni di euro per interventi umanitari nella Striscia, suddivisi in due pacchetti: il primo erogato a inizio dicembre ed il secondo in corso di erogazione. Nel quadro del finanziamento italiano alla Fao, sono in corso già dal mese di dicembre le consegne di kit veterinari, fertilizzanti, vaccini per animali, foraggio, semenze, serbatoi di acqua, rifugi per animali, teli di plastica per serre, tubi di irrigazione, conclude la nota. 

Idf: soldato ucciso a sud di Gaza, 247 militari morti in offensiva di terra

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato la morte di un soldato ucciso in combattimenti a sud della Striscia di Gaza e aggiornati a 247 il numero dei militari che hanno perso la vita dall'inizio dell'operazione di terra nell'enclave palestinese. A perdere la vita oggi è stato il 21enne David Sasson, originario di Ganot Hadar. Altri 12 soldati sono stati feriti negli stessi combattimenti con Hamas, cinque dei quali in modo grave.

Media: 'Sunak a colloquio con Gantz per 25 minuti'

Il ministro centrista israeliano Benny Gantz ha incontrato il premier britannico Rishi Sunak mentre era a colloquio con il suo consigliere per la sicurezza nazionale Tim Barrow. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan secondo cui l'incontro col premier e' durato 25 minuti. In precedenza Gantz aveva incontrato anche il ministro degli esteri David Cameron. Secondo la emittente israeliana, si e' trattato per Gantz di conversazioni ''non facili''.

Tv: Gantz incontrerà il premier Sunak a Londra

Di ritorno in Israele dagli Usa - dove è stato ricevuto dai principali esponenti dell'amministrazione Biden, a partire dalla vicepresidente Kamala Harris - il leader centrista israeliano Benny Gantz, che fa parte del gabinetto di guerra, si accinge ad incontrare a Londra il premier Rishi Sunak. Lo ha appreso la televisione pubblica israeliana Kan. Gantz ha intrapreso questa missione malgrado l'aperto dissenso del premier Benyamin Netanyahu che ha ordinato agli ambasciatori di Israele a Washington e a Londra di non accompagnarlo negli incontri politici.

Da Usa nuove sanzioni contro Houthi

''Le conseguenze degli attacchi Houthi si fanno sentire a livello globale'' e per questo gli Stati Uniti ''continueranno a prendere di mira i flussi di finanziamento che consentono attività così destabilizzanti'' da parte dei miliziani yemeniti. Lo ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller, annunciando in un tweet nuove sanzioni da parte di Washington nei confronti di ''due armatori e due navi per il trasporto di merci per conto di un sostenitore degli Houthi con sede in Iran''.

Shin Bet: no indicazioni a Hamas da palestinesi Gaza che lavoravano in Israele

I palestinesi della Striscia di Gaza che lavoravano in Israele prima del 7 ottobre non hanno fornito ai miliziani di Hamas informazioni di intelligence utili a condurre l'attacco. E' quanto emerge da una indagine condotta dallo Shin Bet, come riporta l'emittente Channel 12. L'indagine, durata mesi, è stata condotta su circa tremila palestinesi di Gaza che avevano un permesso di lavoro in Israele per verificare se avessero fornito a Hamas informazioni sulle comunità che sono state attaccate. Nessuno di loro, si legge nel rapporto, ha fornito ai miliziani informazioni utili al massacro. ''Non c'è alcun elemento per ritenere che le persone sulle quali si è indagato abbiano passato informazioni a Hamas sfruttando il lavoro che svolgevano in Israele'', afferma Channel 12. Sono circa 16mila i palestinesi della Striscia di Gaza che hanno un permesso di lavoro in Israele, per cui l'indagine dello Shin Bet ha riguardato circa il 18 per cento della forza lavoro.



Gli Houthi rivendicano l'attacco a una nave nel Golfo di Aden

Il portavoce militare del gruppo Ansar Allah Houthi ha rivendicato l'attacco a una nave al largo della città yemenita di Aden, riporta Al Jazeera. "Abbiamo effettuato un attacco contro una nave americana nel Golfo di Aden con missili navali e il colpo è stato preciso. Abbiamo attaccato la nave americana dopo che il suo equipaggio ha respinto i nostri avvertimenti. Rinnoviamo l'allerta a tutte le navi affinché rispondano agli appelli delle nostre forze navali. Gli equipaggi delle navi prese di mira devono partire rapidamente dopo il primo avvertimento - affermano gli Houthi -. Le Forze Armate yemenite persistono nel sostenere i loro doveri religiosi, morali e umanitari nel sostenere il popolo palestinese oppresso, e le loro operazioni nel Mar Rosso e nel Mar Arabo non si fermeranno finché non cesserà l'aggressione e non sarà revocato l'assedio del popolo palestinese nella Striscia di Gaza".

Idf: 'Eliminato comandante unità Hamas per lancio razzi'

Le forze di difesa israeliane (Idf) e i servizi dello Shin Bet hanno annunciato di aver ucciso il capo di unità di Hamas per il lancio di razzi. Amar Atiya Darwish Aladini è stato responsabile del lancio di razzi dal centro di Gaza almeno dal 2008, afferma un comunicato congiunto, e ha svolto "un ruolo centrale"nei preparativi dell'attacco del 7 ottobre.

Houthi alzano il tiro, primi morti in attacchi contro navi mercantili

E' la prima volta, dall'inizio degli attacchi sferrati dai miliziani yemeniti Houthi contro navi mercantili nel Mar Rosso ''in solidarietà con i palestinesi di Gaza'', che si verificano morti. E' toccato a due membri dell'equipaggio di una nave battente bandiera delle Barbados e di proprietà della Liberia, la True Confidence, colpita da un missile a 90 chilometri dalla città costiera di Aden, in Yemen. Si tratta di una escalation significativa, sottolineano funzionari americani citati dalla Cnn. "Almeno due marinai innocenti sono morti", si legge in un comunicato dell'ambasciata britannica nello Yemen rilanciato da Sky News. "Questa è una triste, ma inevitabile conseguenza del lancio sconsiderato di missili da parte degli Houthi contro le navi internazionali'', prosegue la nota. L'ambasciata sottolinea poi che gli Houthi "devono fermarsi. Le nostre più sentite condoglianze vanno alle famiglie di coloro che sono morti e di coloro che sono rimasti feriti''.


Houthi rivendicano attacco nave, per proprietario è alla deriva

I miliziani yemeniti Houthi hanno rivendicato l'attacco contro il mercantile True Confidence nel Golfo di Aden, al largo dello Yemen, battente bandiera delle Barbados. ''La nave è alla deriva'', ha fatto sapere la proprietà greca, spiegando che il mercantile è stato colpito da un missile a 90 chilometri di distanza da Aden.

Usa: due morti e sei feriti equipaggio nave colpita nel Mar Rosso

Due persone sono rimaste uccise e altre sei ferite a causa dell'attacco missilistico lanciato contro una nave battente bandiera delle Barbados che navigava nel Mar Rosso. E' quanto ha segnalato l'equipaggio. Il cargo True Confidence e' stato colpito e "danneggiato in maniera significativa" al largo dello Yemen. "L'equipaggio ha riportato almeno due morti e sei feriti e ha abbandonato la nave", ha riferito un funzionario americano. 


Almeno due morti nel cargo colpito da un missile a Aden

Un missile lanciato oggi dallo Yemen ha colpito una nave portarinfuse nel Golfo di Aden, e l'equipaggio ha riportato almeno due morti e sei feriti. Lo ha reso noto un funzionario americano. Il missile ha causato "danni significativi" alla nave battente bandiera delle Barbados e registrata in Liberia, ha detto il funzionario, confermando che l'equipaggio "ha abbandonato la nave". 

Al-Jazeera, nuovo attacco su palestinesi in fila per aiuti umanitari

L'emittente al-Jazeera ha segnalato un nuovo attacco israeliano contro i palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari, a sud ovest di Gaza City. Almeno otto i palestinesi rimasti feriti dal fuoco israeliano, riporta la tv, segnalando che la distribuzione dei beni era in corso nella rotonda Nabulsi. 

Una settimana fa sono stati uccisi più di cento palestinesi in attesa di aiuti alimentari e altri 760 sono rimasti feriti dopo essere stati colpiti dalle forze israeliane a Gaza.

Numero due di Hezbollah, respingiamo la mediazione americana

Il vice segretario generale di Hezbollah, lo shaykh Naim Qàssem, ha dichiarato poco fa che il Partito di Dio alleato dell'Iran respinge le proposte di mediazione americane per un accordo con Israele. "La nostra posizione è chiara - ha detto Qàssem citato dai media di Beirut - e lo abbiamo ripetuto più volte: finché Gaza sarà sotto attacco, il fronte sud (del Libano) sarà acceso. Ed è vero anche il contrario: quando si ferma l'aggressione su Gaza, anche il fronte sud si fermerà".   Due giorni fa l'inviato speciale americano Amos Hochstein, che in passato ha servito nell'esercito israeliano, aveva incontrato a Beirut gli alleati istituzionali di Hezbollah ribadendo la proposta di mediazione americana, che si basa essenzialmente sulla richiesta di Israele di allontanare verso nord la minaccia armata di Hezbollah. "Amos Hochstein può dire quello che vuole, ma non accetteremo certo i diktat di Israele", ha detto Qàssem. 

Rubymar, esperto Ispra valuterà rischio di danno a ecosistemi marini

Un esperto Ispra offrirà supporto nella gestione dell'emergenza ambientale legata alla nave affondata nel Mar Rosso. Ne dà notizia Ispra sul suo sito Internet.

"Luigi Alcaro dell'Ispra - si legge - è stato selezionato dall'Emergency Response Coordination Centre della Commissione europea, tra i vari candidati a livello internazionale, per supportare le Autorità Yemenite per far fronte all'emergenza ambientale originatasi dall'affondamento della motonave Rubymar e conseguentemente del suo carico inquinante a seguito dell'attacco terroristico degli Houti del 18 febbraio". 

L'esperto Ispra è "chiamato a valutare il rischio di danno agli ecosistemi marini derivanti dal potenziale rilascio in mare del combustibile di bordo e del carico di fertilizzanti (circa 28mila tonnellate) e a formulare ipotesi di interventi sul relitto per la mitigazione delle conseguenze del rilascio inquinante".

Media, 'Hamas vuole Barghouti e i leader dell'Intifada liberi'

Le richieste aggiornate di Hamas riguardo un cessate il fuoco ed il graduale rilascio di ostaggi includono la liberazione dei principali esponenti dell'intifada armata contro Israele - tutti condannati all'ergastolo per terrorismo - fra cui Marwan Barghouti (al-Fatah), Ahmed Saadat (Fronte popolare), Ibrahim Hamed ed Abbas Sayed (ala militare di Hamas) e numerosi altri reclusi. Lo ha appreso il sito giordano A-Rai al-Youm, citato da media in Israele. Secondo il sito, la liberazione degli ostaggi potrebbe iniziare solo una settimana dopo l'inizio del cessate il fuoco. Israele dovrebbe inoltre impegnarsi ad un ritiro totale dalla striscia di Gaza prima che un secondo gruppo di ostaggi sia messo in libertà. Queste sono le "richieste finali", avrebbe fatto sapere Hamas ai mediatori egiziani, secondo il sito. Domani, secondo la radio militare israeliana, una delegazione di Hamas è attesa al Cairo, ma la fazione islamica  non ha ancora inoltrato la lista degli ostaggi (richiesta da Israele) che dovrebbero essere liberati nella prima fase del cessate il fuoco. A queste condizioni, secondo l'emittente, Israele non intende inviare in Egitto una propria delegazione. 

Nave colpita, 3 dispersi e 4 feriti gravi

Tre membri dell'equipaggio della nave True Confidence risultano dispersi e altri quattro hanno riportato gravi ustioni dopo che il cargo battente bandiera delle Barbados è stata colpito e danneggiato al largo dello Yemen. Lo ha riferito la Reuters citando una fonte secondo la quale l'imbarcazione sembra essere stata abbandonata. 

Israele emette avviso sicurezza per rischio attentati in Ramadan

Il Consiglio di sicurezza nazionale di Israele ha emesso un avviso per segnalare il rischio di attentati durante il mese sacro all'Islam, che inizia il 10 marzo, in quanto ''le organizzazioni terroristiche musulmane vedono il Ramadan come un’opportunità per compiere attacchi e atti di violenza''. Chiedendo ai cittadini israeliani di prestare particolare attenzione durante i viaggi, il Consiglio di sicurezza ha affermato che ''le organizzazioni jihadiste come lo Stato Islamico (Isis) e al Qaeda invitano sempre più spesso i loro seguaci a compiere attacchi''. Quindi il Consiglio si aspetta che le organizzazioni terroristiche approfittino ''della guerra in corso a Gaza e delle tensioni attorno al Monte del Tempio per incoraggiare attacchi contro obiettivi israeliani e occidentali''.

Idf, 250 miliziani Hamas e Jihad Islamica catturati a Khan Younis

A Khan Younis sono stati catturati 250 miliziani di Hamas e della Jihad Islamica nel complesso residenziale di Hamad Town, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che alcuni dei miliziani avevano partecipato all'attacco terroristico del 7 ottobre e sono membri della forza d'élite Nukhba di Hamas. I militari hanno aggiunto che, durante gli interrogatori, i miliziani catturati hanno fornito informazioni utili al proseguimento dell'operazione a Gaza.

Usa, stato dell'Unione, tra ospiti familiari ostaggi Gaza: il 'no' di Zelenska e Navalnaya

Domani Joe Biden pronuncerà alle 21 ore di Washington, le 3 di notte in Italia, il discorso sullo Stato dell'Unione, l'ultimo del suo attuale mandato alla Casa Bianca. C'è grande attesa per il messaggio che il presidente rivolgerà alla nazione che, a 8 mesi dalle elezioni di novembre, diventerà necessariamente un discorso programmatico per la rielezione. Ma, come ogni anno, l'attenzione sarà riservata anche agli ospiti speciali che la first lady, Jill Biden, senatori e deputati inviteranno, solitamente figure simbolo degli impegni di politica interna ed estera dell'amministrazione e del Congresso. Con il discorso che cade esattamente a cinque mesi dagli attacchi di Hamas in Israele, che hanno dato inizio alla guerra a Gaza, lo Speaker della Camera, Mike Johnson e il leader della minoranza dem Hakeem Jeffries, hanno invitato i familiari di ostaggi americani catturati il 7 ottobre. Il leader repubblicano ha invitato Orna e Daniel Neutra, madre e fratello di Omer Neutra, mentre quello dem ha invitato Andrea Weinstein, sorella di Judy Weinstein Haggai e Gad Haggai, sono stati entrambi uccisi.  


Media, in proposta finale Hamas chiede rilascio Barghouti

Hamas ha chiesto il rilascio di Marwan Barghouti e di un'altra serie di detenuti palestinesi di alto profilo condannati per terrorismo nella proposta finale, non negoziabile, consegnata ai mediatori egiziani. E' quanto riferisce il sito di notizie Rai al-Youm, citato da Times of Israel, precisando che tra i punti indicati si propone lo scambio con gli ostaggi una settimana dopo l'entrata in vigore di un cessate il fuoco permanente.

Oltre alla liberazione di Barghouti, si richiede la scarcerazione del principale produttore di bombe di Hamas, Abdullah Barghouti, il capo del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina Ahmad Sadat, Ibrahim Hamed, ex comandante dell'ala militare di Hamas in Cisgiordania, e Abbas al-Sayed, un membro anziano di Hamas responsabile della pianificazione di attentati che hanno ucciso decine di israeliani.


Israele lancia allerta di sicurezza ai cittadini per il Ramadan

Un invito agli israeliani a mantenere uno stato di vigilanza (sia nel territorio nazionale sia all'estero) in occasione del Ramadan è stato lanciato oggi dal Consiglio per la sicurezza nazionale (Malal). ''Le organizzazioni terroristiche - ha avvertito - potrebbero fare riferimento alla operazione 'Spade di ferro' (la guerra a Gaza, ndr) e alle tensioni sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme e nella moschea al-Aqsa per sospingere i propri sostenitori a compiere attacchi contro israeliani o contro obiettivi occidentali''. Nei viaggi all'estero, ha aggiunto il Malal, è dunque necessario ''mantenere un atteggiamento responsabile''. Oggi intanto a Gerusalemme est, nel sobborgo di Neve' Yaakov, un israeliano di 64 anni è stato pugnalato ripetutamente alla schiena e ferito. La radio militare ha riferito che il suo assalitore, un palestinese di 14 anni, è stato catturato poco dopo nelle vicinanze. 

Strage monte Meron, commissione d'inchiesta: 'Netanyahu tra responsabili'

Benjamin Netanyahu è uno dei funzionari responsabili della strage del monte Meron del 2021, nella quale 45 ebrei ortodossi morirono schiacciati nella calca durante una funzione religiosa. Lo ha stabilito una Commissione statale d'inchiesta israeliana, secondo cui la responsabilità del disastro ricade, oltre che sul primo ministro e su altri funzionari, anche sul presidente della Knesset, che all'epoca era ministro della Pubblica sicurezza, e sul capo della polizia Kobi Shabtai.  Anche se l'inchiesta ha affermato che non proporrà sanzioni per Netanyahu a causa della sua posizione, la Commissione ha affermato che è ragionevole presumere che il primo ministro sapesse che il sito era pericoloso dopo che era stato lanciato l'allarme. "Ci sono basi ragionevoli per concludere che Netanyahu sapesse che il sito della tomba di Rashbi poteva costituire un pericolo per le masse che lo visitavano", ha detto la commissione, riferendosi alla tomba del rabbino Shimon Bar Yochai dove la strage è avvenuta.



Uomo accoltellato a Gerusalemme, arrestato un 14enne

La polizia ha arrestato un 14enne palestinese sospettato di aver accoltellato oggi a Gerusalemme un uomo di 64 anni. L'aggressore era fuggito subito dopo l'attacco, che ha causato ferite moderate alla vittima. 

Dall'Egitto e dagli Emirati aiuti a Gaza via terra e aria

Le autorità egiziane hanno continuato anche oggi a consegnare aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, sia via terra dal valico di Rafah, sia per via aerea in varie parti della Striscia, con la collaborazione degli Emirati Arabi Uniti. Una fonte della sicurezza egiziana responsabile del valico di Rafah ha detto che anche alcuni Paesi arabi e non solo stanno fornendo aiuti umanitari e medici: tra questi Qatar, Bahrein, Giordania, Francia e Belgio. Si prevede inoltre l'arrivo e il lancio di ulteriori aiuti umanitari dagli Stati Uniti e dal Canada nelle prossime ore. 

Usa-Turchia, Fidan vola da Blinken, Gaza e F16 in agenda

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e' in partenza per una missione di due giorni negli Stati Uniti durante la quale incontrera' il Segretario di Stato americano Anthony Blinken. Il capo della diplomazia di Ankara e' stato invitato da Blinken, che lo scorso gennaio si era recato in Turchia per parlare della situazione nella Striscia di Gaza. Nei prossimi due giorni Fdan e Blinken, alla testa delle rispettive delegazioni, dirigeranno i lavori del 'Meccanismo Strategico Turchia-Usa', una forma di collaborazione decisa dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan e dal presidente americano Anthony Blinken durante il G20 di Roma del 2021, al fine di coordinare la collaborazione tra i due Paesi. Il ministro degli Esteri turco ha anche in programma un faccia a faccia con il Consigliere per la Sicurezza Nazionale americano Jake Sullyvan.


Lapid a Netanyahu, dopo inchiesta Monte Meron dimettiti

"Netanyahu non e' qualificato. Doveva dimettersi il giorno dopo il disastro. Questo e' cio' che farebbe qualsiasi altro capo di Stato. Ora arriva questo rapporto e dice tutto. In segno di rispetto per le vittime del Monte Meron, per evitare il suo prossimo disastro, dovrebbe andare a casa". E' il commento del leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid dopo che la commissione d'inchiesta ha trovato il premier personalmente responsabile per la tragedia costata la vita a 45 persone nel 2021. Nel rapporto, tuttavia, non sono indicate raccomandazioni per il capo del governo.


'Dal 7 ottobre alla pace', oltre 120 adesioni a Manifesto Sinistra per Israele

Giuliano Amato, Corrado Augias, Stefano Ceccanti, Piero Fassino, Emanuele Fiano, Giovanni Maria Flick, Luciano Violante sono tra gli oltre 120 firmatari del Manifesto 'Dal 7 ottobre alla pace' promosso da Sinistra per Israele sulla crisi in Medio Oriente e aperto a quanti credono in una soluzione fondata sui diritti di entrambi i popoli e sulla loro convivenza. 

“Il massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso e le conseguenze drammatiche dell’operazione militare israeliana sulla popolazione palestinese —recita il Manifesto — hanno determinato una spirale che va immediatamente interrotta attraverso un accordo di cessate il fuoco che consenta la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e l’inoltro alla popolazione civile di Gaza, in condizioni di sicurezza, degli aiuti umanitari”.  “Nessuno può dimenticare —si legge ancora nel documento- che Israele è fin dalla sua nascita una democrazia fondata su valori liberali e progressisti, in una regione fortemente segnata da regimi autocratici. Anche le continue e straordinarie mobilitazioni della società israeliana testimoniano una robusta e radicata cultura democratica. Come per tutte le democrazie, il giudizio sullo Stato di Israele non deve coincidere con quello sul suo Governo in carica”. 


Inchiesta Monte Meron, Netanyahu ritenuto responsabile

La commissione d'inchiesta sulla tragedia del Monte Meron nel 2021 ha concluso che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "ha la responsabilità personale" per la ressa in cui morirono in 45, ma non ha indicato nessuna raccomandazione per lui. Il 30 aprile 2021, decine di migliaia di ebrei ultraortodossi si sono riuniti sul Monte Meron, vicino al confine tra Israele e il Libano, in occasione del pellegrinaggio annuale sulla tomba del famoso rabbino  Shimon Bar Yochai. Nella ressa in 45 hanno perso la vita, tra cui almeno 16 bambini e adolescenti. Dall'inchiesta è emerso che dal 2008 l'ufficio del premier era stato informato più volte dei potenziali pericoli causati dall'elevato affollamento attorno alla tomba. "Ci sono basi ragionevoli per concludere che Netanyahu sapesse che il sito della tomba di Rashbi era stato manotenuto in modo inappropriato per anni e che poteva costituire un pericolo per le masse che visitavano il sito, specialmente a Lag B'omer", si legge nel rapporto della commissione. "Anche se, in nome della prudenza, presumiamo che Netanyahu non avesse una conoscenza concreta della questione, visto quello che è successo avrebbe dovuto saperlo", continua la commissione, sottolineando che "Netanyahu non ha agito come ci si aspetta da un primo ministro per correggere questo stato di cose". 

La pazienza del Regno Unito agli sgoccioli: "Servono più aiuti a Gaza"

Il ministro degli Esteri britannico David Cameron dirà al ministro israeliano Benny Gantz che la pazienza del Regno Unito si sta esaurendo per la mancanza di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Alla vigilia della visita a Londra di Gantz, il capo del Foreign Office ha sottolineato che nella Striscia la gente sta morendo di fame e Israele, in quanto potenza occupante a Gaza, ha il dovere, ai sensi del diritto umanitario internazionale, di fornire aiuti. La tappa a Londra del leader di Unità nazionale arriva dopo i colloqui di alto livello avuti a Washington con la vice presidente Usa Kamala Harris, il segretario di Stato Antony Blinken e il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan. Una visita, segno dell'insofferenza e dell'irritazione del presidente Joe Biden nei confronti del premier Benjamin Netanyahu, che ha fatto andare su tutte le furie il capo di governo israeliano, scavalcato da Gantz, suo oppositore. Secondo un sondaggio di Channel 13 l'ex capo di Stato maggiore prenderebbe 39 seggi alle elezioni, mentre Netanyahu ne otterrebbe solo 17.

Cameron

©Ansa

Ue: "Valutiamo l'ipotesi di paracadutare gli aiuti a Gaza"

L'Unione Europea sta studiando "con attenzione" la possibilità di paracadutare aiuti nella Striscia di Gaza, così come fatto dagli Usa. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea, precisando però che l'Ue "non dispone di mezzi" per farlo e dunque l'operazione andrebbe condotta o attraverso "organizzazioni internazionali" o grazie "a uno Stato membro", attivando il meccanismo di protezione civile, che "non è stato mai usato a questo scopo". 

Forze filo-Iran annunciano un attacco con drone su Haifa

La 'Resistenza islamica in Iraq', sigla dei gruppi armati iracheni filo-iraniani, ha pubblicato poco fa una rivendicazione-video di un presunto attacco con droni contro il porto di Haifa, nel nord di Israele.   Il filmato diffuso via Telegram dall'account ufficiale del raggruppamento di gruppi armati non precisa da dove siano stati lanciati i droni.   Questi velivoli senza pilota possono esser stati lanciati dal sud-ovest della Siria, a ridosso del lato occidentale delle Alture del Golan, dove operano tra gli altri miliziani filo-iraniani libanesi e siriani. 

Hezbollah annuncia la morte di altri due suoi combattenti

Sale a 234 il numero dei combattenti di Hezbollah uccisi da Israele in sei mesi di guerra, secondo il conteggio fornito stamani dai media di Beirut. Il bilancio non tiene conto dei miliziani filo-iraniani uccisi nei raid israeliani e statunitensi in Siria.   Nelle ultime ore Hezbollah ha diffuso due comunicati in cui annuncia la morte di due suoi combattenti nel sud del Libano a seguito di raid israeliani lungo la linea del fronte di guerra. 

Israele: "Il 7 ottobre, questo equipaggio di carri armati, tutto femminile, ha salvato un intero kibbutz, combattendo e neutralizzando dozzine di terroristi di Hamas nell'arco di 17 ore"

Israele, via libera alla costruzione di 3.500 unità abitative negli insediamenti

Il Consiglio nazionale di edificazione e costruzione israeliano ha approvato oggi l'autorizzazione alla costruzione di circa 3.500 unità abitative negli insediamenti in Cisgiordania, la maggior parte delle quali a Maale Adumim. Si tratta della prima misura di questo tipo adottata dal giugno 2023. 

"Il Consiglio ha dato luce verde alla costruzione di 3.476 unità abitative, 2.452 delle quali a Maale Adumim, 694 a Efrat e 330 a Kedar", riporta Ha'aretz. 

Una decisione lodata dal ministro delle Finanze ed esponente dell'ultradestra israeliano, Bezalel Smotrich - che presiede il Consiglio incaricato di rilasciare i permessi di costruzione - per il quale le autorità "continuano a costruire il paese". "Insieme ai permessi di costruzione, stiamo facendo un enorme investimento nello sviluppo delle infrastrutture di trasporto, dell’occupazione e della qualità della vita", ha scritto Smotrich su X.

"Segnalata esplosione vicino a nave al largo dello Yemen"

La società di sicurezza marittima Ambrey ha riferito di "un'esplosione" vicino a una nave portarinfuse di proprietà statunitense e battente bandiera delle Barbados, in transito a sud-ovest della città portuale yemenita di Aden. "Una nave vicina ha segnalato un'esplosione in prossimità della nave portarinfuse battente bandiera delle Barbados, di proprietà degli Stati Uniti", ha detto Ambrey, avvertendo le altre navi di tenersi alla larga dall'imbarcazione che corrisponde al "profilo di obiettivo" degli Houthi dello Yemen. 

Houthi

©Ansa

Mo, nuovo sospetto attacco Houthi a sudovest di Aden

Ancora un "incidente" al largo delle coste dello Yemen. L'agenzia United Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) riferisce via X di aver ricevuto una segnalazione di un "incidente a 54 miglia nautiche a sudovest di Aden" e precisa che "le autorità indagano". Non ci sono sinora altri dettagli. 

Ministro palestinese, 'Israele apra valichi con Gaza agli aiuti'

Il ministero degli Esteri palestinese ha chiesto alle autorità israeliane di aprire tutti i valichi con la Striscia di Gaza per accelerare l'ingresso degli aiuti umanitari per i palestinesi nell'enclave devastata dalla guerra. In una dichiarazione riportata dall'agenzia turca Anadolu, il ministero accusa il governo israeliano di impedire l'ingresso degli aiuti a Gaza, soprattutto al nord e di voler "perpetuare il suo piano di separare Gaza dalla Cisgiordania e di sfollare i palestinesi". "La carestia sta peggiorando di giorno in giorno nella Striscia di Gaza, dove vivono quasi 2,4 milioni di persone", si legge in una nota, secondo la quale sono oltre  700.000 i palestinesi alla fame nel nord di Gaza. 

Cameron avverte Gantz, la pazienza con Israele è al limite

"La pazienza verso Israele si sta esaurendo" in seno alla comunità internazionale e anche da parte di alleati affidabili come il Regno Unito. E' l'avvertimento rivolto da David Cameron, titolare degli Esteri nel governo Tory di Rishi Sunak, al ministro israeliano Benny Gantz (esponente d'opposizione entrato nel gabinetto di guerra di Netanyahu dopo l'escalation con  Hamas) in arrivo a Londra da Washington. Cameron, parlando alla Camera dei Lord britannica, ha sottolineato di aver indirizzato "tutta una serie di moniti" agli israeliani sulla necessità di garantire più umanitari ai palestinesi della Striscia di Gaza.

Commissione,Netanyahu responsabile per morte 45 religiosi

Una commissione di inchiesta ufficiale ha addossato al premier Benyamin Netanyahu la ''responsabilità personale'' per la strage avvenuta nell'aprile 2021, quando 45 ebrei ortodossi morirono schiacciati dalla folla durante una celebrazione religiosa sul monte Meron, in Galilea. ''Tuttavia - hanno aggiunto i tre membri della commissione secondo la radio pubblica Kan - nei suoi confronti non abbiamo preso decisioni di carattere operativo''. I giudici hanno incolpato di ''responsabilità personale'' anche ad Amir Ohana (allora ministro per la sicurezza interna ed oggi presidente della Knesset) e il capo dello polizia Yaakov Shabtai.   

Oms denuncia "estrema malnutrizione bambini a Gaza"

L'Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) ha lanciato un allarme per il "livello estremo di malnutrizione" presso la popolazione di Gaza che ha già causato la morte di 10 bambini. "La situazione è particolarmente grave nel nord della Striscia", ha detto Richard Peeperkorn, responsabile dell'organizzazione per Gaza e Cisgiordania. Il nord è infatti una delle aree dove la popolazione civile si è ammassata cercando di sfuggire ai bombardamenti israeliani. Le parole di Peeperkorn giungono dopo l'appello lanciato attraverso i social media ieri dal numero uno dell'organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, reduce da una visita all'ospedale Al-Awda e Kamal Adwan. Tedros parla di "terribili riscontri", dieci bambini morti "per denutrizione" e infrastrutture distrutte dagli attacchi israeliani. Tedros denuncia anche che quella conclusasi domenica scorsa e' stata la prima visita concessa all'organizzazione da parte delle autorità israeliane. La delegazione di OMS era stata in visita a Gaza l'ultima volta alla fine dello scorso ottobre.

Media, Usa chiedono tregua 6 settimane in risoluzione Onu

Gli Stati Uniti hanno rivisto il testo della bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per sostenere "un cessate il fuoco immediato di circa sei settimane a Gaza insieme al rilascio di tutti gli ostaggi": lo riportano i media internazionali. La bozza iniziale degli Stati Uniti mostrava il sostegno ad un 'cessate il fuoco temporaneo' nella guerra tra Israele e Hamas. Washington ha posto finora il veto su 3 progetti di risoluzione, 2 dei quali avrebbero richiesto un cessate il fuoco immediato. Gli Usa hanno detto che intendono concedere tempo per i negoziati sulla loro bozza e che non si precipiteranno al voto.

Fratoianni, perché governo e centro destra non vanno a Rafah?

"Eravamo al valico di Rafah ieri, alla porta dell'inferno: incubatrici, ambulanze, medicine, tonnellate di cibo. Sono una piccola parte degli aiuti respinti dall'Esercito israeliano al valico di Rafah, ammassati in un magazzino a poca distanza. Basta che in un Tir ci sia un articolo vietato per veder respinto tutto il carico, peccato che non esista una lista di articoli vietati e che tutto diventi incerto, arbitrario, crudele. E intanto a Gaza si muore di fame e di malattie", scrive nel suo diario online Nicola Fratoianni dall'Egitto, dove si trova fino a oggi con la delegazione dei parlamentari Avs, Pd, M5S, associazioni pacifiste e Ong. "In piedi, di fronte a questo accesso dove finisce l'Egitto e inizia una terra dove manca tutto, per chiedere il cessate il fuoco e l'apertura incondizionata agli aiuti, dove Caronte ha la divisa e il fiume Stige ha la forma di muri in cemento armato", prosegue. "Oltre questo varco c'è un inferno in cui i bambini muoiono di fame, dove c'è un bagno ogni seicento persone, dove si beve acqua salata o acqua di fogna e proliferano le malattie. Le Ong parlano di 'catastrofe' umanitaria solo perché non hanno un termine più duro. A parlare con il capo dell'Unrwa a Gaza, uscito per qualche minuto per incontrarci, eravamo 14 parlamentari italiani di opposizione. Dov'è il governo? Dove è la maggioranza? Sono sempre pronti a spiegarci di chi è la colpa e chi va punito ma da queste parti non si sono mai visti". 

Idf, 'uccisi più di 20 combattenti di Hamas in un giorno'

L'esercito israeliano afferma di aver ucciso nelle ultime 24 ore più di 20 combattenti di Hamas, la maggior parte dei quali nella città meridionale di Khan Younis, di cui 15 in un attacco aereo. Fra gli uccisi ci sarebbero due militanti che hanno partecipato all'attacco del 7 ottobre.

L'ultima serie di attacchi israeliani a Khan Younis, Deir el-Balah e in tutta la zona centrale di Gaza hanno ucciso numerosi civili, ha riferito l'agenzia palestinese Wafa.

Idf, 'uccisi più di 20 combattenti di Hamas in un giorno'

L'esercito israeliano afferma di aver ucciso nelle ultime 24 ore più di 20 combattenti di Hamas, la maggior parte dei quali nella città meridionale di Khan Younis, di cui 15 in un attacco aereo. Fra gli uccisi ci sarebbero due militanti che hanno partecipato all'attacco del 7 ottobre. L'ultima serie di attacchi israeliani a Khan Younis, Deir el-Balah e in tutta la zona centrale di Gaza hanno ucciso numerosi civili, ha riferito l'agenzia palestinese Wafa.

Tajani, 'bene ok Parlamento, Italia può giocare ruolo protagonista nel Mar Rosso'

Soddisfatto per l'ok del Parlamento alla missione Aspides? "Assolutamente sì, vuol dire che abbiamo lavorato bene e che in politica estera c'è un consenso di tutto il Parlamento e questo permette all'Italia di giocare un ruolo da protagonista per garantire il traffico marittimo nelle aree del Mar Rosso". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del comizio del centrodestra a Pescara. "La nostra Marina Militare - rimarca il titolare della Farnesina - difenderà i nostri mercantili".

Hamas, 'noi flessibili, continueremo a negoziare per cessate fuoco'

Hamas afferma di "dimostrare la flessibilità necessaria" per arrivare a un accordo sulla "cessazione dell'aggressione" nella Striscia di Gaza. In una dichiarazione con nuove accuse a Israele di porre ostacoli nei colloqui, il gruppo, che nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza, fa sapere che continuerà a negoziare con Israele tramite i mediatori fino al raggiungimento di un accordo per un cessate il fuoco. Hamas "continuerà a negoziare tramite i suoi fratelli mediatori per arrivare a un accordo che soddisfi le richieste e gli interessi del nostro popolo". Le accuse di Hamas a Israele sono sui punti che riguardano "un cessate il fuoco permanente, il ritorno degli sfollati, il ritiro dalla Striscia di Gaza e i bisogni della nostra popolazione".

Houthi, 'attaccati due cacciatorpedinieri Usa'

"Le forze armate yemenite hanno effettuato un'operazione durante la quale hanno attaccato due cacciatorpedinieri statunitensi nel Mar Rosso". Lo ha detto al canale televisivo yemenita Al Masirah il portavoce militare Houthi Yahya Saree, aggiungendo che i militanti hanno utilizzato nell'attacco missili antinave e droni.

Media, 'in stallo i colloqui per un cessate il fuoco a Gaza'

I negoziati per arrivare a un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas sembrano essere in fase di stallo, quando mancano ormai pochi giorni alla scadenza non ufficiale dell'inizio del Ramadan: lo scrive oggi il Guardian. Due giorni di colloqui tra Hamas e mediatori internazionali nella capitale egiziana, Il Cairo, non hanno prodotto alcun progresso significativo - secondo funzionari palestinesi - dopo che Israele ha rifiutato di inviare una delegazione all'ultimo round di negoziati. Benjamin "Netanyahu non vuole raggiungere un accordo" e "la palla ora è nel campo degli americani" per spingere il primo ministro israeliano a tornare al tavolo, ha detto ai media il capo della divisione politica di Hamas a Gaza, Basem Naim. Secondo un anonimo funzionario citato dall'emittente egiziana Al-Qahera News, vicina ai servizi di intelligence del Paese, "i negoziati sono difficili ma continuano".

Turchia, 'il mondo musulmano si muova unito per Gaza'

La Turchia ha invitato il mondo musulmano ad agire in modo unito per fermare il conflitto in corso nella Striscia di Gaza. "C'è un'enorme aspettativa su di noi in questo momento, anche se ciò significa agire in modo unilaterale", ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante il vertice straordinario dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) sulla Palestina tenutosi ieri a Jeddah, in Arabia Saudita. "Come mondo musulmano, dobbiamo elaborare un piano su tre basi per contrastare le atrocità a Gaza", ha detto Fidan - riporta l'agenzia di stampa Anadolu - sottolineando che l'attuazione della decisione di fermare le spedizioni di armi a Israele "deve essere monitorata". Secondo il capo della diplomazia di Ankara, è importante "rompere l'assedio da parte di Israele per impedire che il popolo soffra la fame" mentre, "sul fronte politico e diplomatico", la Turchia ha invitato ad "aumentare la pressione su Israele con ogni mezzo possibile, agendo collettivamente e con una sola voce". Concludendo il suo intervento, Fidan ha affermato: "Non possiamo lasciare il popolo di Gaza alla mercé di Israele o aspettare la benedizione delle potenze egemoniche".

Wsj, proposta breve tregua, 'pochi giorni per guadagnare tempo'

Una breve pausa, anche di pochi giorni, nei combattimenti nella Striscia di Gaza per guadagnare tempo per arrivare a un cessate il fuoco "più lungo" tra Israele e Hamas. E' quanto, secondo il Wall Street Journal, hanno proposto i mediatori nel contesto dei 'difficili' colloqui al Cairo e mentre si avvicina il mese di Ramadan, che dovrebbe iniziare il 10 marzo. Stando alle notizie, l'idea di una breve tregua caldeggiata sia dai negoziatori americani che arabi, potrebbe servire alle parti per dimostrare il reciproco interesse a un accordo più lungo.

Oms, 'più di 8.000 pazienti devono essere evacuati da Gaza'

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha affermato che più di 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche. Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per Gaza e Cisgiordania, ha detto ai giornalisti che circa 6.000 persone dovevano essere evacuate per ferite e disturbi legati alla guerra, fra le quali pazienti con lesioni da trauma multiplo, ustioni e amputazioni. Altre 2.000 sono pazienti che necessitano di cure per cancro e altre gravi malattie croniche.

L’Oms ha affermato che spostare questi pazienti fuori da Gaza allevierebbe parte della pressione sui medici e sugli ospedali che stanno lottando per continuare a funzionare in una zona di guerra.

Iran, 'i Paesi islamici interrompano i rapporti con Israele'

"I Paesi islamici dovrebbero interrompere immediatamente i loro rapporti diplomatici e gli scambi commerciali con il regime sionista. Non dovrebbero limitarsi a rilasciare dichiarazioni politiche": lo ha detto ai media ieri sera a Jeddah il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian. Il ministro era ieri in Arabia Saudita per partecipare alla riunione d'emergenza dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) sulla Palestina. Israele persegue un approccio pericoloso a Gaza, che sta cancellando la storia e l'identità della Palestina nei territori occupati, ha affermato Amirabdollahian, aggiungendo che "i sionisti dovrebbero essere processati davanti alla Corte internazionale di giustizia, come criminali di guerra". Amirabdollahian ha anche chiesto l'espulsione di Israele dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e un referendum in Palestina per porre fine al conflitto a Gaza.

Asean e Australia, 'serve un cessate il fuoco immediato a Gaza'

I leader dell'associazione delle nazioni del Sudest asiatico (Asean) e dell'Australia hanno chiesto un cessate il fuoco immediato e duraturo a Gaza, definendo la situazione umanitaria nel territorio palestinese "terribile". "Chiediamo un cessate il fuoco umanitario immediato e duraturo", hanno affermato in un comunicato i leader di oltre dieci nazioni - tra cui Indonesia e Malesia a maggioranza musulmana - dopo giorni di trattative diplomatiche sul testo della dichiarazione.

Trump, concordo con l'offensiva di Israele a Gaza

Donald Trump ha espresso il suo sostegno alla guerra di Israele a Gaza in quello che e' considerato il suo commento più esplicito sui combattimenti, mentre cresce la pressione internazionale sugli Stati Uniti affinché tengano a freno il loro alleato. "Sì", ha risposto il tycoon, quando in un'intervista su Fox News gli è stato chiesto se fosse "nel campo di Israele". L'intervistatore ha poi chiesto se l'ex presidente fosse "d'accordo" con il modo in cui Israele stava conducendo la sua offensiva a Gaza. "Si deve risolvere il problema", ha risposto il tycoon.

Yemen, chi sono gli Houthi e perché hanno attaccato una nave italiana nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Il 12 gennaio 2024 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli, mentre nel marzo 2024 la nave Carlo Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare italiana, ha neutralizzato un attacco con un drone. L'APPROFONDIMENTO

A Londra e nel Regno Unito rischio attentati mai così alto dall'11/9

Secondo il Daily Mail l’allarme sarebbe stato lanciato dai servizi segreti durante un incontro riservato con alcuni parlamentari. I DETTAGLI

Hamas: "Continueremo i negoziati per il cessate il fuoco"

Hamas fa sapere con un comunicato che "continuerà i negoziati attraverso mediatori finché non sarà raggiunto un accordo di cessate il fuoco con gli israeliani". "Stiamo mostrando la flessibilità necessaria per raggiungere una cessazione completa dell'aggressione contro il nostro popolo, ma l'occupazione continua a sottrarsi ai diritti previsti da questo accordo", ha aggiunto Hamas. Negoziatori di Hamas, Qatar ed Egitto – ma non Israele – sono al Cairo per cercare di garantire un cessate il fuoco di 40 giorni in tempo per il mese di digiuno musulmano del Ramadan, che inizierà all'inizio della prossima settimana.

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