Guerra Israele-Hamas, Biden annuncerà costruzione di un porto a Gaza per gli aiuti

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La Casa Bianca: "Sarà allestito un molo temporaneo in grado di accogliere navi cargo di grandi dimensioni che trasportino cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei". Secondo il New York Times diminuiscono le speranze che un accordo sul rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre possa essere raggiunto la prossima settimana. Gli Houthi sono tornati a colpire nel Mar Rosso e per la prima volta dall'inizio della loro offensiva contro i mercantili occidentali hanno provocato vittime civili

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"Joe Biden annuncerà l'invio di una missione militare d'emergenza Usa sulla costa di Gaza per allestire un molo temporaneo in grado di accogliere navi cargo di grandi dimensioni che trasportino cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei". Lo hanno riferito alti funzionari della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti anticipando il discorso sullo Stato dell'Unione che il presidente terrà questa sera al Congresso. 

Secondo  il New York Times, che cita funzionari vicini ai colloqui, si stanno affievolendo le speranze che un accordo sul rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre e per arrivare a una tregua temporanea a Gaza possa essere raggiunto prima dell'inizio del Ramadan, la prossima settimana. 

Ieri un cargo battente bandiera delle Barbados è stata colpito e  danneggiato al largo dello Yemen, nel Golfo di Aden: l'equipaggio ha  riportato almeno tre morti e sei feriti. "Gli Stati Uniti continueranno a ritenere gli Houthi responsabili per i loro attacchi ed esortiamo gli altri governo del mondo a fare lo stesso", afferma il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che  più di 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche. 


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Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli

Yemen, chi sono gli Houthi e perché hanno attaccato una nave italiana nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Il 12 gennaio 2024 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli, mentre nel marzo 2024 la nave Carlo Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare italiana, ha neutralizzato un attacco con un drone. IL PUNTO

Houthi

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Israele: "Pieno sostegno al piano Usa per un porto temporaneo a Gaza"

Israele "sostiene pienamente" il piano degli Stati Uniti per creare un "porto temporaneo" sulla costa di Gaza da usare come terminale per gli aiuti umanitari che arriveranno via mare. Lo dice una fonte del governo israeliano citato dal "Times of Israel", dopo le anticipazioni del piano che sarà annunciato stanotte dal presidente Joe Biden durante il discorso sullo Stato dell'Unione.

Israele approva la costruzione di 3500 alloggi in Cisgiordania

"Nell'ultimo anno abbiamo autorizzato 18.515 unità abitative sul territorio" dichiara il ministro israeliano Bezalel Smotrich che aggiunge:  ''I nostri nemici vogliono indebolirci e noi continuiamo a costruire e a rafforzarci''. LEGGI L'ARTICOLO

Media: "Il capo della Cia a Doha dopo essere stato in segreto al Cairo"

Il direttore della Cia William Burns è arrivato oggi a Doha per colloqui con il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, nell'ambito dei negoziati fra Israele e Hamas, e dopo essere stato ieri sera al Cairo. Lo rivela il giornalista di Axios Barak Ravid, che cita fonti dell'amministrazione, secondo cui al momento non è previsto che Burns vada in Israele.

Medio Oriente, la Commissione Ue ha finora utilizzato 81 milioni di aiuti su 125

La Commissione Ue ha finora utilizzato 81 milioni di euro di aiuti umanitari in Medio oriente su uno stanziamento complessivo di 125 milioni. Lo si apprende da un comunicato ufficiale. La Ue ha finora organizzato 41 voli per fornire oltre 1800 tonnellate di aiuti ai palestinesi attraverso l'Egitto e sta esplorando ulteriori mezzi per forniture salvavita. Il Commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenari, è oggi in Israele per concludere la sua visita in Medio Oriente, dopo aver visitato ieri la Cisgiordania e la Giordania. L'obiettivo della visita è ribadire l'impegno della Ue a mobilitare tutti i mezzi possibili per fornire aiuti umanitari ai palestinesi in difficoltà. In Israele, il Commissario ha incontrato il ministero israeliano degli Affari esteri, il coordinatore israeliano delle attività governative nei territori (COGAT) e ha condiviso l'inequivocabile richiesta della Ue di proteggere i civili, l'accesso libero agli aiuti umanitari verso e attraverso Gaza, ribadendo nel contempo la richiesta della Ue di rilasciare tutti gli ostaggi. Ha anche incontrato i partner umanitari della Ue sul campo.

Usa: "Parte accordo sul ritorno dei palestinesi a Gaza nord"

Offrendo nuovi dettagli dell'accordo che si sta negoziando, fonti dell'amministrazione Biden spiegano che il cessate il fuoco inizierebbe con una prima fase di sei settimane, strutturata in modo che potrebbero essere aggiunte due successive fasi. Nella prima fase sarebbe previsto un "riposizionamento delle forze israeliane" e la possibilità per i palestinesi di tornare a Gaza nord. 

"Noi faremo tornare la gente a nord, questo è parte del piano a cui stiamo lavorando", spiegando le fonti riferendosi ad un punto a finora si è sempre opposto Israele che sostiene che il ritorno permetterebbe la ripresa di Hamas in quella metà di Striscia.  Riguardo poi alla possibilità che l'accordo si concluda prima dell'inizio del Ramadan, ipotesi a cui, per stessa ammissione di Joe Biden, lavorano gli americani, le fonti ammettono che "non c'e' un scadenza fissa o veloce per questi negoziati". 

Ma ribadiscono il rischio di arrivare al Ramadan senza un accordo: "riconosciamo che gli estremisti potrebbero usarlo per qualcosa che sarebbe estremamente negativo nel mese sacro, che noi vogliamo che sia un periodo di pace per le persone che pregano". "Haniyeh, il leader di Hamas, ha fatto appelli alla violenza per il Ramadan" aggiungono che bisogna quindi fare qualcosa e per questo "stiamo lavorando con gli israeliani, l'Anp, i giordani ed altri". 

Niente tregua per il Ramadan, Netanyahu avanti su Rafa

Cala il sipario con un nulla di fatto sull'ennesima tornata di colloqui al Cairo per far tacere le armi nella Striscia di Gaza. Nessuno ha parlato di "rottura", perché i negoziati riprenderanno la settimana prossima, ma di certo non ci sarà una tregua prima dell'inizio del Ramadan, domenica o lunedì, mentre il premier israeliano Benyamin Netanyahu respinge tutte le pressioni internazionali e ribadisce la volontà di estirpare Hamas dalla città di Rafah, perché non farlo, ha detto, significherebbe "perdere la guerra". Intanto anche la situazione lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele si fa sempre più incandescente, con un presunto minaccioso ultimatum israeliano al movimento Hezbollah, poi smentito da Israele. Al Cairo le delegazioni di Qatar, Hamas e Stati Uniti sono state ritirate. Un alto funzionario del movimento islamico ha accusato Israele di aver "vanificato" tutti gli sforzi dei mediatori per raggiungere un accordo. 

Netanyahu convoca in serata il gabinetto di guerra

Il gabinetto di guerra ed il gabinetto politico e di sicurezza sono stati convocati stasera nella sede del ministero della Difesa a Tel Aviv. Lo riferiscono i media locali secondo cui un'atmosfera di pessimismo si è creata circa la possibilità che sulla liberazione degli ostaggi sia raggiunto un accordo prima dell'inizio del Ramadan. Secondo la televisione pubblica Kan, il leader di Hamas Yihia Sinwar a Gaza ha indurito negli ultimi giorni le proprie posizioni. Fonti politiche israeliane, citate dalla emittente, hanno spiegato questo sviluppo con l'avvicinarsi del Ramadan (e con la speranza attribuita a Sinwar che la Cisgiordania si unisca adesso alla lotta iniziata a Gaza) e anche con le crescenti pressioni Usa su Israele che - nell'ottica di Hamas - potrebbero costringere l'esercito a fermare le azioni militari a Gaza. Oggi il premier Benyamin Netanyahu ha ribadito che Israele intende comunque smantellare i battaglioni di Hamas anche a Rafah. Secondo il quotidiano Israel ha-Yom la operazione a Rafah potrebbe iniziare nei prossimi giorni, se non fosse raggiunta prima una intesa sulla liberazione di ostaggi.

Netanyahu

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Media: "Morti misteriosamente 27 detenuti palestinesi"

Il quotidiano israeliano Haaretz ha rivelato oggi che 27 detenuti palestinesi della Striscia di Gaza sono morti o sono stati uccisi in condizioni misteriose mentre erano in custodia nella base israeliana di Sde Teiman, la base Anatot a Gerusalemme, o in altre strutture. Lo sottolinea l'agenzia palestinese Wafa. Secondo l'indagine condotta dal giornale, l'esercito israeliano non ha fornito alcuna informazione sulle circostanze della loro morte. Il giornale sottolinea che l'arresto di cittadini della Striscia di Gaza e' stato effettuato ai sensi della legge sui combattenti illegali, che permette a Israele di "imprigionare senza processo chiunque sia impegnato in attivita' ostili contro lo Stato e non sia definito prigioniero di guerra in Israele". Secondo le informazioni fornite dall'amministrazione penitenziaria israeliana all'Associazione per i diritti civili in Israele, le autorità israeliane stanno attualmente detenendo circa 793 cittadini di Gaza ai sensi di questa legge, oltre a diverse centinaia di altri detenuti nell'ambito di procedimenti penali.

Biden: "Missione militare sulla costa di Gaza per aiuti"

"Joe Biden annuncerà l'invio di una missione militare d'emergenza Usa sulla costa di Gaza per allestire un molo temporaneo in grado di accogliere navi cargo di grandi dimensioni che trasportino cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei". Lo hanno riferito alti funzionari della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti anticipando il discorso sullo Stato dell'Unione che il presidente terrà questa sera al Congresso. L'iniziativa, hanno precisato le fonti, è stata concordata con un gruppo di "alleati e partner umanitari in Medio Oriente e in Europa".

Unrwa, necessario un flusso costante di aiuti a Gaza dai valichi

A Gaza le scene di "gente disperata che si precipita sui camion" di aiuti umanitari "non appena ne entra uno" saranno "sempre più frequenti", a meno·che "si riesca a garantire un flusso costante di aiuti umanitari di base" attraverso i valichi di frontiera: lo ha detto il commissario generale dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, dopo un incontro a Madrid con il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares. "Gli aiuti aerei possono essere un contributo addizionale, ma non sono una risposta sufficiente alla situazione straordinariamente drammatica che stiamo affrontando", ha aggiunto, sostenendo che la chiave sta nella "volontà politica" di aprire i passi di frontiera. 

Usa: "missione militare sulla costa di Gaza per aiuti"

"Joe Biden annuncerà l'invio di una missione militare d'emergenza Usa sulla costa di Gaza per allestire un molo temporaneo in grado di accogliere navi cargo di grandi dimensioni che trasportino cibo, acqua, medicine e rifugi temporanei". Lo hanno riferito alti funzionari della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti anticipando il discorso sullo Stato dell'Unione che il presidente terrà questa sera al Congresso. L'iniziativa, hanno precisato le fonti, è stata concordata con un gruppo di "alleati e partner umanitari in Medio Oriente e in Europa".

Usa, la missione speciale a Gaza non è boots on the ground

La missione speciale dell'esercito americano a Gaza "non è boots on the ground", ovvero l'invio di truppe sul terreno. Lo hanno riferito alti funzionari della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti precisando che i militari americani lavoreranno "offshore", al largo della costa, e non sul campo. "L'esercito americano ha capacità straordinarie ed è in grado di lavorare dalla costa", hanno sottolineato le fonti. 



Israele ammesso all'Eurovision con 'Hurricane'

La polemica sul contenuto della canzone israeliana all'Eurovision si e' trascinata per settimane dopo che da piu' parti in Europa era stato trovato inopportuno il titolo della canzone scelta in origine, 'October Rain', alla luce della guerra in corso a Gaza divampata appunto ad ottobre. A nulla sono valse le spiegazioni di Kan che la canzone, affidata alla giovane Eden Golan (un'artista nata in Israele, poi trasferitasi in Russia per diversi anni, e quindi rientrata in patria), non aveva alcuna connotazione politica, e si limitava ad esprimere sentimenti melanconici. Di fronte alla situazione di stallo e' intervenuto il capo dello Stato Isaac Herzog che ha consigliato a Kan di chiedere agli autori della prima canzone di elaborare un testo diverso, mantenendo la melodia originale. E' nata cosi' 'Hurricane': una canzone che nessuno in Israele ha ancora sentito (sara' presentata domenica) ma che in apparenza riguarda una giovane donna che emerge da una crisi personale. La settimana scorsa Herzog ha affermato che l'Eurovision Song Contest ''non e' solo una competizione di carattere sportivo, ma ha anche un significato politico'' per Israele. Le sue parole sono giunte dopo contestazioni clamorose di Israele a fine febbraio alla cerimonia di premiazione del Festival cinematografico di Berlino, e con la diffusione di una petizione anti-israeliana alla Biennale di Venezia. "Mentre i nostri odiatori cercano di sospingerci e di boicottare Israele in ogni forum - ha osservato Herzog - noi dobbiamo fare sentire la nostra voce con orgoglio, a testa alta, e sventolare la nostra bandiera". Una cosa e' certa: dopo queste traversie a Malmö la cantante israeliana polarizzera' l'attenzione dei media. Chi la conosce assicura che ''anche se di aspetto gracile, Eden ha grinta da vendere'' . 

Ue condanna attacco mortale Houthi, si fermino

L'Unione europea condanna fermamente

l'attacco di ieri alla nave portarinfuse 'True Confidence' e,

insieme ai suoi Stati membri, e' determinata a difendere le navi dagli attacchi degli Houthi. Lo ha dichiarato il portavoce

dell'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di

sicurezza, Peter Stano, in una nota. "L'Ue condanna fermamente l'attacco di ieri alla nave portarinfuse 'True Confidence' battente bandiera delle Barbados e di proprieta' liberiana, mentre transitava nel Golfo di Aden, che ha provocato la tragica perdita di vite umane e il ferimento di numerosi membri dell'equipaggio. Cio' accade dopo il recente attacco Houthi cntro la nave Rubymar, con un impatto ambientale potenzialmente devastante nel Mar Rosso", ha spiegato Stano. "L'Ue ribadisceche questi attacchi degli Houthi sono violazioni del diritto internazionale, che minacciano la sicurezza marittima, la liberta' di navigazione e il commercio globale e mettono a rischio la vita dei marinai. Questi attacchi devono cessare immediatamente, come ribadito nella risoluzione 2722 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, adottata il 10 gennaio", ha ricordato il portavoce. 

Israele ammesso all'Eurovision con 'Hurricane

Israele è stato ammesso alla prossima edizione dell'Eurovision Song Contest a Malmö (Svezia), dove la cantante Eden Golan eseguirà la canzone 'Hurricane'. Lo ha reso noto l'ente israeliano per le trasmissioni Kan secondo cui oggi è giunta la conferma definitiva degli organizzatori della European Broadcasting Union (Ebu). ''Hanno esaminato il testo ed hanno ascoltato la esecuzione'', ha precisato Kan. In precedenza era stata invece scartata la canzone 'October Rain', trovata inadatta mentre prosegue la guerra a Gaza. Nella vicenda è intervenuto il capo dello Stato Isaac Herzog che ha persuaso Kan a presentare un'altra canzone.

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