
"Israele ha più o meno accettato l'accordo per una tregua a Gaza di sei settimane". Lo ha detto un alto funzionario Usa in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti. Almeno 10 palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda a Rafah, ha detto il ministero della Sanità di Gaza. In attuazione del principio di auto difesa, la Nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il drone, si trovava a circa 6 km dalla nave italiana, in volo nella sua direzione
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"Israele ha più o meno accettato l'accordo per una tregua a Gaza di sei settimane". Lo ha detto un alto funzionario Usa in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti.
Almeno 10 palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda a Rafah, ha detto il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas. Lo scrive Reuters online. L'attacco aereo ha avuto luogo su un'area dove si erano rifugiati palestinesi sfollati, fuori dall'ospedale emiratino nel sobborgo di Tel Al-Sultan a Rafah, nel sud di Gaza.
Nel pomeriggio di oggi, in attuazione del principio di auto difesa, Nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati, si trovava a circa 6 chilometri dalla nave italiana, in volo nella sua direzione. Lo ha reso noto la Difesa.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa
Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli
Fonti: "Gantz a Washington senza approvazione di Netanyahu"
Benyamin Netanyahu non ha approvato il viaggio a Washington del ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz. Lo riferisce una fonte vicina a Netanyahu, citata da Haaretz. "Il primo ministro ha detto chiaramente a Gantz la scorsa notte che non approva il suo viaggio a Washington. Ogni viaggio all'estero di un ministro, che non sia privato ma nella sua veste ufficiale, richiede l'approvazione del primo ministro", ha riferito la fonte.
Gantz, in partenza stasera, ha intenzione di procedere comunque. A Washington, ha reso noto il suo ufficio, vedrà la vice presidente Kamala Harris e il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan. Poi proseguirà per Londra, dove sono previsti altri incontri ad "alto livello".
Ex capo di Stato maggiore ed ex ministro della Difesa, Gantz era il leader dell'opposizione a Netanyahu. E' entrato nel gabinetto di guerra dopo lo scoppio del confitto a Gaza.
Usa: "Israele pronto a 6 settimane di tregua, palla ad Hamas"
Si intravedono spiragli per una lunga tregua a Gaza che favorisca un nuovo scambio di prigionieri. Secondo Washington, Israele ha accettato "più o meno" l'intesa per una pausa delle ostilità di sei settimane, e "la palla ora è in mano ad Hamas". L'obiettivo resta quello di un'intesa prima dell'inizio del Ramadan, il 10 marzo, ma come sempre la trattativa resta appesa ad un filo, anche perché il governo Netanyahu appare irremovibile su un punto: la fazione palestinese deve consegnate la lista degli ostaggi ancora vivi. In attesa di un cessate il fuoco, sono aumentati gli sforzi internazionali per l'assistenza umanitaria. Gli Stati Uniti, dopo l'annuncio di Joe Biden, hanno dato il via all'operazione aiuti con gli aerei militari, lanciando gli aiuti per la popolazione. Dopo numerosi stop and go, la capitale egiziana tornerà al centro del negoziato. Domani, secondo fonti della sicurezza del Cairo, riprenderanno i colloqui per arrivare ad un cessate il fuoco che consenta il rilascio di altri ostaggi.
Medio Oriente, Tajani: "Serve il cessate il fuoco"
''Noi stiamo sostenendo tutte le iniziative possibili'' per arrivare al cessate il fuoco in Medio Oriente. ''C'è una trattativa in corso. Qatar e Arabia saudita stanno lavorando intensamente, anche l'Egitto e gli Usa. Io credo che dobbiamo fare tutto ciò che in nostro potere per sostenere questo dialogo'' tra le parti. ''Per quanto riguarda la Striscia di Gaza faremo di tutto per aiutare la popolazione civile. Serve il cessate il fuoco''. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a 'Stasera Italia' su Retequattro.
Gaza, gli aiuti umanitari dal cielo non bastano. Onu: "Carestia quasi inevitabile"
Giordania, Egitto ed Emirati Arabi stanno già inviando scorte paracadutate di beni di prima necessità. Gli Stati Uniti dovrebbero aggiungersi a loro nelle prossime ore. Ma a Washington c'è chi parla di "una goccia dell'oceano". A Israele si chiede di potenziare gli arrivi via terra, meno costosi, più efficaci e meno pericolosi di quelli via aria. L'APPROFONDIMENTO
Meloni: "Nel Mar Rosso difesa di interessi commerciali e nazionali"
"Se c'è stato protagonismo nel Mar Rosso è proprio perché ci rendiamo conto di quanto sia pericoloso mettere a repentaglio la libertà di navigazione. Se non fosse utilizzato il Mar Rosso e si dovesse passare per il capo di Buona Speranza avremmo un aumento dei prezzi dei prodotti. Per questo abbiamo sostenuto gli interventi avviati e c'è la missione Aspides. Quanto successo nelle ultime ore dimostra quanto ci sia bisogno di essere concentrati su un quadrante fondamentale per i nostri interessi commerciali e nazionali". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Toronto.

©IPA/Fotogramma
Cisgiordania, 13enne ucciso in scontri con i soldati
Il ministero della Sanità Palestinese riferisce che un 13enne, Muhamed Zir, è stato ucciso dal fuoco di soldati israeliani vicino al campo profughi di Jalazone, a nord di Ramallah. Lo scrive Haaretz.
Gerusalemme, migliaia manifestano per la liberazione degli ostaggi
Migliaia di persone stanno manifestando a Gerusalemme per chiedere la liberazione degli ostaggi. La folla si è riunita a Paris square, vicino alla residenza del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu. Molti dei partecipanti sono arrivati a Gerusalemme con la marcia dell'unità, partita mercoledì da Re'im, il sito del festival musicale Supernova, teatro di una delle pagine più sanguinose dell'attacco di Hamas il 7 ottobre.
Fra gli oratori sul palco vi sono le madri di Avinatan Or e Romi Gonen, un ragazzo e una ragazza rapiti al rave Supernova. Comparse insieme hanno voluto sottolineare l'unità nel chiedere la liberazione dei figli, malgrado provengano da ambienti molto diversi dal punto di vista politico e religioso, riferisce Times of Israel.
Idf: "Senza fondamento l'accusa di aver colpito intenzionalmente convoglio umanitario"
"Era un'operazione umanitaria, è senza fondamento affermare che abbiamo intenzionalmente colpito il convoglio e intenzionalmente colpito le persone". Lo ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari, riferendosi agli oltre cento morti di giovedì a Gaza quando una folla di palestinesi si è precipitata sui camion di aiuti.
"Stiamo indagando sull'incidente, abbiamo tutte le immagini riprese, serve un'indagine completa ed esaustiva sulla verità dei fatti, renderemo note le conclusioni, ha aggiunto Hagari.
Tre soldati di Israele uccisi e 14 feriti nell'esplosione di un ordigno a Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di tre soldati e il ferimento di altri 14, sei dei quali gravi, nell'esplosione di un edificio disseminato di trappole esplosive nell'area di Khan Yunis. La morte dei tre soldati, tutti 19enni, fa salire a 245 il numero di soldati israeliani rimasti uccisi nel conflitto a Gaza. Durante l'operazione, riferisce l'Idf, sono stati uccisi numerosi operativi di Hamas.
Biden: "Gli aiuti che arrivano a Gaza non sono sufficienti"
"La quantità di aiuti che arrivano Gaza non è nemmeno lontanamente sufficiente e continueremo a fare ogni sforzo possibile per aumentarla". Lo ha scritto Joe Biden in un post su X.
Mar Rosso, Tajani: "La nostra Marina difende la libera navigazione"
Fonti: "I negoziati sulla tregua e gli ostaggi proseguiranno al Cairo"
Nuovi negoziati sulla tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi sono previsti al Cairo. Lo hanno detto due fonti ben informate citate dalla Cnn, senza precisare le date. I colloqui saranno a livelli dei esperti, con la partecipazione di Stati Uniti, Israele, Egitto e Hamas. Non è chiaro se vi sarà anche il Qatar. Le discussioni fra Israele e Hamas verranno condotte in maniera indiretta, con i rappresentanti delle due parti in stanze separate.
Israele: "Infondata affermazione che avremmo attaccato la folla"
''L'affermazione secondo cui noi abbiamo attaccato intenzionalmente il convoglio e secondo cui abbiamo colpito intenzionalmente le persone e' del tutto infondata'': lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari in un incontro con la stampa. Si riferiva alla morte di oltre 100 palestinesi che erano in attesa di aiuti umanitari a Gaza. ''Noi eravamo la' per proteggere quella operazione umanitaria, un'operazione che noi stessi avevamo intrapreso''.
Usa: "Il lancio degli aiuti a Gaza è stato un successo"
Il primo lancio di aiuti a Gaza da aerei americani è stato "un successo". Lo ha detto un alto funzionario Usa in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti definendolo "un importante banco di prova per dimostrare che possiamo farlo di nuovo con successo nei prossimi giorni e settimane". Il funzionario ha aggiunto che il Dipartimento della Difesa sta già pianificando un'altra operazione per i prossimi giorni.
Altri 3 soldati uccisi a Gaza, bilancio sale a 245
Tre soldati israeliani sono rimasti uccisi ieri a Khan Yunis, nel sud della striscia di Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare. Sale cosi' a 245 il bilancio dei militari caduti in seguito all'avvio delle operazioni di terra a Gaza, alla fine di ottobre. Il portavoce ha identificato gli uccisi in Dolev Malka, Afik Tery e Inon Yitzhak. Con loro, ha aggiunto la televisione pubblica Kan, cinque altri militari sono rimasti feriti in modo grave. Miliziani di Hamas hanno fatto esplodere due cariche all'esterno e all'interno di un edificio dove era entrato un gruppo di soldati. Altri militari ancora sono rimasti feriti in modo superficiale.
Crosetto: "Houthi violano il diritto internazionale"
"Gli attacchi terroristici degli Houthi sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alle sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia. Questi attacchi sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e agevolarne altri". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'attacco a Nave Duilio nel Mar Rosso.

©Ansa
Usa, lanciati a Gaza 38 mila pasti: no acqua e medicamenti
Sono 38 mila i pasti che il Comando centrale Usa ha fatto arrivare alla popolazione di Gaza con i C-130, in collaborazione con l'aviazione giordana. Nei rifornimenti non erano inclusi acqua o medicamenti. Gli Stati Uniti stanno monitorando l'area dove sono stati lanciati gli aiuti umanitari. Secondo il Pentagono, sono state viste le persone avvicinarsi alla zona interessata, prendere i pasti e distribuirli. L'area scelta, hanno aggiunto fonti americane, è quella dove vicino si trova un rifugio per sfollati.
La Nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso
Nel pomeriggio di oggi, in attuazione del principio di auto difesa, Nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati, si trovava a circa 6 chilometri dalla nave italiana, in volo nella sua direzione. Lo rende noto la Difesa.
Casa Bianca: "Altri aiuti umanitari a Gaza nei prossimi giorni, il lancio di oggi un successo"
La Casa Bianca anticipa per i prossimi giorni e settimane nuovi lanci di aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza, dopo quello di oggi che è stato considerato come "un successo", come ha riferito una fonte dell'Amministrazione. Il dipartimento della Difesa sta già organizzando altri voli.
Usa: "Israele ha più o meno accettato accordo sulla tregua"
"Israele ha più o meno accettato l'accordo per una tregua a Gaza di sei settimane". Lo ha detto un alto funzionario Usa in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti.
Medio Oriente: "Meloni a Trudeau, evitare escalation del conflitto"
Bisogna "evitare una escalation del conflitto" in Medio Oriente. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, incontrando il primo ministro canadese Justin Trudeau a Toronto. Il presidente del Consiglio ha ricordato di aver parlato della situazione internazionale ieri a Washington con il presidente americano Joe Biden.
Bbc: "Guerra Israele-Gaza: gli Stati Uniti paracadutano gli aiuti umanitari a Gaza"
Usa: "Gli aiuti aerei a Gaza non sostituiscono quelli via terra"
"Gli aiuti lanciati dagli aerei a Gaza non possono rimpiazzare quelli via terra". Lo ha detto un funzionario americano. In una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti, un alto funzionario dell'amministrazione americana ha sottolineato che il lancio di aiuti umanitari su Gaza "non può sostituire il necessario ingresso di assistenza via terra". Un altro alto funzionario americano ha ribadito quanto riferito ieri dal presidente Joe Biden e cioè che gli Usa stanno prendendo in considerazione anche la possibilità di inviare aiuti via mare.
Usa: "Sulla tregua la palla è nel campo di Hamas"
"La palla è nel campo di Hamas", per una tregua a Gaza. Lo ha detto un alto funzionario americano. In una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti, un alto funzionario dell'amministrazione americana ha sottolineato che "l'accordo per una tregua è "sul tavolo" e ora "la palla è nel campo di Hamas". "Gli israeliani l'hanno più o meno accettato. Un cessate il fuoco di sei settimane potrebbe iniziare oggi se Hamas acconsentisse a rilasciare gli ostaggi vulnerabili", ha spiegato il funzionario precisando che, per il momento, "le discussioni continuano" con l'obiettivo di arrivare ad un'intesa entro l'inizio del Ramadan, il 10 o l'11 marzo.
Ebreo accoltellato nella zona di Hebron
Un ebreo residente ad Ascalona è stato accoltellato a Dhahiriya, nella zona di Hebron. Il 57enne, che ha riportato ferite moderate, è stato soccorso da un passante e portato in un ospedale di Beersheba.
Netanyahu influenzato, salta domani il consiglio dei ministri
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha una "leggera influenza" e domani non parteciperà al consueto consiglio dei ministri della domenica. Lo ha reso noto il suo ufficio, precisando che il consiglio sarà presieduto dal ministro della Giustizia, Yariv Levin. A Netanyahu, 74 anni, è stato inserito un pacemaker nel 2023.
Medio Oriente, Borrell: "Benefici minimi e molti rischi dal lancio di aiuti"
L'alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, ha messo in dubbio l'efficacia del lancio di aiuti umanitari via aerea verso Gaza, come hanno fatto oggi per la prima volta gli Stati Uniti, poichè l'impatto di questa strategia è "minimo" e "non è esente da rischi per i civili". In una dichiarazione, Borrell ha assicurato che questo metodo dovrebbe essere una soluzione di "ultima istanza" e ha ribadito che il cessate il fuoco è la formula migliore per garantire la fornitura su larga scala di aiuti umanitari a Gaza e assicurare la protezione dei civili palestinesi.
"Palestina libera", oltre 1.500 persone al corteo di Roma
Sono oltre 1.500 i partecipanti al corteo di Roma per la Palestina. Tra centinaia di bandiere palestinesi i manifestanti, partiti da piazza Vittorio, stanno arrivando a piazzale Tiburtino al grido "Palestina libera, stop al genocidio".
Borrell: "Israele responsabile a Gaza, aprire un'indagine"
"La responsabilità dell'ultima tragedia" a Gaza "è da attribuire alle restrizioni imposte dall'esercito israeliano e agli ostacoli da parte degli estremisti violenti alla fornitura di aiuti umanitari". Lo scrive l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, in una nota, chiedendo l'apertura di "un'indagine internazionale imparziale". "Il fuoco dei soldati israeliani contro i civili che cercano di accedere ai generi alimentari è ingiustificabile", aggiunge Borrell.

©Ansa
Libano, pronti a negoziati indiretti con Israele
Il Libano è pronto a negoziati indiretti con Israele, per evitare che l'attuale scontro a fuoco si trasformi in una guerra regionale. lo ha detto il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib in una dichiarazione ad Al Jazeera. I negoziati indiretti potrebbero svolgersi attraverso gli Stati Uniti, la Francia e le Nazioni Unite, ha detto Bou Habib, ammonendo allo stesso tempo Israele che qualsiasi aggressione contro il Libano non rimarrà impunita. Anche ieri, il ministro libanese aveva affermato che "qualsiasi attacco israeliano sul nostro territorio non sarà una scampagnata e porterà a una guerra regionale. Vogliamo la pace ai nostri confini ma siamo pronti alla guerra se questa ci viene imposta".
Lanci di aiuti umanitari su Gaza oggi da tre Paesi
I lanci di aiuti umanitari sulla striscia di Gaza sono avvenuti oggi in tre fasi distinte: in mattinata li hanno condotti aerei egiziani, nel pomeriggio aerei americani ed in seguito aerei giordani. Lo ha riferito la radio militare secondo cui qui voli ''sono coordinati al minuto con la aviazione militare israeliana''. La emittente ha riferito che nei giorni passati anche aerei degli Emirati arabi uniti e aerei francesi hanno compiuto lanci analoghi. Questo crescente traffico aereo ''rende piu' complesse le operazioni dell'aviazione israeliana a Gaza''. L'intervento odierno dell'aviazione Usa, ha aggiunto la radio in un commento, ''rappresenta un chiaro segno di insoddisfazione'' di Washington nei confronti di Israele per la grave situazione umanitaria creatasi a Gaza.
Medio Oriente, al corteo di Milano slogan contro Meloni e Biden definiti "assassini"
“Joe Biden assassino, Meloni assassina”. Sono alcuni degli slogan urlati dai manifestanti che stanno prendendo parte alla manifestazione milanese pro Palestina, partita da piazza San Babila e diretta alla stazione Centrale. Passando a pochi metri dal consolato Usa, in via Principe Amedeo, dal megafono una ragazza ha incitato la folla urlando: “Ricordiamo a questi americani chi sono i criminali: Israele”. Quindi si è alzato un coro unanime: “Israele Criminale, Palestina immortale”.
Le agenzia umanitarie criticano gli Usa per lancio aiuti su Gaza
Diverse agenzie umanitarie hanno giudicato inefficaci i piani americani di lanciare dagli aerei aiuti alimentari a Gaza, dove l'Onu ha avvertito che centinaia di migliaia di persone sono sull'orlo della carestia. Il presidente Joe Biden ha annunciato la mossa ieri, dicendo che gli aiuti che stanno entrando nell'enclave "non sono abbastanza". "Gli operatori umanitari si lamentano sempre che i lanci dagli aerei sono una buona opportunità fotografica ma un pessimo modo per fornire aiuti", ha detto Richard Gowan, direttore delle Nazioni Unite dell'International Crisis Group. "Si può sostenere che la situazione a Gaza è ora così grave che eventuali forniture aggiuntive allevieranno almeno alcune sofferenze. Ma questa, nella migliore delle ipotesi, e' una misura di aiuto temporaneo", ha aggiunto, come riporta la Cnn. Scott Paul di Oxfam America ha scritto su X che i lanci di aiuti "servono principalmente a ripulire la coscienza sporca degli alti funzionari statunitensi le cui politiche stanno contribuendo alle atrocità in corso e al rischio di carestia a Gaza". "Mentre i palestinesi di Gaza sono stati spinti sull'orlo del baratro, far cadere a Gaza una quantità irrisoria e simbolica di aiuti senza un piano per la loro distribuzione sicura non aiuta ed è profondamente degradante per i palestinesi", ha denunciato Paul. "Invece di lanci aerei di aiuti su Gaza, gli Stati Uniti dovrebbero tagliare il flusso di armi verso Israele che vengono utilizzate in attacchi indiscriminati, spingere per un cessate il fuoco immediato e il rilascio degli ostaggi, e insistere affinchè Israele mantenga il suo dovere di fornire aiuti umanitari, accesso, e altri servizi di base", ha aggiunto il funzionario Oxfam.
Kuwait: "Hezbollah è un gruppo criminale e fuori legge"
La Corte di Cassazione del Kuwait ha etichettato il movimento sciita filoiraniano libanese Hezbollah come un "gruppo proibito e criminale" ai sensi della legge nazionale. La Corte, riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat, ha accusato il movimento Hezbollah di voler destabilizzare il Kuwait per fondarvi una repubblica islamica in stile iraniano Le decisione della Corte, precisa la stessa fonte, è arrivata nell'ambito della condanna di tre cittadini kuwaitiani per spionaggio a favore di Hezbollah, annullandone l'assoluzione, ai quali è stata tuttavia imposto solo l'obbligo di mantenre una "buona condotta". Allo stesso tempo la Corte ha stabilito chiarito che aderire al movimento Hezbollah e collaborare con esso costituisce un "crimine punibile dalla legge".
Israele, stasera proteste contro Netanyahu in diverse località
Stasera in Israele sono state organizzate proteste in diverse localita' del Paese contro il governo di estrema destra guidato da Benjamin Netanyahu e per chiedere elezioni anticipate. Le principali proteste si terranno a Tel Aviv, Haifa e in Cesarea, vicino alla residenza privata di Netanyahu. Le manifestazioni arrivano mentre nell'esecutivo ci sono fibrillazioni dopo che il ministro della Difesa Yoav Gallant ha annunciato che non intende presentare alla Knesset la controversa legge sulla leva obbligatoria, che esonera gli studenti delle yeshivah dal servizio militare, senza l'accordo di tutti i partiti della coalizione.

©Ansa
Cnn: "Caos aiuti umanitari, beni respinti da Israele in maniera arbitraria"
Le autorità israeliane ostacolano l'invio di aiuti umanitari a Gaza con criteri "arbitrari e contraddittori". Lo afferma la Cnn, dopo aver sentito oltre una ventina di operatori umani. Fra i beni respinti dal Cogat, l'ente israeliano di coordinamento per i territori palestinesi, responsabile per il passaggio degli aiuti, figurano anestetici e macchine per l'anestesia, bombole di ossigeno, ventilatori, sistemi di purificazione dell'acqua, kit sanitari, sacchi a pelo, medicine contro i tumori e anche datteri, riferisce l'emittente.
"E' un sistema deliberatamente opaco e ambiguo" - afferma un funzionario umanitario- "puoi ottenere il via libera dal Cogat, ma poi la polizia, la finanza o la dogana respingono indietro il camion". Secondo le fonti, oltre 15mila tonnellate ai aiuti, la metà dei quali alimentari, sono in attesa dell'autorizzazione per entrare a Gaza. Il Cogat non ha risposto alle richieste di commento della Cnn, ma ha recentemente ribadito su X che "non vi sono limiti alla quantità di aiuti che possono entrare a Gaza".
Schmit: "Hamas-estrema destra Israele hanno ucciso la pace"
In Medio oriente "il Pse è per la soluzione dei due Stati. Bisogna sottolineare che il processo di pace è stato distrutto da Hamas e dall'estrema destra israeliana. L'estrema destra israeliana ha ucciso Rabin e anche il processo di pace". Lo afferma lo Spitzenkandidat del Pse, Nicolas Schmit, conversando con i giornalisti, al termine del congresso del Pse, che lo ha eletto all'unanimita' in vista delle prossime elezioni europee.
Medio Oriente, in 15 mila alla marcia per ostaggi diretta a Gerusalemme
In 15 mila si sono uniti alla marcia per gli ostaggi, partita quattro giorni fa e diretta a Gerusalemme dove e' attesa in giornata. Lo hanno riferito gli organizzatori del corteo.
I familiari dei rapiti, nelle mani di Hamas dall'attacco del 7 ottobre, guidano il corteo parlando alla folla. Ognuno di loro sceglie una canzone da dedicare al proprio caro, come colonna sonora per le migliaia di manifestanti che camminano lungo l'autostrada per Gerusalemme.
Yemen, un cargo colpito dagli Houthi a febbraio è affondato
Una nave mercantile carica di fertilizzanti è affondata nel Golfo di Aden meno di due settimane dopo essere stata danneggiata dai missili degli Houthi. Lo hanno riferito le autorità del governo yemenita riconosciuto a livello internazionale. La Rubymar, battente bandiera del Belize e gestita da una ditta libanese, era stata colpita con due missili lo scorso 19 febbraio. L'equipaggio aveva abbandonato la nave e si era messo in salvo. "La MV Rubymar è affondata la scorsa notte, in coincidenza con fattori meteorologici e forti venti in mare", ha detto una cellula di crisi del governo yemenita. "Una fuoriuscita di fertilizzante a base di nitrato di ammonio in mare potrebbe avere impatti significativi sugli ecosistemi marini", ha affermato Julien Jreissati, direttore del programma di Greenpeace in Medio Oriente e Nord Africa. L'agenzia per la sicurezza marittima Ukmto, gestita dalla marina britannica, ha affermato che la Rubymar si trovava a 35 miglia nautiche (65 chilometri) dal porto yemenita di Mokha quando il suo equipaggio è stato costretto ad abbandonarla. La Rubymar è stata identificata come immatricolata in Gran Bretagna dalla società di sicurezza statunitense Ambrey, ma la compagnia che gestisce il cargo, la Blue Fleet, ha smentito.

©Getty
Hamas: "Raid israeliano su tenda a Rafah, almeno 10 morti"
Almeno 10 palestinesi sono stati uccisi oggi in un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda a Rafah, ha detto il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas. Lo scrive Reuters online. L'attacco aereo ha avuto luogo su un'area dove si erano rifugiati palestinesi sfollati, fuori dall'ospedale emiratino nel sobborgo di Tel Al-Sultan a Rafah, nel sud di Gaza. Il ministero della Sanità di Gaza ha detto che tra le vittime c'è anche un medico che lavorava nell'ospedale.
Medio Oriente, primo lancio di aiuti umanitari Usa sulla Striscia di Gaza
Sono iniziati i lanci di aiuti umanitari statunitensi a Gaza. Lo hanno riferito due funzionari statunitensi, come riporta la Cnn. Il presidente americano, Joe Biden, ieri, aveva annunciato che gli Stati Uniti avrebbero iniziato a lanciare aiuti. "Gli aiuti che arrivano a Gaza non sono assolutamente sufficienti", ha dichiarato. Secondo un funzionario statunitense, tre C-130 statunitensi hanno lanciato sabato forniture umanitarie su Gaza. Sono stati sganciati in totale 66 pacchi, 22 da ciascun aereo, ha detto il funzionario. I pacchi lanciati sono pasti per la popolazione, ma niente acqua o forniture mediche.
Israele annuncia "pause umanitarie" nel sud della Striscia
L'esercito israeliano ha annunciato oggi una serie di 'pause umanitarie' di quattro ore ciascuna per consentire alla popolazione di due localita' situate nel sud della Striscia di Gaza - Rafah e Dir el-Balah - di provvedere ai rifornimenti necessari. Lo ha reso noto su X il portavoce militare Avichay Adraee. A Rafah quelle pause saranno osservate oggi, domani e giovedi' nei rioni Jneia, Salam e Sultan. A Dir el-Balah la sospensione delle attivita' militari avra' luogo lunedi', martedi' e mercoledi' nei rioni Jaffa, Sheikh Yamani e Salam. A Rafah, riferiscono fonti locali, permane una situazione di emergenza costante dopo che - su pressione dell'esercito israeliano - vi sono sfollati oltre un milione di palestinesi originari da altre zone della Striscia. A Dir el-Balah, aggiungono le fonti locali, la situazione e' invece ancora sotto controllo anche perché ancora non vi sono penetrate le forze di terra israeliane, che pure sono impegnate nella vicina Khan Yunis.
Schmit: "Non possiamo accettare una punizione collettiva a Gaza"
"Quello che sta succedendo a Gaza è un dramma umanitario, non possiamo guardare dall'altra parte, quello che è successo il 7 di ottobre, con l'uccisione brutale di cittadini israeliani non può essere accettato, Israele ha diritto di difendersi, tuttavia il diritto internazionale e umanitario devono sempre essere rispettato e non possiamo accettare che ci sia una punizione collettiva". il candidato socialista alle prossime europee e attuale Commissario europeo al Lavoro, Nicolas Schmit. "Dobbiamo sostenere una conferenza internazionale di pace per arrivare a una soluzione fra due stati israeliani e palestinesi".
Medio Oriente, Schmit: "Immediato cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi"
Nella condanna dell'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre va ricordato che "il diritto internazionale deve essere rispettato e a Gaza non possiamo accettare che ci sia una punizione collettiva. Io sono un amico di Israele ma non dimentico che il governo Netanyahu è un di estrema destra. Chiediamo l'immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e una Conferenza di pace per una soluzione equa di 'due popoli, due stati'". Così il candidato Pse alla commissione Ue, Nicolas Schmit, al congresso a Roma.
Israele: "Gli aerei dell'IDF hanno colpito un veicolo nel sud del Libano contenente terroristi che hanno lanciato razzi sul territorio israeliano. I terroristi operavano sotto la Divisione Imam Hossein, che è affiliata all’Iran e opera per l’organizzazione terroristica Hezbollah"
Ministero della Sanità di Gaza: "11 morti e 50 feriti in attacco a tendopoli a Rafah"
Undici persone sono state uccise e almeno 50 ferite in un attacco aereo dell'esercito israeliano "che ha colpito le tende degli sfollati" vicino all'ingresso dell'ospedale degli Emirati a Tal Al-Sultan, nella città di Rafah. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza.
Fra gli uccisi, risulta Abdel Fattah Abu Marhi, capo dell'unità paramedica dell'ospedale, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che fra i feriti ci sono anche bambini.

Israeliano ferito in un accoltellamento in Cisgiordania
Un israeliano è stato accoltellato nella città di Dahariya, in Cisgiordania, riportano ferite lievi, riferiscono i medici. Il 57enne è stato trasportato da un altro israeliano al valico di Meitar vicino a Hebron, dove i medici lo hanno curato per ferite multiple da arma da taglio, afferma in un comunicato il servizio di ambulanze di Magen David Adom.
È stato poi portato al Soroka Medical Center di Beersheba, dove si trova in condizioni stabili ma moderate, si legge nella dichiarazione.
Garcia Perez: "Conferenza di pace per la fine del governo di Netanyahu"
"Dobbiamo indire una conferenza di pace internazionale che ponga fine al governo di Netanhyau e porti al riconoscimento di uno stato di Palestina". Lo ha detto la leader dei Socialisti e Democratici Europei, Iratxe Garcia Perez intervenendo al congresso del Pse.
Papa e Scholz: "Ucraina e Gaza, urgente soluzione diplomatica"
"Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, è stato espresso compiacimento per le buone relazioni e la fruttuosa collaborazione che intercorrono tra la Santa Sede e la Germania, rilevando l'importanza della fede cristiana nella società tedesca. Ci si è soffermati, quindi, su alcune questioni di interesse comune, come il fenomeno delle migrazioni. Si è fatto, poi, speciale riferimento ai conflitti in Ucraina e in Israele e Palestina, e al conseguente impegno per la pace, nella ricerca instancabile di una soluzione diplomatica che porti quanto prima alla cessazione delle ostilità". Così una nota della sala stampa vaticana sull'udienza privata del Cancelliere tedesco Olaf Scholz di questa mattina con il Papa e sull'incontro, successivamente, con il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.
Media: Hamas rifiuta di rivelare quanti ostaggi siano vivi
Hamas respinge la richiesta israeliana di sapere quanti degli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza siano ancora vivi. Lo ha appreso il giornale al-Arabi al-Jadid, citato da media israeliani. ''Hamas e la resistenza - ha affermato la fonte raggiunta dal giornale - non consegnera' alcuna informazione circa i prigionieri senza che sia pagato un prezzo. Non accettiamo il condizionamento richiesto da Israele fra la consegna di quella lista e la ripresa delle trattative sul cessate il fuoco''. Ieri l'ala militare di Hamas aveva pubblicato su Telegram un video in cui annunciava la morte di sette ostaggi e sosteneva che ''puo' superare i 70'' il numero complessivo degli ostaggi morti ''a causa dei bombardamenti'' israeliani. Gli ostaggi a Gaza sono 134.
Media, 'Israele andrà ai colloqui se Hamas fornirà nomi degli ostaggi vivi'
"Un alto funzionario ha detto che, nonostante le notizie secondo cui i negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza riprenderanno domenica al Cairo, nessuna delegazione israeliana parteciperà a meno che Hamas non fornisca i nomi degli ostaggi ancora vivi". Lo scrive Ynet News.
Germania, Scholz in Vaticano, la guerra in Ucraina e Mo al centro dei colloqui
Nella mattinata di oggi, nel Palazzo Apostolico Vaticano, papa Francesco ha ricevuto in udienza il Cancelliere della Repubblica Federale di Germania, Olaf Scholz, il quale si è successivamente incontrato con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Mirosław Wachowski, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati.
"Nel corso dei cordiali colloqui in Segreteria di Stato, è stato espresso compiacimento per le buone relazioni e la fruttuosa collaborazione che intercorrono tra la Santa Sede e la Germania, rilevando l’importanza della fede cristiana nella società tedesca. Ci si è soffermati, quindi, su alcune questioni di interesse comune, come il fenomeno delle migrazioni. Si è fatto, poi, speciale riferimento ai conflitti in Ucraina e in Israele e Palestina, e al conseguente impegno per la pace, nella ricerca instancabile di una soluzione diplomatica che porti quanto prima alla cessazione delle ostilità", spiega una nota del Vaticano.
Aumenta bilancio vittime attacco con droni a Odessa, 4 i morti
Aumenta il bilancio delle vittime nell'attacco con droni russi a Odessa: almeno quattro persone sono state uccise e otto ferite. Nel raid sono stati distrutti 18 appartamenti in un condominio di nove piani, hanno riferito le autorità.
Tra i feriti ci sono un bambino di 3 anni e una donna incinta, ha detto in mattinata il governatore della regione di Odessa, Oleh Kiper, sottolineando che potrebbero esserci altre persone sepolte sotto le macerie.
Scholz: 'riportare la pace nel nostro mondo'
"I grandi problemi del mondo", Ucraina, Gaza, ma anche "immigrazione, giustizia sociale, la convivenza fra le persone" sono stati i temi al centro dell'udienza privata oggi in Vaticano del cancelliere tedesco Olaf scuola con papa Francesco e il segretario di Stato Parolin. Lo ha riferito lo stesso cancelliere alla stampa. "Siamo preoccupati per la guerra di aggressione della Russia in Ucraina", ha detto. "Ci siamo occupati della guerra in Medio Oriente e abbiamo discusso di come riportare la pace nel nostro mondo", ha aggiunto. "Abbiamo affrontato anche altri temi - ha poi spiegato- immigrazione, giustizia sociale, la convivenza tra le persone" in un colloquio che ha definito "personalmente importante" in questi "tempi difficili che stiamo vivendo".
Mo: Israele distrugge lanciarazzi a Gaza dopo l'attacco alle città di confine
L'aeronautica israeliana ha distrutto dei lanciarazzi nella Striscia di Gaza durante la notte dopo che erano stati sparati proiettili sulle città al confine, di Sderot, giovedì, e Zikim, ieri. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane.
L'Idf ha anche affermato che le truppe di terra hanno ucciso almeno 28 militanti e trovato armi ed equipaggiamento militare nelle battaglie contro Hamas nel centro di Gaza e nelle parti occidentali di Khan Younis. L'esercito israeliano ha affermato di aver utilizzato un nuovo tipo di arma, senza fornire ulteriori dettagli.
'Non è un genocidio', si dimette presidente Anpi Milano
Roberto Cenati. presidente milanese dell'Anpi di Milano dal 2011, si è dimesso in disaccordo con l'utilizzo da parte dell'associazione della parola "genocidio" in relazione alla risposta militare di Israele nei confronti di Hamas nella Striscia di Gaza. "Il governo di estrema destra di Netanyahu, dopo l'ignobile attacco di Hamas, ha fatto un bagno di sangue uccidendo tantissime persone, fra cui bambini e donne - ha sottolineato parlando al telefono con l'ANSA - ma il termine 'genocidio' va usato con 'delicatezza' perché è lo sterminio programmato scientificamente di una popolazione".
Ynet: Israele smentisce partenza delegazione per il Cairo
Una fonte politica israeliana raggiunta oggi dal sito Ynet ha smentito le informazioni secondo cui una delegazione di Israele sarebbe in procinto di recarsi al Cairo per portare avanti i negoziati su uno scambio di prigionieri con Hamas. ''Nessuna delegazione partira' - ha detto la fonte - se prima non avremo ricevuto le risposte che abbiamo richiesto e se non avremo ricevuto la lista degli ostaggi ancora in vita''. Secondo la fonte la questione principale non riguarda il ritorno degli sfollati palestinesi nel nord della Striscia bensi' il numero degli ostaggi che saranno liberati ed il rapporto fra ciascun ostaggio ed i detenuti palestinesi da liberare. ''Finche ' non avremo ricevuto risposte chiare - ha concluso la fonte - la delegazione non partira' per il Cairo''.
Hamas: 'Nulla osta alla formazione di un governo unificato'
Non vediamo differenze inconciliabili tra le fazioni riguardo alla formazione di un governo unificato": lo afferma il dirigente di Hamas Abu Marzouk, secondo Al Arabiya.
Gantz domani in Usa, ira Netanyahu: "C'è un solo premier"
Il ministro israeliano Benny Gantz volerà domani negli Stati Uniti: un viaggio che ha scatenato l'ira del premier Benjamin Netanyahu che ha ricordato all'ex capo di Stato maggiore come ci sia "un solo premier". E' quanto rivelato da Yedioth Ahronoth. L'ufficio del capo di governo ha fatto sapere che il leader di Unità nazionale non ha concordato la visita con il premier, violando le norme che regolano l'attività dell'esecutivo. La notizia del viaggio a Washington, e poi a Londra, di Gantz arriva mentre si moltiplicano i messaggi che attestano l'insofferenza del presidente americano Joe Biden nei confronti di Netanyahu per la condotta della guerra a Gaza, che si somma all'irritazione per i controversi alleati di governo dell'estrema destra messianica, come Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich. In un'intervista la settimana scorsa, il capo della Casa Bianca ha avvertito che "questo governo incredibilmente conservatore, con Ben-Gvir e altri...", fara' perdere allo Stato ebraico "il sostegno di tutto il mondo, e questo non e' nell'interesse di Israele".
Egitto e Qatar ribadiscono, serve tregua a Gaza prima possibile
Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry e il suo omologo del Qatar, Mohammed bin Abdul Rahman bin Jassim Al Thani, durante un incontro a Doha, hanno ribadito "la necessità di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, l'attuazione della tregua e lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi nel più breve tempo possibile, nonché la necessità di garantire pienamente introdurre aiuti umanitari per alleviare la catastrofe umanitaria che i palestinesi sperimentano quotidianamente".
Al Arabiya: domani al Cairo riprendono negoziati per Gaza
Fonti della sicurezza egiziana annunciano ad Al Arabiya, che domani, domenica, riprenderanno al Cairo i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi. "Si ragiona su una lunga tregua a Gaza e sullo scambio - dice la fonte - ma per raggiungere l'accordo occorre stabilire il ritiro di Israele dal nord di Gaza e il rientro degli sfollati".
Idf: colpiti nel sud del Libano miliziani filo-iraniani
Un veicolo su cui viaggiavano ''alcuni terroristi coinvolti in lanci di razzi contro Israele'' è stato colpito oggi dall'aviazione israeliana nel Libano meridionale. Lo ha riferito il portavoce militare. ''Quei terroristi - ha aggiunto - erano membri della 'Divisione Imam Hussein', una fazione affiliata all'Iran che opera assieme con i terroristi Hezbollah''. Gli aerei hanno colpito altre infrastrutture degli Hezbollah a Labbouneh e a Blida, nel Libano meridionale, fa sapere Israele.
Idf: attività militari a Rafah e Deir al-Balah sospese fino al 7
L’esercito israeliano ha annunciato oggi la sospensione delle "attività militari" a Rafah, nel sud di Gaza, e a Deir Al-Balah, fino al 7 marzo per “scopi umanitari”. Lo ha reso noto il portavoce delle Idf Avichay Adraee, precisando che la sospensione sarà tra le 10 e le 14. Il valico di Rafah, al confine con Egitto, dove avviene la consegna della maggior parte degli aiuti a Gaza, sta lavorando a un ritmo ridotto, e il valico alternativo di Kerem Shalom in Israele viene bloccato dai manifestanti che chiedono il rilascio di ostaggi detenuti da Hamas.
Unicef Palestina: 'La popolazione di Gaza è disperata'
"Gli incidenti come quello gravissimo dell'altro giorno e altri meno gravi avvenuti in precedenza sono la dimostrazione che la situazione della popolazione civile è disperata, perché non riesce ad accedere ai beni essenziali per sopravvivere". Lo ha detto il portavoce di Unicef Palestina, il belga Jonathan Cricks, intervistato dal Quotidiano nazionale, commentando la morte di 112 persone in fila per ricevere aiuti umanitari. "Serve che l'aiuto umanitario possa raggiungere la popolazione civile ovunque essa si trovi. Serve che più aiuti umanitari possano entrare nella Striscia. E per questo è assolutamente indispensabile una tregua. Oggi abbiamo 2,2 milioni di persone, praticamente l'intera popolazione di Gaza, che vive di aiuti umanitari: questo non è sostenibile con operazioni militari in corso", sottolinea Cricks. Per l'operatore "ben il 55% della popolazione palestinese della Striscia riesce ad avere solo un pasto al giorno e un pasto magro, per nulla diversificato, con zero proteine e pochissima o zero verdura e frutta". Con effetti visibili: "La scorsa settimana ci è giunta dal ministero della Salute di Gaza la notizia di dieci bambini morti per malnutrizione e disidratazione".
Lofven: a Gaza è tragedia umana
"A Gaza e' tragedia umana. Israele e palestinesi devono vivere entrambi in pace e sicurezza. Condanniamo antisemitismo e islamofobia. Cito Rabin: 'Dobbiamo contrastare il terrorismo come se non ci fosse un processo di pace e dobbiamo perseguire la pace come se non ci fosse terrorismo'". Lo afferma dal palco del congresso Pse il Presidente Stefan Lofven.
Hamas. bilancio delle vittime nella Striscia salito a 30.320
Almeno 92 palestinesi sono rimasti uccisi nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza, portando il bilancio totale delle vittime palestinesi dall'inizio del conflitto a 30.320. Lo dichiara nel suo bollettino quotidiano il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas.
Egitto: 'Continueremo i lanci di aiuti alla popolazione di Gaza'
L'Egitto ha fatto sapere che aumenterà gli aiuti alla popolazione della Striscia di Gaza dal cielo, indipendentemente dall'approvazione di Israele e anche oggi compirà dei lanci di beni dal cielo, secondo quanto riferiscono fonti informate all'emittente statale Al Qahera. Un aereo egiziano effettuerà un volo nell'area del campo di Jabalia, nel nord della Striscia, con un carico di 6,7 tonnellate. Parteciperanno ai voli di soccorso - aggiunge al Qahera - aerei egiziani, emiratini e giordani, come sta avvenendo da almeno 5 giorni.
Delegazione israeliana al Cairo per discutere accordo su ostaggi
Una delegazione israeliana dovrebbe atterrare oggi al Cairo per portare avanti i colloqui per una tregua temporanea e il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce il notiziario libanese Al-Akhbar. Citando fonti egiziane anonime, il rapporto afferma che la delegazione avrebbe con sé un elenco di prigionieri palestinesi che Israele rifiuta di rilasciare e chiederà di vedere un elenco di ostaggi che da includere nell'accordo.
Media: martedì Abu Mazen sarà in Turchia
Il presidente dell'autorità nazionale palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) si recherà martedì ad Ankara per una serie di incontri. Lo scrive l'agenzia turca Anadolu, citando il ministero degli Esteri palestinese.
Idf: manovre a Khan Yunis, a nord colpiti 2 lanciatori di razzi
L'esercito israeliano (Idf) ha proseguito anche ieri le proprie attivita' terrestri a ovest di Khan Yunis, nel settore meridionale della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il portavoce militare. Nel settore Nord la aviazione ha distrutto due postazioni di lancio da dove ieri Hamas aveva sparato razzi verso la vicina città israeliana di Sderot e il kibbutz di Zikim. Nel settore centrale della Striscia, ha aggiunto il portavoce, ''l'unità multidimensionale ha eliminato un certo numero di terroristi, ricorrendo a strumenti offensivi innovativi''. Si tratta della cosidetta Unità 'Refaim' ('Fantasmi' in ebraico) basata sulla capacità dei suoi membri di utilizzare anche all'interno di zone nemiche una vasta gamma di tecnologie, fra cui droni offensivi molto sofisticati.
Israele-Gaza, 5 feriti gravi in attacco missilistico nel centro di Rafah
Un missile lanciato da un drone dell'esercito israeliano ha colpito un'auto nel centro di Rafah, ferendone gravemente i cinque occupanti e diverse persone che camminavano nelle vicinanze. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che i feriti sono stati portati all'ospedale Abu Youssef al-Najjar di Rafah.
Unione africana: Israele ha ucciso palestinesi in cerca di aiuti
Il capo dell'Unione africana, Moussa Faki Mahamat, ha accusato Israele di "uccisione di massa di palestinesi" e ha sollecitato un'indagine internazionale dopo che decine di persone sono morte in seguito all'assalto a un convoglio umanitario. "Il presidente della Commissione dell'Unione Africana, Sua Eccellenza Moussa Faki Mahamat, condanna fermamente un attacco delle forze israeliane, che ha ucciso e ferito più di 100 palestinesi in cerca di aiuti umanitari salvavita", ha affermato l'Unione in una dichiarazione pubblicata su X.
Lazzarini (Unrwa): la carestia a Gaza è indotta, aprire i valichi
"La carestia è indotta ed è facile tornare indietro: basta aprire i valichi". Lo ha detto Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa intervistato da La Stampa. Lazzarini commenta la strage del 29 febbraio, costata la vita a 112 palestinesi in fila per ricevere aiuti umanitari: "Nel Nord di Gaza incombe la carestia e come Unrwa non abbiamo più potuto portare aiuti dal 24 gennaio. Quando abbiamo riprovato a inizio febbraio il nostro convoglio è stato bloccato dall'esercito israeliano. Non ho una mia versione dei fatti, ma so che il trasporto di due giorni fa non era organizzato né dall'Onu né dall'Unrwa né da alcuna associazione umanitaria conosciuta. Sembra ci sia dietro un'iniziativa di altra natura". Per il rappresentante dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, l'assistenza umanitaria a febbraio è diminuita del 50% in media: "È mancata la volontà politica". In particolare di Israele: "Questa è una situazione puramente 'manmade', cioè indotta dall'uomo, artificiale. Non ho mai visto nella storia recente un posto in cui viene artificialmente provocata la carestia". Lazzarini replica anche alle accuse del governo Netanyahu, secondo cui l'Unrwa è compromessa con Hamas: "«Gli israeliani non si sono mai rivolti a noi con le loro accuse, le hanno sempre trasmesse via social-media o via tv". E sulla richiesta di dimissioni avanzata dal governo replica: "Israele vuole smantellare l'Unrwa perché è diventata un simbolo dei diritti dei rifugiati palestinesi e delle loro richieste di un percorso politico. La richiesta di dimissioni è il passo preliminare per eliminare l'Agenzia".
Unione Africana "condanna fermamente strage" palestinesi
Il presidente della Commissione dell'Unione africana, Moussa Faki Mahamat, ha condannato "fermamente la strage dei palestinesi" che attendevano aiuti umanitari nel Nord di Gaza, ha chiesto un'indagine internazionale e un cessate il fuoco immediato. E' quanto si legge in una nota diffusa dall'Ua. Moussa Faki Mahamat ha accusato Israele di "strage di palestinesi in cerca di aiuti umanitari salva-vita".
Amnesty International: 'Discorso Sunak su manifestazioni per Gaza preoccupante'
“Le proteste prevalentemente pacifiche contro le atrocità di massa a Gaza non devono essere confuse con l’estremismo". Lo ha detto Ilyas Nagdee, responsabile per la Giustizia razziale di Amnesty International Uk, commentando il discorso di ieri di Rishi Sunak, nel quale il premier britannico ha lanciato un appello diretto ai manifestanti filo-palestinesi affinché respingano i radicali e ha esortato la polizia ad assumere una posizione più dura. “La gente sta protestando a causa del numero spaventosamente alto di vittime civili a Gaza, che continua a crescere inesorabilmente, e per la mancanza di azione da parte del governo per un cessate il fuoco immediato per arginare le sofferenze insopportabili", ha spiegato il gruppo umanitario. “La minaccia di imporre ulteriori restrizioni al diritto delle persone a protestare pacificamente è profondamente preoccupante e suggerisce che il governo è determinato a mettere a tacere coloro che potrebbero non essere d'accordo con le sue politiche. Ciò è del tutto in linea con il caotico mosaico di leggi e gli ampi poteri di polizia che abbiamo visto introdotti negli ultimi anni - ha aggiunto Amnesty in un comunicato - Annunciando maggiori finanziamenti per il programma Prevent – in cui gli stereotipi islamofobici svolgono un ruolo importante nelle denunce – il primo ministro sembra suggerire che i musulmani saranno presi di mira in questa nuova repressione del governo, che è incredibilmente preoccupante e deve essere contrastata”.
Onu: 'Circa 9mila donne uccise a Gaza dal 7 ottobre'
Circa 9.000 donne sono state uccise dalle forze israeliane a Gaza dallo scoppio del conflitto in corso tra Israele e palestinesi, lo scorso 7 ottobre. Lo ha affermato Un Women. Questa cifra è probabilmente sottostimata, ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite impegnata a promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione delle donne, secondo cui ogni giorno a Gaza continuano le uccisioni, con una media giornaliera di 63 donne uccise, delle quali 37 sono madri, lasciando le loro famiglie devastate e i loro figli con minore protezione. Più di quattro donne su cinque, ovvero l'84%, riferiscono che la loro famiglia mangia la metà o meno del cibo di quello che consumava prima dell'inizio del conflitto, e che sono le madri e donne adulte ad avere il compito di procurarsi il cibo, ma mangiano per ultime, meno e meno di tutti gli altri, ha riferito l’agenzia. Quattro donne su cinque, precisamente l’84%, a Gaza hanno dichiarato che almeno uno dei loro familiari ha dovuto saltare i pasti durante la scorsa settimana. Nel 95% di questi casi, sono le madri a restare senza cibo, saltando almeno un pasto per nutrire i propri figli. Secondo l'agenzia, l'intera popolazione di Gaza, composta da 2,3 milioni di persone, si troverà ad affrontare livelli acuti di insicurezza alimentare entro poche settimane. Alcune donne ora ricorrono alla ricerca di cibo sotto le macerie o nei cassonetti. Dieci organizzazioni femminili su 12 intervistate a Gaza hanno riferito di essere parzialmente operative, fornendo servizi essenziali di risposta alle emergenze.
Onu: "Tanti feriti da arma da fuoco tra i sopravvissuti strage"
Molte delle persone ricoverate dopo la strage avvenuta al convoglio di aiuti a Gaza, nella notte tra mercoledi' e giovedi', hanno subito ferite da arma da fuoco: lo ha riferito l'Onu. Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha reso noto che un team delle Nazioni Unite ha visitato venerdi' mattina l'ospedale al-Shifa e ha visto "un gran numero di feriti da arma da fuoco" tra i sopravvissuti. Quanto alle salme dei deceduti, Dujarric non ha saputo dire se i suoi collaboratori abbiano esaminato anche le salme all'obitorio. Mohamed Salha, direttore ad interim dell'ospedale di al-Awda, aveva riferito in precedenza alla Bbc che il suo nosocomio aveva ricevuto 176 feriti, di cui 142 da proiettile; e che i restanti, erano stati ricoverati per fratture agli arti riportate nella calca precipitosa che e' seguita agli spari delle truppe israeliane.
Attacco Israele nel Sud Libano, "Ucciso capo Hezbollah"
Erano tre uomini di Hezbollah, tra i quali una figura di spicco del movimento sciita libanese, le persone uccise nell'attacco israeliano avvenuto stamane nel Sud del Paese dei Cedri. Il drone israeliano, che ha lanciato tre missili, ha colpito e distrutto un veicolo nell'area di Naqoura, sulla strada che collega la citta' a Bayada. Il capo di stato maggiore dell'esercito israeliano, il tenente generale Herzi Halevi, aveva avvertito nei giorni scorsi che Hezbollah "paghera' un prezzo molto alto" per i suoi continui attacchi contro il nord di Israele.
Attacco Israele ad auto nel Sud del Libano, "3 morti"
Un drone israeliano ha colpito e distrutto un veicolo nell'area di Naqoura, nel Sud del Libano. Lo riferiscono vari media arabi. Secondo Sky News, nell'attacco -effettuato con tre missili- sono rimaste uccise tre persone. L'auto era sulla strada che collega le citta' di Bayada e Naqoura. Secondo le prime informazioni, all'interno del veicolo colpito c'era un alto funzionario di Hezbollah a Naqoura.
Gaza, Hamas: bilancio strage aiuti sale a 115 morti
Il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas afferma che sono stati trovati altri tre cadaveri relativi alla strage avvenuta durante la calca per gli aiuti umanitari vicino la città di Gaza, portando a 115 il totale delle vittime dell'accaduto. I feriti sono circa 760.
Media, Ganz va a Washington senza consenso di Netanyahu
Benny Ganz, membro del Governo di guerra isrealiano, vola a Washington - da domani - per alcuni incontri senza il consenso del premier Benjamin Netanyahu. Lo riporta il quotidiano Yedioth Ahronoth che fa filtrare la rabbia del gabinetto del premier secondo cui il comportamento di Ganz va contro le regole dell'esecutivo.
Usa, 'distrutti missili Houthi provenienti dallo Yemen'
L'esercito degli Stati Uniti ha annunciato di aver distrutto un missile terra-aria appartenente agli Houthi e pronto per il lancio nello Yemen. "Le forze del Centcom hanno identificato il missile e hanno stabilito che rappresentava una minaccia imminente per gli aerei statunitensi nella regione", ha dichiarato il Comando Centrale degli Stati Uniti su X. Il Centcom ha aggiunto che gli Houthi hanno anche lanciato un missile balistico antinave nel Mar Rosso, ma non vi è stato alcun impatto o danno ad alcuna nave.
Gaza, Onu: è anche una guerra contro donne, 9mila uccise finora
L'Ente dell'Onu per l'uguaglianza di genere e l'empowerment femminile (Un Women) definisce il conflitto nella Striscia di Gaza "anche una guerra contro le donne", stimando che circa 9.000 siano state uccise nell'enclave palestinese dal 7 ottobre. Con la guerra nella Striscia "che si avvicina ai suoi cinque mesi, le donne di Gaza continuano a subirne un impatto devastante: anche se questo conflitto non risparmia nessuno - si legge in un comunicato dell'ente Onu -, i dati di Un Women mostrano che uccide e ferisce le donne in modi senza precedenti. L'ente Onu elenca quindi "sette fatti che spiegano perché" questa "è anche una guerra contro le donne. Si stima che fino ad oggi siano state uccise dalle forze israeliane a Gaza circa 9.000 donne: questa cifra è probabilmente sottostimata, poiché si pensa che molte più siano morte sotto le macerie. Ogni giorno che la guerra continua, al ritmo attuale una media di 63 donne continueranno a essere uccise. Si stima che ogni giorno vengano uccise 37 madri, lasciando le loro famiglie devastate e i loro figli con una protezione ridotta.
Medico: colpi arma da fuoco su 80% feriti in strage aiuti
Il direttore ad interim dell'ospedale al-Awda di Jabalia, Mohammed Salha, afferma che circa l'80% dei feriti nella strage durante la fila per gli aiuti umanitari a Gaza portati nella sua struttura sanitaria presentavano lesioni d'arma da fuoco. Lo riporta l'emittente araba Al Jazeera. Dei 176 feriti portati all'ospedale al-Awda 142 avevano lesioni d'arma da fuoco mentre gli altri 34 mostravano ferite dovute a una fuga precipitosa, ha detto Salha specificando di non poter fornire informazioni sulla causa della morte delle vittime dell'accaduto perché i loro corpi sono stati trasportati in altre strutture.
Gaza: 17 morti in raid su Deir Balah e Jabalia
L'agenzia palestinese Wafa afferma che almeno 17 persone sono morte e altre decine rimaste ferite in bombardamenti israeliani avvenuti nelle ultime ore contro tre abitazioni a Deir al-Balah e a Jabalia, rispettivamente nel centro e nel nord della Striscia di Gaza. Nella giornata di ieri decine di persone sono rimaste uccise nei raid di Israele sulla Striscia, sempre secondo la Wafa. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 30.228 morti e 71.377 feriti, secondo il Ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas.