Guerra Ucraina Russia. Biden a Zelensky: "Continueremo a sostenervi". Russi ad Avdiivka

©IPA/Fotogramma

Il Presidente americano ha chiamato quello ucraino per sottolineare l'impegno degli Stati Uniti "a continuare a sostenere l'Ucraina in vista del secondo anniversario della brutale invasione russa". Gli Usa, tra l'altro, trasferiranno all'Estonia fondi russi confiscati perchè siano utilizzati a sostegno di Kiev. "Le forze armate ucraine si ritirano da Avdiivka". Così Oleksandr Syrskyy, comandante delle forze armate ucraine. Secondo Zelensky è stata una "decisione giusta" per "salvare quante più vite possibili"

in evidenza

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiamato oggi il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per sottolineare l'impegno degli Stati Uniti "a continuare a sostenere l'Ucraina in vista del secondo anniversario della brutale invasione russa". In quest'ottica gli Stati Uniti trasferiranno all'Estonia fondi russi confiscati perchè siano utilizzati a sostegno dell'Ucraina: lo ha annunciato il Dipartimento di Giustizia.

"Le forze armate ucraine si ritirano da Avdiivka". Lo ha dichiarato Oleksandr Syrskyy, comandante delle forze armate di Kiev. "Sulla base della situazione operativa che si è sviluppata attorno ad Avdiivka, al fine di evitare l'accerchiamento e per preservare la vita e la salute del personale militare, ho deciso di ritirare le nostre unità dalla città e passare alla difesa su linee più vantaggiose ", ha scritto Syrsky sulla sua pagina Facebook. 

Il dissidente leader dell'opposizione russa Alexei Navalny è morto in prigione. L'annuncio è stato dato dal servizio penitenziario nazionale russo. Era detenuto dal gennaio del 2021. (LE REAZIONI)


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La      newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Il canale      Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
  • Le notizie      audio con i titoli del tg (clicca qui)

Questo liveblog termina qui

Per rimanere aggiornato segui tutti gli aggiornamenti sul nuovo liveblog

Kiev: attacco russo su Kramatorsk, 2 morti

Un attacco russo lanciato oggi sulla città di Kramatorsk, nell'Ucraina orientale, ha colpito  alcune case uccidendo almeno due persone, mentre i soccorritori cercano una terza persona che si ritiene sia ancora sotto le macerie, ha detto il governatore regionale, parlando di una donna di 47 anni e di un uomo di 23. Ultima grande città del Donbass sotto il controllo ucraino, Kramatorsk si trova a circa 20 chilometri dalla linea del fronte nell'Ucraina orientale. Dall'inizio della guerra, due anni fa, questa città è stata oggetto di ripetuti attacchi da parte delle forze russe. Nell'aprile 2022, la stazione di Kramatorsk è stata bersaglio di un bombardamento che ha provocato più di 60 morti. 

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La      newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Il canale      Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
  • Le notizie      audio con i titoli del tg (clicca qui)

Nyt: pressing Blinken su Cina-India su arma spaziale russa

Nonostante le agenzie di intelligence Usa siano divise sull'imminenza della minaccia, il segretario di stato Usa Antony Blinken ha sollevato la possibilita' di una mossa nucleare russa nello spazio con i suoi omologhi cinese e indiano, a margine della conferenza sulla sicurezza di Monaco. Lo scrive il New York Times. Il messaggio sarebbe stato netto: qualsiasi detonazione nucleare nello spazio distruggerebbe non solo i satelliti americani ma anche quelli di Pechino e Nuova Delhi e i sistemi di comunicazione globale crollerebbero, mandando in tilt tutto,  Di qui l'invito ai leader dei loro Paesi a fare pressione su Vladimir Putin. 

Armi nucleari nello spazio, il botta e risposta tra Usa e Russia: cosa succede

La rivelazione del New York Times, secondo cui Mosca starebbe lavorando ad armi nucleari anti-satellite, mette in allarme Washington. La Casa Bianca si limita a parlare di una generica "minaccia contro i satelliti". Ma gli alleati sarebbero già stati informati. Il Cremlino respinge con forza ogni ipotesi, mentre gli esperti avanzano dubbi su un'operazione del genere. Il Pentagono intanto avrebbe inviato in orbita un sistema di tracciamento missilistico. Ecco cosa può accadere

Tajani: "Navalny ucciso direttamente o indirettamente"

"Ho detto fin dall'inizio, bisogna accertare la verità" sulla morte di Alexei Navalny, "però fatto sta che lui stava in un gulag vicino al polo nord. Si può anche non uccidere una persona direttamente ma la si può anche far morire, che è la stessa cosa. Non lo so se lui è stato fatto morire per come era tenuto in carcere ma comunque di fatto è stato ucciso, o direttamente o indirettamente il regime lo ha ucciso". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo a domande di Serena Bortone durante la trasmissione 'Chesarà...' di Rai3, sollecitato sulle dichiarazioni del vicesegretario della Lega Andrea Crippa.

Navalny

©Ansa

Russia, da Litvinenko a Navalny: i casi di avvelenamenti sospetti degli ultimi anni

Durante il conflitto in Ucraina, l’oligarca Roman Abramovich e i negoziatori ucraini avrebbero sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro. Kiev smentisce. Il presunto caso sarebbe l’ultimo di una lunga serie che ha visto come vittime oppositori russi o personaggi considerati scomodi da Mosca. L'APPROFONDIMENTO

Putin si congratula con i soldati per Avdiivka

Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con le forze armate per "l'importante vittoria" ottenuta nella città di Avdiïvka, nell'Ucraina orientale, dopo essere stato informato della campagna militare dal ministro della Difesa Sergei Shoigu. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalle agenzie di stampa russe. 

Putin

©Ansa

Zelensky incontra i deputati Usa Gop e Dem

"Ho incontrato una delegazione di membri repubblicani e democratici della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. Abbiamo discusso della situazione del campo di battaglia e dello sviluppo delle industrie della difesa. Ho anche approfondito i progressi dell'Ucraina nella produzione di droni. Ci auguriamo che la Camera dei Rappresentanti prenda decisioni per garantire l'ulteriore necessario sostegno americano all'Ucraina. Dobbiamo vincere questa guerra. E dobbiamo farlo uniti, difendendo i nostri valori condivisi". Lo scrive il Preisdente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Russia: oltre 400 arresti in proteste per la morte di Navalny

"Oltre 400 persone sono state arrestate in Russia in due giorni di proteste" per la morte di Alexey Navalny. Lo rende noto la Ong Ovd-Info sul suo canale Telegram, specificando che oggi sono state arrestate oltre 290 persone in manifestazioni che si sono avute in tutto il Paese. "Stiamo facendo il possibile per aiutare i detenuti, i nostri avvocati stanno lavorando in diverse regioni", aggiunge il gruppo che monitora e combatte la repressione in Russia. 

A San Pietroburgo le forze di sicurezza hanno disperso decine di persone che si erano riunite intorno a Pietra Solovetsky, monumento per le vittime della repressione sovietica. Tra gli arrestati ci sono due giornalisti, il fotografo di 'Novaya Gazeta' Alexei Dushutin e la giornalista dell'emittente RusNews, Elina Kozich.

Ci sono stati 50 arresti nei pressi della pietra  Piedra Solovetski a Mosca, a piazza Lubjanka, dove sono stati deposti fiori in memoria di Navalny. Secondo Moscow Times, un'altra giornalista di RusNews, Yulia Petrova, è stata arrestata in questa zona. Media indipendenti, come Sota e RusNews, hanno pubblicato i video delle proteste, con persone che portano cartelli con scritto "assassinio" e "vergogna". 

Mosca: "Abbiamo il controllo totale di Avdiivka"

La Russia ha affermato oggi di aver preso il "controllo totale" della città di Avdiïvka, nell'Ucraina orientale, dopo il ritiro annunciato da Kiev dei suoi soldati da questa città industriale, epicentro dei combattimenti per mesi. Secondo il ministero della Difesa russo, oggi il ministro Sergei Shoigu ha informato il presidente Vladimir Putin al Cremlino della cattura di questa città che era "un potente snodo difensivo delle forze armate ucraine".

Zelensky: "Credo che il Congresso Usa prenderà una decisione saggia"

"Mentre ero a Monaco, ho avuto una telefonata con Joe Biden". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky precisando che nel corso della telefonata si è "discusso dell'attuale situazione in prima linea. Sono grato di avere il pieno sostegno del presidente Biden. Credo anche che il Congresso americano prenderà una decisione saggia". Il leader ucraino ha poi aggiunto che "sostenere l'Ucraina significa sostenere la democrazia e la libertà. Insieme dobbiamo proteggere questi valori. Abbiamo concordato" con Biden "di rimanere in contatto mentre l'aggressione su vasta scala della Russia contro l'Ucraina si avvicina al traguardo dei due anni". 

Biden a Zelensky: "Continueremo a sostenervi"

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiamato oggi il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per sottolineare l'impegno degli Stati Uniti "a continuare a sostenere l'Ucraina in vista del secondo anniversario della brutale invasione russa". Questa mattina, l'esercito ucraino è stato costretto a ritirarsi da Avdiivka, dopo che i soldati ucraini hanno dovuto razionare le munizioni a causa della diminuzione delle forniture a causa dell'inazione del Congresso. Biden ha sottolineato la necessità per il Congresso di "approvare con urgenza il disegno di legge supplementare per la sicurezza nazionale con i finanziamenti per rifornire le forze ucraine". Biden ha riaffermato il forte sostegno nel governo degli Stati Uniti e tra il popolo americano per la sovranita' e l'integrità territoriale dell'Ucraina, con l'obiettivo di imporre costi al governo russo, ritenendolo responsabile delle sue azioni.

Usa trasferiscono fondi russi confiscati per sostegno Kiev

Gli Stati Uniti trasferiranno all'Estonia fondi russi confiscati perche' siano utilizzati a sostegno dell'Ucraina: lo ha annunciato il Dipartimento di Giustizia. E' la prima operazione del genere dall'inizio della guerra. Si tratta di quasi 500.000 dollari derivanti  da "una rete di approvvigionamento illegale che tentava di importare in Russia una macchina utensile di alta precisione di origine statunitense con usi nei settori della difesa e della proliferazione nucleare". I fondi vengono trasferiti a Tallin perche' la normativa non consente un trasferimento diretto all'Ucraina. 

Ucraina, Rheinmetall in Jv aprirà nuovo stabilimento per produzione di munizioni

Rheinmetall, il più grande produttore tedesco di munizioni, prevede di aprire un nuovo impianto di munizioni in Ucraina. Il protocollo d'intesa per la costituzione di una joint venture, annuncia il gruppo, è stato firmato alla presenza di Oleksandr Kamyshin, ministro ucraino per le industrie strategiche, e dell'ambasciatore dell'Ucraina in Germania Oleksii Makeiev durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

Rheinmetall deterrà una quota del 51% nella joint venture mentre il restante 49% sarà detenuto da un partner ucraino. La società produrrà "un numero a sei cifre" di proiettili calibro 155mm l'anno.

Zelensky: "Ho incontrato il presidente eletto della Finlandia Alexander Stubb. Siamo molto grati per il sostegno e l’atteggiamento caloroso nei confronti dell’Ucraina e degli ucraini"

Usa: "Avdiivka mostra il costo dell'inerzia al Congresso"

La cattura da parte della Russia della roccaforte orientale ucraina di Avdiivka dimostra "il costo dell'inazione parlamentare": lo ha detto la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, Adrienne Watson, aggiungendo che i legislatori devono approvare i fondi "senza indugio" per far arrivare a Kiev le attrezzature e le munizioni necessarie. 

Regista di Navalny, docu premio Oscar 2023: "Putin è il mandante"

Per il regista canadese Daniel Roher che ha raccontato Alexei Navalny, in un documentario vincitore dell'Oscar nel 2023,  "Putin è responsabile della sua morte. Questo è chiaro", ha detto a Deadline. "Non credo che sappiamo ancora i dettagli di come e questo tipo di domande, ma per me è ovvio chi è il responsabile. Col tempo conosceremo i dettagli" della morte di Navalny, ha proseguito Roher. "Una cosa su cui puoi contare è che i servizi di sicurezza russi sono completamente inetti e idioti, come abbiamo visto nel documentario. E quindi prima o poi scopriremo i dettagli. E prima o poi Putin otterrà ciò che gli spetta in questa vita o nella prossima. E spero che ciò accada prima o poi." In uno dei momenti più emozionanti della cerimonia degli Oscar lo scorso 11 marzo, Roher e i produttori del film hanno ritirato l'Oscar insieme alla moglie di Navalny, Yulia Navalnaya e ai due figli della coppia. Dopo aver dedicato il premio a Navalny e a "tutti i prigionieri politici del mondo", Roher aveva invitato Yulia a parlare. "Mio marito è in prigione solo per aver detto la verità. Mio marito è in prigione solo per aver difeso la democrazia", disse. "Alexei, sto sognando il giorno in cui sarai libero e il nostro Paese sarà libero. Sii forte."

Ucraina, Wang: "La Cina lavora instancabilmente a soluzione politica"

"La Cina lavora instancabilmente per trovare una soluzione politica alla crisi" ucraina. Lo ha rivendicato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi nel suo intervento alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, sottolineando che la diplomazia di Pechino ha un obiettivo: "Aprire la strada ai colloqui di pace, prevenire il circolo vizioso della violenza e stabilizzare la situazione". Poi ha affermato che "bisogna riconoscere gli interessi di sicurezza dei due Paesi".

Wang, che ha incontrato il segretario di Stato americano Antony Blinken, ha anche ribadito che "se Cina e Stati Uniti lavorano insieme, si possono fare grandi cose: questo è meglio del confronto".

Zelensky: "Aiuti Usa vitali, contiamo su decisione positiva del Congresso"

"Contiamo su una decisione positiva del Congresso. Per noi, questo pacchetto di aiuti è vitale". Così Volodymyr Zelensky, nella sua conferenza stampa con Kamala Harris a Monaco, ha rivolto un appello alla Camera degli Stati Uniti ad approvare i 60 miliardi di dollari di aiuti per Kiev che il Senato ha approvato con un voto bipartisan. 

"Non credo che il nostro partner strategico si possa permettere di non sostenere l'Ucraina", ha detto, parlando degli Usa, il presidente ucraino, che non è voluto entrare nelle polemiche politiche interne degli Stati Uniti, con una parte dei repubblicani, incitati da Donald Trump in corsa di nuovo per la Casa Bianca, che stanno bloccando da mesi l'approvazione dei nuovi aiuti per l'Ucraina.

Zelensky

©Ansa

Tajani: "Tutti vogliamo Kiev nella Nato ma ora serve prudenza"

"Tutti vogliamo l'Ucraina nell'Ue e nella Nato, dobbiamo aprire la strada per raggiungere questo obiettivo", ma in questo momento "serve prudenza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco in un panel con il collega ucraino Dmytro Kuleba. "E' stato deciso di avviare una cooperazione fra Ucraina e Nato" e "questo è il primo passaggio verso la piena adesione all'Alleanza. Questo è un chiaro messaggio alla Russia. Ma, parlando francamente, decidere immediatamente sarebbe pericoloso per tutti e questo perché state combattendo contro la Russia e per un membro a tutti gli effetti della Nato vorrebbe dire terza guerra mondiale", ha detto il ministro rivolgendosi al collega ucraino. "E' necessario essere prudenti" e "preferiamo aprire la strada per un'adesione a pieno titolo nella Nato alla fine della guerra, dando intanto un chiaro messaggio alla Russia". 

Lituania: "La Russia usa la forza bruta per dominare il mondo"

"Vladimir Putin non abbandonerà le sue ambizioni imperialiste, il suo obiettivo principale è saccheggiare i territori occupati usando la forza militare bruta e aumentare l'influenza della Russia nel mondo. La guerra lanciata in Ucraina ne è solo un'altra prova". Lo ha affermato il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, intervenendo oggi alla conferenza sulla sicurezza  in corso a Monaco. Nauseda ha sottolineato che il contenimento e la sconfitta della Russia possono essere raggiunti solamente attraverso l'adozione di una strategia di lungo periodo che preveda l'isolamento internazionale del Paese, una sensibile implementazione degli investimenti euratlantici nel settore della Difesa e un ulteriore rafforzamento delle sanzioni alla Russia. Il politico lituano ha inoltre ribadito l'importanza di rafforzare il fianco orientale della Nato con particolare attenzione alla regione baltica. 

Orban: "Spero vinca Trump e metta fine alla guerra in Ucraina"

"Il nostro auspicio per quest'anno è che Donald Trump torni al potere negli Stati Uniti e porti la pace nella regione, mettendo fine alla guerra in Ucraina, e che i sovranisti della destra vincano in Europa conquistando Bruxelles". Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban nel discorso sullo stato della nazione, davanti ad una sala gremita di sostenitori. La stampa è stata esclusa dall'avvenimento, trasmesso in televisione. Orban ha dichiarato che il Parlamento, all'inizio della prossima seduta, fissata per il 26 febbraio, ratificherà senza ulteriori indugi l'adesione della Svezia alla Nato, ostacolato ormai solo dall'Ungheria, un blocco criticato dagli Stati Uniti. "I contatti con il premier svedese sono a buon punto al riguardo", ha detto. Sui rapporti controversi con l'Unione europea, il premier ha affermato che "da Bruxelles entrano solo guai" ma l'Ungheria "non molla e reggerà alla prova". Orban ha poi osservato di ritenere opportune le dimissioni della presidente della Repubblica Katalin Novak, che "ha sbagliato concedendo la grazia ad un condannato per crimini ai danni di bambini". Le dimissioni, ha aggiunto il leader ungherese, sono state un atto "di moralità", mentre la sinistra che manifesta per proteggere i bambini "è una sinistra pagata con i dollari degli stranieri". Per il leader magiaro l'anno scorso è stato "un successo in economia, con un'occupazione quasi piena", ma non ha ricordato che il Pil è andato in rosso con uno -0,9%. Il futuro, per il premier, è "l'energia verde", e per questo ha giustificato la costruzione di stabilimenti cinesi per la produzione di batterie e veicoli elettrici. Un progetto al quale molti sono contrari in Ungheria. 

Russia, media: "Navalny vittima di lento avvelenamento iniziato ad agosto"

Alexei Navalny potrebbe essere stato vittima di "lento avvelenamento iniziato nell'agosto" dello scorso anno. E' quanto denuncia il sito di opposizione russa "Sota", che cita due fonti di alto livello del Comitato investigativo, secondo quanto rilanciato su X da Anton Gerashenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino. Il principale 'sponsor' dell'uccisione dell'oppositore sarebbe stato Alexander Bastrykin, capo del Comitato, che aveva in odio Navalny da quando aveva indagato su di lui nel 2012.

Secondo le fonti, dopo l'arresto del blogger, Bastrykin aveva chiesto il permesso del presidente russo Vladimir Putin di ucciderlo mentre era detenuto nella colonia penale, con il sostegno del capo del Servizio penitenziario federale, Arkady Gostev. 'Licenza di uccidere' con un lento avvelenamento che sarebbe arrivata nell'agosto scorso come 'regalo' per i 70 anni di Bastrykin. Secondo il piano originale, Navalny sarebbe già dovuto morire per problemi cardiovascolari prima della fine dell'anno, ha 'resistito' fino a ieri.

Un biochimico intervistato da Sota ha spiegato che se le informazioni sul trombo che ha causato la morte di Navalny sono corrette, questo potrebbe essere stato provocato da qualsiasi sostanza coagulante, che, data la mancanza di acqua in carcere e il regime di tortura, porterebbe inevitabilmente alla coagulazione del sangue e, di conseguenza, alla morte.

Stoltenberg: "Ucraina nella Nato il prima possibile"

"L'Ucraina dovrebbe diventare membro dell'Alleanza il prima possibile; quando ciò avverrà dipende dalla situazione sul campo di battaglia e, naturalmente, dalle condizioni politiche nella Nato": lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, parlando ai giornalisti a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

Stoltenberg

©Ansa

Bloomberg: "Gb e Usa lavorano per fornire droni con IA all'Ucraina"

La Gran Bretagna e altri Paesi, inclusi gli Usa, stanno lavorando per fornire all'Ucraina droni di nuova generazione abilitati all'intelligenza artificiale che potrebbero attaccare simultaneamente obiettivi russi. Lo scrive Bloomberg citando fonti informate. I droni potrebbero essere inviati a Kiev "entro pochi mesi". I velivoli senza pilota sono divenuti determinanti proprio nel corso del conflitto Russia-Ucraina e, nota l'agenzia, c'è una corsa globale per sviluppare nuove tecnologie che potrebbero plasmare il futuro della guerra. Una coalizione di alleati dell'Ucraina si è impegnata a consegnare un milione di droni al Paese entro un anno. 

Harris incontra Scholz: "La morte di Navalny mostra necessità di contrastare la brutalità russa"

Nel loro incontro oggi a margine della conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Kamala Harris e Olaf Schozl hanno ribadito come "la morte di Alexey Navalny confermi la brutalità della Russia e la necessità di continuare ad aiutare l'Ucraina nella lotta contro l'aggressione russa". E' quanto si legge in una nota della Casa Bianca in cui sottolinea che "la vice presidente ha espresso il suo apprezzamento per il contributo esemplare della Germania all'autodifesa dell'Ucraina e la leadership personale del cancelliere nel far avanzare il robusto sostegno europeo e internazionale per la stabilità economica dell'Ucraina". 

"I leader hanno anche ribadito il loro impegno per uno stretto coordinamento dell'approccio di entrambi i Paesi nel gestire la competizione con la Cina", conclude la nota. 


Dopo due anni di guerra, cosa succede in Ucraina?. VIDEO

Estonia e Usa utilizzeranno i beni russi congelati per l'Ucraina

L'Estonia e gli Stati uniti hanno sottoscritto oggi a Monaco un accordo di cooperazione per la ricostruzione delle infrastrutture elettriche dell'Ucraina con l'utilizzo di parte dei beni russi congelati dal Paese baltico. Il progetto avrà un valore complessivo di circa mezzo milione di euro. Il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, ha sottolineato che l'accordo sottoscritto oggi è solo un esempio di come i beni russi congelati possono divenire uno strumento concreto per la ricostruzione dell'Ucraina. "Quasi 300 miliardi di euro di beni congelati della Russia sono già nelle mani dell'Unione europea e dei Paesi del G7", ha detto il politico estone. "Il messaggio alla Russia è chiaro. Non ci sarà flessibilità o ritorno alla normale comunicazione con la Russia fino a quando l'Ucraina non avrà vinto e i danni causati all'Ucraina non saranno stati compensati". 

Kuleba: "Abbiamo bisogno di più munizioni, aumentare la produzione"

"Ci sono due questioni con le munizioni: la prima è la quantità e la seconda riguarda la sostenibilità della fornitura. La situazione di oggi è brutta, è il messaggio che riceviamo dal fronte: abbiamo bisogno di più munizioni". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Abbiamo bisogno tutti noi di molte molte più munizioni, i droni non possono sostituirli e se mettiamo insieme le nostre necessità e le vostre dobbiamo aumentare la produzione, investire in questo", ha aggiunto Kuleba. 

Kuleba

©Ansa

Mosca: "Navalny colpito da sindrome da morte improvvisa"

Oggi la madre di Alexei Navalny è stata informata che l'oppositore russo è rimasto vittima di una "sindrome da morte improvvisa" e che il corpo non sarà riconsegnato alla famiglia fino alla fine delle indagini. "Quando l'avvocato e la madre di Alexei sono arrivati alla colonia penale questa mattina, è stato detto loro che la causa della morte di Navalny era la sindrome da morte improvvisa", ha scritto su X Ivan Zhdanov, che dirige la Fondazione anticorruzione di Navalny. "Sindrome da morte improvvisa" è un termine generale per varie sindromi cardiache che causano arresto cardiaco improvviso e la morte, riferisce il Guardian. 

Portavoce Navalny: "Hanno ucciso Alexei, non le nostre idee"

La visione di Alexei Navalny per una Russia diversa sarà mantenuta viva dal suo team, ha detto la sua portavoce Kira Yarmysh. "Abbiamo perso il nostro leader, ma non abbiamo perso le nostre idee e le nostre convinzioni", ha detto Yarmysh alla Reuters via Zoom, secondo quanto riferisce il Guardian. Yarmysh ha aggiunto che il team ritiene il presidente russo Vladimir Putin direttamente responsabile di quello che ha definito l'omicidio di Navalny. "Sapevamo che c'era un rischio, lo sapeva anche Alexei. E ieri l'hanno assassinato come avevano pianificato di fare tre anni fa", ha accusato la portavoce. 

Gli ucraini si ritirano da Avdiivka per preservare vite umane. VIDEO

Ucraina, G7: "Beni russi congelati fin quando non pagherà i danni"

I ministri degli Esteri del G7 riuniti a Monaco sotto la presidenza di Antonio Tajani "hanno sottolineato che la Russia dovrà pagare per i danni e la devastazione che sta provocando all'Ucraina e alla sua popolazione". Nella dichiarazione di Tajani a nome del G7 si afferma che "hanno ribadito la loro determinazione a mantenere gli asset sovrani della Russia nelle loro giurisdizioni congelati fino a quando non pagherà per i danni che ha provocato".

I membri del G7 "continueranno a esplorare tutte le possibili strade per aiutare l'Ucraina a ottenere compensazioni dalla Russia, in linea con i loro rispettivi sistemi legali e con il diritto internazionale".

Ucraina, G7: "L'Iran smetta di appoggiare la Russia"

I paesi del G7 invitano l'Iran "a smettere di appoggiare l'esercito russo e la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina". E' quanto si legge nel comunicato finale del G7 presieduto dall'Italia a margine dei lavori della Conferenza di Monaco sulal sicurezza. I Paesi, prosegue il comunicato "hanno inoltre chiesto a tutte le nazioni di impedire la fornitura di componenti o altri articoli ai programmi UAV iraniani, destinati a sostenere lo sforzo bellico di Mosca".

G7: "Indignati per Navalny, basta repressione in Russia"

I ministri degli Esteri del G7 "hanno espresso la loro indignazione per la morte in detenzione di Alexei Navalny, ingiustamente condannato per attività politiche legittime e per la sua lotta contro la corruzione. Hanno chiesto alle autorità russe di chiarire pienamente le circostanze della sua morte" e "hanno invitato la Russia a porre fine all'inaccettabile persecuzione del dissenso politico, nonché alla repressione sistematica della libertà di espressione e all'indebita limitazione dei diritti civili". Lo si legge nella dichiarazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani al termine della ministeriale G7 Esteri a Monaco.

Reuters: "I residenti di Mosca hanno lasciato fiori e messaggi per onorare la memoria di Alexei Navalny al memoriale del 'Muro del dolore' sul viale intitolato al fisico e dissidente sovietico Andrei Sakharov"

Ucraina, Harris: "Sostegno Usa senza giochi politici"

Gli Stati Uniti devono essere "irremovibili" nel sostegno all'Ucraina. Lo ha dichiarato la vice presidente americana, Kamala Harris, la quale auspica che "i giochi politici" interni non condizionino l'atteggiamento degli Usa: "La politica politicante non ha alcun ruolo da giocare" ha detto Harris in una conferenza stampa a Monaco con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha qualificato come "vitale" l'aiuto americano a Kiev.

Navalny, il silenzio dei media di Stato e la tempesta sui social

La morte di Alexei Navalny ha ricevuto una copertura minima da parte dei media di Stato russi, in contrapposizione alla tempesta di notizie e commenti che ha investito i social media. Le televisioni pubbliche hanno dato poche notizie, e con grande ritardo, senza approfondire la figura dell'oppositore e dei motivi per i quali era in carcere. In un caso un esponente politico di tendenze liberali, il presidente del partito Yabloko, Nikolai Rybakov, ha cercato di fare breccia durante un'intervista con la televisione Ntv. "Non posso non esprimere le mie condoglianze per la morte di Alexei Navalny, e spero che questo porterà al rilascio di tutti i prigionieri politici", ha detto Rybakov, prima di essere interrotto dal conduttore che gli ha chiesto cosa c'entrasse questo con l'argomento che in quel momento veniva dibattuto. Una degli esponenti di punta dei media di Stato, la direttrice di Russia Today Margarita Simonyan, ha risposto in toni sarcastici alle accuse lanciate dai Paesi occidentali a Mosca, affermando a proposito di Navalny che "tutti lo avevano dimenticato da molto tempo" e che "non c'era motivo di ucciderlo, specialmente prima delle elezioni". Semmai, ha aggiunto, la sua morte andrà "a beneficio delle forze di opposizione". Sui social media in Russia, tuttavia, la scomparsa di Navalny è stato l'argomento di punta, specie sulla piattaforma X e sui canali Telegram, con una marea di commenti e notizie anche sui raduni svoltisi in varie città della Russia per ricordarne la figura. Tra i commenti spicca quello, solidale anche se prudente, di Boris Nadezhdin, il politico apertamente schierato contro il conflitto in Ucraina che è ancora impegnato in un ricorso contro la bocciatura della sua candidatura alle presidenziali del prossimo mese: "Alexei è una delle persone più talentuose e coraggiose che abbia conosciuto in Russia", ha scritto, senza fare alcun riferimento alle possibili cause del decesso. 

Navalny

©Ansa

Isw: "Le forze ucraine hanno iniziato a ritirarsi da Avdiivka e le forze russe sembrano concentrate nel complicare o impedire un completo ritiro ucraino"

Russia, petizione all'Ue: "Rielezione di Putin sia riconosciuta illegittima"

La probabile rielezione di Vladimir Putin alle prossime presidenziali russe "non sia riconosciuta come legittima". E' l'appello lanciato lo scorso dicembre dall'opposizione russa, rivolto innanzitutto al Consiglio dell'Unione europea e al Parlamento europeo, oltre che ai politici di vari Paesi occidentali, in vista delle elezioni russe del marzo 2024. La petizione, diffusa anche in Italia dalla Comunità dei Russi Liberi, ha già raggiunto oltre 22mila sottoscrizioni. 

Contestando a Putin non solo la "politica aggressiva ed espansionistica nei confronti dell'Ucraina e di molti altri Paesi", ma anche di aver internamente "usurpato il potere e fatto pressioni su qualsiasi oppositore politico" e sui media, di aver "adottato una serie di leggi palesemente illegali", la petizione delle opposizioni russe chiede ai politici europei innanzitutto di "attuare ed eseguire la risoluzione di pace" e di riconoscere come "illegittima" la riforma costituzionale che ha permesso a Putin di ricandidarsi e, qualora venisse rieletto, di considerare "il suo status di presidente della Federazione Russa come illegittimo a livello nazionale e internazionale e ad astenervi dall'impegnarvi con le autorità russe". "Questi passi - evidenzia l'appello - saranno una potente leva contro il regime di Putin per porre fine alla guerra in Ucraina e permetteranno anche di ritenerlo responsabile secondo il diritto internazionale per i crimini di guerra commessi".


Russia, il dissidente Gozman: "Navalny eroe, la sua morte sia un segnale"

"Putin ha la responsabilità della morte di Navalny in ogni caso, sia che sia stato ucciso sia che sia morto come conseguenza di tutti gli avvelenamenti e delle terribili condizioni in cui ha vissuto negli ultimi tre anni. Non ha importanza, la responsabilità è di Putin". Lo dice all'indomani della notizia della morte di Alexei Navalny un altro dissidente russo, Leonid Gozman, ospite questa mattina a Milano di una tavola rotonda organizzata dalla Comunità dei Russi Liberi.

Gozman, psicologo e politico di area liberale, è tra i leader dell'Unione delle Forze di Destra. Considerato dal 2022 'agente straniero' nel suo Paese, dopo essere stato incarcerato in patria per le sue posizioni contro la guerra in Ucraina e contro Putin, si è trasferito in Germania. "Navalny è andato verso la sofferenza e la morte consapevolmente. E' un eroe antico e la sua morte non è stata vana", ha scritto Gozman sui suoi canali social non appena si è diffusa la notizia della morte del dissidente imprigionato in Siberia. La speranza è che questa possa rappresentare un "segnale" per la maggioranza dei russi. "Il 20% di loro sono contro la guerra e contro Putin. C'è un 2-3% di cosiddetti 'patrioti' e poi una grande maggioranza di indifferenti, che non ci pensano". Ecco, è su questa fetta che la morte di Navalny potrebbe incidere, facendo capire loro che "c'è qualcosa di sbagliato", spiega Gozman.  

Russia, portavoce di Navalny: "Mentono, nascondono corpo"

"La commissione investigativa dice direttamente che il corpo di Alexei Navalny non verrà consegnato ai familiari fin quando le indagini non saranno state completate". Lo ha scritto su X Kira Yarmysh, portavoce dell'oppositore russo di cui ieri è stata annunciata la morte in carcere. "Solo un'ora fa - ha aggiunto in un altro post - gli avvocati erano stati informati della conclusione delle indagini e che non erano stati accertati indizi di reato. Mentono letteralmente ogni volta, facendoci girare in tondo e coprendo le loro tracce".

Mosca contro Gb dopo la morte di Navalny: "Valutazioni distorte e ingerenze inaccettabili"

"Valutazioni di parte e irrealistiche" e anche "inaccettabili tentativi di interferenza". La diplomazia russa risponde così al Regno Unito dopo la notizia della morte, in carcere, dell'oppositore russo Alexei Navalny. La Russia conferma che è stato "invitato" ieri al Foreign Office un diplomatico russo a Londra. "Durante l'incontro la parte britannica ha espresso una serie di valutazioni di parte e irrealistiche riguardo la morte di Navalny e ha anche tentato, senza motivazione, di accusare le autorità russe per quanto accaduto - si legge in una dichiarazione riportata dall'agenzia russa Tass - A tal proposito, la parte russa sottolinea che sono assolutamente inaccettabili i tentativi del Regno Unito di interferire negli affari interni del nostro Paese". 

Tajani: "Ottavo pacchetto aiuti arriverà a giorni a Kiev"

Sulle armi all'Ucraina "facciamo quello che è possibile fare, il Parlamento ha approvato l'ottavo pacchetto di aiuti e credo che questo pacchetto sarà in Ucraina in questi giorni". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. "Facciamo quello che dobbiamo fare come Italia per sostenere l'Ucraina", ha aggiunto. 

Tajani

©IPA/Fotogramma

Tajani, G7 chiede a Mosca di non superare limiti in spazio

In un documento del ministro Antonio Tajani a conclusione della riunione informale Esteri G7 a Monaco "abbiamo anche dedicato un messaggio chiaro affinché non si superino alcuni limiti nello spazio, dopo aver avuto notizie di possibili iniziative nucleari spaziali da parte della Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Tajani, firmati accordi per sostegno settore energetico Ucraina

Nel quadro della sua partecipazione alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha firmato oggi alcuni accordi con cui il nostro Paese sosterrà il settore energetico ucraino.   Il Vicepremier ha dichiarato che "l'Italia è stata al fianco dell'Ucraina sin dall'inizio dell'aggressione russa e oggi confermiamo la nostra volontà di aiutare gli amici ucraini anche nel settore strategico delle infrastrutture energetiche. Un sostegno che porteremo anche con la Presidenza italiana del G7, che continuerà a tenere alta l'attenzione sull'Ucraina, e con la Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina che l'Italia ospiterà nel 2025."  Gli accordi firmati oggi dal ministro Tajani, dal ministro degli Affari Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e dalla presidente della Bers, Odile Renaud-Basso, definiscono i termini di un prestito agevolato di 100 milioni di euro provenienti dalle risorse del Fondo Rotativo per la Cooperazione allo Sviluppo, gestito da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Con questi fondi, l'Italia fornirà un supporto a Ukrhydroenergo, la principale società idroelettrica ucraina. Il credito italiano sarà parte integrante di un programma del valore complessivo di 200 milioni di euro - gli altri 100 milioni di euro saranno forniti direttamente dalla Bers - a favore della società statale ucraina. Tajani ha firmato inoltre con la presidente della Bers Renaud-Basso un accordo quadro per possibili nuove iniziative in aree di comune interesse, inclusi paesi africani, dove la Bers espanderà la propria operatività. Esso potrà servire da modello per eventuali analoghi partenariati anche con altre istituzioni finanziarie internazionali, in linea con lo spirito del Piano Mattei.

Blinken: "Usa impegnati per difesa Kiev e futuro Paese"

"Gli Stati Uniti sono impegnati per la difesa dell'Ucraina e il suo futuro". Lo ha scritto su X il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, riferendo del colloquio a Monaco con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. In cima all'agenda, il "sostegno degli Stati Uniti per gli sforzi di ripresa e per un'Ucraina libera e prospera".

Kiev, abbattuti tre caccia russi

Le forze ucraine annunciano di aver abbattuto tre aerei militari russi nell'est del Paese: due cacciabombardieri Su-34 e una caccia Su-35, precisa il comandante Mykola Oleshchuk. 

Ong: "Fermati oltre 200 manifestanti pro-Navalny"

E' salito a oltre 200 il numero dei manifestanti russi pro-Navalny fermati da ieri, dopo la morte del dissidente russo nel carcere in cui era detenuto: lo riferisce la ong per i diritti umani OVD-Info, come ripota il Guardian. Almeno 212 persone sono state fermate tra ieri e oggi durante gli eventi organizzati in Russia in memoria di Navalny, precisa la ong sottolineando che si tratta della più grande ondata di fermi per protesta in 18 mesi. 

Bombe russe su Kherson, un morto e due feriti

Un uomo è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti oggi in un bombardamento russo sulla città di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform. "L'esercito russo ha bombardato Kherson. Tre cittadini sono rimasti feriti, per uno di loro le ferite si sono rivelate mortali. Si stima che la vittima avesse circa 45 anni. Una donna di 49 anni ha riportato ferite lievi a una gamba. E' stato ricoverato in ospedale anche un uomo di 36 anni, le sue condizioni sono moderate", ha affermato Prokudin. 

Kuleba vede Blinken, 'cruciali gli aiuti militari degli Usa'

Gli aiuti militari degli Stati Uniti all'Ucraina sono "fondamentali". Lo ribadisce il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che su X riferisce di un incontro con il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Monaco per la Conferenza sulla Sicurezza. 

"L'ho ringraziato per tutto quello che gli Usa hanno già fatto per l'Ucraina. Ho anche riferito il senso di urgenza e le attuali esigenze prioritarie dei difensori dell'Ucraina: munizioni, difesa aerea e capacità a lungo raggio - ha scritto Kuleba - In questo contesto ho presentato argomenti a favore della fornitura all'Ucraina di missili Atacms con una gittata di 300 chilometri. Sono cruciali i continui aiuti militari degli Stati Uniti. Stiamo lavorano in modo attivo insieme per trovare soluzioni e Blinken ha ribadito che gli Usa continueranno a mobilitare il sostegno". 

Navalny, nuovi fermi per raduni in diverse città russe

Diverse persone sono state fermate anche stamane dalla polizia in diverse città russe mentre partecipavano a raduni in memoria di Alexei Navalny. Lo riferisce l'ong Ovd-Info. Secondo l'agenzia Afp a Mosca i fermati sono una quindicina. Ovd-Info rende noto che tra i fermati a San Pietroburgo c'è un prete ortodosso che voleva celebrare una Messa sulla pubblica piazza per Navalny. 

Zelensky: "E' guerra della Russia contro qualsiasi regola"

"Il 2024 deve diventare l'anno del pieno ripristino dell'ordine mondiale basato sulle regole", ha detto Zelensky, convinto che "non ci sia nessuno per cui la guerra in corso in Europa non rappresenta una minaccia". E oggi, secondo il presidente ucraino, "la domanda principale" è "per quanto tempo il mondo lascerà che la Russia sia questo?". "Forse le persone dovranno vivere in un mondo in cui le guerra locali non resteranno locali. Qualsiasi scoppio di una guerra rischia di trasformarsi in una catastrofe globale - ha detto - Forse l'uso del cibo e delle migrazioni come un'arma romperà gli equilibri regionali esistenti e intaccherà molti sistemi politici, non solo in Europa, ma anche in Medio Oriente, Africa e America". "Forse l'Europa fa i conti con tempi in cui la questione dell'invocare l'articolo 5 del Trattato della Nato non sarà una questione per Washington, ma per le capitali europee - ha proseguito - Ci sono centinaia di 'forse'. Il 23 febbraio 2022 non ne esisteva nessuno. Ora invece fanno parte della nostra realtà". E, ha aggiunto, "quello che manca in questa realtà è la sicurezza". "Dobbiamo fare di nuovo della sicurezza una realtà", ha affermato. 

Zelensky: "Trump a Kiev e lo porto al fronte"

Trump ha sempre detto che, se rieletto, porrà fine alla guerra in Ucraina "in ventiquattro ore". "Voglio dirgli - ha insistito il presidente ucraino - che siamo molto aperti e diamo informazioni reali sulla guerra. Se Trump vuole venire, sono anche disposto a viaggiare con lui al fronte. Se vogliamo continuare a parlare di come la guerra può finire, allora dobbiamo mostrare a chi decide cosa significa la vera guerra. E non la guerra su Instagram".

Stoltenberg: "Vitale" che gli Usa approvino gli aiuti all'Ucraina

"C'è un vitale e urgente bisogno che gli Usa decidano su un pacchetto per l'Ucraina perché" Kiev "ha bisogno di quel sostegno": lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parlando alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

Zelensky: "Patriot e milioni torneranno a casa"

Il presidente Volodymyr Zelensky è fiducioso che i sistemi di difesa aerea occidentali possano abbattere tutti i missili russi, quindi se ce ne saranno abbastanza di questi sistemi, milioni di ucraini torneranno in Ucraina. Ne ha parlato alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. "Alcuni hanno sostenuto che non esiste una difesa efficace contro i missili russi. Ma sappiamo che il Patriot e altri sistemi di difesa aerea occidentali possono abbattere qualsiasi missile russo. E se ci saranno abbastanza sistemi di difesa aerea in Ucraina, saremo in grado di riportare a casa milioni di ucraini, milioni della nostra gente, i nostri rifugiati". Zelensky ha poi ringraziato le decine di leader mondiali presenti nella capitale bavarese per l'accoglienza agli ucraini nei rispettivi Paesi. "Grazie per il vostro atteggiamento verso tutto il nostro popolo nei vostri paesi".

Zelensky rinnova invito a Trump: "Disposto a mostrargli fronte"

"Ho invitato Trump pubblicamente, ma dipende dai suoi desideri. Noi siamo pronti, tutti i candidati e rappresentanti dei partiti sanno che siamo molto aperti. Vorremmo dare informazioni reali sulla guerra, e se Trump vuole venire, sono disposto anche a viaggiare con lui al fronte". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Credo che se siamo in dialogo su come finire la guerra dobbiamo mostrare ai decisori cosa significa la vera guerra, non la guerra su Instagram", ha sottolineato.

Zelensky: "Abbiamo distrutto i miti della Russia"

"L'Ucraina ha già distrutto i miti con cui la Russia ha cercato di mistificare la realtà e a cui il mondo purtroppo ha creduto. Il mito che la Russia potesse conquistare un altro Paese in pochi giorni o in poche settimane". E' quanto ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco.

Navalny, Ovd-Info: Oltre 100 arresti a manifestazioni in Russia

Finora "oltre 101 persone" sono state arrestate in 10 città della Russia, di cui 64 a San Pietroburgo, ha riferito Ovd-Info. Undici persone sono state arrestate nella capitale e molte altre nelle città di Nizhny Novgorod, Krasnodar, Rostov sul Don e Tver. Le proteste sono illegali in Russia e le autorità hanno represso in modo particolarmente duro le manifestazioni a sostegno di Navalny. Già ieri, le autorità avevano riferito di essere a conoscenza di appelli online "per prendere parte a una manifestazione di massa nel centro di Mosca" e avevano messo in guardia la gente dal parteciparvi.

Zelensky: "Ritiro da Avdiivka per salvare vite dei soldati"

Il ritiro dell'esercito ucraino dalla città di Avdiivka è stata una "decisione giusta" per "salvare quante più vite possibili", mentre i soldati ucraini lottavano per resistere all'assalto delle truppe russe. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "E' stata una decisione logica giusta e professionale quella di salvare quante più vite possibile", ha affermato. 

Zelensky dopo morte Navalny: "Assurdo considerare Putin leader legittimo"

Il leader russo Vladimir Putin "uccide chi vuole, che si tratti di leader dell'opposizione o di chi considera un obiettivo" e dopo la morte di Alexei Navalny "è assurdo" considerare Putin "come capo legittimo" della Russia. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. "Mantiene il potere attraverso la violenza, la corruzione", ha incalzato.

Zelensky: "Morte Navalny dimostra che Putin è un criminale"

"Putin uccide chi vuole, che sia un leader dell'opposizione o chi considera un obiettivo. Dopo la morte di Navalny, è assurdo vedere Putin come un legittimo leader dello Stato russo, è un criminale che mantiene il potere attraverso potere e la violenza". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Conferenza Monaco, Zelensky: "Putin criminale. Kiev può vincere"

"E' un mito" che l'Ucraina non possa vincere la guerra, "possiamo riprenderci la nostra terra. E Putin può perdere", Putin che dopo la morte di Alexei Navalny si conferma "un criminale". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Ci sono solo due possibili modi in cui Putin può finire: un tribunale dell'Aia o essere ucciso da uno di coloro che ora uccidono per suo conto". 

Zelensky: "2024 sia anno per ristabilire mondo con regole"

"Il 24 febbraio 2022 poteva segnare la fine del mondo che conosciamo, un mondo di regole per proteggere la vita" e "il 2024 deve diventare il tempo in cui ristabilire completamente un ordine mondiale basato sulle regole". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "La Russia che non rispetta le regole deve restare nel passato, possiamo assicurarlo non facendo qualcosa, ma facendo tutto il necessario", ha aggiunto. 

Blinken esprime preoccupazione al collega cinese

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha espresso le preoccupazioni statunitensi per il sostegno di Pechino alla guerra della Russia in Ucraina al suo omologo cinese, Wang Yi, il quale ha chiesto a Washington di revocare le sanzioni statunitensi nei confronti delle entità cinesi. L'incontro con Wang Yi, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera in Germania, si inserisce nel contesto degli sforzi di Cina e Stati Uniti per stabilizzare le relazioni tese, sulla scia del vertice tra i leader statunitensi e cinesi Joe Biden e Xi Jinping, svoltosi lo scorso novembre in California. Il capo della diplomazia statunitense ha sottolineato "l'importanza di continuare ad attuare i progressi compiuti" al vertice, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. 

Conferenza Monaco, Zelensky: "Guerra Russia contro ogni regola"

"Non dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo fare tutto il necessario. Perchè questa è la guerra della Russia contro tutte le regole": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. "Non c'è nessuno in Europa per cui questa guerra non sia una minaccia. Dobbiamo fare della sicurezza una realta'. Altrimenti - ha messo in guardia- vivremo in un mondo in cui le guerre locali non rimarranno tali, ma diverranno catastrofi". 

Russia, agenti in borghese rimuovono memoriali spontanei per Navalny

Agenti in borghese nella notte hanno velocemente rimosso i memoriali spontanei allestiti con fiori e bigliettini in diverse città della Russia per commemorare Aleksei Navalny, ma tributi nei confronti del dissidente continuano a comparire, anche solo a poche centinaia di metri di distanza, ai piedi di altri monumenti. A Mosca erano stati deposti fiori anche al ponte Moskvoretsky, dove otto anni fa era stato ucciso l'oppositore Boris Nemtsov. Nella notte i fiori deposti in serata sono stati portati via, con la scorta della polizia, anche dalla Pietra delle Solovky, il memoriale per tutte le vittime delle repressioni politiche sulla Lubyanka, sempre a Mosca. A Vladivostok operai del comune hanno portato via i fiori deposti nel parco della Fede e della speranza dopo che la polizia ha registrato l'identità di chi si era presentatto, e lo stesso è avvenuto a Khabarovsk. A Irkutsk la polizia ha fotografato tutti coloro che hanno portato fiori a un memoriale per Navalny vicino a una cappella accanto alla sede del governo regionale. Un memoriale a Ulyanovsk, vicino a un monumento per le vittime delle repressioni politiche, è stato fatto sparire. 

Scholz: "Relativizzare solidarietà Nato avvantaggia Putin"

Con implicito riferimento alle recenti dichiarazioni di Donald Trump e all'articolo 5 del Trattato atlantico, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che "qualsiasi relativizzazione della garanzia di assistenza da parte della Nato va solo a vantaggio di chi, come Putin, vuole indebolirci". Scholz lo ha affermato parlando a Monaco di Baviera in apertura della seconda delle tre giornate della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Borrell vede Wang Yi: "Cina si astenga dal sostenere la Russia"

Incontro tra l'Alto Rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, e il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, entrambi a Monaco per la Conferenza sulla Sicurezza. "Felice di aver visto Wang - ha scritto stamani su X Borrell all'indomani del faccia a faccia - Abbiamo parlato delle relazioni Ue-Cina, della guerra ingiustificata della Russia contro l'Ucraina e della guerra a Gaza". La Cina, ha scritto, "è un partner importante per affrontare le sfide più urgenti in materia di sicurezza". Durante il colloquio, ha riferito una nota, Borrell "ha espresso l'aspettativa dell'Ue che la Cina si astenga dal sostenere la Russia" e si impegni nel quadro della Formula di pace dell'Ucraina, partecipando anche al Vertice globale sulla pace. Sul fronte del Medio Oriente, Borrell ha espresso "forte preoccupazione per la situazione umanitaria e le conseguenze più ampie per la regione", sottolineando "la necessità di ridurre le tensioni regionali e promuovere gli sforzi internazionali verso una soluzione a due stati".


Boris Belenkin: "Non esiste nessuno che possa sostituire Navalny"

"Per noi, per il Paese Russia, per il suo futuro politico, questa morte, questo omicidio, avrà conseguenze irreversibili". Risponde così a La Stampa Boris Belenkin, dal suo esilio in Repubblica Ceca, subito dopo aver saputo della morte di Alexei Navalny. Belenkin, che nel 2022 si è visto assegnare il premio Nobel per la pace con Memorial, ricorda come Navalny rappresentasse "la voce che più di ogni altra era riuscita a raggiungere una grande maggioranza del Paese" e la sua morte "ha sicuramente indebolito il potere di Putin", mentre "al momento" non c'è una persona in grado di raccogliere l'eredità politica di Navalny, "un'altra tragedia della Russia".


Marina Litvinenko: "La sola resistenza a Putin ora è in Ucraina"

"Mi sento così abbattuta e triste. Spero che la reazione non sia solo: siamo così dispiaciuti per la morte di Navalny. Non è abbastanza".  Lo spiega Marina Litvinenko, vedova di Aleksander morto a  Londra avvelenato col polonio dai sicari di Putin 18 anni fa in una intervista al Corriere della Sera, dopo la morte di Aleksei Navalny. "Sapevamo dal primo momento in cui è stato arrestato che il regime di Putin non lo avrebbe mai lasciato uscire libero. È un crimine: e tutti devono comprendere ciò - prosegue -. È ancora prematuro capire chi potrà beneficiare, o chi ha pensato di poter beneficiare, della morte di Navalny. Putin è la creazione di diverse fazioni dei servizi di sicurezza e dei militari: e hanno bisogno che Putin appaia forte, che appaia spietato, in modo da spaventare gli altri". Alla domanda se in Russia si potrà mai creare un movimento democratico di opposizione Marina Litvinenko risponde che "la resistenza a Putin sta avvenendo sulla linea del fronte fra Ucraina e Russia. Finché l'Ucraina sarà in grado di combattere contro la Russia, la gente che è contro il regime di Putin ne trarrà forza - conclude -.  Navalny era già in prigione, era un simbolo, ma in realtà tutto si giocherà sulla linea del fronte". 

Capo Esercito conferma: "Ci ritiriamo da Avdiivka"

L'Esercito ucraino si ritira dalla città ucraina di Avdiivka, presa d'assalto dalle forze russe. "Sulla base della situazione operativa intorno ad Avdiivka, per evitare l'accerchiamento e tutelare le vite e la salute dei nostri soldati, ho deciso di ritirare le nostre unità dalla città e di spostarci per difendere posizioni più favorevoli", ha confermato in un messaggio postato nelle scorse ore su X il capo dell'Esercito ucraino, Oleksander Syrskyi, scelto per l'incarico a inizio mese dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in sostituzione del generale Valery Zaluzhnyi.

Macron a Zelensky: "Determinati a sostenere l'Ucraina nel tempo"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso della conferenza stampa congiunta a Parigi con il presidente ucraino Vladimir Zelensky, ha espresso l'''ammirazione'' della Francia nei confronti dell'Ucraina e la "determinazione" a sostenere Kiev nella ''durata''. "Il nostro sostegno non diminuisce'', ha proseguito Macron, rendendo omaggio agli ucraini, che si battono anche per la ''libertà dell'Europa'' e per la difesa ''del diritto internazionale''.

Ucraina, l'Italia apre le porte agli orfani della guerra

I bambini provenienti da Kharkiv saranno ospiti al Carnevale di Ivrea e a quello di Viareggio, poi a Firenze dal sindaco Nardella. Istituita anche una raccolta fondi. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Ucraina, il nuovo piano Usa per Kiev: aiuti ma senza riconquista territori occupati

Secondo il Washington Post, che cita fonti anonime, la Casa Bianca starebbe puntando ad aiutare Kiev in modo da respingere ulteriori nuove manovre russe per focalizzarsi su ricostituire ed espandere il settore industriale e le esportazioni ucraine. IL PIANO

Linea baltica, accordo di difesa antirusso tra Estonia, Lettonia e Lituania. Cosa sapere

Le tre nazioni, membri della Ue e della Nato, hanno deciso di stringere un’intesa per la costruzione di “strutture di difesa” comuni lungo i confini con la Russia e la Bielorussia. Il timore, comune anche a Berlino e Washington, è che Putin possa presto decidere di attaccare un Paese dell’Alleanza Atlantica. "Lo sviluppo congiunto delle capacità di difesa di Lituania, Lettonia ed Estonia rappresenta la maggior garanzia di sicurezza per la regione", ha detto il ministro della Difesa lituano. L'ACCORDO

Guerra Ucraina, 19 mila bambini deportati in Russia: inchiesta del New York Times

Per la deportazione di minori Vladimir Putin è accusato di crimini di guerra dalla Corte penale internazionale insieme alla commissaria per l’Infanzia, Maria Llova-Belova. L'INCHIESTA

Zelensky firma il patto di sicurezza con Scholz e Macron

Si salda l'asse Kiev-Parigi-Berlino, con la promessa di ulteriori aiuti militari che sono vero proprio ossigeno per le truppe di Kiev, costrette a fare i conti con la scarsità di munizioni e a subire l'avanzata dei russi su Avdiivka, città chiave del Donetsk annesso da Mosca. Tanto che "il tempo stringe", ha avvertito il presidente Usa Joe Biden chiedendo al Congresso americano di sbloccare gli aiuti all'Ucraina. E mentre a Monaco si apriva la Conferenza sulla sicurezza di Monaco (Msc), il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Berlino firmavano un patto bilaterale sulla sicurezza. E' un "passo storico", ha detto a caldo Scholz: "La Germania continuerà a sostenere l'Ucraina contro la guerra di aggressione russa fino a quando ce ne sarà bisogno". L'intesa prevede anche nuovi aiuti militari per 1,13 miliardi di euro, che si aggiungono a quelli per 28 miliardi già inviati nel tempo da Berlino a Kiev.

Macron a Zelensky: verrò in Ucraina entro metà marzo

- Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso della conferenza stampa congiunta a Parigi con l'omologo di Kiev, Volodymir Zelensky, ha confermato che intende recarsi in visita in Ucraina ''prima di metà marzo''. 

Kiev, il nostro esercito si ritira da Avdiivka

L'esercito ucraino si è ritirato dalla città di Avdiivka, cittadina dell'est dove la situazione è notevolmente peggiorata negli ultimi giorni, ha annunciato il generale ucraino Oleksandr Tarnavsky, comandante in capo dell'area. "In conformita' con l'ordine ricevuto, ci siamo ritirati da Avdiivka nelle posizioni preparate in anticipo", ha scritto su Telegram. Si tratta della piu' grande vittoria simbolica della Russia dopo il fallimento della controffensiva di Kiev della scorsa estate.

Mondo: I più letti