Cordoglio e sgomento per la morte del più noto dissidente del presidente russo Putin. La politica internazionale ha espresso parole dure contro il Cremlino, a partire da Ursula von der Leyen, per la quale la morte di Navalny "ricorda ciò che Putin rappresenta". Il commento di Zelensky: "Ucciso da Putin". La premier Meloni: "Una triste pagina". Conferenza stampa del presidente Usa di Joe Biden: "Sono indignato. Al contrario di Putin, Navalny era coraggioso"
Alexei Navalny, dissidente russo noto per essere il maggior oppositore di Vladimir Putin, è morto oggi all’età di 47 anni. L’uomo è deceduto nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo-Nenets, dove era rinchiuso. (LA FOTOSTORIA DEL DISSIDENTE - L'ULTIMO POST SU X). Immediate le reazioni del mondo della politica, italiana e internazionale, a partire dal segretario di stato statunitense Antony Blinken che, senza mezzi termini, accusa la Russia di essere “responsabile della morte di Navalny”. Blinken ha sottolineato che la morte dell'oppositore è la dimostrazione che il "sistema di Putin è debole e marcio". Parole dure anche dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che si è detta “profondamente turbata e rattristata dalla notizia della morte di Alexei Navalny. Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo. Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime. Uniamoci nella nostra lotta per salvaguardare la libertà e la sicurezza di coloro che osano opporsi all'autocrazia".
Biden in conferenza stampa: "Sono indignato, Putin responsabile"
"Vladimir Putin è responsabile della morte di Alexei Navalny". Così il presidente statunitense Joe Biden in conferenza stampa commentando la morte dell'oppositore russo Navalny. "Non sono sorpreso e allo stesso tempo sono sconvolto dalla notizia della morta di Alexei Navalny - prosegue - Non sappiamo esattamente cosa è successo ma non c'è dubbio che è una conseguenza di qualcosa che hanno fatto Putin e i suoi scagnozzi". Alexiei Navalny, dice ancora Biden, era "una potente voce della verità", un uomo "coraggioso" icona "della lotta alla corruzione e alla violenza". Biden si rivolge poi al Congresso Usa e continua: "Dobbiamo continuare a finanziare l'Ucraina". Per il Presidente Usa "le parole di Trump sulla Russia sono scandalose. Truman si rivolterebbe nella tomba. Abbiamo un impegno sacro con i paesi Nato". Alla domanda su cosa faranno ora gli Usa, Biden risponde: "Stiamo analizzando le opzioni".
Volodymyr Zelensky: "Ucciso da Putin"
Una delle reazioni più attese è invece quella del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Navalny è stato ucciso", ha detto, e Putin dovrà "rendere conto dei suoi crimini". E ha aggiunto: "È deplorevole che Alexei Navalny sia morto in una prigione russa. Per me è ovvio: è stato ucciso, come altre migliaia di persone che sono state portate alla morte a causa di questa singola persona".
Le reazioni italiane
"La morte di Aleksej Navalnyj nel carcere russo di Kharp rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell'opinione pubblica mondiale". Lo scrive il presidente Sergio Mattarella in una dichiarazione. "Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti. Esprimo alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana".
Esprime cordoglio e si augura chiarezza la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "La morte di Alexei Navalny, durante la sua detenzione, è un'altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale. Esprimiamo il nostro sentito cordoglio e ci auguriamo che su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza", conclude.
Le fa eco il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Dopo anni di detenzione in un regime carcerario non proprio liberale la Russia perde una voce libera: siamo vicini alla famiglia e ci siamo sempre battuti, anche quando ero al Parlamento europeo, per la libertà sia in Russia sia in Bielorussia. Adesso ci sarà una voce di libertà in meno". Il ministro degli Esteri ha poi aggiunto che " il sospetto c'è che ci sia qualcosa che non è andato per il verso giusto e certamente il Cremlino ha delle responsabilità". Secondo Tajani, "si può morire di detenzione, di maltrattamento e non solo di uccisione diretta, ma certamente era trattenuto in condizioni da gulag. Domani vedremo se ci sarà una dichiarazione comune del G7 su Navalny".
Tra i primi a esprimere il cordoglio per la morte dell’oppositore russo è il leader di Italia viva Matteo Renzi. "Alexei Navalny era il leader coraggioso dell'opposizione russa - ha scritto in un post su X - La sua morte è una ferita alla libertà di tutto il mondo e la responsabilità di questa tragedia è tutta del governo di Mosca. Un pensiero commosso alla famiglia di Navalny".
A esprimere la sua opinione anche il leader di Azione Carlo Calenda: "La Russia di Putin è un regime assassino e imperialista. La morte di Navalny ne è un'ennesima prova. I putiniani d'Italia sono complici di un assassino. Punto".
"Apprendo con grande amarezza della morte di Alexei Navalny", dice il presidente del M5s, Giuseppe Conte. "All'indomani del drammatico tentativo di avvelenamento, chiesi - da presidente del Consiglio e a nome di tutta l'Italia - che la Russia facesse chiarezza e fornisse le dovute spiegazioni davanti al mondo intero: una richiesta che anche oggi, anche dopo l'annuncio della morte di Navalny, va ribadita con forza. La richiesta di verità diventa ancora più pressante con la sua morte".
Una nota anche dalla segretaria del Pd Elly Shlein: "La morte di Aleksei Navalny, il principale oppositore di Putin, è tutta responsabilità del governo russo. Un crimine che non può restare impunito. Imprigionato, avvelenato, torturato: oggi muore un uomo ucciso lentamente da un regime spietato che non ammette voci libere".
I vertici dell’Unione europea
Dopo le parole della presidente von der Leyen arriva anche la reazione del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. "Alexei Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia”, ha scritto su X. “Per i suoi ideali, ha fatto l'estremo sacrificio. L'Ue ritiene il regime russo l'unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. E a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono. Ma la lotta per la libertà non finisce mai".
Un pensiero pubblicato sui social anche dalla presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola: “Il mondo ha perso un combattente il cui coraggio riecheggerà per generazioni. Inorridito dalla morte del premio Sakharov Alexei Navalny. La Russia gli ha tolto la libertà e la vita, ma non la dignità. La sua lotta per la democrazia continua. I nostri pensieri sono rivolti alla moglie e ai figli".
"Sono sconvolto dalle notizie dei media sulla morte di Alexey Navalny, un uomo molto coraggioso che ha dedicato la sua vita a salvare l'onore della Russia, dando speranza ai democratici e alla società civile. In attesa di ulteriori informazioni, siamo chiari: questa è solo responsabilità di Putin". Lo scrive su Twitter l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.
"La morte di Navalny in una prigione russa fa rabbrividire. Onore al più coerente oppositore del regime di Putin. Il suo coraggio nella lotta per la libertà resta un esempio per tutti". Ha scritto su X il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni.
Le reazioni all’estero
"Sono profondamente rattristato e molto preoccupato", afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parlando ai giornalisti a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco (Msc). "Oggi il mio messaggio è che dobbiamo stabilire tutti i fatti e la Russia deve rispondere a tutte le domande, molte serie" domande, "sulle cause" di questo decesso”.
Le reazioni internazionali, indipendentemente dalle posizioni politiche, sono unanimi nell’attribuire alla Russia di Vladimir Putin la responsabilità della morte dell’oppositore. "Qualunque sia il vostro pensiero su Alexey Navalny come politico, è stato appena brutalmente assassinato dal Cremlino”, scrive in un tweet il presidente della Lettonia Edgars Rinkevics. “Questo è un fatto ed è qualcosa che si dovrebbe sapere sulla vera natura dell'attuale regime russo. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici".
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ricordato di aver incontrato Navalny in seguito all’attentato subito a Berlino e lo ha descritto come un uomo molto coraggioso. Ora, ha detto, "probabilmente ha pagato questo coraggio con la sua vita" ed è un "terribile" segno su cosa sia la Russia, che "da tempo non è una democrazia", visto che è un "regime", ha detto Scholz. A esprimere il suo cordoglio anche la ministra tedesca degli Esteri Annalena Baerbock: "Alexei Navalny era come pochi altri un simbolo per una Russia libera e democratica. Proprio per questo è dovuto morire. I miei pensieri sono rivolti alla moglie e ai figli".
Arriva poi la reazione della Gran Bretagna, con il premier Rishi Sunak che definisce la morte di Alexei Navalny come una "tragedia enorme" per il popolo russo. "Questa - ha scritto su X - è una notizia terribile. Essendo il più strenuo sostenitore della democrazia russa, Alexei Navalny ha dimostrato un coraggio incredibile per tutta la sua vita", ha aggiunto il primo ministro i cui pensieri vanno alla moglie dell'oppositore e al popolo russo.
Un tweet da parte del premier belga, Alexander De Croo: “Alexei Navalny era un sostenitore della democrazia e dei diritti umani. La sua tragica morte sottolinea ancora una volta il motivo per cui continueremo a sostenere l'Ucraina".
Navalny, ha scritto su X il ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné, "ha pagato con la vita la sua resistenza a un sistema di oppressione". "La sua morte in una colonia penitenziaria ci ricorda la realtà del regime di Vladimir Putin. Alla sua famiglia, ai suoi amici e al popolo russo, la Francia esprime le sue condoglianze".
“Alexei, non ti dimenticheremo mai. E non li perdoneremo mai", scrive in un tweet il premier polacco, Donald Tusk, con un tacito riferimento alla responsabilità di Mosca per la morte del leader dell'opposizione russa.
Il premier spagnolo Pedro Sanchez si è detto "scioccato" per la morte di Navalny, "ingiustamente detenuto". Il ministro spagnolo degli Affari Esteri, José Manuel Albares, ha chiesto alla alla Russia di chiarire le circostanze della morte improvvisa di Alexei Navalny. "Esigiamo il chiarimento delle circostanze della sua morte, avvenuta durante un'ingiusta prigionia per motivi politici", segnala il ministro per poi manifestare "le nostre condoglianze ai suoi familiari e il sostegno a quanti lavorano per la libertà".