Guerra Ucraina Russia. Biden a Zelensky: "Continueremo a sostenervi". Russi ad Avdiivka

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Il Presidente americano ha chiamato quello ucraino per sottolineare l'impegno degli Stati Uniti "a continuare a sostenere l'Ucraina in vista del secondo anniversario della brutale invasione russa". Gli Usa, tra l'altro, trasferiranno all'Estonia fondi russi confiscati perchè siano utilizzati a sostegno di Kiev. "Le forze armate ucraine si ritirano da Avdiivka". Così Oleksandr Syrskyy, comandante delle forze armate ucraine. Secondo Zelensky è stata una "decisione giusta" per "salvare quante più vite possibili"

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Zelensky: "Aiuti Usa vitali, contiamo su decisione positiva del Congresso"

"Contiamo su una decisione positiva del Congresso. Per noi, questo pacchetto di aiuti è vitale". Così Volodymyr Zelensky, nella sua conferenza stampa con Kamala Harris a Monaco, ha rivolto un appello alla Camera degli Stati Uniti ad approvare i 60 miliardi di dollari di aiuti per Kiev che il Senato ha approvato con un voto bipartisan. 

"Non credo che il nostro partner strategico si possa permettere di non sostenere l'Ucraina", ha detto, parlando degli Usa, il presidente ucraino, che non è voluto entrare nelle polemiche politiche interne degli Stati Uniti, con una parte dei repubblicani, incitati da Donald Trump in corsa di nuovo per la Casa Bianca, che stanno bloccando da mesi l'approvazione dei nuovi aiuti per l'Ucraina.

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Tajani: "Tutti vogliamo Kiev nella Nato ma ora serve prudenza"

"Tutti vogliamo l'Ucraina nell'Ue e nella Nato, dobbiamo aprire la strada per raggiungere questo obiettivo", ma in questo momento "serve prudenza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco in un panel con il collega ucraino Dmytro Kuleba. "E' stato deciso di avviare una cooperazione fra Ucraina e Nato" e "questo è il primo passaggio verso la piena adesione all'Alleanza. Questo è un chiaro messaggio alla Russia. Ma, parlando francamente, decidere immediatamente sarebbe pericoloso per tutti e questo perché state combattendo contro la Russia e per un membro a tutti gli effetti della Nato vorrebbe dire terza guerra mondiale", ha detto il ministro rivolgendosi al collega ucraino. "E' necessario essere prudenti" e "preferiamo aprire la strada per un'adesione a pieno titolo nella Nato alla fine della guerra, dando intanto un chiaro messaggio alla Russia". 

Lituania: "La Russia usa la forza bruta per dominare il mondo"

"Vladimir Putin non abbandonerà le sue ambizioni imperialiste, il suo obiettivo principale è saccheggiare i territori occupati usando la forza militare bruta e aumentare l'influenza della Russia nel mondo. La guerra lanciata in Ucraina ne è solo un'altra prova". Lo ha affermato il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, intervenendo oggi alla conferenza sulla sicurezza  in corso a Monaco. Nauseda ha sottolineato che il contenimento e la sconfitta della Russia possono essere raggiunti solamente attraverso l'adozione di una strategia di lungo periodo che preveda l'isolamento internazionale del Paese, una sensibile implementazione degli investimenti euratlantici nel settore della Difesa e un ulteriore rafforzamento delle sanzioni alla Russia. Il politico lituano ha inoltre ribadito l'importanza di rafforzare il fianco orientale della Nato con particolare attenzione alla regione baltica. 

Orban: "Spero vinca Trump e metta fine alla guerra in Ucraina"

"Il nostro auspicio per quest'anno è che Donald Trump torni al potere negli Stati Uniti e porti la pace nella regione, mettendo fine alla guerra in Ucraina, e che i sovranisti della destra vincano in Europa conquistando Bruxelles". Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban nel discorso sullo stato della nazione, davanti ad una sala gremita di sostenitori. La stampa è stata esclusa dall'avvenimento, trasmesso in televisione. Orban ha dichiarato che il Parlamento, all'inizio della prossima seduta, fissata per il 26 febbraio, ratificherà senza ulteriori indugi l'adesione della Svezia alla Nato, ostacolato ormai solo dall'Ungheria, un blocco criticato dagli Stati Uniti. "I contatti con il premier svedese sono a buon punto al riguardo", ha detto. Sui rapporti controversi con l'Unione europea, il premier ha affermato che "da Bruxelles entrano solo guai" ma l'Ungheria "non molla e reggerà alla prova". Orban ha poi osservato di ritenere opportune le dimissioni della presidente della Repubblica Katalin Novak, che "ha sbagliato concedendo la grazia ad un condannato per crimini ai danni di bambini". Le dimissioni, ha aggiunto il leader ungherese, sono state un atto "di moralità", mentre la sinistra che manifesta per proteggere i bambini "è una sinistra pagata con i dollari degli stranieri". Per il leader magiaro l'anno scorso è stato "un successo in economia, con un'occupazione quasi piena", ma non ha ricordato che il Pil è andato in rosso con uno -0,9%. Il futuro, per il premier, è "l'energia verde", e per questo ha giustificato la costruzione di stabilimenti cinesi per la produzione di batterie e veicoli elettrici. Un progetto al quale molti sono contrari in Ungheria. 

Russia, media: "Navalny vittima di lento avvelenamento iniziato ad agosto"

Alexei Navalny potrebbe essere stato vittima di "lento avvelenamento iniziato nell'agosto" dello scorso anno. E' quanto denuncia il sito di opposizione russa "Sota", che cita due fonti di alto livello del Comitato investigativo, secondo quanto rilanciato su X da Anton Gerashenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino. Il principale 'sponsor' dell'uccisione dell'oppositore sarebbe stato Alexander Bastrykin, capo del Comitato, che aveva in odio Navalny da quando aveva indagato su di lui nel 2012.

Secondo le fonti, dopo l'arresto del blogger, Bastrykin aveva chiesto il permesso del presidente russo Vladimir Putin di ucciderlo mentre era detenuto nella colonia penale, con il sostegno del capo del Servizio penitenziario federale, Arkady Gostev. 'Licenza di uccidere' con un lento avvelenamento che sarebbe arrivata nell'agosto scorso come 'regalo' per i 70 anni di Bastrykin. Secondo il piano originale, Navalny sarebbe già dovuto morire per problemi cardiovascolari prima della fine dell'anno, ha 'resistito' fino a ieri.

Un biochimico intervistato da Sota ha spiegato che se le informazioni sul trombo che ha causato la morte di Navalny sono corrette, questo potrebbe essere stato provocato da qualsiasi sostanza coagulante, che, data la mancanza di acqua in carcere e il regime di tortura, porterebbe inevitabilmente alla coagulazione del sangue e, di conseguenza, alla morte.

Stoltenberg: "Ucraina nella Nato il prima possibile"

"L'Ucraina dovrebbe diventare membro dell'Alleanza il prima possibile; quando ciò avverrà dipende dalla situazione sul campo di battaglia e, naturalmente, dalle condizioni politiche nella Nato": lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, parlando ai giornalisti a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

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Bloomberg: "Gb e Usa lavorano per fornire droni con IA all'Ucraina"

La Gran Bretagna e altri Paesi, inclusi gli Usa, stanno lavorando per fornire all'Ucraina droni di nuova generazione abilitati all'intelligenza artificiale che potrebbero attaccare simultaneamente obiettivi russi. Lo scrive Bloomberg citando fonti informate. I droni potrebbero essere inviati a Kiev "entro pochi mesi". I velivoli senza pilota sono divenuti determinanti proprio nel corso del conflitto Russia-Ucraina e, nota l'agenzia, c'è una corsa globale per sviluppare nuove tecnologie che potrebbero plasmare il futuro della guerra. Una coalizione di alleati dell'Ucraina si è impegnata a consegnare un milione di droni al Paese entro un anno. 

Harris incontra Scholz: "La morte di Navalny mostra necessità di contrastare la brutalità russa"

Nel loro incontro oggi a margine della conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Kamala Harris e Olaf Schozl hanno ribadito come "la morte di Alexey Navalny confermi la brutalità della Russia e la necessità di continuare ad aiutare l'Ucraina nella lotta contro l'aggressione russa". E' quanto si legge in una nota della Casa Bianca in cui sottolinea che "la vice presidente ha espresso il suo apprezzamento per il contributo esemplare della Germania all'autodifesa dell'Ucraina e la leadership personale del cancelliere nel far avanzare il robusto sostegno europeo e internazionale per la stabilità economica dell'Ucraina". 

"I leader hanno anche ribadito il loro impegno per uno stretto coordinamento dell'approccio di entrambi i Paesi nel gestire la competizione con la Cina", conclude la nota. 


Dopo due anni di guerra, cosa succede in Ucraina?. VIDEO

Estonia e Usa utilizzeranno i beni russi congelati per l'Ucraina

L'Estonia e gli Stati uniti hanno sottoscritto oggi a Monaco un accordo di cooperazione per la ricostruzione delle infrastrutture elettriche dell'Ucraina con l'utilizzo di parte dei beni russi congelati dal Paese baltico. Il progetto avrà un valore complessivo di circa mezzo milione di euro. Il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, ha sottolineato che l'accordo sottoscritto oggi è solo un esempio di come i beni russi congelati possono divenire uno strumento concreto per la ricostruzione dell'Ucraina. "Quasi 300 miliardi di euro di beni congelati della Russia sono già nelle mani dell'Unione europea e dei Paesi del G7", ha detto il politico estone. "Il messaggio alla Russia è chiaro. Non ci sarà flessibilità o ritorno alla normale comunicazione con la Russia fino a quando l'Ucraina non avrà vinto e i danni causati all'Ucraina non saranno stati compensati". 

Kuleba: "Abbiamo bisogno di più munizioni, aumentare la produzione"

"Ci sono due questioni con le munizioni: la prima è la quantità e la seconda riguarda la sostenibilità della fornitura. La situazione di oggi è brutta, è il messaggio che riceviamo dal fronte: abbiamo bisogno di più munizioni". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Abbiamo bisogno tutti noi di molte molte più munizioni, i droni non possono sostituirli e se mettiamo insieme le nostre necessità e le vostre dobbiamo aumentare la produzione, investire in questo", ha aggiunto Kuleba. 

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Mosca: "Navalny colpito da sindrome da morte improvvisa"

Oggi la madre di Alexei Navalny è stata informata che l'oppositore russo è rimasto vittima di una "sindrome da morte improvvisa" e che il corpo non sarà riconsegnato alla famiglia fino alla fine delle indagini. "Quando l'avvocato e la madre di Alexei sono arrivati alla colonia penale questa mattina, è stato detto loro che la causa della morte di Navalny era la sindrome da morte improvvisa", ha scritto su X Ivan Zhdanov, che dirige la Fondazione anticorruzione di Navalny. "Sindrome da morte improvvisa" è un termine generale per varie sindromi cardiache che causano arresto cardiaco improvviso e la morte, riferisce il Guardian. 

Portavoce Navalny: "Hanno ucciso Alexei, non le nostre idee"

La visione di Alexei Navalny per una Russia diversa sarà mantenuta viva dal suo team, ha detto la sua portavoce Kira Yarmysh. "Abbiamo perso il nostro leader, ma non abbiamo perso le nostre idee e le nostre convinzioni", ha detto Yarmysh alla Reuters via Zoom, secondo quanto riferisce il Guardian. Yarmysh ha aggiunto che il team ritiene il presidente russo Vladimir Putin direttamente responsabile di quello che ha definito l'omicidio di Navalny. "Sapevamo che c'era un rischio, lo sapeva anche Alexei. E ieri l'hanno assassinato come avevano pianificato di fare tre anni fa", ha accusato la portavoce. 

Gli ucraini si ritirano da Avdiivka per preservare vite umane. VIDEO

Ucraina, G7: "Beni russi congelati fin quando non pagherà i danni"

I ministri degli Esteri del G7 riuniti a Monaco sotto la presidenza di Antonio Tajani "hanno sottolineato che la Russia dovrà pagare per i danni e la devastazione che sta provocando all'Ucraina e alla sua popolazione". Nella dichiarazione di Tajani a nome del G7 si afferma che "hanno ribadito la loro determinazione a mantenere gli asset sovrani della Russia nelle loro giurisdizioni congelati fino a quando non pagherà per i danni che ha provocato".

I membri del G7 "continueranno a esplorare tutte le possibili strade per aiutare l'Ucraina a ottenere compensazioni dalla Russia, in linea con i loro rispettivi sistemi legali e con il diritto internazionale".

Ucraina, G7: "L'Iran smetta di appoggiare la Russia"

I paesi del G7 invitano l'Iran "a smettere di appoggiare l'esercito russo e la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina". E' quanto si legge nel comunicato finale del G7 presieduto dall'Italia a margine dei lavori della Conferenza di Monaco sulal sicurezza. I Paesi, prosegue il comunicato "hanno inoltre chiesto a tutte le nazioni di impedire la fornitura di componenti o altri articoli ai programmi UAV iraniani, destinati a sostenere lo sforzo bellico di Mosca".

G7: "Indignati per Navalny, basta repressione in Russia"

I ministri degli Esteri del G7 "hanno espresso la loro indignazione per la morte in detenzione di Alexei Navalny, ingiustamente condannato per attività politiche legittime e per la sua lotta contro la corruzione. Hanno chiesto alle autorità russe di chiarire pienamente le circostanze della sua morte" e "hanno invitato la Russia a porre fine all'inaccettabile persecuzione del dissenso politico, nonché alla repressione sistematica della libertà di espressione e all'indebita limitazione dei diritti civili". Lo si legge nella dichiarazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani al termine della ministeriale G7 Esteri a Monaco.

Reuters: "I residenti di Mosca hanno lasciato fiori e messaggi per onorare la memoria di Alexei Navalny al memoriale del 'Muro del dolore' sul viale intitolato al fisico e dissidente sovietico Andrei Sakharov"

Ucraina, Harris: "Sostegno Usa senza giochi politici"

Gli Stati Uniti devono essere "irremovibili" nel sostegno all'Ucraina. Lo ha dichiarato la vice presidente americana, Kamala Harris, la quale auspica che "i giochi politici" interni non condizionino l'atteggiamento degli Usa: "La politica politicante non ha alcun ruolo da giocare" ha detto Harris in una conferenza stampa a Monaco con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha qualificato come "vitale" l'aiuto americano a Kiev.

Navalny, il silenzio dei media di Stato e la tempesta sui social

La morte di Alexei Navalny ha ricevuto una copertura minima da parte dei media di Stato russi, in contrapposizione alla tempesta di notizie e commenti che ha investito i social media. Le televisioni pubbliche hanno dato poche notizie, e con grande ritardo, senza approfondire la figura dell'oppositore e dei motivi per i quali era in carcere. In un caso un esponente politico di tendenze liberali, il presidente del partito Yabloko, Nikolai Rybakov, ha cercato di fare breccia durante un'intervista con la televisione Ntv. "Non posso non esprimere le mie condoglianze per la morte di Alexei Navalny, e spero che questo porterà al rilascio di tutti i prigionieri politici", ha detto Rybakov, prima di essere interrotto dal conduttore che gli ha chiesto cosa c'entrasse questo con l'argomento che in quel momento veniva dibattuto. Una degli esponenti di punta dei media di Stato, la direttrice di Russia Today Margarita Simonyan, ha risposto in toni sarcastici alle accuse lanciate dai Paesi occidentali a Mosca, affermando a proposito di Navalny che "tutti lo avevano dimenticato da molto tempo" e che "non c'era motivo di ucciderlo, specialmente prima delle elezioni". Semmai, ha aggiunto, la sua morte andrà "a beneficio delle forze di opposizione". Sui social media in Russia, tuttavia, la scomparsa di Navalny è stato l'argomento di punta, specie sulla piattaforma X e sui canali Telegram, con una marea di commenti e notizie anche sui raduni svoltisi in varie città della Russia per ricordarne la figura. Tra i commenti spicca quello, solidale anche se prudente, di Boris Nadezhdin, il politico apertamente schierato contro il conflitto in Ucraina che è ancora impegnato in un ricorso contro la bocciatura della sua candidatura alle presidenziali del prossimo mese: "Alexei è una delle persone più talentuose e coraggiose che abbia conosciuto in Russia", ha scritto, senza fare alcun riferimento alle possibili cause del decesso. 

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