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Guerra Israele – Hamas. Netanyahu ordina piani di evacuazione dei civili da Rafah

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MO, colpito palazzo a Rafah, almeno 8 morti
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MO, colpito palazzo a Rafah, almeno 8 morti
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Il premier israeliano ha ordinato all'apparato di difesa di preparare i piani per evacuare i civili dall'area di Rafah, nel sud della Striscia. Borrell: "Attacco a Rafah sarebbe catastrofico". Biden: "Risposta di Israele a Gaza esagerata". Il presidente della Knesset cancella l'incontro con Guterres a New York

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Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato all'apparato di difesa di preparare i piani per evacuare i civili dall'area di Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier, citato dai media. "Le notizie circa una offensiva militare israeliana a Rafah sono allarmanti. Avrebbe conseguenze catastrofiche" dice il capo della diplomazia europea Borrell. Anche secondo gli Usa attaccare Rafah sarebbe "disastroso". Per Biden la risposta dello stesso Netanyahu agli attacchi di Hamas del 7 ottobre è "esagerata". Il presidente della Knesset cancella l'incontro con Guterres a New York.



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Fonti: il capo della Cia la settimana prossima in Egitto

Il capo della Cia William Burns sarà al Cairo la prossima settimana per incontri con funzionari egiziani in merito agli sforzi per un nuovo accordo per assicurare il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali Burns è l'uomo chiave di Joe Biden negli sforzi per la liberazione degli ostaggi e una pausa nei combattimenti. L'invio di Burns al Cairo mette pressione - osserva Axios - sui mediatori del Qatar e dell'Egitto per spingere Hamas verso un accordo ragionevole. 

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Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti  all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di  un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in  territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente  annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da  Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi,  Germania, Giappone e Austria LEGGI

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale  yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico,  religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver  intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente  indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel  Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e  Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen  utilizzati dai ribelli CHI SONO

Msf: "Israele fermi l'offensiva su Rafah, sarebbe catastrofica"

Medici Senza Frontiere (Msf) chiede al governo israeliano di fermare immediatamente l'offensiva su Rafah. "Sarebbe catastrofica, non deve proseguire", ha dichiarato Meinie Nicolai, direttrice generale di Msf che lancia un appello alla comunità internazionale affinché vengano intraprese azioni concrete per ottenere un cessate il fuoco completo e duraturo. "La retorica politica non è sufficiente", ha aggiunto Nicolai. Mentre continuano i bombardamenti aerei sull'area, più di un milione di persone, molte delle quali vivono in tende e rifugi di fortuna, si trovano ora ad affrontare un drammatico intensificarsi del conflitto. "Assistiamo a un massacro. Nessun luogo a Gaza è sicuro e i ripetuti spostamenti forzati hanno spinto le persone a Rafah, dove sono intrappolate in un piccolo fazzoletto di terra senza avere alternative", ha sottolineato Nicolai. Dal 7 ottobre 2023 le équipe di Msf, nonché i loro pazienti, sono state costrette a evacuare 9 diverse strutture sanitarie nella Striscia di Gaza, dopo aver subito attacchi aerei, colpi di artiglieria, o essere stati attaccati da carri armati e cecchini o perché colpiti da un ordine di evacuazione. Personale medico e pazienti sono stati arrestati, maltrattati e uccisi. "Tutto questo è avvenuto sotto gli occhi dei leader mondiali. Ora è diventato quasi impossibile lavorare a Gaza, tutti i nostri tentativi di fornire cure salvavita ai palestinesi sono stati ridimensionati a causa del modo di condurre la guerra da parte di Israele. I bisogni sono enormi e la situazione richiede una risposta umanitaria sicura e su scala molto più ampia", ha concluso la direttrice Msf. 

Casa Bianca: "La critica di Biden a Israele? Linea non è cambiata"

"La posizione e il messaggio del presidente non sono cambiati, il presidente vuole vedere Hamas sconfitto ma nello stesso tempo ritiene che Israele debba fare di più per proteggere i civili nelle sue operazioni militari": lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, rispondendo alla domanda se la critica mossa ieri da Joe Biden (la risposta di Benyamin Netanyahu "è stata esagerata") significava un cambio della linea americana.

Abbas: 'Operazione Rafah serve a cacciare palestinesi da Striscia'

Il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas accusa il premier israeliano di voler cacciare i palestinesi dalla Striscia di Gaza, dopo che Benyamin Netanyahu ha annunciato un piano di evacuazione dei civili a Rafah in modo da poter intervenire militarmente. Questo passo rappresenta "una vera minaccia e un pericoloso preludio per realizzare la già respinta politica israeliana mirante a trasferire il popolo palestinese via dalla sua terra", si legge in un comunicato della presidenza palestinese, diffuso dall'agenzia stampa Wafa. In questo modo si "minacciala sicurezza e la pace nella regione e nel mondo. Questa è una chiara violazione che oltrepassa ogni linea rossa", continua il comunicato, chiedendo un intervento dell'Onu. "E' venuto il momento che ciascuno si prenda le sue responsabilità", conclude la presidenza palestinese, parlando "di una catastrofe che spingerà l'intera regione verso guerre senza fine".



Anp condanna con veemenza i piani di Netanyahu su Rafah

La presidenza dell'Autorità nazionale palestinese ha espresso "con veemenza" il suo rifiuto e la sua condanna delle dichiarazioni del primo ministro Benyamin Netanyahu riguardo ai piani per estendere l'offensiva terrestre israeliana a Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia Wafa aggiungendo che per l'Anp la mossa "una minaccia reale e un pericoloso preludio all'attuazione della politica israeliana rifiutata volta a sfollare il popolo palestinese dalla propria terra", ritenendo il governo israeliano pienamente responsabile delle ripercussioni di questa potenziale escalation. 

Abu Mazen: "Assalto a Rafah per cacciare i palestinesi"

Il presidente palestinese Abu Mazen ha accusato Israele di voler "cacciare i palestinesi dalle loro terre". Lo ha detto dopo che il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato il piano per espandere l'offensiva militare nella Striscia di Gaza fino a Rafah, nell'estremo Sud dell'enclave, dove si sono rifugiati più di un milione di sfollati palestinesi. Il leader dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) - che governa piccole aree della Cisgiordania occupata - ha espresso la sua "forte condanna" per le dichiarazioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha annunciato oggi di aver commissionato all'esercito un piano per l'offensiva su Rafah e per evacuare prima i civili. "Ciò costituisce una minaccia reale e un pericoloso preludio all'attuazione della politica israeliana che mira a scacciare il popolo palestinese dalla sua terra", si legge in un comunicato della presidenza dell'Anp. 



Borrell: "Catastrofiche conseguenze da attacco a Rafah"

Il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, giudica "allarmanti" le notizie riguardanti un allargamento dell'offensiva israeliana a Rafah, nell'estremità meridionale della Striscia di Gaza. "Le notizie circa una offensiva militare israeliana a Rafah sono allarmanti. Avrebbe conseguenze catastrofiche che peggiorerebbero la già disperata situazione umanitaria e l'insopportabile numero di vittime civili", ha scritto Borrell su X, ricordando che 1,4 milioni di palestinesi si trovano attualmente a Rafah, "senza un posto sicuro dove andare". 



Spagna, un arresto per propaganda pro-Isis e anti-Israele

Un uomo è stato arrestato a Barcellona con l'accusa di "auto-indottrinamento" e "apologia del terrorismo", dopo aver diffuso su Internet messaggi di propaganda in favore del jihadismo e dell'Isis e contro Israele e i suoi alleati. Lo rende noto la Polizia Nazionale spagnola. Stando agli inquirenti, l'indagato, di cui non sono stati resi noti dati personali, aveva "migliaia di follower" sui social, che usava per diffondere propaganda "radicale" al "maggior numero di persone possibili". L'arresto è avvenuto lo scorso martedì. In seguito, un giudice ha decretato per il detenuto il carcere preventivo come misura cautelare. 

Egitto: continua lavoro con Washington per cessate fuoco

 "Il lavoro congiunto tra Il Cairo e Washington continua per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza". Lo rende noto l'ufficio del presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi. Nella nota del Cairo rilanciata dai media israeliani si legge anche che "l'Egitto ha aperto il valico di Rafah dal primo momento senza condizioni o restrizioni e ha mobilitato una grande quantità di aiuti umanitari. Abbiamo fatto pressioni su tutte le parti interessate affinchèportassero gli aiuti nella Striscia". 



Presidente Knesset cancella l'incontro con Guterres a Ny

Il presidente della Knesset Amir Ohana ha annunciato di aver cancellato l'incontro con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres che si sarebbe dovuto svolgere in giornata al Palazzo di Vetro a New York.   "Volevo provare a persuaderlo, ma ieri - ha fatto sapere Ohana - ha di nuovo fatto appello ad Israele di fermare i combattimenti e lo ha criticato. Ci sono cause perse e linee rosse", ha aggiunto sottolineando di non voler riaccreditare Guterrres. Ohana è a New York per partecipare ad una Conferenza interparlamentare.

Egitto: "Continua il lavoro con Washington per il cessate il fuoco"

"Il lavoro congiunto tra Il Cairo e Washington continua per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza". Lo rende noto l'ufficio del presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi. Nella nota del Cairo rilanciata dai media israeliani si legge anche che "l'Egitto ha aperto il valico di Rafah dal primo momento senza condizioni o restrizioni e ha mobilitato una grande quantità di aiuti umanitari. Abbiamo fatto pressioni su tutte le parti interessate affinche' portassero gli aiuti nella Striscia".

Crosetto: "Arrivati in Italia altri bambini palestinesi"

 "Benvenuti in Italia! Al termine dell'operazione saranno circa 100 i bambini con le loro famiglie che saranno curati nei nostri migliori ospedali pediatrici. Sono vittime innocenti di questa guerra. Vogliamo fare di tutto per alleviare le loro sofferenze". Lo dichiara il ministro della Difesa Guido Crosetto, in una nota, sull'arrivo in Italia del volo militare proveniente dall'Egitto con a bordo 11 pazienti destinati alle strutture sanitarie nazionali e 14 accompagnatori. "Siamo stati i primi a portare aiuti alla popolazione civile di Gaza - afferma Crosetto - abbiamo inviato una nave ospedale, siamo pronti a installare un ospedale da campo e continuiamo con il ponte aereo per portare minori palestinesi in Italia e curarli nei nostri ospedali. Siamo amici di Israele e lavoriamo per l'unica scelta di pace possibile che prevede due popoli e due Stati".

Ministro Esteri turco su Gaza: "Silenzio complice del genocidio"

"Questo silenzio" significa "che nel mondo non esistono più valori morali né principi fondamentali del diritto internazionale che possano fungere da quadro di riferimento per eventuali futuri conflitti". Si è espresso così il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, mentre proseguono le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, scattate in risposta all'attacco del 7 ottobre in Israele. Per Fidan, il "silenzio" è "complice del genocidio". "Se non si ferma il massacro a Gaza, se la soluzione dei due stati non viene messa in atto in Palestina, non è difficile prevedere che questi conflitti si ripetano", ha detto il ministro da Istanbul in dichiarazioni rilanciate dall'agenzia Anadolu.

Norvegia: "Quest'anno 24 mln di euro all'Unrwa, ma altri se serve"

Quest'anno la Norvegia donerà all'Unrwa 275 milioni di corone (poco più di 24 milioni di euro). Lo ha riferito il ministero degli Esteri di Oslo, precisando che "a causa della catastrofe umanitaria a Gaza, potrebbero esserci ulteriori fondi". L'agenzia Onu per i palestinesi è finita di recente al centro di uno scandalo dopo che Israele ha accusato alcuni operatori di Gaza di un coinvolgimento diretto nell'attacco di Hamas del 7 ottobre. Diversi Paesi hanno reagito annunciando una sospensione delle donazioni, ma Oslo li ha esortati a considerare le conseguenze più ampie delle loro azioni sulla popolazione di Gaza, dato che l'Unrwa è la principale organizzazione che fornisce assistenza ai palestinesi. L'agenzia Onu la settimana scorsa ha avvertito che potrebbe essere costretta a cessare ogni attività in Medio Oriente entro la fine del mese per mancanza di fondi. 

Fonti egiziane, rafforzata la sicurezza al valico di Rafah

Fonti locali e testimoni oculari hanno rivelato che nuove forze di sicurezza egiziane sono arrivate al valico di Rafah con la Striscia di Gaza per proteggere ulteriormente il confine, dove, a solo un paio di chilometri, sono ammassati quasi due milioni di palestinesi spinti a sud dai bombardamenti israeliani, giunti ormai appena oltreconfine. Le fonti hanno aggiunto che circa 40 veicoli della polizia e della sicurezza si sono spostati da Al-Arish a Rafah per proteggere il confine, innalzare la recinzione che separa da Gaza e rinforzarla con filo spinato per impedire qualsiasi tentativo di sconfinamento. 

Rafah

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Israele, ostaggio morto forse in edificio vicino ad uno colpito

Yossi Sharabi, l'ostaggio israeliano ucciso a Gaza a metà gennaio scorso, è probabilmente morto in un palazzo che è crollato accanto ad un altro colpito dall'esercito, anche se non si può escludere con certezza che sia stato invece ucciso dai suo rapitori. Lo ha fatto sapere l'esercito stesso al termine di una indagine sulle circostanze della morte di Sharabi (53 anni) preso da Hamas nel kibbutz Beeri lo scorso 7 ottobre. La morte di Sharabi era stata confermata il 17 gennaio scorso dopo che Hamas aveva diffuso un video nel quale si mostravano il suo cadavere e quello di Itay Svirski, altro ostaggio rapito al festival musicale di Reim e - secondo l'esercito - ucciso da Hamas. Nello stesso filmato si vedeva una terza israeliana, Noa Argamani, ritenuta ancora oggi viva. Entrambi erano nello stesso edificio di Sharabi e il raid sull'edificio vicino - ha spiegato l'indagine, riferita dai media - è stato compiuto "in base ai protocolli dell'esercito, visto che sulla base di informazioni dell'intelligence da quel palazzo "era in preparazione un attacco contro i soldati". I corpi di Sharabi e di Svirski sono ancora trattenuti da Hamas nella Striscia. 

Media: "Attacco con droni sull'aeroporto di Damasco"

Due droni militari hanno attaccato oggi l'area dell'aeroporto di Damasco, in Siria. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui i velivoli armati sono provenuti da Israele, sorvolando le Alture contese del Golan. Non si hanno al momento ulteriori dettagli. La tv governativa siriana afferma dal canto suo che l'artiglieria anti-aerea siriana si è attivata per abbattere i droni. Da più di 10 anni l'aviazione israeliana attacca periodicamente obiettivi iraniani e filo-iraniani in Siria. Un'attività che si è intensificata da ottobre scorso dopo lo scoppio della guerra in Medio Oriente. 

Netanyahu: "Bisogna eliminare 4 battaglioni di Hamas a Rafah"

"Non è possibile raggiungere gli obiettivi della guerra per l'eliminazione di Hamas e al tempo stesso lasciare 4 suoi battaglioni a Rafah". Lo ha detto, secondo il suo ufficio, il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che "è chiaro che una operazione potente a Rafah obbliga allo sgombero dei civili dalle zone di combattimento". Serve - ha spiegato - un "doppio piano": uno per l'eliminazione dei battaglioni di Hamas, l'altro per l'evacuazione della popolazione civile. 

Egitto: "Bene Biden, ora il cessate il fuoco"

La presidenza egiziana si dice d'accordo con le dichiarazioni di ieri del presidente degli Stati Uniti Joe Biden sulla risposta esagerata di Israele e rinnova la richiesta del cessate il fuoco. L'Egitto puntualizza anche che il valico di Rafah, tra Egitto e Gaza, è stato sempre aperto dal lato egiziano fin dall'inizio del conflitto, "e senza restrizioni", mentre "i ripetuti bombardamenti israeliani sul lato palestinese del valico, verificatisi quattro volte, stanno impedendo la consegna degli aiuti". 

Netanyahu ordina piani di evacuazione dei civili da Rafah

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato all'apparato di difesa di preparare i piani per evacuare i civili dall'area di Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier, citato dai media. 

Netanyahu

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Mezzaluna Rossa: "Le truppe di Israele nell'ospedale a Khan Younis"

Le truppe israeliane hanno fatto irruzione nell'ospedale Al-Amal a Khan Younis a Gaza, dove ci sono una quarantina di sfollati, circa 80 pazienti e 100 membri del personale medico. Lo ha fatto sapere la Mezzaluna Rossa palestinese che all'inizio della settimana aveva riferito dell'evacuazione di 8 mila sfollati che si trovavano nel quartiere generale dell'organizzazione umanitaria e nell'ospedale. 

Gaza: "340 morti e 99 arresti tra personale sanitario dal 7/10"

Sarebbero 340 le persone uccise tra il personale sanitario nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo ha denunciato il portavoce del ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas. Ashraf al-Qudra, riporta la tv satellitare al-Jazeera, ha accusato le forze israeliane per l'uccisione di 340 persone tra il personale sanitario e di averne arrestate altre 99 in quattro mesi di operazioni nell'enclave palestinese scattate dopo l'attacco del 7 ottobre in Israele. Da allora, secondo il portavoce, sono state distrutte almeno 123 ambulanze.

Personale sanitario

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Iran: "La stabilità nel Mar Rosso solo con la fine della guerra a Gaza"

Solo con la fine degli attacchi a Gaza si potranno creare le condizioni adatte per ripristinare la stabilità nel Mar Rosso. Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri dell'Iran, Ali Bagheri Kani, in riferimento agli attacchi degli Houthi yemeniti, sostenuti da Teheran, contro le navi commerciali nel Mar Rosso. Teheran ritiene che gli attacchi di Israele contro Gaza dovrebbero finire il prima possibile, ha aggiunto Bagheri Kani, come riferisce Irna, parlando con l'omologo cinese Ma Zhaoxu durante una visita a Pechino. 

Medioriente, Il Cairo: "L'80% degli aiuti a Gaza provengono dall'Egitto"

"L'80% degli aiuti che arrivano alla Striscia di Gaza provengono dall'Egitto" che "fin dall'inizio" del conflitto nella Striscia "ha aperto il valico di Rafah senza condizioni nè restrizioni". Lo ha sottolineato la presidenza egiziana in un comunicato. "Ogni tentativo o sforzo di rimuovere i palestinesi dalle loro terre fallirà, l'unica soluzione alla situazione attuale è due Stati e la creazione di uno Stato palestinese indipendente", ha aggiunto Il Cairo.

Comandante Idf: "Ci prepariamo ad estendere la guerra"

"Siamo determinati a cambiare la realtà della sicurezza e ciò sta avvenendo già in questi giorni, e continuiamo a prepararci per l'espansione della guerra e l'offensiva". Lo ha detto il comandante del comando settentrionale dell'Idf, il maggiore generale Ori Gordin, incontrando i sindaci delle città di confine del Libano evacuate, precisando che "il nostro obiettivo è cambiare la situazione della sicurezza nel nord in modo da consentire ai residenti di tornare sani e salvi".

Idf: "Ancora una volta Hamas continua a mostrare i suoi brutali abusi nei confronti dei civili di Gaza posizionando lanciarazzi vicino a un asilo"

Cremlino: dopo Carlson decine di richieste di interviste a Putin

"Decine" di testate occidentali, anche dagli Usa e dall'Italia, hanno fatto richiesta "negli ultimi tre o quattro giorni" per intervistare il presidente russo Vladimir Putin, dopo che era stata annunciata quella del giornalista americano Tucker Carlson, trasmessa la scorsa notte su X. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Le richieste, ha precisato Peskov, citato dall'agenzia Tass, sono arrivate tra l'altro "dagli Usa, da Francia, Italia, Austria e Australia". "Siamo grati a questi media stranieri per il loro interesse nel nostro presidente, e anche se per ovvie ragioni è impossibile farlo adesso, terremo a mente tutte queste tichieste per il futuro", ha concluso il portavoce

Lazzarini (Unrwa) a Bruxelles lunedì, aggiornerà su Gaza

"Lunedì prossimo il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini prenderà parte al consiglio affari esteri nella configurazione sviluppo e sarà importante apprendere da lui direttamente le condizioni sul terreno a Gaza". Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea ricordando al contempo che l'Ue chiede che gli scontri "finiscano presto" e che c'è bisogno di "un accesso urgente degli aiuti umanitari".

Bambini palestinesi feriti e malati in arrivo in Italia

Sono appena partiti dal Cairo per essere accolti in vari ospedali italiani una decina di bambini e ragazzi palestinesi feriti o gravemente malati accompagnati da una quindicina di familiari. L'unità di crisi della Farnesina, insieme al personale sanitario e militare, è venuta a prenderli ieri, li ha incontrati all'Ospedale Italiano della capitale egiziana e questa mattina li ha accompagnati all'aeroporto del Cairo dove sono partiti a bordo di un C130 dell'Aeronautica militare italiana. A seguire l'intera operazione l'ambasciatore d'Italia in Egitto Michele Quaroni. "Arriveranno a Roma Ciampino e poi a Pisa - ha precisato il diplomatico - da dove verranno trasferiti in vari ospedali, dal Bambino Gesù di Roma al Meyer di Firenze, al Gaslini di Genova, al Rizzoli di Bologna e al Buzzi di Milano". "Il trasporto dall'ospedale all'aeroporto è andato benissimo e ringrazio ancora le autorità egiziane e la Mezzaluna Rossa per l'aiuto prestato" - ha aggiunto Quaroni, riferendo che ad ogni bambino è stato donato un giocattolo per meglio affrontare l'attesa e il viaggio - Sono tutti molto ansiosi di partire e grati al governo italiano che lo ha reso possibile. La priorità adesso è curare i feriti ed accogliere i famigliari", ha detto ancora l'ambasciatore. I feriti più gravi sono stati trasportati alla zona militare dell'aeroporto del Cairo sulle ambulanze, gli accompagnatori e i meno gravi su piccoli van. Insieme a loro una delegazione dell'Unità di crisi della Farnesina guidata dal responsabile Nicola Minasi, personale sanitario e dell'Aeronautica militare, il personale dell'ambasciata d'Italia al Cairo, giornalisti e operatori dei media italiani. In Italia sono stati accolti finora 86 tra feriti e malati palestinesi (tra cui 29 minori), 24 con un volo militare effettuato il 19 gennaio scorso  (11 minori e 13 accompagnatori) e altri 62 (18 minori e 44 accompagnatori) a bordo della Nave ospedale Vulcano, rientrata pochi giorni fa dal porto di Al Arish, nel Nord Sinai, dove aveva operato per circa due mesi. Diversi gli enti del terzo settore che hanno dato disponibilità all'accoglienza: tra questi Sant'Egidio, Arci, Federazione Chiese Evangeliche e Caritas.

Gaza, altri due bambini palestinesi in arrivo al Gaslini

Arriveranno nel pomeriggio all'Istituto Giannina Gaslini di Genova due piccoli pazienti palestinesi bisognosi di cure, accompagnati dal personale dell'ospedale pediatrico ligure. L'equipe sanitaria, composta dal medico Giacomo Tardini e dall'infermiera Ilaria Reale, si era recata ieri in Egitto per accoglierli e accompagnarli nel capoluogo ligure, nell'ambito della missione umanitaria in favore di oltre cento bambini vittime del conflitto Israelo-palestinese promossa dal governo. "Il nostro ospedale pediatrico - ha detto il governatore ligure Giovanni Toti - dal 18 gennaio svolge attività di coordinamento sanitario e triage per tutti i bambini palestinesi soccorsi dalla missione, successivamente ospitati in diverse strutture ospedaliere italiane. Ancora una volta si conferma in prima linea per tutelare la salute di tutti i bambini del mondo". Secondo l'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola, "si tratta della terza equipe ad aver raggiunto le zone di confine, a dimostrazione dell'impegno profuso e della continuità nel fornire assistenza dove è più necessario". Questa missione, commentano  il presidente dell'ospedale Gaslini Edoardo Garrone e il direttore generale Renato Botti "che ha coinvolto il nostro Istituto su indicazione del Ministero della Salute conferma ancora una volta lo spirito di servizio e la disponibilità degli operatori del Gaslini, che immediatamente hanno risposto alla richiesta di aiuto, per poter curare i più deboli e portare anche un messaggio di speranza e solidarietà". 

Media siriani, raid Israele a Damasco

Le difese aeree siriane sono state attivate contro "obiettivi ostili" vicino a Damasco. E' quanto reso noto dall'agenzia di stampa siriana Sana secondo la quale si tratta di un attacco israeliano. L'emittente radiofonica Sham F Am ha riferito di esplosioni nella zona di Damasco, mentre il sito d'informazione Kol Habira, vicino all'opposizione, ha parlato dell'attivazione della "difesa aerea contro missili che sembrano israeliani". 

Mo: Save the Children, maggior parte 610mila bimbi sfollati ora intrappolati a Rafah

La maggior parte della popolazione sfollata di Gaza, più di 1,3 milioni di persone tra cui più di 610.000 bambini, è intrappolata a Rafah in un’area pari a meno di un quinto della superficie totale dell’enclave, senza alcuna possibilità di fuga, mentre gli attacchi israeliani si intensificano. È quanto afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. All’inizio di questa settimana è arrivato l’avvertimento dell’Onu che il bombardamento indiscriminato di aree densamente popolate potrebbe costituire un crimine di guerra, ricorda un comunicato dell'organizzazione. Nel corso dei quattro mesi trascorsi dall’inizio dell’escalation militare israeliana a Gaza in seguito agli attacchi del 7 ottobre contro Israele, più della metà della popolazione di Gaza è fuggita a Rafah scappando dalle operazioni nel nord e nel centro di Gaza e seguendo gli "ordini di evacuazione" emessi da Israele. Queste famiglie sono ora stipate in un’area di appena 62 kmq - meno di un quinto della superficie totale di Gaza di 365 kmq, già una delle aree più densamente popolate al mondo - e la maggioranza dorme in tende improvvisate o all'aria aperta perché i rifugi esistenti non sono sufficienti. Le famiglie sono alla ricerca sempre più disperata di cibo, acqua e cure mediche, secondo Save the Children.

Portavoce Houthi, 'dialogo con Occidente su Mar Rosso? Parliamo tramite l'Oman'

"E' in corso uno scambio di vedute con la comunità internazionale tramite la mediazione dei nostri fratelli dell'Oman". Ha risposto così in un'intervista al quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat il negoziatore e portavoce degli Houthi dello Yemen, Mohammed Abdulsalam, alla domanda se intendano avviare un dialogo per raggiungere un accordo con l'Occidente sul Mar Rosso. Gli attacchi contro unità mercantili proseguono. "Le operazioni militari nel Mar Rosso colpiscono navi israeliane dirette in Israele - ha ripetuto Abdulsalam - Gli attacchi continueranno fin quando non finirà l'aggressione a Gaza, fin quando non sarà revocato l'assedio e fin quando gli aiuti non arriveranno al nord come al sud di Gaza". Continueremo a stare al fianco del popolo palestinese oppresso - ha insistito - Se l'ingiustizia e l'assedio finiranno, finiranno senza dubbio le operazioni", gli attacchi degli Houthi, che nel settembre del 2014 presero il controllo di Sana'a. "La nostra posizione resta immutata riguardo il sostegno alla popolazione palestinese", ha ribadito. E, in un velato riferimento alla Spagna che ha posto in precedenza il veto alla partecipazione Ue alla missione nel Mar Rosso, il portavoce ha parlato di "divergenze nella posizione internazionale da un Paese all'altro", ma tuttavia "la posizione che prevale tra i Paesi del mondo è garantire la sicurezza della navigazione che le loro navi non siano esposte a danni".

Appello tregua Unrwa: bambini Gaza derubati dell'infanzia

"I bambini di Gaza sono stati derubati dell'infanzia", il loro "futuro e' a rischio". E' l'allarme lanciato dal commissario generale dell'Unrwa, Philippe Lazzarini, ribadendo la richiesta di un cessate il fuoco nella Striscia. "Quattro mesi di guerra brutale a Gaza, il bilancio sui bambini è tragico, il loro futuro è a rischio. Piu' di mezzo milione di ragazze e ragazzi non frequentano la scuola primaria e secondaria a Gaza. Ogni giorno di guerra approfondisce le cicatrici, mettendo a rischio una generazione perduta vulnerabile allo sfruttamento. I bambini vengono derubati dell'infanzia. Questa situazione deve essere invertita a partire da un piano umanitario", ha scritto su X il capo dell'agenzia Onu per i palestinesi, finita nel mirino dopo le accuse di Israele per il coinvolgimento di alcuni suoi operatori nell'attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre.

Media, piano Usa e Qatar per espellere da Doha leader Hamas

Usa e Qatar stanno lavorando ad un piano comune per espellere i leader di Hamas da Doha. Lo ha riferito il quotidiano saudita Al-Arabiya, citato dai media israeliani. In Qatar ci sono sia il leader politico della fazione islamica Ismail Haniyeh sia  esponenti di primo piano come Mussa Abu Marzuk e Khaled Mashal. Il quotidiano non ha tuttavia fornito altri dettagli sul piano e la notizia non è stata supportata da altre fonti.

Israele: nuova protesta a Kerem Shalom contro aiuti a Gaza

Decine di manifestanti hanno bloccato il percorso dei camion diretti a Gaza dal valico israeliano di Kerem Shalom, anche se oggi non è previsto alcun passaggio di aiuti umanitari nell'enclave palestinese. Lo hanno riferito i media aggiungendo che ci sono trattative con le forze di polizia per lasciare l'area, che  è stata dichiarata zona militare chiusa. La protesta, che si svolge da giorni è organizzata dal gruppo 'Tzav 9', è contro il passaggio di aiuti umanitari mentre Hamas detiene ancora Gaza oltre 130 ostaggi israeliani.

Israele, famiglie ostaggi: al Cairo nessuno da Gabinetto guerra

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza ha chiesto un incontro urgente al Gabinetto di guerra chiedendo spiegazioni sulla notizia - non confermata al momento ufficialmente - sul fatto che abbia scelto di non inviare al Cairo una delegazione per ulteriori negoziati sull'accordo sui rapiti.  Il Forum ha denunciato che "domande difficili sorgono  circa l'impegno del Gabinetto per il rilascio degli ostaggi".

Colloquio Gallant-Austin su sviluppi guerra a Gaza

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha avuto un colloquio con il suo segretario alla Difesa americano Lloyd Austin degli sviluppi nella guerra in corso tra Israele e Hamas a Gaza. Gallant ha aggiornato l'omologo sulle operazioni in corso delle forze armate israeliane, in particolare nella parte meridionale della Striscia, e ha condiviso informazioni sulle recenti scoperte delle truppe, tra cui "tunnel terroristici dove sono stati tenuti ostaggi, scorte di armi e fondi trasferiti dall'Iran direttamente alla leadership di Hamas". Gallant ha anche ringraziato Austin per la sua leadership e l'impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele e ha ribadito che gli obiettivi di Israele sono rovesciare Hamas, porre fine al dominio del gruppo terroristico sull'enclave palestinese e riportare a casa i 136 ostaggi ancora a Gaza. Nella notte il presidente americano Joe Biden ha ripreso duramente l'alleato israeliano, definendo "esagerate" le operazioni militari a Gaza in risposta all'attacco del 7 ottobre. "Troppi innocenti stanno morendo: questo deve finire", ha affermato.

Milei prega e balla davanti al Muro del Pianto a Gerusalemme

Nel suo ultimo giorno in Israele prima di partire per Roma, dove è prevista anche un'udienza col Papa in Vaticano, il presidente argentino Javier Milei è tornato al Muro Occidentale di Gerusalemme, dove ha pregato, ballato ed è stato trasportato sulle spalle, mentre un gruppo di religiosi cantava intorno a lui una popolare canzone israeliana. Nel video, che è stato condiviso sui social, si vede il leader ulraliberista con una kippah accompagnato da fedeli dell'ebraismo e dall'ambasciatore argentino Shimon Axel Wahnish. Il capo dello Stato prima salta in mezzo ai presenti che intonano la canzone 'Am Israel Jai' (Il popolo ebraico vive), poi viene portato sulle spalle da una delle persone che lo accompagnavano. La scena è avvenuta dopo che Milei ha visitato il kibbutz di Nir Oz, situato nel sud del Paese, dove il 7 ottobre un quarto degli abitanti sono stati uccisi o catturati da terroristi di Hamas.

Manifestanti a valico Nitzana per bloccare aiuti a Gaza

Decine di persone si sono radunate al valico di Nitzana, tra Israele ed Egitto, per cercare di impedire l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. "Le centinaia di camion di aiuti e rifornimenti destinati all'organizzazione terroristica Hamas non entreranno da qui oggi. Siamo orgogliosi e commossi che la determinazione delle persone stia vincendo. Nessun aiuto arrivera' fino al ritorno dell'ultimo degli ostaggi", ha fatto sapere il gruppo di attivisti Tzav 9.

Msf, a Rafah manca l'acqua, condizioni di vita disperate

''A Rafah manca l'acqua''. Lo scrivono Medici Senza Frontiere (Msf) in un aggiornamento sulla situazione umanitaria a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, mettendo in luce in particolare le difficoltà legate all’approvvigionamento d’acqua pulita. ''La popolazione a Rafah fatica a trovare acqua pulita per bere, cucinare o lavarsi. Le condizioni di vita delle persone a sud della Striscia sono disperate a causa del sovrappopolamento e della mancanza di acqua pulita, servizi igienici, docce e fognature. Il tutto è aggravato dalle temperature invernali'', sottolinea lo staff di Msf. Inoltre dall’inizio della guerra a Gaza sono poche le infrastrutture che sono state risparmiate dai bombardamenti, comprese le tubature dell’acqua. Secondo l’Unicef almeno la metà delle strutture idriche e igienico-sanitarie a Gaza sono state distrutte o danneggiate, mentre l’Unrwa riporta che circa il 70% della popolazione di Gaza beve acqua con alti livelli di salinizzazione o contaminata.

Israele: informati gli Usa su operazioni in altre aree Gaza

Israele ha informato gli Usa "della pianificazione di operazioni mirate in altre aree di Gaza". Lo ha fatto sapere il ministero della difesa israeliano dando conto di un colloquio della notte scorsa tra il ministro Yoav Gallant e il suo omologo Lloyd Austin. Gallant ha ribadito la volontà di raggiungere "gli obiettivi della guerra, la distruzione di Hamas, la liberazione degli ostaggi". Ha illustrato a Austin "gli sviluppi della guerra" contro Hamas e le operazioni dell'Idf sopra e sotto terra, con i principali sforzi a sud di Gaza". Gli Usa hanno definito l'operazione a Rafah un "disastro", spiegando di non conoscere questo piano.

Hamas: a Gaza bilancio vittime sale a 27.947

Il ministero della Salute della Striscia di Gaza nelle mani di Hamas ha aggiornato il bilancio dei morti dall'inizio del conflitto, poco più di 4 mesi fa: sono morte almeno 27.947 persone, 107 delle quali nelle ultime 48 ore. I feriti ammontano a 67.459

Erdogan, 'il mondo non ignori i crimini di Israele'

"Stiamo compiendo intensi sforzi per garantire che i crimini contro l'umanità commessi da Israele e la guerra non vengano ignorati sull'arena internazionale". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu. "Stiamo portando avanti la nostra diplomazia affinché i Paesi islamici possano reagire e agire insieme contro l'oppressione di Israele a Gaza", ha aggiunto il leader turco. "La nostra lotta andrà avanti fino a che non sarà creato uno Stato palestinese indipendente, con una sovranità e integrità territoriale e Gerusalemme come sua capitale, in base ai confini del 1967", ha detto Erdogan. 

Casa Bianca, 'non sosteniamo estensione operazioni Idf a Rafah'

Gli Stati Uniti "non sostengono l'estensione delle operazioni militari dell'esercito israeliano nella città di Rafah", nel sud della Striscia di Gaza, poiché rappresenterebbe "un disastro" per i palestinesi che si trovano in questa zona, dove si trovano migliaia di sfollati provenienti da luoghi precedentemente evacuati e costantemente bombardati. Lo ha dichiarato il portavoce della Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

"Più di un milione di palestinesi sono rifugiati a Rafah e dintorni. È lì che è stato detto loro di andare, quindi ci sono molti sfollati - ha affermato Kirby in una conferenza stampa - L'esercito israeliano ha l'obbligo speciale, quando conduce le operazioni, di "assicurarsi di tenere conto la protezione dei civili innocenti, in particolare di quelli che sono stati spinti a sud dalle operazioni più a nord".

Israele ha annunciato che intende espandere la lotta contro Hamas nella zona di Rafah, nel sud del Paese, un'area ad alta densità di popolazione. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha indicato la scorsa settimana - e lo ha ribadito all'inizio di questa - che l'esercito israeliano avrebbe raggiunto "luoghi dove non avevano ancora" combattuto, sia nel centro che nel sud dell'enclave. "Soprattutto nella roccaforte degli ultimi militanti di Hamas rimasti a Rafah".

Rafah dopo il raid notturno da parte delle forze israeliane

Rafah

©Ansa

Media, 'analisi Dna Israele su 350 corpi a Gaza'

Israele ha esaminato più di 350 corpi presi a Gaza per accertarsi che non fossero quelli degli ostaggi rapiti da Hamas e di cui ancora oltre 130 sono nella Striscia. Lo ha sostenuto la tv Kan aggiungendo che l'esame - tramite dna - è avvenuto all'Istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv. Una volta completate le analisi, che non hanno dato indicazioni positive, Israele ha riconsegnato i corpi a Gaza per la sepoltura. 

Usa colpiscono obiettivi Houthi nello Yemen

Le forze armate statunitensi hanno nuovamente attaccato diversi obiettivi della milizia militante islamica Houthi nello Yemen. Sono stati effettuati "sette attacchi contro quattro navi di superficie senza pilota Houthi e sette missili da crociera mobili antinave pronti a lanciare contro navi nel Mar Rosso", secondo una dichiarazione del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) su X.

Le navi e i missili da crociera sono stati rilevati nelle aree controllate dagli Houthi e sono stati valutati come una minaccia diretta per le navi militari e mercantili statunitensi. Il Centcom ha aggiunto che le azioni "proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili".

Libano, Israele: pronti a schierare centinaia di caccia

L'aeronautica militare israeliana ha dichiarato che le decine di suoi aerei schierati sul Libano potrebbero "trasformarsi in centinaia" pronte a operare "entro pochi minuti". "Le decine di aerei che operano attualmente nei cieli del Libano sono solo una parte delle nostre capacità: una volta dato l'ordine, la mia intenzione è che queste decine diventino centinaia di aerei in grado di eseguire tutte le missioni in pochi minuti dal lancio di operazioni nei cieli del Libano", ha detto il generale maggiore Tomer Bar citato dai media internazionali.

Gaza, media: morti anche bambini in raid su Rafah

Tra i morti ci sono almeno tre bambini, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre è di almeno 27.840 morti e oltre 67.300 feriti, secondo il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas.

Gaza, media: 4 morti in raid Israele su asilo a Zawayda

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che quattro persone sono morte e diverse altre rimaste ferite in un bombardamento israeliano che ha colpito un asilo occupato da sfollati nella città di Zawayda, nel centro della Striscia di Gaza. 

Biden, la risposta di Israele a Gaza è stata esagerata

"La risposta di Israele a Gaza è stata esagerata". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca.

Gaza, media: 8 morti e 18 feriti in raid Israele su Rafah

L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno otto persone sono rimaste uccise e altre 18 ferite in attacchi delle forze israeliane contro due case a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. 

Gaza, media: due morti in raid Israele su Deir al-Balah

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che due persone sono rimaste uccise e diverse altre ferite in bombardamenti delle forze israeliane che ieri sera hanno colpito una casa nella città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.

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