Il ministro della Difesa, in visita a Malbork, in Polonia, dove ha incontrato il contingente italiano, chiede il ritorno della diplomazia "per ottenere ciò che non si è raggiunto con le armi"
Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, conversando con i giornalisti a margine della visita del contingente dei militari italiani nella base Nato di Malbork, in Polonia, si è soffermato sul conflitto in corso tra Kiev e Mosca. "La guerra dura ormai da quasi due anni e io penso che, a fianco e parallelamente all'impegno militare e di supporto all'Ucraina, sia importante affrontare percorsi che arrivino ad una soluzione politica", ha sottolineato i ministro (GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
"Va ripristinato quello che c'era prima della guerra"
"Quello che non si può raggiungere in modo militare - adesso intanto si è raggiunta la conservazione dell'Ucraina che poteva essere spazzata via e il consolidamento di un confine che ha bloccato l'attacco russo - si può ottenere aprendo un fronte diplomatico e politico per cercare di ottenere lo stesso risultato attraverso dei tavoli di pace", ha specificato Crosetto, che poi ha aggiunto: "Va ripristinato quello che c'era prima della guerra e quello che non si è riuscito a fare con le armi che si faccia in un altro modo".
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"Cessazione armi, poi Onu per stabilità a Gaza"
Crosetto ha parlato anche del conflitto israelo-palestinese. "Mi auguro da tempo che ci sia un percorso di de-escalation" nella crisi, "che ci sia un percorso di pace e che si arrivi alla cessazione delle armi", ha spiegato, specificando che "è giusto che l'Onu si faccia parte in causa perché non penso che ci sia nessun altro al di fuori dell'Onu per garantire, alla fine di questa guerra, la pace, la stabilità della Striscia di Gaza" (CONFLITTO ISRAELE-HAMAS, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA). "Il mio augurio in occasione di questo Natale è che il mondo inizi a rimarginare le ferite, che si aprono sempre di più, e vediamo che ogni ferita che si apre peggiora la situazione anche in altre parti del mondo", ha proseguito, spiegando che "quello che è successo in Ucraina ha consentito ciò che è successo in Medio Oriente e quello che è successo in Medio Oriente ha consentito a chi vuole destabilizzare l'Africa di iniziare a farlo. Quello che succede in tutte queste aree magari si diffonderà presto nel Pacifico, quindi dobbiamo fare attenzione e bloccare il prima possibile queste ferite per far sì che non infettino tutto il corpo. Io penso sia questo il ruolo delle Nazioni Unite e il ruolo dell'Italia nel mondo".
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Il viaggio di Crosetto in Polonia
In mattinata Crosetto è andato sulla fregata 'Antonio Marceglia' della Marina Militare, che opera nella missione Brilliant Shield dell'Alleanza. La nave ha 160 unità di equipaggio e contribuisce al rafforzamento del fianco Est dell'Alleanza. Poi si è recato alla base di Malbork, dove è presente una task force dell'Aeronautica Militare con 4 F35 per assicurare l'integrità dello spazio aereo polacco, sempre contribuendo al potenziamento della postura di deterrenza della Nato nell'area. Sono 150 i militari impegnati nell'operazione di 'Air Policing'. I caccia sono pronti h24 a decollare in pochi minuti per intercettare tracce sospette rilevate dai radar. Crosetto ha poi avuto un faccia a faccia con il viceministro della Difesa Zalewski "che ha espresso apprezzamento per impegno Difesa italiana nel Paese e grande interesse a portare avanti iniziative comuni ambito militare, industriale e in organizzazioni internazionali", ha scrittto il ministro su Twitter.
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"I Paesi Est non sono soli, il lavoro dei nostri militari porta riconoscenza all'Italia"
"In Paesi dell'Est Europa come Polonia, Estonia, Lettonia, la storia è ad un punto di svolta. Loro sono spaventati dopo quello che è successo in Ucraina. E la nostra presenza qui serve a spiegare che sono nazioni che non saranno mai lasciate sole". ha detto poi il ministro della Difesa "Il lavoro che fate voi qua - ha spiegato ancora Crosetto - consente al nostro Paese di avere riconoscenza da altre nazioni. Quello che fate voi oggi fa sì che la Polonia in qualche modo abbia un motivo per ringraziare l'Italia, non le forze armate, ma il vostro e il mio Paese". "Noi - ha aggiunto -siamo qui per garantire un assetto di deterrenza e difesa a qualcosa che è più grande dell'Italia. È la Nato. E lo stiamo garantendo ad un Paese che lo sente e lo percepisce con molta più forza di quanto voi stessi vi rendiate conto".