Il presidente ucraino è già negli Stati Uniti e domani sarà alla Casa Bianca per l'incontro con Joe Biden. Usa annunceranno un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev entro la fine del mese. L'Ucraina ha già approvato "tre delle quattro leggi" chieste dalla Commissione Ue per veder completate le richieste nel suo rapporto sull'apertura dei negoziati di adesione. "Ora ci aspettiamo che sia l'Ue a rispettare gli impegni" ha detto il ministro degli Esteri ucraino
Zelensky: "Lavoro con Biden anche per produrre munizioni insieme"
"Stiamo lavorando col presidente Joe Biden, che ringrazio, anche per produrre insieme munizioni": lo ha detto Volodymyr Zelensky alla National Defense University di Washington.
Zelensky: "I ritardi a Capitol Hill fanno il gioco di Putin"
"I ritardi a Capitol Hill sono quello che vuole Vladimir Putin. Quei ritardi gli fanno credere che la liberta e la democrazia siano al collasso". Lo ha detto Volodymyr Zelensky a Washington sottolineando che il leader del Cremlino "sta cercando alleati all'estero e anche negli Usa, con la disinformazione".
Zelensky, 'Putin deve perdere la guerra, va fermato ora'
"Putin deve perdere". Lo ha detto Volodymyr Zelensky alla National Defense University di Washington. "L'Ucraina non crollerà e così l'Europa non crollerà, siamo l'ultima frontiera ad est", ha sottolineato il presidente ucraino, ammonendo che lo zar "deve essere fermato all'inizio", prima che minacci altri Paesi, come i Baltici. "Il mondo ci guarda", ha sottolineato.
Zelensky, guerra di Putin è contro tutta l'Europa libera
"La guerra della Russia contro l'Ucraina è in realtà una guerra contro tutta l'Europa libera". Lo ha detto Volodymyr Zelensky a Washington sottolineando che "Putin vuole dividere l'Europa per la prima volta dalla caduta del muro di Berlino".
Austin, il sostegno Usa all'Ucraina e' incrollabile
Quella della difesa dell'Ucraina "e' una delle piu' grandi cause dei nostri tempi, il nostro sostegno e' incrollabile": lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin
Kuleba, un incontro lungo e franco con Szijjarto
"Appena terminato un incontro con il ministro degli Esteri ungherese Peter Sizjjarto. Abbiamo parlato per un'ora. E' stata una conversazione molto lunga e franca". Lo ha dichiarato su Instagram il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Ci conosciamo da molto tempo, anche se in realtà dall'inizio dell'invasione su vasta scala della Russia per la prima volta ci siamo seduti e abbiamo parlato a fondo. Abbiamo risposto onestamente alle domande dell'altro", ha aggiunto.
Guerra in Ucraina, previsti colloqui a Davos
Una riunione sulla guerra in Ucraina dovrebbe svolgersi in gennaio a Davos, nelle Alpi svizzere. L'incontro evocato dal presidente presidente Volodymyr Zelensky con un post sui social è stato confermato all'agenzia di stampa elvetica Keystone-ATS dal Dipartimento federale degli Affari Esteri (Dfae, ministero degli Esteri svizzero). L'incontro, organizzato in maniera congiunta dalla Svizzera e dalla stessa Ucraina, sarà consacrato alla «formula della pace in dieci punti» di Volodymyr Zelensky. La riunione si terrà alla vigilia dell'apertura del Forum economico mondiale (Wef), scrive Keystone-ATS. «I preparativi (...) sono in corso. Gli inviti verranno inviati. Maggiore precisione sarà data a tempo debito, in particolare per quel che riguarda la lista dei partecipanti», ha detto a Keystone-ATS il Dipartimento federale degli Affari Esteri . Si tratterà della quarta sessione dopo gli incontri sul'Ucraina di Gedda, Copenaghen e Malta, precisa Keystone-ATS. In un messaggio su X (ex Twitter) ripreso in mattinata dalla stampa elvetica in lingua tedesca del gruppo Tamedia, Zelensky aveva annunciato che il prossimo ciclo di incontri si sarebbe tenuto in Svizzera, senza altri dettagli. Al momento non è noto se Zelensky si recherà personalmente a Davos e se ne approfitterà per assistere all'apertura del Wef.
Zelensky a Washington anche per incontro al Fmi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha in programma un incontro oggi al Fondo monetario internazionale a Washington, lo stesso giorno in cui si prevede che l'Fmi approvi un nuovo esborso di 900 milioni di dollari di prestito al suo Paese. Un portavoce del Fondo monetario internazionale ha confermato l'incontro con la managing director Kristalina Georgieva. Zelenskiy è arrivato nella capitale Usa oggi per lanciare un ennesimo appello a favore dei circa 60 miliardi di dollari in aiuti militari bloccati dai parlamentari repubblicani.
Premier svedese, 'nuovo pacchetto d'aiuti a Kiev da 124 milioni'
La Svezia donerà 1,4 miliardi di corone svedesi all'Ucraina (circa 124 milioni di euro) per sostenere la popolazione del Paese in vista dell'inverno. Il nuovo pacchetto di aiuti è stato presentato dal primo ministro Ulf Kristersson e dal ministro dello Sviluppo Johan Forssell, come riporta il media svedese Svt. "Si tratta del più grande sostegno finora erogato nell'ambito degli aiuti bilaterali della Svezia all'Ucraina", ha dichiarato Kristersson durante la conferenza stampa. La maggior parte del denaro, 900 milioni di corone svedesi, sarà destinato al Fondo per la ricostruzione dell'Ucraina della Banca Mondiale. Il fondo sostiene le infrastrutture chiave dell'Ucraina nei settori dell'energia, degli alloggi, della sanità e dei trasporti e sarà utilizzato per acquistare attrezzature per il riscaldamento e la capacità di trasmissione della rete elettrica ucraina. Forssell ha accusato la Russia di condurre una sorta di "terrorismo energetico" contro l'Ucraina. "La Russia sta deliberatamente attaccando le infrastrutture civili. Con questo pacchetto vogliamo aiutare l'Ucraina a ricostruire e riparare ciò che è stato distrutto", ha dichiarato il ministro dello Sviluppo. Il primo ministro Kristersson ha anche messo in guardia l'Unione europea dalle possibili conseguenze se i Paesi dell'Ue non riusciranno a trovare un accordo su un bilancio a lungo termine al vertice di questa settimana a Bruxelles.
Senatore trumpiano, l'Ucraina dovrebbe cedere territori a Mosca
L'Ucraina dovrebbe cedere del territorio per mettere fine all'invasione russa: e' l'opinione del senatore repubblicano JD Vance, considerato tra i papabili nel ticket presidenziale con Donald Trump. "Ciò che è nel migliore interesse dell' America è accettare che l'Ucraina debba cedere parte del territorio ai russi e che dobbiamo porre fine a questa guerra", ha detto Vance alla Cnn, alla vigilia della visita del presidente Volodymr Zelensky a Washington per lanciare un ultimo appello a favore di nuovi aiuti a Kiev. "L'idea che l'Ucraina avrebbe riportato la Russia al confine del 1991 era assurda - nessuno ci credeva davvero", ha aggiunto. Vance, autore del memoir Hillbilly Elegy, sostiene che Joe Biden dovrebbe indicare un obiettivo finale in Ucraina dopo aver chiesto al Congresso di approvare altri 61 miliardi di dollari di aiuti. "Quello che stiamo dicendo al presidente, e in realtà al mondo intero, è che è necessario articolare qual è l'ambizione, cosa si intende raggiungere con 61 miliardi miliardi di dollari che non si e' raggiunto con 100 miliardi di dollari", ha detto Vance.
Usa, nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina entro fine mese
E' stato Joe Biden ad invitar Volodymr Zelensky a Washington. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa a borde dell'Air Force One annunciando che gli Usa annunceranno un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev entro la fine del mese.
Meloni: "Resistenza Kiev anche grazie ad aiuti Occidente"
"Sento parlare di risultati nell'avanzata ucraina inferiori a quanto immaginato ma credo che si debba tenere in considerazione che Kiev ha liberato gran parte del suo territorio e che oggi è inimmaginabile un'ipotesi di invasione totale dell'Ucraina. Doveva essere una guerra lampo e questa stoica resistenza degli ucraini, avvenuta grazie anche ai paesi occidentali, ha allontanato la guerra da noi perché se quella invasione lampo fosse riuscita ci saremmo trovati una guerra più vicina a casa, perché la Russia non si sarebbe fermata". L'ha detto la premier Giorgia Meloni alla presentazione del PhotoAnsa 2023 in corso a Roma.
Crosetto, 'insistere con diplomazia, al lavoro per viaggio Zuppi in Russia'
"Dobbiamo continuare a sostenere la necessità di un tavolo per la pace ed è il motivo per cui in tempi non sospetti la Difesa ha supportato in ogni modo il viaggio di Zuppi in Ucraina. Sarebbe importante fare la stessa cosa, allo stesso livello, e ci stiamo provando, in Russia". Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo al Forum Adnkronos.
Secondo Crosetto, è necessario in questa fase insistere con il lavoro diplomatico. "Bisogna sempre costruire le condizioni per la pace e sono convinto che bisogna fare un grandissimo sforzo nei prossimi mesi, prima della primavera, per costruire un tavolo. Poi qualcuno dovrà portare gli attori a sedersi", chiosa il ministro.
Kiev, trasportatori slovacchi bloccano ancora valico con Ucraina
I trasportatori slovacchi hanno ripreso a bloccare la circolazione dei camion attraverso il valico di Vysne Nemecke, impedendo ai camion provenienti dall'Ucraina di passare. Lo riferisce a Ukrainska Pravda il portavoce del Servizio di frontiera statale Andriy Demchenko. I trasportatori limitano il movimento dei camion che viaggiano dall'Ucraina verso la Slovacchia. "Secondo le informazioni ricevute alle 16.10 dalle guardie di frontiera slovacche, i rappresentanti dell'Unione dei trasportatori della Slovacchia hanno bloccato la circolazione dei camion attraverso il valico di Vysne Nemecke" ha riportato il portavoce del Servizio di frontiera statale ucraino. Secondo Demchenko, "al momento ci sono 1.263 camion in coda davanti al valico di Uzhgorod, adiacente a quello slovacco di Vysne Nemecke", per l'uscita verso la Slovacchia. Il passaggio di auto e autobus avviene in modo normale.
Pentagono, Zelensky già a Washington, oggi il discorso
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è gia' oggi a Washington per tenere un discorso, nel quale si prevede che faccia un ultimo disperato appello per gli aiuti statunitensi prima che finiscano quest'anno. Lo ha reso noto il Pentagono in una nota in cui afferma che Zelensky dovrebbe tenere un discorso alle 12:00 locali (le 18 in Italia) alla National Defense University di Washington, dopo un'introduzione del segretario alla Difesa americano Lloyd Austin.
Meloni: "Capisco difficoltà ma passi indietro sono errore"
"Capisco le difficoltà, ma sarebbe un errore fare un passo indietro, la condizione base per arrivare a qualsiasi forma di soluzione di questo conflitto sia consentire all'Ucraina di essere competitiva se non c'è equilibrio fra le forze in campo - e non ci sarebbe stato se non avessimo dato il contributo che abbiamo dato - non c'è alcuna ragione di sedersi a un tavolo per trovare una soluzione". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando alla presentazione di PhotoAnsa 2023, il libro fotografico dell'ANSA, in corso al Maxxi di Roma.
Meloni, 'giusto continuare sostegno a Kiev, altrimenti scenari crisi si moltiplicano'
"E' giusto continuare a sostenere l'Ucraina, banalmente perchè se consentiamo che saltino le regole del diritto internazionale, gli scenari di crisi si moltiplicheranno''. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in video collegamento con la presentazione di 'PhotoAnsa 2023' al museo Maxxi di Roma.
Vertice Ue partirà da nodo Kiev, piano per porre Orban al bivio
Il vertice Ue partirà dal nodo principale sul quale continua a pesare il veto dell'Ungheria: il sostegno all'Ucraina e l'ok all'apertura dei negoziati per l'adesione a Kiev. E, secondo quanto spiegano più fonti europee, sarà in quella sede che Viktor Orban dovrà decidere se continuare a bloccare tutto, prendendosi anche le responsabilità della sua scelta. Al momento, sul sì del Consiglio europeo al processo di allargamento a Ucraina, Moldova e Bosnia-Erzegovina, non c'è alcuna certezza a dispetto di una: i dossier riguardanti i tre Paesi saranno probabilmente trattati in un unico pacchetto, spiegano le stesse fonti. Questa sera toneranno a riunirsi in Coreper i Rappresentanti Permanenti dei 27, dopo la lunga riunione che ha avuto luogo domenica. Un ultima riunione, informale, si avrà mercoledì. Nella bozza delle conclusioni, al punto 14, si legge che il Consiglio europeo "decide di di dare accesso ai negoziati con Ucraina e Moldova". Ma mai come in questo caso, il testo non è stabile. Tanto che, il capitolo successivo, riguardante il quadro finanziario pluriennale - che contiene la proposta della Commissione di un fondo da 50 miliardi per l'assistenza a Kiev - è ancora vuoto. Nei corridoi di Bruxelles non sono passate inosservate le immagini del breve colloquio, a Buenos Aires, tra Volodymyr Zelensky e Viktor Orban. E dall'altra parte, si guarda con attenzione a due fattori che potrebbero piegare il veto di Orban: il varo da parte di Kiev della legge sulla minoranza ungherese, ormai in dirittura di arrivo e lo sblocco di dieci miliardi dei fondi di coesione europei per Budapest, che potrebbe concretizzarsi già nel collegio dei commissari di domani. Ma sei il veto di Orban permarra "non ci tireremo indietro dallo scontro"; spiega un diplomatico europeo.
Mosca: "Bagno di sangue a Gaza è su decisione Usa"
"Il proseguimento dello spargimento di sangue e catastrofiche distruzioni che accadranno e stanno accadendo" nella Striscia di Gaza "non avviene per sbaglio, ma in modo deliberato e la decisione è quella di un solo Paese: gli Stati Uniti". È la denuncia del ministero degli Esteri russo, che in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale commenta così il veto Usa sulla bozza di risoluzione per un cessate il fuoco immediato, votata l'8 dicembre al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Zelensky: "Nessuno perdonerà Mosca, ha ucciso troppe persone"
"Nessuno vuole perdonare la Russia. Nessuno la perdonerà. I russi non potranno occupare l'Ucraina, perché ogni giorno verranno dati alle fiamme nelle nostre case, se ci andranno. Questo é sicuramente un momento di non ritorno, perché hanno ucciso così tante persone e ogni famiglia ha una perdita", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervistato dai media latino-americani dopo aver preso parte ieri alla cerimonia di insediamento del neo presidente argentino Javier Milei a Buenos Aires.