"Non ci sarà Hamas, la elimineremo", ha detto il premier israeliano. L'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, chiede lo stop ai combattimenti per aiutare i civili: "Situazione vicina al punto di non ritorno". Decine di uomini seduti per terra su una strada, sotto il controllo dei soldati, sono stati mostrati dai media israeliani: secondo quanto riferito, sarebbero "combattenti di Hamas" che si sono arresi in massa all'esercito
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Gli Usa hanno bloccato con il veto la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che chiedeva il "cessate il fuoco umanitario a Gaza" e definiva la situazione umanitaria "catastrofica". Nonostante la pressione del segretario generale Antonio Guterres, il testo degli Emirati - che chiedeva anche la protezione dei civili, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas - ha ottenuto 13 voti a favore, un astenuto (la Gran Bretagna) e il veto Usa.
"Non ci sarà Hamas, la elimineremo. Il solo fatto che a proporlo sia l'Autorità nazionale palestinese non fa che rafforzare la mia visione politica: essa non è la soluzione". Sono le parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ha commentato l'affermazione del premier palestinese Mohammed Shtayyeh che non ha escluso nel futuro di Gaza un ruolo di Hamas insieme all'Anp.
Decine di uomini seduti per terra su una strada, sotto il controllo dei soldati. I media israeliani, che hanno diffuso le immagini, li hanno presentati come "combattenti di Hamas" che si sono arresi in massa all'esercito. Secondo l'Euro-Mediterranean Human Rights Monitor sarebbero invece civili arrestati "arbitrariamente" da Israele in due scuole affiliate alle Nazioni Unite a Beit Lahia. Il portavoce militare ha fatto sapere che l'esercito "ha arrestato e interrogato centinaia di sospetti terroristi: molti di loro si sono arresi e consegnati".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Guerra in Israele, perché l'anguria sui social è diventata il simbolo della Palestina
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Liveblog del 9 dicembre 2023 sulla guerra Israele Hamas
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Medioriente, Erdogan: Israele fa terrorismo di Stato, dov'è l'Occidente?'
"Israele sta commettendo terrorismo di Stato e l'Occidente dov'è? Dove sono gli Usa? La realtà è chiara, circa 17mila persone sono state uccise, come possiamo accettarlo?". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando con i giornalisti di ritorno da una visita in Grecia. "Siamo sicuri che la Palestina emergerà vincitrice, la vittoria della Palestina significa la vittoria della pace a livello mondiale, significa ristabilire i diritti umani", ha detto Erdogan, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Medioriente, ucciso a Gaza figlio di membro gabinetto guerra Israele
Il figlio dell'ex capo dell'esercito israeliano Gadi Eisenkot, attualmente membro del gabinetto di guerra del Paese, è stato ucciso a Gaza. L'esercito israeliano ha dichiarato che il maggiore Gal Eisenkot, 25 anni, è morto ieri nel nord di Gaza. Era stato gravemente ferito in seguito all'esplosione di un pozzo di una galleria ed e' poi morto in ospedale, lo scrivono i media israeliani.
Medioriente, Onu: solo 69 camion di aiuti entrati ieri nella Striscia
Solo 69 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza ieri. Lo ha fatto sapere - ripreso dai media israeliani - l'Ufficio per il Coordinamento degli aiuti dell'Onu secondo cui la cifra è molto al di sotto delle necessità individuate dalle organizzazioni internazionali. In raffronto, durante la tregua delle settimane scorse, ogni giorno entravano nella Striscia 200 camion di aiuti al giorno.
Veto Usa blocca la bozza Onu per cessate il fuoco a Gaza
Gli Usa hanno bloccato con il veto la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che chiedeva il "cessate il fuoco umanitario a Gaza" e definiva la situazione umanitaria "catastrofica". Nonostante la pressione del segretario generale Antonio Guterres, il testo degli Emirati - che chiedeva anche la protezione dei civili, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas - ha ottenuto 13 voti a favore, un astenuto (la Gran Bretagna) e il veto Usa.
Per Idf 3-4 settimane per fine operazione a Khan Yunis
Israele vuole porre fine all'operazione dell'Idf a Khan Yunis entro 3-4 settimane, e ha bisogno di un altro periodo di tempo simile per terminare la prima fase della guerra, conosciuta in gergo militare come "operazione intensiva". Lo scrive il portale Walla citando un alto funzionario israeliano.
In video Hamas il cadavere del soldato israeliano rapito
Le Brigate Ezzedin al-Qassam, l'ala militare di Hamas, hanno diffuso sui social media un video che mostra il cadavere di un soldato israeliano morto, secondo i miliziani palestinesi, a seguito di un blitz fallito per liberarlo tentato stamattina dalle forze israeliane a Gaza.
Gallant, 'Hamas comincia a cedere a Gaza
"Vedo segnali che indicano che Hamas sta cominciando a cedere a Gaza". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliana Yoav Gallant parlando ai soldati di alcuni battaglioni - tra cui il Caracal, composto di donne e uomini - schierati lungo il confine con la Striscia. "Tutti voi - ha aggiunto - giocate un ruolo chiave in questo".
Hamas chiede al Consiglio sicurezza di porre fine a guerra
Hamas ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell'Onu di porre fine alla "guerra brutale" nella Striscia di Gaza. "Chiediamo al Consiglio di Sicurezza, alla comunità internazionale e a tutti i Paesi del mondo di porre fine a questa guerra brutale e di salvare la Striscia di Gaza prima che sia troppo tardi", ha affermato in un comunicato l'ufficio stampa del gruppo palestinese.
Usa all'Onu, non sosteniamo il cessate il fuoco immediato
"Mentre gli Stati Uniti sostengono fermamente una pace duratura, in cui sia israeliani che palestinesi possano vivere in pace e sicurezza, non sosteniamo le richieste per un cessate il fuoco immediato". Lo ha detto l'ambasciatore americano all'Onu Robert Wood durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, assicurando che gli Usa faranno "il possibile per liberare tutti gli altri ostaggi". "Ciò non farebbe altro che gettare i semi per la prossima guerra, perché Hamas non ha alcun desiderio di vedere una pace duratura e una soluzione a due Stati", ha aggiunto.
M.O.: Cina, "solo tregua può evitare allargamento conflitto"
"Solo un cessate il fuoco puo' evitare una deflagrazione regionale del conflitto" tra Israele e Hamas. "Gli effetti negativi del conflitto si stanno allargando in modo accelerato. I Territori, il confine tra Israele e Libano e quello con la Siria hanno fatto scattare piu' volte l'allarme". Lo ha detto il rappresentante diplomatico della Cina nel suo intervento al Consiglio di sicurezza in corso al Palazzo di Vetro e incentrato sulla crisi in Medio Oriente.
Israele, 'Hamas unica responsabile situazione umanitaria Gaza'
"Hamas è l'unica responsabile per la situazione umanitaria sul terreno" a Gaza. Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan al Consiglio di Sicurezza. "Hamas sfrutta gli abitanti di Gaza come scudi umani nella speranza che le vittime civili aumentino e che le Nazioni Unite chiedano il cessate il fuoco - ha aggiunto -. Vogliamo essere gli attori dello spettacolo che Hamas ha attentamente realizzato?". Quindi ha ribadito che "un cessate il fuoco significa che la sofferenza di tutti continuerà.
Israele, continuano i combattimenti a Khan Yunis a Gaza sud
I soldati della 98/a Divisione israeliana continuano "a combattere nell'area di Khan Yunis, una roccaforte principale" di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui le truppe "hanno eliminato decine di terroristi, condotto ricerche e distrutto tunnel". La 7/a Brigata - ha spiegato - ha "cominciato le operazioni per rompere le linee di Hamas, centrando decine di posizioni e di posti di osservazione nemici. I soldati hanno anche fatto irruzione nella postazione militare del Battaglione 'Dir al-Balah' e localizzato armi e intelligence"
Hamas, a Gaza nuovo bilancio di 17.487 morti
E' salito a 17.487 il numero di morti a Gaza dall'inizio della guerra, secondo quanto riferito dal ministero della sanità di Hamas. "Ogni giorno perdiamo decine di feriti a causa della mancanza di cure e del ritardo nel farli uscire da Gaza", ha affermato il portavoce Ashraf al-Qudra.
Ue: nuovo villaggio a Gerusalemme Est è provocazione
"Il nuovo insediamento ebraico noto come 'Basso Acquedotto' a Gerusalemme est è una provocazione da parte d'Israele perché autorizzato in piena guerra: l'Ue ha sempre denunciato gli insediamenti in Cisgiordania come illegali e contrari al diritto internazionale". Lo ha detto un alto funzionario europeo alla vigilia del Consiglio Affari Esteri. "In Cisgiordania - prosegue - vi sono delle violenza da parte dei coloni e l'Idf non sta facendo abbastanza per garantire la sicurezza e lo abbiamo fatto presente a Tel Aviv, vediamo quale sarà la risposta".
Netanyahu: "Nel futuro di Gaza non ci sarà Hamas"
"Non ci sarà Hamas, la elimineremo. Il solo fatto che a proporlo sia l'Autorità nazionale palestinese non fa che rafforzare la mia visione politica: essa non è la soluzione". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu commentando su X l'affermazione del premier palestinese Mohammed Shtayyeh che non ha escluso nel futuro di Gaza un ruolo di Hamas insieme all'Anp.
MO, colpita la più antica e grande moschea di Gaza
Israele ha bombardato la piu' antica e grande moschea di Gaza, la Grande Moschea Omari,secondo quanto riferisce Al Jazeera. La moschea fu costruita tra il 5 d.C. e il 7 d.C. Il Quds News Network ha pubblicato le immagini della distruzione della moschea, che Al Jazeera ha verificato.
Israele, altri 2 soldati uccisi a Gaza, in totale sono 93
L'esercito ha annunciato la morte di altri due soldati nel corso dei combattimenti avvenuti nel nord della Striscia. Entrambi erano carristi. Secondo stime dei media, dall'inizio delle operazioni di terra a Gaza, il numero dei soldati uccisi e' salito a 93.
L'Onu avverte: "A Gaza vicini al punto di non ritorno"
"A Gaza stiamo raggiungendo il punto di non ritorno, dove il palese disprezzo per il diritto umanitario internazionale ferisce la nostra coscienza collettiva". Lo denuncia l'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, su X, aggiungendo che "la fine dei combattimenti è imperativa se vogliamo evitare la decimazione di Gaza e contenere le conseguenze di questa crisi". Il direttore dell'Unrwa Thomas White parla di un "ordine civile che sta crollando - le strade sembrano un caos, soprattutto dopo il tramonto - alcuni convogli umanitari saccheggiati e i veicoli Onu presi a sassate. La società è sull'orlo del collasso totale".
Israele ritiene siano ancora 137 gli ostaggi a Gaza
Il numero di ostaggi israeliani che si ritiene siano ancora a Gaza ammonta ora a 137, ha fatto sapere l'ufficio del primo ministro israeliano, come riporta la Cnn. E' stato confermato che un uomo israeliano che si presume fosse tra loro è stato ucciso durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre: il kibbutz Be'eri ha annunciato ieri la morte del 68enne Dror Kaplun. I suoi resti sono stati identificati dalle Forze di difesa israeliane (Idf) con l'assistenza dell'Autorità israeliana per le Antichità, che normalmente si occupa di archeologia.
Israele: armi e tunnel nell'università di Gaza
Armi e tunnel sono stati trovati nei sotterranei dell'università al Azhar della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto fonti militari israeliane, secondo cui uno dei tunnel conduce dal campus dell'università ad una scuola ad un chilometro di distanza. Le stesse fonti hanno denunciato che Hamas usa gli edifici dell'università per attaccare i soldati israeliani.
Papa: preghiamo la Madonna per pace in terre ferite da guerre
"Oggi pomeriggio mi rechero' prima a Santa Maria Maggiore poi in piazza di Spagna a pregare la Madonna. Chiedo a tutti, specialmente ai fedeli di Roma, di unirsi spiritualmente a me in questi gesti di affidamento alla nostra Madre, pregando in particolare per la pace". Cosi' Papa Francesco al termine dell'Angelus. "La pace in Ucraina, la pace in Palestina e Israele e in tutte le terre ferite dalla guerra. Chiediamo pace! Che i cuori si pacificano, che ci sia la pace!", e' l'appello del Pontefice.
Medioriente, Erdogan: Israele fa terrorismo di Stato, dov'è l'Occidente?'
"Israele sta commettendo terrorismo di Stato e l'Occidente dov'è? Dove sono gli Usa? La realtà è chiara, circa 17mila persone sono state uccise, come possiamo accettarlo?". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando con i giornalisti di ritorno da una visita in Grecia. "Siamo sicuri che la Palestina emergerà vincitrice, la vittoria della Palestina significa la vittoria della pace a livello mondiale, significa ristabilire i diritti umani", ha detto Erdogan, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Medioriente, 27enne italo-palestinese in Giordania poi rientro Italia
Khaled El Qaisi, lo studente italo-palestinese della Sapienza liberato il primo ottobre dalle carceri Israeliane, ha ottenuto i documenti che gli erano stati trattenuti per l'espatrio e oggi ha attraversato il valico ed è arrivato in Giordania. Il 27enne farà poi rientro in Italia dove lo attende la sua famiglia, assistita dall'avvocato Flavio Rossi Albertini. "Siamo contenti, fortunatamente la situazione si è risolta", commenta all'AGI il legale. Il giovane, residente a Centocelle, è stato detenuto in Israele dallo scorso 31 agosto al primo ottobre.
Medioriente, Erdogan: chiesto a Mitsotakis sostegno per cessate il fuoco
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto al premier greco Kyriakos Mitsotakis sostegno per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Avrei voluto vedere la Grecia al fianco della Palestina. Ho espresso a Mitsotakis il mio rammarico. Ogni forma di sostegno è come una goccia, ma se queste si moltiplicano la voce per il cessate il fuoco non puo' che diventare piu' forte. Per questo al premier greco ho espresso l'auspicio che la Grecia prenda una posizione netta per un cessate il fuoco", ha detto Erdogan di rientro da Atene, dove ieri ha incontrato il presidente greco Katerina Sakellaropoulou e lo stesso Mitsotakis.
Medioriente, Erdogan polemiche con USA: nessun incontro con Biden
Non ci sarà nessun incontro tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente americano Joe Biden. A renderlo noto lo stesso Erdogan, che conferma che sul tavolo delle cancellerie di Ankara e Mosca le divergenze rimangono e riguardano diversi fascicoli. Divergenze divenute evidenti con il conflitto in Medio Oriente. "Le nostre posizioni sono note e non abbiamo incontri in agenda. Il nostro ministro degli Esteri è volato a Washington e porterà avanti il dialogo. Il nostro auspicio è che gli Usa si attivino per porre fine alle operazioni israeliane a a Gaza e fare pressione per la pace", ha detto oggi il presidente turco. Tuttavia le relazioni tra i due Paesi sono complicate dalla lentezza con cui il parlamento turco sta procedendo alla ratifica dell'allargamento Nato alla Svezia, ma anche dalla altrettanto lenta approvazione da parte del Congresso americano della cessione dei caccia da guerra F16 ad Ankara. Una sorta di tira e molla che non facilita il dialogo tra Washington e Ankara. "Loro hanno il Congresso e noi il parlamento. Dagli Stati Uniti continuano a chiederci della Svezia, ma noi aspettiamo gli F16. Se siamo buoni alleati Nato è giusto che ognuno faccia la propria parte", ha dichiarato Erdogan.
Medioriente, Mo: Unrwa: a Gaza stiamo raggiungendo il punto di non ritorno
Nella Striscia di Gaza stiamo raggiungendo il punto di non ritorno, denuncia l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) che dall'inizio della guerra ha perso 133 dei suoi dipendenti. Il direttore, Philippe Lazzarini, chiede più finanziamenti. "I Paesi devono trovare la volontà politica per porre fine a questa tragedia. Non agire ora per fermare la carneficina macchierà per sempre la nostra credibilità come rappresentanti della comunità internazionale e alimenterà cicli senza fine di violenza in cui rimarremo alla fine tutti bloccati", ha affermato.
Medioriente, Fidan va da Blinken, Ankara vuole cessate il fuoco
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan è partito per la capitale degli Stati Uniti Washington, dove incontrerà il Segretario di Stato americano Anthony Blinken. Si tratta del terzo incontro tra i capi delle diplomazie di Turchia e Usa dal 7 ottobre, giorno dell'attacco sferrato da Hamas nei confronti di Israele. Il faccia a faccia arriva in un momento in cui Ankara spinge per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e rilancia una soluzione politica che passi attraverso la costituzione di uno Stato palestinese secondo i confini stabiliti nel 1967. L'incontro in Medio Oriente non ha facilitato le relazioni tra la Turchia e gli Usa. Appena oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di "non avere in agenda" un incontro con il collega americano Joe Biden. Il viaggio di Fidan è previsto nell'ambito di una missione di una delegazione scelta a margine del vertice dello scorso 11 novembre dell'Organizzazione per la cooperazione dei Paesi Islamici, congiuntamente con la Lega Araba. La Turchia punta ad assumere la leadership dei Paesi islamici, ha lavorato a una posizione comune da parte del mondo musulmano e ora punta a fare pressione su Blinken per rilanciare l'urgenza di un cessate il fuoco.
Medioriente, 114 malati e da Gaza in Turchia con accompagnatori
La Turchia è riuscita ad evacuare da Gaza 114 malati, 26 dei quali minori, e 86 accompagnatori. A renderlo noto il ministro della Salute turco Fahrettin Koca. Quest'ultimo ha confermato che il meccanismo di collaborazione trilaterale tra ministeri della Salute di Egitto, Israele e Turchia continua a funzionare e che altri malati saranno presto trasferiti nella capitale Ankara. "Ho parlato ieri con i miei colleghi di Israele ed Egitto. Seguiamo l'evolversi della situazione e nei prossimi giorni attendiamo altri malati", ha detto Koca. La cooperazione tra i tre ministeri della Salute prevede che gli israeliani autorizzino il passaggio di malati in Egitto che li prende in consegna nelle proprie strutture. Da qui i pazienti, perlopiu' malati di cancro minori, vengono trasferiti in Turchia. Nell'ambito della medesima intesa la Turchia sta portando avanti l'allestimento di un ospedale da
campo nella Striscia di Gaza e si attende che la struttura divenga operativa. Nelle scorse settimane la Turchia ha inviato dodici aerei e due nave con 500 tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza, tra cui 20 ambulanze. Koca ha anche confermato che queste ultime sono attualmente operative al valico di Rafah, confine tra Egitto e Gaza.
Medioriente, proseguono raid Israele a Gaza, 450 obiettivi colpiti sul terreno da ieri
Proseguono intensi i raid di Israele contro la Striscia di Gaza, con 450 obiettivi colpiti a terra dall'aria e dal mare nelle ultime 24 ore. I soldati dispiegati sul terreno continuano a distrugger tunnel, armi e altre infrastrutture di Hamas, precisa Idf. Nella notte sono state colpite, con munizioni di precisione da navi, anche capacità navali e di intelligence. Per due ore è stata bombardata Khan Yunis dove avrebbe trovato rifugio il leader di Hamas Yehya al-Sinwar.
Medioriente, Israele accetta di aprire il valico di Kerem Shalom
Israele ha accettato di aprire il valico di Kerem Shalom con la Striscia di Gaza nei prossimi giorni, per rendere possibile il flusso di aiuti umanitari. Il valico, a sud est di Rafah, è chiuso dallo scorso 7 ottobre.
Medioriente, Hamas: sventato blitz militare, morto soldato ostaggio
L'ala militare di Hamas, Brigata Ezzedin al-Qssam, ha affermato di aver sventato oggi un tentativo israeliano di liberare uno degli ostaggi il quale - ha aggiunto - ''è rimasto ucciso'' nell'operazione. In Israele finora non c'è alcun commento al riguardo. Secondo Hamas l'unità speciale israeliana incaricata del blitz è stata scoperta tempestivamente e ha subito perdite. È allora intervenuta l'aviazione che ha bombardato la zona. In questo evento ''un soldato ostaggio, di 25 anni, è rimasto ucciso''. I miliziani di Hamas affermano di aver recuperato sul terreno un fucile israeliano ed un apparecchio trasmittente.
Medioriente, ucciso a Gaza figlio di membro gabinetto guerra Israele
Il figlio dell'ex capo dell'esercito israeliano Gadi Eisenkot, attualmente membro del gabinetto di guerra del Paese, è stato ucciso a Gaza. L'esercito israeliano ha dichiarato che il maggiore Gal Eisenkot, 25 anni, è morto ieri nel nord di Gaza. Era stato gravemente ferito in seguito all'esplosione di un pozzo di una galleria ed e' poi morto in ospedale, lo scrivono i media israeliani.
Medioriente, Blinken: Israele faccia possibile per proteggere civili anche se Hamas usa scudi umani
Israele deve fare il possibile per proteggere i civili e per gatantire il flusso di aiuti umanitari a Gaza, ha ribadito il segretario di Stato, Antony Blinken, dopo aver ricevuto a Washington la controparte britannica, David Cameron. "Gli Usa hanno sottolineato il messaggio per cui Israele deve fare il massimo sforzo per evitare vittime civili, anche se Hamas continua a usare i civili come scudi umani", ha aggiunto, riconoscendo i passi effettuati dalla leadership israeliana in questa direzione. Non basta, ha precisato, predisporre zone di sicurezza bisogna anche comunicare in modo tale che i non combattenti sappiano dove possono fuggire, quando e lungo quale strada.
Medioriente, forze Israele uccidono 5 palestinesi in un raid a Tubas in Cisgiordania
Le forze israeliane hanno ucciso cinque palestinesi in un raid vicino a Tubas, in Cisgiordania, rende noto il ministero della Sanità dell'Anp.
Medioriente, Premier Anp non esclude ruolo Hamas nel futuro di Gaza
Nei contatti con l'amministrazione Biden sulla futura gestione di Gaza, il premier palestinese Mohammed Shtayeh ha detto che l'Autorità nazionale palestinese potrebbe partecipare a un "nuovo meccanismo, assieme con la comunità internazionale". In quel contesto - scrive Bloomberg, citando un alto funzionario palestinese - Shtayeh non ha escluso in principio una partecipazione, in forma subalterna, di Hamas. "Hamas prima del 7 ottobre era una cosa, adesso è un'altra", ha detto il premier. "Se sono disposti a un accordo e accettano la piattaforma politica dell'Olp, sarà possibile parlarne. Occorre che i palestinesi non siano divisi".
Medioriente, Hamas: sventato tentativo Israele di liberare un ostaggio
L'ala militare di Hamas, le Brigate Izzedine al-Qassam, afferma in una dichiarazione sui social media di aver sventato un tentativo mattutino da parte dell'esercito israeliano di liberare uno degli ostaggi tenuti a Gaza. Secondo Hamas, l'ostaggio israeliano è stato ucciso negli scontri, scrive il sito della Bbc. Dicono che gli aerei israeliani hanno effettuato un
bombardamento come parte dell'attacco. L'esercito israeliano non ha commentato le affermazioni.
Medioriente, ucciso in un attacco il poeta palestinese Refaat Alareer
Refaat Alareer (44 anni), giovane accademico e poeta palestinese, è stato ucciso in un attacco israeliano sulla Striscia. Lo hanno annunciato sui social i suoi amici. Alareer - considerato uno dei leader della generazione dei nuovi autori della Striscia - insegnava all'Università islamica di Gaza e componeva le sue opere in inglese. "Il mio cuore è spezzato, il mio amico e collega - ha detto su Facebook il poeta di Gaza Mosab Abu Toha - è stato ucciso con la sua famiglia. Non voglio crederci". Alareer era stato stato invitato alla Bbc dopo il 7 ottobre e aveva elogiato l'assalto di Hamas al sud di Israele, definendo il massacro di civili israeliani "legittimo e morale", paragonando il massacro alla rivolta del Ghetto di Varsavia.
Medioriente, Onu: solo 69 camion di aiuti entrati ieri nella Striscia
Solo 69 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza ieri. Lo ha fatto sapere - ripreso dai media israeliani - l'Ufficio per il Coordinamento degli aiuti dell'Onu secondo cui la cifra è molto al di sotto delle necessità individuate dalle organizzazioni internazionali. In raffronto, durante la tregua delle settimane scorse, ogni giorno entravano nella Striscia 200 camion di aiuti al giorno.
Medioriente, Israele: altri 2 soldati uccisi a Gaza, in totale sono 91
L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri due soldati - riservisti - uccisi in combattimento a Gaza. Secondo stime dei media, dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia, il totale é ora di 91 soldati uccisi.
Medioriente, Consiglio sicurezza Onu si riunisce per votare risoluzione Eau per cessate il fuoco immediato
L'ultima versione della bozza di risoluzione, un testo breve, definisce la situazione umanitaria a Gaza "catastrofica" e "chiede un cessate il fuoco umanitario immediato", la protezione dei civili, il rilascio immediato e senza condizione di tutti gli ostaggi sequestrati da Hamas, e l'accesso umanitario alla Striscia di Gaza. Quattro bozze di risoluzione sulla guerra a Gaza sono state presentate al Consiglio dall'inizio del conflitto lo scorso sette ottobre e sono tutte state respinte. Gli Stati Uniti, che hanno esercitato il loro diritto di veto contro una precedente risoluzione, respingono l'idea di un cessate il fuoco. Per Washington una nuova risoluzione del Consiglio è, in questa fase, "non utile".
Medioriente, Israele: valico di Kerem Shalom sarà aperto nei prossimi giorni
Elad Goren, capo del dipartimento civile del Cogat, l'agenzia israeliana per il coordinamento civile con i palestinesi, ha dichiarato che il valico di Kerem Shalom tra Israele e Gaza sarà aperto solo per le ispezioni nei prossimi giorni, come riporta il Jerusalem Post. Ieri un alto funzionario statunitense ha dichiarato che Israele ha accettato, su richiesta degli Stati Uniti, di aprire il valico di frontiera per lo screening e l'ispezione degli aiuti umanitari consegnati alla Striscia attraverso il valico di Rafah per contribuire ad accelerare la consegna di forniture umanitarie. Washington sta negoziando con gli israeliani sulla questione da settimane.
Medioriente, Onu: ieri entrati a Gaza meno di 70 camion di aiuti
Meno di 70 camion di aiuti umanitari sono entrati ieri a Gaza, lo afferma l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari citato dal Times of Israel, rivelando una cifra molto inferiore a quella richiesta dagli Stati Uniti e dai gruppi umanitari internazionali. Gli Usa hanno detto a Israele che vogliono che la quantità di aiuti entrati a Gaza durante la tregua della scorsa settimana venga sostenuta e incrementata per andare avanti. Duecento camion di aiuti entravano a Gaza ogni giorno durante la tregua, ma da quando è scaduta venerdì scorso il numero di camion giornalieri non e' mai stato più della metà di quella cifra, e giovedì è sceso a 69 camion. Israele ha incolpato le Nazioni Unite per la diminuzione del numero di camion ammessi a Gaza. Dopo la decisione, mercoledì, del governo israeliano di consentire l'ingresso di più carburante a Gaza, ieri nella Striscia sono entrati 61.000 litri di carburante, dice l'OCHA. Si tratta solo di un terzo della somma richiesta dagli Usa per sostenere lo sforzo umanitario, ma Israele ha detto a Washington che lavorerà per raddoppiare la cifra nei prossimi giorni e successivamente raggiungere i 180.000 litri al giorno.
Chi è Yahya Sinwar, il leader di Hamas mente della strage di ottobre
L’uomo più ricercato di Gaza si nasconderebbe in un tunnel e punterebbe alla liberazione di tutti i detenuti palestinesi LEGGI
Biden a Netanyahu: necessario proteggere civili
C'è "'urgente necessità di proteggere i civili palestinesi" a Gaza. Lo ha sottolineato Joe Biden in una telefonata col premier israeliano Benyamin Netanyahu, secondo quanto riportato dalla Casa Bianca.
Guerra Israele-Hamas, la storia del conflitto in breve
Ripercorriamo, attraverso le mappe, le tappe del conflitto: dalla genesi negli anni del Mandato britannico agli Accordi di Oslo del '93-95 che rappresentarono una svolta storica e al tempo stesso un punto di arresto per il processo di pace, passando per l'occupazione israeliana della Striscia di Gaza nel '67. A cura di Ludovica Passeri MAPPE