Sposato, padre di quattri figli, Hagari è laureato in filosofia e ha un master in Diplomazia e difesa, conseguito all’Università di Tel Aviv
- I parenti degli ostaggi israeliani chiedono la liberazione dei propri familiari. Ed è Daniel Hagari, il portavoce delle forze armate di Israele, ad affrontare la loro disperazione cercando di dare risposte
- Hagari ha vissuto per una vita nell’ombra. Nel 1995 ha cominciato a prestare servizio di leva nell’unità speciale della marina militare Shayetet 13. Operava ma non si vedeva. Poi, a inizio anno, è stato nominato portavoce delle Forze Armate
- Dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre nessuno dei politici aveva troppo piacere di mostrarsi davanti alle telecamere. È stato lui a dare le notizie che hanno sconvolto il paese, a dare conto dei massacri nelle conferenze stampa
- Hagari è sposato, è padre di quattri figli ed è laureato in filosofia e ha un master in diplomazia e difesa, conseguiti all’Università di Tel Aviv
- Per due anni, tra il 2012 e il 2014, è stato direttore dell’ufficio dell’allora capo di stato maggiore Benny Gantz e dal 2016 al 2019 ha lavorato come assistente di Eisenkot, allora capo di stato maggiore. Quindi è tornato alla sua unità speciale, Shayete 13, diventandone il comandante. Ha concluso come capo delle operazioni navali