Russia, le incognite sulla salute di Putin: cosa accadrebbe in caso di dimissioni o morte
Secondo l'Independent, il nome più probabile per sostituire lo zar sarebbe Dmitry Medvedev, suo stretto alleato e presidente della Federazione dal 2008 al 2012. Difficile invece il coinvolgimento della famiglia o del primo ministro Mikhail Mishustin
- Un tumore alla tiroide, una grave forma di diabete, Parkinson e principi di demenza, ictus, problemi alla colonna vertebrale. Negli ultimi anni sono state parecchie le illazioni sulla salute del presidente russo Vladimir Putin, tutte seccamente smentite dal Cremlino
- Negli ultimi anni, i media di tutto il mondo hanno constatato come Putin sia spesso accompagnato da un folto team di medici nei suoi viaggi all'estero. Tutto è cominciato nel 2016, quando le trasferte fuori dalla Russia lo avrebbero visto circondato da diversi dottori, tra cui rianimatori, neurochirurghi e oncologi
- I media si sono soprattutto soffermati sulla presenza di oncologi nello staff: uno di loro è noto per i suoi studi sul cancro alla tiroide. Secondo indiscrezioni di stampa, Putin "sarebbe andato a trovarlo 35 volte a Sochi", città della Russia meridionale. Questi presunti viaggi non sono mai stati confermati dal Cremlino
- A tornare sulla salute di Putin è un articolo dell'Independent, prestigiosa testata britannica, che si chiede cosa potrebbe accadere in caso di dimissioni o morte del leader russo. Proprio nei giorni scorsi il Cremlino ha smentito alcune fonti che parlavano di un "arresto cardiaco in camera da letto" per lo zar
- A diffondere questa voce è stato un canale Telegram attribuito - senza alcuna prova - a ex generali russi dell'intelligence. Nel testo si leggeva che Putin si era improvvisamente sentito male nella sua residenza privata: ad accorgersi del malore sarebbero stati due agenti della sicurezza, che avrebbero sentito un tonfo provenire dalla camera da letto dello zar
- Sempre secondo il canale Telegram, i medici lo avrebbero "rianimato" dopo avergli diagnosticato un "arresto cardiaco". Putin sarebbe stato quindi ricoverato nei locali della sua residenza adibiti a terapia intensiva. Le sue condizioni si sarebbero poi stabilizzate e ora si troverebbe sotto costante controllo medico
- Anche in questo caso, il presunto attacco cardiaco è stato smentito con forza dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov (in foto), che ha parlato di "fandonie". Peraltro, come scrive il sito di fact-checking Facta News, esperti di media russi hanno messo in guardia i lettori dall'inaffidabilità di questo gruppo Telegram, che è stato anche definito un "canale di fantapolitica"
- Ma tornando al quesito iniziale, cosa succederebbe se Putin si dimettesse o morisse? Secondo l'Independent, passata la minaccia della ribellione armata guidata da Yevgeny Prigozhin (morto in un misterioso incidente aereo), restano gli interrogativi sul futuro della leadership del Paese: la sua famiglia non è infatti in corsa per sostituirlo, come invece accade solitamente per i dittatori
- Se l'attuale leader del Cremlino dovesse dimettersi o morire all'improvviso, il Consiglio della Federazione Russa avrebbe 14 giorni per indire le elezioni anticipate. Se non dovesse agire, la Commissione elettorale centrale lo convocherebbe, mentre il primo ministro Mikhail Mishustin (in foto) fungerebbe da presidente ad interim
- Come scrive l'Independent, alcuni osservatori considerano Mishustin un'opzione improbabile per un incarico permanente, data la sua mancanza di popolarità nella cerchia ristretta di Putin. La testata britannica cita invece il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo e uno dei più stretti alleati di Putin, Dmitry Medvedev, come uno dei suoi potenziali successori, ricordando anche il suo passato da presidente della Federazione dal 2008 al 2012