Per il ministro degli Esteri "la direzione non può che essere una: andare verso una soluzione che rispetti la sicurezza e le aspirazioni di due popoli"
"Per Israele il modo migliore per neutralizzare il progetto di Hamas è dare una speranza concreta al popolo palestinese". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista al Corriere della Sera aggiungendo che "la direzione non può che essere una: andare verso una soluzione che rispetti la sicurezza e le aspirazioni di due popoli" (LO SPECIALE SULLA GUERRA TRA ISRAELE E HAMAS - COS'È HAMAS - LE CAUSE DEL CONFLITTO - I MOTIVI STORICI - COS'È HEZBOLLAH - COSA SONO I KIBBUTZ).
"Siamo vicini a Israele, ma popolo palestinese deve avere un futuro"
Il ministro ha ribadito che "siamo totalmente, profondamente vicini a Israele quando si difende da atti orribili di terrorismo", ma "le ricorderemo che il popolo palestinese ha diritto a non essere lasciato ostaggio di Hamas, deve avere un futuro che non sia solo nelle mani dei terroristi". I Paesi arabi, ha sottolineato Tajani, "devono costruire le condizioni perché Israele non debba temere per il suo futuro o la sua stabilità".
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Gli scenari futuri
Tajani si è poi interrogato sul futuro dei palestinesi: "Chi governerà Gaza? Le Nazioni Unite? Una coalizione di volenterosi? Ma ancora prima, chi entrerà a Gaza per occuparsi della vita di due milioni di persone? Dobbiamo unirci e prepararci a rispondere a questa emergenza, meglio che in passato", ha affermato il ministro. Sul missile che ha fatto una strage a Gaza, invece, Tajani ha dichiarato che "dalle evidenze condivise dalla nostra intelligence con quelle di altri Paesi, non emerge una responsabilità di Israele nel bombardamento dell'ospedale di Gaza".
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"In Italia non abbiamo rischi di attentati, ma non possiamo abbassare la guardia"
Tajani è poi intervenuto a Mattino Cinque dichiarando che "abbiamo chiuso soltanto Schengen al confine con la Slovenia per evitare che attraverso la rotta balcanica arrivino terroristi che possano colpire nel nostro Paese o in Europa". Il ministro ha sottolineato che in Italia "non abbiamo rischi di attentati, non c'è nessun segnale in questa direzione però non possiamo abbassare la guardia, anzi la alziamo proprio per la prevenzione" e "per proteggere i siti, in particolare quelli frequentati da cittadini di religione ebraica, per impedire che ci siano azioni violente". Tajani ha poi precisato che la sospensione di Schengen "ha tempi limitati".