
Morte Prigozhin, cosa succede ora al gruppo Wagner. Le ipotesi sul futuro della brigata
Dallo scioglimento immediato all'assorbimento all'interno dell'esercito russo, o di altri gruppi combattenti privati, fino a una marcia "di vendetta" su Mosca: gli analisti scommettono sul futuro della compagnia rimasta orfana del suo leader

La morte del leader della Wagner Evgenij Prigozhin sull'aereo che il 23 agosto è precipitato durante il volo tra San Pietroburgo e Mosca getta un’ombra di incertezza sull’esistenza stessa della brigata, attiva su più fronti caldi dall’Ucraina all’Africa. Ecco quali sono, secondo alcuni analisti, le principali ipotesi sul futuro del gruppo
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LO SCIOGLIMENTO - Tra le ipotesi più accreditate già dalle ore successive all'incidente spicca lo scioglimento della compagnia rimasta orfana del suo leader e di alcune delle figure più influenti. Per Alexander Dunaev, esperto del Russian International Affairs Council (Riac), la Wagner è "un'organizzazione molto incentrata sulla personalità di Prigozhin che non potrà sopravvivere senza il carisma del suo fondatore così come le sovvenzioni miliardarie dello Stato"
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LA FINE DEI MERCENARI - Secondo Dunaev a mutare sarà anche l’atteggiamento di Mosca nei confronti dei gruppi organizzati. Dopo la rivolta fallita di fine giugno, difficilmente la Russia metterà "a libro paga" un gruppo che non le è stato fedele
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LA SOSTITUZIONE - Tra le ipotesi circola anche l’immediata sostituzione da parte del governo russo con un’altra compagnia privata come la Redut. Secondo l’analista del Riac sarebbe già iniziato il trasferimento degli asset della Wagner in Africa a questa compagnia
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L'ASSORBIMENTO - Per la Wagner non è poi da escludere l’assorbimento dei mercenari all’interno di altre fazioni combattenti. Secondo alcune indiscrezioni, alla notizia della morte del fondatore i mercenari avrebbero cercato di lasciare in massa la Bielorussia, considerata un rifugio temporaneo in vista di nuove operazioni nel Sahel e in Africa occidentale
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LA BRIGATA DI AVERYANOV - Secondo una ricostruzione, Prigozhin stava tornando in tutta fretta dal Mali a Mosca proprio per bloccare il piano del vice dei servizi militari (Gru), Andrey Averyanov, intenzionato a sostituire la Wagner con una nuova brigata di 20mila uomini destinata all’Africa
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L'ARRUOLAMENTO - Una quarta ipotesi punta ad un arruolamento diretto dei mercenari negli apparati militari russi. Secondo l’ex capo della Cia Leon Panetta (nella foto), dopo la morte del fondatore Mosca cercherà di assumere il controllo diretto della brigata: "Penso che saranno molto preoccupati di permettere a questi ragazzi di continuare a operare da soli", ha detto l’ex segretario alla Difesa Usa alla Cnn
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MERCENARI IN PERICOLO - Per Panetta la Russia sarebbe pronta a controllare le attività del Gruppo Wagner in Africa, in Asia e ovunque si trovino sostenendo che in ogni caso, dopo la morte di Prigozhin, i membri della brigata sarebbero in “pericolo di vita”

LA SECONDA MARCIA SU MOSCA - Sull’onda emotiva della misteriosa morte di Prigozhin si fa strada una quinta ipotesi, al momento poco probabile, di una marcia di vendetta su Mosca da parte dei mercenari rimasti fedeli alla Wagner. Nei due mesi dal tentato golpe di fine giugno tuttavia la brigata è stata depotenziata e gli agganci dentro le forze armate russe puniti

E L'AFRICA? - Rimane anche da capire cosa accadrà nel continente africano, dove - ricorda il The Guardian - la Wagner si è estesa nella Repubblica centrafricana, in Camerun, Burkina Faso e Repubblica democratica del Congo. In Mozambico i tentativi di radicarsi non hanno funzionato, ma in Sudan (nella foto) sì, con le relazioni strette con il generale Mohamed Haman Dagalo

L'OCCIDENTE - Senza i vertici della Wagner per l'Occidente sarà meglio o peggio? "La compagnia d'armi passa sotto la guida di Putin. Che ognuno risponda da solo alla domanda: la minaccia sarà più grande o più piccola? Per me è una domanda retorica", ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki. A dargli manforte il presidente lituano Gitanas Nauseda: "Non dobbiamo pensare che la morte di Prigozhin ci faccia sentire più tranquilli o che migliori in qualche modo la situazione della sicurezza"

LA RUSSIA - Insomma, la Russia resta la Russia, uguale a se stessa. In generale fonti diplomatiche Nato evidenziano come le conseguenze più rilevanti si avranno "sul fronte interno", con "un rafforzamento" della posizione di Vladimir Putin e del suo entourage, "colto di sorpresa" dall'ammutinamento della Wagner. "Il regime è ora più stabile", nota una fonte. "E questo rientra nella strategia di preservazione del potere di Putin"
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