Morte Prigozhin, ecco chi erano le altre persone a bordo dell'aereo privato

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Fra le vittime Dmitry Utkin, che negli ultimi anni avrebbe ricoperto il ruolo di responsabile del comando generale e dell’addestramento al combattimento della brigata Wagner, e Valeriy Chekalov, probabilmente coinvolto nella gestione di interessi commerciali dell'ex "cuoco di Putin". Morti anche altri combattenti mercenari, oltre ai due piloti e alla unica hostess

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Oltre al leader del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin c’erano anche altre persone a bordo dell’Embraer Legacy 600 precipitato mercoledì a Tver, mentre volava tra Mosca e San Pietroburgo. Da Dmitry Utkin, 53enne veterano delle guerra in Cecenia, fino al 47enne Valeriy Chekalov, ritenuto molto vicino a Prigozhin stesso (GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

Dmitry Utkin

Secondo quanto riporta la Bbc, il 53enne Dmitry Utkin - che ha combattuto entrambe le guerre in Cecenia - è stato coinvolto nella Wagner fin dal 2014. L’organizzazione si chiamerebbe così proprio dal “nome in codice” (call sign in inglese) scelto da Utkin stesso. Negli ultimi anni avrebbe ricoperto il ruolo di responsabile del comando generale e dell’addestramento al combattimento. Fra le poche immagini che lo ritraggono, prosegue la Bbc, un selfie mostra un tatuaggio a tema neo-nazista. Il sito investigativo Bellingcat ha trovato online il suo cv: stando al documento, Utkin ha prestato servizio nel Gru, la divisione di intelligence militare della Russia, dal 1988 al 2008. Il curriculum segnala inoltre riconoscimenti governativi ottenuti a seguito del suo impegno militare e l’abilità nell’uso delle armi. L’influenza di Utkin sulla Wagner sarebbe iniziata quando il militare ha scelto di combattere a fianco dei separatisti filo-russi nell’Ucraina orientale nel 2014. Si pensa sia stato coinvolto anche nelle operazioni del gruppo in Siria e in Africa. Nel 2021, tramite un'inchiesta della Bbc, il nome Utkin era stato collegato a documenti inerenti il coinvolgimento di Wagner nella guerra civile libica. L’emittente inglese cita inoltre una foto – forse scattata nel 2016 – che mostra il 53enne accanto al Presidente russo Vladimir Putin durante un ricevimento al Cremlino, in un momento in cui il governo russo negava i legami con Wagner.

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Valeriy Chekalov

Molto vicino a Prigozhin, il 47enne Valeriy Chekalov sarebbe stato coinvolto nella gestione di interessi commerciali dell’ex leader Wagner fin dagli anni 2000. Nello specifico, Chekalov era coinvolto negli affari della Evro Polis, una società associata a Prigozhin stesso che nel 2017 ha firmato contratti per la produzione di gas e petrolio in Siria. Questa stessa società, secondo il Tesoro degli Stati Uniti, è stata incaricata dal governo del presidente Bashar al-Assad "di proteggere i giacimenti petroliferi siriani in cambio di una quota del 25% nella produzione di petrolio e gas dai giacimenti". Sempre secondo il Tesoro americano, le risorse finanziarie ottenute dall’accordo avrebbero poi finanziato la Wagner: sarebbero state usate per pagare i combattenti e per procurare armi. Chekalov avrebbe inoltre gestito alcuni progetti commerciali del gruppo militare in Africa. Per via dei suoi legami con Prigozhin il 47enne è stato colpito da alcune sanzioni da parte degli Stati Uniti e dell’Ucraina. Lo stesso è toccato alla società Evro Polis, sanzionata da diversi governi fra cui il Regno Unito.

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Altri cinque combattenti Wagner

Gli altri cinque uomini elencati come passeggeri sembrerebbero essere tutti combattenti Wagner, che però non compaiono nelle liste delle sanzioni internazionali. La Bbc ipotizza che fossero guardie del corpo di Prigozhin. Alcuni attivisti filo-ucraini hanno compilato un database con i loro nomi: Yevgeny Makaryan, Sergey Propustin e Alexander Totmin. A questi si aggiunge anche Nikolay Matuseev, assente nel database e identificato dalle autorità di Mosca. Secondo un canale Telegram russo, potrebbe invece trattarsi di Nikolay Matusevich, membro dell'unità d'assalto di Wagner. 

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I due piloti e la hostess

Le altre tre persone identificate tra i morti dalle autorità russe sono il pilota Alexei Levshin, il copilota Rustam Karimov e Kristina Raspopova, assistente di volo e unica donna a bordo. Su di loro ci sono poche informazioni e non è chiaro se fossero alle dirette dipendenze di Prigozhin o meno. L’aereo su cui viaggiava tutto il gruppo, sottolinea la Bbc (che cita Reuters), è stato sottoposto a sanzioni da parte degli Stati Uniti nel 2019.

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