Guerra Ucraina Russia, Mosca accusa: Kiev lancia bombe a grappolo su Zaporizhzhia

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I servizi di emergenza filorussi dei territori occupati di Zaporizhzhia hanno accusato le truppe ucraine di aver bombardato la città di Tokmak con munizioni a grappolo. Lo riporta la Tass. Il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu sostiene che le truppe russe abbiano respinto un attacco dell'esercito ucraino nella zona di Karmazinovka, nella regione ucraina di Lugansk, e siano avanzate per un chilometro e mezzo di profondità su un fronte lungo due chilometri

Ucraina-Russia, si cerca nuovo accordo sul grano. Cosa sapere su quest’anno di tregua

Tema centrale del colloquio tra Erdogan e Zelensky, volato a Istanbul per la prima volta dall’inizio del conflitto con la Russia, è l’accordo sul grano e il passaggio delle navi ucraine nel Mar Nero, in scadenza il prossimo 17 luglio. Mosca ha dichiarato di non essere interessata a rinnovare l'intesa e questo può avere un impatto su tutta l’economia globale, alleviata da questi dodici mesi di tregua. I DATI

Bombe a grappolo in Ucraina, cosa sono e perché una convenzione vieta l’uso in guerra

Usa, Russia e Ucraina sono tra i Paesi non firmatari della convenzione internazionale che proibisce l’impiego di queste armi, capaci di rilasciare submunizioni e di trasformare vaste aree in campi minati a cielo aperto. Ribadendo la “condanna” all’aggressione russa contro Kiev, la premier Meloni ha ricordato invece che Roma aderisce ai trattati che vietano “produzione, trasferimento e stoccaggio” delle bombe a grappolo. COSA SAPERE

Bombe a grappolo dagli Stati Uniti a Kiev. Dall'Onu a Meloni: il fronte dei contrari

La scelta della Casa Bianca di inviare queste munizioni dall'alto potenziale distruttivo fa storcere il naso a molti Paesi tradizionalmente alleati di Washington e interni alla Nato. Non solo Roma, ma anche Londra, Berlino e Madrid. A poco servono le rassicurazioni dell'Ucraina, secondo cui le bombe verranno usate solo a scopo difensivo. Si teme un'ulteriore escalation di violenza. Russia, Ucraina e Usa non hanno mai aderito ai trattati internazionali contro il loro uso. L'APPROFONDIMENTO

Bombe a grappolo

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Kyiv Independent: "Un presunto attacco ucraino ha colpito un hotel locale trasformato in una caserma militare russa nella Berdiansk occupata"

Mosca minaccia attacco a centrali nucleari in Ucraina ed Est Europa

I vertici del Cremlino continuano a evocare lo spettro del nucleare, dopo che sui canali social filorussi si è diffusa la voce secondo cui le forze armate ucraine sarebbero pronte ad attaccare la centrale di Smolensk, in Russia. Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha detto che in tal caso "sarà necessario esaminare uno scenario d'attacco simultaneo della Russia” contro tre centrali ucraine: Pivdennoukrainski, Rivne e Khmelnytskyi. E ha allargato il campo anche all'Europa orientale. I SITI A RISCHIO

Russia, Minsk: "Wagner addestrerà forze militari della Bielorussia"

I mercenari della Wagner addestreranno le forze militari della Bielorussia, il Paese in cui sarebbero state costrette a ritirarsi dopo il fallito golpe dello scorso 24 giugno, ha reso noto il ministero della Difesa a Minsk. "Ci daranno spiegazioni sulle armi: quali funzionano meglio, quali no", ha affermato il Presidente Aleksandr Lukashenko, aggiungendo che i mercenari di Evgheny Prugozhin condivideranno la loro esperienza in "tattiche, armi, come attaccare e come difendere". "Senza valore", ha commentato Lukashenkp, che ha mediato l'accordo fra il Cremlino e Prigozhin dopo il fallimento del putsch. 

Guerra Ucraina, cosa sappiamo dei droni kamikaze Shahed-136 usati dalla Russia

Le forze armate ucraine, nella notte tra il 10 e l’11 luglio, hanno neutralizzato 26 su 28 droni utilizzati in un massiccio attacco russo. Gli altri due hanno causato danni a diversi edifici residenziali. Quest’arma di fabbricazione iraniana è nota come "drone suicida” e anche con il nome russo Geran-2. Pesano 200 kg e possono volare a 185 km/h. LEGGI L'ARTICOLO

Shoigu: "Controffensiva Kiev non ha raggiunto alcun obiettivo"

Nella loro controffensiva le forze armate ucraine non hanno raggiunto alcun obiettivo. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, nel corso di un punto stampa. "In generale, il nemico non ha raggiunto i suoi obiettivi in ​​​​nessuna delle direzioni" della controffensiva, ha affermato Shoigu.


Mosca avverte: "Reagiremo all'allargamento della Nato"

"Misure appropriate e preventive": così Mosca si prepara a rispondere all'ulteriore allargamento della Nato, ritenendo che avrà "effetti negativi" sulla propria sicurezza. Rinviata per il momento ogni decisione su un ingresso nell'Alleanza dell'Ucraina, la Russia ha reagito duramente al via libera all'ammissione della Svezia, dato dalla Turchia in cambio di promesse dall'Ue. E non ha rinunciato a lanciare una stoccata ad Ankara: i turchi farebbero meglio a non guardare alla realtà indossando "occhiali color rosa" e accettare il fatto che "nessuno vuole vedere la Turchia in Europa, intendo gli europei", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.  

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Stoltenberg: "Mai messaggio così forte da Nato, su percorso e su sostegno"

Nei confronti dell'Ucraina "non c'è mai stato da parte della Nato un messaggio più forte, sia per quanto riguarda il messaggio politico della via verso l'adesione, sia per il concreto sostegno da parte degli alleati Nato" nei confronti di Kiev. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Vilnius durante il summit. 

"Quello che gli alleati hanno concordato oggi - aggiunge - è un messaggio forte, unito e positivo all'Ucraina, che riguarda il sostegno duraturo, ma anche un messaggio positivo sul percorso verso la piena adesione. Riguarda il sostegno pratico per assicurare piena interoperabilità tra le forze armate ucraine e quelle della Nato, la creazione del Consiglio Nato-Ucraina e poi la decisione di rimuovere il requisito del piano di azione per l'Ucraina", conclude.  

Kiev: "Le perdite totali in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 all'11 luglio 2023"

Zelensky: "L'Ucraina renderà l'Alleanza più forte"

"La Nato renderà l'Ucraina più sicura e l'Ucraina renderà la Nato più forte". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, prendendo la parola a Vilnius dal palco di un evento organizzato per sostenere l'ingresso del suo Paese nell'Alleanza.


Zelensky

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Shoigu avverte: "Anche noi pronti a usare munizioni a grappolo"

La Russia è pronta a usare munizioni a grappolo in Ucraina se gli Stati Uniti dovessero fornire questo tipo di arma alle forze di Kiev. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, nel corso di un punto stampa.

"Né noi, né gli americani, né Kiev abbiamo aderito alla Convenzione sulle munizioni a grappolo. Allo stesso tempo, la Russia, rendendosi conto della minaccia che tali munizioni rappresentano per la popolazione civile, si è astenuta e si astiene dall'usarle nell'operazione speciale", ha premesso Shoigu, aggiungendo che, se gli Stati Uniti dovessero fornirle a Kiev, "come risposta le forze armate russe saranno costrette a usare armi simili contro le forze armate ucraine".

Secondo Shoigu, citato dall'agenzia Interfax, le munizioni a grappolo russe "sono molto più efficaci di quelle americane, la loro portata è più ampia e diversificata".


Mosca: "Nostre truppe avanzate di 1,5 km nell'est"

Il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu sostiene che le truppe russe abbiano respinto un attacco dell'esercito ucraino nella zona di Karmazinovka, nella regione ucraina di Lugansk, e siano avanzate per un chilometro e mezzo di profondità su un fronte lungo due chilometri. Lo riporta l'agenzia Interfax. Shoigu afferma inoltre che le forze armate ucraine avrebbero "perso oltre 26.000 soldati e 3.000 armamenti" da inizio giugno nella controffensiva. Le dichiarazioni del ministro russo non sono verificabili in maniera indipendente. 

Nato, la premio Nobel Matviichuk: "Adesione di Kiev è modo per finire la guerra"

"L'inizio dell'adesione reale dell'Ucraina alla Nato è un modo per porre fine alla guerra, non per espanderla". Lo ha dichiarato Oleksandra Matviichuk, leader del Centro per le libertà civili, organizzazione ucraina che ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2022, nel primo giorno del vertice della Nato a Vilnius.

"Le persone in Ucraina si aspettano risultati concreti dal vertice di Vilnius. Il tempo delle rassicurazioni che la porta della Nato è aperta è finito. Dovrebbero essere trasformate in decisioni che consentano di avviare il processo di adesione dell'Ucraina alla Nato", ha aggiunto Matviichuk in una nota, aggiungendo che "i Paesi democratici" che fanno parte dell'Alleanza "dovrebbero finalmente prendere l'iniziativa per iniziare a gestire questo processo".


Il comunicato di Vilnius: "Il futuro di Kiev è nella Nato"

"Il futuro dell'Ucraina è nella Nato" ma "saremo in grado di estendere un invito all'Ucraina ad aderire all'Alleanza quando gli alleati saranno d'accordo e le condizioni saranno soddisfatte". E' il passaggio del testo del comunicato del vertice di Vilnius appena diffuso relativo all'adesione di Kiev, così come anticipato dal segretario generale Stoltenberg. "Riaffermiamo l'impegno che abbiamo assunto al vertice di Bucarest del 2008 sul fatto che l'Ucraina diventerà membro della Nato - si legge nel paragrafo 11 - e oggi riconosciamo che il percorso dell'Ucraina verso la piena integrazione euro-atlantica è andato oltre la necessità del piano d'azione per l'adesione. L'Ucraina è diventata sempre più interoperabile e politicamente integrata con l'Alleanza, e ha compiuto progressi sostanziali nel suo percorso di riforma. In linea con la Carta del 1997 su un partenariato distintivo tra la Nato e l'Ucraina e il Complemento del 2009, gli alleati continueranno a sostenere e rivedere i progressi dell'Ucraina in materia di interoperabilità, nonché le ulteriori riforme del settore democratico e della sicurezza necessarie. I ministri degli Esteri della Nato valuteranno regolarmente i progressi attraverso il programma nazionale annuale adattato. L'Alleanza sosterrà l'Ucraina nel compiere queste riforme nel suo cammino verso la futura adesione. Saremo in grado di estendere un invito all'Ucraina ad aderire all'Alleanza - si sottolinea - quando gli alleati saranno d'accordo e le condizioni saranno soddisfatte". 

Stoltenberg: "Gli alleati sono d'accordo, no adesione in guerra"

"Tutti gli Alleati sono d'accordo che quando una guerra è in corso non e' il momento per fare dell'Ucraina un membro a pieno titolo dell'Alleanza". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa al termine della prima giornata di summit Nato a Vilnius. 


Reznikov: "È ufficiale: formata coalizione per l'addestramento degli F-16 nell'aeronautica militare ucraina!"

Kiev, a Berdyansk colpito e distrutto un hotel del comando russo

A Berdyansk, nella regione occupata meridionale dell'Ucraina, le forze di Kiev avrebbero colpito e distrutto completamente un albergo, l'hotel Dune, dove risiedeva il comando russo: probabilmente la stessa azione che ha provocato la morte del generale russo Oleg Tsokov, secondo quanto comunica il filorusso governatore della parte occupata della regione di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, citato dall'Ukrainska Pravda. Secondo Rogov, l'attacco è stato compiuto da un missile a lunga gittata Storm Shadow. Secondo l'amministrazione locale, l'edificio è stato "di fatto raso al suolo, e si scava fra le macerie. Le ambulanze sono state inviate lì" e successivamente l'amministrazione militare ha riferito che i residenti di Berdyansk hanno sentito un'altra esplosione intorno alle 14:00 e circa altre sei esplosioni alle 16:30. 

Stoltenberg: "No calendari per nessuna adesione"

"Per nessun percorso di adesione all'Alleanza è stato mai deciso un calendario, è un processo basato sulla condizionalità". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa al summit di Vilnius. "Nel nostro comunicato abbiamo mandato un messaggio sostanziale di sostegno pratico e politico che avvicina l'Ucraina alla Nato", ha spiegato in risposta a una domanda sulle critiche del presidente ucraino, Volodmyr Zelensky, sull'assenza nelle conclusioni di un calendario per l'adesione di Kiev alla Nato.

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