Ucraina-Russia, si cerca nuovo accordo sul grano. Cosa sapere su quest’anno di tregua
Tema centrale del colloquio tra Erdogan e Zelensky, volato a Istanbul per la prima volta dall’inizio del conflitto con la Russia, è l’accordo sul grano e il passaggio delle navi ucraine nel Mar Nero, in scadenza il prossimo 17 luglio. Mosca ha dichiarato di non essere interessata a rinnovare l'intesa e questo può avere un impatto su tutta l’economia globale, alleviata da questi dodici mesi di tregua. Di questo si è parlato a Numeri, in onda su Sky TG24
Tra i tanti temi al centro dei colloqui tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e Volodymyr Zelensky, per la prima volta in visita ufficiale a Istanbul, c’è ovviamente anche l’accordo del grano, sottoscritto nel 2022 tra Russia e Ucraina con la mediazione di Ankara. L'intesa però scade il prossimo 17 luglio. Mosca ha fatto sapere di non essere interessata al rinnovo, con conseguenze potenzialmente devastanti sull’intero comparto agricolo e alimentare mondiale. Di questo si è discusso a Numeri, in onda il 7 luglio su Sky TG24
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LE TAPPE DELL’ACCORDO – La data ufficiale di stipula dell’accordo tra Ucraina e Russia è quella del 22 luglio 2022, avvenuta come detto grazie alla mediazione di Nazioni Unite e Turchia, che ha permesso di aprire un corridoio umanitario marittimo sicuro nel Mar Nero. I primi corridoi di solidarietà, però, erano già stati creati a fine maggio 2022 e adesso, con la fine vicina, probabile si ritorni a una fase antecedente ai primi accordi
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AUMENTO DEI PREZZI – L’accordo non ha avuto solo un impatto su Russia e Ucraina, ma su tutto il mondo: è infatti evidente l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari dopo l’invasione russa, seguito da un lieve calo registrato dopo i corridoi umanitari e da un ulteriore calo dopo l’accordo. Se il rinnovo non dovesse esserci, potremmo andare incontro a un nuovo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari
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LE ESPORTAZIONI – Secondo i dati delle Nazioni Unite, aggiornati allo scorso 3 luglio, l’accordo dei cereali del Mar Nero ha permesso di esportare 32,7 milioni di tonnellate di cereali, per lo più granturco (51%) e grano (27%)
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LE IMPORTAZIONI – Grandi importatori del grano ucraino sono Paesi che si possono definire “benestanti”, come la Cina (che secondo i dati delle Nazioni Unite ha importato circa 8 milioni di tonnellate nell’ultimo anno), la Spagna con 6 e la Turchia con 3,2. Appena sotto l’Italia, che ha importato da Kiev 2,1 milioni di tonnellate
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LE ESPORTAZIONI AGRICOLE – Per l’Ucraina poter esportare i propri prodotti agricoli ha un peso determinante: infatti, come evidenziano i dati UE, l’accordo del Mar Nero per il grano permette di far uscire il 48% delle esportazioni nazionali, mentre soltanto il 52% procede via terra
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