Guerra in Ucraina, le immagini prima e dopo l'esplosione della diga di Nova Khakovka. FOTO
La struttura è stata parzialmente distrutta da un’esplosione, causando gravi inondazioni lungo tratti del fiume Dnipro tra cui anche la città di Kherson. Nelle immagini di Maxar Technologies è possibile vedere la diga prima e dopo l’esplosione
La diga di Nova Kakhovka, costruita sul fiume Dnipro, è stata parzialmente distrutta da un’esplosione. Il danno alla struttura ha causato gravi inondazioni lungo tratti del corso d’acqua, tra cui anche la città di Kherson. Nelle immagini di Maxar Technologies è possibile vedere la struttura della diga prima e dopo l’esplosione
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Su quanto accaduto non ci sono ancora certezze. Secondo il New York Times, che cita funzionari ucraini, la diga sarebbe esplosa dall’interno: molti esperti sarebbero d'accordo, considerato che un attacco di artiglieria o comunque dall'esterno non sarebbe stato in grado di causare tali danni. La diga e la centrale idroelettrica sono sotto controllo dei russi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina
Evacuazioni dopo esplosione diga Kakhovka. Zelensky: "Petrolio verso il Mar Nero"
Russi e ucraini si sono accusati a vicenda di essere i responsabili dell’esplosione. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che “è accaduto soltanto a causa dei russi e delle persone che controllano attualmente questa striscia di terra. Hanno paura che noi iniziamo la controffensiva in questa direzione e vogliono complicare la liberazione dei nostri territori”
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Invece il presidente russo Vladimir Putin, in un colloquio telefonico con quello russo Recep Tayyip Erdogan, ha definito la distruzione della diga di Kakhovka "un'azione barbara di Kiev", compiuta su suggerimento dei suoi "curatori occidentali”: lo riporta il servizio stampa del Cremlino citato dalla Tass
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Lo stesso presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto una commissione d'inchiesta internazionale sull'esplosione della diga di Kekhovka in Ucraina. Mentre Stati Uniti e Regno Unito hanno fatto sapere di non poter dire in via definitiva cosa sia accaduto alla diga
Ucraina, colpita la diga di Kakhovka. VIDEO
In queste immagini satellitari di Maxar, diffuse dal Guardian, è possibile vedere gli effetti di quanto accaduto con immagini del prima e del dopo nei pressi della diga
Secondo il capo della compagnia energetica statale ucraina Ukrhydroenergo, Ihor Syrota, la costruzione di nuove diga e centrale idroelettrica nel sito di quelle distrutte di Kakhovka richiederà almeno cinque anni e oltre un miliardo di dollari. L'Ucraina non conosce ancora l'entità completa dei danni causati dalla distruzione della diga
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Mariano Grossi ha detto: "È essenziale mantenere l'integrità del bacino di raffreddamento della centrale e del canale di scarico della centrale nucleare di Zaporizhzhia. È fondamentale che l'impianto disponga di acqua sufficiente per fornire il raffreddamento essenziale al sito nei mesi a venire". La diga di Kakhovka infatti rifornisce di acqua la centrale
Kurt Volker, già inviato per l'Ucraina dell'amministrazione Usa, ha detto: "Sapevamo da tempo che i russi avevano minato la diga di Kakhovka, per essere pronti a farla esplodere, se lo avessero ritenuto utile. Hanno aspettato finora, perché speravano di riconquistare i territori persi nella zona di Kherson. Il fatto che abbiano deciso di farla saltare dimostra che hanno rinunciato all'idea di poter riprendere quelle regioni"
I servizi di emergenza russi hanno reso noto che oltre 14.000 abitazioni sono allagate dopo il crollo della diga di Kakhovka, nella regione ucraina meridionale di Kherson, e circa 4.300 persone sono state evacuate
La distruzione della diga sta modificando in modo significativo la geografia e la topografia del fronte di Kherson, dice il think tank statunitense Isw, aggiungendo che è probabile che le inondazioni peggiorino e modifichino ulteriormente la geografia del distretto di Kherson nelle prossime 72 ore. La distruzione della diga sta colpendo le posizioni militari russe sulla riva orientale del fiume Dnipro, le inondazioni hanno distrutto molte fortificazioni russe di prima linea che l'esercito di Mosca intendeva utilizzare per difendersi dagli attacchi ucraini
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