Guerra Ucraina-Russia, Uk: maggior numero di morti russi da inizio invasione

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Ministero Difesa britannico: "Nelle ultime due settimane la Russia ha probabilmente subito il più alto numero di vittime dalla prima settimana di invasione dell'Ucraina". Il Guardian: Iran ha inviato droni in Russia. Polemica in Italia per parole Berlusconi su Zelensky: “Bastava che cessasse di attaccare Donbass e questo non sarebbe accaduto”. Le forze armate di Mosca hanno lanciato tre attacchi missilistici su Kharkiv. Il fondatore di Wagner: "Preso il controllo del villaggio di Krasna Hora vicino a Bakhmut"

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Danti (Iv): “Il silenzio non è accettabile”

"Berlusconi di nuovo contro Zelensky, con parole degne della peggiore propaganda filoputiniana. Manfred Weber il Ppe questa volta prenderà le distanze? Il silenzio non è accettabile. Vale anche per Giorgia Meloni", ha scritto su Twitter l'eurodeputato di Italia Viva e Renew Europe Nicola Danti.
- di Daniele Troilo

Ministero Esteri russo: Zelensky a Sanremo cosa “ridicola”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è ormai un'immagine usata per "una campagna pubblicitaria" allo scopo di "far vedere che la Russia è cattiva e l'Occidente è buono". Lo ha detto all’Ansa la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "Ormai - ha aggiunto - è un'immagine che appare ovunque, dalle partite di calcio al vostro Festival di Sanremo. È una cosa assolutamente ridicola".
- di Daniele Troilo

Nota di Forza Italia: “Sostegno di Berlusconi in favore dell'Ucraina mai stato in dubbio”

Per cercare di spegnere le polemiche è arrivata anche una nota di Forza Italia. "Il sostegno del presidente Berlusconi in favore dell'Ucraina non è mai stato in dubbio. Ha solo espresso la sua preoccupazione per evitare la prosecuzione di un massacro e una conseguente grave escalation della guerra, senza venire mai meno all'adesione di FI alla maggioranza di governo, alla posizione della Nato, dell'Europa e degli Usa. Berlusconi non ha mai nominato Putin, dal quale ha più volte sottolineato di essere rimasto deluso, ha solo spiegato che nessuno è esente da responsabilità", si legge. E ancora: “A dimostrazione di come egli sia preoccupato e desideri un ritorno alla pace che interrompa questa spirale di violenza e di morti, il presidente Berlusconi ha auspicato un gigantesco piano Marshall in favore dell'Ucraina e del suo popolo".
- di Daniele Troilo

Gelmini: “Chiaro sostegno a Putin e all’invasione di un Paese sovrano”

"Le incredibili dichiarazioni di Berlusconi sul presidente ucraino Zelensky - trasformato in un 'aggressore' - richiederebbero una presa di distanza immediata del governo italiano. Berlusconi è infatti il leader di un partito che sostiene l'esecutivo ed esprime un vicepremier che è anche ministro degli Esteri. Mi chiedo anche fino a quando proseguirà il silenzio del Partito popolare europeo su quella che oramai non si può più definire una ambiguità di Forza Italia, ma - dopo le parole di oggi - un chiaro sostegno a Putin e alla invasione di un Paese sovrano". Lo ha dichiarato in una nota Mariastella Gelmini, vicesegretario e portavoce di Azione.
- di Daniele Troilo

Tajani: “Forza Italia è da sempre schierata a favore dell'indipendenza dell'Ucraina”

"Forza Italia è da sempre schierata a favore dell'indipendenza dell'Ucraina, dalla parte dell'Europa, della Nato e dell'Occidente. In tutte le sedi continueremo a votare con i nostri alleati di governo rispettando il nostro programma". Lo ha scritto su Twitter, dopo le parole di Berlusconi e le polemiche, il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
- di Daniele Troilo

Ministero Esteri russo: non diamo i voti a Berlusconi, ma noi volevamo pace

"Non spetta a me giudicare e dare i voti a Berlusconi, queste sono cose che riguardano gli italiani. Mi limito ai fatti e i fatti dicono che per otto anni, dal 2014, la Russia ha insistito perché fossero applicati gli accordi di Minsk per la pace in Ucraina. Ma questo non era quello che l'Occidente aveva in mente". A dirlo è stato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, che all’Ansa ha commentato le parole di Berlusconi sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
- di Daniele Troilo

Polemica dopo le parole di Berlusconi

Le parole di Berlusconi sull’Ucraina hanno sollevato diverse polemiche: LEGGI L’ARTICOLO
- di Daniele Troilo

Fonti di Palazzo Chigi: “Sostegno del governo all’Ucraina è saldo”

"Il sostegno all'Ucraina da parte del governo italiano è saldo e convinto, come chiaramente previsto nel programma e come confermato in tutti i voti parlamentari della maggioranza che sostiene l'Esecutivo". Dopo le parole di Berlusconi, è quanto ribadiscono riferiscono fonti di Palazzo Chigi.
- di Daniele Troilo

Duda: “Se non inviamo attrezzature militari, Putin potrebbe vincere”

“Se non inviamo attrezzature militari all'Ucraina nelle prossime settimane, Putin potrebbe vincere. Potrebbe vincere e non sappiamo dove si fermerà”. A dirlo è il presidente polacco Andrzej Duda, in un'intervista rilasciata al quotidiano francese Le Figaro. Il bisogno di armi occidentali da parte dell'Ucraina, ha sottolineato, è urgente e determinerà il risultato sul campo di battaglia. Parlando della possibilità di un attacco russo alla Polonia, Duda ha aggiunto che una tale mossa sarebbe un attacco alla Nato e a tutti i suoi membri. "Quando gli Stati Uniti sono stati attaccati nel 2001, tutti gli alleati si sono schierati con gli americani per combattere i terroristi. Crediamo che se ci fosse un attacco a un Paese della Nato, la risposta sarebbe la stessa: rapida e decisa", ha spiegato.
- di Daniele Troilo

Borghi (Pd): “La premier non ha nulla da dire?"

"Le dichiarazioni pro-Putin e anti-Zelensky di Berlusconi sono motivo di clamorosa contraddizione dentro la maggioranza su un tema fondamentale come l'aiuto all'Ucraina. Sono posizioni che isolano l'Italia e indeboliscono il fronte occidentale. La premier non ha nulla da dire?", ha scritto su Twitter anche il senatore e responsabile sicurezza del Pd Enrico Borghi.
- di Daniele Troilo

Calenda: da Berlusconi “vaneggiamenti putiniani”

"Berlusconi ricomincia con i suoi vaneggiamenti putiniani, in totale contrasto con l’Ue, il governo di cui fa parte e il ministro degli Esteri che è anche espressione del suo partito. Pessimo", ha scritto su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda, dopo le dichiarazioni sull’Ucraina del presidente di Forza Italia.
- di Daniele Troilo

Malpezzi: “Meloni è d'accordo con le parole inquietanti di Berlusconi?”

La presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi ha subito reagito su Twitter alle parole di Berlusconi sull’Ucraina. "Giorgia Meloni è d'accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi sulla guerra in Ucraina? Oggi di fatto si è schierato ufficialmente con la Russia di Putin. Con questi alleati di governo la premier non si lamenti di come viene trattata in Ue”, ha scritto.
- di Daniele Troilo

Berlusconi: “A parlare con Zelensky se fossi stato premier non ci sarei andato”

"Io a parlare con Zelensky se fossi stato il presidente del Consiglio non ci sarei mai andato perché stiamo assistendo alla devastazione del suo Paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto, quindi giudico molto, molto negativamente il comportamento di questo signore", ha detto ancora il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi dopo aver votato.
- di Daniele Troilo

Berlusconi: Biden prometta Piano Marshall e poi basta armi

Silvio Berlusconi ha parlato della situazione in Ucraina dopo aver votato a Milano per le Regionali in Lombardia. Nel conflitto russo-ucraino, ha detto, “per arrivare alla pace penserei che il presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli che è a sua disposizione dopo la fine della guerra con un piano Marshall per ricostruire l'Ucraina. Un piano Marshall dai 6 ai 9mila miliardi di dollari, a una condizione: che tu (Zelensky, ndr) domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi. Soltanto una cosa del genere potrebbe convincere questo signore ad arrivare a un cessate il fuoco”.
- di Daniele Troilo

A Kherson auto esplode su mina: due morti

Due uomini, di 45 e di 48 anni, sono rimasti uccisi nei pressi del villaggio di Novoraysk, nell'oblast di Kherson: erano a bordo di un’auto che è esplosa passando su una mina lungo una strada di campagna. Lo riferisce Kyiv Independent, citando le amministrazioni miliari e civili locali. Novoraysk è stata liberata dall'occupazione russa nel novembre scorso durante una massiccia controffensiva ucraina nel sud del Paese, da allora è stata avviata un’operazione per sminare il territorio. Mine e ordigni, però, possono ancora emergere nelle campagne e nelle foreste della regione. Lo scorso gennaio il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha affermato che l'Ucraina è diventata "il più grande campo minato al mondo" in seguito all'invasione russa, ricorda ancora Kyiv Independent.
- di Daniele Troilo

Il Guardian: l’Iran ha inviato droni in Russia

"L'Iran ha utilizzato barche e una compagnia aerea statale per inviare i nuovi tipi di droni armati avanzati a lungo raggio in Russia da utilizzare nella sua guerra contro l'Ucraina". A rivelarlo è il Guardian, che cita fonti in Iran. "Almeno 18 dei droni sono stati consegnati alla marina di Vladimir Putin dopo che ufficiali e tecnici russi hanno effettuato una missione a Teheran a novembre, dove è stata mostrata loro una gamma completa di tecnologie iraniane", si legge nell'articolo. In quell'occasione, spiega il pezzo del Guardian, la delegazione russa ha selezionato sei droni Mohajer-6, che hanno una gittata di circa 200 km e trasportano due missili sotto ciascuna ala, insieme a 12 droni Shahed 191 e 129, che hanno anche capacità di attacco aria-terra. A differenza dei più noti droni Shahed 131 e 136, che sono stati ampiamente utilizzati dalla Russia nei raid kamikaze contro obiettivi ucraini, i droni che volano più in quota sono progettati per lanciare bombe e tornare alla base intatti.
- di Daniele Troilo

Le parole dei due ex mercenari

"Il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin è arrivato alla prigione in elicottero tra agosto e settembre. Avevo ancora 10 anni di carcere da scontare per omicidio colposo. Ho pensato che sei mesi a combattere in Ucraina fossero meglio dei 10 o 11 anni che avrei dovuto passare in prigione", ha raccontato ancora alla Cnn uno dei due ex mercenari catturati dall'esercito ucraino alla fine del 2022, reclutati nel gruppo paramilitare del cosiddetto “cuoco di Putin”, per i suoi trascorsi nella ristorazione ai tempi in cui il presidente russo era vicesindaco a San Pietroburgo. I due combattenti ed ex detenuti hanno raccontato di perdite orribili in assalti "a prima ondata": un giorno "eravamo in 90. Sessanta sono morti in un primo assalto, uccisi dai colpi di mortaio. Alcuni sono rimasti feriti, ma non si poteva prestare soccorso", ha raccontato uno di loro, "se un gruppo non ha successo, ne viene inviato subito un altro. Le vittime si accumulavano a decine". L'altro combattente riferisce di aver fatto parte di un attacco durato cinque giorni, attraverso una foresta vicino alla città di Lysychansk, al confine tra Lugansk e Donetsk: "I primi passi nella foresta sono stati difficili per le mine. Su 10 ragazzi, sette sono stati uccisi immediatamente. Sono stato lì per cinque giorni, con persone che morivano accanto a me, pregando Dio, chiedendo acqua. Pensavo di poter abbassare l'arma ma il combattimento ricominciava 10 minuti dopo, non c'era nessuna emozione, solo un'ondata dopo l'altra. Quattrocento combattenti Wagner sono stati portati lì, e poi sempre di più, in continuazione". Secondo le stime dei servizi segreti occidentali e dei gruppi di difesa delle carceri, sono stati reclutati tra i 40.000 e i 50.000 uomini.
- di Daniele Troilo

Il racconto di due ex combattenti del gruppo Wagner catturati

“Eravamo novanta. Sessanta sono morti in quella prima offensiva. Alcuni sono rimasti feriti. Se un gruppo non aveva successo, ne veniva inviato subito un altro. Se il secondo non aveva successo, inviavano un altro gruppo”. Sono queste le parole che due ex combattenti del gruppo Wagner catturati in Ucraina hanno raccontato alla Cnn riguardo al periodo trascorso sul fronte con il gruppo di mercenari. In particolare, hanno raccontato l'attacco al villaggio di Bilohorivka, paragonandolo alle avanzate durante la prima guerra mondiale. “Se venivi ferito, dovevi allontanarti da solo, in ogni modo possibile, in un luogo neutrale e se non c'era nessuno in giro, prestarti da solo i primi soccorsi", hanno detto i due, entrambi sposati e con figli ed entrambi reclutati in carcere. Disobbedire agli ordini dei comandanti comportava conseguenze letali: "Un uomo era davvero spaventato, era il suo primo assalto. Abbiamo ricevuto l'ordine di correre avanti. Ma l'uomo si è nascosto sotto un albero e si è rifiutato. Il fatto è stato segnalato al comando. È stato portato a 50 metri dalla base ed è stato messo a scavare la propria fossa prima di essere colpito", ha raccontato uno degli ex soldati.
- di Daniele Troilo

Media inglesi: armi britanniche potrebbero essere prodotte in Ucraina

Armi e veicoli militari britannici potrebbero essere fabbricati in Ucraina. A rivelarlo è il Sunday Telegraph. Secondo la testata britannica, alti funzionari dell'industria della difesa del Regno Unito stanno discutendo i piani con Kiev. I dirigenti britannici si sarebbero recati in Ucraina con l'obiettivo di creare joint venture per produrre armi e veicoli localmente su licenza.
- di Daniele Troilo

Kiev impone sanzioni contro altre 200 persone, tra loro due consiglieri di Putin

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha approvato l'imposizione di sanzioni economiche valide per 50 anni nei confronti di altre 200 persone per il loro coinvolgimento nell'invasione russa del Paese. Nell'elenco compaiono due consiglieri del presidente russo Vladimir Putin, Yuri Ushakov e Larisa Bricheva, e vari dirigenti e funzionari dell'agenzia nucleare statale russa, Rosatom. Ci sono anche politici, analisti, amministratori di società pubbliche e dipendenti pubblici, tra cui il vicepremier Igor Borovkov. Poi il vicedirettore del Servizio federale per la sorveglianza dell'ambiente, della tecnologia e della gestione nucleare, Rostekhnadzor, Alexei Ferapontov.
- di Daniele Troilo

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