
Guerra in Ucraina, i russi si affidano al crowdfunding per aiutare i soldati
La difficoltà dell’Armata sul suolo di Kiev avrebbe spinto alcuni gruppi, secondo quanto riportato da diversi media, a organizzare raccolte di fondi per garantire forniture all’esercito: non solo attrezzature belliche, ma anche cibo e kit di pronto soccorso

Tra gli strumenti messi in campo dalla Russia per sopperire alle difficoltà sul campo e a quelle logistiche ci sarebbe anche il crowdfunding: secondo diversi media, infatti, una parte della popolazione starebbe raccogliendo fondi per acquistare equipaggiamenti e sostenere i soldati al fronte
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Un aiuto reso necessario - secondo quanto riportato da Il Messaggero - dalle difficoltà sul campo. A metà maggio sarebbe stata intercettata una conversazione tra un soldato e un altro uomo in Russia, in cui il militare si sarebbe lamentato delle forniture: “Qui ora c'è un sacco di vegetazione sempreverde. Non si vede nulla. Ci vogliono le immagini termiche... ma dobbiamo comprare tutto noi”
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“I soldi arrivano da tutto il Paese”, ha detto una volontaria al Telegraph. Tra gli oggetti più richiesti ci sarebbero appunto sistemi di rilevazione. La necessità di ricevere questi equipaggiamenti sarebbe dettata, secondo l’intelligence occidentale, dallo scarseggiare delle forniture dell’esercito
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Non ci sarebbero però solo dispositivi tecnologici tra gli oggetti forniti dalla popolazione ai soldati: secondo quanto raccontato giorni fa dal New York Times, alcuni civili avrebbero portato anche cipolle, patate e kit di pronto soccorso
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“L’intero mondo sembra sostenere i nostri nemici, anche noi vogliamo aiutare i nostri”, ha detto una volontaria in una intervista telefonica con il Nyt
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Non solo vettovaglie e pronto soccorso però: secondo il quotidiano statunitense i civili starebbero fornendo ai militari anche droni di importazione e visori notturni, di cui l’esercito sarebbe sprovvisto
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Un segnale che mostrerebbe, continua il Nyt, non solo l’esistenza di un movimento in Russia a supporto della guerra, ma anche il riconoscimento nel Paese dell’impreparazione delle forze armate

Le forniture di visori notturni e droni, inoltre, svelerebbero come l’esercito di Mosca non sia in grado di dotarsi di attrezzature fondamentali per la guerra moderna nonostante un budget di 66 miliardi di dollari

L’arrivo di forniture belliche all’Ucraina, tra cui pezzi d’artiglieria, avrebbe infine peggiorato ulteriormente la situazione: la domanda più alta nell’ultimo periodo sarebbe quella di dispostivi medici

I gruppi che raccolgono denaro per comprare apparecchiature, riporta ancora il Nyt, agirebbero in larga misura in modo indipendente dal Cremlino: i gruppi sarebbero infatti citati raramente dai media di Stato, per evitare dubbi sull’andamento delle operazioni sul campo