Draghi: “Italia accontentata sul tetto a prezzo del gas. Sanzioni dureranno a lungo”

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Il premier ha parlato da Bruxelles, dove nella notte è arrivato l’accordo sul nuovo pacchetto di sanzioni che prevede lo stop al petrolio russo via mare: "Siamo soddisfatti dei risultati". Sull’ipotesi del viaggio di Matteo Salvini a Mosca, ha risposto: “L’importante è che i rapporti siano trasparenti”

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“Soddisfatti” dell’embargo al petrolio russo (via mare) deciso dai 27 dell’Ue, “Italia accontentata sul tetto al prezzo del gas” e le sanzioni a Mosca che “dureranno a lungo” e avranno il massimo impatto "a partire dall'estate": sono questi i punti più importanti della conferenza stampa del premier italiano Mario Draghi a Bruxelles, dove i leader dei paesi membri di sono riuniti in un Consiglio europeo straordinario sulla guerra in Ucraina e le implicazioni di questa sull’Ue e il mondo intero. “Si è parlato anche dei rischi alimentari dei paesi più poveri. Milioni di persone rischiano di trovarsi in carestia, e si è discusso di cosa può fare l’Unione europea”. Il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prevede anche l'embargo al petrolio di Mosca via mare, è stato approvato nella notte dopo lunghe trattative. (GUERRA IN URAINA: LO SPECIALE DI SKY TG24 - GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE - LE DIRETTE DEGLI INVIATI DI SKY TG24).

“Accordo su petrolio è un successo”

“L’accordo sull’embargo al 90% del petrolio russo è un successo”, ha commentato Draghi. “Si è tenuto conto della situazione specifica dell’Ungheria e della Repubblica Ceca, che sono chiuse e non hanno accesso al mare. Serve essere sicuri che abbiamo il petrolio da altre fonti, e si è trovata una soluzione attraverso la Croazia. Loro avranno un’esenzione, così potranno attrezzarsi attraverso questa strada. Ci sono due importanti punti d’accesso sul Mediterraneo in Croazia. Germania e Polonia si sono impegnati a non importare più petrolio dalla Russia entro fine anno”. “Il momento di massimo impatto di tutte le sanzioni fin qui approvate" sulla Russia "sarà da questa estate in poi”, ha detto il premier Mario Draghi, che poi ha sottolineato come queste dureranno “molto a lungo”

“Italia accontentata su tetto prezzo gas”

"L'azione dell'Ue sull'energia si svilupperà su molti fronti. Sul funzionamento del mercato dell'energia e sui prezzi alti siamo stati accontentati. La Commissione ha ricevuto ufficialmente mandato per studiare la fattibilità del price cap”, ha detto il premier Mario Draghi. “Bisogna studiare se non provoca danni maggiori ai benefici che ha. La Commissione lavorerà su questo”. Sul pagamento del gas alla Russia il comportamento dell'Eni è stato "molto trasparente". Nel caso specifico, “il pagamento viene considerato effettuato quando avviene il versamento in euro. Poi è un agente di Gazprom ad occuparsi della conversione in rubli, senza interessare la Banca centrale russa”. Alla domanda se l'Ue sia consapevole che, pagando il gas russo, sta finanziando la guerra di Mosca, Draghi ha risposto che “è una situazione frustrante, di grande imbarazzo ma non si può fare altrimenti...". 

epa09939874 The Gazprom building on Moskovsky Prospekt in St. Petersburg, Russia, 11 May 2022. The International Gas Union (IGU), of which Gazprom is a member, has suspended, until further notice, any participation by Russian Federation entities in its activities. Russian President Vladimir Putin ordered in March 2022 that 'unfriendly countries' paid for Russian gas in rubles, adding that Moscow would refuse to accept payments under gas contracts with those states in 'compromised' currencies, particularly dollars and euro.  EPA/ANATOLY MALTSEV

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“Solo noi favorevoli su status candidato Ue a Kiev”

Alla domanda sulla possibile assegnazione dello status di candidato per l'Ue all'Ucraina già al Consiglio europeo di giugno, Draghi ha risposto: “Lo status di candidato trova l'obiezione di quasi tutti i grandi Stati dell'Ue, tutti direi, esclusa l'Italia. Lo status di candidato al momento non è prevedibile per l'opposizione di questi Paesi ma immaginare un percorso rapido" per l'Ucraina "sì. E mi sembra che anche la Commissione sia d'accordo" su questa prospettiva.

“Su crisi alimentare Onu ha leadership”

“Le Nazioni Unite hanno un ruolo di leadership” nel campo della crisi alimentare, ha detto Draghi sul tema: “Si muovono soprattutto nel cercare di aprire i porti, soprattutto di Odessa, per far arrivare delle navi e spostare i grandi quantitativi” di grano. “Ciò comporta che da parte russa ci sia il via libera, servirà sminare i porti. Gli Ucraini poi chiedono la garanzia che, una volta tolte le mine, non ci siano attacchi russi. È uno sforzo diplomatico molto importante, l’Ue collabora con l’Onu. Cerchiamo inoltre di organizzare dei trasporti via ferrovia del grano. Si è discusso di molte possibilità, l’importante è far presto perché fra poco sarà pronto il nuovo raccolto e serve spazio. Vincere la battaglia della sicurezza alimentare per l’Africa è importante anche da un punto di vista strategico, molti paesi africani non sono dalla nostra parte. L’Alleanza vorrebbe portarli dalla sua parte, ma se si perde la guerra dal punto di vista alimentare non c’è nessuna speranza”.

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“Rapporti Salvini? L’importante è la trasparenza”

"Quello che ho detto anche al Copasir" riguardo ad eventuali rapporti di esponenti di forze che sono al governo è che "l'importante è che siano rapporti trasparenti”, ha detto Mario Draghi rispondendo ad una domanda sui rapporti tra Matteo Salvini e la Russia e su un suo eventuale viaggio a Mosca."Il governo quando si è formato, e sono stato chiarissimo, è un governo fermamente collocato nell'Ue, nel rapporto storico transatlantico. E si è mosso sempre su questo binario e continua a muoversi. È allineato con i partner del G7 e intende continuare su questa strada. Questo è quanto, non si fa spostare da queste cose".

“Su inflazione faremo tutto il necessario”

Sul tema dell’inflazione, Draghi ha ricordato che questa “crea dei trasferimenti di ricchezza, penalizza i settori più bassi, più poveri. Il governo finora ha speso già circa 30 miliardi proprio per mitigare l'effetto dei prezzi dell'energia sulle famiglie più vulnerabili e c'è stato un intervento anche sulle imprese. Continueremo a fare tutto quello che è necessario per aiutare i deboli e cercare anche di aiutare la produttività delle imprese".

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
28-11-2019 Roma
Politica
Camera dei Deputati. Conferenza stampa della Lega sul MES
Nella foto Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti

Photo Fabio Cimaglia / LaPresse
28-11-2019 Rome (Italy)
Politic
Chamber of Deputies. Press Conference by Lega on MES
In the pic Giancarlo Giorgetti

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”Bisogni Ue sono tanti, bilanci Paesi non bastano”

"Sono dieci anni che sostengo che è necessario creare una capacità fiscale centrale”, ha detto Mario Draghi. “Certo è che fino al Next Generation Eu non si era fatto niente. E quello è stato un messaggio importantissimo e un precedente fondamentale. La solidarietà prima non si vedeva e in quell'occasione si è vista. È un precedente che è impossibile dimenticare e mi aspetto che verrà utilizzato. I bisogni sono tanti ed è impensabile che possano essere affrontati solo con i bilanci nazionali", ha aggiunto.

“Scostamenti bilancio superati ma non ho pregiudizi”

E Draghi ha parlato anche dell’andamento delle finanze pubbliche italiane: gli scostamenti di bilancio avevano una loro logica quando man mano si scoprivano quali erano le esigenze dovute all'emergenza pandemia. Ora non è più cosi. Bisogna guardare alle cose da fare e poi trovare le risorse e siamo sempre riusciti a farlo all'interno del bilancio. Comunque "non ho preclusioni ideologiche di fondo", ha spiegato il premier.

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Von der Leyen: “Uscire da dipendenza energetica da Russia”

“Abbiamo decidono nuove sanzioni per porre pressione sul Cremlino, e far finire la guerra prima possibile. Oggi abbiamo discusso di altre tematiche, tra cui quelle della crisi alimentare e l’energia”, ha spiegato in conferenza stampa il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “Bisogna riportare il potere energetico sull’Ue”, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen: “Abbiamo anche la volontà di agire con finanziamenti comuni per uscire dalla dipendenza dalle energie fossili, soprattutto quelle provenienti dalla Russia”. La leader europea ha poi ricordato che “la Russia ha interrotto le forniture di gas a cinque stati membri: la risposta all'uscita dagli idrocarburi russi è RePowerEu".

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Stop al petrolio russo via mare

Nella notte i leader dei 27 Paesi, al termine di una lunga trattativa, hanno raggiunto un accordo sul nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia: prevede un embargo immediato al petrolio che arriva dalla Russia all'Ue via mare, ma rinvia lo stop al greggio trasportato attraverso l'oleodotto Druzhba. A piegare le ultime resistenze dell'Ungheria e dei suoi vicini è stato l'inserimento nelle conclusioni non solo dell'esenzione del petrolio che arriva in Ue via oleodotti, ma anche di una postilla secondo la quale Bruxelles si impegna a introdurre "misure di emergenza" in caso di interruzione della fornitura di energia da parte di Mosca. “Accolgo con favore l'accordo al Consiglio europeo sulle sanzioni sul petrolio contro la Russia”, ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Le altre sanzioni

Il pacchetto di sanzioni include anche l'esclusione da Swift della più grande banca russa, la Sberbank, le limitazioni a tre emittenti di Mosca e l'inclusione nella lista nera dell'Ue di enti e personalità varie. Nel pacchetto, anche il piano per rafforzare la difesa comune, partendo dalla base industriale europea, e le opzioni possibili per sbloccare il grano ucraino. Inoltre l’Ue, a quanto si apprende, va verso l'inserimento del patriarca Kirill nella black list del sesto pacchetto di sanzioni. Al momento, spiega un alto funzionario europeo, Kirill è nella lista ma il pacchetto sarà finalizzato solo mercoledì alla riunione dei Rappresentanti dei 27 e solo allora si potrà avere l'ufficialità.

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