Si è chiusa a Pontignano, vicino a Siena, la Conferenza sul futuro dell’Europa organizzata dal think tank Vision. Una tre giorni per discutere delle riforme più urgenti di cui necessita l’Unione europea
Per l’Unione europea è il momento di decidere come rinnovarsi, come adattarsi alle trasformazioni radicali che stanno avvenendo da alcuni anni: dal conflitto in Ucraina alla pandemia fino al cambiamento climatico e le ondate migratorie.
Dopo che a Strasburgo si è concluso il lungo lavoro della Conferenza sul futuro dell’Europa, questi temi sono stati dibattuti per tre giorni alla Certosa di Pontignano, vicino Siena, nell’evento organizzato dal think tank Vision e che ha visto la partecipazione di politici, accademici, esperti e giornalisti arrivati da tutta Europa.
Le riforme più urgenti
Tra le riforme considerate più urgenti quella delle politiche digitali e della difesa comune, dalla necessità di ricalibrare il green deal alla luce dell’attuale crisi energetica all’estensione del progetto Erasmus e del servizio civile europeo. Il punto di partenza sembra però essere quello di capire se si può andare avanti con un’Unione che si basa quasi sempre sul principio dell’unanimità o se si debbano al contrario trovare nuovi modelli decisionali, magari basati su gruppi più ristretti di Paesi che scelgono un’integrazione più profonda su determinati settori. Anche perché il principio dell’unanimità potrebbe diventare un limite ancora maggiore in un’Europa che potrebbe ulteriormente allargarsi ai Paesi dei Balcani o all’Ucraina.
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